Conclusa la raccolta di firme promossa dall'Associazione Precari della Ricerca Italiani (APRI) per protestare contro i ritardi sulla valutazione dei progetti nel bando FIRB "Futuro in Ricerca".
Le oltre 1000 firme, raccolte in poco più di una settimana, sono state spedite oggi dal Presidente dell'APRI al Ministro Gelmini e al Direttore Agostini.
Secondo me non e' stato saggio mettere troppa evidenza sul fatto che e' stata firmata soprattutto da gente residente all'estero.
RispondiEliminaQuello che conta e' che c'e' un sacco di gente che vuole questo tipo di competizione, meritocratica, e ben gestita.
Proprio quello che l'Italia non sa fare, unica nel novero dei Paesi civili.
Potrei continuare con altre considerazioni, ma le lascio ad un successivo post.
ben gestita...per ora non direi
RispondiEliminaIntendevo dire che la VUOLE ben gestita, non che lo E'...
RispondiEliminaovvio ...
renzino
RispondiEliminacredo che uno degli obiettivi delle politiche universitarie sia quello di attirare ricercatori dall'estero, senza ricorrere a corsie preferenziali tipo "rientro dei cervelli"
dico di più: se una procedura di reclutamento o di assegnazione di fondi offre possibilità anche a chi è all'estero allora è una garanzia pure per quelli che sono in Italia e sono al momento immeritatamente esclusi dall'accesso a posizioni accademiche stabili.
credo che questo principio lo dobbiamo pure applicare al nostro giudizio dell'efficacia delle procedure di reclutamento previste nel DDL: permette ai ricercatori italiani più validi che sono all'estero di rientrare? Se sì allora va bene, in caso contrario va modificato.
renzino
RispondiEliminaa scanso di equivoci: chi è scrive è in Italia.
Untenured,
RispondiEliminaniente di quello che ho scritto o che intendo contraddice quello che scrivi tu. Sono del tutto d'accordo.
Volevo solo rilevare che, nella missiva accompagnatoria della petizione con firme, non era - per l'appunto - utile sottolineare la provenienza estera dei sottoscritti.
Al Governo Tagliano deve interessare la qualita' del sistema tajan, con buone procedure e buone inziative di finanziamento, aperte a tutti gli interessati.
Renzino caro
RispondiElimina(rimpallo qui la discussione che s'era avviata nel post piu' sotto)
Non te ne avere a male ma io sono un gran pigrone e scrivo sempre "finanziamenti legati alla valutazione expost" come altri ebbe a scrivere con lettere di fuoco "NON UCCIDERE". Ma quel che intendo e' certo piu' complesso (e anche Quello in fondo non scrisse l'intero codice penale, senno' non gli bastava tutto il monte...).
Si' - faccio presente che questo FIRB di cui chiedete lo svolgimento e' un tradizionale finanziamento EX-ANTE di PROGETTI di ricerca.
RispondiEliminaE' cosi' che si fa in tutto il mondo, tranne in Itaglia.
Anche perche` un progetto finanziato ex-post suona un tantino strano.
RispondiEliminaA parma usciti concorsi con limite di pubblicazioni.
RispondiEliminaSuvvia, i progetti di ricerca si finanziano exante, ovviamente. Io parlo di FFO, di spettrometri di massa, di Fluorescence Activated Cell Sorters, infrastruttrue, edilizia, collegi studenteschi, posti. O, poi, anche, e che dovemo fa tutto noi? Se ci fate ministri e direttori volentieri...ah ah
RispondiEliminaSuvvia un bel niente - girano incomprensione, ignoranza e molta ideologia nel pseudo-dibattito italiano sull'Universita'.
RispondiEliminaCirca le infrastrutture - e segnatamente laboratori e biblioteche -, queste sono evidentemente di competenza del Finanziamento Ordinario. E qui io sono favorevole ad una politica di finanziamento selettivo. MA finche' non togli dalla mente della gente e dei politici (compresa la Gelmini, vds. Art. 1), che NON tutta l'istruzione superiore e' Universita', e che non tutta l'istruzione superiore si deve accoppiare "organicamente" con la ricerca, non ne esci.
Su questa base possiamo aprire un dibattito politiche dell'istruzione e della ricerca che parta piu' da lontano, NON dal semplice "meccanismo Pavloviano" dei soldi che arrivano perche' c'e' la valutazione "ex-post" (che peraltro in quella forma c'e' solo in Gran Bretagna e nelle Fiandre).
Ma in Europa non lavorate mai? Mi pare avete tutti un po' troppo tempo libero...
RispondiElimina@ universi-fà
RispondiEliminaDall'Europa vi stiamo aiutando a fare quello che in decenni non avete mai universi-fatto, cioè organizzare per bene il Vs. Sistema.
E comunque, buon lavoro a tutti, in Italia o in Europa che siano.
Forse avrei dovuto universi-fare più cose mentre ero all'estero anch'io...
RispondiEliminaSolo che poi sono tornato e ho capito che tanti di questi discorsi lasciano veramente il tempo che trovano perché non è che altrove ci siano divieti precisi (almeno non ovunque) ad assumere propri familiari o sistemare i propri portaborse, però non lo fa (quasi) nessuno. Per questo qui alcuni paletti vanno messi e molto chiari.
Non siamo Europa a tuti gli effetti in mille altri campi, perché lo dovremmo essere proprio nell'università?
Su quello che dici, universi-fà, sono del tutto d'accordo. Voi Italiani non siete Europa (nel senso dei valori e dei comportamenti) e infatti io non sto dicendo che si deve trasporre la "forma" dei sistemi Europei, bensi' la "sostanza" (che elaboriamo appunto in maniera "concettuale", "astratta").
RispondiEliminaIl che, nella pratica, vuol dire adottare una forma diversa, e in particolare mettere dei paletti, come dici anche tu.
Allora siamo d'accordo...
RispondiEliminaSi', ma siccome non e' che hai scritto granche' sui contenuti, non posso certo affermarlo al buio.
RispondiEliminaIo, stai pure certo, sono per la trasposizione "sostanziale" delle buone pratiche europee che abbiamo elaborato.
Il problema e' che in Italia siete contrari, a questa "sostanza". Quindi il conflitto c'e'.
Renzino, ma tu in quale parte d'Europa lavori? In Slovacchia o in Polonia? Ma te la smetti di parlarci di questa Europa che non esiste, perché coincide con non più di un terzo delle nazioni del continente?
RispondiEliminaGrazie e arrivederci.
Questi bandi di Parma sono affascinanti. In alcuni casi chiedono anche 5 pubblicazioni. Ma non saranno troppe?
RispondiEliminaPavia però è imbattibile: in neretto e a caratteri cubitali scrivono
RispondiElimina"La conoscenza della lingua inglese verrà accertata nel corso della PROVA ORALE"
Ma state facendo qualcosa, o' solerti apristi?
RispondiEliminaIo mi sento tuttora più precario e residente all'estero, se è per questo, ciò non toglie che ai tuoi occhi sarò comunque un pezzo di quell'Italia con cui siete in conflitto...
RispondiEliminaRispetto ai contenuti secondo me la via dei pensionamenti per chi ha 40 anni di servizio è giusta, non lo è se riferita ai soli ricercatori, è giusta la via dell'abolizione delle facoltà, nei dipartimenti si sa cosa sta succedendo, dove sono le risorse e quante sono e si può essere giudicati davvero, nelle facoltà no (perfino nelle università serie la gestione dei contratti è un gran mistero), secondo me è giusto persino il passaggio a TD per tutti (in Austria non se ne scandalizzava proprio nessuno, ma non c'era il fenomeno del precariato che c'è in Italia).
Il problema è che forme prenderanno tutte queste questioni in Italia in seguito a riforme rabberciate e scritte da cani.
E siamo di nuovo al punto di partenza...
@ albert
RispondiEliminaio ho scritto personalmente a pavia stamane chiedendogli di modificare il bando per renderlo conforme alla normativa. vi suggerirei di fare altrettanto
su parma temo ci sia poco da fare. se i limiti sono uguali o superiori ai minimi imposti dal cun non c'è nulla che possiamo fare. se invece fossero inferiori si potrebbe minaciare un ricorso e ottenere una modifica, come è successo con bari e in altri casi.
chi ha segnalato il caso di parma è pregato di controllare i lmiti e verificare se sono superiori o inferiori a quelli ai minimi cun per settore. se fossero inferiori lo segnali e l'apri provvederà
RispondiEliminaGrazie Insorgere,
RispondiEliminama nemmeno inviare fax citando la circolare Gelmini che pure se non è vincolante suggerisce un orientamento? Oppure scrivere articoli per far sapere come si comportano?
@ Albert
RispondiEliminaCi proviamo. Se fossi iscritto all'Apri e quindi potessi accedere al forum, sapresti già di quelli che sono i problemi.
nella mail a pavia gli ho allegato la circolare del ministro. è stata un'iniziativa privata, confido che i fax ufficiali apri per il rettore di pavia partiranno quanto prima.
RispondiEliminaquanto agli articoli avevamo previsto tempo (quando uscì la circolare del ministro) di far uscire un articolo sui bandi illegittimi e ci siamo dati un po' di tempo, anche per vedere se provvedevano a correggerli da soli (nel frattempo abbiamo mandato fax a tutti). Allo stato mi pare che nessun ateneo abbia corretto i bandi che contengono prove orali o di lingua. Speriamo ancora di far uscire un pezzo in merito, ma dopo l'annuncio del ddl è diventato mooolto più complicato perchè la stampa è interessata solo a quello
peraltro ci riserviamo altre azioni, tra cui una segnalzione al ministro chiedendole - come estrema misura - di mantenere la parola data e di far cancellare i bandi illegittimi.
RispondiEliminaSI POSSONO SCORDARE DI FARLA FRANCA, A COSTO DI FARE RICORSI SU RICORSI
Per quanto riguarda il problema criteri cun e nr max pubblicazioni nel bando. Credo di aver capito quanto segue:
RispondiEliminaSupponiamo che in un settore il cun abbia messo x pubblicazioni come requisito per diventare ricercatore. Intanto esce un bando in cui sono indicate x-1 pubblicazioni. Le commissioni giudicatrici dovranno valutare x-1 pubblicazioni per ogni candidato usando i criteri indicati nel DM (originalità, rilevanza scientifica, impact factor, citazioni ecc) . Ma la commissione è tenuta comunque a valutare la produzione scientifica complessiva del candidato. Quindi essa non può dichiarare vincitore un candidato con un curriculum contenete solo x-1 pubblicazioni (per quanto belle esse possano essere). A quel punto credo che un ricorso sarebbe piu' che legittimo!!!
Ci possono essere tutti gli estremi per un ricorso (per annullare il bando oppure il concorso) in quanto la legge Berlinguer che permette di inserire limiti di pubblicazioni dice che "la limitazione non deve comunque impedire l'adeguata valutazione dei candidati".
RispondiEliminaE' quindi ovvio che se si sta perfino sotto ai requisiti MINIMI del Cun, si potrebbe violare la legge.
E' il caso dei concorsi al PoliMI, dove il 100% dei concorsi ha limiti di pubblicazioni inferiori ai criteri minimi del Cun.
Vi è anche un precedente. Il TAR Palermo annullò alcuni anni fa un concorso in Medicina che aveva un limite a 10 pubblicazioni, in quanto tale limite era ritenuto "irragiovevole e limitativo" nel valutare adeguatamente i candidati.
Uno stralcio dei bandi usciti a Padova in scadenza l'11 novembre p.v.
RispondiEliminaQui si parla ESPLICITAMENTE DI "prova" e di GIUDIZIO COMPLESSIVO FINALE della commissione.
Manifestamente fuori legge.
---------
Art. 13 - Illustrazione e discussione dei titoli
Oltre alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni, compresa la tesi di dottorato, la procedura prevede l’illustrazione e la discussione da parte del candidato dei propri titoli davanti alla commissione e l’accertamento della conoscenza della/e lingua/e straniera/e indicata/e nel bando.
Il calendario della prova con l’indicazione del luogo, del giorno, del mese e dell’ora di svolgimento è determinato dalla commissione che ne dà immediata comunicazione al responsabile del procedimento. Quest’ultimo assicura, a sua volta, la tempestiva informazione a ciascun concorrente. L'Amministrazione non assume alcuna responsabilità per le ipotesi indicate all’art. 3 delle presenti linee guida.
La prova è pubblica.
Per sostenere la prova i candidati devono essere muniti di un valido documento di riconoscimento, quali ad esempio la carta di identità e il passaporto, attraverso il quale ne sia possibile l’identificazione ed in cui siano riportate le generalità.
Sui titoli e sulle pubblicazioni, ivi compresa la tesi di dottorato, nonché sulla illustrazione e discussione da parte del candidato dei propri titoli, ogni commissario esprime il proprio giudizio individuale e la commissione quello collegiale, nonché il giudizio complessivo finale.
Scusate, ma quindi un candidato con un numero di pubblicazioni inferiore a quello stabilito dal CUN non può vincere un concorso? Io ero rimasto a che i criteri CUN non erano vincolanti.
RispondiEliminaCerto che può vincere un concorso.
RispondiEliminaE' il bando che non deve contenere limitazioni troppo basse ... per tutelare tutti i candidati, anche coloro che hanno un numero maggiore di pubblicazioni.
E' un off-topic, ma magari puo' interessare. Si tratta del rapporto annuale COTEC sull'innovazione.
RispondiEliminaIl cap.4 riporta l'analisi del sostegno del settore pubblico al settore ricerca e innovazione. In particolare mi ha colpito che la percentuale in Italia di finanziamento pubblico e' la piu' alta tra i paesi europei considerati (43%) nel settore "Fondi alle Universita'" e tra le piu' basse in altri (es. ricerca non orientata, 6%).
Analizzato un po' in dettaglio potrebbe fornire del materiale utile.
Ecco il link
RispondiEliminahttp://www.cotec.it/it/2009/10/rapporto-annuale-sullinnovazione-2009/
che ho trovato dall'interessante sito "Fisica e Professione"
http://www.fisicaeprofessione.it/community-discussion-rapporto-cotec-sullinnovazione-2009.html
Gazzetta Ufficiale di oggi: ancora una decina di concorsi a Padova. Il resto, tutti trasferimenti. Qua e' buio pesto per i posti Mussi. :-(
RispondiEliminasi può fare qualcosa per Padova dove prevedono da bando che la discussione dei titoli e la PROVA di lingua siano VALUTATE congiuntamente ai titoli stessi?
RispondiElimina@ lassie
RispondiEliminaSecondo me l'unica cosa che resta da fare è, prima che i concorsi si espletano, fare un elenco dei bandi irregolari e scrivere al Ministero (e per conoscenza alle università interessate) chiedendo l'extrema-ratio: annullare i bandi.
Anche se sarebbe piu' appropriato un commento al post precedente... un articolo di Flavia Amabile su come sono cambiati gli importi degli assegni nelle varie versioni del DDL ...
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=764&ID_sezione=&sezione
Altra G. U. senza il becco di un bando per posti cofinanziati Mussi della tranche 2008; circa 700, su 1000 che sono, restano, a un anno intero dalla ripartizione, ancora non banditi. Sebbene (se ho ben capito) ampiamente avvertito dall'Apri del problema, il MIUR si guarda bene dallo stabilire una inderogabile data limite entro cui debbano essere banditi quei posti, dal ripartire i circa 2000 posti della terza e ultima tranche Mussi, e ovviamente a maggior ragione dallo stabilire una data entro cui questi ultimi debbano assolutamente essere banditi. Appare chiaro che la (disgustosa) intenzione del MIUR è che questi 2700 concorsi non si facciano mai. Quindi migliorare per legge lo svolgimento dei concorsi per ricercatore a tempo indeterminato, mutando le modalità di composizione delle commissioni e abolendo le prove scritte e orali, appare ora una pura presa per i fondelli; è stato infatti un migliorare lo svolgimento di concorsi che non si svolgeranno e che si vuole non si svolgano.
RispondiEliminaIo ormai ho perso le speranze! Da un lato c'è la Gelmini che non ha nessun interesse a far bandire nuovi concorsi. Dall'altro ci sono le università che non hanno voglia di bandire. Poi ci si mette pure l'APRI che chiede di annullare quei pochi bandi usciti perchè non gli piacciono.
RispondiEliminanon vogliamo farli annullare, vogliamo renderli legali. un bando illegale determina un vincitore illegittimo e un ricorso sicuro
RispondiEliminavabbè, mettetevi daccordo: alcuni chiedono di far modificare i bandi, altri invece di lasciarli così come sono (e sono comunque a rischio annullamento, qualora uno dei candidati perdenti fa ricorso)...
RispondiEliminaChiedere che i mandi siano fatti a norma di legge è anche una forma di rispetto, verso chi si iscrive a tali bandi oltre che di minima competenza da parte di chi li scrive.
RispondiEliminaEsempio se mi fanno fare una prova scritta ad una valutazione e non vinco, perchè non dovrei fare ricorso e vincer tale ricorso. Chi è che ci va di mezzo? Tutti quelli che hanno partecipato, perchè hanno partecipato ad una competizione irregolare, che è da rifare, perchè ci deve essere certezza e rispetto delle regole (poi su questo si può discutere a lungo) cosa che allungherà i tempi (si vuol mettere un annullamento di un concorso e il doverlo rifare?).
Ma infatti la cosa migliore sarebbe scrivere per farli modificare (ed eventualmente posporre la scadenza).
RispondiEliminaSolo che il signor Mario Rossi, se non ha dietro un'APRI o un'associazione analoga, è difficile che trovi il coraggio di prendere e scrivere a suo nome al Rettore dell'Ateneo che bandisce per denunciare l'illegittimità del bando cui parteciperà. Che dite?
Tra l'altro (qui ci vorrebbe Bombadillo) non so come funziona se per denunciare il bando fuori legge aspetti l'espletamento del concorso: de facto, partecipando al bando, ne hai accettato le regole, credo.
Aggiungo una domanda:
RispondiEliminama qual'è il riferimento normativo per capire se un bando fa parte dei posti cofinanziati Mussi o meno?
Da cosa si capisce che i posti di Padova non sono con i fondi Mussi?
Secondo me la priorità assoluta è quella di spingere affinchè questi posti Mussi vengano banditi al piu' presto. Che speranze possiamo avere se per ogni settore disciplinare si bandisdcono solo 1-2 posti in tutta Italia con 40 domande ognuno?
RispondiElimina@ lassie
RispondiEliminaNei bandi integrali, visibili nei siti delle varie università, risulta prima dell'articolo 1 e/o nell'articolo 1 se sono posti cofinanziati Mussi
Allora, cari, vedo che tanti qui si appellano all'APRI perche' vengano rettificati i bandi (manco fossimo il MIUR). Non vedo fondati i timori di chi ha paura che le modifiche dei bandi che chiediamo rallentaranno le procedure: intanto se impediamo lo svolgimento di illegali prove scritte ed orali ACCORCIAMO i tempi, in seconda battuta impediamo ricorsi ancor piu' ritardanti. Finora ci siamo mossi cosi': denuncia sulla stampa, fax a rettore, direttore amministrativo, preside banditore e al MIUR. Adesso la circolare della Gemini, da noi "stimolata", e' un'arma in piu'. Chiaramente questo lavoro costa in termini di tempo e di vendette trasversali. La firma ce la metto io, e delle vendette mi fo un baffo perche' sono gia' un rifugiato politico e non vado coi trans, pero' per gli altri non posso garantire. Quindi finora abbiamo fatto il possibile, sperando che il Ministro facesse davvero il suo lavoro, che non e' quello di scrivere innocue circolari ma di fare buone leggi e farle applicare, se necessario con l'utilizzo della forza pubblica (manganellate ai rettori?). Se volete posso sempre agire on demand: mi segnalate il concorso illegittimo che volete far rettificare (con riferimenti della G Uff e degli illeciti) e io vado a rompere le palle. Pero', abbiate pazienza, a stare dietro a tutto non ce la faccio (facciamo), e nessuno ci paga per farci impallinare anche dal gatto...
RispondiEliminaIl metodo finora e' stata
@lessie:..in primo luogo iscrivetevi ai concorsi, e poi impugnate i bandi illegittimi!..si tratta, infatti, di norme di diritto pubblico, indisponibili tra le parti (non è che, se mi iscrivo, ho accettato quelle regole..).
RispondiEliminaTom
@ lassie e tutti
RispondiEliminaio - oltre che agire all'interno di apri - mi sono preso la briga di scrivere personamente col mio nome e cognome all'ufficio concorsi di pavia.
non siate troppo timorosi, non verrete crociffisi per una mail in cui chiedete conto della corretta applicazione della normativa sui concorsi.
se a scrivere non fossi soli io (e apri) forse otterremmo qualcosa in più.
la procedura è semplice: in fondo a ogni bando c'è l'email dell'ufficio concorsi, gli scrivete allegando la nota della gelmini del 6 ottobre e riportando nel testo della mail l'art. 7 della legge 1/09 (quello che spiega come si debbono svolgere i concorsi da ricercatore)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaA Padova, oltre l'irregolarità della prova orale di discussione dei titoli e della prova di inglese, c'è anche una piccola sorpresa per gli estimatori della ormai "famosa" Ginecologia padovana: mentre per gli altri 9 Bandi non c'è limite alle pubblicazioni, per il 10°, MED40 Ginecologia appunto, il limite è fissato a 10. Boh?!
RispondiEliminaDomando: per i concorsi banditi nella prima sessione 2008 (per i quali si attende, in dicembre, la nomina della commissione previo sorteggio) è stato già nominato il membro interno (che rimane) e, per alcuni, sono già state inviate le pubblicazioni (a suo tempo allegate alla domanda). Ma, ecco la domanda, risulta ancora legittimo, alla luce della recente eliminazione del limite massimo di pubblicazioni, il limite posto in quei bandi? E, se non lo è, possiamo provvedere a suggerire la correzione prima dell'espletamento dei concorsi? E in che modo?
RispondiEliminaSeconda domanda: mi confermate che per i concorsi per prof associato della prima sessione 2008 sia ancora legittima la prova orale e la prova di lingua?
Molte grazie anticipate a chi voglia rispondere.
NON è stato eliminato il limite al nunero di pubblicazioni. è tuttora legale anche se sconsigliato dal miur e duniciato da molti come pratica scorretta.
RispondiEliminanella prima sessione restano valide tutte le prove, cambia solo la composizione delle commissoni
@Anonimo
RispondiEliminaDa quello che so io (corregetemi se sbaglio) non è stata ancora approvata la legge che contiene l'eliminazione del limite di pubblicazioni. Esiste solo una circolare del ministro in cui si SCONSIGLIA l'uso di questo limite nei nuovi bandi. Dal momento in cui verrà approvata la suddetta legge qualunque nuovo bando che indicherà un limite al nr pubblicazioni sarà illeggittimo. Per ogni bando valgono le leggi vigenti al momento in cui è stato emanato, quindi per i vecchi bandi della prima sessione il limite al nr di pubblicaz è legittimo.
In effetti è quello che temevo... Allora... meneadoallestero anche io! Molte grazie per le risposte
RispondiElimina@ Anonimo
RispondiEliminaSe il limite ritieni sia eccessivamente basso potresti fare ricorso in quanto è violata la legge secondo cui "la limitazione non deve comunque impedire l'adeguata valutazione dei candidati". C'è un precedente di un concorso di Medicina a Palermo che è stato annullato per un limite a 10 pubblicazioni
L'avevate visto?http://futuroinricerca.miur.it/documenti/Comunicato_FIRB.pdf
RispondiEliminaIl MIUR risponde, basta domandare, megli se a domandare sono in più di 1000......
Quindi capodanno con il botto!!!(Per chi vince, in bocca al lupo!)
è incredibile!
RispondiEliminaa me colpisce soprattutto l'"anonimato" del comunicato ... nessuno si è preso la responsabilità di firmarlo (non è nemmeno in carta intestata)...
autore "starsi". Any idea?
RispondiEliminabartezzaghi suggerisce che possa trattarsi della sorella del ministro "starms"
RispondiEliminaforse vista la scadenza lo tirano su il 6 gennaio con la lotteria Italia!!!
RispondiEliminacialtroni
RispondiEliminaNo no, e' un typo: proviene in effetti dalla STASI!!!!!!!
RispondiEliminaIl mistero si infittisce. La data di creazione del file risulta essere l'11 Aprile 2009!!!!
RispondiEliminaChe cosa mi sta a significare? avevano pronto un comunicato da Aprile e lo mettono solo oggi? E poi, già ad Aprile sapevano che sarebbe finita a scatafascio?
"11 Aprile 2009"????
RispondiEliminaIo direi 4 Novembre.
Se in home page dicono "Comunicato del 03/11/2009", il file chiaramente non può essere stato creato il 4 novembre.
RispondiEliminaGuardando le proprietà del file (tasto destro sul file -> proprietà) si legge "04-11-2009", ovvero oggi, la data in cui avete salvato il file in hard disk. Aprendo invece il file, premendo il tasto destro del mouse e selezionando "proprietà documento" si trova "11-04-2009", che è la data in cui il documento è stato creato. Quindi sì: ce l'hanno pronto da aprile!
non sono esperto di queste cose, ma è possibile che nel computer in uso al miur si utilizzi una convenzione sulle date diversa da quella usuale? cioè al primo posto si mette il mese e al secondo il giorno?
RispondiEliminaGuarda, per tagliare la testa al toro basta che scarichi dal sito futuroinricerca il file pdf con le FAQ.
RispondiEliminaVedrai che la data di creazione del pdf (tasto destro sul file e quindi proprietà) è 4 novembre. Invece aprendo il file, cliccando col destro il testo e selezionando "proprietà documento" si legge la data di creazione del documento, che risulta essere 06-02-09.
Quindi confermo: il comunicato è pronto da aprile!
E comunque non potevano aver postato ieri un file creato oggi. Mica hanno la macchina del tempo. Altrimenti l'avrebbero usata per finire le procedure di valutazione in tempo!
RispondiEliminaFra, perchè non fai un bel post su questo caso!
RispondiEliminaOk, ora scrivo quello che mi passa per la testa. Ma siccome sono sveglio dalle 5am, non garantisco il risultato. Nel caso, qualche amministratore di buona volontà può dargli una sistemata, e magari mettere un'immagine accattivante.
RispondiEliminale incongruenze temporali sui documenti miur non sono una novità. ci avevamo fatto addirittura uno dei primi post di questo blog...
RispondiEliminaGentili signori, aprendo i due file con Adobe Reader, click su Document, click su Security, Show Security Properties, e infine Description, tutti i dubbi dovrebbero sparire. Forse il 3 Nov il documento non c'era ancora, oppure non era quello che c'e' adesso. Bye for now!
RispondiElimina@ Anonimo
RispondiEliminaE chi sei, un altro agente della Stasi o lavori per il Ministero?
Il file l'ho salvato sul computer per sicurezza, nel caso giocassero sporco e lo modificassero. Andando su Proprietà -> PDF si legge "Creato il: sabato 11 aprile 2009, 15.11.31".
RispondiEliminax Anonimo: facendo come dici tu appare esattamente la data 11 aprile 2009!
RispondiElimina