Al Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, On. Mariastella Gelmini
Al Tavolo tecnico sulla preparazione del DDL di riforma di governance e reclutamento nelle università
Oggetto: Personale delle università: piramidi o cilindri? Proposta per il DDL di riforma di reclutamento e governance
Gent.mo Sig. Ministro,
come evidenziato da un articolo pubblicato su "Il Sole 24 Ore" il 5 Ottobre, le università italiane sono sempre state molto avare nei confronti dei giovani ricercatori ed hanno sistematicamente destinato la maggior parte delle loro risorse per avanzamenti di carriera anzichè per il reclutamento dei ricercatori.
L'ultima mozione della CRUI del 24 Settembre ci induce a pensare che questa atavica abitudine proseguirà anche per il futuro. Infatti si legge nella suddetta mozione, "la CRUI condivide l'esigenza di collegare le dotazioni di personale docente di ciascuna università a percentuali vincolanti, sul cui raggiungimento impegnarsi in sede di programmazione triennale, quali la presenza di almeno il 40% di ricercatori e una maggiore numerosità dei professori di II fascia rispetto a quelli di I fascia". E ancora "la CRUI ritiene che l'adozione immediata di un siffatto criterio, accompagnata dall'indicazione ragionevole dei tempi per applicarlo, consenta di superare l'attuale obbligo, che presenta non pochi, seri inconvenienti, di vincolare rigidamente le destinazioni nel limite del 50% delle cessazioni dal servizio, indipendentemente dalle condizioni effettive dell'organico e senza tenere conto della consistenza reale del turn over, molto diversificata da ateneo ad ateneo".
Sostanzialmente la CRUI sta chiedendo al Ministero di fare un deciso passo indietro rispetto a quanto previsto dalla legge 1/2009 riguardo l'utilizzo delle risorse rinvenienti dal turn-over, norma peraltro applicata finora solo sulla carta dato lo scarsissimo numero di concorsi banditi. A tal proposito preoccupano molto anche le ultime bozze del DDL di riforma di governance e reclutamento dell'università, nella parte in cui si prevede per l'appunto che il 40% del personale docente debba essere costituito da ricercatori a tempo indeterminato e determinato, mentre la restante quota debba essere suddiviso tra professori associati e ordinari, con una prevalenza numerica per i primi.
Ora è bene ricordare che, come emerge dai dati dell'Ufficio Statistico del MIUR, già oggi i soli ricercatori a tempo indeterminato costutiscono il 40,8% di tutto il personale docente (mentre gli associati il 29,1% e gli ordinari il 30,1%). Pertanto se accoglierete la proposta della CRUI l'immediata conseguenza sarà il blocco per diversi anni delle assunzioni di ricercatori, con grave danno per i nostri giovani cervelli e per tutto il sistema universitario italiano. Se il DDL contemplerà una tale norma non farete altro che concedere alle università il vostro lascia-passare per continuare a perpretare la scellerata politica delle promozioni di carriera a scapito del reclutamento dei giovani ricercatori. Altro che ricambio generazionale!
Pertanto alla luce di queste considerazioni Le chiediamo di riconsiderare la questione e di innalzare significativamente la quota dei ricercatori fino al 60% del personale docente, con conseguente dimunuzione della quota dei professori ordinari, creando in questo modo una "vera" piramide e favorendo sul serio il ricambio generazionale.
Cordiali saluti,
La Presidenza dell'Associazione Precari della Ricerca Italiani
Non cilindri, non piramidi, no ordinari-associati-ricercatori: RUOLO UNICO!!!!
RispondiEliminaSiete i servi dei servi dei servi!
APRI OKKIO...
Si ruolo unico per tutti e con lo stipendio da ricercatori. Così eliminiamo le gerarchie e liberiamo risorse per assumere giovani.
RispondiEliminaIniziamo con il liberare i fondi Mussi, così tanto per avere finalmente qualche concorso da ricercatore ... prima che si perda la'bitudine a farli
RispondiElimina..sono davvero d'accordo, siete dei SERVI!
RispondiEliminaRuolo unico, voto unico di laurea, e stipendio unico per tutti.
E poi, mi rendo conto che è fuori argomento, ma davvero non vogliamo abolire questo retaggio medievale, questa madre di tutti i mali, E DI TUTTE LE DIFFERENZE, che è la proprietà privata?
Tom
P.S.: io non mi sarei limitato a chiedere il 60; ma avrei ribadito il 60, 30, 10; o il 5-5-5 se vogliamo usare la bizona, e giocare in 15; anzi, no, in sedici, perchè c'è anche il portiere.
Bomba, vedi che forse sui fondi Mussi il PD ha scoperto l'uovo di colombo? Guarda il post su RNRP...
RispondiEliminaChi ha tempo e voglia puo' mettere su un post qui, magari piu' tardi cosi' qualcuno interviene su questo che e' un post impotrnate AS WELL?
Nel merito del post: la manovra CRUI per vedere di salvare i 2500 (+2500 per le doppie idoneita') posti da ordinario e associato banditi finora e che stanti le regole 60:30:10 non entreranno MAI in ruolo tutti e' evidente. Il prof Paolo Rossi, del Dip di Fisica di Pisa, aveva previsto che se perdurassero i rapporti imposti fino al 2013, si arriverebbe a
Ordinari 15.700 (26%)
Associati 17.200 (29%)
Ricercatori 26.900 (45%)
per un totale di circa 60.000 docenti.
Dove li infiliamo in 3 anni 5000 ordinari e associati? A meno di mandare in pensione i babbioni, s'intende...
Dico la mia sulle piramidi.
Secondo me le hanno costruite gli Alieni nel 10.000 avanti Cristo, allineandole come la cintura di Orione.
P.S.: il mio post era provocatorio!
RispondiElimina..ba, altro che uovo di colombo.
RispondiEliminaA me sembra davvero puerile far finta di scambiare un d.m. provvedimentale, che individua solo i parametri per valutare i titoli e le pubblicazioni di un concorso - quello da ricercatore, che continua ad essere disciplinato dalla legge (da due, la Berlinguer e la Gelmini) -, con il famigerato d.m. regolamentare delegato Mussi, una vera e propria araba fenice che non ha mai visto la luce, e che doveva diventare l'unica fonte contenente le modalità di svolgimento dei concorsi da ricercatore.
Il vero punto, però, è che ci sono 80ml di euro.
Io dico: dateceli. Fate un d.l., e dateceli.
E SOPRATTUTTO DATECELI TUTTI, non al netto del netto, dei ######### vostri. Che è sta barzelletta?
Lo capite che ci facciamo 4.000 posti da ricercatore? ..tutti, finalmente, con delle regole meritocratiche!..e questo, inoltre, significa che, per un po', non si fa nient'altro, nè ordinari, nè associati (che sono troppi: davvero un esercito di generali), nè ricercatori TD (che purtroppo sono stati esclusi dalle nuove regole, e sono ancora per assegnazione).
QUESTA E' L'UNICA BATTAGLIA SERIA!
POSTI MUSSI SUBITO e promettiamo di non rompere più i §§§§§§§.
Tom Bombadillo
Signore della Vecchia Foresta
"La riforma della governance & co. sarà presentata a novembre", Gelmini dixit... ma non doveva essere presentata a ottobre? A questo punto non si può escludere che la presentazione avvenga nel 2010 (a novembre, naturalmente...). Povera Signora G.
RispondiEliminaSinceramente io penso che più tardi arriva questo DDL e meglio è.
RispondiEliminaSpiego il perchè. A molte università le "nuove regole" sono indigeste. Però la speranza è l'ultima a morire, ed ecco che ci sono due speranze:
1. Che le nuove regole non vengano prorogate oltre il 31 dicembre 2009 (ricordate: la norma sulle commissioni sorteggiate vale solo fino al 31/12/2009 ... poi si torna alle "vecchie regole", cioè commissioni elette di un ordinario, un associato e un ricercatore).
2. Che venga presentato in fretta il DDL, nel quale è previsto, in un ottica in fondo giusta nel lungo termine ma temo deleteria nel breve, che le università si scelgano in pratica chi vogliono.
Secondo me (anche) questo spiega la riluttanza delle università a bandire concorsi. Stanno tutti aspettando a vedere cosa succede. Da questo punto di vista un rinvio del DDL sarebbe salutare, ma ancor più salutare sarebbe
- sbloccare subito i fondi Mussi 2009,
- vincolare il loro utilizzo fino ad una certa data; cioè le università devono bandire i concorsi entro ... che ne so ... il 30 Giugno 2010. Peraltro una norma del genere era prevista nel Regolamento Mussi.
Non solo (scusate se faccio il politico):
RispondiEliminaAmmettiamo che per ogni posto che si libera ci siano
a) 3 cervelli in fuga incarogniti col sistema Italia
b) 4 precari bravi ma non agganciati
c) 2 precari bravi e con qualche aggancio
d) una pianta di ficus che risiede da anni nell'ufficio del gran lup mann del dipartimento.
Con le regole "ci prendiamo chi ci pare senza pagarne le conseguenze" di Berlinguerre e della fase non responsabilizzante del DDL ci sarebbero, i primi 3 se ne resterebbero dove sono, i secondi 4 ci penserebbero e non si iscriverebbero infine ai concorsi, che invece sarebbero giocati fra la pianta di ficus e gli altri due.
Se le regole sono queste di cui discutiamo ora, l'unico che ha da temere e' la pianta di ficus. Quindi anche il supporto che possiamo trovare noi terroristi e' enormememte piu' grande!
W i posti Mussi, abbasso le piante di ficus
RispondiEliminacondiviso l'analisi di france, quella di bomba e quella di mino.
RispondiEliminaciò detto è fondamentale che venga prorogata la validità delle nuove regole che scadono a fine anno.
aggiungo inoltre che il miur ha ora l'occasione di dimostrare concretamente se è vero che vogliono stimolare un ricambio generazionale o se erano solo tutte chiacchiere. se lo voglion davvero dateci i posti mussi, non cambiate le percentuali del turnover per fascie, prorogate le regole. in fondo la parte difficile è passata, ora è solo questione di volontà
@anonimo: "a novembre, gelmini dixit". ma io ho sentito con le mie orecchie berlusconi dire, in seduta ufficiale - conferenza stampa del CdM - che verra' presentata ad ottobre. e c'è da credere a berlusconi, ha topo gigio dietro...
RispondiEliminaSalve a tutti, chi scrive è il solito ricercatore precario sfigato che non ha il barone che gli spiana la strada. Sono al settimo cielo nel constatare come ci si stia avviando ad una riforma seria del reclutamento. Rimango tuttavia scioccato dall'atteggiamento del governo in merito alle regole di assegnazione di assegni di ricerca e TD. Che senso ha escludere queste forme di contratto dalla riforma? Accontentare forse quel folto gruppo di prof. in parlamento non vogliono rinunciare a decidere, al riparo da regole meritocratiche, a chi garantire per qualche anno un sostegno economico? Trovo più che ingiusto che ad un semplice laureato venga destinato un assegno di ricerca solo perché figlio di un prof., mentre a coloro che si sono sbattuti conseguendo un dottorato (magari senza borsa e ricevedo i complimenti dalla commissione per l'eccellenza del lavoro e l'importanza della pubblicazione della tesi) viene detto nello stesso dipartimento, che non ci sono fondi e che se si vuole continuare a fare ricerca bisogna farlo con i propri soldi o da un'altra parte! La mia domanda è dunque questa: non c'è proprio nessuna speranza di vedere estese le nuove regole di reclutamento TI al TD? Se la risposta dovesse essere negativa vuol dire che non c'è una la reale intenzione di cambiare le cose. Molti giovani capaci e non ammanicati si vedrebbero costretti (come purtroppo sta accadendo a me) ad abbandonare un lavoro per cui si ha passione.
RispondiEliminaNon solo, ma io rilancio ... perchè quello che sta accadendo in questi ultimi mesi è proprio un proliferare di concorsi da ricercatore a tempo determinato (con una media di 2,5 domande a concorso ... ho detto "domande" non "partecipanti"!). Questo va a discapito dei concorsi a tempo indeterminato (che vanno con le nuove regole), perchè in base alla legge 1/2009 ogni posto da ricercatore TD va a togliere budget per posti da ricercatore TI.
RispondiEliminaE' di stamattina la notizia che l'Università di Bari, che aveva da sempre avversato la figura di ricercatore TD, ha deciso che per il futuro punterà proprio su questa figura. Il Rettore (Petrocelli) ha detto: "E' una novità assoluta per Bari. Un segnale di attenzione per i giovani". Nella stessa seduta del Senato Accademico, veniva approvata la richiesta di tutti e 19 professori 70-enni che avevano fatto domanda di trattenimento in servizio, perfino di quei professori per i quali la Facoltà di afferenza aveva dato parere NEGATIVO. E meno male che questo è "un segnale di grande attenzione per i giovani". Figuriamoci se non ci avessero rivolto questa attenzione che cosa avrebbero combinato... direttamente fucilati?
@ università libera: "ma io ho sentito con le mie orecchie berlusconi dire, in seduta ufficiale - conferenza stampa del CdM - che verra' presentata ad ottobre". Vedi http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_08/gelmini-times-universita-riforma_5c984e62-b407-11de-afa2-00144f02aabc.shtml
RispondiEliminapurtroppo la Gelmini è della stessa pasta italiota dei ricercatori precari...
RispondiEliminaNon farà mai nessuna riforma...
Magari liberasse le università...
Il presidente della Crui chiede però di «interrogarsi sugli indicatori che producono quella particolare classifica»
RispondiEliminaSempre la solita storia... condivisa fra l'altro anche dai ricecatori precari.
Se un concorso bandito con fondi Mussi 2008, viene espletato nel 2010, ma al 31.12.2009 il rapporto af/ffo supera il il 90% l'assunzione del vincitore del concorso cofinanziato viene bloccata o l'Ateneo è libero di assumere?
RispondiEliminae ancora: se ammettiamo che napoli federico ii (che sta letteralmente morendo di fame, con af_reale=ffo), ad esempio, alla quale sono stati assegnati 50 posti cofinanziati coi fondi Mussi 2008, non ha i soldi dal suo ffo per coprire il cofinanziamento nei tre anni, i vincitori del concorso, visto che i soldi del cofinanziamento vengono perduti, che fine fanno? credo, personalmente, che se l'Ateneo non dispone già delle risorse sul suo ffo per coprire il cofinanziamento non possa proprio bandire, in questo caso i posti Mussi si perdono irrimediabilmente! Non converrebbe fare in modo, per evitare che si disperdano i fondi che la terza tranche, molto più corpulenta della prime due, venga ripartita tenendo conto della effettiva capacità di copertura del cofinanziamento da parte degli Atenei (è una variabile che non è stata considerata da nessuno), che può essere dimostrata ad esempio con le previsioni di pensionamento? della serie se ti do 100 posti e poi ne puoi coprire 3, gli altri 97 che te li do a fare?
Infine, sarebbe opportuno insistere affinche vengano emanati ENTRO 15 GIORNI (NON DI PIU'PERCH ADESSO CI HANNO PROPRIO ROTTO, scusatemi per lo sfogo) i bandi dei fondi MUSSI 2008, pena l'esclusione dai fondi Mussi 2009 E LA PERDITA DEL COFINANZIAMENTO 2008, e che i bandi dei fondi mussi 2009 vengano emanati entro il 30 .03.2010 o al massimo il 30.06.2010, pena la perdita del cofinanziamento;
anche nella finanziare 2006, con la quale sono stati stanziati i fondi mussi era previsto che tutti i bandi fossere emanati entro una scadenza, se ricordo bene il 30.06.2008,
DEVONO SPENDERE I SOLDI DEVONO SPENDERE E DEVONO SPENDERE, e SI DEVONO MUOVERE
Bravi! E' un tema importantissimo. Il MIUR deve capire che accogliere le richieste della CRUI significherebbe fare una scelta ben precisa contro i diritti e le aspirazioni dei precari della ricerca che non avrebbero alcuna realistica possibilità di partecipare a concorsi per altri 10 anni almeno.
RispondiEliminaTutte le risorse verrebbero utilizzate per riampliare la cima della piramide che i pensionamenti tendono ad assottigliare. Cioè, in pratica, per le promozioni interne.
parliamoci chiaro, se non escono parecchi concorsi nella seconda sessione 08 e se poi non vengono prorogate le nuove regole per l'avvio di un'altra sessione (con posti mussi stanziati per il 2009) tutte le chiacchiere e gli annunci sulla riforma e l'apertura ai giovani resteranno lettera morta.
RispondiEliminaAltra G. U. con due concorsini in tutta Italia. Battersi perché sia fatta la ripartizione della tranche 2009 del reclutamento straordinario appare quasi patetico a fronte del fatto che le sedi non bandiscono i posti cofinanziati 2008, ripartiti undici, dico undici mesi fa. In parte non possono bandire perché il nano le affama con i tagli, in parte non vogliono perché con altri due ordinari in commissione a fianco del membro interno non sono più certe di far vincere il candidato di casa. La situazione è pessima. L'unicissima carta giocabile mi sembra essere l'indicazione da parte del MIUR di una data perentoria entro cui devono essere bandite le centinaia di concorsi del lotto 2008 ancora non banditi, pena il ritiro del cofinanziamento. Un provvedimento analogo lo attuò a suo tempo persino "Adolfino" Mussi.
RispondiEliminaNon è male la proposta del primo anonimo in commento a questo post. Per noi è conveniente. Se associati e ordinari confluissero nel ruolo unico con i livelli stipendiali dei ricercatori, si libererebbero una valanga di risorse da utilizzare per il reclutamento dei giovani.
RispondiEliminaPotremmo costruire un accordo con i ricercatori strutturati su questa base?
Giusto: DATA PERENTORIA ENTRO CUI BANDIRE I POSTI MUSSI 2008!
RispondiEliminaSe una università ha avuto questi soldi PUBBLICI e preferisce tenerseli nel cassetto, mi pare giusto e sacrosanto che questi fondi vengano dati alle università che invece hanno intenzione di bandire.
Favole, favole... La grande novità è invece il Decreto Interministeriale n. 94 del 24 settembre che obbliga le università ad assegnare ai ricercatori a TI uno stipendio maggiorato del 20% rispetto a quello dei ricercatori a TD confermati... La costituzione da noi è sempre un optional: abbiamo il paradosso di ricercatori che svolgono le stesse funzioni (quelli TI e quelli TD nel triennio di prova) ed hanno uno stipendio diverso anche del 40%! Ma questo significa una sola cosa: le università non solo non bandiranno posti TD ma non daranno nemmeno TI....
RispondiElimina... volevo dire il contrario: non solo non bandiranno posti TI, ma non daranno nemmeno posti TD...
RispondiElimina..be, Spartacus, non è che se si può dire tutto ed il contrario di tutto: dato che TD e TI insistono sul medesimo 60% del 50% del turn-over, risulta piuttosto evidente che, più TD fanno, meno fanno TI, e viceversa. Non c'è niente che ne possa far fare di più, contemporaneamente, di entrambi, né che possa farne fare di meno.
RispondiEliminaCmq, è una questione di punti organico.
Il MIUR aveva deciso che, come punto organico - è con i punti organico che si scrivono i bilanci -, il TD dovesse pesare quanto il TI, e questo è piuttosto normale, perchè decidere diversamente avrebbe voluto dire "uccidere" una delle due figure. Ora, però, devi considerare che il punto organico si ottiene in base alla retribuzione media, a metà carriera, che è appunto il 120% del primo stipendio da ricercatore confermato.
Tutto qui.
La cosa importante, invece, E' CHIEDERE LO SBLOCCO DELLA TERZA TRANCHE MUSSI - di tutti gli 80 ml di euro, senza trucchi contabili, del netto, del netto.. -, nonche dei limiti stringenti, sia per la seconda che per la terza tranche, superati i quali le Università che non hanno bandito perdono i soldi, che vanno a quelli che le hanno utilizzate.
Questa è l'unica cosa che conta in questa fase!
Tom
E' quello che chiede la Ghizzoni nell'altro blog.
RispondiEliminaLa Ghizzoni chiede qualcosa di leggermente diverso... PEro' su queste due interrogazioni magari un post lo potremmo mettere, no?
RispondiEliminaScusate, cito Bombadillo:
RispondiElimina"è con i punti organico che si scrivono i bilanci, il TD deve pesare come il TI..."
Ok, condivido se limitiamo l'analisi al brevissimo periodo, ma come si può accostare una posizione (ed il relativo carico sul budget) che l'amministrazione dovrà coprire vita natural durante, con una che dopo 3 anni può cessare?
salve ma il vincolo del 40% di ricercatori a che organico si riferisce? Ateneo, facolta o dipartimento.
RispondiEliminaPer esempio sarei strafelice se il "mio" dip dovesse rispettare visto che ora i rciercatori sono il 26% e per arrivare al 40% ne servirebbero almeno 6!!!
grazie
Dalle bozze dei mesi scorsi, il vincolo del 40% si riferisce all'intero ateneo. Sai però che non sarebbe affatto male proporre di estenderlo al singolo Dipartimento?
RispondiEliminaComunque il tuo dipartimento è un po' una eccezione. Infatti in media i ricercatori di ruolo sono già al 41%. Se tieni conto che nei prossimi 2-3 anni andranno in pensione parecchi professori associati e ordinari, tale percentuale è destinata a salire (senza necessariamente che ci sia stata alcuna assunzione!). E questo significherà solamente bloccare per anni il reclutamento dei giovani e dare il via-libera esclusivamente alle promozioni di carriera. Non per niente è quello che propone la CRUI.
Quindi è essenziale che il vincolo del 40% sia notevolmente aumentato.