In una piovosa domenica di maggio si fanno molte riflessioni. La prima riguarda i nostri cugini greci. Che c'azzecca la Grecia, direte voi? C'entra, e molto. Adesso deve fronteggiare una crisi economica terribile. Stamani il Premier greco, Papandreu (figlio), ha annunciato un piano di lacrime e sangue: taglio alla spesa pubblica di 30 miliardi di €, niente più tredicesime e quattordicesime sopra un reddito (piuttosto basso), in 4 anni riduzione del deficit di 11 punti %, più facili i licenziamenti nel settore privato. Saranno anni di lacrime e sangue.
La Grecia è un paese che ci assomiglia parecchio sotto tanti aspetti, in primo luogo culturali. Siamo entrambi paesi del Mediterraneo con una tendenza statalista e di welfare dispendioso e poco efficiente. In 6 anni (2004-2009) la Grecia ha accumulato 120 miliardi di deficit, essenzialmente di spesa pubblica. Il debito è al 140% del PIL. Ricorda qualcosa? Anche l'Italia ha un mostruoso debito ed una spesa pubblica che continua a crescere. Anche in Italia gli sprechi si moltiplicano ogni giorno, gli enti inutili da eliminare vengono allegramente confermati (ma le Provincie non andavano abolite?), i governi si avvicendano parlando di riforme e razionalizzazioni, ma non cambia mai niente; o meglio: aumentano i rivoli di spesa, con stratagemmi degln di miglior gloria. Quando arrivano i tagli, sono lineari e colpiscono tutti indifferenziatamente senza alcuna valutazione di merito o di successo.
In questo allegro contesto sguazza anche l'Accademia Italiana. Insieme agli Enti Locali, l'Università italiana si caratterizza come una delle voci di spesa pubblica più controverse. La missione dell'educazione universitaria è appunto universale: ed ecco subito comparire quasi 100 atenei e svariate sedi distaccate. L'accesso agli studi deve essere sempre garantito: ed ecco comparire fenomeni sconosciuti in altri paesi come studenti fuori corso per lustri a fronte di tasse universitarie ridicole e un sistema di diritto allo studio indecente. Come alcuni economisti hanno dimostrato, il sistema universitario italiano raggiunge il notevole scopo di pagare gli studi ai ricchi con i soldi dei poveri. E d'altronde molti nostri studenti sono alla ricerca del mitico pezzo di carta, che ha valore legale nel burocratico sistema di reclutamento statale; a questo si possono sommare ulteriori pezzi di carta, generati dalle scuole di specializzazione, gli esami di abilitazione alle professioni e via dicendo.
Vogliamo dei numeri, impietosi come sanno essere i numeri? Eccoli, dal rapporto CNSVU 2009.
1998: 49956 docenti (PO+PA+ric), di cui 13103 PO; 2009: 62709 docenti (+25%), di cui 18861 PO (+44%). Con i tecnici amministrativi siamo a circa 110000 unità di personale strutturato nell'Università. E gli stipendi corrono: nel 1998 si spendevano 4,320 miliardi di €, nel 2007 se ne spendevano 6,574 miliardi con un costo per strutturato/anno passato da 43000 € a 58600 € (+36%). Se andiamo a vedere i soli professori ordinari e fissiamo a 100 il loro costo nel 1997, nel 2007 si ha un costo di 183. Con un semplice calcolo si vede che le spese per assegni fissi erano nel 1997 l'82% del totale FFO erogato alle Università statali; nel 2007 siamo all'89%. Molte università si salvano dalla nefasta "quota 90" con lo scorporo dei docenti di medicina, che vengono contati nella spesa secondo una percentuale inferiore al loro costo totale. Ma il dato di fondo rimane: a che servono per la maggior parte i finanziamenti alle Università? A pagare il personale strutturato delle Università.
Ma magari, direte voi, è una buona idea trasformare l'Università italiana in un superliceo con foglio di carta del Magnifico Rettore come premio finale. Si? Vediamo qualche altro numero.
2007: su 1809192 iscritti, solo il 58.6% sono iscritti regolari (ovvero da un numero di anni non superiore agli anni di corso). Ma questo è un dato aggregato. Nel 2007/08 l'8% degli iscritti (che, ripeto, pagano tasse ridicole rispetto ad altri paesi) ha più di 35 anni, nel 2001 erano il 5,4%. Un altro 6.9% rientra (2007/08) nella categoria 30-35 anni.
E gli Atenei? Sono pronte le contromisure, non temete. 5835 corsi attivi nel 2008 (il 53% utile a conseguire la laurea di I livello e il 41% quella specialistica), mentre nel 2001 erano 3234 (+80%). Excellent. Vi sono ben 214 comuni italiani in cui si possono seguire corsi di laurea di 1° livello, 125 di laurea specialistica e 86 di laurea a ciclo unico. La figura allegata mostra dove si può studiare in Italia: dovunque. Comuni e enti locali ringraziano per l'indotto.
Ma questo "dovunque" non è sempre la stessa cosa. Secondo una tabella del CNSVU, le università dell'Emilia Romagna sono, complessivamente, 7 volte più attrattive di quelle della Puglia. Nel 2007/2008 alla Luiss il 59,3% degli immatricolati aveva ricevuto un voto compreso tra 90 e 100 alla maturità, al Politecnico di Bari si scende al 39,4%, a Macerata al 25,5%, a Teramo al 17,5%, e nell'Università dell'Insubria il 14,3%; tutte queste università hanno avuto un numero simile di immatricolati. Come dire: se devo pagare tanto (Luiss) occorre che sia davvero motivato agli studi; se supero un esame di ammissione (Politecnici), devo essere molto motivato. Per tutto il resto non c'è Mastercard, e ci si può iscrivere vicino casa, anche in Insubria.
Attenzione. Lungi da me pensare che l'accesso agli studi vada regolato per censo. No: occorre un sistema di incentivi/disincentivi (economici) che permetta a chi è bravo di frequentare l'università a costo zero e a chi stenta di pagare gli studi a chi è davvero motivato. Sfortunatamente, se quello che dico (e dicono in molti, peraltro) viene proposto da un qualsiasi ministro, direi che questo politico ha poche chances di finire la legislatura in carica.
Potrei andare avanti. Snocciolare ancora cifre che confermino quello che tutti hanno già sotto gli occhi: la liceizzazione dell'Università, il suo essere diventato sistema di Welfare per professori (specie ordinari, pensionabili dopo 70 anni con elevati stipendi maturati), e bivacco per molti studenti, la distorsione tra nord e sud e tra ricchi e poveri. Numeri come questi sono la comoda giustificazione di chi, a partire dal Governo attuale, vede nell'Università solo un sistema parassitario da smembrare a colpi di scure colpendo qua e là senza reale valutazione; un metodo che ha come unico effetto quello di esasperare le tensioni e fornire un comodo alibi a coloro che sguazzano allegramente nel distorto welfare universitario: "datece li sordi, ahò!"
E quindi, in una piovosa domenica di maggio, fa molta impressione vedere i ricercatori strutturati scendere i piazza per chiedere recinti protetti per la loro promozione di carriera in risposta ad un disegno di legge che per la prima volta -anche se in maniera non molto convincente- sposta l'attenzione sui giovani e sul merito. Dove era questa gente negli anni in cui si è avallato il malcostume del reclutamento coatto scaricato sui costi dello stato? A fare la consueta "fila" per la propria promozione certificata da concorsi taroccati?
E fa anche impressione sentire tanti precari chiedere a gran voce più soldi perchè più insegnamenti sono necessari, in nome della missione universale dell'Università italiana. Certo, più insegnamenti e più professori sono proprio quello che ci vuole, in effetti rimangono circa 8000 comuni ancora scoperti che saranno felici di accogliere ulteriori sedi distaccate e studenti fuori corso. E che dire infine della resistenza dei professori ad anticipare il proprio pensionamento per governare il transiente ed aiutare il reclutamento di giovani, si spera altrettanto bravi e motivati?
In un Paese in cui lo Stato è visto dalla maggior parte dei cittadini come una vacca da mungere sempre e comunque, in nome di interessi fondamentali, non stupisce che l'Università sia quella che è. Nell'attesa, forse non lunga, che anche il nostro Papandreu si presenti in televisione e ci mostri il salato conto da pagare.
concordo su tutto salvo un punto. il sistema è oggettivamente sottofinanziato, lo è se confrontiamo il nostro rapporto tra pil e spesa in ricerca con quello degli altri paesi ocse.
RispondiEliminache poi molte università andrebbero chiuse è altrettanto vero, però non confondiamo i piani. i soldi ci voglino, perché fare ricerca non vuol dire solo pagare lo stipendio del ricercatore ma anche dargli i mezzi per svolgere le sue indagini.
Alcuni punti di commento.
RispondiElimina1. Non si faccia l'errore di confondere l'"Universita'" con tutta l'istruzione superiore che puo' essere organizzata e offerta. Sarebbe come se si confondesse il "Liceo" con tutta l'istruzione secondaria, dimenticando Istituti Tecnici e Professionali. Il grosso problema della politica dell'istruzione terziaria italiana e' che non si e' mai pensato di organizzare l'offerta nella direzione della sua diversificazione. A dire il vero, ci hanno provato le Universita' stesse a fare nuovi corsi e nuova offerta formativa, ma sono state messe sulla gogna senza una valutazione puntuale dei corsi stessi - e bansi' su mere considerazione statistiche e quantitative. Magari proprio quei corsi davano piu' sbocchi rispetto a quelli piu' tradizionali e affollati.
2. Correlato al punto precedente c'e' il problema della selezione in ingresso degli studenti - o, meglio, della loro "canalizzazione". E' poco proficuo lamentarsi con le Universita' perche' hanno cercato di "acchiappare" piu' studenti quando la logica del sistema era quella, e ogni studente poteva liberamente iscriversi (quasi) dove voleva.
3. Per la tipologia del sistema produttivo italiano, e' vero che non serve tutta questa Universita', e nemmeno una mera redistribuzione verso una istruzione superiore diversa e professionalizzante. Ma allora bisogna essere onesti e sapere che si continuera' sempre piu' a competere su una fascia di prodotti a basso valore aggiunto. E dirlo.
4. C'e' il problema scandaloso di una casta accademica autoreferenziale e impermeabile al cambiamento. Il problema _non_ e' stata la riforma didattica del "3+2", ma il fatto che essa _non_ e' stata adeguatamente implementata dal corpo accademico, a cui era stata demandata la nuova progettazione curricolare. Con la bella conseguenza che adesso costoro scaricano le loro colpe su quel Ministero che a parole tutti vogliono sciogliere da un ruolo dirigista e normativo. Ma con quali credenziali? Con quale faccia tosta??
5. Se uno studente ha studiato e superato quelle prove di accertamento del profitto che concorrono a formare il titolo di studio, ha diritto a far valere questo titolo nella sua vita professionale. Su questo non si puo' scherzare, e fare i soliti sofismi sui titoli. Se non si crede che l'accertamento del profitto o la solidita' del curriculo sia stata sufficiente, perche' si attende ancora a mettere in opera quegli strumenti di controllo e verifica della qualita' operanti in tutto il mondo?
In definitiva, e' buona cosa suonare l'allarme, ma facciamolo con gli strumenti concettuali corretti.
Temo che il "nostro" Papandreou si presentera' comunque...
RispondiEliminaSono d'accordo con Insorgere.
RispondiEliminaIl sistema universitario italiano e' oggettivamente sottofinanziato. Non bisogna correre il rischio di avvallare ulteriori tagli!
Quello che va fatto e' "solamente" rendere attiva e operativa l'ANVUR, mentre la Gelmini l'ha invece bloccata.
Una nota sulla proliferazione dei corsi. I dati numerici sono falsati dal fatto che nel 2001 non c'era ancora la 3+2, quindi e' ovvio che nel 2008 il numero di corsi di laurea risultino superiori, proprio perche' conteggiano, per cosi' dire, 2 volte un corso di laurea.
Non risulta che la Gelmini abbia bloccato l'ANVUR, semmai i tempi della politica sono quelli che sono. Invece, pare che il CIVR sia ripartito da quanto riportato dal sito del MIUR. E il grosso della valutazione è proprio in capo al CIVR. Il problema, come sostengo da un pò (quasi invano), e che servono poi i soldi da distribuire in base a tale valutazione. Altrimenti a che serve? Sarebbe il caso di chiedere con forza una quota maggiore di FFO per chi lo merita.
RispondiEliminaConfermo che la Gelmini ha bloccato l'ANVUR.
RispondiEliminaIl regolamento dell'ANVUR (quello di Mussi) era stato pubblicato in G.U. nel (ormai lontano) Aprile 2008.
L'agenzia andava solo resa operativa.
Ma la Gelmini ha detto: "questo regolamento non va bene, ricominciamo tutto daccapo".
Ha quindi nominato una "commissione di saggi" (pagata dai contribuenti) per fare un nuovo regolamento che, a ben vedere, non è' poi cosi' diverso da quello di Mussi. Ci hanno messo 1 anno e mezzo per fare il "nuovo" regolamento, e i tempi si sono dilatati perche' si e' dovuto nuovamente percorrere l'iter lunghissimo di Consiglio di stato e Corte dei Conti.
La Gelmini ha di fatto ricreato l'ANVUR (entità finora astratta, non è solo questione di regolamento) gli ha dato uno statuto, mezzi finanziari, un regolamento ed un DM sulla valutazione. Poi ha fatto ripartire il CIVR che colpevolemente proprio Mussi aveva bloccato.
RispondiEliminaCriticare da parte di chi non ha responsabilità, come me, è sempre facile, ma forse ci vuole misura e obiettività. Alla Gelmini va riconosciuta grande determinazione nel far partire l'ANVUR, malgrado la burocrazia. Non il contrario.
Dimenticavo, ci ha messo pure il 7% di FFO. Come sostengo, insufficiente. Ma prima era solo un esercizio di stile (peraltro mai realizzato). Anche questo le andrebbe riconosciuto.
RispondiEliminaL'ANVUR avrebbe potuto essere messa in moto nell'aprile 2008
RispondiEliminahttp://www.unifi.it/uspur/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=227&mode=thread&order=0&thold=0
[faccio notare che questo comunicato stampa, che era presente nel vecchio sito del MIUR, non e' piu' visibile nel nuovo]
in quanto il Regolamento di Mussi fu pubblicato in G.U. poco prima delle elezioni.
La Gelmini, poco dopo le elezioni, fece in Parlamento delle dichiarazioni anti-ANVUR, come in molti qui hanno ricordato
http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=12482
cosi' fece ripartire il Regolamento daccapo, con la bella conclusione di avere perso 2 anni, ed avere poi in effetti modificato di poco l'articolato. Vi e' una maggiore retorica "dei risultati" ma il punto e' che ne' Lei ne' i suoi consulenti politici e accademici, tipo Giavazzini, ne sanno una mazza, di valutazione dell'Universita'.
Sugli ultimi sviluppi del CIVR ho scritto un commento su nFA il 21 aprile
http://www.noisefromamerika.org/index.php?module=comments&func=display&cid=38578
e, la settimana dopo, un conguaglio
http://www.noisefromamerika.org/index.php?module=comments&func=display&cid=39227
Sul 7% FFO il casino e' stato sotto gli occhi di tutti, e di fatto stanno ridiscutendo tutto anche su quello.
Ottima precisazione Renzino! La saga dell'ANVUR e' una cosa incredibile e va raccontata con rigore storico. Anche per questo abbiamo fatto la pagina ANVUR nel VIAWiki, che invito a consultare prima di esrimere giudizi in merito. Nel frattempo dovremmo chiedere a Renzino di scrivere un bel pamphlet sulla saga, da pubblicare non appena il decreto attuativo viene ufficializzato. Riguardo al tema del post, son d'accordo con chiunque ribadisca che in Italia il sistema universitario (e la ricerca) e' sottofinanziato rispetto ad altri paesi, per cui produciamo meno laureati etc. E poi che i governi degli ultimi vent'anni non hanno fatto spese di investimento nel settore, contrariamente agli UK, Francia, germana e Spagna.
RispondiEliminaSegnalo che Mario Pirani ritorna sui ricercatori, sia strutturati che precari, nel suo odierno papirozzo su Repubblica
RispondiElimina"Universita' precaria ma c'e' una speranza"
http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=RD4JV&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1
Evvedi che Pirani il problema lo conosce. Pero' fa un po'casino coi numeri, perche' se veramente spera che 20.000 pensionamenti da PO e PA siano in grado di placare la sete dei RTI e avanzare qualche spicciolo per dare qualche migliaio di RTD agli attuali "ricercatori in formazione" ha sbagliato di svariati ordini i grandezza....
RispondiEliminanon solo, il vecchio pirani fa confusione tra dottorandi e assegnisti e precari in genere. butti tutti nello stesso calderone, mentre si tratta di ruoli decisamente diversi. e poi dice che i precari non hanno una posizione, che è falso: ne hanno almeno 5
RispondiEliminaOrmai non ho quasi più neanche la forza per controbattere alle vostre come alle altrui inesattezze, ma porcaccia miseria, come fate a scrivere "un disegno di legge che per la prima volta -anche se in maniera non molto convincente- sposta l'attenzione sui giovani e sul merito"?? ma che bufale vi bevete la mattina? quelle di gelmini, meloni & co.? il problema non è l'"anche se", ma il fatto che questo ddl non sposta proprio per niente l'attenzione sui giovani. ma chi sono poi i giovani? quelli di 40-45 anni che premono, magari giustamente, per una posizione stabile dopo decenni di precariato in italia come all'estero? per me i giovani sono ancora i 30enni, non intesi come 39enni ma proprio come 30-32 enni, quelli sono i giovani. e che numeri si propongono a questi giovani, che possibilità? un concorso con un rapprto 1:100 vincitori/candidati? ancora non vi è chiaro che con frotte di precari ultra 40enni anche il più mediocre di questi avrà un CV migliore di un bravo 30enne? ancora con questo spauracchio delle ope legis a fronte della totale mancanza di concorsi e quindi della possibilità di assunzione tanto per i giovani quanto per i meno giovani, tanto per i più bravi quanto per i meno bravi? ma questa è propaganda proprio da 4 soldi e voi gli andate pure dietro! se non ci si mettono i denari, se non si ha il coraggio di fare dei distinguo tra le diverse storie e i diversi percorsi, davvero qualcuno di voi ancora crede che con mezza regoletta diversa da prima e con pochissimi posti a concorso non vinceranno i soliti noti alla faccia dei giovani e meritevoli?? in cosa l'azione di questo governo sarebbe, nel suo complesso, minimamente migliore dei precedenti? nel fare, come in tutti i settori, demagogia per raccogliere consenso popolare e intanto far cassa a man bassa?
RispondiEliminaOrmai non ho quasi più neanche la forza per controbattere alle vostre come alle altrui inesattezze, ma porcaccia miseria, come fate a scrivere "un disegno di legge che per la prima volta -anche se in maniera non molto convincente- sposta l'attenzione sui giovani e sul merito"?? ma che bufale vi bevete la mattina? quelle di gelmini, meloni & co.? il problema non è l'"anche se", ma il fatto che questo ddl non sposta proprio per niente l'attenzione sui giovani. ma chi sono poi i giovani? quelli di 40-45 anni che premono, magari giustamente, per una posizione stabile dopo decenni di precariato in italia come all'estero? per me i giovani sono ancora i 30enni, non intesi come 39enni ma proprio come 30-32 enni, quelli sono i giovani. e che numeri si propongono a questi giovani, che possibilità? un concorso con un rapprto 1:100 vincitori/candidati? ancora non vi è chiaro che con frotte di precari ultra 40enni anche il più mediocre di questi avrà un CV migliore di un bravo 30enne? ancora con questo spauracchio delle ope legis a fronte della totale mancanza di concorsi e quindi della possibilità di assunzione tanto per i giovani quanto per i meno giovani, tanto per i più bravi quanto per i meno bravi? ma questa è propaganda proprio da 4 soldi e voi gli andate pure dietro! se non ci si mettono i denari, se non si ha il coraggio di fare dei distinguo tra le diverse storie e i diversi percorsi, davvero qualcuno di voi ancora crede che con mezza regoletta diversa da prima e con pochissimi posti a concorso non vinceranno i soliti noti alla faccia dei giovani e meritevoli?? in cosa l'azione di questo governo sarebbe, nel suo complesso, minimamente migliore dei precedenti? nel fare, come in tutti i settori, demagogia per raccogliere consenso popolare e intanto far cassa a man bassa?
RispondiEliminaRenzino,
RispondiEliminaho letto i tuoi report, ma il succo non cambia. L'unica cosa seria fatta negli ultimi anni in tema di valutazione è il CIVR, purtroppo bloccato da Mussi (infatti, dell'ANVUR in sè, chi se ne frega). Tale valutazione, più o meno seria, mancava di finanziamenti adeguati. E' arrivato un timido ma significativo 7%, che tutti (pure l'opposizione) hanno giudicato come una rivoluzione. Ma qui tu dici che è un casino. Ovvio che chi prende meno si lamenti, ma questo che c'entra? Dare a Cesare, quel che è di Cesare.
bravo Marco, sottoscrivo parola per parola.
RispondiEliminaGiuseppe, gli e' tutto sbagliato, gli e' tutto da rifare.
RispondiEliminaE' l'approccio al problema che e' sbagliato. Finche' si dice che tutti "gli accademici devono fare ricerca", e anche il loro stato giuridico e il loro stipendio e' uguale, come fai a togliere il 3, il 7 o il 20 % ad una Universita'? In quali laboratori o con quali biblioteche faranno quella ricerca? Tra l'altro non possono neanche licenziare quel personale "responsabile" della cattiva prestazione, in ispecie se qualche pubblicaziuone l'ha comunque fatta. Bisogna chiarire il ruolo delle varie Universita', _in linea di principio_.
E il territorio? Cosa pensi, che le Universita' siano come le fabbriche di telefonini, per cui se in Italia non ce n'e' neanche una e' lo stesso? L'Universita' e' _in parte_ come un ente territoriale, tipo la Regione. Cosa fai, finanzi di meno la Puglia rispetto al Veneto perche' in Puglia non hanno prodotto abbastanza leggi, o litigano per le escort?
bravo renzino!
RispondiEliminaRenzino,
RispondiEliminail discorso dell'università è evidentemente molto ampio. Sono tante le cose da rivedere, concordo. Al tempo stesso, non credo sarebbe praticabile nè utile cercare di cambiare tutto, interamente e subito. Qui si è detto semplicemente che rispetto a finanziare l'università X perchè ha speso l'anno scorso XX e l'università Y perchè ha speso YY (leggi la spesa storica), indipendenetemente dai risultati, forse sarebbe il caso di dare una quota rispetto ai risultati raggiunti. Poi, va bene liberalizzare gli stipendi, ma questo deve avvenire localmente. Lo Stato può continuare benissimo ha garantire lo stesso stipendio, se inteso come stipendio minimo. Agli atenei libertà di integrarlo. Le Università di base non sono territoriali. Tuttavia quelle buone fanno bene al territorio, quelle cattive no. In quest'ultimo caso, sarebbe meglio non averne sul proprio territorio.
http://speciali.espresso.repubblica.it/interattivi/numeri-armata/index.html?ref=rephpsp3
RispondiEliminabando alle ciance...
http://www.ilfoglio.it/soloqui/5030
RispondiEliminabando alle pretese...
scusate per la "a" con acca, naturalmente.
RispondiEliminaAltri nodi vengono al pettine. Sembra certo che alcune università non potranno assumere PA, PO e ricercatori (TI o TD) vincitori dei prossimi concorsi perchè a corto di punti organico. In particolare, alcuni atenei non avrebbero incluso nel conteggio dei punti organico i ricercatori TD e sono stati "sgamati" dal MIUR che invece sostiene che vadano conteggiati. Ora, per il PA e i PO (poveretti!) il dpr 117 prevede che il consiglio di facoltà possa non procedere alla chiamata, ma i ricercatori dichiarati vincitori dovrebbero ipso facto essere nominati in ruolo, no? Qualcuno ha notizie a riguardo?
RispondiEliminaIo spero che non chiamino nessuno, e che qualche provvidenziale TAR dichiari nulli tutti i concorsi.
RispondiEliminaE la scuola? Lì ci sarebbe da risparmiare... quanti tagli sono stati fatti?? Solo annunci e pochi fatti.
RispondiEliminaChe i contrattisti ex-lege Moratti andassero conteggiati come punti organico era chiarissimo e fu segnalato ad alcuni rettori gia´ da tempo, invitandoli a non "sprecare" inutilmente punti organico. Si veda per esempio questa lettera
RispondiEliminahttp://ricercatoriprecari.blogspot.com/2009/09/ricercatori-tempo-determinato-i-puntata.html
che risale al lontano Settembre 2009.
Ma, per esempio, il rettore di Foggia sostenne che noi avevamo torto e che questi contratti non dovevano essere conteggiati. Magari una piccola verifica avrebbe evitato un sacco di pasticci ...
Perche' "sprecare", se il TD e' previsto? Cioe' se mi si dice, financo in una legge specifica, che posso fare questi contratti, io li faccio. In un certo senso, sarebbe un controsenso non considerarli.
RispondiEliminaChe gente, che gente
RispondiEliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2010/05/grecia-sprechi-bilancio.shtml?uuid=4f714204-55f4-11df-9f91-c1820131b47b&DocRulesView=Libero
lo "spreco" è inteso nel senso che finito il tempo del TD quei punti organico non ritornano indietro se non mi ricordo male
RispondiElimina@ Elettore
RispondiEliminaMi auguro tu stia scherzando...
Se vuoi qualche references puoi provare qui:
http://www.flcgil.it/notizie/comunicati_stampa/2010/aprile/ancora_tagli_agli_organici_una_scatola_vuota_chiamata_scuola
Inoltre perdonami, tu taglieresti sul comparto Scuola media inferiore e superiore per investire in Università ?
Stai "trolleggiando" alla grande....
@ Monticchio
RispondiEliminaProprio cosi', si deve tagliare sulla Scuola Elementare per
- tornare al Maestro Unico,
- ridurre le Unita' Scolastiche, specialmente quelle nei Paesotti protetti della Lega Nord
Inoltre bisogna fare qualche taglio anche nella scuola Media/Secondaria.
Gli investimenti nell'istruzione vanno modulati su obiettivi specifici e di qualita'.
@ peppe
RispondiEliminadi che università parli?
E anche Padova è andata...
RispondiEliminaIl Consiglio di Amministrazione dell’Università di Padova, convocato in adunanza straordinaria il 4 maggio 2010, udita la relazione del Rettore e del prof. Domenichelli, prende atto con grande rammarico della circostanza per cui l’atto di pignoramento di 7 milioni 669.242 euro, effettuato nei giorni scorsi dai legali degli ex-lettori nei confronti dell’Università di Padova, è intervenuto nel corso e nel vivo di una trattativa precedentemente proposta dallo stesso Consiglio di Amministrazione e avviata da circa tre mesi per pervenire ad una composizione stragiudiziale di un contenzioso risalente nel tempo. La volontà dei legali degli ex lettori di porre termine unilateralmente a tale trattativa con l’atto di pignoramento sottovaluta gli aspetti di notevole complessità tecnica, anche solo per quanto attiene alla quantificazione esatta dell’ammontare richiesto, che si debbono affrontare in una simile trattativa...
@ Elettore
RispondiEliminasuppongo tu non abbia mai insegnato in una prima classe di un Istituto Tecnico con 30 studenti...
fatti questa meravigliosa esperienza, poi mi saprai dire se la politica dei tagli è coniugabile con la qualità.
Poi ci lamentiamo che le matricole abbiano un livello di preparazione basso.
La pianta è una sola, non si possono tagliare le radici ed esporre al sole le foglie se si vuole che cresca meglio.
Monticchio, non te la prendere, elettore puo'solo essere ironico. Senno' e' uno col cervello infeltrito, ecco...
RispondiEliminaNelle scuole intanto bisogna rimettere a posto le strutture, che fanno schifo nell'80% dei casi. E gia' li'altro che tagli, caro elettore, bisogna oinvestire per evitare che crollino al prossimo terremoto del cazzo.
Poi bisognerebbe pagare meglio gli insegnanti, PUNTO. Non veniamo fuori coi distinguo ogni volta, gli stipendi in entrata sono roba da Tunisia e vanno aumentati ad un livello decente. DOPO si puo'anche parlare di incentivi e di frustare gli inetti, che ce ne sono assai. Poi vanno tenuti, gli insegnati, piu'tempo dentro la scuola (8 ore al di'), ma non a riempire fogli di inutili poemi (giudizi ampollosi ed esercizi di retorica imposti dal ministero), ma a studiare e supportare gli studenti.
Poi, se ne avete voglia, si puo'riparlare del finanziamento pubblico, delle scuole private, degli insegnanti di sostegno....
per quanto riguarda le scuole elementari, io devo portare carta igienica e sapone (come tutti i genitori) perché la scuola non li fornisce.
RispondiEliminadirei che han già tagliato troppo...
La Commissione ha proseguito l'esame congiunto in sede referente dei disegni di legge nn. 1905 e abbinati concernenti la riforma universitaria, con le votazioni degli emendamenti riferiti all'articolo 5. Sono stati respinti gli emendamenti 5.1, 5.4, 5.5, 5.6, 5.8, nonché i subeemendamenti 5.9 (testo 4)/3 e 5.9 (testo 4)/12. Sono stati approvati gli emendamenti 5.2 (con preclusione del 5.3), 5.7 (con assorbimento del 5.14), nonché i subemendamenti 5.9 (testo 4)/5 (testo 2), 5.9 (testo 4)/6 (testo 2) - con preclusione del 5.9 (testo 4)/7 -, 5.9 (testo 4)/8, 5.9 (testo 4)/10 (testo 2), 5.9 (testo 4)/11, 5.9 (testo 4)/13 (testo 2), 5.9 (testo 4)/14. Sono stati ritirati l'emendamento 5.115, nonché i subemendamenti 5.9 (testo 4)/4, 5.9 (testo 4)/15, 5.9 (testo 4)/16 e 5.9 (testo 4)/17. Sono stati dichiarati decaduti i subemendamenti 5.9 (testo 4)/1 e 5.9 (testo 4)/2. E' stato accantonato il subemendamento 5.9 (testo 4)/9. Il Presidente ha comunicato che la seduta notturna già convocata per oggi, martedì 4 maggio, alle ore 20,30, è anticipata al termine della seduta dell'Assemblea.
RispondiEliminaVoi siete pazzi, senza tagliare classi e insegnanti ci portate qualcos'altro oltre la carta igienica, a scuola.
RispondiEliminaTrolleggiando trolleggiando....
RispondiEliminala grecia non è per niente vicina, lo dimostrano le proteste dei giovani greci. Noi scope in culo e silenzio!!!!
RispondiEliminaFaccio tanta cacca, e anche tante scorregge. Cosa mi consigliate?
RispondiEliminaLa Commissione ha proseguito l'esame congiunto in sede referente dei disegni di legge nn. 1905 e abbinati concernenti la riforma universitaria, con le votazioni degli emendamenti riferiti ai restanti emendamenti all'articolo 5, nonché a quelli relativi all'articolo 6. Sono stati approvati i subemendamenti 5.9 (testo 4)/18, 5.9 (testo 4)/20, 5.9 (testo 4)/25, 5.9 (testo 4)/26, 5.9 (testo 4)/27, 5.9 (testo 4)/29, 5.9 (testo 4)/30, nonché gli emendamenti 5.9 (testo 4), con conseguente assorbimento o preclusione degli emendamenti 5.10, 5.62, 5.37 (testo 2), 5.11 e da 5.35 a 5.100. Sono stati altresì approvati gli emendamenti 5.12 (testo 2) - con conseguente assorbimento del 5.13 -, 5.24 (testo 2), 5.25 (identico al 5.26), 5.29, 5.30 (testo 2), 5.32 (identico al 5.31), 5.34, 5.101 (testo 2), 5.102 (testo 2), 5.117, 5.108 (identico al 5.109), 5.111 e 5.0.3 (testo 3). Sono stati respinti i subemendamenti 5.9 (testo 4)/22 e 5.9 (testo 4)/31, nonché gli emendamenti 5.112, 5.113 (identico al 5.114). L'emendamento 5.22 è stato trasformato nell'ordine del giorno n. 1. Sono stati ritirati i subemendamenti 5.9 (testo 4)/9, 5.9 (testo 4)/19, 5.9 (testo 4)/23, 5.9 (testo 4)/28 nonché gli emendamenti 5.15, 5.16, 5.18, 5.20, 5.107, 5.110 e 5.0.4. Sono stati dichiarati decaduti i subemendamenti 5.9 (testo 4)/21, e 5.9 (testo 4)/24 nonché gli emendamenti 5.17, 5.19, 5.21, 5.23, 5.27, 5.28, 5.33, 5.103, 5.104, 5.106, 5.0.2. Con riferimento agli emendamenti presentati all'articolo 6, sono stati approvati gli identici subemendamenti 6.13/1 e 6.13/2, nonché l'emendamento 6.13 con conseguente preclusione del 6.10 e 6.11. Sono stati respinti gli emendamenti 6.2 e 6.5. Sono stati ritirati gli emendamenti 6.1, 6.3, 6.4, 6.9. Sono stati dichiarati decaduti il 6.12 e il 6.7. Il seguito dell'esame congiunto è stato rinviato.
RispondiEliminaA Scribano della Settima:
RispondiEliminaottimo il rapporto puntuale sulle sedute parlamentari del DDL.
Ma se magari ci spiegassi (anche per sommi capi, giusto alcuni punti principali) di cosa si tratta???
Grazie.
@mario
RispondiEliminasono notizie di terza mano (e vanno quindi prese con beneficio d'inventario), ma ho inteso che sia Foggia, sia le scuole "superiori" tipo Normale (che hanno fatto ampio ricorso ai TD) sarebbero nei guai col MIUR.
Non si capisce a questo punto perchè abbiano proceduto con i concorsi I sessione 2008, avendo il ministero da tempo chiarito che non potranno assumere nessuno, e correndo il rischio di essere portati davanti al TAR quantomeno dai TI vincitori. Non è successo qualcosa di simile a Firenze e/o Siena?
A meno che non prevedano pensionamenti in massa fra i PA e i PO.
@Bartebly ed altri interessati all'iter del ddl Gelmini.
RispondiEliminaPotete trovare informazioni dettagliate su questa pagina del sito Via-academy:
http://via-academy.org/Legge_Gelmini.aspx
Ci prefiggiamo di aggiornare il decretometro ogni fine settimana, per cui le informazioni che vi sono ora si riferiscono alle notizie ufficiali disponibili al 28/4.
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2010/05/05SIJ3061.PDF
RispondiEliminas'è svegliata la carrozza!
E qui va in onda lo scontro Merafina vs Ferretti.
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/scuola/2010/05/04/news/universit_una_settimana_di_blocco_i_ricercatori_per_noi_nessun_futuro-3818367/
Merafina lo conosciamo, e quello che afferma lo annovera fra gli avversari dei precari, e gli va riconosciuto che lo fa senza nascondersi.
Ferretti dice cose piu' sensate e si allinea sulle proposte FLC, ma mi piacerebbe che ci scrivesse, QUI SU QUESTO BLOG, per cosa fara' il tifo (e le alternative saranno queste, aspettate e vedrete) fra l'ope legis RTI->PA in base alla didattica e la messa a termine del RTI con l'introduzione del RTD con tenure track piu' o meno vera. Chi pensa che le soluzioni sul piatto siano altre si illude di aver a che fare con gente normale, invece che con dei delinquenti.
Vorrei quinci commentare il passo dell'editoriale di Bogart che tratta brevemente del costo dell'istruzione:
RispondiElimina"Come alcuni economisti hanno dimostrato, il sistema universitario italiano raggiunge il notevole scopo di pagare gli studi ai ricchi con i soldi dei poveri."
Si tratta di un aforisma che ha potuto avere un corso di popolarita' ampio grazie alla sua ripetizione continuativa da parte degli economisti di stampo bocconiano.
Ma non dice nulla di particolare!
Altro che "dimostrazione" o scoperta!!
Qualsiasi spesa delle pubbliche autorita' si giustifica per l'interesse pubblico che viene posto a sua legittimazione. L'istruzione e' considerata, da tutti gli Stati (quindi da tutti i popoli) un interesse pubblico rilevante, e cio' significa che la sua previsione ed erogazione e' finanziata in modo piu' o meno rilevante dalle pubbliche finanze. Non serve fruire di quel servizio personalmente - dico - per acconsentire alla erogazione e suo finanziamento con le mie tasse. Chi non va all'Universita' avra' comunque interesse al fatto che in molti, e meritevoli, e interessanti, si applichino con diligenza ai piu' alti studi senza preoccupazioni economiche.
Lo stesso vale per la scuola secondaria, ovviamente. E per tanti altri beni e servizi...
Non c'e' nessuna "scoperta" particolare nell'aforisma bocconiano, se non un _invito_, una opinione politica specifica (legittima ma non molto diffusa) nel diminuire drasticamente il finanziamento pubblico dell'istruzione (superiore, in questo caso).
Vadino a vedere i Paesi nordici, dove tutta l'istruzione superiore e' ancora aggratis, e Francia e Germania, dove le tasse sono minime, e si rendano conto che questa politica non e' per nulla considerata bene.
in relazione all'ultimo post di france, non si capisce perchè Merafina nell'articolo dica le seguenti parole: "Vogliamo una rimodulazione delle fasce di docenza verso una piramide effettiva, non con una larghissima base fatta di precari. Per questo dove sussistano i requisiti di didattica e ricerca chiediamo che i ricercatori siano inquadrati come docenti di seconda fascia cioè associati, senza oneri per lo Stato".
RispondiEliminaCioè: lui vuol fare la piramide "tagliando" l'altezza senza intagliare la parte superiore delle facce laterali del solido in questione...molto dicutibile, ma possibile nel paese delle stabilizzazioni. Quel che non riesco ad "acclarare" è come questa "rimodulazione" possa eliminare il problema della "larghissima base fatta di precari"... forse l'articolista ha compreso e ha riportato la frase, ma io attendo chi possa appunto "acclararmelo"
URGENTE: Anno Zero cerca ricercatori precari da intervistare domani sera. Se interessati contattatemi qui o via email a pronosticailricercatore@gmail.com indicando nome e cell.
RispondiEliminaleggete:
RispondiEliminahttp://frondaprecaria.wordpress.com/la-nostra-piattaforma-politica-so-far/
A.
Meno male che finisco nei water italiani e non in quelli greci.
RispondiEliminaVorrei quivi commentare il passo dell'editoriale di Bogart che si riferisce al personale di ruolo:
RispondiElimina"1998: 49956 docenti (PO+PA+ric), di cui 13103 PO; 2009: 62709 docenti (+25%), di cui 18861 PO (+44%)."
Ora, e' un fatto storico acclarato che la struttura delle fasce docenti nasce, in questa forma, con il DPR 382/80. In quella sede, ancora succube dell'organico nazionale, venivano fissati i seguenti numeri, per l'attuazione A REGIME dei nuovi ruoli: PO 15.000, PA 15.000, RU 16.000.
Quindi un rapporto convenzionale, usato poi in ogni calcolo locale, di 1 : 1 : 1,1 che dava luogo ad un cilindro - e non a piramidi diritte o rovesciate, come vagheggiato da taluni commentatori smemorati o svergognati.
Successivamente, fu abolita la "pianta organica nazionale", ma fu chiaro a tutti che la struttura a cilindro, fattasi forza con il rapporto di potere operante nelle varie sedi, sarebbe comunque rimasta.
Ora, nel 1998, citato da Bogart nel suo editoriale, erano ormai 7 (SETTE) anni che non si facevano piu' concorsi da Ordinario, e quindi l'organico di quella fascia risultava sottodimensionato rispetto alla "normale" progressione di carriera. Pertanto non vale la pena di recriminare se, con la 2010/98, i rapoorti fra le fasce sono stati ricostituiti nelle proporzioni "originali". Casomai si puo' dire qualcosa sul modo, e sui numeri totali.
Ma senza nascondere dati e fatti storici di base.
La Commissione ha proseguito l'esame congiunto in sede referente dei disegni di legge nn. 1905 e abbinati concernenti la riforma universitaria, con le votazioni degli emendamenti riferiti agli articoli 7 e 8. Sono stati approvati gli emendamenti 7.1 (testo 2)/1 (testo 2), 7.1 (testo 3), con conseguente assorbimento di tutti gli altri emendamenti all'articolo 7 e dell'8.39, nonché preclusione dell'8.43, 8.44. Sono stati approvati anche gli emendamenti 8.4, 8.17 (testo 4), 8.38 e 8.46 (testo 2) che ha assorbito l'8.48, nonché 8.64. Sono stati ritirati gli emendamenti 8.5, 8.6, 8.16, 8.20, 8.21, 8.27, 8.29, 8.31, 8.36, 8.37, 8.40. Sono stati respinti gli emendamenti 8.3, 8.8, 8.12, 8.13, 8.15, 8.23, 8.26, 8.32, 8.60, 8.61, 8.62 e 8.63. Sono stati dichiarati decaduti gli emendamenti 8.1, 8.2, 8.7, 8.10, 8.11, 8.14, 8.18, 8.19, 8.22, 8.24, 8.25, 8.28, 8.30, 8.33, 8.34, 8.35, 8.41, 8.42, 8.45, 8.58, 8.59. L'emendamento 8.9 è stato trasformato nell'ordine del giorno n. G/1905/2/7a che è stato accolto dal Sottosegretario. Sono stati infine accantonati gli emendamenti da 8.49 a 8.57. Il seguito dell'esame congiunto è stato rinviato. Il Presidente ha comunicato che la seduta notturna già convocata per oggi, mercoledì 5 maggio, alle ore 20,30, è anticipata al termine della seduta dell'Assemblea.
RispondiEliminaSemplicemente, giovani di altra pasta, noi servi e vili fino alla morte!!
RispondiEliminaSUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
RispondiEliminaIn considerazione dell'andamento dei lavori dell'Assemblea, il PRESIDENTE, apprezzate le circostanze, toglie la seduta.
La seduta termina alle ore 17,25.
Per la risposta scritta ad interrogazioni
RispondiEliminaNEGRI (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NEGRI (PD). Signora Presidente, in data 18 febbraio 2010 (non sembri una coincidenza con i temi che ha trattato autorevolmente la Presidente del nostro Gruppo) insieme alla senatrice Leddi presentammo un'interrogazione urgente, la n. 4-02725 (era appena stato inaugurato l'anno accademico) relativo al sottofinanziamento cronico del sistema universitario torinese e piemontese, che veniva anche evidenziato autorevolmente da «Il Sole 24 Ore» sulla base di dati vigenti del Ministero; quindi rifletteva una realtà preesistente e pur tenendo conto dei parametri ministeriali registrava una situazione drammatica, che era dispiegata davanti a noi.
La realtà è peggiorata; anche a Torino siamo di fronte alla preannunciata astensione dei ricercatori dall'esercizio dell'insegnamento e dell'assistenza didattica. Chiediamo quindi che doverosamente il Ministero risponda a queste domande che erano precise ed istruite e che aggiungono allo stato delle cose esistenti una crescente esigenza di risposta.
GARAVAGLIA Mariapia (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GARAVAGLIA Mariapia (PD). Signora Presidente, mi devo associare alla collega Negri per richiamare altre numerose interrogazioni che riguardano scuola e università, ma mi fermo all'università perché le situazioni stanno diventando sempre più drammatiche proprio in costanza di un grande impegno del Senato per la riforma universitaria. Vorrei pensare che il presidente Gasparri è troppo intelligente per non aver capito il senso dell'intervento della mia presidente, che era di grande allarme sul fatto che stiamo facendo una riforma importantissima che non ha alcun finanziamento; anzi - a detta del Ministro dell'istruzione - non sarà chiesto nemmeno un euro in più al Ministro dell'economia per situazioni come quelle appena ricordate dalla collega Negri.
Allora, credo che, con il desiderio di collaborare, possiamo chiedere ai Ministri di rispondere alle nostre interrogazioni, perché potrebbero essere la sede opportuna per verificare questo fatto semplice: se una riforma così importante non viene finanziata, diventa una presa in giro perfino continuare a discuterne. Credo che la presidente Finocchiaro volesse dire che il nostro Gruppo non vuole partecipare a questo inutile show chiedendo una riforma che non si farà. Pertanto, potremmo addirittura pensare di non partecipare ai lavori. È urgente quindi che i Ministri vengano a rispondere in Aula. (Applausi dal Gruppo PD).
PRESIDENTE. Senatrice Garavaglia, la Presidenza solleciterà senz'altro i Ministri a venire in Aula a rispondere alle interrogazioni.
FINOCCHIARO (PD). Richiama l'attenzione dell'Aula sull'importante esame in corso presso la Commissione istruzione avente ad oggetto la riforma del sistema universitario, il quale si sta caratterizzando per la costante bocciatura di tutti gli emendamenti recanti aumenti di spesa in virtù del parere contrario della Commissione bilancio. Ciò appare tanto più inopportuno se si considerano gli imponenti tagli operati con le ultime due manovre finanziarie e la penalizzazione del Fondo per il funzionamento ordinario dell'università, che di fatto impediscono oggi agli atenei di funzionare correttamente, mettendo a repentaglio il futuro di numerosi ricercatori e creando confusione tra gli studenti, i quali rischiano di iscriversi ad università destinate a chiudere in poco tempo. Auspica pertanto che si proceda con maggiore serietà e senso di responsabilità alla trattazione del provvedimento, con l'intervento anche dei ministri Gelmini e Tremonti; in mancanza di impegni finanziari da parte dei due Ministri, il Gruppo del Partito Democratico si riserverà di valutare la propria partecipazione ai lavori di elaborazione della riforma universitaria. (Applausi dal Gruppo PD).
RispondiEliminapare sia saltato con un emendamento lo stop di un turno qualora non si ottenga l'abilitazione scientifica al primo giro
RispondiEliminaScribano minore: da dove hao preso la notizia che dai? Speriamo che l'aumentata pressone del PD in parlamento venga ripresa da qualche giornale od articolo online, cosi' si puo' allargare e divulgare la discussione. Che forse sta arrivando ad un punto critico.
RispondiEliminaCOMUNICATO CIPUR-Confsal
RispondiEliminaPerugia, 5 maggio 2010
RAGGIRATI I RICERCATORI; IGNORATI E UMILIATI GLI ASSOCIATI
Le proposte della CRUI: una toppa mal cucita su un logoro vestito cresciuto a dismisura … grazie alle mani dei medesimi sarti
Il CIPUR invita in particolare tutti i professori di II fascia a leggere con attenzione la mozione CRUI del 29.04.10 che conferma e precisa la precedente mozione del 25.03.10, sulle cui indicazioni questa Associazione è già duramente intervenuta con il comunicato CIPUR del 12.04.10 (Mozioni e comunicato consultabili sul sito www.cipur.it ).
[...]
Con quale diritto si discrimina sulle persone, mortificando il loro lavoro, le loro ricerche, la loro didattica? Con quale diritto si eludono proposte che veramente si rifanno alla meritocrazia, che prevedano progressioni ineluttabilmente configurate in termini gerarchici, ma basate solo, come dovuto nella scienza ed alla scienza, sul sapere e sulla capacità di incrementarlo? Proposte che del tutto mettono in secondo piano l’immediato della progressione economica per consentire la garanzia del riconoscimento del livello scientifico raggiunto.
[...]
Cari colleghi di II fascia, sarebbe proprio ora che decideste di difendere i vostri diritti e quindi l’università; le modalità, assolutamente legittime, che da tempo il CIPUR vi ha indicato (comunicati dell’8.10.08, del 7.01.09 e del 12.04.10) sono a voi note: OGNI PROFESSORE EFFETTUI CORSI DI INSEGNAMENTO NEI TERMINI ORARI PREVISTI DALLA LEGGE (circa 70 o, avendo optato per la L. 230/05, 120 ore frontali), dandone comunicazione ai Presidi, ai rispettivi Rettori ed al CIPUR.
Prof. Vittorio Mangione
La Gelmini a parlare del DDL in Commissione non ci va, ma a presenziare alla Mille Miglia a Brescia sì, eccome! Lo fece anche l'anno scorso. Del resto, vuoi mettere il fascino delle auto d'epoca...
RispondiEliminaMa sbaglio o hanno messo la lezione pubblica fra i requisiti per l'abilitazione? Così è la fine: dureranno mesi!
RispondiEliminaHanno anche ridotto la durata dell'abilitazione a un anno. Ci stiamo muovendo verso il concorsone nazionale
Che senso ha l'abilitazione per un anno? Se ho i requisiti curriculari e le capacità oggi, la avrò anche fra 5 anni.
@ albert
RispondiEliminaconcordo al 100%
come apri ci siamo mossi per contrastare i tentativi di inserire prova didattica in esame per idoneità, proprio per evitare lungaggini.
cmq ci sarà modo di inserire correzzioni alla camera. e poi non è escluso il maxiemendamento del miur
Daniel8
RispondiEliminaemendamenti approvati
o) attribuzione di una quota non superiore al 3 per cento del fondo di finanziamento ordinario delle università correlata a meccanismi di valutazione elaborati da parte dell'ANVUR delle politiche di reclutamento degli atenei, fondati su: la produzione scientifica dei professori e dei ricercatori successiva alla loro presa di servizio ovvero al passaggio a diverso ruolo o fascia nell'ateneo; la percentuale di ricercatori a tempo determinato in servizio che non hanno trascorso l’intero percorso di dottorato e di post-dottorato nella medesima università; la percentuale dei professori reclutati da altri atenei; la percentuale dei professori e ricercatori in servizio responsabili scientifici di progetti di ricerca internazionali e comunitari; il grado di internazionalizzazione del corpo docente.
Daniel8
RispondiEliminaFINALMENTE UN PO' di SOLDI PER LE UNIVERSITA' NON STATALI
emendamento approvato
(Interventi perequativi per le università statali)
1. A decorrere dal 2011, allo scopo di accelerare il processo di riequilibrio delle università statali e tenuto conto della primaria esigenza di assicurare la copertura delle spese fisse di personale di ruolo entro i limiti della normativa vigente, una quota pari almeno all'1,5 per cento del Fondo per il finanziamento ordinario (FFO) di cui all'articolo 5 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e delle eventuali assegnazioni destinate al funzionamento del sistema universitario, è destinata ad essere ripartita tra le università che, sulla base delle differenze percentuali del valore del FFO consolidato del 2010, presentino una situazione di sottofinanziamento superiore al 5 per cento rispetto al modello per la ripartizione teorica del FFO elaborato dai competenti organismi di valutazione del sistema universitario.
2. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca provvede con proprio decreto alla ripartizione della percentuale di cui al comma 1".
Daniel8
RispondiEliminavolevo dire
FINALMENTE UN PO' di SOLDI PER LE UNIVERSITA' DEL NORD
Daniel8
RispondiEliminaMENTRE
FINALMENTE UN PO' di SOLDI PER LE UNIVERSITA' NON STATALI e' QUESTO
emendamento approvato
(Interventi a favore delle università non statali legalmente riconosciute)
1. Al fine di assicurare un adeguato sostegno finanziario alle università non statali legalmente riconosciute, è assegnata, a decorrere dall'anno finanziario 2010, una somma pari a 50 milioni di euro, da ripartire tra le predette università che dimostrino di aver raggiunto i seguenti livelli di eccellenza:
a) la qualità dell'offerta formativa e i risultati dei processi formativi;
b) la qualità della ricerca scientifica;
c) la qualità, l'efficacia e l'efficienza delle sedi didattiche.
2. Il Ministro dell'istruzione, università e ricerca provvede a ripartire le risorse di cui al comma 1.
3. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, le aliquote di base dell'imposta di consumo tabacchi lavorati prevista dal comma 1 dell'articolo 28 del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, sono uniformemente incrementate al fine di assicurare maggiori entrate in misura non inferiore a 50 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010
Canto' vittoria
RispondiEliminahttp://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2010/05/05SIL3154.PDF
Beh di riforma ed emendamenti etc., andate magari a parlarne con Bersani, Meloni ed il Forum PD a Napoli lunedi' prossimo:
RispondiEliminahttp://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/05_maggio/06/universita_parte_lunedi_da_napoli_con_bersani_il_viaggio_del_pd,24187320.html
@Anonimo Daniel 8 riguardo alle universita' NON statali. Incredible! Di filato sul Gelminometer2!
RispondiEliminaChi ha fatto ed approvato sto emendamento?
So che non e' un tema pertinente il blog ma volevo avere voi delle delucidazioni circa la modalita' dei sorteggi dei commissari nei concorsi da ricercatore.I sorteggi dei professori Ordinari per far parte delle Commissioni devono essere sorteggiati proprio fra tutti gli ordinari del settore oppure i membri interni scelgono una rosa di Professori Ordinari all'interno dei quali avvengono i Sorteggi?
RispondiElimina@ doni
RispondiEliminabasta leggersi la normativa, cmq si sorteggia tra gli eletti. devono essere eletti il triplo dei commissari necessari
@Daniel8 - anonimo delle 15.16.
RispondiEliminaMa da dove cacchio prendi ste notizie che son fuorvianti e non corrette? Ho dovuto ora correggere il Gelminometer2 dopo che mi hanno tirato (giustametne) le orecchi per averti citato (mai piu'!). Perche' -Il Senatore della Lega Nord Pittoni [168] aveva depositato l'emendamento numero 5.0.4 al ddl. 1905, in cui si diceva testualmente: (Interventi a favore delle università non statali - etc.). In realta' dai documenti ufficiali, nella seduta 4 Maggio della stessa commissione risulta che: 'Il senatore PITTONI (LNP) dichiara invece di ritirare il 5.0.4, accedendo all'invito del relatore in questo senso, e di volerlo ripresentare per l'esame in Assemblea.'
Quindi verra' discusso al Senato - con una parte della maggioranza che lo sosterra'!?!
@ tutti:
RispondiEliminami sembra che i due emendamenti sulla prova didattica a livello nazionale e sulla durata annuale (delle commissioni, mi pare, non dell'abilitazione) siano stati ritirati su richiesta del governo.
Potete verificare anche voi?
@Associazione Ricercatori Precari:
RispondiEliminaLa situazione dei precari di qualsiasi tipologia lavorativa essi facciano parte, è tragica.
Occorre reagire nell'unico e solo modo che possa garantire il ripristino dei basilari diritti dei lavoratori. ELIMINARE IL LAVORO PRECARIO UNA VOLTA PER SEMPRE.
Visto che nessun partito (e ribadiamo nessuno, nemmeno quelli che oggi gridano contro il precariato e che nella realtà hanno contribuito in passato a creare le leggi su cui si basa) vuole agire in questo senso.
E allora cosa fare? Rassegnarsi?
Oppure unirci tutti, combattere politicamente, entrare in Parlamento ed eliminare il precariato.
E' quello che stiamo tentando di fare noi con il nostro movimento politico che mira ad unire tutti i precari di qualunque tipologia lavorativa in modo da creare un partito che miri a superare lo sbarramento del 4%, arrivare in Parlamento e ricattare qualsiasi coalizione di governo che volesse il nostro appoggio sull'eliminazione del precariato.
Ci stiamo muovendo territorialmente ma abbiamo ancora bisogno di gente che ci aiuti a far conoscere ai precari di tutta Italia il nostro intento.
Venite con noi, che siamo precari come voi. Aiutateci a crescere e a diventare sempre più numerosi. Insieme possiamo sconfiggere il precariato.
http://aboliamolavoroprecario.blogspot.com
aboliamolavoroprecario@gmail.com
Daniel8
RispondiEliminachiedo scusa un 5.0.03
è diventato un 5.0.4
@lucas
RispondiEliminaè come dici, ritirati
Ma ancora state a perdere tempo dietro a queste cazzate di dettagli sull'emendamento x203 o y765 o xxx67?? su quanto dura in carica la commissione, se c'è o non c'è un'orale, se c'è la lezione da fare o meno, ecc... quando qui tutto sta andando a rotoli davvero come la grecia??? state perdendo il senso di fondo della questione e vi state facendo distrarre, che poi è lo scopo preciso di questi politcanti vostri referenti che vi fanno ancora credere che potete inserire mezzo emendamento come dite voi. si vede proprio che gli apristi sono quelli con le spalle coperte o che ormai hanno fatto altre scelte e possono permettersi di pontificare, perchè chi ha i contratti in scadenza senza rinnovo state sicuri che si dà una svegliata e almeno cerca di reagire e di fare richieste forti e serie.
RispondiEliminaHo letto la Normativa ma questi devono essere Eletti oppure scelti dai membri interni in numero triplo rispetto al numro
RispondiElimina@ DONI
RispondiEliminaELETTI. Son eleggibili tutti gli ordinari (eccetto i membri interni e i docenti dello stesso ateneo in cui si svolge il concorso). Elettori tutti gli ordinari e gli straordinari. finché non sono eletti il triplo degli ordinari necessari per comporre la commissione si va avanti con elezioni supplettive. quando il numero è raggiunto si provvede al sorteggio.
chiaro adesso?
@ marco
RispondiEliminati sembrerà strano ma negli stati moderni è la legislazione che regola la vita in comune, pertanto è utile ed importante seguire il lavoro del legislatore. anche per poterlo criticare e magari intervenendo per ottenere correzioni o miglioramenti.
il lavoro della commissione non è affatto irrilevante, è quel lavoro che determinerà l'assetto del sistema. provo pena per te se non riesci a capire tale elementare verità
Ma tutti gli ordinari possono mettersi d'accordo nel decidere per 6 ordinari loro amici da mettere in ogni concorso per farli votare e poi pilotarli come meglio credono.Tutto cio' e' legale?
RispondiEliminase ci riescono si
RispondiElimina@insorgere
RispondiEliminacapisco benissimo l'importanza dell'azione legislativa in uno stato democratico, non preoccuparti. la pena andrebbe meglio indirizzata nel vedervi che pensate di poter avere una minima influenza sul risultato finale, o peggio che tale eventuale minima influenza possa arginare il disastro che già è in atto innanzitutto con il protrarsi sine die di tutto il sistema di concorsi e finanziamenti e che si concluderà definitivamente con il riassetto di totale arbitrio e indefinita precarietà che si prospetta col ddl. la ciliegina sulla torta è poi leggere nei vostri editoriali che "finalmente" ci si preoccupa dei giovani e del merito...
Quindi vuoi dire che se riescono possono decidere prima le griglie( di 6 Ordinari)da far votare per ogni Concorso e all'interno delle griglie fare i Sorteggi e il tutto e' Legale?
RispondiElimina@ attila
RispondiEliminanon ci sono griglie. si calcola il totale dei concorsi: mettiamo 5 per un ssd. a quel punto serve sorteggiare 10 commissari da una rosa di 30 eletti. nessuno può sapere non solo chi sarà sorteggiato ma anche in che sede saranno collocati i commissari. il sorteggio infatti determina anche l'abbinamento commissario-sede.
@ attila e doni
RispondiEliminaribadisco che basta leggere la normativa, è piuttosto chiara.
de facto in ssd con molti ordinari, e con un numero sufficientemente ampio di concorsi per tornata elettorale, il sistema diventa assolutamente ingovernabile: è governato dal caso e ciò rende assai improbabili le combine
@ marco
RispondiEliminacome sei saggio...invece che fare lobbying sul legislatore è proprio molto meglio stracciarsi le vesti e invocare il diluvio come fai tu.
grazie mille. Dove trovo la normativa cosi particolareggiata?
RispondiElimina@ doni
RispondiEliminaleggi qui
http://attiministeriali.miur.it/anno-2009/marzo/dm-27032009.aspx
Dice il Saggio che ddl sara' in Aula al Senato il 18 maggio.
RispondiElimina@ euroscience
RispondiEliminarisulta anche a me, ma se non vedo non credo
Avete visto questo articolo sul Corriere di oggi
RispondiEliminahttp://rassegna.governo.it/testo.asp?d=46168978
Anche se sembra perorare la causa dei ricercatori, ad un certo punto vi si legge: "Ottima, pertanto, la proposta del ministro Gelmini di introdurre «un sistema di valutazione periodica da parte dell`Anvur". What? Il ministro Gelmini non ha ancora introdotto questo processo valutativo, mentre l'ANVUR fu sviluppata dal governo precedente nel 2006, e poi congelata dall'attuale (si veda la parte iniziale di questa pagina). Renzino, che ne dici?
@Marco,
RispondiEliminaTu dici: "pensate di poter avere una minima influenza sul risultato finale, [...] arginare il disastro che già è in atto innanzitutto con il protrarsi sine die di tutto il sistema di concorsi e finanziamenti e che si concluderà definitivamente con il riassetto di totale arbitrio e indefinita precarietà che si prospetta col ddl"
Bene. Non abbiamo nessuna influenza. Non vedo neanche perche' continuare a discuterne!
Grazie, finalmente posso godermi il mio spritz del weekend senza stress. Meglio cosi' che cercare di far qualcosa ed essere colpito dai tuoi strali, perche' qualunque cosa si faccia, che non sia urlare che tutto e' mer*a come fai tu, non serve a niente, o addirittura peggiora le cose. Grazie di avermi illuminato.
Dico che si tratta del commento di Antiseri, un semplice intercalare di frasi nel suo ragionamento, predendo un frammento dell'articolato del ddl - e precisamente l'Art. 5 comma 2 lettera (b) - che descrive, fra gli altri, la delega (una delle deleghe) che il Governo dovra' poi redigere, quella "in materia di interventi per la qualita` e l’efficienza
RispondiEliminadel sistema universitario".
Da quello che se puo' intuire, questa delega dovrebbe/vorrebbe dettagliare in maniera minuziosa il lavoro dell'ANVUR (ad una simile conclusione e' giunto anche il PD, con i lavori del suo Forum).
Scrivere deleghe e dire di aver fatto cose è l'ultima frontiere della politica-spettacolo fatta di annunci.
RispondiEliminaDomani approveranno una bella legge che "delega il governo a risolvere la crisi greca" e l'euro sarà finalmente salvo.
quel che dici è vero dingo, però nella fattispecie - per quanto riguarda valutazione e premialità - ho più fiducia nei tecnici del ministero che nel parlamento
RispondiEliminaChi sono i tecnici del Ministero?
RispondiEliminaIl punto è che nessuno farà nulla, però sui giornali e nell'opinione pubblica resterà la convinzione che qualcosa sia stata fatta.
RispondiEliminaPer questo va fatta una contro-campagna sui giornali, che puntualmente smentisca gli annunci del governo.
RispondiEliminaE deve essere puntuale, su ogni singolo aspetto, e non generalista, del tipo "il DDL fa schifo", "Gelmini bocciata" etc, che non fanno altro che alimentare le convinzioni preconcette dell'opinione pubblica, per cui il governo fa e dall'altra parte ci sono solo guastatori di professione che non fanno.
E per far questo ci vuole una campagna massiccia, ripeto, puntuale.
E su questo, lo so che alimentero' la polemica, ma su questo APRI fa (faceva) meglio di altri.
@ bartlindon
RispondiEliminaapri ha fatto bene in passato e farà bene in futuro.
ora è difficile ottenere spazio sui quotidiani perché tutto il dispositivo legislativo è ancora troppo fluido e indefinito.
quando sarà concluso l'iter al senato conto che potremo tornare a farci sentire
Il punto cruciale è non farsi infinocchiare dalle deleghe e dalle promesse che Schiesaro sta dispensando a destra e a manca, a APRI, a Merafina e alla CRUI al tempo stesso.
RispondiEliminaO una cosa è scritta chiaro e tondo sulla legge, oppure per quanto mi riguarda non esiste.
Scrivere che il governo è delegato ad emanare un decreto per la valutazione ex-post delle politiche di reclutamento per me equivale a non aver scritto nulla.
Per evitare attacchi alle prossime aste di collocamento dei titoli di stato, il governo si appresta a varare, entro luglio, una manovra economica (tecnicamente non è una manovra correttiva visto che sono cambiate le norme sul bilancio annuale). E' previsto il blocco completo del turn-over per 2 anni per tutte le Amministrazioni pubbliche,senza eccezione per Università e ricerca.
RispondiEliminaGiusto, blocchiamo tutto. Invece in Gran Bretagna, se tagli risorse, le Universita' licenziano, perche' non hanno l'Articolo 18.
RispondiEliminaChi e' piu' saggio?
In Italia si blocca il Nuovo, in Gran Bretagna si Caza Ia il Vecchio.
RispondiEliminaChi e' piu' saggio?
@Dingo
RispondiEliminacredo che qui nessuno si fa infinocchiare dalle promesse delle deleghe; tutti sanno bene che i decreti attuativi sono il vero campo di battaglia.
Ma che intanto ci sia una delega sulla valutazione ex-post e' un principio a cui si puo' inchiodare chi fa i decreti.
Purtroppo la questione grave, per noi, sono i tempi. I decreti possono arrivare anche dopo 2 anni. E se in questi 2 anni si blocca tutto, come paventa Gianni l'oracolo, siamo fritti.
Pensione a 65 anni, per tutti, ORA!!!!!
Piu' deleghe ci sono, meglio e'.
RispondiEliminaLe deleghe non hanno scadenza. Non saranno mai attuate. Moriremo tutti di vecchiaia aspttando i decreti attuativi.
RispondiElimina@bartlindon
RispondiEliminaDavvero ti aspetti da questo governo ultraconservatore il pensionamento a 65 anni? I fatti dicono: a) hanno portato a 78 anni (sic!) l'eta' di pensionamento per i magistrati; b) rifiutano di abbassare a 65 anni l'eta' per i baroni universitari; c) Tremonti e Lega rifiutano di alzare l'eta' pensionabile a 65 anni per tutti gli altri. Piu' conservatorismo di cosi'...
Comunque adesso non e' neanche problema di pensionamento. E' sicuro che ci sara' il blocco del turnover per tutti per 2 anni (lo riprenderanno giusto p 1 anno prima delle politiche del 2013).
Ma se bloccano il turnover bloccano le prese di servizio in generale?
RispondiEliminaUna nuova generazione di SPS all'orizzonte...
Segnalo il seguente documento, a cura del CNU, con il testo del ddl emendato dal lavoro finora cobdotto in Commissione al Senato
RispondiEliminahttp://cnu.cineca.it/nazionale06/disegno_di_legge_1905_emendato_al_6_maggio.pdf
Chi fa piu' cacca, il magistrato o il professore universitario?
RispondiEliminaNoi precari della ricerca stiamo pagando pesantemente un blocco che si protrae da circa due anni, un ulteriore blocco ci darebbe il colpo di grazia. Se non ho capito male tale blocco precluderebbe non solo la speranza di bandire nuovi posti ma addirittura renderebbe inutili anche i pochi concorsi della II sesssione 2008 che si svolgeranno nei prossimi giorni.
RispondiEliminaIntendevo dire "oncorsi della II sesssione 2008 che si svolgeranno nei prossimi MESI" e non "GIORNI".
RispondiEliminaChiedi la separazione consensuale dell'euro in due monete, il neuro e il sudo.
RispondiEliminaCon il sudo - per i Quattro Lazzaroni del sud-Europa - puoi tornare a giocare nelle pozzanghere come facevi prima, e tanto paga il risparmiatore, l'onesto, e tuo figlio. Insomma il sistema nel suo complesso. Pero' a fare ricerca dovrai sempre andare nei Paesi del neuro - anzi sempre di piu'.
Scusate, vado OT. Ho letto sopra che dovrebbero essere esclusi dall'elezione i membri già designati in uno dei concorsi. Eppure negli elettorati definitivi appena pubblicati essi compaiono eccome! Com'è possibile? Dunque si rischia che un membro "interno" possa fare da commissario anche in un altro concorso, con ovvie possibilità di inciuci e scambi di favori...
RispondiEliminaQuindi secondo voi i concorsi indetti nella Seconda Sessione 2008 anche se avranno dei vincitori, i vincitori non potranno prendere servizio?
RispondiEliminaDa quello che so io (mi corregga chi è piu' esperto): allo stato attuale se vinci un concorso nella II2008 si prospettano 2 possibilità. Se vinci in un università virtuosa potrai essere chiamato in servizio (ammesso che il concorso termini entro il 31/12),se vinci in un università non virtuosa in cui c'è il blocco del turn over allora ti prendi il pezzo di carta in cui c'è scritto che hai vinto e continui a fare la vita di sempre. Ma se si dovesse concretizzare il blocco totaledel turn over nella prossima manovra correttiva del governo... allora credo che neanche le università virtuose potrebbero procedere con le prese di servizio.
RispondiEliminaPer ora non mi sento di stracciarmi le vesti e spero che cio' non passi,ma credo che se davvero questo blocco entrasse in vigore sarebbe il colpo di grazia a tutta la generazione. Bisogna essere pronti a qualche protesta/mobilitazione, e nemmeno forse troppo leggera.
RispondiEliminaSulle prese di servizio, ci sono problemi gia' ora; ho recentemente scoperto che ben 2 ricercatori che hanno vinto i rispettivi concorsi ad Aprile 2009 non sono stati ancora assunti (Perugia).
Se non sbaglio Perugia non è tra le università virtuose forse, è per questo che non ha potuto procedere con le prese di servizio dei due neoricercatori. In ogni caso, se dovesse veramente esserci un blocco di altri due anni saremmo definitivamente spacciati. Io mi apro un bar, voi che fate?
RispondiEliminaA quello che risulta a me. non avendo la forza politica per fare una bella riforma delle pensioni (alias alzare l'eta' pensionabile a 65 anni nel PI) ne' per fare altre riforme tipo abolizione delle Province o simili, stanno studiando misure "spot" da prendere per dare un segnale ai mercati. Tra queste c'e' il blocco degli aumenti dei contratti pubblici per 2 anni (cosa cui personalmente non sono contrario, almeno finche' non si trovera' un metodo per misurare il rendimento) sia il blocco totale delle assunzioni in tutto il PI, comprese Universita' e Ricerca (by the way, gli unici che in questi anni abbiano rispettato i vari limiti al turn-over sono stati Universita' ed EPR, perche' per il resto gli Enti locali hanno assunto di tutto di piu'!).
RispondiEliminaSi può avere qualche riferimento per il paventato nuovo blocco di 2 anni?
RispondiElimina@Gianni
RispondiEliminail blocco di 2 anni vale anche per i contratti da ricercatore a TD?
No, varrebbe solo per le assunzioni a TI.
RispondiEliminaMa per i Concorsi Ricercatore a Tempo Determinato i Bandi si ossono trovare sul sito Miur? Se si' dove?
RispondiElimina@ Gianni l'oracolo
RispondiEliminaSi può sapere da dove hai preso la notizia?
Giusto!
RispondiEliminaGianni l'oracolo dovrebbe dirci da dove a appreso queste voci. Se fosse vero sarebbe gravissimo!
Beh, scusate, se sono voci non posso certo darvi nome e cognome della fonte! Comunque si tratta di ipotesi che stanno girando al Ministero dell'Economia (posso assicurare che sono attendibili). Confermo che il fatto che l'ipotesi (con tanto di numeri di possibili risparmi) la stanno considerando. Questo non significa che sia tutto deciso (anzi!), ma l'ipotesi c'e'. Personalmente credo si tratti delle conseguenze del fatto che in questi anni non abbiano per niente cercato di "studiare" la spesa pubblica e dove/come si potesse diminuire.
RispondiEliminaChiedo scusa per la "a" senza "h"!
RispondiEliminaSito della CRUI, ci sono tutti i bandi di AdR e TD.
RispondiElimina@ tutti
RispondiEliminale voci riportate da gianni sono verissime. per quanto mi riguarda ho appreso che si ipotizza un blocco del turnover in tutta la p.a., tuttavia non è eslcuso che l'università possa essere miracolosamente esclusa. se ne discute ora nelle segrete stanze.
speriamo bene
Scusate il commento politico: se davvero dovessero escludere dal blocco universita' e ricerca, non gli si potrebbe negare una certa serieta'...
RispondiEliminaDa Unilex, lista di legislazione universitaria fondata da Tristano Sapigni
RispondiElimina**************************************************************************
Anche in relazione alla discussione stimolata dal ddl gelmini sull'ipotesi dell'introduzione dei ricercatori a tempo determinato, ho trovato interessante questo studio pubblicato di recente su una delle principali riviste internazionali di ambito biologico/biomedico:
The FASEB Journal. 2010;24:1335-1339
Sources of funding for Nobel Prize-winning work: public or private?
Athina Tatsioni, Effie Vavva and John P.A. Ioannidis
http://www.fasebj.org/cgi/content/abstract/24/5/1335
Cito dalla discussione: "Many of the laureates in their responses stressed the importance of getting basic salary support from their institutions and thus having the protected time to do their work rather than having to worry about writing and obtaining grants. Some even commented with regret that this pathway was becoming more uncommon nowadays. Institutions may offer a protected environment, and this can be a very valuable asset for dedicated scientists."
Chiaro che una dozzina o poco piu' di premi Nobel non sono certo rappresentativi della comunità di ricercatori mondiale (e tanto meno italiana...). Potrebbe pero' valer la pena di provare qualche volta a mettere in dubbio - tra le tante altre cose - l'assunto che l'incertezza del posto rappresenti il miglior stimolo ad applicarsi nei diversi campi della ricerca (e di conseguenza dell'alta formazione).
Buona serata,
xxxx xxxxx
--
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Anche il sito di repubblica riporta stasera l'intenzione di fare una manovra a breve, pare per decreto legge! La vedo male!
RispondiEliminae bravo dingo
RispondiElimina@insorgere
RispondiEliminaSperiamo bene, certo. Sempre. Ma per quanto mi riguarda, io mi preparo anche a incazzarmi, e non poco.
Qualunque opinione si abbia in merito, il motivo per cui in Grecia la gente e' inferocita e' che ora dovranno versare il sangue per delle colpe che non sono le loro.
Vi faccio anche notare che con 2 anni di blocco delle assunzioni il DDL perdera' molta importanza (e si avvicina il fatidico 2013, anno della sparizione del RTI, legge Moratti mai abrogata).
Fare la manovra a breve e' cosa giusta, il problema e' vedere se avranno il coraggio di fare delle cose efficaci e incisive anziche' prendersela con i giovani e i meno protetti in generale. Oppure fare fumisterie contabili (speriamo proprio dio no).
RispondiElimina25 miliardi sono una bella sommetta. Io comincerei dagli stipendi degli statali, in particolari i Professori Universitari, che avranno un aumento del 3,09% quast'anno. Vi pare una cosa seria?
Off Topics
RispondiEliminaVa bene, guardate, la cosa fantastica è che fino ad ora i 60-70enni (genitori miei compresi)ci hanno sempre detto:" è un problema vostro il lavoro precario, vi dovete adattare alla situazione d'altra parte non è colpa nostra se siete capitati in un'epoca sfortunata per il lavoro, a noi ce lo tiravano dietro..." ma l'altra sera sento un promo di Report della Gabanelli e godo di brutto, in sostanza diceva:"i vecchiazzi si stanno spaurendo perchè il lavoro precario dei giovani NON crea contributi per pagare le loro pensioni" BENE, ORA IL PROBLEMA E' ANCHE LORO!!!
Ma io voglio vedere che il problema se lo cerchino nelle loro tasche, finalmente, e non dentro i sondaggi di Report.
RispondiEliminaSi tagliassero un po' le pensioni attuali, visto che ci hanno derubato a sufficienza di quelle future, 'sti delinquenti.
ora e sempre chiedere prepensionamento a 65 anni (con 40 di contributi) e reinvestimento pieno dei risparmi nel reclutamento trasparente di giovani brillanti
RispondiEliminaGiusto, e' ora che se ne vadano, hanno devastato l'Universita' gia' abbastanza.
RispondiEliminaNessuno ha risposto alla mia domanda. La ri-posto anche se capisco che al momento la principale preoccupazione è il blocco del turn over
RispondiEliminaHo letto sopra che dovrebbero essere esclusi dall'elezione i membri già designati in uno dei concorsi. Eppure negli elettorati definitivi appena pubblicati essi compaiono eccome! Com'è possibile? Dunque si rischia che un membro "interno" possa fare da commissario anche in un altro concorso, con ovvie possibilità di inciuci e scambi di favori...
Ragazzi,
RispondiEliminaquesta storia della manovra correttiva non mi sta facendo dorimire la notte... sarebbe la fine di ogni speranza (ancor prima di provare quei pochi concorsi della II2008). Tutto quello per cui ci siamo battutti in questi ultimi 2 anni (posti mussi, nuovi criteri di valutazione, sorteggi ecc.) potrebbe andare perso in un attimo!
@Dino
Purtroppo io non ti so rispondere, ti posso solo dire che anche io ho notato nel mio settore che i membri interni compaiono sia nell'elettorato attivo che in quello passivo.
a chi è informato sulle voci del blocco...
RispondiEliminariguarda anche i concorsi già banditi?
oppure non si potrà bandire nulla per altri due anni?
i concorsi bandidi che fine fanno?
se bloccano tutto le idoneità durano 5 anni ma per i posti da ricercatore che fanno? non li fanno naenche iniziare?
RispondiEliminaPenso che i concorsi si svolgeranno, ma i vincitori non prenderanno servizio.
RispondiEliminaAnche io ho avuto conferma che c'e' una manovra in arrivo. Sembra che blocchino tutte le assunzioni. Io non ho sentito parlare di eccezione per la ricerca. Comunque se e' come in passato bloccano proprio l'assunzione, per cui vale anche per i concorsi gia' banditi.
RispondiEliminama i posti fatti con i fondi mussi?
RispondiEliminacome si fa a non far prendere servizio ricercatori con fondi già assegnati come quelli?
qualcuno sa cosa dice la GELMINI RIGUARDO AL BLOCCO?
RispondiEliminaper l'università qualcuno sa da quanti anni sono bloccate di fatto le assunzioni?
RispondiEliminaSono certamente capaci di bloccare tutto, il precedente governo di destra lo fece gia' nel 2003-2004.
RispondiEliminaPropongo un (disperato) appello al Presidente della Repubblica, che gia' in passato si e' dimostrato sensibile al problema, affinche' almeno risparmi l'Universita' e la Ricerca da questo scempio. Sottolineando che ABBIAMO GIA' DATO: il blocco di 1 anno pieno per la ridefinizione delle procedure perle commissioni, con conseguente eliminazione delle sessioni 2009.
Secondo me, puo'salvarci solo Napolitano.
scusate l'ignoranza....
RispondiEliminama se il blocco viene fatto con un decreto, che vale 60 giorni, poi che fanno ripetono il decreto ogni due mesi?
come funziona?
Di fatto nelle università Italiane il blocco è iniziato due anni fa (gli ultimi ricecatori assunti risalgono alla II sessione 2007). Da allora le uniche prese di servizio hanno riguardato qualche concorso ritardatario che per qualche motivo era andato per le lunghe. Altri due anni di blocco per noi precari non potremmo sopportarli. Se davvero questa voce dovesse concretizzarsi dobbiamo solo cercarci un altro lavoro, sarebbe la fine di tutte le nostre speranze!
RispondiEliminacercare un altro lavoro vuol dire rinunciare alla ricerca ...poco male nel senso che è andata cosi...il problema è che un altro lavoro non lo trovi.
RispondiEliminaAppunto, un altro lavoro a questa età non lo troviamo più. Basta una parola di Tremonti e siamo spacciati!
RispondiEliminaMa nei casi passati ai quali vi riferite sono state bloccate le assunzioni di chi aveva già vinto un concorso? A me pare che in passato invece non siano stati banditi o, come nelle sessioni 2008, non siano stati espletati i concorsi, ma un blocco di due anni della assunzione di chi aveva già vinto un concorso francamente non l'ho mai sentito. Non siamo troppo apocalittici?
RispondiEliminaper chiarire sul paventato blocco della assunzioni.
RispondiElimina1. un blocco parziale è già in atto poiché allo stato al momento del pensionamento di un docente solo la metà dei punti budget che vengono risparmiati dall'uscita dal servizio possono essere reinvestiti in nuove assunzioni.
2. un blocco de facto ha avuto luogo con il blocco dei concorsi quasi biennale
3. un blocco totale ufficiale si ebbe, proprio ad opera di tremonti, nel precedente governo berlusconi. allora i vincitori di concorso rimasero per un annetto "senza presa di servizio".
4. cosa faranno ora, di preciso, nessun lo sa. per ora il miur e la gelmini non si sono fatti sentire pubblicamente e dubito anche privatamente.
5. che i posti mussi (ovvero concorsi II sessione finanziati al 100% dal miur) possano essere esentati dal blocco mi pare francamente improbabile.
6. indubbiamente qualora deliberassero il blocco sarebbe la fine per molti di noi.
@ Cirano
RispondiEliminaApocalittici?? Guarda cos'è successo in passato...
http://www.dis.uniroma1.it/~ricercatori/
@Cirano:
RispondiElimina1) Ripeto, e' gia' successo nel 2003-2004 (2 anni senza presa di servizio in tutto il settore pubblico).
2) Sta succedendo anche ora e senza blocco "esplicito" per le universita' non virtuose che non ce la fanno a stare dentro al rapporto, vedi Perugia come vi dicevo.
3) Non c'e' niente di sconvolgentemente assurdo, nel senso che quando sbloccano poi ti assumono, ma per 2 anni non vedi una lira e ti devi arrangiare. O scappare altrove.
@ dino
RispondiEliminasui commissari interni in altri concorsi.
non credo nella stessa fascia, sicuramente per fasce diverse è possibile. cioè si può esser in commissione per ricercatore e per associato, per esempio, nella stessa tornata.
visto che il blocco è per due anni e visto che di fatto tutto è bloccato da due anni farebbero una figura migliore, anche come segnale di non disperazione, se non bloccassero la ricerca o almeno quel poco che è stato già bandito...
RispondiElimina@insorgere (punto 3)
RispondiEliminaGli anni di blocco furono 2, io ero nella graduatoria del Concorso Ordinario per la scuola e ricordo bene: 2003, 2004.
@tutti/e
Senza panico ma con fermezza, cominciamo a pensare a qualche strategia di salvezza. Collettiva, intendo, oltre che individuale.
ma la CRUI ed il CUN cosa fanno?
RispondiEliminaI Loro interessi, ovviamente. Ognuno si salva come puo'.
RispondiEliminaquando si saprà qualcosa di preciso?
RispondiEliminaStai tranquillo che i Tremonti-boys sono lavoro, in silenzio come dev'essere. Inutile parlare e far prendere aria alla bocca inutilmente.
RispondiEliminaQueste cose si fanno doverosamente di nascosto e si annunciano il giorno stesso del Consiglio dei Ministri. Altre strade sono perigliose.
dettaglio sul possibile blocco combinato con possibile approvazione legge gelmini.
RispondiEliminafacciamo il caso che paperino vinca un concorso da ricercatore in puffologia nella II sessione 08. a causa del blocco assunzioni non prenderà servizio per due anni. Nel frattempo entra in vigore legge glmini che rende i ricercatori figura ad esaurimento. Domanda: alla fine del blocco delle assunzioni paperino potrà essere chiamato in servizio? e in che ruolo visto che non sarà più in vigore la legislazione che regola le chiamate in ruolo dei ricercatori?
cmq niente panico. è giusto discutere e sopratutto rendere pubbliche inquietanti indiscrezioni, tuttavia non c'è niente che si possa fare finché non c'è la comunicazione ufficiale.
RispondiEliminache una manovra del genere desti scontento è ovvio ed evidente, non serve a molto protestare preventivamente. aspettiamo e vediamo e nel caso vada male prepariamoci a scendere in piazza coi forconi
Stai puffando cose troppo astratte.
RispondiEliminaComunque secondo me la chiamata di ogni SPS sara' sempre garantita. Certo, la coda sara' lunga.
Segnalo l'articolo di Schiesaro sul Sole di oggi
RispondiEliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/11-maggio-2010/universita-riforma-ddl-senato-qualita-rigore.shtml
cmq i maya lo avevano previsto: il mondo finirà nel 2012
RispondiEliminaDue cose:
RispondiElimina1) a quanto mi risulta, un membro designato può essere eletto e poi sorteggiato come commissario in un altro concorso della stessa fascia. Se così fosse, poi deve scegliere dove stare. Non può comunque stare in entrambi.
2) sulla base delle vostre informazioni, quando partirebbe questo blocco? Essendo discorsi legati alla finanziaria del prossimo anno, non è che partirebbe il 1 gennaio 2011? Nel caso, sbrigandosi, si riuscirebbe a fare i concorsi e prendere servizio.
No, confermo anch'io che i membri designati figurano nell'elettorato passivo anche per gli altri concorsi per la medesima fascia di docenza, cioè quella per ricercatore. Dunque? Uno entra in tutti i concorsi e scambi di favori, accordi fraudolenti e quant'altro... A che pro dunque sorteggi ecc.?
RispondiEliminaCapisco la preoccupazione del paventato blocco, ma questa mi pare sia molto grave e a quel che sembra è la prassi impiegata per i concorsi che si celebreranno nella II 2008. Dunque è problema molto, molto attuale. Non si potrebbe chiedere spiegazioni al ministero?
ma quanto è sicuro il blocco totale?
RispondiEliminae poi l'università ha già il suo blocco con la legge gelmini...che non gli basta?
Negli EPR gli anni di blocco ufficiale furono 7 (dal Duemila)! Se Tremonti crede di farlo, lo fanno, lo fanno...
RispondiEliminacosa sono gli EPR?
RispondiEliminasi potrebbe fare una protesta con tutti gli strutturati d'italia.
RispondiEliminaa braccetto con gli associati...incredibile...
ma fra i candidati dei concorsi in atti non c'e'qualche figlio di senatore?
anzi nipote va....
RispondiEliminaALTRO CHE BLOCCO DELLE DIDATTICA...
RispondiEliminaOCCUPAZIONE...
Troppi Anonimi in giro. Significa proprio che i Precari sono trasparenti.
RispondiEliminaQuelli che contano, in Italia, hanno ben visibili le loro targhette.
Che ne dite di questo?
RispondiEliminahttp://frondaprecaria.wordpress.com/2010/05/11/precari-ripartire-dalla-conoscenza-vogliamo-risposte-concrete/#respond
La FLC ha un coordinamento dei precari.
Personalmente equivale all'istituzionalizzazione del precariato.
Come ho commentato in un post, tutto è inutile se poi chi è dentro è tutelato in tutto e chi sta fuori paga i loro privilegi. E in questo vedo già la contraddizione del neo-coordinamento.
Ci vogliono scelte forti, segnali di cambiamento, e non “le tutele e i servizi per i lavoratori precari, la rappresentanza dentro e fuori il sindacato” o le contrattazioni territoriali che non fanno altro che istituzionalizzare il precariato, nè più nè meno come si propone di fare il DDL.
@ Anonimo (sbtw: se mettessi un nome?)
RispondiEliminaSono gli Enti di ricerca (EPR sta per Ente Pubblico di Ricerca). Li' il blocco venne rimosso dal governo Prodi nel 2007. Durava dal 2001
Non credo che senza proposte una eventuale protesta, blocco, occupazione o altro possano andare lontano.
RispondiEliminaIl problema forse e' di svegliarsi ed avere il coraggio di fare (contro)proposte per ridurre la spesa pubblica. Ad esempio: riforma delle pensioni nel PI, abolizione delle Province, blocco del turnover negli Enti locali (non nella ricerca e nell'universita'), ecc.
E per l'Universita' e la ricerca, rottamazione dei decrepiti. Capisco che queste proposte possano non piacere ai vari sindacati e sindacalisti, ma finche' non le faremo ogni nostra protesta non avra' alcun ascolto.
@ oracolo
RispondiEliminaPrendo spunto dal tuo messaggio per un appunto di carattere generale, contro la demagogia e per la vera politica, basata sui fatti.
Se, poniamo, a casa Tagliani hanno una governante per le pulizie (6h/sett), una collaboratrice per fare le spese e altre commissioni esterne (8h/sett) e una badante per il nonno (10h/sett), e si pone il problema di tagliare qualche spesa, cosa si fa?
Uno dice: togliamo la collaboratrice. Gia': ma chi va fare le spese? Il punto e' che le dovranno sempre far fare a qualcuno, o alla governante o alla badante. E sempre 8 ore ci si mette. Altrimenti cosa fa la Famiglia Tagliani? Non mangia? I Tagliani hanno da fare tutto il giorno, non hanno tempo di occuparsene loro.
Le Provincie hanno attualmente certe funzioni, caro oracolo:
http://www.provincia.pescara.it/download/documenti/vario/LefunzionidelleProvince.pdf
Chi parla di "abolizione delle Provincie" si ritrova nei fatti a dover ristrutturare l'attribuzione di quelle funzioni, che impiegano personale e risorse. O che fai, non gestisci l'edilizia scolastica? Non ti occupi delle strade provinciali??
Fare attenzione ai problemi, e alla demagogia.
Intanto i presidi di scienze partono all'attacco dei lavoratori precari, chiedendo di abolire l'unica norma a nostro favore (peraltro ancora senza effetto, stante il blocco de facto del reclutamento): quella sul 60%.
RispondiEliminaTanto per dimostrare definitivamente che i poteri accademici sono i primi sostenitori della precarizzazione.
per i concorsi...
RispondiEliminase un prof. viene estratto e risulta essere già membro della stessa commissione o di una commissione per un'altro concorso dello stesso SSD e della stessa fascia (sia come membro interno che non), se ne estrae un'altro.
@ euroscience
RispondiEliminaCerto, ristrutturo i compiti degli altri Enti locali e gli attribuisco le funzioni delle Province! Studi non superficiali parlano di risparmi maggiori di 1 miliardo l'anno, ottenuti senza licenziare nessuno ma derivanti semplicemente dal taglio dei consigli e delle cariche.
Sinceramente non credo di essere un demagogo.
@ oracolo
RispondiEliminaAh ecco, il taglio dei Consigli e degli assessori! Su questo possiamo essere d'accordo (intendo sulla base fattuale). Considera peraltro che quei posti di lavoro sono moooolto piu' preziosi per i culetti che vi siedono sopra degli altri lavoratori che fanno le cose concrete.
Per i decisori degli eventuali tagli, intendo dire...
@euroscience
RispondiEliminaScusa, mi sono espresso male.
Comunque, l'esito finale (per noi) delle mancate decisioni (alias tagli) e delle mancate riforme e' il "solito" blocco del turnover, che alla fine solo Univ ed Epr rispettano!
@ oracolo
RispondiEliminaAppunto, ma se la Politica fosse forte, dovrebbe togliere l'Articolo 18 e permettere la cacciata dei fannulloni, anziche' prendersela con i Giovani, il Nuovo, e i deboli (= non organizzati a Fascio).
Questa e' l'unica strada da perseguire...
Sarebbe stato mille volte meglio se ci avessero stroncato le speranze a novembre 2008 quando la Gelmini prometteva solo QUALCHE SETTIMANA di ritardo per cambiare i criteri di valutazione. In tutto questo tempo forse avremmo trovato qualche lavoro di ripiego. Adesso mi sento senza speranze.
RispondiEliminaIo senza speranze lo sono gia' da un pezzo. Pero' almeno non ho mai abboccato alle balle dei politici nostrani.
RispondiEliminaricordo anche io come se fosse ora le parole SOLO QUALCHE SETTIMANA DI RITARDO....non andrà a finire cosi sarebbe troppo e poi prederebbero credibilità per poco in quanto l'univ ha già il suo blocco quindi spese limitate.
RispondiEliminaqualcuno se quanto risparmierebbero con il blocco totale al posto del blocco gelmini?
RispondiEliminaScusate la mia ignoranza, ma ho una domanda: attualmente nell'università c'è un blocco teorico del turn-over al 50% (dico teorico perchè se andiamo a vedere le chiamate di servizio dell'ultimo anno non ne troviamo quasi nessuna quindi al momento è del 100%). Tale blocco esiste anche negli altri settori della pubblica amministrazione (ad es enti locali sanita ecc) o è solo una cosa dell'Università?
RispondiElimina@ NeNeVadoAll'Estero
RispondiEliminaEsiste (da ormai quasi 10 anni) ovunque, con percentuali diverse. Il problema e' che mentre Universita' ed Enti di ricerca lo hanno sempre rispettato (i numeri sono bassi, per cui era piu' facile controllarli), gli Enti locali hanno continuato allegramente ad assumere (soprattutto al Sud).
Scusate ma mi pare sia stato sottovalutato il commento di un Anonimo più su che dice che al più il blocco scatterebbe dall'1 gennaio 2011 trattandosi di manovra finanziaria e quindi, visto che le commissioni che non richiedono suppletive saranno pronte il 26 maggio, probabilmente la maggior parte dei vincitori sarà già in servizio. O no?
RispondiEliminaproprio perche i numero sono bassi ..ma quanto ci risparmiano bloccando l'univ. piu di quanto non faccia la legge gelmini?
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