venerdì 5 agosto 2011

Habemus il neo Direttore Generale…

…e forse era meglio che il posto rimanesse vacante.

Lo scorso 2 Agosto sono usciti, a firma di Flavia Amabile sulla Stampa, un articolo sul caos dei concorsi RTD e un'intervista in merito al neo Direttore Generale del MIUR Daniele Livon.
Daniele Livon, leggiamo, ha 37 anni e ha preso il posto di Marco Tomasi alla direzione generale del Ministero, dopo un passato come Direttore Amministrativo dell'Università di Udine.
Neanche arrivato e si trova a dover fronteggiare la situazione di caos determinata dall'entrata in vigore della L.240/2010 in assenza dei Decreti Attuativi disciplinanti, in questo caso, le modalità di svolgimento dei nuovi concorsi da RTD.
Nell'intervista, il neo Direttore Generale cispadano dalla brillante carriera, rispondendo alle domande della giornalista, dichiara che le procedure concorsuali degli atenei di Bologna e Cagliari devono essere riviste e che non possono essere accettate e che i concorsi dovranno essere riscritti.
E giù le risposte arrabbiate dei due atenei.
Cos'era successo?
Nella totale latitanza del Ministero che ha caratterizzato i mesi da Gennaio a Giugno (nonostante molti DM fossero per legge da emanare entro 60 giorni dall'emanazione della stessa), alcuni Atenei hanno preso l'iniziativa tornando a bandire in primis i nuovi assegni di ricerca e in secundis alcune posizioni per i nuovi posti RTD.
Tra queste, Cagliari e Bologna (ma non solo, direttore!!! Ad esempio, dia un'occhiata qua!).
Quali sono i problemi?
Intanto i bandi: effettivamente la legge prevede la loro pubblicazione, tra le altre cose, sul sito del MIUR e prevede la "specificazione del settore
concorsuale e di un eventuale profilo esclusivamente tramite indicazione di uno o piu' settori scientifico-disciplinari".
E i bandi di Cagliari e Bologna (ma non solo, direttore!!!) non risultavano pubblicati sul sito del MIUR, in alcuni casi contenevano profili molto molto molto specifici (il che desta qualche "sospetto") e non contenevano riferimenti ai nuovi settori concorsuali come da DM emanato il 29.07.2011.
Ma ci sono almeno tre però:
1) intanto il sito del MIUR alla data di emanazione dei bandi non prevedeva uno spazio per la pubblicizzazione dei bandi che pertanto, anche se comunicati, non sarebbero potuti essere resi pubblici;
2) in secondo luogo i bandi sono precedenti l'uscita del DM sui nuovi settori concorsuali e non si vede come avrebbero pertanto potuto tenerne conto; a tal proposito, se Livon ritenesse che gli Atenei avrebbero dovuto evitare di bandire fino all'emanazione del DM di cui sopra, allora dovrebbe preoccuparsi anche delle decine di assegni di ricerca che nel frattempo sono stati banditi sui vecchi SSD (compreso quello di chi scrive!!!) e i cui vincitori hanno già preso servizio presso vari Dipartimenti universitari e non; venisse a dirci che dopo aver aspettato mesi a fare ricerca senza alcuna entrata mensile o garanzia grazie alla latitanza del MIUR le procedure devono svolgersi nuovamente tutte daccapo!
3) in ultimo, sui profili, lasciamo il giudizio a chi legge: ci limitiamo a riportare ciò che dice la legge e ciò che ha dichiarato il nuovo Direttore Generale del MIUR.

Gelmin-pensiero
art.24 comma 2.a)
[…] specificazione del settore concorsuale e di un eventuale profilo ESCLUSIVAMENTE tramite indicazione di uno o piu' settori scientifico-disciplinari[…]

Livon-pensiero
D. : Le Università continuano a creare bandi sulla base di profili molto specifici. Ma la riforma non li vieta?
R. (Livon): I profili sono consentiti all'interno della nuova normativa sui settori concorsuali. All'interno del settore le Università possono creare un profilo specifico.

A casa, Livon e senza passare per il "via"!