giovedì 24 settembre 2009

L'AMABILE FLAVIA E I CONCORSI TRUCCATI



Ecco un ottimo articolo pubblicato oggi sulla Stampa e visibile anche sul sito web del quotidiano torinese, dove è possibile pubblicare i propri commenti: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=717&ID_sezione=&sezione=

Colgo l'occasione per ringraziare Flavia Amabile per l'ottimo lavoro di denuncia che sta svolgendo.


Concorsi su misura

Nelle università italiane aumentano i bandi a tempo determinato per garantire alle facoltà maggiore libertà di manovra

FLAVIA AMABILE

Passano gli anni, passano i ministri, cambiano le leggi, ma nelle università tutto resta uguale. Prosperano i concorsi personalizzati, ritagliati su misura del vincitore e il più possibile clandestini. L’Apri, l’associazione dei precari della ricerca italiani, è andata a dare uno sguardo ai concorsi banditi da quando è partita la riforma dell’università e ne ha tratto un quadro sconfortante. Era lo scorso novembre quando la Gelmini diede il via libera alla riforma dell'università. Promise tuoni, lampi e fulmini contro i baroni e massima trasparenza nei concorsi. Poi il decreto passò in Parlamento e lì fu modificato da un emendamento della stessa maggioranza (del senatore Valditara del Pdl). Da quel momento si decise che le nuove regole si applicano, solo ai concorsi a tempo indeterminato mentre per quelli a tempo determinato tutto resta uguale. Risultato? Al contrario di quello che voleva la Gelmini, da dicembre in poi le università hanno bandito concorsi per 226 posti a tempo determinato e 78 a tempo indeterminato come spiega uno studio del'Apri, l'Associazione dei precari della ricerca italiani.
Il vantaggio è evidente. Con i concorsi a tempo determinato le commissioni sono tutte interne. Molto spesso ci sono prove scritte e orali, esattamente come accadeva nelle amate e mai dimenticate vecchie regole. Addirittura a Milano Bicocca e a Catania le pubblicazioni (quello che dovrebbe essere il maggior elemento di valutazione) valgono solo per 10/100. Insomma, concorsi sempre più blindati. Altro vantaggio: nei concorsi a tempo indeterminato è previsto un avviso da pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale, a partire dal quale chi è interessato a partecipare ha almeno 30 giorni di tempo. I concorsi a tempo determinato, invece, non devono rispettare particolari obblighi di pubblicità. La legge non prescrive alle università di inserire l’avviso in Gazzetta Ufficiale, nè il Ministero cura una banca dati con l'avviso di ogni concorso. Cosicchè un giovane ricercatore dovrebbe ogni giorno farsi il giro di tutti i siti Internet delle università italiane per essere aggiornato. E dovrebbe fare anche piuttosto in fretta perché i bandi scadono 20 giorni dopo la data di protocollazione. Tre settimane che si riducono a due, in realtà, perché passa qualche giorno dalla protocollazione al momento in cui il bando viene reso disponibile nei siti on-line degli atenei. Due settimane che in alcuni casi, come l’Università Telematica UniNettuno, si riducono a soli sette giorni.
Questo spiega un altro dato: in media, ad ogni concorso fanno domanda solo 2,5 candidati, ha calcolato l’Apri. Non sono persone che si presentano al concorso, è semplicemente il numero di domande. Ci sono poi casi limite come il Politecnico di Milano che finora ha bandito 15 posti da ricercatore a tempo determinato e 3 a tempo indeterminato. Per ognuno dei cinque posti banditi a tempo determinato consultabili pubblicamente ha fatto domanda una sola persona, presumibilmente il vincitore. Lo stesso alla Sapienza a Roma: nei quattro posti banditi consultabili, una sola domanda ognuno. C'è poi il caso dell'Università di Roma Campus Biomedico che ha bandito un concorso di stile «natalizio»: bando affisso all'albo ufficiale dell'Università il 23 dicembre, scadenza il 7 gennaio, quando insomma tutti gli studenti sono in vacanza e l'ateneo è chiuso. Ultimo vantaggio: soltanto i concorsi a tempo determinato permettono di avere titoli dati da programmi di ricerca. E, i titoli sono tutti molto specializzati. Praticamente tagliati su misura.
ps: l'articolo di oggi è il seguito di un'inchiesta di oltre due settimane fa sui trucchi nei concorsi per ricercatore. Quell'inchiesta aveva fatto molto rumore negli atenei. Aveva risposto il rettore del Politecnico di Milano, quello dell'Università di Camerino. Nessuno aveva potuto contestare alcunché. Qualcuno, anzi, ha dovuto fare marcia indietro. I ricercatori dell'Apri avevano anche inviato un fax all'Università di Sassari che prevedeva un tetto di 3 pubblicazioni per chi partecipava ai concorsi della Facoltà di Scienze. Due giorni fa, sulla Gazzetta Ufficiale, è apparsa la rettifica al bando: il tetto non è di 3 pubblicazioni ma di 8. La Facoltà si giustifica parlando di 'mero errore materiale'. Sarà. Intanto, il limite è un po' meno punitivo.
pps: quell'articolo di oltre due settimane fa partiva da una denuncia che l'Apri aveva inviato alla commissione europea proprio a proposito del tetto massim sulle pubblicazioni, del tutto inesistente in Ue dove vale il principio che più è alto il numero dei titolo, maggiore è la valutazione del candidato. Ieri l'Apri ha ricevuto la risposta dell'Ue, una lettera del commissario europeo Potocnik scritta in diplomatichese comunitario. Condanna le procedute italiane ma allarga le braccia: l'Ue non ha poteri di intervento su Roma.

134 commenti:

  1. Complimenti e grazie a Flavia Amabile e quelli dell'APRI per tutto il lavoro fatto per arrivare a questo articolo (e ai precedenti)!

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  2. W il turbo-liberismo
    W il mercato libero della conoscenza.

    M i comunisti ottuagenari allo sbaraglio:
    http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/napolitano-2/moralita-istituzioni/moralita-istituzioni.html

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  3. Queste commissioni locali non sono ne' piu' ne' meno come quelle degli assegni di ricerca. Quanti si presentano alla selezione per un assegno? Avete mai criticato la formazione delle commissioni per gli assegni? Furono pensate appunto nell'ottica del localismo concorsuale, no? Tutto il potere all'Universita', quindi meno intralci.

    NOTA sul pps: ha letto, almeno, la Amabile, la lettera di Potocnik? No, perche', mi sembra un altro tipico esempio di giornalismo-spazzatura.

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  4. Obama contro una grossa fetta del paese riforma la sanità.

    Napolitano e Berlusconi Conservano questa me*da di paese.

    Ci vorrebbe una patto internazionale USA-ITALIA con questa unica regola:

    Se il paese A fa una rifroma già presente nel paese B.
    Il pease B è obbligato a farne una già presente nel paese A.

    Obama centralizza la sanità (tipo in italia), l'italia decentralizza le università (tipo in USA).

    Rirformare contro tutti i caproni italiani.

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  5. @ euroscience

    spari fuori bersaglio.

    per quanto riguarda apri, tutti i posti a tempo determinato dovrebbero essere assegnati dopo valutqazioni trasparenti e meritocartiche. i dipartimenti dovrebbero essere responsabilizzati e poi venir premiati/puniti dai valutatori in funzione della qualità dei chiamati a posizioni td come ti.

    inoltre i posti da ric. td. sono giuridicamente diversi dagli assegni. consumano punti budget per il turnover (come i ric. ti. né più né meno) e infine è a quella figura che si pensa (che pensa il miur) quando progetta la definizione di un'unica figura contrattuale per i precari. tutto ciò rendeva oggettivamente più rilevante ragionare sui ric. td. che sugli assegni. anche se pure questi ultimi sono spesso, quasi sempre, assegnati in maniera arbitraria.

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  6. @ insorgere
    "i dipartimenti dovrebbero essere responsabilizzati e poi venir premiati/puniti dai valutatori in funzione della qualità dei chiamati a posizioni td come ti"

    Ma come fate, mi domando io, a pensare che questo sia possibile in Italia in tempi non biblici???
    Prima servirebbe una rivoluzione morale e culturale. Ad oggi, lasciar mano libera alle universitá sul reclutamento sarebbe solo il disastro finale!!!

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  7. @ insorgere

    non sto sparando sto discutendo - e dico che le "commissioni locali" sono ne piu' ne' meno che l'implementazione del concetto di localismo che viene spesso predicato, nevvero?
    E' inutile che si dica "i dipartimenti dovrebbero essere responsabilizzati..." ecc ecc., questo discorso e' inaccettabile: I dipartiemnti le facolta' le Universita' sono fatte da persone che sono responsaibili, che agiscono come essere umani liberi gia' ora (e sempre lo sono stati). Dai discorsi molto ideologici e molto fumosi su un fantomatico "momento X" in cui i dipartimenti passerebbero dall'essere non responsabilizzati all'essere responsabilizzati, e "venir premiati/puniti dai valutatori" io non mi faccio ripetitore. Le Emittenze che fanno girare questo messaggio hanno una visione molto ristretta di societa' umana, e sono le stesse che non avendo capito un acca dei mercati finanziari pensano comunque di poter pontificare di Universita' non capendoci un acca neanche di quelle.
    Ci vuole ben altro.

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  8. @ Anonimo

    Le Universitaà hanno avuto un certo grado di autonomia nella progettazione didattica dal 1999 in poi, dopo la riforma degli ordinamenti didattici, potendo organizzare con piu' flessibilita' i curricula secondo decisioni sostanzialmente locali.
    "Guarda caso", questa autonomia e' stata usata male, dicono in molti; anzi molti dicono che la colpa e' della riforma stessa, del "3+2", anziche' delle scelte che sono state fatte localmente dalle Universita'. E si preannunciano dal Ministero nuove norme centrali per "correggere" tali errori.
    Questo giro dell'oca e' una dimostrazione della mancata comprensione degli ingredienti fondamentali della teoria dell'organizzazione in un sistema a moralità limitata.

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  9. Allora intanto la mia sull'affaire Fiocchi
    Secondo me tutto e' ancora piu' assurdo: qualche cazzone di funzionario del ministero NON SA cosa sia la peer review e a domanda :"A chi hanno mandato il mio progetto?" ha risposto:"Al Professor Fiocchi". Visto come vanno le cose al MIUR, non me ne stupirei affatto. E comunque sia, bisognerebbe trasferirli tutti alla Missione Italiana in Antartide dall'usciere al Direttore Generale...
    poi @ euroscience
    "ci vuole ben altro" (o magari, chesso', ben hur). Cosa di grazia? Se la valutazione no, i concorsi no, le fondazioni no, il cane di lenin no, cosa cazzo ci vuole?

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  10. @France

    Sto dicendo che ci vuole che le persone facciano quello che DEVONO fare gia' adesso. Non ho detto "no" a niente di quello che dici - anzi' casomai ho detto dei "si'".

    MA SE gia' oggi si DEVONO fare dei concorsi, seppur con commissione locale, o quel cazzo che e', vanno messi in OPERA dei sistemi per garantire e controllare che quelli SIANO concorsi e non altro. Questi metodi vanno oltre la giurisdizione, stiamo parlando regolazione, valutazione e revisione dei comportamenti, ultra leges, ma pur sempre per verificare che i DOVERI professionali siano rispettati.

    NB del cane di Lenin nulla so

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  11. Poveri ingenui. Il governo vuole sostituire i TI con i TD e non gli assegni con i TD.
    Nell'università che uscirà dalla riforma Berlusconi+riforma Moratti ci saranno, dall'alto verso il basso: ordinari, associati, TD, paria (assegnisti, borsisti, co.co.co.....)

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  12. Da approfondire:

    "[...] In sede di comunicazioni, il Presidente del CUN ha riferito sulle dimissioni del Prof: Rizzarelli da Presidente del FIRB."

    cfr. resoconto sessione CUN, di FLC-CGIL

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  13. Decisamente da approfondire, si', e non mi pare affatto che prometta alcunche' di buono...vorrei ricordare che ci sono moltissimi e moltissime precari e precarie con l'assegno di scadenza definitiva per cui il FIRB sarebbe un'ancora di salvezza, anche se temporanea.

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  14. Non glienefregaunemeritocazzo!

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  15. come ha scritto sul nostro forum un benemerito socio apri: "futuro in ricerca, presente in vacca"

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  16. CAri, buon week end
    CI batteremo, ma forse non vinceremo. come diceva Bozzone
    "Noi siamo quella razza che non sta troppo bene,
    che 'l giorno salta ' fossi e la sera le cene.
    Lo posso gridar forte, fino a diventar fioco:
    noi siamo quella razza che tromba tanto poco.
    Noi siamo quella razza che al cinema s'intasa
    per veder donne ignude e farsi seghe a casa.
    Eppure la natura ci insegna, sia sui monti sia a valle,
    che si può nascer bruchi per diventar farfalle.
    Ecco noi siamo quella razza che l'è tra le più strane,
    che bruchi siamo nati e bruchi si rimane.
    Quella razza siamo noi, è inutile far finta,
    ci ha trombato la miseria e siamo rimasti incinta".
    Metaforicamente, ma nemmeno tanto...

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  17. Qualcuno sa quanto dura un contratto a tempo determinato?

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  18. Ciao cari,
    finalmente anche dal mio computer riesco ad aprire questo sito: in effetti, è bastato fare l'upgrade di ie, come mi aveva consilgiato France.
    Allora:
    @anonimo, la tua è una domanda che non ha risposta, dipende dal bando, 1,2, 3, 4 anni.
    @tutti, come ho scritto più ampiamente sul forum APRI, mi pare importante segnalare anche in questo spazio che, nell'ultima riunione della CRUI - fonte il Magnifico Rettore dell'Università di Foggia -, si è saputo che è imminente una riforma del reclutamento per i TD.
    Parrebbe proprio, quindi, che l'APRI stia per collezionare un'altra importante vittoria.
    Incrociamo le dita....e abbaiamo alla luna, che tramonta!
    Tom

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  19. @Bombadillo

    ieri abbiamo abbiamo avuto analoga notizia da fonte vicina al Rettore di uno degli atenei torinesi: una delle ipotesi sarebbe di svincolare i TD dal turnover.

    La stessa fonte asseriva (relata refero) che i concorsi RTI 2009, per bandire i quali c'e' tempo fino a fine diembre, non fanno parte della II sessione 2008 e che le relative elezioni/sorteggi dovrebbero avvenire a Marzo/Aprile 2010.

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  20. @Gianluca: probabilmente ci sarà ANCHE questo (svincolo dal turnover), ma quello che ho capito io è che ci saranno sicuramente nuove regole per il reclutamento, sul modello delle nuove regole per il TI.
    Per quanto riguarda, poi, i concorsi TI, io spero che le sessioni si allunghino il più possibile.
    Sono per le maxi sessioni.
    In questo modo, infatti, il numero di concorsi banditi, in ogni settore, nella singola sessione, diventa maggiore, e la commissisone - per questo meccanismo del còàààùì - diventa più imparziale.
    Nel mio settore, ad es., sotto i sette concorsi a sessione (da ricercatore, 5 da professore), le commissioni risulteranno vecchio stampo. E pensa che, fino ad adesso, ne hanno bandito solo uno. Andiamo bene.
    Tom
    P.S.: DATECI I FONDI MUSSI!!!!!!!!!!!!

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  21. @ Bomba
    chiedi per i TD "nuove regole per il reclutamento, sul modello delle nuove regole per il TI", ma è un obiettivo inadeguato:

    - i TD sono contratti di diritto privato
    - i TI sono contratti da dipendente della PA.

    Questa differenza vorrà pur dire qualcosa, no? Non si possono regolamentare dall'alto i contratti di diritto privato, è una contraddizione in termini.

    Piuttosto il Ministero deve indicare "linee-guida" per un buon "processo di reclutamento" e successivamente valutare gli atenei anche sulla qualità stessa del processo di reclutamento (oltreché, cosa ancora più importante, sui risultati rappresentati dai prodotti di ricerca).

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  22. @Untenured

    Non introduciamo altra confusione. Queste discussioni ci rimembrano dei frammenti di gran incomprensione che spesso si manifestano nel parlare della materia, in generale e anche qui nella Gioventu' Aprista - per cui sara' utile ricordare quanto segue:

    a) contratti di diritto privato si fanno a quasi tutte le categorie dei dipendenti pubblici, tranne alcune - fra cui magistrati, professori (e ricercatori di ruolo) universitari, che furono escluse dalla "privatizzazione" avvenuta negli anni '90

    b) entrambe sono forme di lavoro dipendente, ma quelle di diritto pubblico "tradizionale" sono regolate dalla legge, in ogni loro aspetto, mentre quelle di diritto privato sono regolate da contratti, alla cui stipula si procede in seguito a tradizionali confronti di categoria

    c) I docenti e i ricercatori di ruolo furono esclusi dalla privatizzazione "in un secondo momento", pur essendo in teoria privatizzabili anch'essi, cfr. la spiegazione nel bell'articolo di Civitarese e Gardini
    http://www.amministrativamente.net/sezioni/welf/studi/2009/aprile/studio%20gardini-civitarese%20universit%C3%A0.pdf

    d) i ricercatori degli Enti Pubblici di Ricerca sono invece privatizzati, infatti i loro contratti sono negoziati dalle parti come detto sopra

    e) le circostanze di espletamento dei concorsi possono ben essere regolate per legge: stiamo parlando comunque di Enti Pubblici, cioe' di proprieta' del Popolo Bue, che puo' decidere delle regole di funzionamento dei propri possedimenti, ovviamente

    f) anche assegni e co.co.co. sono contratti di diritto privato, quindi vedi quelli per ragionare in maniera corretta sulla "fattispecie", se vuoi

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  23. @UNtenured: lo so cosa intendi. I TD dovrebbero essere quelli dell'autonomia, quindi le Uni dovrebbero essere lasciate libere di fare. MA l'autonomia ancora non e' responsabile, e siccome la natura detesta il vuoto, ecco che nello spazio dell'autonomia irresponsabile si riversa l'arbitrio che si e' reso piu' difficile con le nuove regole per i TI. Anche io sono stanco di questa corsa della Regina Rossa tipica di ogni sistema evolutivo preda-pedatore: ma non ci si esce finche' non c'e' responsabilita', e per rendere responsabili questi gasteropodi ci vuole la frusta, dai retta. Ah, e anche un bel pensionamento obbligatorio di tutti gli over65, en passant...
    Tanto per fare pubblicita' ad una cosa che magari interessa, lunedi' su ricercatoridemocratici.blogspot.com Nerzin mettera' online un intervento di Marino su come la vede lui la riforma. Da non perdere il primo intervento di un prof di lungo corso pisano che esemplifica chiaramente la fronda ad ogni discorso di quelli che piacciono a noi...

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  24. @ France, presidente
    hai le stesse posizioni "feticistico-concorsuali" di renzino l'europeo.. da te non me l'aspettavo :-)

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  25. Il concorso e' lo strumento con cui si possono confrontare persone note e non note, valutando le loro caratteristiche - saperi, competenze, insomma professionalità - con criteri e canoni di natura "atratta", "generale", fissati a bella posta dall'istituzione (e/o in parte noti "largamente" nella comunita' professionale) acciocche' vengano presi a riferimento dalla commissione giudicatrice nel processo di selezione.
    Il concorso e' il metodo piu' trasparente e aperto di nominare le persone.

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  26. Si come no... Io i concorsi li abolirei domani. Ma ancora il colpo di stato non l'ho fatto, e mi sa che l'Esercito non appoggerebbe volentieri un obiettore di coscienza...

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  27. REGOLE pigliate a caso in rete per concorsi a Lecturer/Senior Lecturer all'Università di Kent
    http://www.kent.ac.uk/hr-managementinformation/documents/recruitment/procedures/senior-lect-and-lect//Senior-lecturer-and-lecturers-appointment-procedures.pdf
    pigliatene a caso anche voi pei concorsi in giro pel mondo
    Il resto e' deontologia professionale, etica dei docenti chiamati a svolgere il loro dovere

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  28. @ Renzino l'europeo
    inutile che ci mandi links così e ci fa lezioncine tra l'etica e il diritto amministrativo...

    TUTTI i bandi internazionali per posizioni di staff accademico funzionano nello STESSO modo:


    - diffusione massima del bando (on-line prima di tutto)
    - campo disciplinare ampio o circoscritto, ma mai troppo specifico
    - prof. del dipartimento referente cui chiedere info
    - valutazione della qualità delle pubblicazioni
    - richiesta di letter of application (lettera di motivazioni) al candidato.

    Il governo italiano ha l'occasione - imperdibile - per importare finalmente queste procedure anche in Italia con i TD, basterebbero incentivi e valutazione (e l'ANVUR sennò che ci sta a fare?). Magari anche concertazione con la CRUI, se proprio si deve.

    @ France
    imporre regole tipo TI a questi contratti è una strada impervia e - temo - perdente. Il "cambiamento" o lo si sperimenta da subito o finiamo come l'Unione Sovietica: i sacrifici infiniti in attesa della società dell'avvenire. Ma poi la gente stufa si ribella ai segretari di partito...

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  29. @ Untenured

    Caro Untenured, io mi vedo costretto a ripetere le cose ovvie e banali dal fatto che interpreto quello che leggo qui. Ci sono certi Asinoni che vorrebbero "abolire i concorsi" anziche' farli secondo gli standard internazionali (il che significa farli fare).

    Sarebbe ora di finirla con l'ideologia e con lo ripetere gli slogan di certe emittenze ben interessate, e promuovere invece un nuovo sistema con diversi comportamenti. Che non sono quelli dei cani di Pavlov, per capirci.

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  30. Domanda tecnica: ma la tesi di dottorato è considerata una pubblicazione e deve essere allegata alle domande di concorso? Sembrerebbe di di dal momento che le linne guida della Gelmini dicono che va valutata tra le pubblicazioni. In questo caso va inserita nell'elenco pubblicazioni allegato alla domanda? E quali sono la data, il uogo di pubblicazione e l'editore?

    E la tesi di laurea? Va inclusa anche quella o non è considerata pubblicazione e quindi non va allegata?

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  31. @Untenured: mi sa che sul punto ti avevo già risposto. Mi ripeto: il contratto (anche quello di lavoro) è uno strumento di diritto privato. E quindi? Questo che attinenza ha con le procedure di reclutamento pubblico?
    Qui, del resto, non è il contratto in discussione. Lo è, invece, il reclutamento, che nel pubblico, in Italia, si fa con pubblico concorso. La legge moratti ha operato la scelta di delegare alle singole università di decidere con quali regole fare il pubblico concorso per il TD, ma è solo una libera scelta di quella legge, e una legge successiva ne può operare facilmente una diversa. Del resto, questo fatto emerse chiaramente anche in sede di d.l. 180 dove si operò appunto la scelta, da noi duramente criticata, di escludere i TD dalle nuove regole; nessuno si pose il problema che ti poni tu, cioè che non si possa fare; che infatti è giuridicamente un falso problema.

    Mi spiace davvero dirtelo, inoltre, ma anche su questo tema mi sembra che pecchi fortemente di idealismo, e manchi del tutto di senso pratico.
    Questo, in una certa misura, ti fa onore. Ma non serve.
    MA DAVVERO IN UN PAESE IN CUI SI TENTA IN TUTTI I MODI DI NON APPLICARE LE LEGGI ESPLICITE E DETTAGLIATE TENTANDO DI TROVARE UNA SCAPPATOIA PER CONTINUARE A FARE I PROPRI PORCI COMODI TU PENSI CHE SIANO UTILI DELLE MERE LINEE GUIDA NON VINCOLANTI? MA SCHERZIAMO!!!!!!!!!!!!
    Tom

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  32. ..poi, facciamo a capirci, nenache io, come France, sono un difensore dei pubblici concorsi e/o delle pubbliche selezioni, e neppure sono uno che, come Renzino, si ostina a confondere il fatto che da per tutto, nell'Università, si recluti tramite concorso/selezione, con il fatto che si tratti concorsi/selezioni pubblici, mentre si tratta di selezioni private, come quelle che potrebbe fare, pure in Italia, una qualsiasi grande azienda.
    Solo che queste selezioni private, per i TD, come per i TI e per i prof., saranno possibili solo quando il fatto di selezionare il migliore (ricercatore o professore) sara INTERESSE dell'ente (speriamo il Dipartiento) che deve assumerlo.
    Fino a quel momento, invece, ci vogliono regole concorsuali PUBBLICHE stringenti. E, pensando all'uomo concreto, e non a quello astratto, ci vuole anche la capacità di mettere da parte la "favola" della capacità di "persuasione morale" del MIUR sulle singole Univesità.
    Tom

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  33. @Anonimo: io penso che la tesi dottorale possa essere considerata una pubblicazione solo se sia stata effettivamente pubblicata. Ad es., la pubblicazione della mia tesi dottorale - o, per meglio dire, della sua continuazione ed approfondimento - è stata voluta e finanziata dal collegio dei docenti del dottorato, in virtù, testualmente, della "importanza scientifica del lavoro svolto dal dott. Vito Plantamura". Ed ecco che la tesi, continuata e approfondita, è diventata un libro. Viceversa, una tesi non pubblicata rimane una tesi e basta. Sia che sia di laurea che di dottorato.
    Tom

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  34. @ Bombadillo

    Mentre sulla questione del TD e sulla necessita' (ma non sufficienza) di norme chiare e rigide per i concorsi, siamo d'accordo, non e' chiaro l'ancora ripetuta teorizzazione di una radicale distinzione fra concorsi pubblici e concorsi "in generale", fatti da privati. Qui si parla delle procedure e della messa in opera, nonche' dei comportamenti concreti delle persone.

    Mi spiace dirtelo, ma in questo tema mi sembra che pecchi fortemente di idealismo, e manchi di ponderare correttamente i fattori rilevanti per il comportamento e gli interessi "reali" dell'accademico nostrano.
    MA DAVVERO IN UN PAESE IN CUI SI TENTA IN TUTTI I MODI DI FARE I PROPRI PORCI COMODI TU PENSI CHE POSSA ESISTERE UN'ORA X IN CUI UN NUOVO COSIDDETTO "INTERESSE", IDENTIFICATO CON QUALCHE IMMAGINIFICO OBOLO PER L'UNIVERSITA' A VENIRE, POSSA DA SOLO CAMBIARE QUALITATIVAMENTE IL COMPORTAMENTO DEI COMMISSARI GIUDICATORI DI CONCORSO? MA SCHERZIAMO!!!!!!!!!!!!

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  35. Le tesi di dottorato sono depositate nelle biblioteche nazionali di Roma e Firenze, però. Non vale come pubblicazione?

    Guarda che è un punto importante: la legge 01/09 dice che "nelle procedure di valutazione comparativa ..... la valutazione comparativa è effettuate sulla base dei titoli, illustrati e discussi davanti alla commissione, e delle pubblicazioni dei candidati, ivi compresa la tesi di dottorato .... "

    Quindi sembrerebbe che in ogni caso sia opportuno allegarla alla domanda. Sbaglio?

    Invece dalla tua risposta sembrerebbe che la tesi di laurea non vada comunque inclusa.

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  36. beh, che io sappia le tesi di dottorato discusse alla Sapienza di Roma sono tutte "pubbliche" sull'archivio PADIS, ergo...

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  37. @Renzino: io ho scritto come i privati, ovverosia in concorrenza tra loro, non ho parlato di alcun obolo, che non rappresenterebbe un interesse reale per nessuno.
    Io non pecco affatto di idelaismo, del resto sono cattolico, e noi ci fondiamo sulla carne e sangue (tra l'altro, molti dicono la stessa cosa del diritto penale, ed io sono pure un penalista).
    Qui si tratta di fare dei Dipartimenti una vera e propria comunità di destino.
    Come un capitano di una nave che, quando deve scegliere l'equipaggio per una difficile travesata, ha INTERESSE a scegliere gli ufficiali - i marinai, e financo i sempli mozzi - migliori tra quelli che si presentano per avere un ingagio; PERCHE' VUOLE ARRIVARE IN PORTO E NON SUGLI SCOGLI.
    Scegliere i migliori, per i Dipartimenti, deve diventare una questione di vita o di morte (beniteso dei Dipartimenti, non dei docenti). Altro che obolo in più o in meno.
    Come una azienda che, se non è competitiva, paga chiudendo (e non mi rispondere con la crisi americana, perchè in quel caso i top manager che hanno fatto chiudere le aziende avevano degli stipendi, e hanno avuto pure delle liquidazioni, così astronomiche che se ne fottevano allegramente che la loro azienda chiudesse, il loro destino non dipendeva da quello, dato che in 5 anni avevano guadagnato, letteralmente, il necessario per vivere alla stragrande per 50 vite. Ma così la comunità di destino viene meno.).

    Inoltre, tu non vedi la differenza tra le selezioni private ed i concorsi pubblici, io invece sì. I commissari dei concorsi pubblici sono pubblici ufficiali e devono essere imparziali, i selezionatori delle selezioni private non sono p.u., e non hanno alcun dovere d'imparzialità. Anzi, devono essere di parte, devono essere dalla parte di chi li ha chiamati ad operare la selezione, e devono fare il suo interesse. Ed è per questo, poi, che è giusto che nelle selezioni private l'ente interessato si scelga i selezionatori che preferisce, mentre i commissari dei pubblici concorsi, sui quali grava un obbligo giuridico di imparzialità, dovrebbero sempre essere individuati mediante meccanismi casuali, come, ad es., il sorteggio.
    Tom

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  38. ..quasi dimenticavo la risposta all'anonimo e a lessie.
    Una pubblicazione, per essere tale, ha bisogno di un responsabile della pubblicazione, che, secondo la legge italiana, può essere solo un editore o un tipografo: il responsabile, per altro, deve depositare due copie all'archivio nazionale dell'editoria e due copie a quello regionale, della regione interessata. E così si ha una pubblicazione a norma di legge, cui si riferisce pure il dm esplicativo del d.l. 180, appunto sulla valutazione di titoli e pubblicazioni. E dunque mi pare evidente che le due copie inviate alle biblioteche di Roma e Firenze non bastano a fare una pubblicaizone, perchè manca un responsabile della pubblicazione, e mancano le copie depositate negli archivi.
    Per altro, secondo me in questo il d.m. è stato poco coraggioso, perchè una delle cose peggiori della storia concorsuale universitaria del nostro Paese sono state le famose provvisorie, con cui la gente è diventata perfino ordinario, che erano stampate in pochissime copie, solo per il deposito e la commissisone, e dunque avevano siffusione zero nella comunità scientifica. Per non parlare del fatto che poteva anche darsi che qualcuno, dopo essere diventato ordinario, si scordava di pubblicare veramente il libro (tanto il concorso lo aveva già vinto), che così rimaneva sempre in provvisoria.
    Dunque, meglio avrebbero fatto, nel d.m., ad esigere il codice ISBN, e non a richiamare la legge sulle pubblicazioni.
    Poi, se proprio le volete allegare le tesi dottorali, allegatele, ma se poi vincete il concorso, e però vi beccate contro un ricorso amministrativo VINCENTE non prendetevela con me.
    Tom

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  39. ..ancora a Renzino.
    Vedi che, in definitiva, le nostre posizioni non sono distanti.
    Mi spiego meglio.
    Proprio perchè io non sono un idelaista, innamorato dei modelli astratti, ho sempre sostenuto che PRIMA voglio vedere realizzati i meccanismi di responsabilità, PRIMA voglio vedere Dipartimenti che chiudono perchè hanno assunto male, o almeno professori che si ritrovano con lo sipendio dimezzato per questo motivo, e solo SE E QUANDO VEDRO' NELLA NOSTRA REALTA' UNA COSA DEL GENERE smetterò di chiedere concorsi pubblici con regole non manipolabili.
    A me piace il modello "internazionale", ma io non sono uno che si innamora dei modelii in astratto. PRIMA vediamo se riusciamo ad applicare in conceto i "freni" del modello in questione, e solo in quel momento potremo abbandonare i deboli freni attuali (obbligo d'imparzialità dei p.u.) e applicare il loro potente motore (selezioni private).
    Tom

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  40. Il problema non è allegare le tesi sperando che vengano valutate e favoriscano la vincita, ma allegarle per evitare che la commissione possa decidere di valutare le tesi del candidato prescelto ed utilizzarle per agevolarne la vittoria rispetto a te che non le hai inviate. Insomma spuntare una possibile arma a favore del candidato prescelto e non pensare di dotarsi di un'arma propria. Vi chiedevo consigli a questo preciso riguardo. Certo, stando a quanto dici uno può non inviare le tesi ed eventualmente fare ricorso contro il loro eventuale utilizzo a favore di qualcuno, ma se si può evitare di mettersi nella condizione di dover fare ricorso...

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  41. io la allegherei la tesi di dottorato, visto che la legge 01/2009 dice "ivi compresa la tesi di dott". tanto, se il concorso è per te, la metti o no, è lo stesso. idem se il concorso non è per te...
    i ricorsi non servono a niente. o si denuncia penalmente (avendo le armi, vedi gli arresti dei cardiologi di bari qualche anno fa... anche se 5 su 6 sono ordinari belli in carriera, anzi, hanno fatto carriera DOPO l'arresto...), o non serve a niente (vedi la vicenda dell'ortopedico lanzetta, stra-vincitore di ricorsi: hanno rifatto i verbali, e chi doveva vincere ha vinto lo stesso: http://universitalibera.blogspot.com/2009/04/storia-di-un-concorso-di-ortopedia.html )

    in bocca al lupo!

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  42. Io allegherei la tesi + il numero massimo di pubblicazioni presentabili. Voglio vedere se si mettono a fare distinguo, LORO. E se lo fanno, fai ricorso.
    @Bomba: esattamente come dici tu. Credo, altresi', che grazie a tutto il loro fottersene, fra atenei, ministro, tecnici, maggioranza e opposizione, i posti TINd andranno nel cesso, i posti TD esploderanno. Ed avremo in breve l'abolizione dei ricercatori e la chiamata diretta, si, ma irresponsabile, dei TD, senza vincoli di turnover.

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  43. Ok, quindi allegare tesi di dottorato (inserendola negli elenchi delle pubblicazioni) e non la tesi di laurea, che non ci sono appigli per considerarla una pubblicazione. Giusto?

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  44. @ Bombadillo

    Si stava parlando di alcune regole concorsuali e adesso, piu' nettamente, sveli la _necessita'_ di una "Grande Riforma", per come spieghi i "meccanismi" e gli "interessi".
    Ora sulla necessita' di una Grande Riforma io posso essere d'accordo, e del resto di riforme o di rivoluzioni in Italia ne servono molte.
    Ma ti sembra che, soprattutto a te che ti dichiari cattolico, si possa cosi' docilmente sovrapporre il concetto di responsabilita' personale con quello di interesse aziendale, e segnatamente in un contesto come quello Universitario? Ti pare che i Dipartimenti tedeschi, olandesi, ecc. aprano e chiudano come i negozi? Hai mai visto l'Oregon o la California che chiude le proprie Universita' statali? E' cosi' che funziona, a livello antropologico, il concetto di responsabilita'?
    La

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  45. @ Bombadillo

    idealista internazionalizzare le procedure di reclutamento in Italia? se non ora quando?

    piuttosto, secondo me è illusorio pensare di vincere un concorso grazie al sistema del sorteggio dei commissari, nell'università così com'è: più punisci gli accademici, sottraendo loro capacità di autodeterminazione, più loro si incattiviscono e lavorano contro il merito... sono sempre stato convinto che imporre il sorteggio fosse sbagliato, così com'era giusto eliminare le prove scritte e orali (proprio perché in quest'ultimo modo si adegua l'Italia agli standards internazionali, mentre il sorteggio è una pratica sconosciuta alla comunità scientifica internazionale).

    così come è illusorio pensare di poter normare per legge le procedure per i contratti TD, come avviene oggi con quelli TI. Non accadrà mai, vedrai.

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  46. @ Untenured

    Non e' illusorio per niente, basta un articolo di un comma: "Le procedure di reclutamento per i posti di ricercatore a TD di cui alla ... sono soggette alle disposizioni della ... (201/98)".

    Fatto.

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  47. @ Renzino
    così le università smettono di bandire pure quelli e si mettono a fare solo assegni... se il cavallo non vuol bere, inutile forzarlo.. e chi ci va di mezzo è la nostra generazione di ricercatori (la mia perlomeno, non ho capito se tu sei un ricercatore o un politico)

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  48. Attenzione, la questione tesi è un'arma a doppio filo. Esempio. Si presentano 3 candidati, ognuno dei quali ha presentato la propria tesi di dottorato. Ma di questi solo 1 è stato in grado o è stato capace di pubblicare i risultati. Magari pure sviluppando i risultati. Gli altri due l'hanno lasciata nel cassetto. Voi come vi comporteresti, nei panni di un commissario?

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  49. @ Untenured

    Boh, mi pareva che qui si discutesse dell'insoddisfazione di lasciare le procedure per i TD cosi' come sono - in realta' io avevo provocatoriamente posto la questione della responsabilita' locale, per dibattere su codesta storia della "responsabilita'".
    Che l'Universita'-Azienda voglia assumere chi pare a Lei a' assodato, e' sempre stato cosi' - siete voi dell'APRI che vorreste forzare a scelte diverse :-))

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  50. Spesso poi nelle discipline scientifici i risultati della tesi vengono in seguito pubblicati come articoli su riviste. Io onestamente stabilirei che tutti devono inviare la tesi di dottorato e nessuno la tesi di laurea.

    Ma queste sono filosofie; credo che l'anonimo uno volesse chiedere consigli su come parare i fianchi da un eventuale (ab)uso delle tesi di dottorato e/o di laurea per orientare un concorso in una certa direzione. Cioé chiedere se esiste il rischio che il candidato prescelto e debole possa inviare le tesi e mediante la loro valutazione essere posto sopra un eventuale candidato più titolate che però non le ha allegate.

    RispondiElimina
  51. Ciao cari,
    vadiamo di fare un po' di chiarezza, almeno ciascuno sul proprio pensiero: allora, inizio io (con il mio, ovviamente).

    Io, proprio perchè sono cattolico, nutro seri dubbi, tanto sulla sociologia, quanto, a fortiori, sull'antropologia. E credo nella responsabilità individuale di ogni uomo; ma nei confronti di Dio.

    Venendo, però, a quello che qui più direttamente interessa, voglio ribadire che a me non sembra di chiedere la luna, se chiedo che i dipartimenti siano messi in concorrenza - e che a limite possano anche chiudere (non voglio mica che chiudano, voglio solo che questa opzione astrattamente esista) -, in modo che chi fa il professore in un dipartimento di eccellenza possa prendere uno stipendio molto più alto di chi fa lo stesso mestiere in un dipartimento di brocchi.
    Piuttosto, quello che fin qui non ho esplicitato, ma che è una conseguenza necessaria di tale "grande riforma", e che si arrivi all'abolizione del valore legale del titolo. Solo così ci sarà vera competizione, altrimenti gli studenti saranno sempre interessati ad iscriversi dove si regala più facilmente il "pezzo di carta", e non dove ci sono i prof. migliori, più quotati scientificamente.

    Poi mi pare incoerente dire "ma il sistema internazionale non prevede il sorteggio": grazie! Se il sistema internazionale prevede delle selezioni private è OVVIO che non preveda il sorteggio. Ma il nostro sistema è ancora caratterizzato dai concorsi pubblici, con conseguente obbligo giuridico PENALMENTE SANZIONATO di imparzialità dei commissari, ed è per questo che serve il loro sorteggio.
    E poi non cadiamo anche noi nel benaltrismo. Guardate che non ci vuole ben altro, bastano regole fatte per funzionare, e non, come quelle attuali, fatte - o modificate all'ultimo - proprio per non funzionare. Fino a questo momento è mancata la volontà politica di regole veramente blindate (troppi baroni in Parlamento?), non è che è impossibile prevederle. Ed il caso del d.m. 180 è paradigmatico. Untenured dice che se costringiamo a fare i TD con regole serie, allora si metteranno a bandire assegni.
    Ma sbaglia, si dimentica, infatti, della doppia mossa di Valditara, perchè i TD (insomma, i contrattisti ex lege Moratti), diversamente dagli assegnisti, compongono il turover (se fanno TD, cioè, possono fare ass. e ord., se fanno assegnisti no) e servono a far partire i corsi di laurea.

    Inoltre, non mi pare corretto dire che noi dell'APRI, vogliamo forzare l'Università-Azienda a non assumere chi preferisce, anzi. Noi dell'apri vogliamo arrivare anche in Italia all'Università azienda NEL SENSO E NELLA MISURA IN CUI vogliamo che i Dipartimenti e le Università siano poste in concorrenza tra loro. Ma prima di quel momento, vogliamo concorsi pubblici SERI, con regole STRINGENTI!
    Tom

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  52. ..quasi dimenticavo. France, è impressionante, la mia previsione coincide perfettamente con la tua. Siamo due pessimisti cosmici?
    In ogni caso, E'FONDAMENTALE CHE VENGANO BANDITI PIU' POSTI POSSIBILI CON LE ATTUALI REGOLE, INFATTI, QUANTOMENO, NON E' ESCLUSO CHE SARANNO GLI UNICI CONCORSI DECENTI CHE AVREMO MAI IN ITALIA!
    Tom

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  53. Mi passate l'OT?

    Che voi sappiate, i Consigli d'Area hanno piena podestà sui propri regolamenti interni a cominciare dalla composizione?

    Faccio un esempio:
    - siccome nel regolamento del CdA PincoPallino c'è scritto all'articolo "Composizione" che è formato da tutti i "docenti" che afferiscono, etc. etc.
    - dal momento che il sottoscritto è un docente a contratto di un corso che afferisce, etc. etc.
    - avrei titolo a partecipare alle riunioni del CdA?

    Dico questo perché mi è stato risposto di no, che nel CdA ci sono solo gli strutturati.

    RispondiElimina
  54. @lassie
    Te lo hanno detto perche' sanno che alle riunioni ti addormenti e russi forte.
    @Idealisti contro Realisti
    UQello che vuole l'APRI, mi sembra si sia dett&ridetto, e' arrivare ad un sistema in cui ognuno si seleziona (con un concorso, Renzino? chiamalo come vuoi, io dico con una selezione pubblica) il candidato che ritiene piu' idoneo a fare quello che vuole si faccia. La Struttura che recluta, in maniera proporzionale ai soldi pubblici che riceve, viene valutata da un apposito sistema di valutazione, complicato quanto basta a garantire una valutazione affidabile. Per inciso, io NON SO come debba essere fatta la valutazione. Sono un povero biologo, e posso parlare solo per il ristretto angolo di cielo che vedo: cionondimeno, so benissimo come distinguere candidati buoni da capre, risultati rilevanti da fuffa.
    Il sistema di valutazione si occupa di rendere efficienti i Dipartimenti che non lo sono, e i Dipartimenti stessi indirizzano i loro componenti a fare bene. Senno? Senno' chi non fa un cazzo o assume le sue personali piante di ficus viene licenziato (ebbene si, licenziato), senno' il direttore di Dipartimento che lo fa affondare viene rimosso, senno' il Dipartimento scadente viene chiuso. Renzino, qui in Olanda piu' o meno ogni anno c'e' un Dipartimento che va incontro a tali rivolgimenti. Il Dipartimento di Biochimica a Rotterdam l'hanno chiuso, e poi riaperto da zero, 5 o 6 anni fa, mi dicono. E attenzione, qui non si parla di logiche di mercato, si badi bene. Quelle le vedrei bene a regolare quei Dipartimenti/Atenei che sono finanziati in maggior parte da fondi non pubblici. Ma in Italia, semplicemente, non esistono, datosi che le cosiddette universita' private ricevono in media il 52% del loro budget dallo Stato.
    MA oggi, ahime', con tutto questo stiamo in altissimo mare. Infatti i prof universitari, i ricercatori, i tecnici amministrativi e i portieri sono inamovibili; i Dipartimenti sono eterni; il finanziamento e gli scatti automatici. La posizione piu' coerente sarebbe quella di dire congeliamo tutto fino all'Avvento. Ma la gente muore, le case crollano, i poliziotti arrestano e io forse cio' il colesterolo alto. Quindi il sistema deve andare avanti, e lo fara' matematicamente nel peggiore dei modi se decidiamo di non agire.

    RispondiElimina
  55. @ France
    anche in Italia è possibile chiudere un dipartimento. Oggi quando avviene è per motivi extra-scientifici nulla toglie che da subito si possa procedere a una riorganizzazione di dipartimenti e facoltà chiudendo alcuni (quelli meno produttivi e privi di progettualità).

    Non è che puoi stare sempre lì a dire.. ma oggi..in Italia non si può fare.. perpetuando all'infinito un modello obsoleto di università, basato su sorteggi, ricorsi al TAR..

    Avete letto l'intervista al rettore Fabiani l'altro giorno? Non a caso ciò cui più si oppone è la riorganizzazione di dipartimenti e facoltà...

    RispondiElimina
  56. No, non dico che oggi non si puo' fare, dico che pero' prima che questo e una valutazione fatta bene e un reclutamento autonomo e responsabile , puf, avvengano, insorgere, Mino, Bomba (io no, l'ho gia' fatto) e una intera generazione avranno cambiato mestiere. Che non e' un male, in se', visto che tanto siam dei gasteropodi, pero' fa girare i coglioni...

    RispondiElimina
  57. non puoi usare il ricatto morale della condizione di singoli individui... né puoi illudere questi individui e altri nella loro condizione (che peraltro è la mia condizione!) che il sorteggio porterà loro a poter vincere un concorso.. attenzione..

    RispondiElimina
  58. @France

    http://www.youtube.com/watch?v=OsC7tolC1Hc

    ;-)

    p.s.
    avrete pure Ichino dalla vostra, ma noi vi attacchiamo con 3 carrarmatini capeggiati da Visco

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  59. link giusto

    http://www.youtube.com/watch?v=OsC7toIC1Hc

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  60. @ Bombadillo

    dicevo che un cattolico dovrebbe essere il primo a sapere cosa vuol dire essere responsabile... indipendentemente dal concetto di incentivo materiale. E il concetto di bene, insomma - di nuovo - l'etica, in questo caso professionale, l'avete venduta anche voi?
    Il reclutamento responsabile si fa se sai cosa vuol dire responsabilita' (e professionalita'). Gia' ti pagano per fare quel lavoro.

    Lascio andare comunque le grandi discussioni, perche' tra l'altro oggi stiamo impegnati qui a Bru in una discussione concreta per venire a capo di un documento sulle cariere ad uso dei vari Consigli Nazionali delle Ricerche.
    Penso che fra un po' uscira' qui:
    http://www.esf.org/activities/mo-fora/research-careers.html
    Ciaociao

    RispondiElimina
  61. Ah che bell'aria freescaaaa
    Queste sono le "rivendicazioni" della manifestazione studenti+insegnanti+precari del 3 ottobre prossimo
    "Per questo il Coordinamento di Studenti e Lavoratori della Formazione invita tutte e tutti a scendere in piazza il 3 ottobre in occasione della manifestazione nazionale indetta dagli insegnanti precari, per rivendicare:
    •istruzione pubblica, di massa e di qualità
    •l'abolizione della Legge 133 e il ritiro del D.d.L. Aprea e della riforma Gelmini
    •il blocco dei licenziamenti e l'assunzione di tutti/e i/le precari/e
    •la promozione di una cultura che rifiuti ogni forma di FASCISMO, RAZZISMO e SESSISMO
    •la difesa del valore legale del titolo di studio

    Io se potessi aggiungerei anche l'abolizione dell'ora legale perche' a me mi scombussola l'orologio biologico per settimane

    RispondiElimina
  62. PADOVA HA BANDITO!!!
    E anche, un po' piu' sfigatamente, Camerino...

    http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=4&datagu=2009-09-29&task=sommario&numgu=75&tmstp=1254226248882

    Speriamo buon auspicio pure per tutte le altre!

    RispondiElimina
  63. @Renzino:
    vedi che il cattolico se lo aspetta il premio, non è affato disinteressato, a meno che non sia un santo, e dunque viva distaccato dal mondo. Gli unici "cattolici" che vivono nel mondo e, teoricamente, sarebbero disinteressati nel fare il bene, sono quelli che, ponendosi in conflitto insanabile con le parole di N.S. Gesù Cristo, e con l'insegnamento millenario della Chiesa, affermano che l'inferno sia vuoto. Anche grazie a loro, la gente è portata a ritenre, errando, che non sarà chiamata a rispondere del suo operato, e così, lasciata a se stessa, finisce per comportarsi male. L'autoresponsabilità, del resto, è un mito dei laici, non certo dei cattolici.
    Tom

    P.S.: per il 3 ottobre, si sono dimenticati dell'innalzamento dell'istruzione obbligatoria fino al conseguimento del diploma di laurea, che secondo me, invece, sarebbe essenziale in un moderno stato democratico.

    RispondiElimina
  64. la difesa del valore legale del titolo di studio...aiuto...

    RispondiElimina
  65. ....nella GU non si riesce a leggere il bando e, di conseguenza, nemmeno i settori scientifici disciplinari che hanno bandito. Mi sapete dire come ovviare a questo problema? Grazie.

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  66. @ anonimo
    è la prima votla che si presenta questo problema.
    non so che dire... in ogni caso domani si dovrebbero leggere i bandi sul sito dell'università di padova.

    RispondiElimina
  67. Grazie Insorgere, sei stato gentilissimo.....e speriamo bene per tutti gli utenti/lettori (tra cui mi inserisco anche io) del sito!
    Domani proverò su unipd e su miur.

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  68. Comunque fino a qualche ora fa c'erano i SSD dei concorsi banditi.
    Temo che dobbiamo aspettare a domani a vedere il sito dell'UNIPD.

    Comunque l'intitolazione di 2 dei 4 bandi sono sbagliate: il decreto-legge 7 settembre 2007 ecc. ecc. infatti si riferisce alla I tranche dei fondi Mussi. Mah...

    RispondiElimina
  69. scusate, una domanda che sarà già stata fatta altre volte: per i concorsi I sessione (in particolare da ricercatore) si applicano le "nuove regole" (sorteggio + valutazione per titoli). Anche per quelli banditi prima dell'entrata in vigore del D-L Gelmini?

    RispondiElimina
  70. Per tutti i concorsi della I sessione 2008 NON si applicano le nuove regole (valutazione per titoli).

    Si applica il sorteggio della commissione solo a quei concorsi della I sesssione 2008 banditi dopo l'entrata in vigore del decreto-legge 180

    RispondiElimina
  71. Mi permetto di correggere l'ottimo Mino.

    Il sorteggio della commissione si applica a tutti i concorsi della I sessione 2008, anche a quelli banditi prima del D.L. 180.

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  72. Ciao cari, avete visto i bandi di Padova?
    C'è di buono che viene chiarito in modo inequivocabile che il candidato deve illustrare e discutere i titoli, e non le pubblicazioni; solo che poi, in modo sommamente incoerente, ci aggiungono, ogni tanto, la prova di lingua: CHE E' ASSOLUTAMENTE ILLEGALE!!!!
    Che dire?..la confusione regna sovrana, eppure gli amministrativi che scrivono i bandi per le l'univesità di mestiere fanno quello, possibile che sia così difficile comprendere - e far comprendere ai docenti - delle nuove regole?
    Per quanto riguarda i limiti, in alcuni casi ci sono, in altri no, ma non ne ho visti di particolarmente scandalosi.
    Tom

    RispondiElimina
  73. sulla prova di lingua bisognerà rompergli le scatole con la solita letterina apri.

    RispondiElimina
  74. ma il MIUR aspetta l'anno prossimo per pubblicare i bandi sul suo sito?

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  75. Introvabili anche quelli di Camerino, intanto...
    Ecco, quelli li terrei decisamente d'occhio, visto i precedenti non proprio limpidissimi di quell'ateneo.

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  76. Bombadillo sei sicuro dell'illegalità della prova di lingua? La competenza linguistica non entra nella valutazione finale, ma solo nella valutazione dell'idoneità del candidato all posizione, così come altri requisiti quali fedina penale immacolata, nessun licenziamento disonorevole dalla P.A. ecc.

    Invece valutano separatamente la discussione dei titoli, e questo va contro i criteri. Di fatto i titoli dovrebbero essere valutati solo dopo la loro discussione, mi par di capire.

    RispondiElimina
  77. Alcune domande a voi che mi sembrate esperti, perdonate l'ignoranza.

    1) Perche` sarebbe un bene che la discussione sia sui titoli piuttosto che sulle pubblicazioni?

    2) Questa discussione puo` trasformarsi in un terzo grado? E` possibile che sia la versione orale delle vecchie prove scritte, in cui vieni interrogato sull'esamino del primo anno (in fondo la laurea e` un titolo)?

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  78. @ Bombadillo
    Esiste una legge - non vi so dire quale - che impone la prova di lingue per tutti i concorsi... La si faceva anche prima dell'entrata in vigore del regolamento Berlinguer (ed è obbligatoria anche in tutti gli esami finali, di laurea, di specializzazione, ecc.)

    RispondiElimina
  79. Una domanda tecnica. Con tutto il casino attualmente in corso, qual'è la fonte per sapere i nuovi bandi? Il sito del MIUR o la gazzetta ufficiale? Io non ci capisco più niente. Sto cercando un concorso ma nel sito del Miur non appare. Grazie

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  80. ..andiamo per gradi.
    I concorsi da docente universitario - ma anche, ad es., quelli da magistrato - non sono regolati dalla legge generale dei concorsi per l'accesso nella pubblica amministrazione - legge nella quale, in effetti, è prevista la prova di lingua, e sono previsti anche gli scritti e l'esame orale - ma da una legge specifica, ovverosia, attualmente, la Berlinguer, come novellata dal d.l. Gelmini.
    Dunque vale il semplice principio in base al quale la legge speciale deroga a quella generale.
    Per altro, la dimostrazione lampante di quanto affermo sta nel fatto che adesso, nel concorso da ricercatore, oltre alla prova di lingua, non ci sono più pure scritti ed orali, che pure sussistono nella legge generale sull'accesso alla P.A.: così come non ci sono (E NON VI ERANO NEANCHE PRIMA) scritti, orali E PROVA DI LINGUA nei concorsi da associato e da ordinario.
    Se, però, uno può diventare ordinario senza superare una prova di lingua, mi pare evidente che, a fortiori, può diventare ricercatore: il più infatti comprende il meno.
    Qundi, sì, sono sicuro. E sì dovremmo fargli la letterina. NON POSSONO CONTINUARE AD INVNTARSI UNA PROVA CHE NON E' PREVISTA DALLA LEGGE. La legge, nello specifico, potrà piacere o dispiacere, ma comunque va applicata.

    RispondiElimina
  81. ..andrea e rookie: in effetti, stando alla lettera della legge, si può sostenere che la valutazione dei titoli comprende la valutazione della discussione e illustrazione degli stessi. Insomma, i titoli li devi valutare una volta, non solo in se, ma così come sono stati illustrati e discussi. Mi pare, però, un errore veniale.
    La cosa importante da capire, invece, è che non si tratta di un esame orale. E' proprio per questo, poi, che è meglio la discussione/illustrazione dei titoli, che non quella delle pubblicazioni. Nel secondo caso, infatti, entrando nel merito della materia, il tutto potrebbe più facilmente diventare una sorta di esame orale. Viceversa, con la illustrazione/discussione dei titoli, questo problema non si pone: il titolo, infatti, è la laurea, non il merito di ogni singolo esame, non scherziamo. Si tratterà, in definitiva, di spiegare il nostro percorso: mi sono laureato qui, con il prof. Tizio, con una tesi su questo argomento, poi ho provato il dottorato qui, e su questo tema perchè..., e poi ho fatto questo e poi quest'altro.
    Ovviamente il risultato dipende molto anche dai cnadidati, e dalla loro personalità. Sta ai candidati, infatti, bacchettare i commissari qualora dovessero provare ILLEGALMENTE a svoltare il tutto ad esame. Insomma, si tratta, come sempre, di tirare fuori le OO, perchè chi pecora si fa il lupo se lo mangia!
    Tom
    P.S.: per l'ultimo anonimo, la fonte ufficiale è sempre la G.U., comunque puoi andare sul sito della singola Università, mentre è inutile andare su quello del Miur, che tanto ti rinvia a quello della singola sede.

    RispondiElimina
  82. Sono anche usciti 2 posti Mussi a Teramo, entrambi con limiti di pubblicazioni (5 e 10) e nel bando ci hanno ficcato pure prove scritte e orali!
    Complimenti agli estensori dei bandi.

    RispondiElimina
  83. La valutazione delle pubblicazioni è esente dalla discussione. Sarebbe quindi legittimo aspettarsi che la valutazione delle pubblicazioni fosse esperita e resa pubblica PRIMA della discussione dei titoli?
    Così uno magari si risparmia viaggio e pernottamento.

    RispondiElimina
  84. Ed è uscito anche il bando a Camerino.
    Qui c'è una novità fantasiosa: "illustrazione dei titoli potrà avvenire anche in lingua inglese" (a sorpresa). Nella frase successiva è scritto: "i commissari verbalizzano il giudizio sulla prova sostenuta"...

    RispondiElimina
  85. Fantasioso e' dir poco! Persino gli allegati bilingue! Mai vista questa... Pero' quel contributo di 20 euri per l'iscrizione, uhmm...quanto poco mi piace! Spese di cancelleria, vabbeh, ma, proprio a carico nostro?

    RispondiElimina
  86. Se gli atenei continuano a scrivere bandi così a cazzo di cane, tu vedi come l'anno prossimo gli avvocati avranno di che lavorare!!!

    Sarà contento il nostro Bombadilllo, signore della foresta :)

    lassie


    TUTTI AL TARE, TUTTI AL TARE,
    LI RICORSI VOGLIAM FARE !!!!!!!

    RispondiElimina
  87. non c'è bisogno di ricorsi. basta che l'apri invii la solita letterina garbta al rettore. vedrete che anche camerino, dopo sassari e sannio, modificherà i bandi

    RispondiElimina
  88. Stephen Hawking in pensione a 67 anni

    http://www.unita.it/newsansa/54187/scienza_gb_stephen_hawking_lascia_cambridge

    e i nostri, che non sono neanche un pezzo di Stephen?

    RispondiElimina
  89. ..cane sciolto ha ragione.
    Del resto, anche nell'architettura del "concorso perfetto" delineato nella petizione fondativa dell'APRI il seminario era messo alla fine, in modo tale da creare disagi solo a quelli che realmente potevano vincere il concorso. Per questo, poi, ho parlato di errore veniale, nel senso che tutto sommato è più pratico che la discussione dei titoli si faccia alla fine, anche se stando alla lettera della legge non sarebbe così.
    Tom
    P.S.: 1, 10, 100, 1000 Univerisità di Padova!
    P.P.S: scusate, renzino l'europeo ed euroscience, ma siete la stessa persona o due persone diverse?

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  90. Ignazio Marino parla di università e ricerca. Guardate il video su www.ricercatoridemocratici.blogspot.com
    da non perdere!

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  91. Ragazzi, qui si cazzeggia troppo! Avete visto l'articolo del Messaggero sul casino FIRB? Non mi dite che anche questo è colpa dell'opposizione al governo che non controlla i corridoi del ministero? Per me la situazione è allo sfascio totale e ostinarsi nelle piccole beghe (tipo, sono richieste 5 e non 8 pubblicazioni per un concorso a ricercatore... Ma un ricercatore non dovrebbe essere un giovane promettente che magari ha solo 1 o 2 pubblicazioni e tanta voglia di fare?) significa solo fare il gioco del "grande fratello" (a proposito come si fa per partecipare alle selezioni per il programma... altro che ricerca!)

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  92. metti il link all'articolo sul FIRB

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  93. http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2009/10/01SI54165.PDF

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  94. No, un ricercatore dovrebbe essere uno che ha dimostrato di essere in grado di fare ricerca e ha tanta voglia di fare.

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  95. A mio modesto avviso, se hai 10 pubblicazioni serie non devi partecipare ad un concorso da ricercatore ma ad uno da professore... altrimenti significa che a quarant'anni buoni ti ritrovi ad uno stadio iniziale di carriera (vicino alla pensione, tra l'altro, stando alle nuove direttive) e, se ti va bene, puoi solo perpetuare il sistema gerontocratico contro cui tutti giustamente inveiscono...

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  96. http://www.flcgil.it/notizie/rassegna_stampa/2009/ottobre/messaggero_universita_la_beffa_dei_fondi_per_i_giovani_ricercatori

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  97. Quindi se uno ha 32 anni e 10 pubblicazioni e un altro ha 32 anni e 5 pubblicazioni è giusto mettere un limite di 5 e possibilmente trombare il primo. Il quale dovrà competere per un posto da associato (che in Italia per uno che non è già ricercatore è un proposito ridicolo).

    Siamo passati dal non riconoscimento del merito al riconoscimento del demerito.

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  98. Non volevo dire questo... Volevo solo sottolineare alcune macroscopiche anomalie del sistema, come quella di partecipare ad un concorso per un grado inziale di carriera avendo già i titoli per gradi superiori.
    Ve lo dice uno che partecipa ad un concorso dove ha potuto presentare 8 pubblicazioni mentre ne ha all'attivo più di 30.

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  99. Nonostante quello che sostengono alcuni, il mio preside oggi mi ha chiaramente confermato che bandire oggi i posti Mussi significa farlo senza avere la certezza finale di avere poi i soldi. Manca tutt'ora l'atto formale (formale?) con cui la Gelmini assegna i fondi. Chi bandisce ora posti Mussi lo fa, per il momento, a scatola chiusa. Le università più serie aspettano di capire se avranno i fondi realmente o no...

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  100. Quello che ti ha detto il tuo Preside è una emerita cavolata. I fondi Mussi (II tranche) sono stati DATI alle università formalmente il 9 Dicembre 2008 con una apposita nota ministeriale. Il fatto che alcune università li abbiano già banditi ne è una dimostrazione. Se poi la SISSA, la Normale, Pisa, Padova, ecc. non sono università serie, questo lo lascio decidere al tuo Preside.
    Credo che purtroppo da parte di molti atenei ci sia il desiderio di ritardare quanto più i bandi, per motivi molteplici: risparmiare budget per le promozioni di carriera; attendere che cambino ancora le regole sul reclutamento; o semplicemente perchè dei ricercatori non se ne fregano nulla. In questo, purtroppo, hanno trovato un interesse convergente del Governo, che ha tutto l'interesse a che i concorsi non si facciano.

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  101. Urge una presa di posizione del tipo "FUTURO IN RICERCA, PRESENTE IN VACCA", da inviare a societa' scientifiche, autorita' accademiche, e politiche, ecc.
    Se non si e' in grado di fare questo, che la peste arrivi senza remore.

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  102. @ anonimo
    1. scegliti un nick, qualche che sia, così sei più riconoscibile ed è più facile discutere
    2. quel che ha scritto mino è verissimo, tuttavia va riconosciuto che i fondi mussi coprono il 50% dei posti, il restante 50% va coperto col ffo. se questo arriva tardi e finché non c'è certezza sul futuro prossimo è difficile fare bilanci di previsione e stanziare fondi.

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  103. @ mino
    da pisano ed ex-normalista ti posso dire che la normale e l'unipi NON sono istituzioni serie

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  104. Articolo di Odifreddi:

    http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2009/10/01SI54165.PDF

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  105. Mi pare di capire che quasi tutti i bandi appena usciti presentano la prova orale con tanto di giudizio dei commissari.... Padova compresa.
    Qualcuno lo ha già segnalato a chi di dovere?

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  106. l'apri sta provvedendo. al miur sostengono che il colloquio - che non è una prova - non deve pesare sulla valutazione. stiamo premendo perché emanino una circolare chiarificatrice

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  107. @ insorgere e anonimo

    a Cagliari il colloquio è parte della valutazione questo il testo del bando: " ogni commissario esprime il proprio giudizio e la commissione quello collegiale, sui titoli, sulle pubblicazioni, nonchè sulla discussione sostenuta da ciascun candidato"
    Mi pare che anche Padova sia sulla stessa linea

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  108. ..è molto importante che sia eliminata la verifica della lingua straniera, infatti, tale verifica è possibile solo se si considera l'illustrazione e discussione dei titoli come una vera e propria "prova orale", in quanto, nella legge generale sui concorsi, si chiarisce che, nell'ambito della prova orale, vi è anche la verifica della lingua straniera.
    Siccome, però, la discussione e illustrazione dei titoli NON E' una "prova orale", la previsione di una verifica della lingua straniera risulta del tutto priva di un aggancio normativo, e quindi radicalmetne illegittima.
    Tom

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  109. E' fondamentalissimo quello che dice insorgere: l'illustrazione dei titoli non pesi sulla valutazione!!!!

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  110. ragazzi la situazione è pasticciata e tutto dipende dalla pessima formulazione della legge. se il parlamento scrivesse le norme come si deve poi non ci sarebbe tanto da discutere sulla loro interpretazione.

    l'ufficio legislativo del miur è daccordo con noi, ovvero sostiene che il colloquio non rientra nella valutazione è NON è una prova. speriamo si decidano a dirlo anche agli atenei. tra l'altro, se anche ora arrivasse una rettifica in tal senso credo che molti atenei dovrebbero rifare i bandi e riaprire i termini per le domande

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  111. E' essenziale che il ministero invii la circolare esplicativa. Se non tanto vale restare a casa. Sarebbe la solita pastetta all'italiana.

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  112. che le prove di lingua nel bando di Padova siano strumenti di selezione ad uso delle commissione per agvolare qualcuno o ostacolare altri mi pare evidente se si osserva che non tutti i 93 posti hanno questa prova e che in alcuni casi è solo inglese, in altri inglese, tedesco etc.

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  113. Mino, rispetto alla questione dei posti Mussi si parlava a dire il vero proprio di Padova, la questione della quota FFO è infatti decisiva per il numero finale dei posti da bandire...

    Le prove di lingua sono tra l'altro fortemente volute dalle facoltà di lingue, per ovvi motivi, in compenso Padova in diversi casi non ha inserito limiti alle pubblicazioni

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  114. @tutti: secondo me, complessivamente,Padova non è andata male con i suoi bandi; solo che pure le Facoltà di lingue, come tutte le altre, non possono prevedere la prova di lingue. Così come, per altro, non la potevano prevedere nei concorsi da associato e da ordinario. Se uno fino a ieri poteva diventare ordinario di lingua inglese, senza superare una prova di lingua, non vedo cosa ci sia di scandaloso che oggi possa diventare un semplice ricercatore.
    In ogni caso, la legge è legge, e le Facoltà non si possono inventare prove ulteriori non previste dalla legge, altrimenti potrebbero iniziare a prevedere qualsiasi prova, anche di equilibrismo, o di ballo: ma scherziamo?
    Tom

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  115. Tutta la riforma del 3+2, Bombadillo, è stata applicata quasi in tutt'Italia in un'ottica di "resistenza" al ministero. E' la mentalità di molte facoltà, figuriamoci quindi nella gestione dei concorsi... Secondo me è davvero un gran bene il vostro segnalare tutte le anomalie, finora semplicemente nessuno lo faceva e passava di tutto

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  116. infatti per quanto possa apparire strano il solo fatto di segnalare e denunciare anomalie e abusi spesso basta a impedirne la riproduzione e in alcuni casi ha spinto atenei (sassari e sannio per es.) a modificare i bandi.

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  117. http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=22521&sez=HOME_SCUOLA&npl=&desc_sez=

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  118. Dalla ML di Ateneo (La Sapienza)
    Estratto dell'ultima seduta di CdA.

    Da strabuzzare gli occhi:

    ....................
    * Personale
    - Trattenimento in servizio del personale. L. 133/2009.
    Deliberato di esaminare, in una successiva seduta, la definizione dei criteri che dovranno regolare, a partire dall'anno accademico 2010/2011, le future richieste di mantenimento in servizio dei docenti, in coerenza con le diposizioni normative. Deliberato in via del tutto eccezionale e transitoria di proporre ai ricorrenti, inclusi coloro che hanno ottenuto sentenze favorevoli e al restante personale docente interessato, una forma alternativa che preveda la possibilità di stipulare un contratto di insegnamento della durata di un anno accademico, rinnovabile per un ulteriore anno. In questa ipotesi il corrispettivo previsto per i professori di I fascia è pari a euro 24.000, per i professori di II fascia a euro 18.000 e a euro. 12.000 per i ricercatori e gli assistenti del ruolo ad esaurimento.

    - Reclutamento ricercatori. Approvato il reclutamento di due ricercatori a tempo determinato presso il Dipartimento di Idraulica, trasporti e strade; un ricercatore presso il Dipartimento di Fisica; un ricercatore presso il Dipartimento di Medicina clinica; tre ricercatori presso il dipartimento di Scienze Biochimiche "A.Rossi Fanelli".

    - Rinnovo contratti ricercatori. Approvato il rinnovo dei contratti a due ricercatori presso il Dipartimento di Istologia e Embriologia medica e il Dipartimento di Scienze Neurologiche.

    - Finanziamento da parte del Comune di Cisterna di Latina di due posti di ruolo di professore di prima e seconda fascia presso la Facoltà di Ingegneria. Approvato.

    - Convenzione tra Sapienza e Novartis Farma Spa per il finanziamento di un posto di ricercatore universitario presso la I Facoltà di Medicina e Chirurgia. Approvata.

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  119. E riguardo al bando dei 72 posti Mussi?

    P.S. a Bari, nonostante le difficoltà di bilancio, è stato deciso di accogliere tutte le 19 richieste dei 70-enni di avere la proroga in servizio, perfino per 4 docenti di Medicina per i quali la Facoltà aveva dato parere NEGATIVO.

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  120. dei posti Mussi alla Sapienza non si sa un cazzo.
    immagino stiano aspettando il FFO, ma de sto passo finiamo nel 2010 e addio fondi.

    p.s.
    avete letto dell'interrogazione della Ghizzoni sul FIRB?

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  121. Salve ma come sono regolementati i finanziamenti da parte di privati o enti dei posti a ricercatore e professore?

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  122. Buona settimana, vi segnalo Gianni Trovati sul Sole 24 Ore:

    www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/5-ottobre-2009/universita-spingono-prof-interni.shtml

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  123. -> 1prec

    regolamentati? :-)

    guardate, seriamente, chi voleva diventare ordinario lo sta diventando uguale, con o senza riforma, con o senza FFO, con o senza turnover.
    Qui se ne fottono, non so come, ma se ne fottono.

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  124. In teoria ci sarebbe un concorso, come per qualsiasi posto da ass., ord. o ric.

    Diciamo che il privato paga i costi per un tot. di anni, di solito fra 5 e 8, e poi il docente o ric. passa a carico dell'ateneo.

    E' un ottimo investimento: costituisci una società, ci metti qualche centinaio di milioni di euro, finanzi un posto per te o per un amico, rientri delle spese nei primi 5-8 anni e dall'anno successivo l'investimento inizia a rendere per tutta la vita. Altro che la previdenza complementare, la borsa, le obbligazioni, i titoli di stato. Rendimento del 20% annuo GARANTITO.

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  125. ciao a tutti e scusate se torno sull'argomento ma mi pare doveroso segnalare che anche Brescia ha appena bandito 13 posti da ricercatore in cui sono previsti (in alcuni casi ma non sempre) limiti alle pubblicazioni (anche 5) prova di lingua e prova orale. Su questo ultimo punto si legge: "oltre alla valutazione dei titoli e pubblicazioni... la procedura prevede l'illustrazione e la discussione dei titoli..... il colloquio di valutazione si svolgerà presso.... Al termine ogni commissario esprime il proprio giudizio sulla prova sostenuta da ciascun candidato....Sulla base dei giudizi espressi concernenti la valutazione dei titoli ed il colloquio la commissione dichiara il vincitore

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  126. dopo anni di magra un po' di concorsi.
    Nessun limite di pubblicazioni a Cagliari, 10 a Padova, 5 a Brescia...
    Ancora un po' di pazienza e per diventare ricercatori bisognerà non avere mai pubblicato nulla.

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  127. scriveremo una letterina cortese anche al rettore di brescia

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  128. Il Miur ha indetto la seconda sessione straordinaria 2009 per la costituzione delle commissioni giudicatrici dei concorsi per posti di professore di I e II fascia e ricercatore universitario. Si voterà tra il 9 e il 12 novembre 2009

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  129. due articoli curiosamente censurati dalla rassegna stampa crui ma presenti su quella del cnr:

    http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/09-10/091005/NKUYX.tif

    http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/09-10/091005/NKUZ2.tif

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  130. Dal bando di Brescia:
    Dopo la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche, i candidati sostengono due prove scritte, una delle quali sostituibile con una prova pratica, ed una prova orale che cocncorrono alla valutazione complessiva.

    Sarà il caso di scriverla bella decisa questa lettera...

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  131. non ti preoccupare rookie. abbiamo fatto cambiare altri bandi, cambierà anche questo.

    certo che gli amministrativi potrebbero anche leggersi i testi normativi prima di scrivere i bandi....

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  132. Scusate la domanda forse stupida, ma ho fatto PhD e ostdoc all'estero per cui non sono troppo familiare col mondo accademico italiano: nei bandi per posti da ricercatore viene specificato un qualche profilo per delimitare il tipo di figura da assumere (che ovviamente può essere ritagliato a misura del candidato interno)? Voglio dire, in un concorso per fisica sperimentale, è "ben accetto" ogni fisico sperimentale, oppure da qualche parte possono introdurre la clausola che sarà titolo preferenziale, che ne so, l'esperienza nella fisica sperimentale dell'uovo di Pasqua?

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  133. Scusate, una domanda, spero possiate aiutarmi: la verifica di conoscenza della lingua e.' ammissibile in una valutazione comparativa per ricercatore? Io credevo di no, ma all'università di Foggia (giurisprudenza) la prevedono. Cosa posso fare.

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