Punteggio riservato per i precari interni al CNR. Maiani: «è una piccola premialità, per dare una chance a chi non è rientrato nelle stabilizzazioni, a volte per motivi contingenti».
Segnaliamo il servizio uscito oggi in prima pagina su Il Sole 24 Ore riguardante i contestati concorsi al CNR. La polemica, sollevata dall'APRI, riguarda il bando di circa 500 posti da ricercatore a tempo indeterminato. I concorsi, come abbiamo già scritto in un precedente post, prevedono due prove scritte e una prova orale (rigorosamente in italiano) e un punteggio "premio" per chi ha già svolto servizio presso il CNR, oltre a profili iper-specifici e procedure che lasciano perplessi (una sola domanda per Regione, documenti previsti in sestuplice copia, etc.).
Le differenze con gli analoghi concorsi che si svolgono, annulamente, presso il CNRS (il corrispondente del CNR in Francia) sono notevoli e sono già state analizzate in dettaglio in questo interessante post.
Il Presidente del CNR, Luciano Maiani, invece difende, in questa intervista, la «massima apertura» dei bandi di concorso, facendo cadere le speranze di chi si augurava un ripensamento ed un maggiore allineamento delle procedure sulla prassi internazionale. Alla domanda: «Come mai, però, ci sono 8 punti per i precari interni?», Maiani risponde (testualmente): «è una piccola premialità, per dare una chance a chi non è rientrato nelle stabilizzazioni, a volte per motivi contingenti».
Via su, allora precediamo le critiche.
RispondiElimina"Sempre con questa storia di scritti e orali, ma siete fissati... Ci vogliono piu'fondi"
"Non avete detto nulla dell'INFN(-o qualsiasi altro Ente pubblico di Ricerca)"
"Dall'articolo sembra che per i FIRB vada tutto bene"
Etc...
UN solo commento: guardate chi firma l'articolo e, se avete qualcosa da dire, ditelo a lui.
Il bando non andrebbe solo riaperto. Andrebbe ritirato e riscritto. Così lascia margini enormi al reclutamento "all'italiana".
RispondiEliminacerto, si ammnatano di internazionalità "abbiamo inserito l'annuncio su Science e Nature", ma poi la selezione è fatta su scritti e orali ritagliati sul candidato pre-scelto
RispondiElimina...e in italiano per giunta.
RispondiEliminaSegnalo questo articolo in cui si parla di PRIN e FIRB:
http://www.ricercatoriprecari.it/docs/Unione%20sarda.pdf
Speriamo dicano qualcosa in più anche sul Sole 24 Ore.
Riguardo al Sole 24 Ore, va segnalato lo splendido editoriale di ieri che forse doveva andare in tandem con l'articolo di oggi:
RispondiEliminahttp://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/10-01/100130/PMMVB.tif
i nodi vengono al pettine...
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scuola/grubrica.asp?ID_blog=60&ID_articolo=1273&ID_sezione=255&sezione=
C'e' sempre un paria piu' paria di te, e questi Lettori hanno tutte le ragioni del mondo: che senso ha dire che sono "tecnici" o amministrativi"? Da notare l'arroganza del sistema verso codesti "paria", al punto di fregarsene anche delle sentenze europee.
RispondiEliminaL'articolo di Beltram su "FIRB-futuro in ricerca" richiama un altro punto: ma la comunita' accademica e scientifica parla solo con queste voci isolate, di qualche editoriale?
RispondiEliminaLa risposta, ahime', la so gia': si'.
Mica il Ministero gestisce le cose in modo scandaloso perche' lo vogliono 2 o 3 burocrati... e' l'Accademia Italiana stessa che lo vuole...
Ragazzi, vogliamo dire una cosa che i politici, governanti ed 'oppositori', dovrebbero tener conto - e pure quelli che criticano le vostre azioni ed iniziative comuni. Voi, in maggioranza ricercatori precari in Italia, come noi che siamo andati via da tempo (includo anche France, che sta all'estero come me) proprio NON SIAM RESPONSABILI DEL DECLINO DEL SISTEMA ITALIANO! Tutti gli altri, incluso i professori illuminati che fanno editoriali come quello citato, invece si'! Quindi sta a noi usare questo indiscutibile 'higher moral ground' per stimolare cambiamenti incisivi. Non c'eravamo, quando han fatto i casini (incluso questo ennesimo concorso ad personam del CNR)!
RispondiEliminaA me francamente stupisce l'esiguità di commenti di fronte ad una notizia simile, e soprattutto di fronte alle risposte di Maiani nell'intervista. Silenzio che fino ad oggi è stato anche dei giornali, per la verità, come anche dei sindacati (alcuni dei quali, peraltro, non nascondono soddisfazione per questi criteri di valutazione) e del Ministero ... come se l'università avesse bisogno di riforme per il nodo-chiave del reclutamento mentre gli enti di ricerca no.
RispondiEliminaO forse siamo rimasti tutti senza parole?
Senza parole no, ma molti in cerca di prebende si': nello stesso Sole 24 Ore di oggi che riportate in bella evidenza, c'e' un altro articolo sul Italia, Politica e Cervelli Precari:
RispondiEliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2010/02/elezioni-tagli-assunzioni.shtml?uuid=f511e372-0f0d-11df-970e-e564523b835f&DocRulesView=Libero
Insomma, come dice l'occhiello del titolo di prima pagina, negli enti locali e' boom di "assunzioni di precari interni".
RispondiEliminaErgo, e' la solita Italia che si replica che si replica, grazie alla Democrazzja...
@ Mino
RispondiEliminaPer quanto riguarda le parole di Maiani: io mi sarei stupito se avesse detto una cosa diversa. Per la mancanza di commenti: beh personalmente opto per la "rassegnazione"...
@ Popeye
RispondiEliminaIo mi sarei aspettato risposte del tipo "non abbiamo fatto in tempo a cambiare il regolamento dei concorsi", "stiamo pensando a nuove modalità ma occorrono i tempi tecnici", "al più presto cambieremo le procedure del reclutamento" ecc.
Invece il Presidente del CNR si è assunto la responsabilità di dire che è tutto OK, hanno publicizzato perfino su Science e Nature (ma poi nel bando è richiesta la perfetta conoscenza dell'italiano ... il concorso si svolge tutto in italiano) e il "bonus CNR" è un piccolo premio per chi non è rientrato nelle stabilizzazioni ... ma scherziamo? Se un rettore dovesse rilasciare queste dichiarazioni succederebbe il finimondo!
E poi c'è anche una delusione personale. Da Maiani, che credo proprio dalle colonne del Sole 24 Ore (prima di diventare presidente del CNR) aveva elogiato i concorsi al CNRS dove avevano vinto moltissimi italiani e, se non mi sbaglio, era favorevole al regolamento Mussi sui concorsi da ricercatore, non mi sarei mai aspettato un comportamento simile.
..certo, mino: è facile fare i comunisti (o, nella specie, i meritocratici) con i soldi degli altri.
RispondiEliminaBisogna vedere quando i soldi (o, ancor di più i POSTI A TEMPO INDETERMINATO, dunque "soldi per la vita") sono i tuoi (che poi non sono tuoi, perchè sono pubblici, ma comunque li gestisci tu) se veramente vuoi darli ai migliori, o vuoi mantenere il potere di darli a chi ti pare e piace.
Come era il detto: comandare è meglio che fottere?
Ba, ognuno ha i suoi gusti... d'altronde, non bisogna negligere il dato che, il più delle volte, certi "signori", grazie proprio al fatto che comandano, fottono pure.
Tom
Da presidente ha solo difeso l'operato del suo Ente, non c'era da stupirsi per l'atteggiamento difensivo. Per quanto riguarda l'elogio dei concorsi al CNRS hai scritto bene: "...prima di diventare presidente del CNR...".
RispondiEliminaCerto il bonus se lo potevano anche risparmiare, visto che hanno già a "disposizione" 2 scritti ed un orale per "selezionare la persona più adatta".
il bonus è il risultato di una contrattazione sindacale, la persona adatta sarà il risultato della scelta interna
RispondiEliminal'interesse del paese e della ricerca in tutto questo dove sta?
Allora mi lancio in una previsione spericolata (anche se suggerita): i candidati, senza nessuna esclusione, faranno scritti ed orali fantastici, ed avranno tutti CV superbi (facile con un limite di pubblicazioni di ben CINQUE). E, believe it or not, il vincitore sara' decretato PROPRIO da quegli 8 piccoli punticini... Pulito e senza tema di ricorso, cari i miei babbalei...
RispondiEliminaParafrasando Maiani "massima apertura nei bandi", abbiamo tutto ciò che volete: scritti, orali, bonus, profil(atic)i richiesti, nature, science, avanti siori e siori ...
RispondiEliminatanto poi alla fine facciamo come c...o ci pare!
NAUSEA
RispondiEliminaVabbe' dai pero' al solito sono biased: in questo caso non perche' espatriato, ma perche' scientologo. Infatti secondo me uno dei motivi per cui del CNR e degli enti a tanti precari non glie ne frega una mazza e' che impiega pochissimi umanoidi...
RispondiEliminaNo France, non è esatto dire che al CNR dei precari "non gliene frega una mazza", altrimenti non staremmo a discutere sul bonus "...per dare una chance a chi non è rientrato nelle stabilizzazioni".
RispondiEliminaIl problema è anzi una sorta di "protezionismo" verso chi lavora già all'interno dell'Ente. Questo, dopotutto, è sempre stato il grosso problema dell'università italiana. Chiaramente in questo caso l'atteggiamento è molto più irritante perché palese e spudorato. Infatti in un concorso universitario, alla fine dei giochi, tutti i candidati erano bravi, ma c'era sempre uno (ovvero quello interno) che si "ergeva" un capello al di sopra di tutti gli altri. In questo caso, avendolo messo nero su bianco nel bando, un esterno evita anche di spendere i soldi delle fotocopie e di fare la fila alla posta per spedire la raccomandata.
Quindi, se vuoi, è più corretto scrivere "...dei precari esterni".
off topic
RispondiEliminascusate che tempi ci sono per bandire i posti mussi assegnati di recente agli atenei? ci sono scadenze?entro il 2010? entro la fine della II sessione 2008?
Magliani puo' dire quello che vuole, ma tutti hanno capito che vuole stabilizzare i precari anche lui - i baronazzi del CNR glielo hanno fatto sapere. Ma che fossero in tre o quattro i meritocratici negli Enti lo sapevamo gia' - basta ricordare come hanno allontanato Rubbia e soprattutto Bignami.
RispondiEliminaNon ho capito bene questa informativa dei compagnucci della FLC
RispondiEliminahttp://www.flcgil.it/notizie/news/2010/febbraio/federalismo_e_universita_il_bricolage_istituzionale
qualcuno ne sa di piu'?
@ mar
RispondiEliminala seconda sessione si è chiusa il 31/12.
tutti i bandi emessi dalle università (fa fede la data del decreto rettorale) dopo la fine del 2009 rientrano in una nuova sessione, la cui durata è allo stato imprevedibile.
I bandi del CNR sono una vergogna assoluta. Se fosse successo all'Università sarebbe venuto giù il diluvio. Allora che vuol dire questo? La campagna moralizzatrice per gli atenei andava bene e per gli enti di ricerca no? Cosa c'è dietro?
RispondiEliminaIn questi casi siamo veramente alla spudoratezza più completa, non salvano nemmeno le forme.
Sul fatto che il CNR impieghi pochissima gente è vero fino a un certo punto, nel senso che di risorse, per il tipo di ricerca che fa, ne assorbe necessariamente tante. Dunque si pretenderebbe per certi versi un grado di severità all'accesso ancora maggiore.
Quanto alle dichiarazioni di Maiani, è la scuola Gelmini. Si nega l'evidenza e alla fine sparandole grosse, la gente o i media ti credono.
corsia preferenziale per gli interni.
RispondiEliminaCNR: max 8 punti su 40, si valuta servizio fino ad un massimo di 10 anni.
ISPRA: 1 punto su 10, per ogni anno di anzianità, fino ad un massimo di 5.
5/10 ha molto più peso di 8/40! e i posti sono da ricercatore e tecnologo anche ad ISPRA.
@ Perplesso
RispondiEliminaTu chiedi cosa ci sia dietro? Semplice: la classe dirigente di un ente di ricerca è una chiara (e diretta) emanazione della politica. Quindi i comportamenti di chi comanda in un Ente sono allineati a quelli di chi comanda il Paese. Per l'università il discorso è (fino ad un certo punto) diverso, come puoi ben vedere, in quanto chi comanda viene scelto all'interno dello stesso ateneo dai suoi pari.
.....Padova ha bandito 27 posti finanziati MIUR e 22 posti (almeno così pare a me) di sua sponte.....se ho sbagliato correggetemi
RispondiEliminaesatto!
RispondiEliminaPadova è la prima a bandire i posti mussi terza tranche, e vince la bambolinaaaa!
@ insorgere
RispondiEliminaNo, ha già bandito venerdì i suoi 3 posti la Sant'Anna di Pisa
allora la mariachiara carrozza batte tutti sul tempo!
RispondiEliminaperò padova oltre ai posti mussi ne ha messi altri di tasca sua.
Chapeau a Padova, anche se non ne ha bandito uno che uno del mio settore.....
RispondiEliminama questi andranno in un'altra sessione e non nella II 2008, giusto? Il decreto rettorale deve essere senz'altro successivo al 31/12/2009...
RispondiEliminaQuelli del S.Anna hanno un decreto rettoriale del 24 Dicembre!
RispondiElimina..ao, ma siete sicuri che siano III^ tranche? E che non si tratti, invece, solo di un ritardo nella pubblicazione: a me, infatti, pare che i decreti siano tutti non posteriori al 31/12/2009, e dunque si tratterebbe ancora di II^ tranche...e pure di II^ sessione 2008.
RispondiEliminaTom
Come fanno ad essere III^ tranche? Se pure i soldi sono arrivati alle Università a gennaio, e, essendo velocissimi - ma mi pare davvero improbabile - li hanno suddivisi per Facoltà a gennaio stesso, poi ci vuole la delibera di Facoltà a febbraio, consiglio e senato a marzo, e dunque mi pare impossibile la pubblicazione in G.U. prima di aprile.
@ Bombadillo
RispondiEliminaNo, no ... sono proprio III tranche!
Nelle premesse di uno dei bandi si fa esplicito riferimento al DM di ripartizione della III tranche, quello di Novembre 2009.
Si fa anche riferimento alla nota ministeriale che ha materialmente distribuito i soldi, che è datata 17 Dicembre 2009. Quindi i soldi sono nelle casse degli atenei già da Dicembre.
Devo riconoscere che la Scuola S. Anna e Padova sono stati dei fulmini. Però si troveranno bene. Infatti potranno disporre di ricercatori prima delle altre università (perchè la II sessione è stata chiusa il 31/12) e questo conta ai fini dei requisiti minimi.
Confermo Mino. Il riferimento normativo è chiarissimo.
RispondiEliminacon questi bandi pero' i tempi per l'indizione delle votazioni della II sessione 2008 si allungano ulteriormente, scadono il 4 Marzo.
RispondiEliminaConfermo che a Padova si tratta della terza tranche, ne avevo già dato conto prima di natale, erano stati approvati nei vari consigli di facoltà "sub condicione" rispetto a cosa avrebbe fatto il ministero. I soldi sono arrivati dopo, ma si sapeva che sarebbero arrivati (anche se non si sapeva in che forma). Non c'è da meravigliarsi, capita spesso... Padova aveva poi i soldi per bandirne di suo, per questo sono così tanti e divisi in bandi diversi.
RispondiEliminaNon sempre i ricercatori sono così inutili nelle informazioni che vi danno...
valditara ha dichiarato al tgparlamento che prevede di chiudere con l'approvazione del ddl gelmini al senato entro marzo.
RispondiEliminanon ci credo neanche se lo vedo
@ insorgere
RispondiElimina...forse non s'era capito che questo governo fa politica solo con gli annunci (quanti ne abbiamo visti in due anni!!!); intanto stanno ancora rimescolando gli spiccioli stanziati dal passato governo....
@ limitedifruibilità
RispondiEliminaChe cosa impedisce di avviare le procedure prima che il bando sia chiuso? Se - come credo tutti auspichino - le procedure fossero avviate il 18 febbraio alla fine delle terze suppletive (vadano come vadano, altrimenti si arriva davvero al ridicolo!), sicuramente le elezioni delle commissioni andrebbero dopo il 4 marzo. Non ci sarebbero dunque problemi pratici. O ci sono leggi e leggine e regolamenti che lo impediscono ugualmente?
..be, che dire, complimenti a S.Anna e Padova, perfino le delibere di Facoltà condizionate al fatto che i soldi poi arrivino..caspita.
RispondiEliminaBe, allora, veloci per veloci, devono nominare il membro interno appena scaduto il bando; altrimenti, mi pare piuttosto evidente, non si possono svolgere le elezioni+sorteggio. Dunque, prima devono scadere i bandi, poi bisogna nominare i membri interni, e solo dopo si possono fare le elezioni+sorteggio.
Diciamo per i primi di aprile?
Non proprio il primo, però..!
Tom
P.S.: i primi di aprile non sarebbe male, consentirebbe lo svolgimento dei concorsi entro fine luglio e le prese di servizio a novembre, almeno per quei settori in cui basterà andare a votare una volta sola.
@ Cirano
RispondiEliminati ha risposto Bombadillo.
Anche per quanto ne so io non si puo' nominare il membro interno prima che sia scaduto il bando.
Scusate, una domanda per i giuristi forse un po' off-topic, ma una clausola di questo genere in un bando di concorso
RispondiElimina"L’Amministrazione si riserva la facoltà di revocare il bando di concorso, di sospendere o
rinviare le prove concorsuali ovvero di sospendere o non procedere alla nomina del vincitore in
ragione di circostanze attualmente non valutabili nè prevedibili, nonché in applicazione di
disposizioni di contenimento della spesa pubblica che impediscono, in tutto o in parte, l’assunzione
di personale presso le Università"
è ammissibile?
a me sembra che lasci estrema libertà alle università di annullare il bando se quello che si profila come il possibile vincitore non è "gradito"
@ Limite + Bombadillo
RispondiEliminaQuindi non si può pubblicare l'elettorato prima della scadenza del bando. Ma le procedure si possono avviare e le date si possono stabilire. Ad esempio se il 18 febbraio uscisse una nota del ministero che dice alle università che entro metà marzo devono comunicare i membri interni, a fine marzo si pubblica l'elettorato e ad aprile si fanno le elezioni, questo sarebbe possibile giusto?
@ Cirano
RispondiEliminanon so cosa intendi con le "procedure si possono avviare". per far uscire una nota come dici tu il Ministero dovrebbe essere sicuro che a meta' marzo non ci siano bandi aperti.
@Pino questa clausola è fantastica...ma è di fantasia o c'è qualcuno che ha davvero previsto una cosa del genere? In ogni caso, se una Università vuole revocare un concorso deve emettere un atto MOTIVATO, impugnabile, nonostante quello ceh sta scritto nel bando, se la motivazione non convince.
RispondiEliminaIl non chiamare il vincitori mi pare ancora più difficile, perchè diversamente dall'idoneo delle procedure da prof., ha il diritto di essere assunto.
@Cirano, in effetti, la nota potrebbe anche uscire, ma mi pare difficile che esca prima che siano scaduti tutti i bandi e che siano comunicati al MIUR tutti membri interni. Comunque, se questi sono così veloci non vedo motivo per cui non possano decidere i membri interni entro la prima decade di marzo.
@Bombadillo
RispondiEliminaleggere per credere
http://www.unina2.it/doc/2010/bandi_personale/docente/microsoft%20word%20-%20bando%20%20plurimogennaio%20ii%202008.pdf
però non c'è limite alle pubblicazioni presentabili
@ Bombadillo
RispondiEliminasiamo sicuri che le commissioni non possano "non nominare" un vincitore, per esempio?
intendo come esito del concorso, non la nomina in ruolo che e' invece compito del rettore.
Bisognerebbe organizzare una protesta clamorosa contro questi bandi. E tenersi pronti ai ricorsi per ogni eventuale irregolarità!
RispondiElimina@Paolo: ah, quindi si tratta della seconda università di Napoli...complimenti vivissimi.
RispondiElimina..forse mi sono spiegato male, ci mancherebbe altro: la commissione può dire che sono tutti inidonei (e, se uno è idoneo, ben può ricorrere), ma se ne fa vincere uno, questo vincitore ha diritto ad essere nominato in ruolo (diversamente dall'idoneo del concorso da professore, che può benissimo non essere chiamato, senza neppure che l'università emetta un atto motivato).
Tom
@ Bombadillo
RispondiEliminaIn un concorso per professori di fascia I e II vecchia maniera, ovvero con 2 idoneità, la facoltà che organizza il concorso deve chiamare almeno uno dei due. La scelta in quel caso viene fatta in base al profilo indicato nel bando il quale, ovviamente, non costituisce titolo preferenziale per l'ottenimento dell'idoneità. Chiaramente il restante idoneo può essere chiamato dalla facoltà che bandisce oppure da una diversa. Con le regole nuove l'idoneità è unica, e quindi si ha, di fatto, un unico vincitore.
@ Bombadillo
RispondiEliminain realta' trattandosi di "valutazione comparativa" ho sempre avuto il dubbio che debbano per forza nominare un vincitore.
nel senso che a loro spetta il compito di comparare i partecipanti e stabilire il migliore, non di selezionare qualcuno che soddisfi certi requisiti. che infatti non ci sono mai stati, (a parte i recentissimi limiti sul numero _minimo_ di pubblicazioni introdotto da alcuni atenei).
d'altra parte non ho mai sentito di concorsi da ricercatore dal 98 ad oggi (cioe' da quando si chiamano valutazioni comparative) in cui la commissione non abbia decretato un vincitore.
sarebbe interessante sapere se c'e' qualche precedente in questo senso.
Caro limite, personalmente, dal 98 ad oggi, non ho mai sentito di concorsi da ricercatore che non siano stati vinti dal predestinato: spesso bravo e meritevole, spesso no. Forse la Berlinguer, ed il relativo regolamento applicativo, non prevedono espressamente tale ipotesi, ma credo che si possa applicare la normativa generale sui concorsi pubblici - del resto, sono pur sempre concorsi - richiedendo il 7 per il superamento delle prove: quindi almeno buono/discreto.
RispondiEliminaPopeye, l'università può:
1) chiamare uno degli idonei (o l'unico idoneo, se si tratta di concorso con una sola idoneità), con atto motivato sulle esigenze scientifico-didattiche della facoltà;
2) non chiamare nessuno con atto motivato nello stesso modo (e allora può chiamare un qualsiasi idoneo d'Italia, o ribandire il concorso);
3) far inutilmente decorrere il terminere per chiamare, non chiamando punto e basta (ma in quel caso "paga pegno", e non può chiamare per - se ricordo bene - due anni, e neppure ribandire: ovviamente solo in quel settore, non in tutti).
Dura lex sed lex: il lesso è duro ma è pur sempre lesso.
Tom
@ Bombadillo
RispondiEliminaio si', di non vinti dai predestinati ne ho sentiti diversi. ma non e' questo il punto.
il punto e' che non era prevista nessuna ammissione/non ammissione alle prove, ne' nessun superamento/non superamento delle prove. ne' graduatoria finale. (meno che mai valutazioni numeriche delle prove)
la commissione, come e' ancora adesso, deve limitarsi ad indicare il vincitore su base comparativa, quindi in linea teorica niente esclude che si possa dare il posto a qualcuno con prove e/o titoli mediocri se gli altri candidati siano giudicati inferiori al mediocre dalla commissione.
ovviamente lo stesso dicasi per i concorsi cosi' come saranno in futuro, giacche' a parte l'assenza di prove scritte rispetto a questo non e' cambiato nulla.
Ci sono diversi concorsi di ricercatore in cui nessuno è stato dichiarato vincitore; quindi l'università non ha assunto nessuno.
RispondiEliminaPaolino
@ Paolino
RispondiEliminaecco, questo e' l'esempio che mi serviva :)
se puoi segnalare un verbale di uno di questi concorsi mi interesserebbe leggere cosa scrivono nella motivazione.
chi voule unirsi per fare un gruppo di facebook che chiede il ritiro del concorso? e un nuovo concorso con criteri europei?
RispondiEliminadai, dobbiamo farlo!!!
evviva la democrazis su internet!!! uniti ce la possiamo fare
RispondiEliminaChiedo scusa per la richiesta, ma esiste un link a cui si possano consultare i bandi di Padova ?
RispondiEliminaGrazie.
Per trovare i verbali bisognerebbe fare una ricerca sul sito del Miur. Comunque cosa vuoi cha abbiano scritto? Avranno scritto che i candidati non hanno svolto dei temi sufficienti.Amen
RispondiEliminapaolino
@ penultimo Anonimo
RispondiEliminabandi Pd al link seguente
https://portal.cca.unipd.it/portal/pls/portal/cca_servizi.gh_seldoc_pkg.scegli_selezione?p_tipo=R
@ Anonimo
RispondiEliminano, i verbali deve pubblicarli l'Universita' sul suo sito, il Miur al piu' mette il link al sito dell'universita'.
sai l'universita' e il settore disciplinare?
Non lo sapevo: mi han fatto notare che i bandi CNR attuali sono finanziati con i soldi ''Mussi" ed in effetti l'articolo della Finanziaria 2007 che li assegnava prevedeva un punteggio per l'anzianità. Si spera che per i posti successivi, banditi sul turn over, tale punteggio non ci sia...
RispondiEliminaI Mussi con l'anzianita'? Beh, non dimentichiamoci che tutte le "stabilizzazioni" (ancora in corso) sono frutto di quel Governo, o ce ne siamo dimenticati?
RispondiEliminaCredo che purtroppo quando Maiani parla dell'”esigenza di inserire subito nell'attività di ricerca” i vincitori abbia sostanzialmente ragione. Purtroppo né lui, né questo governo sedicente liberale né, dispace dirlo, l'APRI, abbiano avuto ed abbiano il coraggio di trarre l'unica conclusione possibile: l'abolizione dei concorsi, come avviene ovunque all'estero. Non credo ci possano essere subordinate.
RispondiEliminaNo, in Italia si pratica meglio l'abolizione dell'estero, come avviene ovunque nei concorsi...
RispondiElimina@ Anonimo
RispondiElimina"Credo che purtroppo quando Maiani parla dell'”esigenza di inserire subito nell'attività di ricerca” i vincitori abbia sostanzialmente ragione."
{inserire subito nell'attività di ricerca} => {abolizione dei concorsi}
Scusa ma non capisco l'implicazione logica. Chi vince un concorso forse non può iniziare subito l'attività di ricerca? Esistono al proposito regole burocratiche di cui non sono a conoscenza?
Nessuna regola burocratica, semplicemente la tanto bistrattata ”esperienza”.Comunque riconosco che la cosa possa valere nel mio campo (chimica) ed in altri no. L'esigenza è talmente sentita nel mio campo che nell'unico centro di ricerca europeo che ancora fa i concorsi, il CNRS francese, i candidati presentano un progetto di ricerca preparato con il responsabile del gruppo nel quale andrà a lavorare; posso assicurarti che si tratta sempre (ripeto: nel mio campo) di candidati ”interni”; spesso italiani, come sappiamo, ma interni. Scusa tanto, ma personalmente sono convinto che la soluzione finale, questa sì meritocratica, sia l'abolizione dei concorsi e la diretta responsabilizzazione del capo del gruppo di ricerca, senza subordinate e senza meccanismi quali sorteggi od altro. Spiacente, non sono vicino ai baroni vari che continuano ad eludere il nodo centrale, con il supporto, spero ingenuo, dei precari.
RispondiEliminaNessuna regola burocratica, semplicemente la tanto bistrattata ”esperienza”.Comunque riconosco che la cosa possa valere nel mio campo (chimica) ed in altri no. L'esigenza è talmente sentita nel mio campo che nell'unico centro di ricerca europeo che ancora fa i concorsi, il CNRS francese, i candidati presentano un progetto di ricerca preparato con il responsabile del gruppo nel quale andrà a lavorare; posso assicurarti che si tratta sempre (ripeto: nel mio campo) di candidati ”interni”; spesso italiani, come sappiamo, ma interni. Scusa tanto, ma personalmente sono convinto che la soluzione finale, questa sì meritocratica, sia l'abolizione dei concorsi e la diretta responsabilizzazione del capo del gruppo di ricerca, senza subordinate e senza meccanismi quali sorteggi od altro. Spiacente, non sono vicino ai baroni vari che continuano ad eludere il nodo centrale, con il supporto, spero ingenuo, dei precari.
RispondiEliminaLa "chiamata diretta responsabile" sarebbe l'ideale, ma prima deve partire (seriamente) la valutazione dei dipartimenti. Siccome parliamo dell'Italia, io sono fortemente scettico sul fatto che l'ANVUR possa mai funzionare veramente. Insomma, devo prima vedere con i miei occhi la "responsabilizzazione" dei docenti/capi gruppo per crederci.
RispondiEliminaQuanto all'esperienza: l'esperienza che fai al CNR puoi portarla al CNRS, o all'università, e viceversa. Cambiare istituto non vuol dire necessariamente cambiare argomento di ricerca. Anche se un ricercatore non dovrebbe aver timore di imparare cose nuove. Anche per questo ritengo assurdo chiedere profili specifici per posti lunghi una vita (non sono contratti a progetto!): io mi aspetto che un ricercatore nella sua lunga (si spera) carriera non si occupi sempre e solo della stessa problematica. Mi aspetto che un fisico possa interessarsi di biofisica, o di neuroscienze, o un matematico di informatica teorica. Questo dovrebbe essere un lavoro creativo, dove se hai una buona idea dovresti essere libero di svilupparla. Mentre l'idea di ricerca che hanno al CNR mi sembra più una cosa del tipo: "a noi serve uno che si occupi di analizzare i campioni che gli diamo, ergo per i prossimi 70 anni dovrai occuparti sempre della stessa cosa". Insomma, i concorsi del CNR mi sembrano più per tecnici di laboratorio che per ricercatori.
Scusa l'osservazione (non voglio assolutamente far polemica) ma siamo sempre al "si', ma prima..."
RispondiEliminaAllora rinunciamo alle proposte ed alle nostre convinzioni e chiudiamo bottega. E continuiamo a tenere in vita i concorsi che, comunque fatti, sono, per quanto penso io, assurdi.
Quanto poi ai bandi del CNR: ti invito a farti un giro sui siti del CEA francese o del Max-Planck tedesco o simili; troverai profili molto, ma molto piu' specifici. E senza concorso, ma con una interview.
C'e' poco da fare: in Italia si ha paura (tutti, compresi noi) di una seria rivoluzione liberale.
Al MPIM di Bonn ci sono stato. Niente intervista o colloqui (o profili specifici), ho solo mandato il progetto di ricerca via email. Parlo comunque di postdoc. Non conosco il CEA ma dubito che richiedano profili specifici per posizioni a tempo indeterminato. E quando finisce il progetto che si fa?
RispondiEliminaDiscorso a parte è la questione concorsi/chiamata diretta. In Italia alcuni vorrebbero una rivoluzione liberale a metà, ma così non funziona. Se vuoi la chiamata diretta devi avere un sistema di valutazione che funzioni, oppure si privatizzano le università statali e i centri ricerca. A quel punto se i soldi non ce li mette lo stato, possono assumere tranquillamente chi vogliono loro, bravo o non bravo non importa.
Dimenticavo... liberalizzazione vuol dire anche togliere il valore legale ai titoli di studio (il valore di un titolo è deciso dal mercato e non dallo Stato). Non puoi prendere solo la parte che fa comodo a te e lasciar perdere il resto.
RispondiElimina@ anonimo2
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo sulla responsabilizzazione. Per tua info: al CEA così come altrove i profili (per il TI) sono ancora più specifici di quelli CNR. E, ripeto, senza concorso.
Concordo anche con l'abolizione del valore legale del titolo di studio.
Che czzo vuol dire che al Max-Planck ci sono profili "senza concorso, ma con un'interview". Dico, ma siete svegli o avete problema di logica?
RispondiEliminaSe io vado sul sito del Max-Planck, sulle job offer
http://www.mpg.de/english/careerOpportunities/jobOffers/extern/
io vedo pubblicati un gran numero di bandi, facilmente ricercabili per profili di interesse - e siccome si tratta in gran parte di profili per progetti, avranno specifiche riferite al progetto. Ma ci sono anche delle broad descriptions qualche volta.
E comunque sono tutti CONCORSI, perche' mica fanno i pagliacci a pubblicare i bandi e basta - quelli sono tedechi, il concorso e' fatto per cercare i migliori candidati possibili. Ovvio che in svariate situazioni la persona puo' essere nota in quell'ambiente, mica siamo su Giove.
Fate attenzione ad articolare le vostre posizioni, rischiate di prendere una cantonata.
Nota: per euroscience concorso e' il termine che si dovrebbe applicare alle procedure del tipo:
RispondiEliminaIl mio istituto/Dipartimento ha un posto da coprire, metto sul sito del mio istituto un'avviso di selezione, leggo i CV dei potenziali candidati, chiedo le lettere di reference ai nomi che loro mi indicano, chiamo a fare un colloquio i primi 3-4 (dipende da quanti soldi ho paer pagar loro il viaggio), e poi scelgo quello che ha fatto, a me e ai colleghi dell'istituto, l'impressione migliore. Sapendo che se ho scelto un cretino poi ne pago le conseguenze io, il mio Direttore e l'stituto tutto. Mi piacerebbe anche a me che concorso significasse questo. L'ho sognato per lunghi anni.
Invece tuttora significa: un vecchiarello schianta ad 80 anni aggrappato alla sua cattedra. Il Ministero si riprende la meta' del suo stipendio (tie') dal budget del mio Ateneo. Alla fine dell'anno il Senato Accademico decide come impiegare la meta' rimasta, tenendo conto delle esigenze di alcuni vecchiarelli settantenni, un branco di infoiati sessantenni e una schiera di signori di mezza eta' in attesa di una promozione. Alla fine si decide di passare un sessantenne ordinario, un cinquantenne associato, e uno, che e' precario da 15 anni in dipartimento, ricercatore.
L'anno dopo si scrive un bando , si pubblica sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, e si aspetta. Dopo sei-12 mesi il MInistero decide che a decidere che il precario d'istituto diventera' ricercatore saranno un prof ordinario di Siena, uno di Benevento e il collega del terzo piano scala C. Si ritrovano 7 pacchi da 12kg da altrettanti candidati con una marea di fogli e dichiarazioni sostitutive di atti di notorieta'. Si prendono 3 mesi per leggere tutto e scrivere appassionanti romanzi sulla belezza delle pubblicaioni del candidato d'istituto e la buona consistenza di quelle degli altri. Poi parte qualche telefonatina per dissuadere quel rompicoglioni del candidato nr3 che cia' troppe pubblicazioni. Se possibile, lo si minaccia di incendio del Ciao e maledizione accademica fino alla settima generazione. Si fa la prima prova scritta che verte sull'impianto elettrico del laboratorio dell'istituto, e dei 5 candidati che si presentano solo 3 consegnano. Il candidato di istituto la fa perfetta, gli altri due si arrampicano descrivendo le linee generali di costruzione di un impianto elettrico a norma. Poi si fa una seconda prova scritta dove si chiede come si accende e si spegne il suddetto impianto. Un candidato lascia l'aula bestemmiando in aramaico, gli altri due consegnano. Infine si fa un orale dove al candidato d'istituto si domanda se l'impianto funziona. All'altro si domanda quanti centimetri di filo impiega l'impianto e il colore della massa usato nella giunta fatta nel 1985. Quindi si scrive un giudizio complessivo e si redige un verbale nel quale si indica il candidato d'istituto come vincitore della VALUTAZIONE COMPARATIVA. A meno che nel frattempo non muoia proprio il vecchiarello con cui il candidato ha lavorato negli ultimi 15 anni perche', come minimo, si riaprono i termini del concorso, si scioglie la commissione e si costringono tutti i candidati al ritiro attraverso la mesmerizzazione. Passati due anni, i 3 membri della commissione tornano alle loro faccende, e il candidato d'istituto puo' serenamente mettersi in coda per un post d'associato, fra una decina d'anni.
@ euroscience
RispondiEliminaEuroscience, hai ragione, non mi sono spiegato. Per me "concorso" vuol dire "procedura barocca comprendente pubblicazione sulla GU del Regno, presentazione di una barocca domanda, convocazione mediante missiva delle Poste del Regno, bla, bla, bla".
Il resto della tua mail conferma quanto dicevo, e cioe' che i bandi in Europa sono, nella maggior parte dei casi, molto piu' specifici di quelli del CNR. Senza scandalo.
@ France
RispondiEliminamai pensato di fare lo scrittore :)
cmq per mia esperienza i pacchi dei candidati, che stazionano chissa' dove per i 6/12 mesi, si aprono la mattina del primo scritto.
Una volta mi telefono' l'ordinario di turno e mi fece: "ma tu vieni domani a fare il concorso?"
e io: si', perche'?
e lui: no, perche' se non vieni non perdiamo tempo a valutare i tuoi titoli domani mattina...
@ France
RispondiEliminaLa tua mente sta travisando completamente il concetto e il senso della nozione di concorso.
Concorso e' una "open e fair competition", laddove una commissione giudicatrice valuterà in modo comparativo i candidati per determinare uno o più vincitori, essendo stata messa in atto ed eseguita tale procedura proprio perche' non si poteva sapere "a priori" chi potesse essere la persona, disponibile, che potra' soddisfare al meglio i requisiti espliciti o impliciti che connotano il (o i) potenziale vincitore(i). I componenti della commissione si comportanto professionalmente in modo conseguente allo scopo fissato. Punto.
Tutto il resto sono ammenicoli che NON, ripeto NON, definiscono il concorso, ma che riguardano la procedura, o le circostanze relative alla decisione di indire una gara per il reclutamento, o altre storie politico-amministrative collaterali alla vicenda concorsuale a cui siamo interessati.
@ Anonimo
RispondiEliminaPer te "concorso" vuol dire "procedura barocca"?
Si vede che l'Italia ha proprio contorto le menti, le ha proprio distrutte.
@euro
RispondiEliminaGuarda che in linea di principio ti do ragione.
Nel linguaggio comune, dire "aboliamo i concorsi" vuol dire smettiamola con la farsa all'italiana.
Propongo a tutti di sostituire, in tale espressione, "concorsi" con "questa merda".