sabato 25 agosto 2012

PRENDI L'ABILITAZIONE, E POI MUORI....

  OK, sono finalmente state pubblicate le mediane sia per i settori bibliometrici che per i cugini sfigati non-bibliometrici. I risultati sono tristisssimi, per i settori bibliometrici l'asticella è tanto bassa che si poteva fare sostanzialmente a meno della procedura, in molti casi erano più selettivi i criteri CUN (e questo è dire tutto). Spesso la mediana degli articoli è pari o inferiore al numero di articoli sottoponibili per la valutazione qualitativa, e anche questo è un indice significativo.

Cosa vuol dire? Significa che i nostri letterati, storici, filosofi ecc. sono poco produttivi? Forse. O forse vuol dire semplicemente che i dati sono incompleti, che molti, moltissimi, non hanno avuto il tempo e la voglia di compilare a dovere i propri profili CINECA. Tanto a loro che importa? E l'Anvur, del resto, ha stabilito che se ne frega se i dati sono parziali, incompleti, errati...Loro non si assumono responsabilità.

Manca ancora l'elenco delle riviste scientifiche per i settori non bibliometrici, tra cui in particolare manca quello delle testate di fascia A. Mentre per l'area 12, quella delle scienze giuridiche, quella di Onida e del famoso ricorso, i responsabili incaricati proprio si sono rifiutati di produrre l'elenco delle riviste.

Ma che volete che sia, tanto siamo di fronte al bando più lungo della storia, c'è tempo...e il fatto che per i giuristi non si siano prodotti gli elenchi (a dispetto di quanto stabilito dalla legge dello Stato) evidentemente non fa problema.

Già, c'è tempo per correggere, o anche per fare nuovi pasticci.

Finora di pasticci, errori, contraddizioni tra criteri stabiliti da leggi e decreti e delibere Anvur  ne sono stati trovati tanti. I colleghi (strutturati) di Roars, si sono divertiti a catalogare tutti (o quasi) gli errori, le imprecisioni, i casini creati dai Vogon anvuriani.

Non che i compagni di Roars abbiano torto, anzi...purtroppo hanno ragione. Però ci sono anche  altre storture che non segnalano con altrettanta decisione. Per esempio il fatto che, pasticci e amenità anvuriane di fatto non impediranno che si riproducano i classici meccanismi accademici italiani per cui andrà avanti chi è più anziano, chi è in fila da più tempo. Come se si trattasse della coda all'ufficio postale.

Non è questo il tipo di sistema per cui APRI ha lottato. Non è  certo questo che succede nei paesi avanzati.

Qui però siamo in Italia, dove si confrontano diverse lobby, ma tutte di strutturati che hanno scarso interesse per la sorte della nostra generazione, la generazione dei nati negli anni Settanta. Tanto siamo sostituibili. Hanno trovato il modo di risolvere il problema dei precari: con lo sterminio di un'intera generazione.

Certo i criteri Anvur sono pieni di limiti sotto il profilo epistemologico, amministrativo, giuridico, e anche semplicemente logico; ma tutto questo è secondario rispetto al vero problema, all'autentico dramma che sta per consumarsi.

SIAMO DI FRONTE A UN MASSACRO: UN'INTERA GENERAZIONE E' DATA PER MORTA E A NESSUNO SEMBRA IMPORTARE!

Quanti saranno i precari (attivi in istituzioni italiche o espatriati) che otterranno l'abilitazione? Difficile dirlo, di certo sono molti - moltissimi, diverse migliaia - quelli sopra le mediane (bibliometriche e non). Quanti saranno quelli a ottenere i posti - quelli veri - nei concorsi post-abilitazione? Beh, qui le previsioni sono più facili: quasi nessuno, poche unità....

E questo a prescindere dal merito, ovviamente....


Viva l'Italia, viva l'Anvur, viva Roars, W I CONCORSI FARSA!