Iubilate Deo! Finalmente, dopo un lungo periodo di assoluta quiete, che
dura ormai da circa un anno, al MIUR pare si torni a parlare di futuro,
di ricerca e di università. Di recente si sono moltiplicati gli
interventi a favore di un rilancio del reclutamento dei giovani, di
favorire l’eccellenza, la responsabilità locale e di instaurare pratiche
che ci permettano di competere a livello internazionale. Ultimo fra i
vari interventi, quello del Capo Dipartimento Università e Ricerca,
Marco Mancini, all’inaugurazione dell’anno accademico dello IUSS di
Pavia. Un resoconto può essere letto
qui
Notiamo
con soddisfazione che parecchi dei nuovi punti programmatici del MIUR
non siano molto dissimili dalle idee che storicamente sono state portate
avanti da APRI – Associazione dei Precari della Ricerca Italiani negli
ultimi 5 anni. In particolare puntare su “Eccellenza ed
Internazionalizzazione” con aumento della quota premiale e bandi ad hoc,
snellire i vincoli burocratici, tornare a puntare anche sulla ricerca
di base rifinanziando i bandi PRIN e soprattutto rilanciare il
reclutamento di nuovi ricercatori e professori (non soltanto, come de
facto accade oggi, promozioni di carriera) favorendo il ricambio
generazionale.
A tal fine, APRI appoggia pienamente l’idea,
esposta da Mancini, di “reclutare giovani ricercatori, anche attraverso
l'impiego di strumenti normativi e di risorse destinate specificamente
all'assunzione di ricercatori a tempo determinato di tipo B.”.
Questa
idea APRI la porta avanti da parecchi anni, dopo aver constatato il
fallimento a livello locale dei contratti da ricercatore di tipo B, sia
per il costo elevato in termini di risorse e punti organico che per una
certa avversione degli accademici italiani verso lo strumento della
“Tenure Track” che tale tipologia contrattuale (il tipo B appunto)
introduce in Italia. La Tenure Track è infatti uno strumento usato in
USA ed altri paesi per reclutare tramite procedure totalmente aperte, in
cui di norma si recluta un candidato esterno e poco noto a livello
locale e lo si mette alla prova. Nel sistema italiano invece, dove la
prassi è il “concorso farsa” il cui vincitore è già deciso prima del
bando, la Tenure Track ha poco senso perché costa in termini di punti
organico quanto un posto da Professore Associato e se a livello locale
si è deciso di promuovere qualcuno, “gli si bandisce” il posto (si usa
dire così nel gergo accademico corrente) da professore associato.
A
causa di queste considerazioni, per rifinanziare il reclutamento di
giovani con posti da Tenure Track e favorire l’apertura del sistema con
competizioni vere e non predeterminate, APRI, già nel 2013, propose di
attivare un “piano straordinario per il reclutamento di giovani
ricercatori di tipo b”, che di seguito riportiamo per punti:
1.
Garanzia del budget, da accantonare obbligatoriamente e dal momento in
cui il TDB prende servizio, per l’eventuale passaggio nel ruolo dei
Professori Associati;
2. Cofinanziamento MIUR del budget per il
passaggio a PA di cui al punto 1, per un ammontare corrispondente al
50%, a gravare sulla quota premiale FFO;
3. Abolizione vincoli di
età anagrafica o di anni dal dottorato, attualmente presenti sui bandi
Montalcini. La legge già garantisce la necessaria “anzianita’
accademica” come prerequisito per accedere a contratti di tipo b;
4.
I vincitori siano esterni alla sede che li accoglie ed in cui prendono
servizio. “Esterno” può essere definito un candidato che nei tre anni
precedenti la data di scadenza del bando non abbia prestato servizio
come Ricercatore, Assegnista o Post Doc nella sede prescelta;
5.
Commissioni sorteggiate da una lista di esperti stilata dal MIUR. Deve
essere assicurata adeguata rappresentanza nelle commissioni ad esperti
operanti all'estero (non solo uno su cinque come nell'ASN);
6.
Valutazione basata esclusivamente sul CV (titoli e pubblicazioni). La
valutazione deve avvenire sulla base di griglie con punteggi predefiniti
come quelle adottate autonomamente dall’Università di Genova e dal
Politecnico di Torino per le ultime tornate di concorsi da ricercatore a
tempo indeterminato.
7.
Piena portabilità dei fondi. Qualora un Dipartimento non voglia
accettare un TDB nazionale, al vincitore spetta il diritto di portare il
budget presso altra sede. Vanno previsti premi/punizioni in termini di
quota premiale FFO per i Dipartimenti che accettano/rifiutano queste
posizioni.
8. I TDB nazionali NON devono contare ai fini del
rapporto tdb-po di ciascun ateneo. Questo per garantire che siano
effettivamente posti in più.
9. Le modalità di presentazione
delle domande devono essere studiate in modo da favorire la massima
partecipazione di candidati sia dall'Italia chedall'estero,
possibilmente mediante piattaforma on-line (come per i bandi SIR e
Montalcini). I bandi devono essere ben pubblicizzati e lasciare un
congruo tempo a disposizione dei candidati per presentare domanda.
APRI
chiede con forza al MIUR di considerare il suddetto piano straordinario
di reclutamento di nuovi giovani ricercatori mediante bando nazionale e
per contratti di tipo RTDb. Reclutamento che affiancherà e non
sostituirà il reclutamento ordinario locale.
APRI auspica che per
questo come per gli altri bandi nazionali emessi dal MIUR, sia
strettamente rispettata la tempistica e di operi con professionalità,
seguendo la migliore prassi internazionale. Ci auguriamo pertanto che
non si ripetano più casi come l'ultimo bando SIR 2013, che ha richiesto
più di un anno perché fossero nominati i revisori o come il bando
Montalcini 2013, sulla carta voluto per attirare talenti dall'estero, ma
bandito con mesi di ritardo ed il cui comitato di selezione è stato
misteriosamente nominato solo a fine dicembre 2014, avendo pertanto
iniziato i lavori solo in gennaio 2015. Non non è serio dare un mese di
tempo ai candidati per presentare le domante (ed ove previsto elaborare i
progetti di ricerca) per poi puntualmente non rispettare una congrua
tempistica nel processo di valutazione delle candidature. I ricercatori
più qualificati, a cui tali bandi si rivolgono, operano oggi in un
contesto internazionale, in cui le valutazioni avvengono nell'arco di
pochi mesi, non certo di anni.