E' reperibile a questo link il "pacco" (in tutti i sensi ...) degli 800 emendamenti al disegno di legge di riforma dell'università in discussione al Senato.
Si confermano tutte le preoccupazioni emerse in precedenza, con l'analisi critica degli emendamenti molto negativi del relatore Sen. Valditara e di quelli del PD, con l'aggiunta di alcuni curiosi emendamenti trasversali di ope-legis più o meno mascherate.
Neanche uno tra gli emendamenti presentati affronta le criticità, che erano state evidenziate dall'Apri, della figura subalterna del ricercatore a tempo determinato e della tenure-track così come disegnata dal DDL, laddove la tenure è indicata come mera "possibilità" lasciata all'arbitrio dell'ateneo e scollegata dall'autonomia ed il merito del ricercatore. Anzi, gli emendamenti peggiorano ulteriormente la situazione. Basti pensare agli emendamenti trasversali che, anzichè tenere ben seperati i due canali della tenure-track e della progressione di carriera del personale strutturato, mescolano le due cose, mettendo direttamente in competizione ricercatori a tempo indeterminato e ricercatori a tempo determinato.
Nessun emendamento, inoltre, affronta in maniera sostanziale i problemi della possibile paralisi dei concorsi nella fase transitoria e quello degli anni da assegnista di ricerca da computarsi retroattivamente nel computo dei 10 anni tra assegno e ricercatore TD.
Altri emendamenti da segnalare:
- ruolo unico dei professori, proposto dal Sen. Asciutti (PDL)
- reitroduzione della prova scritta, proposto dal Sen. Menardi (PDL)
- eliminazione del punteggio numerico per ciascun titolo e pubblicazione nei concorsi da ricercatore a tempo determinato, proposto dal Sen. Valditara (PDL)
-limitazione massima, ad un misero 3% del Fondo di Finanziamento Ordinario, della quota di risorse da destinare, su base premiale, agli atenei in base alla loro politica di reclutamento. Alla faccia della responsabilizzazione di chi recluta!!! Emendamento presentato dal Sen. Possa (PDL)
- libertà per gli atenei di scegliere autonomamente le regole di reclutamento (come avviene ora con i contrattisti ex-lege Moratti ... ed è sotto gli occhi di tutto quello che sta succedendo), proposto dal Sen. Possa (PDL)
- "quote rosa" per gli assegni di ricerca: previsione di bandi riservati a sole donne con età compresa tra i 25 e i 35 anni. Emendamento proposto dal Sen. Asciutti (PDL)
- possibilità di concedere l'abilitazione nazionale «a studiosi in possesso di un significativo curriculum scientifico e professionale che abbiano prestato attività continuativa di docenza e ricerca a contratto in università italiane per almeno sei anni», proposto dalla Sen. Aderenti (Lega Nord)
-limitazione massima, ad un misero 3% del Fondo di Finanziamento Ordinario, della quota di risorse da destinare, su base premiale, agli atenei in base alla loro politica di reclutamento. Alla faccia della responsabilizzazione di chi recluta!!! Emendamento presentato dal Sen. Possa (PDL)
- libertà per gli atenei di scegliere autonomamente le regole di reclutamento (come avviene ora con i contrattisti ex-lege Moratti ... ed è sotto gli occhi di tutto quello che sta succedendo), proposto dal Sen. Possa (PDL)
- "quote rosa" per gli assegni di ricerca: previsione di bandi riservati a sole donne con età compresa tra i 25 e i 35 anni. Emendamento proposto dal Sen. Asciutti (PDL)
- possibilità di concedere l'abilitazione nazionale «a studiosi in possesso di un significativo curriculum scientifico e professionale che abbiano prestato attività continuativa di docenza e ricerca a contratto in università italiane per almeno sei anni», proposto dalla Sen. Aderenti (Lega Nord)
- prova didattica per l'abilitazione nazionale, proposta con emendamenti distinti dai Sen. Asciutti, Valditara, Calabrò (PDL)
- Nei sei anni successivi alla data di entrata in vigore dei decreti attuativi [...], le università procedono (non "possono procedere" come per i ricercatori TD, qui sono stati attenti a scriverla bene ..., ndr) alla chiamata diretta dei ricercatori a tempo indeterminato che: a) hanno conseguito l’idoneità, di cui alla previgente disciplina, o l’abilitazione nazionale di cui all’articolo 8 della presente legge come professori associati; b) hanno un’anzianità in ruolo di almeno sei anni, dal comprovato impegno didattico, e lavorano in regime di tempo pieno». Emendamento identico presentato dai Sen. Pardi e Giambrone (IDV), e distinantamente (ma identicamente!) dai senatori Rusconi, Vittoria Franco, Ceruti, Mariapia Garavaglia, Marcucci, Bastico, Livi Bacci, Procacci, Anna Maria Serafini, Vita (PD)
- Chiamata diretta (anche qui è scritto: "procedono", non "possono procedere" ... a quanto si capisce solo con i precari si "può procedere" anzichè si "procede" .... ndr) dei ricercatori che conseguono l'idoneità nei ruoli di professore associato. Il Ministro, in sede di assegnazione del Fondo di finanziamento ordinario, assicura la copertura dell’80 per cento degli eventuali oneri aggiuntivi derivanti dal passaggio di ruolo laddove l’università non sia in grado di provvedere. Emendamento presentato dai Sen. D'Alia, Bianchi, Peterlini (UDC, Gruppo Misto).