martedì 25 gennaio 2011
Il direttivo dell'ANVUR
Nominato il direttivo dell'ANVUR.
"Nella rosa dei sette nomi approvati, compaiono due economisti (Fiorella Kostoris e Andrea Bonaccorsi), una sociologa (Luisa Ribolzi), un genetista (Novelli), un veterinario (Massimo Castagnaro), un fisico (Stefano Fantoni) e un ingegnere (Sergio Benedetto)".
Ci si chiede dove siano gli umanisti (parte la sociologa Luisa Ribolzi).
Significa che si applicheranno criteri estranei alle materie umanistiche per la loro valutazione?
Oppure che non ci sara' nessuna valutazione per gli umanisti?
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E per chi ne volesse sapere di piu' su queste persone (prima di perdersi nelle eruditissime note di Renzino...), guardatevi il sito linkato al mio nome. Have a nice day!
RispondiEliminail metodo di valutazione è universale, cioè trasversale alle diverse branche del sapere scientifico: il peer-review, la valutazione tra pari.
RispondiEliminaPoi all'interno di ogni settore si sceglieranno i criteri pertinenti per valutare la qualità delle pubblicazioni presentate.
Nelle scienze "esatte" varranno quelli bibliometrici (IF, H-index etc.), in quelle umanistiche altri criteri meno quantificabili ma ugualmente verificabili: circolazione nazionale vs.internazionale delle pubblicazioni, rilevanza della sede editoriale etc.
l'affidabilità del processo dipenderà soprattutto dagli studiosi cui sarà affidata la direzione dei panels di valutazione per ciascuna area scientifica.
Dovranno essere studiosi di comprovata notorietà nazionale e internazionale, con chiare credenziali di autonomia e indipendenza di giudizio.
Il modello da cui partire è il CIVR 2001-03.
E già cominciamo malissimo perché l'autonomia di indipendenza e di giudizio non è mai stata la qualità ideale per poter essere felicemente paraculati all'interno dell'accademia italiana. Per tacere della notorietà internazionale di quei tanti che, in particolare nelle scienze "soft", non sono in grado nemmeno di leggere un testo in una lingua straniera.
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