giovedì 26 settembre 2013

l paradosso dell'ASN: riusciremo a convergere?

Uno degli esempi classici per far capire agli studenti l'ostico concetto delle serie numeriche è quello di raccontare il celebre paradosso di Achille e la Tartaruga (http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Achille_e_la_tartaruga).
La spiegazione matematica per il noto paradosso sta nel fatto che gli infiniti intervalli temporali percorsi ogni volta da Achille per raggiungere la tartaruga diventano sempre più piccoli ed il limite della loro somma converge a un numero finito.
Ecco, cari ricercatori e docenti universitari, per il nuovo anno accademico un nuovo paradosso potrà essere utilizzato: il paradosso dell'Abilitazione Scientifica Nazionale. Le tartarughe ovviamente sono molte delle Commissioni preposte ed i candidati impersonano i pelidi eroi, all'affannosa ricerca di un senso di quello che sta accadendo all'ASN.
Comunque, dicevamo del paradosso: si parte fissando come termine dei lavori 5 mesi dalla data di pubblicazione del bando anziché dal momento di insediamento delle Commissioni; dopo poco tempo, vista la lenta agonia dei sorteggi e l'elevato numero dei candidati, si parla di finire tra aprile e giugno, poi tra maggio e giugno, poi il 23 settembre, ora fine settembre! Vedete, i passi sono sempre più brevi... forse il 30 settembre sarà quella buona? O bisogna dare ascolto ai catastrofisti che parlano di fine novembre?
Insomma, riusciranno i lavori di selezione dei candidati per l'ASN a convergere? O avremo bisogno di infiniti intervalli temporali (e pertanto infinite proroghe) ?

APRI, apprezzando il recente twitt del Ministro Carrozza su questo tema, intende sensibilizzare il MIUR a far qualcosa di piu' concreto di un informale post su twitter. Presto sarà autunno e non e' tempo per i cinguettii ma per risposte concrete. APRI invita il MIUR, nella persona del Ministro Carrozza, a dare un segnale concreto di serietà, nel rispetto per il lavoro altrui e la reputazione del sistema universitario nazionale che rischia di essere gravemente compromessa!
Suggeriamo pertanto che il MIUR invii una circolare ufficiale alle Commissioni ancora inadempienti al fine di sensibilizzarle riguardo alla celerita' delle procedure. In tale circolare proponiamo che il MIUR indichi chiaramente che:

*) In nessun caso saranno concesse ulteriori proroghe generalizzate oltre l'anno corrente.

*) Al termine della procedura verranno resi noti i risultati per quei settori che avranno chiuso i lavori entro il limiti temporali prestabiliti. Per i settori in cui avverrà altrimenti, verranno applicate le procedure di legge e sorteggiate nuove commissioni.


Ministro Carrozza, dia una sveglia al sistema universitario! Ne va della dignità del Paese.

giovedì 5 settembre 2013

Il 2014 sarà l'anno dei giovani ricercatori? Il punto di vista di APRI

Nelle scorse settimane, abbiamo letto con grande interesse le dichiarazioni del Ministro Carrozza, relative alla volontà del Governo di fare del 2014 l’anno dei giovani ricercatori. Il richiamo del Ministro alla necessità di un reclutamento accademico di qualità, ispirato al principio della valorizzazione del merito e dell’indipendenza scientifica dei futuri docenti, è un elemento di primaria importanza per APRI. Infatti, tale indirizzo programmatico del Governo è in piena sintonia con le migliori esperienze europee ed internazionali, le quali hanno dimostrato come il reclutamento di studiosi di alto livello scientifico non possa prescindere da politiche che favoriscano la mobilità di professori e ricercatori, e che sottolineino l’importanza della valutazione ex post dei prodotti della ricerca, anche nell’ottica di una efficace implementazione di procedure di tenure track.  Non a caso, APRI ha negli scorsi mesi inoltrato al Ministro proposte coerenti con tali principi, trovando nella prof.ssa Carrozza un interlocutore attento ed aperto al dialogo. In particolare, APRI nel recente incontro col Ministro ha sottolineato l’importanza dei seguenti punti:
-   Il sistema universitario nazionale necessita urgentemente dell’immissione di forze fresche e dinamiche, che abbiano la prospettiva della valorizzazione del proprio operato attraverso meccanismi di valutazione trasparenti. Tale obiettivo può essere raggiunto, nel contesto della recente riforma Gelmini, attraverso un bando nazionale per Ricercatori a tempo determinato di tipo B (ovvero con tenure track), una proposta inizialmente accolta con favore dalla prof.ssa Carrozza.
-   E’ altresì necessario che il Ministero vigili sull’effettiva esecuzione a livello locale della normativa vigente per il reclutamento di Professori Associati, che prevede che una quota dei posti banditi siano riservati a studiosi che non abbiano prestato servizio nei precedenti tre anni presso la sede che emette il bando. Ciò chiaramente favorirebbe la mobilità e permetterebbe di ridurre le tendenze localistiche nel reclutamento dei singoli atenei

Per quanto riguarda il secondo punto, le norme attuali prevedono che la quota di posti riservata ad esterni sia del 20% dei posti messi a concorso. Tuttavia, anche in considerazione dello sforzo che il Governo Letta sta facendo per sfavorire i contratti a termine negli enti pubblici, APRI propone che tale quota venga innalzata al 50%. Tali concorsi aperti a personale esterno consentirebbero ai precari della ricerca di giocare le proprie carte in una competizione aperta, in condizioni di eguaglianza di opportunità rispetto al personale ricercatore già strutturato a tempo indeterminato.
Per quanto concerne invece l’atteso piano straordinario per il reclutamento di un congruo numero di ricercatori a tempo determinato con tenure track, auspichiamo non solo che il Ministero pubblichi quanto prima l'annunciato bando per ~1500 posti, ma anche che tale bando garantisca ai ricercatori non strutturati, italiani e stranieri, di concorrere paritariamente all’accesso alle posizioni vacanti. Ricordiamo infine che l'effettiva implementazione della tenure track, con conseguente immissione in ruolo dei ricercatori a tempo determinato dimostratisi meritevoli, non può prescindere dall'erogazione di specifiche risorse aggiuntive. Invitiamo quindi il Ministero a prevedere fin da subito un congruo cofinanziamento per consentire alle varie sedi di procedere alle progressioni di carriera che porteranno i ricercatori a tempo determinato valutati positivamente dai rispettivi dipartimenti ad assumere posizioni di Professore associato.