martedì 22 settembre 2009
L'EUROPA RISPONDE
Giunge a distanza di due settimane la risposta del commissario europeo Potocnik.
In sostanza, ci sono nel cuore, ma ce la dobbiamo vedere con Governo italiano...
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Il blog dei Precari della Ricerca in Italia, curato dall'APRI (Associazione Precari della Ricerca Italiani). Un luogo dove i ricercatori possono discutere delle iniziative per una riforma dell'Università e della Ricerca che portino l'Italia in Europa e, soprattutto, l'Europa in Italia.
Bel riconoscimento questo, France!
RispondiEliminaForse vale la pena publicizzarlo sui giornali, chissà?
P.S. Ho eseguito le dettagliate istruzioni di Bartilindon e ora la grafica dovrebbe essere migliorata.
La Commissione Europea risponde a tutti, caro il mio France. Non sono mica come quei buzzurri del Governo Italiano !!!!
RispondiEliminaComunque sei il benvenuto in Europa, come tutti i ricercatori precari, l'APRI, ecc. - di cui si tiene maggior considerazione a Bruxelles che nel microcosmo romano, come ho tentato di spiegarti piu' volte... :-))
la commissione ha rispoto quel che ci si poteva aspettare, ovvero che non sanno che farci se siamo governati da una manica di ......
RispondiElimina@ renzino
l'apri non ha confini. però, anche alla luce di quanto ribadito in questa lettera, mi chiedo: che può fare concretamente, oggi, per noi l'Europa?
i principi, le carte dei diritti sono belle e sacrosante. ma finche non saranno vincolanti e non ci saranno sanzioni per chi ci si pulisce le dorate chiappe...
@Renzino
RispondiEliminaChe l'Europa ci possa far poco lo si sa. D'altra parte un paese che fa governare la Lega si merita di essere ignorato dall'Europa (qualunquismo delirante). Credo che dovremmo cercare di avere una audizione al Parlamento Europeo, e magari filmarla e metterla su Youtube come fa B.Grillo. NOn mancheremo anche di girare il botta e risposta ai media.
O, ma che te eri diventato prof mica lo sapevamo: te lo sapevi?
Scusate, ma questo blog diventa sempre piu' il blog APRI e pubblicizza solo le iniziative apri.
RispondiEliminaE anche nelle risposte mi sembra si stia perdendo la bussola di quello che viene fatto, si sta facendo, si potrebbe fare.
@ anonimo
RispondiElimina1. se magari ti scegli un nick è più facile interloquire, riconoscere le tue posizioni ecc.
2. sei libero di fare proposte, critiche, elaborare strategie. dicci tutto quel che pensi.
però non basta dire genericamente che "si è persa la bussola". dicci secondo te cosa va fatto, entriamo nel merito.
La stampa oggi e' uscita con molti articoli sul DDL.
RispondiEliminaSi, al solito tanti articoli sul nulla, sull'annuncio della riforma. Il Giornale (e vabbe') come se addirittura domani partissero i panzer all'attacco della Minerva... Mi chiedo come facciano a campare cosi' di NON-notizie...
RispondiElimina1. il ddl NON esiste
RispondiElimina2. è opportuno fare proposte, precise, puntuali, articolate ora - prima che il testo giunga a maturazione.
scrivete cosa vorreste che ci fosse nel ddl, con riferimenti concreti. cosa vorreste per il reclutamento, cosa per la tenure-track, che tipo di articolazione tra le fascie ecc. ecc. ecc.
se vogliamo farci sentire dobbiamo elaborare una piattaforma chiara per tempo. l'apri, per conto suo, ha avviato la riflessione. tuttavia sarebbe utile sentire il parere di tutti, ogni proposta può essere utile
si discute di un ddl che nessun conosce.
RispondiEliminaqualcuno ha visto bozze recenti?
mi è stato fatto notare che una mia precedente presa di posizione contraria al ddl (perchè temo che porti a ulteriori blocchi e ritardi) rischiava di passare come "posizione apri".
RispondiEliminadunque chiarisco che parlavo a titolo personale.
l'apri non è a prescindere ne favorevole ne contraria al ddl. dipende da come sarà il testo e da quali effetti produrrà.
ragazzi, a quanto pare siete dei gran bravi rompipalle....
RispondiEliminahttp://www.uniss.it/documenti/concorsiRicercatori/D.R_2017_-_rettifica_e_riapertura_termini.pdf
Insorgere propone un tema FONDAMENTALE: discutere del DDL su bozze recenti.
RispondiEliminaE' vero, la scadenza dei posti Mussi, il DM sulle nuove regole per i ricercatori, la riapertura della I sessione 2008, tutto molto importante, ma il DDL è qui per rimanere!!! (perchè questi staranno al governo per i prossimi vent'anni! no, dico, avete sentito che franceschini, bersani e marino litigano per mettere o non mettere i manifesto? cosi' non si va da nessuna parte!)
DDL, dunque. Io conoscevo una bozza di aprile 2009, qui: http://cnu.cineca.it/notizie06/ddl_bozza_2_aprileii.pdf
e un confronto tra bozza Gelmini e proposta Pd qui, datata giugno 2009:
http://cnu.cineca.it/nazionale06/2009-6_confronto_bozze_ddl_gelmini-pd-a_cura_cnu.pdf
nulla di piu' recente?
grazie
(il secondo documento CNU parla di una bozza DDL Gelmini di metà Giugno... Boh?!)
RispondiElimina[UnRicercatore]
RispondiEliminaLa riga nera fatela un po' più sottile che ora sembra tanto dividere messaggi del tipo
"Si è spento serenamente.."
oppure
"Munito dei conforti religiosi.."
Ah ah!!! E' vero, ha un che di "mortuario"...
RispondiEliminaGiusto UnRicercatore!
RispondiEliminaInsorgere: metti il colore un po' piu' chiaro (es #666) e la linea a 2px
Per il DDL, in un vecchio post sul forum RNRP si faceva riferimento ad una bozza di meta' maggio: http://ricercatoriprecari.wordpress.com/2009/05/18/nuova-bozza-decreto-di-legge-delega-governance-e-reclutamento/
@ orgogliosardo
RispondiEliminanel caso di sassari ci siamo andati giù pesante: parallelamente alla campagna di stampa nazionale contro i limiti alle pubblicazioni (in cui sassari è stata sputtanata con altri), gli abbiam mandato una educata letterina in cui - facendo riferimento alla legge che consenti di porre limiti solo nella misura in cui questo non inficia una seria valutazione - gli abbiamo ricordato che i loro limiti erano inferiori a quelli del CUN e abbiamo sommessamente minacciato azioni legali.
dopo non molto, tracchete....hanno cambiato i bandi e - seppure non cancellato il limite - lo hanno cambiato da 3 a 8. ora sanno, loro ma anche tanti altri rettori a cui abbiamo mandato affettuose missive, che c'è qualcuno che vigila e prende provvedimenti. e che se faranno cazzate verrano sputtanati a mezzo stampa (o peggio).
@ orgogliosardo
RispondiEliminaperchè non ti iscrivi ad apri?
@ insorgere
RispondiEliminaPerché condivido ed ammiro ció che avete fatto finora, ma sono profondamente contro la chiamata responsabile. Non perché non sia un principio giusto, ma perché convinto che applicato alla poca eticitá del nostro popolo servirebbe solo a dare mano libera a baroni e servitori per fare i loro porci comodi e non doverne piú rispondere. E son certo che venderebbero un paio di publicazioni per una grande produzione scientifica se fosse necessario giustificare qualche cosa. Ed ancora perché son convinto che i figli di nessuno abbiano qualche possibilitá in piú con le attuali, nuove regole. Mi limiterei insomma a battermi per una buona applicazione, come peraltro state facendo alla grande.
Rispondo all'appello di insorgere.
RispondiEliminaQualche proposta per il DDL sul reclutamento dei ricercatori (e pregresso)
- assegno di ricerca max 2 anni, incompatibile con dottorato e post-doc
(finanziabile su progetti od altro, ma non FFO)
- dottorato 4 anni (solo con borsa)
- due anni di _solo_ studio - formazione III livello
(no ricerca, no didattica)
- due anni di sola ricerca (no didattica)
- _unico_ tipo di contratto per posizione post-doc: RTD
- max 6 anni
- valutazione all'ingresso con commissione esterna (referee esteri)
- eventuale "bonus" nella valutazione se PhD ottenuto in altro ateneo
- stipendio 150-200% RTI (la precarieta' ed il rischio, _reale_, di non
entrare stabilmente devono essere remunerati)
- finanziabile su FFO, ma anche su fondi esterni
(qui ci vorrebbe un sistema di pesi e contrappesi,
per non danneggiare gli SSD che intrinsecamente non hanno
capacita' di attrarre fondi esterni: non ho le idee chiare)
=> obbiettivo: sfruttare i finanziamenti esterni che per universita'
tecniche sono dello stesso ordine di grandezza del FFO
- per la ricerca/gestione fondi/presentazione progetti: equivalenza
totale con RTI (in modo da garantire all'RTD ampia liberta')
- tenure-track per l'ingresso come RTI (o come associato?)
- esame tenure al 5 anno
- commissione mista (interni alla facolta' in mumero minore,
referee esteri in numero maggiore)
- per i primi tre anni obbligo di assistenza ai corsi
(con tetto massimo)
- dal quarto cultore della materia e possibilita' di tenere corsi
- il n. totale di posti RTD banditi ogni anno non dovrebbe superare un
multiplo ragionevole (fissato per legge) del numero di RTI effettivamente
disponibili: es. max 3 volte
=> obiettivo: garantire una reale possibilita' di entrare a chi e'
sulla tenure track
=> questa e' una nota dolente perche' vorrebbe dire avere una pianificazione pluriennale seria dei posti...
Obbiettivo di questo percorso: garantire una stabilita' nel tempo ma ridurre progressivamente la base con strettoie progressive (ovviamente relativamente a RTI, II e I fascia, sono per la piramide dritta a base larga).
Arghh ... molti punti elenco avevano indentazioni multiple ... cosi' e' molto poco leggibile: e' possibile postare con dei codici simil-HTML?
RispondiEliminaArticolo sui ricercatori a TD sulla Stampa.
RispondiEliminahttp://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2009/09/24SI54013.PDF
Ottimo!
RispondiElimina(l'articolo ... pessimo il rapporto tra bandi TI/TD)
Ecco un'altra bella figura....
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/denuncia-medico-usa/denuncia-medico-usa/denuncia-medico-usa.html
riceviamo e volentieri pubblichiamo:
RispondiElimina------------
Cari colleghi, il Senato ha bocciato anche in aula tutti gli emendamenti
presentati in favore dell'esclusione dei ricercatori universitari dalle
norme sul prepensionamento coatto.
A dire il vero sono stati presentati emendamenti sia dall'opposizione che
dalla maggioranza. In quest'ultimo caso da parte del presidente della
commissione istruzione Sen. Possa del PdL che è stato invitato dal governo
a ritirare l'emendamento.
L'operazione bipartizan in favore dei ricercatori non è riuscita per
esclusiva responsabilità del governo e non della sua maggioranza
parlamentare che in commissione aveva più volte ribadito la necessità di
sanare questo problema che discrimina fortemente i ricercatori rispetto
alle altre fasce. E' quindi il governo che continua la sua azione
pervicace contro i ricercatori universitari, in palese contraddizione con
le dichiarazioni ministeriali sull'importanza della ricerca e dei
ricercatori stessi per lo sviluppo del Paese e in barba alle dichiarazioni
di autorevoli esponenti della maggioranza, anche universitari, costretti a
fare marcia indietro.
Se ne deve concludere che è il Governo ad essere contro lo sviluppo del
Paese, contro l'attività didattica e di ricerca di molti nostri colleghi
che hanno lavorato nelle università e che, alla soglia dei sessant'anni,
si vedranno recapitare il benservito. Più anti-italiano di così...
Marco Merafina
Coordinamento Nazionale Ricercatori Universitari
Bene.
RispondiEliminaLa posizione Apri sulla questione è che tale regola fosse ingiusta non perchè per la questione del (pre)pensionamento, ma perchè riguardava solo i ricercatori e non anche i professori associati e ordinari e avrebbe voluto non solo l'approvazione, ma una sua estensione in quell'ottica
RispondiEliminaDiciamolo chiaramente... la norma per i ricercatori va bene perchè sono sfigati che non sono riusciti a trovare in tanti anni il canale giusto per diventare associati o ordinari (dunque, secondo la prima legge non scritta della Repubblica Italiana Delle Banane, vanno puniti). I furbi che invece ci sono riusciti vanno tutelati... Il sillogismo non fa una piega!
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/denuncia-medico-usa/denuncia-medico-usa/denuncia-medico-usa.html
RispondiEliminaW il Capitalismo
RispondiEliminaW il neo-liberalismo
RispondiEliminaW chi aspettava di vedere il proprio FIRB giudicato equamente e 'eticamente' dalla commissione (che ancora non esiste.)!
RispondiEliminaPovero illuso...
A Gianluca,
RispondiEliminail dottorato 2+2 mi sembra una fesseria. Può andare nel sistema anglosassone, in cui si può accedere dopo il Bs, ma in Italia la laurea magistrale è sufficiente per cominciare a fare ricerca. La formazione e un po' di didattica si possono fare in parallelo con la ricerca.
Con il 2+2:
si ridurrebbe il tempo dedicato alla ricerca -> meno pubblicazioni;
si finirebbe un anno più tardi, e già cominciamo l'univesità un anno dopo e impieghiamo mediamente più tempo a laurearci che all'estero.
In questo modo i nostri PhD sarebbero meno competitivi.
Mozione del CUN su bandi ricercatore
RispondiEliminahttp://www.cun.it/media/103070/mo_2009_09_24.pdf
Caso Fiocchi:
RispondiElimina- post di Marco Cattaneo
http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/09/24/il-vizietto/
- annuncio Gelmini su reazione
http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/denuncia-medico-usa/annuncio-gelmini/annuncio-gelmini.html
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaa me la denuncia del Prof. Fiocchi, di cui si parla oggi su Repubblica.it non è piaciuta. Vi spiego perchè http://occhichesannoguardare.myblog.it/archive/2009/09/24/la-dannosa-ed-inutile-denuncia-del-prof-fiocchi.html#more
RispondiEliminaSaro' buono e diro' la mia qui invece che sul mio blog, Corrente Mese.
RispondiEliminaSecondo me tutto e' ancora piu' assurdo: qualche cazzone di funzionario del ministero NON SA cosa sia la peer review e a domanda :"A chi hanno mandato il mio progetto?" ha risposto:"Al Professor Fiocchi". Visto come vanno le cose al MIUR, non me ne stupirei affatto. E comunque sia, bisognerebbe trasferirli tutti alla Missione Italiana in Antartide dall'usciere al Direttore Generale...