Varato il primo degli oltre 50 decreti attuativi previsti dalla legge Gelmini. Il testo, disponibile in anteprima su questo sito, dopo l'approvazione del Consiglio dei Ministri, per diventare operativo dovrà incassare il parere favorevole del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti, oltre che aspettare il varo di altri decreti di natura non regolamentare concernenti la riduzione dei settori scientifico-disciplinari e i criteri di valutazione che dovranno essere utilizzati dalla commissione per il rilascio dell'abilitazione.
Ed è proprio da quest'ultimo decreto ministeriale (di natura non regolamentare) che si potrà giudicare realmente se l'abilitazione nazionale sarà una mera formalità oppure sarà improntata alla serietà ed alla severità.
Cionondimeno dalla lettura dello schema di regolamento si possono trarre alcune iniziali considerazioni.
La prima è che il criterio cardine per il rilascio o meno dell'abilitazione è dato dal parere favorevole della maggioranza dei 4/5 della commissione. Questa norma basta a vanificare il ruolo del (purtroppo) unico commissario straniero (e quindi, teoricamente, dell'unico commissario libero da conflitti di interessi). Inoltre la "regola dell'alzata di mano" - peraltro già collaudata negli attuali concorsi da ordinario e associato, con risultati di certo non molto incoraggianti - conferisce alla commissione una enorme soggettività di giudizio, oltre che un certo possibile imbarazzo nel negare l'abilitazione a qualcuno... Trattandosi - è bene ricordarlo - di abilitazione a lista aperta (cioè senza un limite massimo di abilitazioni da conferire, nè una graduatoria tra gli abilitati), è lecito temere che ci sia la tentazione di abilitare tutti e di certo lo schema di regolamento predisposto dal MIUR non fuga questi timori, anzi li aumenta.
La bozza di decreto, inoltre, parla genericamente di "giudizi", escludendo ancora una volta la previsione di rigide tabelle numeriche, basate sulle tipologie di titoli dei candidati e sulla qualità e quantità della produzione scientitfica. A tal proposito è anche prevista la possibilità di un limite massimo al numero di pubblicazioni da presentare (e quindi valutare), senza peraltro che venga contemporaneamente previsto che la commissione valuti, con un peso ben determinato, la produzione scientifica complessiva dei candidati.Vale la pena ricordare come funziona l'abilitazione nazionale in un Paese non troppo lontano dal nostro, la Spagna (si veda questo link). La commissione, interamente nominata dall'ANECA (l'agenzia di valutazione spagnola), assegna dei punteggi numerici a ciascuna tipologia di titoli (dottorato, mobilità internazionale, gestione di gruppi di ricerca, talk in convegni come invited speaker, brevetti, ecc.) ed alle pubblicazioni (utilizzando, obbligatoriamente, indici bibliometrici e simili per determinate aree scientifiche), sulla base di tabelle predisposte dall'agenzia di valutazione stessa e differenti per aree scientifiche. Alla fine sono dichiarati idonei ad essere "profesores titulares" (associati) e "catedraticos" (ordinari) coloro i quali hanno almeno 65/100 e 80/100, rispettivamente.
Da noi, evidentemente, si sta scegliendo di fare diversamente.
Dal tono sembra che vi aspettavate chissà che...
RispondiEliminaquesto e' solo lo schema... la "ciccia" deve ancora arrivare. Bisogna far pressione ora affinche' non sia un dentro tutti.
RispondiEliminama quando entrerà in vigore questo decreto?
RispondiEliminasono d'accordo con anonimo: Ma che vi aspettavate?
RispondiEliminaL'ho detto più volte: lista aperta senza graduatorie è la negazione del merito.
purtroppo su questo punto gennaro ha perfettamente ragione
RispondiEliminaBah, il modello spagnolo (che poi è solo un esempio) dimostra che abilitazione a lista aperta non necessariamente è nemica del merito.
RispondiEliminaCredo che un punto debole dell'abilitazione sia proprio art. 8, comma 4:
RispondiElimina"La commissione attribuisce l’abilitazione con motivato giudizio espresso sulla base di criteri e parametri differenziati per funzioni e per area disciplinare, definiti ai sensi dell’articolo 4, comma 1, e fondato sulla valutazione analitica dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche presentati da ciascun candidato, previa sintetica descrizione del contributo individuale alle attività di ricerca e sviluppo svolte"
Su che cosa lo formulano il motivato "giudizio? Per l'abilitazione si deve valutare soltanto la produttività (nr. di pubblicazioni per anno) e la qualità scientifica con IF, ranking mondiale, citazioni! Ovvio che questo poi varia da un settore disciplinare ad un altro! E qui il punto di forza: art. 4, comma 1; SOLO SE I CRITERI DI VALUTAZIONE SARANNO IMPRONTATI SU QUANTO APPENA DETTO, L'ABILITAZIONE SARA' ORIENTATA VERSO STANDARD INT.LI E ALLORA LA RIFORMA POTRA' ESSERE CONSIDERATA MIGLIORATIVA RISPETTO AL PASSATO (in termini di selezione dei candidati). Fisseri anche punteggi numerici come in Spagna, che non lasciano spazio a giudizi soggettivi della commissione!
Dice che per la prima tornata il procedimento deve essere avviato col decreto di indizione entro 3 mesi dall'entrata in vigore del regolamento, il che, almeno mi pare, dovrebbe implicare che il mese in cui presentare domanda e pubblicazioni possa per questa volta partire anche prima di ottobre 11 (infatti, se il regolamento dovesse entrare in vigore, ad esempio, a maggio, il decreto di indizione dovrebbe essere pubblicato già per agosto).
RispondiEliminaE' finalmente chiarito quale debba essere il numero dei componenti la lista dei sorteggiabili: almeno 8. Dunque per ogni settore concorsuale devono candidarsi almeno 8 ordinari che soddisfino gli stessi requisiti minimi che devono soddisfare i candidati che aspirino ad ottenere l'abilitazione da ordinario; se la lista sarà proprio di 8, ciascuno di loro avrà il 50% di probabilità di entrare in commissione.
Saggi apparsi in riviste o in volumi collettanei e, soprattutto, libri si potranno presentare in formato cartaceo? A me sembra di capire che per posta elettronica si debbano presentare solo la domanda d'ammissione, il curriculum, l'elenco dei titoli e quello delle pubblicazioni. Ma non è un punto totalmente chiaro
Ma soprattutto, cari: (da quello che ricordo dalla bozza, e se sbaglio mi corigerete) le università non sono obbligate a "pescare" nell'ordine "di merito" della lista. Pescano dove e chi gli pare. Quindi qualcuno mi spieghi che cosa cambia.
RispondiEliminaAnonima dall'Inghilterra
@ Anonima dall'Inghilterra
RispondiEliminanon ci saranno "pesche", ogni dipartimento prendera' qualcuno dei suoi ricercatori abilitati e lo trasformera' in associato.
poi ci saranno ulteriori concorsi e relativi vincitori per quella quota di posti che la legge dice non puo' essere coperta con chiamata diretta di abilitati.
@Mino
RispondiEliminama nel caso spagnolo la lista aperta ha una graduatoria se è vero che sono dichiarati idonei coloro i quali hanno almeno 65/100 e 80/100
Io mi preoccuperei anche di chi non riesce ad ottenere l'idoneità. Costui deve aspettare altri tre anni per ripresentarsi. Con il sistema delle palette basta essere "antipatici" ad un paio di commissari per restare fuori. Se questa persona è un RTDb se ne tornerà a casa allo scadere del suo contratto. Trovo questa cosa estremamente barbara. Se ci sono voti numeri o qualcosa di razionale uno non si presenterà ogni anno ma quando lo sente, a maggior ragione se ci sono requisiti minimi. Ma rimanere fuori con un buon curriculum rovina parecchio.
RispondiElimina@ Claudio,
RispondiEliminain un sistema di abilitazione "aperto", dubito altissimamente che una commissine "nazionale" si metta a giocare alle antipatie mandando a casa (probabilmente per sempre) un RTDb. Anche perche' l'abilitazione nazionale dovrebbe poggiarsi su griglie numeriche solide.
Piu' verisimile che una cosa del genere succeda al livello locale perche' l'RTDb ha litigato col barone. Infatti un RTDb deve passare due "esami", una e' l'abilitazione nazionale e l'altro sono i criteri del Dipartimento a fine periodo dei tre anni.
Ma se litighi col tuo capo credo che tu abbia vita corta anche qui in USA. In tali casi l'importante e' essere un ricercatore validissimo in modo da avere alternative.
@ Precariamente
RispondiEliminaAppunto, quindi vuol dire che se uno non è nel giro dei paraculati del Dipartimento o dei paraculati dai commissari degli ulteriori concorsi, resta fuori anche con l'abilitazione più brillante di questo mondo. Plus ça change...
@ Claudio
Parli come se finora non si desse il caso che uno dovesse "aspettare altri tre anni" per beccare qualsiasi cosa, o anche essere fatto fuori allegramente pur "con un buon curriculum". Mi pare che era quello che succedeva ai più, e sicuramente è quello che è successo a tutti gli "anonimi dall'Inghilterra" o da qualsiasi altra parte del mondo. Il tuo mi pare invece il discorso di uno che con il vecchio sistema era nel giro dei "garantiti", e adesso crede - erroneamente - a quello che va dicendo Mary Star, ovvero che la riforma è stata fatta per rompere le uova nel paniere a chi contava nei vecchi meccanismi.
Anonima dall'Inghilterra
Anonima dall'Inghilterra
@ Anonima dall'Inghilterra
RispondiEliminase sei gia' RTI in un dipartimento (quindi possono chiamarti direttamente) tutt'al piu' non ti chiamano Associato nei 4 anni di validita' dell'abilitazione, ma per la strada non rimani.
viceversa nei concorsi per Associati aperti agli abilitati senza gia' una dipartimento di afferenza (per dire Assegnisti o ex-Assegnisti abilitati) temo si ripresenteranno le dinamiche dei vecchi concorsi, quindi di nuovo saranno favoriti gli interni.
in ogni caso l'abilitazione risultera' soltanto in un "abilitato" o "non abilitato" non ci saranno abilitazioni piu' brillanti di altre.
Nella mia Facoltà (eufemismo) hanno preso la decisione di non bandire contratti per RTI per ragioni finanziarie. E' possibile anche questo, evidentemente non c'è alcun obbligo di usare questa nuova forma contrattuale. Quindi da queste parti nessuno è già RTI in un Dipartimento.
RispondiEliminaAnonima dall'Inghilterra.
@ Anonima inglese
RispondiEliminadi quali parti stiamo parlando Italia o Inghilterra?
gli RTI non sono nuove forme contrattuali, sono i vecchi ricercatori di ruolo a tempo indeterminato, (figure non piu' bandibili dal 29 gennaio in poi) cioe' coloro che abilitandosi potranno saltare il concorso da associato.
aggiungo che chi, conoscendo quelle che saranno le regole di abilitazione del proprio settore, accettasse un RTDb senza gia' possedere i requisiti per l'abilitazione od almeno esser ragionevolmente sicuro di potere farcela ad ottenerli entro tre anni, si suiciderebbe accademicamente.
RispondiEliminaEcco perche' com paletti relativamente alti all'abilitazione, anche un RTDb diverreppe una position abbastanza elitaria, con magari qualche chance finanche per gli stranieri (intendo quelli veri, non gli italiani all'estero).
Stiamo paralando della Facoltà di Lettere dell'Università di Bologna, che non ha mai attivato la figura del ricercatore a tempo determinato con la motivazione che era antieconomico.
RispondiEliminaAnonima dall'Inghilterra
"Qualche chance finanche per gli stranieri"? Giusto dall'Afganistan, forse. Ma hai idea di quali siano i trattamenti economici, le tutele contrattuali e sociali (maternità, per esempio) e i finanziamenti pubblici alla ricerca anche solo nel resto dell'Europa, e anche solo tra i Paesi neo- o addirittura non- comunitari (come la Turchia)? Un giovane ricercatore straniero che voglia lasciare il suo Paese farebbe il giro delle sette Chiese a piedi prima di pensare all'Italia. Dove comunque il poveretto non riuscirebbe mai a scoprire dove è stato pubblicato non dico un bando di concorso, ma nemmeno il call for papers di una conferenza, senza "averne ricevuto voce per sentito dire".
RispondiEliminaAnonima dall'Inghilterra
@ tutti
RispondiEliminaDal testo del regolamento voi capite che saggi apparsi in volumi collettanei o in riviste e, soprattutto, libri si potranno o no presentare in formato cartaceo invece che telematico?
Io ho i testi di tre libri su quattro solo in cartaceo (vale a dire che li ho appunto sotto forma di tre libri) e sarebbe per me una iattura dovere digitalizzare centinaia di pagine. E non credo che, forse soprattutto nel settore umanistico, siano in pochi ad avere un problema del genere
@ Anonima dall'inghilterra,
RispondiEliminace l'hai con gli afghani tu? ;-P
Dubito che si possa procedere con una seria cultura della valutazione se si pensa di fare solo dei meri conteggi.
RispondiEliminaLA posizione di criteri per l'abilitazione non implica che essi siano meramente criteri numerici, e poi allora che ce ne facciamo del giudizio umano delle commissioni? Ci bastavano delle segretarie.
Quello che serve è certamente una griglia di criteri che sia un punto di riferimento chiaro - ma poi anche formazione specifica dei valutatori, e solida prassi di buona condotta, vigilata mediante un segretario di commissione esterno ad essa ma esperto nella metodologia, e che riporti ad una autorità tipo ANVUR.
Sugli spagnoli io sono positivo ma non necessariamente condivido il 100% della loro impostazione.
Nota: non mi si apre il .pdf che avete messo, dice che il file e' corrotto.
@ anonima dall'inghilterra
RispondiEliminastai facendo molta confusione.
nessuno ha i nuovi ricercatori a tempo determinato, semplicemente perché i vecchi RTD non corrispondono ai nuovi RTD. sono fattispecie giuridiche e contrattuali completamente differenti.
il fatto che ci siano vecchi RTD (moratti) in un dipartimento non influisce in alcun modo (formalmente) sui futuri concorsi per associato. questi ultimi potranno essere di tre tipi: 1. chiamata diretta di un ricercatore a tempo INDETERMINATO dopo che questo abbia preso abilitazione 2. concorso per esterni al dipartimento 3. chiamata diretta per un RTD di tipo B dopo i tre anni di contratto e dopo che abbia preso l'abilitazione nazionale.
@ renzino
a me si apre senza problemi
@ ugo
RispondiEliminacondivido tua curiosità sul tema delle pubblicazioni in cartaceo vs. digitale
non ho risposte. posso solo dire che il costo di una digitalizzazione dei miei 3 libri, 4 curatele e 32 articoli sarebbe decisamente elevato. d'altra parte è un lavoro che fai una volta e poi ti resta, mentre con il sistema attuale ogni volta spendo un mucchio di soldi per fotocopie e pacchi
insorgere
RispondiEliminadigitalizzare un testo costa quanto farne una copia su carta, almeno dalle mie parti, non vedo il problema
Non vi preoccupate ragazzi. Tanto alla fine copieranno tutto dal sistema Francese, come hanno sempre fatto e voluto fare da qualche anno in poi. E qui in Francia la "Qualification" funziona abbastanza bene.
RispondiEliminaCerto, per averla serve potere dimostrare di avere insegnato e qui si insegna già durante il dottorato....
scusate credo che tutti sappiano che il mondo accademico int.le gira così: le valutazioni ex-post si fanno su IF, Ranking e citation index!
RispondiEliminaQuindi o si va in questa direzione nei criteri di valutazione (con punteggio numerico legato a IF, ranking e citation index) o altrimenti è tutta aria fritta (abilitazioni, concorsi da ricercatore di tipo a, b)!
@Anonima dall'Inghilterra
RispondiEliminaNon puoi conoscere le storie delle persone. Ho fatto 10 concorsi da associato prima di vincerne uno e non ho mai avuto un giudizio negativo. Non so se veramente sai cosa vuol dire "essere ben meritevole" e non risultare idoneo. Ho sempre affermato che la legge Gelmini fa schifo e non sono affatto un "garantito" perchè lavoro in Italia. Una cosa è aspettare facendo i concorsi e una cosa è essere escluso per punizione. Nel primo caso puoi combattere (anche se le armi, come sappiamo bene, sono sempre spuntate) ma nel secondo caso soccombi e basta.
insorgere et al.
RispondiEliminache intendete con "digitalizzare"?
Fare una scansione è come fare una fotocopia, solo che la fai una volta e poi basta. Se usi lo scanner del dipartimento il costo è zero.
Poi se uno vuole può usare un OCR per ridurre le dimensioni del file, ma non è indispensabile.
Per Quel che mi riguarda l'alternativa non è fra digitalizzare (spendendo) e fotocopiare (ugualmente spendendo), ma fra digitalizzare (spendendo) e inviare i miei libri (non spendendo, se non per l'invio, ovviamente; ho abbastanza copie di ognuno dei miei 4 libri da poterne immolare una di ciascuno, e poi dovrebbe essere prevista la possibilità di ottenerne la restituzione, certo purtroppo a spese del candidato, dopo la fine del concorso)
RispondiElimina...dubbio: per i ricercatori a tempo determinato del tipo Moratti che prospettive ci sono?
RispondiEliminaRingrazio chiunque saprà darmi indicazioni in proposito.
SRL
Nessuna
RispondiElimina.....un po' meno tragico?
RispondiElimina@ srl
RispondiEliminachi ha un rtd moratti si finisce il suo contratto in santa pace.
poi potrà accedere direttamente a un RTD di tipo B (sempre che ne bandiscano)
Il .pdf l'ho aperto dopo, riprovando.
RispondiEliminaNulla di drammatico, o speciale.
Non so come si faccia a pregiudicare senza conoscere i criteri... (del futuro decretino...)
@ insorgere e srl
RispondiEliminabe', potra' anche concorrere (di accesso diretto non credo si parli da nessuna parte) ad un RTD_A o un nuovo assegno, o prendersi l'abilitazione da associato e poi fare un concorso locale...
insomma tutto quello che possono fare tutti gli attuali precari dell'universita' con un dottorato...
se invece parliamo di corsie preferenziali, allora quelle mi pare ce l'abbiano al momento solo gli RTI, o sbaglio?
@ precariamente
RispondiEliminasi, potrà fare tutte quelle cose.
non è esattamente come tutti gli altri precari, l'ex-rtd moratti e chi ha avuto 3 anni di assegno ha accesso diretto a RTDB. gli altri devono prima farsi RTD A
quanto a corsie preferenziali, per andare dove? siamo su una strada a fondo cieco...
Vittoria di Rete 29 Aprile alle elezioni del CUN.
RispondiEliminaCocenti sconfitte per i candidati di Merafina e CIPUR.
@ insorgere
RispondiEliminac'e' sempre da capire come verra' interpretata la norma transitoria al comma 13, che recita cosi'
"Fino all'anno 2015 la laurea magistrale o equivalente, unitamente ad un curriculum scientifico professionale idoneo allo svolgimento di attivita' di ricerca, e' titolo valido per la partecipazione alle procedure pubbliche di selezione relative ai contratti di cui all'articolo 24"
di fatto eliminando la necessita' di aver conseguito un dottorato, e, a meno io non capisca bene l'italiano, anche la necessita' di quei tre anni di assegno o RTD vecchi visto che la norma transitoria non distingue tra a) e b)..
capisco male io? (lo spero!)
@ precariamente
RispondiEliminacapisci male tu.
quel comma vuol dire che per RTDA basta laurea. per RTDB invece ci vogliono tre anni di assegni/borse pregressi.
@ albert
RispondiEliminabene.
sono già disponibili i nomi degli eletti?
@ insorgere
RispondiEliminami avrebbe tranquillizzato di piu' se ci fosse stato scritto, "titolo necessario (ma non sufficiente per i B quindi)" invece che "titolo valido".
"titolo valido per la partecipazione" (senza distinzione) io lo trovo preoccupantissimo.
staremo a vedere cosa ci sara' scritto nei regolamenti.
http://elezionicun.miur.it/php5/scrutini.php?pag=SC
RispondiEliminaMerafina si consola con il Naro in PA area 5, mi dispiace per Cosentino dell'Insubria che mi sembrava una persona seria e competente (beninteso visto dall'esterno e non conoscendo il Naro).
RispondiEliminaPero' in media e' vero che R29A va bene e CNRU male.
Clamoroso rovescio di Manzini PA per l'Area 3: il CIPUR e' proprio alla frutta (Manzini era stato Segretario prima del Mangione).
Il COSAU, appena nato, non fa baubau
RispondiEliminaqualcuno mi potrebbe indicare, se c'e', l'articolo/comma della nuova legge che abolisce la possibilita' di stipulare co.co.co., prestazioni occasionali, e consulenza professionale per le universita' dal prossimo 29 gennaio?
RispondiElimina@Salvo
RispondiEliminaTu come altri hai compreso male il mio post. La "punizione" di cui io parlo non è conseguenza di un litigio, è semplicemente la "non idoneità". E' qualcosa che da fuori probabilmente non si comprende. Io sono fermamente convinto (spero di sbagliarmi) che questa abilitazione "aperta" tanto aperta non lo sarà.
A cosa ti riferisci quando parli di griglie numeriche solide?
ma ki se ne frega delle elezioni del CUN
RispondiEliminaabbasso la rappresentanza corporativa, abbasso la finta democrazia al servizio dei baroni
per l'azione diretta e l'autorganizzazione dei ricercatori
per un'università europea e meritocratica
@ anonimo
RispondiEliminaora non ho tempo di cercarti l'articolo, cmq c'è un comma che dice che possono prestare attività di ricerca esclusivamente assegnisti e rtd (oltre agli strutturati). cercatelo da solo, vedrai che non è difficile
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00518474.pdf
@ precariamente
sono certo di quel che dico, ti preoccupi per niente
@ claudio
RispondiEliminaio sinceramente spero che l'abilitazione non sia troppo aperta. deve esserci una valutazione severa ed impietosa della produzione, sulla base di griglie e punteggi (come proposto da APRI al MIUR)
@ insorgere
RispondiEliminami sa che usate il termine "aperto" in due modi diversi..
io temo che sara "aperta" per chi ha santi in paradiso, posto di ruolo e poco cv e "chiusa" per chi non ha santi in paradiso ne' posto di ruolo, ma buon cv..
@insorgere
RispondiEliminaContinua a sfuggirmi il senso di frasi del tipo "possono prestare attività di ricerca esclusivamente le segg. categorie". Ma se io vado in biblioteca, scrivo un articolo e me lo pubblica una rivista peer reviewed, chi me lo impedisce? Mica mi chiedono che statuto ho (e anche se me lo chiedono, posso sempre firmarmi "independent scholar"). Che altro è l'attività di ricerca se non questo?
Anonimo un po' ottuso
@ anonimo
RispondiEliminase sei un filosofo ti basta una buona biblioteca. se sei un matematico ti bastano carta e penna.
ma se sei un chimico - per es. - hai bisogno di un laboratorio.
ora la legge dice che se non rientri in quelle categorie in laboratorio non ci puoi entrare. chiaro così?
@ precariamente
RispondiEliminaquanto e come sarà aperta l'abilitazione lo stabiliranno i decreti sui criteri di valutazione. se saranno seri, rigorosi e prevedranno punteggi numerici abbinati a griglie specifiche sarà meno facile truccare le carte.
qui si gioca la partita vera per una trasformazione del sistema. chi ha steso il testo della riforma lo sa bene e infatti su questo punto so che ha lavorato a lungo. speriamo con buoni risultati
@ insorgere
RispondiEliminamettiamola cosi': a parita' di punteggio su tutto il resto del CV, 5 anni di assegno o 5 anni di RTI (senza un anno di assegno) secondo te conteranno allo stesso modo?
secondo me assolutamente no, perche' conosco questa gente da troppi anni per non sapere che essere gia' entrati nel "sistema" pesera' piu' che esservi sopravvissuti, a dispetto dei santi, per x^k anni...
@insorgere
RispondiEliminaMa che ci sia pure quello che vuoi, ma perchè se ti va male, magari per un soffio, non puoi ripresentarti l'anno successivo o l'anno dopo ancora? Cosa vuol dire dare due anni di esilio dalle valutazioni ad una persona soprattutto quando ci sono dei requisiti minimi?
@ Claudio
RispondiEliminasempre la stessa cosa: che gli RTI saranno favoriti, i precari di lungo corso decimati....
@ precariamente
RispondiEliminaessendo a lista aperta potranno abilitare sia il precario che lo strutturato. io prevedo tantissime abilitazioni, almeno nel mio settore.
@ caludio
su questo concordo. credo sia fatto per evitare che ci siano troppe domande che intasino il sistema, ma mi pare una misura illiberale e inaccettabile
@ insorgere
RispondiEliminama ho capito che "potranno"...
il punto e' cosa "vorranno" fare.
e secondo me non abiliteranno schiere di precari di lungo corso a cui gia' sanno nessuno potra' dare il posto da Associato.
@ Claudio,
RispondiEliminase i parametri saranno abbastanza oggettivi e le griglie rigide tu dovresti avere un'idea di aver le carte in regola per l'abilitazione, che non e' un'esame.
Quella norma fa si che non si faccia domanda per l'abilitazione "tanto per provare" intasando il lavoro delle commissioni, tanto poi... l'anno venturo ci riprovo.
No, non devessere un esame ma una certificazione il piu' possibile oggettiva, quindi se sai di aver le carte in regola ti presenti.
voci di dipartimento dicono che abilitazione aparte (dando per scontato che sarà todos caballeros)il dipartimento metterà in atto una sorta di "concorso" (o meglio filtro) con un profilo del candidato che intende assumere....
RispondiEliminaP.S. avete visto quel comunicato del miur nel quale si dice testualmente che metterà fine "ai concorsi truccati", roba da matti, in un testo ufficiale!!! 1°non finiranno manco per niente 2° se il ministero è a conosceza di concorsi truccati ha l'obbligo di procedere penalmente, ma questi dove credono di parlare? dal tavolo del bar dello sport? miiii che nostalgia per i professionisti della politica!!!
la certificazione è un esame, perchè la patente te la danno solo se ti hanno visto guidare bene la macchina
RispondiElimina@ Renzino,
RispondiEliminami sa che confondi l'abilitazione con una interview o concorso serio locale.
All'abilitazione ci vanno in centinaia, una volta l'anno, tu cosa proporresti di fare? Una valutazione in stile ANVUR? Uno studio particolareggiato su ogni singolo candidato?
Dai siamo seri... una abilitazione "aperta" o la rendi un qualcosa di amministrativo o la rendi una buffonata.
La commissione serve anche per valutare punteggi su base di griglia, perche' loro comunque sanno valutare, essendo esperti del settore, se una data pubblicazione concerne o no al settore, se una rivista e' pertinente, se tali esperienze siano o no da conteggiare etc...
ma non raccontatemi la buffonata che i 5 commissari si leggerebbero le pubblicazioni dei centinaia di applicants, ne valuterebbero nel merito le capacita' didattico/scientifiche etc...
@ Salvo
RispondiEliminabuh? Anche all'esame di laurea ci vanno in tanti, ma non per questo dobbiamo farlo diventare una buffonata.
Il concorso serio locale rimane, ma se facciamo l'abilitazione la facciamo seria anche quella.
E poi mica dobbiamo fare turni annuali: essendo un'abilitazione su criteri precisi possiamo spezzare benissimo, che so, in quattro round per anno, cosi' la Commissione lavora in modo piu' rilassato secondo coscienza.
@ Renzino
RispondiEliminama che c'entra l'esame di laurea, ti risulta che tutti i laureandi di una materia se li esaminino gli stessi 5 ordinari nazionali?
sul fatto che il bando sara' sempre e solo in Ottobre e la risposta sempre in Marzo non mi pare ci siano dubbi. che sarebbero sti quattro round?
@ Precariamente
RispondiEliminaFacevo per dire che si può semplificare e agevolare, volendo.
MA tieni presente che ci saranno 192 commissioni, e stiamo parlando di Profi Associati e Ordinari, mica di insegnanti della scuola.
La posizione della metodologia, dei criteri, e delle procedure e' essenziale perche' ci deve essere costanza di attitudini anche fra commissioni diverse, e nel tempo.
@ Renzino,
RispondiEliminal'esame di laurea E' una buffonata! Hai mai visto, in Italia o all'estero, qualcuno bocciato all'esame di Laurea?
Si va sapendo gia' la media e quindi il punteggio finale. A meno che uno non apra bocca o si impappini, sa gia' il voto finale che dovrebbe aspettarsi.
Io a fisica sostenni una difesa di 55 minuti perche; ci laureavamo in 3.
Nelle facolta' dove appunto si laureano in decine o centinaia per sessione diventa veramente un colloquio di 5 minuti con 5 slaid ppt e via.
La ragazza di un mio amico l'ultima volta era una tra i 76 candidati del giorno. Non usarono neppure ppt, si sedette, io uscii a chiamare il mio amico e rientrato la vidi gia' stringere la mano alla commissione, si e no 3 minuti.
Ma questa e' una sceneggiata pro parenti, all'abilitazione nazionale i parenti non ci verranno suppongo.
@ siberia
RispondiEliminai tuoi prof non hanno capito una mazza. la legge dice espressamente che è proibito indicare profili oltre il ssd
@ Salvo
RispondiEliminaAll'abilitazione di un anno medio ci saranno meno candidati di un esame di laurea che racconti.
Questo perche' l'abilitazione dura 4 anni.
Fatti i primi abili, tutto si riduce a poche decine per commissione
@ Renzino
RispondiEliminanon si puo' semplificare proprio nulla, perche' che il bando sara' annuale lo stabilisce la legge.
quanto al fare le cose sul serio: per esempio, nel mio settore tra RTI e assegnisti ci sono piu' di 200 persone, mettiamoci un'altra cinquantina di persone che dall'estero, o da ex-assegnisti non piu' tali decidessero di fare domanda: credi davvero che 5 persone si metteranno a leggere le pubblicazioni di 250 persone?
tra l'altro, sbaglio, o almeno in linea teorica, potra' fare domanda chiunque, non solo assegnisti e RTI, ma anche "brillanti" dottorandi e neodottori di ricerca per dire?
tieni pure presente che sta roba gli arrivera' su file, credi che si metteranno a stampare tutto?
@ insorgere
RispondiEliminadice che si puo' indicare un profilo tramite "uno o piu' settori disciplinari".
be', io dico che se ne metti 4 o 5 di settori disciplinari, ci si riesce a far cadere nell'intersezione soltanto quello che vogliono fare Associato...
Non devono "leggere" tutto, ma comunque inquadrare tutto secondo i criteri, e se facessero le cose per bene sarebbero aiutati da personale amministrativo competente che già semplifica la vita.
RispondiElimina@ Renziono,
RispondiEliminacomunque se dev'essere, che si faccia una interview/seminario seria di un'ora. Ma anche qui veramente mi suona ridicola la cosa... perche' nei seminari/interview serie si parla ad una vasta platea, ad esempio un dipartimento, dopo esser stato appunto shortlistato. Un calderone nazionale lo vedo poco adatto.
Io baderei che ANVUR renda seri e di standard internazionale i concorsi locali, che sono quelli che contano davvero e che si avvarranno di short list.
L'abilitazione nazionale serve per frenare l'orda barbarica ai concorsi e per evitare che dei mediocri ma con appoggi locali potenti possano accedere ai ruoli di Prof. Universitario
Io sono anche per la lezione/prova didattica fatta in sede di abilitazione.
RispondiElimina@ Salvo
RispondiEliminainterview?
ma l'abilitazione non e' solo su valutazione di titoli e pubblicazioni?
@ Precariamente,
RispondiEliminaio cerco di interpretare il pensiero di renzino.
Cosa sara' l'abilitazione non lo sappiamo ancora ma una valutazione di titoli e pubblicazioni fatta in modo serio DEVE passare per un seminario del candidato. Il problema e' che questo, a mio avviso, va fatto a livello di concorso locale e solo per gli short-listed.
A livello nazionale si tradurrebbe necessariamente in noia profonsa (se va bene) ed escamotage per favoritismi (se va male).
specifico che per interview non si intende un esame scolastico volto ad accertare la preparazione nozionistica del candidato, come era per i vecchi "orali", ma un adifesa pubblica del candidato inerente i propri lavori ed attivita' piu' importanti, data sotto la forma (ed anche la sostanza) di pubblico seminario con question time finale.
RispondiElimina@ Salvo
RispondiEliminaboh, a me leggendo la legge pareva chiaro che l'abilitazione e' solo per titoli e pubblicazioni, e tutto il resto poi verra' fatto dopo nei concorsi locali per il posto da Associato...
ma magari non ho capito io..
@ renzino,
RispondiEliminae nella lezione prova didattica portiamo pure gli studenti e ci accertiamo che capiscano?
No perche' ho assistito ad alcune di queste prove, dove il candidato doveva simulare una lezione davanti alla commissione. Guarda caso gli argomenti non erano mai "l'integrale di Rienmann" oppure "i principi della termodinamica" ma si riducevano ad essere argomenti ultraspecialistici che alla fine ricalcavano le ricerche del candidato, dubito che qualunque studente (e forse anche qualche commissario) ci avrebbe capito qualcosa. A questo punto facciamolo presentare un seminario.
poi la didattica non si giudica da una lezioncina preparata per mesi e senza l'oggetto della didattica, cioe' gli studenti, presente. La didattica e' una di quelle cose che si puo' giudicare con serieta' SOLO ex post. I giudizi ex-ante su quanto insegno bene dopo mezz'ora di prova sono necessariamente una buffonata.
Ad esempio per gli RTDb (ed anche per la conferma dei PA chiamati da concorso) vi sia una valutazione seria, ex-post, della didattica, supervisionata da ANVUR, questo si, ma ex-post.
@ Precariamente,
RispondiEliminamagari! Spero tu abbia ragione, cosi' capisco anch'io.
si, l'abilitazione sarà solo per titoli e pubblicazioni.
RispondiEliminacome l'abilitation francese del resto
Si chiama "qualification", insorgere.
RispondiEliminaParentesi sull'imminente ora zero.
RispondiEliminaColleghi miei, "vincitori" negli scorsi gg di assegni di ricerca, sono stati URGENTEMENTE convocati in tarda serata ieri a firmare ENTRO OGGI la presa di servizio.
Sai che bello se si facessero rispettare così TUTTE le regole, sempre.
RispondiElimina@ renzino
RispondiEliminaquesta non la chiamerei rispetto delle regole, ma semplicemente "fifa"...
tutti i vincitori di bandi emessi fino ad oggi a rigor di logica non dovrebbero avere problemi a prendere servizio quando nei prossimi mesi.
Rimettete il mio intervento di mezz'ora fa. Il giochetto della "sparizione" l'abbiamo già visto
RispondiEliminaMa per quale ragione alle abilitazioni da associato non possono partecipare anche assegnisti, borsisti e cultori?
RispondiEliminaIn molti dipartimenti esistono figure precarie con più meriti (titoli e pubblicazioni) di ricercatori in ruolo da anni! A parità di CV, come spiegarsi l'eventuale calcio in culo (perdita lavoro) dei primi e la promozione dei secondi?
Poi se veramente all'inizio dovesse verificarsi un'abilitazione in massa, come potete pensare che in futuro ci sia spazio per ulteriori abilitati (parlo di eventuali RTb a fine ciclo)!
@ ganjalf
RispondiEliminaallo stato attuale puo' partecipare chiunque.
@ ganjalf
RispondiEliminaL'abilitazione è aperta a tutti, anche a quelli con la licenza elementare.
L'abilitazione non da' diritti oltre a quello di partecipare ai concorsi locali.
@Salvo
RispondiEliminaCosa vuol dire ti presenti quando hai le carte in regola? Quando hai un certo numero di lavori, citazioni, IF, corsi ecc...? Puoi benissimo essere giudicato non idoneo lo stesso, magari per un epsilon di differenza con uno fatto invece idoneo. Ti sembra giusto stare in castigo 2 anni? Quando c'erano tre idoneità per un posto, le idoneità venivano date principalmente a chi aveva una promessa di chiamata, temo che un qualche limite riconducibile a questa condizione continuerà a valere. Le commissioni con la riforma dei settori saranno pure meno specializzate, non ci vuole niente per un commissario dire che il tuo lavoro non è attinente al settore o poco attinente.
@ claudio
RispondiEliminanon è una valutazione comparativa. non vieni giudicato rispetto agli altri. viene giudicato se il tuo curriculum è sopra o sotto l'asticella indicata dal miur. se è sopra sei abilitato, se è sotto no.
@insorgere
RispondiEliminaA che serve la commissione se l'asticella è fissata dal miur? Magari si sapesse dell'esistenza di un'asticella e della sua posizione, la perdita di tempo per fare il plico da spedire sarebbe automaticamente ripagata. Ma non è così e non sarà così. Ci saranno idonei e non idonei con le stesse caratteristiche.
@ insorgere
RispondiEliminaquello che dice Claudio pero' e' vero..
se l'obiettivo sara' di non dare l'abilitazione a chi verosimilmente non potra' essere "chiamato" (non RTI) qualche scusa per metterti sotto l'asticella la troveranno...
quella del "fuori settore" o "non pienamente congruente" e' stata talmente praticata nei vecchi concorsi RTI che potrebbe essere una delle prime scelte anche per le abilitazioni.
non ci capiamo. l'abilitazione non è come la vecchia idoneità, che era interpretata come un diritto ad avere una chiamata entro la scadenza dei termini.
RispondiEliminacoloro che supereranno certi requisiti saranno abilitati, ma questo non gli darà nessuna garanzia di chiamata.
@ insorgere
RispondiEliminano, infatti, non ci capiamo.
tu pensi che vorranno veramente dare l'abilitazione a tutti quelli che se la meritano?
io no.
che razza di figura faranno se metteranno l'asticella bassa per abilitare RTI con CV scarso e questo automaticamente produrra' schiere di non RTI abilitati con CV migliore degli RTI abilitati?
io credo che per eliminare questo effetto perverso adotteranno le opportune contromisure...
non illudiamoci che le persone cambino perche' cambia una normativa. senno' rifacciamo lo stesso errore che abbiamo fatto quando sono stati eliminati gli scritti dai concorsi vecchi RTI. Abbiamo creduto che avrebbero contato davvero solo i titoli, invece e' rimasto tutto tale e quale, in piu' con la beffa di vedere sui verbali, ottimi CV letteralmente demoliti...
@insorgere
RispondiEliminaLa vecchia idoneità non era un diritto tanto è vero che qualcuno deve averla persa perchè non chiamato. C'erano solo dei doveri per la facoltà sede del concorso che doveva decidere se chiamare o no per coprire il suo posto entro un certo tempo.
I requisiti per essere abilitati (idoneati) non saranno certi e saranno alquanto sfumati. Non ci saranno "todos caballeros" ne per i RTI ad associato e nemmeno per i PA a PO. Conosco troppo bene questo ambiente per esserne praticamente certo.
@ insorgere
RispondiEliminaquali requisiti? Quelli dei "giudizi motivati" della commissione? No comments...
madonna, come siete caduti in basso, qui rimuovete persino un commento di Odifreddi su Repubblica...
RispondiEliminaAbbiamo già menzionato più volte il CNVSU (Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario), cioè quell’organo consultivo del Ministero che ha come compito istituzionale quello di presidiare a livello nazionale le attività di valutazione. A dire il vero non ne abbiamo mai parlato granché bene...
RispondiEliminahttp://cronaca.anvur.it/2011/01/sistematica-valutazione.html
A ME SEMBRA STIATE COMPLETAMENTE NELL'IPERURANIO.
RispondiEliminaE' CHIARO CHE L'ABILITAZIONE (SIAMO IN ITALIA) VERRA' NUOVAMENTE UTILIZZATA COME SE FOSSE UN ORALE QUALSIASI DEI VECCHI CONCORSI, QUINDI I CRITERI DI BASE SARANNO MINIMALI, MA POI SARA' ABILITATO CHI "PIACE" ALLA COMMISSIONE E NON ABILITATO CHI "NON PIACE".
MA VI PARE CHE ABILITANO DECINE DI PERSONE SE POI NON CI SARANNO LE CHIAMATE??? E CHE CI SI FA CON TUTTI GLI ABILITATI IN QUESTO MODO COL RISCHIO CHE POI TI FACCIANO VERTENZE? MEGLIO NON ABILITARLI VISTO CHE IL TUTTO RIMARRA' A DISCREZIONE DELLA COMMISSIONE.
@SALVO&CO.
MA SECONDO VOI CHE CI VUOLE IN UNA INTERVIEW A STRONCARE UN CANDIDATO CON UN GIUDIZIO QUALITATIVO TIPO "LE RICERCHE SONO DI BUON LIVELLO, MA IL CANDIDATO MANCA DI CHIAREZZA ESPOSITIVA?".
E' TRISTE VEDERVI SPERARE ANCORA IN POSSIBILI CAMBIAMENTI NEL PAESE IN CUI IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO VA A TROIE, IL PRESIDENTE DELLA CAMERA MENTE SU YOUTUBE AL PAESE, IL PRESIDENTE DEL SENATO E' IN ODORE DI MAFIA E L'OPPOSIZIONE DIALOGA CON LA CAMORRA NEL NAPOLETANO.
esatto
RispondiElimina... siete una (piccola) massa di illusi.
Tutto resterà come prima, con la differenza che i RTD NON FARANNO MAI CARRIERA E VERRANNO TUTTI ESPULSI ALLA FINE DEI 6 ANNI.
Ve lo siete meritato per l'appoggio dell'apri a meristar
@ poveri illusi,
RispondiEliminainiziamo ad abbassare la voce, magari il miglioramento del sistema Italia per voi sara' una illusione ma il miglioramento dei post e discussioni sul blog potrebbe avvenire realmente
@ poveri illusi
RispondiEliminanon ci sara' nessuna interview o prova orale per l'abilitazione.
La situazione è la seguente, il resto sono chiacchiere.
RispondiEliminaI concorsi a RTD saranno truccati perché l'ordinario che strapperà il bando si sceglierà gli altri due commissari e nessun fastidio gli darà dover assegnare i votini ai candidati.
L'abilitazione non prevederà alcuna prova né l'assegnazione di voti, che del tutto chiaramente è contemplata dalla legge per i concorsi a RTDb e non per l'abilitazione. I requisiti minimi saranno esattamente quelli indicati nel documento CUN di gennaio 09, che infatti fu steso nella piena consapevolezza di dover servire per la nuova era dell'abilitazione nazionale. Le commissioni daranno l'abilitazione da associato a molti, forse moltissimi fra i RTI e a pochissimi, quasi nessuno fra i non strutturati e precari strafregandosene del fatto che i primi abbiano spesso titoli e pubblicazioni palesemente inferiori a quelli dei secondi.
I concorsi locali ad associato e a ordinario non avranno alcuna prova (Valditara voleva che i candidati facessero un seminario, la sua proposta è stata bocciata) e saranno truccati perché le sedi li bandiranno mirando sempre a far entrare un ben preciso abilitato e quello sempre e comunque entrerà.
E' vero che la pasionaria del delinquente va strombazzando a voce e per iscritto che ha posto fine ai concorsi truccati. Ma non va mai dimenticato che ha per padrone e faro uno che è sempre istruttivo ascoltare perché, qualunque cosa dica su qualunque tema, basta capovolgere quel che ha detto per ottenere la verità sull'argomento in questione.
@Salvo
RispondiEliminacerto, ora il problema è il tono di voce...
ma vi rendete conto che finché non muta il "sistema paese", qualunque "riforma" o presunta tale è destinata a fallire in partenza?
Il solo risultato che si otterrà con l'applicazione della nuova normativa sarà l'aumento del precariato e l'uscita dall'università italiana di moltissimi cervelli a causa dei forti vincoli di tempo e risorse.
Per ora intanto, grazie alla Gelmini, siamo già da un mesetto in stallo con la possibilità di bandire RTD Moratti e/o rinnovare e bandire assegni (visti i tempi degli iter amministrativi).
Con molta probaiblità i primi nuovi bandi usciranno dopo l'estate, sia che si tratti di assegni sia che si tratti di RTDa (di b manco a parlarne).
E tutti coloro che sono ora senza contratto, dovrebbero secondo te aspettare praticamente UN ANNO senza prendere una lira?
E' questa la tua riforma meritocratica Salvo?
Glielo spiegate voi di APRI agli ex-assegnisti che in nome della meritocrazia devono stare 10 mesi senza stipendio in attesa che la burocrazia italiana partorisca decreti attuativi, li convalidi alla corte dei conti, rediga regolamenti di ateneo e sganci il FFO 2011?
Avete tutti voi il culo al caldo, ecco perché avete appoggiato la Gelmini. Almeno ammettetelo.
@ poveri illusi
RispondiEliminaio sono tra gli ex-assegnisti che descrivi, e di certo non sono ottimista. ne' mi piace questa riforma, ne' rimpiango il passato.
direi pero' di non fare lo scenario peggiore di quello che gia' e'.
per assegni, RTD_A e RTD_B non mi pare ci vogliano decreti attuativi e corte dei conti (ci vuole un decreto per l'importo minimo degli assegni, questo si').
se gli atenei si sbrigano, (se non li hanno gia' pronti) i regolamenti locali per gli assegni e gli RTD_X possono essere fatti in poco tempo.
certo e' una questione di volonta' e di risorse. se non c'e' volonta' di sbrigarsi e non ci sono soldi per pagare queste nuove figure, allora i tempi si dilateranno..
1) per gli assegni ci vuole un decreto attuativo del governo, che poi deve passare per la corte dei conti (ti ricordo che il mitico Mussi si schiantò proprio contro la corte dei conti) e solo dopo gli atenei potranno emanare i regolamenti (che dovranno passare per il senato accademico);
RispondiElimina2) per gli RTD_x, non è un problema (solo) di regolamenti, ma anche (e soprattutto) di soldi e punti organico; visto il blocco del turn over e l'entità dei FFO nonché i tempi in cui questo viene rilasciato, mi spieghi secondo te come speri che gli atenei possano cominciare a bandire seriamente queste posizioni? lo faranno solo quando (e SE) saranno costrette per coprire i corsi erogati; ma per ora ci si limiterà semplicemente ad aumentare il carico su associati e ordinari senza bandire alcunché.
Non la faccio più nera di quello che è, cerco solo di riportarvi alla realtà da un lato e di confutare le puttanate governative dall'altro.
@ poveri illusi
RispondiEliminada cosa deduci che per gli assegni ci vuole un decreto attuativo?
l'art. 22 fa riferimento solo a regolamenti locali, e parla solo di un decreto per stabilire l'importo minimo.
appunto.
RispondiEliminatu dici "solo", ma quello che conta non è il contenuto del decreto, ma il fatto che sia necessario.
E' uno step in più (in realtà sono 2 che c'è la corte dei conti) che aumenta l'entropia del sistema.
@ poveri illusi
RispondiEliminae quanto ci vuole per stabilire un importo minimo?
l'importo minimo (nella peggiore delle ipotesi) saranno i soliti 1250 euro mensili dei vecchi assegni, e la corte dei conti non stara' li' a fare le pulci su una cifra che e' la stessa dal 2004 o giu' di li...
roba che si fa in qualche settimana a dire tanto per come la vedo io..
@ precariamente
RispondiEliminaqualche mese, non qualche settimana.
@ poveri illusi
nessuno pensa che adesso cambi tutto per magia e che l'italia si trasformi in meritolandia. qui ci limitiamo a prendere atto dei cambiamenti normativi.
secondo me la fai troppo nera. per es. gli atenei vogliono chiamare po e pa che hanno preso idoneità di recente, se vogliono farlo devono per forza bandire anche RTD, poiché la legge prevede delle quote (50/30/20). Poi quei posti saranno blindatissimi, come lo erano i vecchi assegni.
infine c'è il 20% di posti da pa e po riservato ad esterni, e anche lì difficilmente qualche minimo spazio per precari si potrà trovare.
in ogni caso è ovvio che non ci aspetta nessun futuro radioso, ma cerchiamo di restare aderenti ala realtà. commentiamo pure in modo critico, ma evitiamo polemiche inutili e toni aggressivi. siamo tutti nella stessa barcaa
@ insorgere
RispondiEliminaqualche mese perche'?
la corte dei conti si riunisce ogni tre mesi o qualcosa del genere?
@precariamente
RispondiEliminaguarda, per approvare un qualunque co.co.co. fatto da un dipartimento, anche di 1000 euro, la core dei conti ci mette 45 giorni a dare il suo parere.
secondo te, tra il tempo che ci metterà il cdm a varare il decreto, il tempo che ci metterà la corte dei conti a dare il parere, il tempo di emanazione del decreto, il tempo di redazione del regolamento, il tempo di approvazione da parte del senato accademico....
quanto ci vorrà?
@ poveri illusi
RispondiEliminabe', spero bene che le universita' non aspettino di sapere l'importo minimo per scrivere i regolamenti.
anzi, potrebbero averli gia' pronti, con il riferimento al decreto che verra' nell'articolo sull'importo, e potrebbero mandarli alla prima seduta del senato accademico utile dopo il 29.
lo stesso vale per il decreto. la nostra cara gelmini non potrebbe aver gia' scritto quelle 4 o 5 righe che servono per fissare un importo minimo, e non potrebbe mandarle al primo cdm utile?
tra l'altro mi chiedo: ma st'importo minimo non potevano fissarlo gia' nel testo della legge come hanno fatto per RTD_A e B, tanto piu' che gli assegni non sono neanche figure nuove..
mah..
@ Precariamente
RispondiEliminama allora nun hai precariamente capito un cazzo: il Precarjo nun ha diritti per legge, ma per concessione
Il Cugno chiede un'integrazione all'ANVUR con gli Umanisti:
RispondiEliminahttp://www.cun.it/media/106634/mo_2011_01_27_003.pdf
e in effetti un umanista, almeno, ce lo potevano infilare...
RispondiEliminain effetti mi sono chiesto anch'io come abbia fatto la Mariastella a cadere come una Peracotta su 'sta cosa (+ quello del Sud).
RispondiEliminaIn fondo e' proprio 'na cosa politica, e' casomai il contrario che vale nel resto del mondo.
tra i candidati c'era un ottimo umanista di università federico II di napoli. così risolveva due problemi in un colpo solo. tra l'altro è persona di indubbie qualità scientifiche
RispondiEliminaquale fra i 2?
RispondiEliminaandrea graziosi
RispondiEliminaohiii
RispondiElimina"L'Università senza storia e senza terroni"
RispondiEliminahttp://comitatiduesicilie.org/index.php?option=com_content&task=view&id=3818&Itemid=1
@ Renzino
RispondiEliminasi parlava di tempi, non di diritti...
segnalo buon articolo di Alessandra MIgliozzi su il Messaggero di oggi. Vi si trova denuncia blocco assengi e caos rinnovi da parte di APRI insieme ad altre informazioni importanti (e che nessun altro sembra interessato a fornire)
RispondiEliminail testo è reperibile via rassegna stampa cnr
semolice domanda: chi può partecipare all'abilitazione?
RispondiEliminami associo alla domanda. Chi può partecipare all'abilitazione? solo strutturati o tutti?
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