Tre settimane fa invitammo i rettori dell Universita' che, pur avendo assegnati i "posti Mussi" del 2008, ancora non li avevano banditi, a fornirci delle spiegazioni. Per capire, diciamo cosi', cosa bollisse in pentola.
Il prof Bassi, Rettore dell'UniTN, ci ha cortesemente illustrato le ragioni della sua Universita', e ve ne diamo conto incollando di seguito, avendone ricevuto l'autrizzazione dal prof Bassi stesso, il carteggio intercorso. Buona lettura, e leggete nei commenti al post le precisazioni che l'ottimo Mino non manchera' di segnalare.
Gentile Dottor Cerisoli,
le confermo che l'Università di Trento non utilizzerà il cofinanziamento per ricercatori 2008 e non prevede di utilizzare neppure la quota 2009. Abbiamo infatti ritenuto che i possibili vantaggi del cofinanziamento non siano tali da rimettere in discussione la scelta di fondo assunta a suo tempo. Tenga presente che il cofinanziamento ministeriale, anche ammesso che si protragga oltre l'arco di tre anni, corrisponde a una cifra fissa, mentre il costo dei ricercatori a tempo indeterminato aumenta in modo considerevole nel tempo per effetto degli automatismi stipendiali (conferma, ricostruzione di carriera e successivi scatti biennali, rivalutazione ISTAT). Il costo di una posizione di ricercatore a TD resta invece agganciato a un costo standard, che assicura al titolare uno stipendio almeno pari al 120% del trattamento economico iniziale del ricercatore a tempo indeterminato confermato a tempo pieno. Quanto alla sua osservazione sul fatto che pure l'assunzione di ricercatori a TD rientri nella quota di assunzioni legata al turnover dell'anno precedente, i contratti vengono usualmente stipulati per un periodo iniziale di tre anni, rinnovabili per altri tre. Quindi è ragionevole pensare che, già alla fine del primo triennio dei contratti iniziati quest'anno, non sia più in vigore l'attuale regolamentazione delle assunzioni legata al turnover, prevista per il triennio 2009-2011. Infine, le segnalo che il nostro Regolamento per il reclutamento di ricercatori a TD prevede, contestualmente all'attivazione delle procedure di selezione, l'accantonamento di risorse della stessa natura di quelle destinate all'attivazione di posizioni di ruolo. Pertanto, a prescindere se le norme attualmente in fase di definizione consentiranno o meno l'inclusione dei ricercatori a TD attuali nelle ipotizzate procedure di "tenure track", l'Ateneo intende comunque attivare nel futuro posizioni di professore associato utilizzando le risorse associate alle posizioni di ricercatore a TD. E' evidente che le procedure in questione verranno svolte con le regole di reclutamento che saranno in vigore in quel momento. Cordiali saluti. Il Rettore prof. Davide Bassi
> Carissimo prof Bassi
> I fondi che il MIUR aveva stanziato e che voi non intendete
> utilizzare per posti da ricercatore TIND cofinanziati,
> verranno restituiti da Trento al MIUR? In caso contrario,
> quale destinazione prevedete per tali fondi?
> Infine, mi permette di rendere pubblica questo nostro
> scambio di email? > La ringrazio in anticipo
> Francesco Cerisoli, PhD
Gentile dottor Cerisoli,
la destinazione dei fondi è ancora - a livello nazionale - oggetto di discussione, così come quella relativa alla sorte dei fondi non completamente utilizzati. La linea adottata dalla CRUI è quella di usarli ad integrazione del Fondo di finanziamento ordinario e questo non comporta per Trento alcuna perdita di risorse finanziarie. Quanto poi alla diffusione dello scambio di mail, non ho problemi purché sia inclusa anche questa mail e sia chiarito SENZA AMBIGUITA' che il cofinanziamento ministeriale riguardava solo i tre anni per i quali la legge prevedeva l'erogazione dei fondi e che non è prevista alcuna copertura per gli anni successivi. Si tratta quindi di un falso incentivo perché chi ha bandito questi posti si troverà senza fondi per coprire i costi degli anni successivi. Noi abbiamo bandito i posti di ricercatore sia a tempo determinato che indeterminato che ritenevamo compatibili con il nostro quadro di stabilità finanziaria, senza cedere a lusinghe che rischiano di bloccare qualsiasi accesso in ateneo negli anni futuri. Recentemente abbiamo utilizzato un numero limitato di posizioni di ricercatore a tempo indeterminato per il richiamo di giovani ricercatori dall'estero. Confermo comunque che la nostra scelta politica è quella di sviluppare solo percorsi di tenure track, secondo standard internazionali. Cordialmente, Il Rettore prof. Davide Bassi
Aggiornamento del 09-12-2009. L'argomento è stato ripreso sul
Corriere del Trentino:
qui e
qui.
Aggiornamento del 10-12-2009. Segnaliamo l'articolo uscito in prima pagina su
Il Messaggero sui concorsi da ricercatore con una intervista al Prof. Bassi:
qui e
qui, e l'articolo sull'agenzia di stampa
Dire:
qui