Ha scatenato un gran polverone nell’opinione pubblica la decisione dell’Ateneo di Bologna di accantonare un “fondo straordinario” per il finanziamento di docenze a contratto a copertura degli insegnamenti lasciati vacanti dai ricercatori in “sciopero” (in realtà di sciopero in senso stretto non si tratta perché l’insegnamento non rientra negli obblighi contrattuali dei ricercatori universitari).
Gli organi di informazione e i commentatori politici hanno già paventato improbabili scenari di “guerre tra poveri”, con schiere di precari affamati che sarebbero pronte ad obbedire agli ordini superiori in cambio di misere retribuzioni, a copertura degli insegnamenti vacanti.
Da parte dei datori di lavoro (le università) si è evocato perfino l’esempio delle università tedesche, dove si dice sia pratica consolidata che professionisti impegnati in altri settori dell’economia svolgano attività di docenza non retribuita o retribuita simbolicamente. Curiosamente si riportano sempre esempi strumentali: perché, invece, non richiamare l’esempio dei fixed-term lecturers in Gran Bretagna, dei lecturers negli USA, degli ATER in Francia, che sono docenti a tempo determinato (con diritti e contributi adeguati) reclutati su base almeno annuale e pagati a salario pieno mensilmente?
Alle attuali condizioni i precari non sono disposti a coprire gli insegnamenti vacanti. Non ci interessa fare né i mercenari né i tappabuchi a soccorso della nave che affonda (l’università italiana). La nostra aspirazione, invece, è partecipare a concorsi aperti e meritocratici, che ci diano l’opportunità di ottenere una posizione stabile nell’università. Sottolineiamo: concorsi aperti e meritocratici, i cui criteri di selezione sarebbero quelli utilizzati in tutti i paesi avanzati scientificamente - valutazione della qualità delle pubblicazioni e dei titoli – escludendo dunque criteri corporativi come l’anzianità di servizio, l’inquadramento contrattuale, il carico didattico svolto.
Per ottenere il pieno appoggio dei ricercatori precari, i ricercatori di ruolo oggi “in sciopero” dovrebbero dire chiaramente di aspirare a concorsi aperti e meritocratici. Altrimenti il rischio di ripetere gli errori del passato, in particolare in occasione dell’approvazione della legge 382 del 1980, è troppo forte. E a pagarne le conseguenze – di promozioni di massa degli attuali ricercatori tramite concorsi riservati – sarebbero non solo i precari, ma anche gli attuali dottorandi e gli studenti che ambiscono a fare ricerca, i quali avrebbero di fronte a sé le porte chiuse all’ingresso nell’università sine die e non avrebbero altra scelta che emigrare all’estero.
15 settembre 2010 - APRI (Associazione Precari della Ricerca Italiana)
Bravissimi. Stanate le contraddizioni dei ricercatori a tempo indeterminato!
RispondiEliminaSe veramente i rettori proseguiranno sulla strada "tappabuchi" sapete quanti corsi resteranno scoperti? ZERO
RispondiEliminaCi sarà sempre qualche precario CRUMIRO pronto a mettersi in mostra e a coprire il corso.
Meritocratici?
I Ricercatori Veri hanno le palle, voi NO!
Ma qualcuno legge tutte ste cose che scrivete?
RispondiEliminabeh gli RTI stanno chiedendo un ope legis per loro.. che pero non si sa perche non si puo chiamare ope legis ... questo blocca il futuro dei precari. Finora non ho visto ne sentito un RTI prendere posiyioni a favore dei precari.. sarebbe opportuno perche altrimenti la guerra tra poveri si innesca e come. Io vivo e lavoro all estero non posso farla la parte del precario CRUMIRO ... ma si potrebbe pensare di rimpiazzare gli RTI magari a gratis non tano per mettersi in mostra , ma per contrastare la lotta RTI .. che per come e stata condotta fino ad esso e rispetto ai precari morte tua vita mea....
RispondiEliminaI precari NON HANNO LE PALLE, ecco tutto.
RispondiEliminaI RTI stanno facendo una lotta per tutta l'Università, il problema è che i precari avevano fiutato la possibilità di SCAVALCARE i RTI grazie all'idoneità nazionale RISERVATA a loro!
quindi sono i precari che stanno ragionando nell'ottica mors tua vita mea
RispondiEliminaMa la Gelmini non aveva detto che voleva porre fine agli "sfruttamenti"? Vanno allora fissate le tariffe per la docenza a contratto ed eventualmente altri paletti sulla quantità ammissibile di contrattisti.
RispondiEliminaE' ora di mettere fine alle tiritere su questi posti, che sono stati lasciati crescere come un bubbone con la connivenza di tutti, PRECARI compresi [infatti la lotta a questa forma di sfruttamento e' una lotta civile indipendente dalle situazioni del momento, e di questa protesta]
A Firenze la realtà dei corsi gratuiti vige da anni ed anche oggi c'è la fila per coprirli. La riserva di aspiranti prof. è infinita, tutta colpa dei dottorati che sono proliferati nell'ultimo decennio. A questo punto è inevitabile la guerra fra poveri.
RispondiEliminaMah... questo post mi sembra pieno di incongruenze. Parte dicendo che a Bologna stanno facendo quel che in realtà (secondo me e secondo quello che mi sembra di aver letto ripetutamente su questo blog) avrebbero già dovuto fare da tempo, ossia liberare i ricercatori da ogni onere didattico, compito cui non sono tenuti per contratto. Passa poi ad individuare soluzioni "anglosassoni" per la mancanza di docenti, tutte però caratterizzate dal minimo comune denominatore della precarietà. Nel paragrafo successivo, però, si chiedono non posti da fixed-term lecturer o simili, ma "posizioni stabili" per i precari. Infine si fa un appello (un po' velleitario) agli RTI perchè appoggino le nostre richieste. O forse ho capito male qualche passaggio?
RispondiEliminaA me, o Giuseppe, pare chiaro. Volete la docenza a contratto? Allora fate come nei paesi civili, pagatela e che sia per un anno almeno.
RispondiEliminaPer tutto il resto fare selezioni APERTE, non ope legis, concorsi riservati, corsie preferenziali. E' chiedere troppo?
Sacrosante riflessioni, senza troppi giri di parole.
RispondiEliminaO, poi cari RTI incazzati, a me sembra che ci siano due passaggi importanti
RispondiElimina"Alle attuali condizioni i precari non sono disposti a coprire gli insegnamenti vacanti."
"Per ottenere il pieno appoggio dei ricercatori precari, i ricercatori di ruolo oggi “in sciopero” dovrebbero dire chiaramente di aspirare a concorsi aperti e meritocratici. Altrimenti il rischio di ripetere gli errori del passato, in particolare in occasione dell’approvazione della legge 382 del 1980, è troppo forte."
@France
RispondiElimina"Alle attuali condizioni i precari non sono disposti a coprire gli insegnamenti vacanti", e poi si chiedono concorsi in cambio di stabilizzazioni (e non di posti da docenti a contratto). E me pare significare "fate concorsi per stabilizzare i precari e noi faremo didattica, alla faccia degli RTI (sottointeso)".
Ma poi a Bologna non stanno accantonando un “fondo straordinario”? Vuol dire che le docenze a contratto intendono pagarle, proprio come chiedi tu. Semmai bisognerebbe discutere quanto verranno pagate e come si procederà a selezionare i docenti.
scusate, volevo dire "si chiedono in cambio concorsi per stabilizzazioni"
RispondiEliminaSignori, una cosa è certa:
RispondiEliminai RTI, bene o male, hanno vinto un concorso pubblico, pubblicizzato sulla GU, con una commissione nazionale e, quelli confermati, sono stati confermati da una commissione nazionale.
I precari, assegnisti etc., sono stati assunti con bandi operetta pubblicizzati nella bacheca del sottoscala dell'uni e con commissioni locali.
I concorsi sono "truccati"?
Beh ... comunque quelli che avete vinto per l'assegno, etc lo erano di più!
Allora invece di fare tanto i saputelli e credervi migliori dei RTI abbiate un pò di umiltà.
e comunque il rettore di bologna si è già rimangiato tutto ... paura eh!?!?!
RispondiEliminaSignificativo il passaggio nel quale si dice che sono già previste misure come "chiamate di Ricercatori idonei e futuri bandi da
associato"
---------- Forwarded message ----------
From: Magnifico Rettore
Date: 2010/9/15
Subject: Lettera ai Ricercatori
To: Ricercatori
Cc: Docenti di Prima e Seconda Fascia
A tutti i Ricercatori dell'Ateneo
Care Colleghe e Colleghi,
proprio nei giorni del vostro massimo impegno per una causa di cui ho sempre
compreso e affermato pubblicamente le ragioni, mi rivolgo a voi
direttamente, senza filtri mediatici o burocratici.
Il Senato Accademico di ieri - oltre a programmare per l'inizio di ottobre
una giornata di riflessione sulla ricerca e sullo status dei Ricercatori -
ha riaffermato la propria concreta attenzione nei vostri confronti
attraverso misure (chiamate di Ricercatori idonei e futuri bandi da
associato) già preannunciate lo scorso 20 luglio e rese possibili dalla
riconosciuta “virtuosa” situazione di bilancio raggiunta anche grazie alla
vostra costante e generosa disponibilità. Tali misure, infatti, sono il
segno tangibile di una unità di intenti che a Bologna, più che altrove, ha
sancito il nostro comune impegno per comuni obiettivi: la difesa
dell'Università come bene pubblico (sottoposta a troppi, sovente immotivati,
attacchi e a una costante riduzione di finanziamenti) e la richiesta di una
riforma reale del sistema universitario sostenuta da adeguate risorse.
Congiuntamente, il Senato Accademico ha adottato, con unanime consenso, una
misura necessaria e dovuta di verifica della disponibilità, già annunciata e
già adottata da altri Atenei, volta a garantire almeno i livelli essenziali
dell'offerta formativa programmata. Tale misura non deve essere intesa come
un ultimatum: né nei tempi, perché è chiaro a tutti, a cominciare dai
Presidi, che la ricostruzione del quadro informativo sull'intero Ateneo
richiederà tempo, almeno fino ai primi giorni della settimana prossima, dopo
le scadenze che attendono i Ricercatori sia a livello nazionale, sia a
livello locale; né nei modi, perché il Senato Accademico che ho intenzione
di convocare per la prossima settimana deve ancora analizzare gli scenari e
decidere quali soluzioni conseguenti adottare.
In nessun modo la semplice richiesta di verificare le condizioni che
consentono di ottemperare a obblighi di legge può essere intesa - come si
vuole far credere, secondo una logica che non mi appartiene - quale rottura
di un dialogo che impegna tutta la comunità universitaria dell'Alma Mater e
di cui io mi sono fatto e continuo a farmi garante, in sede locale e
nazionale. Credo che a nessuno di noi sfugga la distinzione tra il piano
degli adempimenti istituzionali e il piano politico della questione.
Ribadisco la disponibilità mia personale e del Senato Accademico alla
ricerca di soluzioni possibilmente condivise, che contemperino le ragioni
dei Ricercatori con il rispetto dei nostri obblighi verso la società e gli
studenti.
Vi saluto con la più viva cordialità e vi auguro buon lavoro.
Ivano Dionigi
Giuseppe
RispondiEliminanon fuorviare.. nessuno chiede stabilizzazioni ma concorsi aperti e meritocratici (che sono l'antitesi delle stabilizzazioni) per posizioni strutturate, stabili, non precarie, come cavolo le vuoi chiamare
ci manca solo che qualcuno ci accusi di chiedere le stabilizzazioni! sarebbe il colmo
sulle docenze a contratto. Come misura eccezionale in teoria se ne può pure parlare, ma che siano pagate su base mensile (a tempo determinato, con tanto di diritti e contributi) e non su base oraria e zero diritti
@ untenured
RispondiEliminanon è vero, voi volete le stabilizzazioni
a RTI,
RispondiEliminac e poco da non avere le palle .. io non ho un lavoro ne precario ne in unaltro modo in Italia
e la riforma vuole spazzare via persone come me con pubblicazioni alte e anni di precariato non consentendomi neppure l accesso a queste nubve posizioni , Io una proposta ce l ho che e quella di alzare i paletti della qualita in entrata che siano tenure track o PA da RTI
che paghino il periodo di crisi le persone che finora hanno lavorato meno bene distribuite su tutte le generaioni... E chiaro che in un paese in cui i concorsi seguono tutto tranne il merito questo discorso lascia il tempo che trova .....
@ Anonimo
RispondiEliminatu il lavoro non lo hai perchè non lo vuoi ...
sai quanti infermieri, tanto per fare un esempio, mancano in Italia!?!?
Un pò di umiltà! Fai la selezione, il corso e poi vedrai come avrai il tanto agognato "posto"!
@untenured
RispondiEliminaNon traviso niente. Ho semplicemente fatto un'analisi di quanto hai scritto. Dopodichè sono prontissimo ad accogliere la tua spiegazione. Resta il fatto che i modi e la forma del tuo post si prestano a interpretazioni diverse da quelle che hai dato.
Peraltro gli RTI non hanno motivo alcuno di lamentarsi per quel che ha fatto (o voleva fare) l'ateneo di Bologna. Sono anni che vanno sbraitando sostenendo che non possono fare ricerca perchè troppo impegnati a tenere in piedi (gratis) interi corsi di laurea.
Finalmente abbiamo capito chi è il NEMICO!
RispondiEliminaRagazzi, VENERDI' 17 alle 10:30 tutti a ROMA, alla Sapienza, Edificio Storico di Chimica. A contestare con uova e verdura marcia l'assemblea dei RTI che vogliono l'ope legis!
Non ci sono "nemici", e comunque solo alcuni RTI vogliono "ope legis". Evitiamo di dare il destro a tensioni aggratis. Certamente esistono diverse categorie di interessi e di situazioni, ma non vanno per questo travisate.
RispondiElimina@ euroscience
RispondiElimina... "dare il destro ..."?
Sono stanco di starmente buono perchè darei il destro a questo o quello! Tutti i RTI vogliono l'ope legis: è più comodo!
Mandiamoli a casa!
VENERDI' 17 alle 10:30 tutti a ROMA, alla Sapienza, Edificio Storico di Chimica. A contestare con uova e verdura marcia l'assemblea dei RTI che vogliono l'ope legis!
Guarda chbe è il CNRU che vuole l'ope legis e il CNRU farà l'assemblea il 24!
RispondiEliminaa
RispondiEliminaAnonimouse ha detto...
beh hai capito male ... io un lavoro non ce l ho in Italia ma all estero si e anche molto meglio che retribuito che i Italia ....
Ho 37 anni esoperienye anche in top americane pubblicayioni alte .. perche non ho vinto un concorso beh perche han vinto le persone di cui sapevo i nominativi ancor prima in alcuni casi di leggere il bando in GU , ora visto il successo che sta avendo il blog pronostica il tuo ricercatore non riesco neppure piu a giocare al lotto ... non ho questo super sesto senso che i concorsi italiani mi avevano fatto immaginare....
Che ci vadano a fare gli infermieri ( con tutto il rispetto per un lavoro dignitosissimo) o a lavorare al MC Donald chi pensa di risolvere i problemi ulteriormente umiliando le persone titolate ma non paraXlate
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RispondiElimina@ Anonimo
RispondiEliminama non sai nemmeno scrivere in Italiano?
E' divertente che quando vi si punzecchia sparate tutti di avercelo lunghissimo, di avere h-index 100 e di guadagnare decine di migliaia di dollari al mese ... ma allora cosa volete???? :-)
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RispondiEliminatutti questi RTI che sputano veleno in questo blog... spioni! il fatto è che siete preoccupati perchè si parla di meritocrazia e sapete bene come vi trovate nel posto che occupate, siete ciarpame che l'Università italiana ha anche messo in circolazione...
RispondiEliminaa anonimouse
RispondiEliminami trovo in un ufficio con una tastiera che non conosco bene ... per ragioni che non ti spiego. E poi non mi impegno nel dolce stil nuovo in questo blog.
Non ce l ho lunghissimo per nulla ... ma siguramente piu lungo delle persone che mi son vista passare davanti finora ...
Quanto basta per essere incaxata ... e pensare che mi e stato tolto quello che meritavo alemno in passato nei prox concorsi vedremo .. ne ho fatto molte domande e i nomi di alcuni li so gia. .. e vediamo nel blog dei pronostici se devo giocare all enalotto .. in un solo caso non ho nulla da ridire perche la persona prescelta e piu avanti del cv di me. Poi perche io voglia un posto in italia sono affari miei ... tra läaltro gravi
questo blog è infestato di troll.. fate attenzione a non cadere nelle provocazioni
RispondiEliminaPer tornare on topic e piantarla con queste stupide polemiche, direi che due nodi vengono al pettine:
RispondiEliminaLa figura del RTI e` incongrua. Avrebbe molto piu` senso una figura tipo lecturer con compiti principalmente didattici.
Il DDL non solo non pone rimedio all'incongruenza, ma oggettivamente mette in conflitto RTI e RTD.
In questo modo rischiamo di restare fregati noi (precari) e loro (RTI).
@ Anonimo
RispondiEliminaah ... vuoi tornare in Italia per ragioni gravissime! Ma dai ... :-)
Vuoi tornare a casuccia perchè da dove stai ti stanno per cacciare a calci nel popò ...
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RispondiEliminagli attacchi ai RTI sono strumentali a chi vuole metterci contro precari e RTI
RispondiEliminaBene, bravi, fate scorrere un po' di fiele!
RispondiEliminaCosi' si domostra quanto la semplice richiesta di selezioni APERTE sia il massimo catalizzatore degli incendi delle code di paglia!
Approvo la richiesta di selezioni aperte,
RispondiEliminama occorrerebbe suggerire in che modo , attraverso concorsi nazionali?
Commissioni estratte ? Chi controlla sulle estrazioni? E poi la cosa che mi preme e anche il timing ... finche la fanno questa riforma passeranno altri anni ... forse e anche il caso di chiedere tempi certi ... un processo in tempi brevi o pardon in tempi ragionevoli
AAAAAAAHHHHHH basta con le pippe sui concorsi. Ma chi siete tutti ministri???
RispondiEliminaBISOGNA ANDARE SUI TETTI! (prima di venirne giù).
Il futuro si guadagna coi denti! E se qualcuno l'ha avuto regalato, facciamoglielo pagare con gli interessi!
Sveglia! Ci vuole organizzazione, azione, altro che blog!
Ah, beh, se lo chiede apri allora è sicuro che nessun precario accetterà i corsi. Ma dai!!!
RispondiEliminaProssima azione?
RispondiEliminaFumogeno al senato accademico di tutte le università.
Qui si discute di politiche pubbliche, cioe' di interessi generali, e il fatto della rappresentanza dei Precarj viene in rilievo in quanto contribuisca a dare sostanza ad un Bene Comune.
RispondiEliminaQuindi anche nelle discussioni vanno adoperati solo concetti generali e riferibili alle politiche di cui si vuole dare un giudizio e un contributo.
Una nave affondava.
RispondiEliminaI passeggieri si radunarono sul ponte.
E presero la decisione di sostituire il
capitano.
Mercoledì 15 SETTMBRE 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il ministro dell'istruzione, università e ricerca, Mariastella Gelmini, ed il sottosegretario di Stato per il medesimo dicastero, Giuseppe Pizza.
RispondiEliminaLa seduta comincia alle 14.35.
[...]
http://www.camera.it/453?bollet=_dati/leg16/lavori/bollet/201009/0915/html/07
Dà quindi la parola al relatore.
@Scribano
RispondiEliminaIn sintesi non è successo nulla.
UN PROGRAMMA SERIO PER APRI:
RispondiEliminaAZZERAMENTO IMMEDIATO DI TUTTI GLI ASSEGNI DI RICERCA E NUOVI BANDI CON CRITERI:
- BASATI SU RIGOROSI PARAMETRI NUMERICI (H-INDEX);
- UNICI PER TUTTE LE UNIVERSITA';
- PUBBLICATI SULLA GU E SUL SITO DEL RECLUTAMENTO MIUR.
AVETE LE PALLE PER SOSTENERE LA BATTAGLIA?
Certo a disposizione,
RispondiEliminaa patto che nel caso in cui il vincitore dell'assegno abbia "rigorosi parametri numerici" superiori ai ricercatori TI di ruolo nello stesso Dipartimento, possa accedere al pari di questi ultimi ai "concorsi dedicati" per associato che vi stanno per regalare....
Ce le hai le palle per sostenere questa piccola postilla meritocratica ?
Monticchio, Monticchio ... vedi che continui a non voler essere UMILE.
RispondiEliminaChiaramente poi gli stessi rigorosi parametri numerici dovranno essere usati per reclutare i ricercatori e poi per le promozioni.
Voi continuate a volervi mettere in competizione con i RTI per i posti di PA per i quali NON AVETE I REQUISITI SCIENTIFICI E DIDATTICI.
Ma voi avete paura delle selezioni vere, altrimenti avreste risposto alla domanda sul vostro socio bolognese: cosa avete intenzione di fare? NIENTE? OK, allora ho ragione io.
Ah RTI RTI....,
RispondiEliminaquel "non avete i requisiti scientifici e didattici" scritto in maiuscolo è un bel autogol per chi come te parla di meritocrazia.
OK, ora per un po' sospendete le mitragliate: domani c'e' la riunione a Roma, vediamo che ne esce
RispondiElimina@RTI
RispondiEliminamagari ci fosse veramente un programma del genere! (intendo rispetto ai 3 punti indicati nel tuo penultimo post). Guarda, onestamente stapperei una bottiglia solo gia' se l'ultimo punto (la pubblicizzazione su GU e Miur) venisse veramente attuato. Ricordati che per molti troll che girano sui vari blog c'e' anche una marea di gente (immagino sia tra i precari che tra i RTI) che si fa un mazzo tanto e che le palle e' da mo' che le ha tirate fuori e che continua ogni giorno a non rimetterle dentro. Se non interveniamo sempre, magari e' perche'...ogni tanto lavoriamo :-)
E' da settimane che vi leggo e tranne i meritori articoli che aggiornano sul (pessimo) stato dell'università italiana non vedo altro che interventi che si avvitano su se stessi, proponendo le riforme migliori di 'sto mondo ma senza avere nè il potere per farle, nè il potere di lobbying per chiederle. INTANTO I RTI SI ORGANIZZANO, FANNO CASINO, FINISCONO SUI GIORNALI mentre noi precari ce ne stiamo buoni sperando negli ultimi concorsini del 2008 che lasceranno fuori il 95% di noi (e temo che quel 5% a cui andrà bene non sarà stato sempre il più meritevole...).
RispondiEliminaE' inutile sperare di ottenere udienza quando si chiacchiera in 4 gatti su un blog. Altrettanto inutile mi pare illudersi che frotte di precari siano miracolosamente disposti ad unirsi per lottare (si dice ancora?). Ci vuole qualche azione mediaticamente efficace e 2 o 3 punti su cui convergere e bombardare i quotidiani di lettere al direttore (al vice-direttore, all'usciere a chi volete voi). SVEGLIA MENTRE STIAMO QUI IN ATTEGGIAMENTO BRITISH QUESTI CI FOTTONO ALLA GRANDE!!!
Onde evitare discorsi generici aggiungo questo al post precedente.
RispondiEliminaIndividuiamo tutti i membri della commissione che alla camera nei prossimi giorni (forse) discuteranno delle riforma. MAndiamo loro QUOTDIANAMENTE E DA DIVERSI ACCOUNT una identica mail in cui si chiede (elenco a titolo di esempio alcuni punti):
- eliminazione della preliminare elezione per i concorsi da RTI perchè oltre a richiedere una marea di elezioni suppletive il principio elettivo è riuscito a vanificare il sorteggio dei commissari in molti settori
- assicurazione che in attesa che riforma, decreti attuativi, regolamenti ecc. siano approvati in via definitva, continuino ad essere banditi posti da RTI (ergo: più fondi per assunzioni stabili!)
- abolizione dell'assurdo limite dei 4 anni di assegno per partecipare ai posti TD (ma ci rendiamo conto che alle soglie del 2011 devono ancora essere conclusi i concorsi del 2008! ma come dovevamo vivere nell'attesa, raccogliendo castagne e frutti spontanei nei boschi?!)
@anomino
RispondiElimina@tutti
mi spiegate meglio il limite di 4 anni di assegno per partecipare ai posti TD di cui parla l'anonimo di sopra?
grazie
condivido le ragioni del post.
RispondiEliminada un lato come precari non cadiamo nella trappola delle docenze a contratto, che sono mero sfruttamento
dall'altro lato non vedo perché i ricercatori strutturati - con l'appoggio della CRUI- debbano chiedere concorsi per prof associato loro riservati. Io ho conseguito il dottorato ormai sette anni fa e molti della mia generazione sono ricercatori ormai da qualche anno. Ciò non leva che io possa avere un CV più forte del loro. Quindi concorsi aperti e vinca il migliore...
L'ultima nota del post è comica!
RispondiElimina"Minaccia" di andare all'estero? Da che mondo è mondo i ricercatori sono stati MOBILI, siete solo voi in Italia che continuate a soffrire per anni in attesa del posto fisso ... andate andate ... sempre che vi prendano!
Sennò il commento sui posti di infermiere mi sembra un buon suggerimento!
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RispondiEliminaMi sembra che i Precarj non abbiano ancora elaborato il lutto sul fatto che si è presa coscienza che le Università non possono avere "ricercatori a vita", ma che devono impiegare il personale accademico anche per insegnare. Una correzione sulla 382, con 30 anni di ritardo, dopo che il latte è stato versato, e i buoi sono scappati. Lo scrive anche il Sole, oggi
RispondiEliminahttp://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/10-09/100916/TZIYY.tif
Certo che se i docenti devono essere solo "Professori Ordinari" e "Professori Associati", sarà d'uopo aumentare il Parco Docente promuovendo un po' di Ricercatori: lo farebbe qualunque università mondiale, in condizioni analoghe.
Paolo
RispondiEliminaIl post de "ilsole24ore" dice che è necessario rivedere lo statuto giuridico dei ricercatori, istituendo una terza fascia di docente "professore ricercatore (?)" o qualcosa del genere. Non dice che devono essere aumentati i posti da PO o PA. Questa proposta era stata avanzata anche durante la "riforma" Moratti, e mi sembra sensata.
Restano due problemi:
1) un esercito non può avere solo generali (PO) e colonnelli (PA) ed il resto meri mercenari, anche se sempre presso lo stesso ufficio di minuto mantenimento
2) l'Università non è un esercito, ma ha i problemi della pubblica amministrazione, la totale illicenziabilità degli strutturati, che è un 'benefit' economico non presente in nessun altro settore 'privato'
@ Anonimo Paolo
RispondiEliminaL'articolo del "Sole" dice che è necessaria una chiarificazione giuridica, ma la decisione politica che e' gia' stata presa e' che le fasce devono essere solo 2: PO e PA.
Dal mio punto di vista, io sarei favorevole anche ad una soluzione all'inglese, con 3 fasce docenti, istituendo quella dei "Lettori" su cui far transitare la gran parte degli RU, ma mi chiedo chi sostenga questa posizione, oggi come oggi.
Sull'esercito: ma sai, dipende da quello che l'esercito deve fare. Forse stai scambiando un po' troppo i ruoli: qui serve un esercito di docenti, per far fronte all'assalto di orde di studenti a cui e' stato promesso di avere un'istruzione superiore...
Paolo
RispondiElimina@euroscience,
Giusto, e confermi che la decisione politica è sbagliata o inadeguata rispetto all'assalto dell'istruzione superiore
@"ripeto la domanda"
L'atteggiamento inquisitorio tipo "striscia la notizia" o "le iene" o "blog.grillo" non fa onore a chi ritiene di occuparsi di sapere & conoscenza.
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RispondiElimina@tutti
RispondiEliminaho appena saputo che nello stesso periodo in cui Tremonti ha fatto la manovra di 25 miliardi, l'italia ha firmato un ordine per comprare aerei militari all'america per ....29 miliardi.
e poi fanno il blocco del turnover ....altro che crisi....
dicono che ben nascosta la notizia è uscita anche sui giornali .. io non ne sapevo nulla...
parlare della Mondadori per un mese va pure bene ma che la manovra serviva per comprare aerei da guerra era un po piu importante non credete???
Anonimo delle 9.01 ha ragione! Bisogna agire!
RispondiEliminaSuvvia, eurodisney, non trasformiamo il blog in un dazebao cinese.
RispondiEliminaConsideriamo che di cose da scrivere ce ne sono comunque tante. "Ripeto la domanda" e' pure invitato a finirla, abbiamo già letto la sua domanda.
@euroscience
RispondiEliminacome vuoi ma in generale un punto importante per fare i concorsi e le riforme sono i soldi...che sono andati in caccia militari...
con quello che è rimasto è difficile che nessuno rimanga fuori...
comunque non è per aprire una discussione sul rapporto di dipendenza verso l'america ma quando ho saputo la cosa non sono stato tanto contento.
tutto qui.
@ euroscience
RispondiEliminaho capito. allora la risposta è "niente" ... ok ok
"cosa avete intenzione di fare voi di apri nei confronti del vostro socio bolognese che sta per vincere un concorso truccato per ricercatore ti nel settore ICAR02?"
RispondiEliminaLo impacchetto e te lo spedisco a casa cosi' puoi sfogare tutti i tuoi istinti repressi
Niente azioni? Siete - siamo dei chiaccheroni. Non leggerò più questo blog. Addio.
RispondiEliminaNo, ora mi incazzo veramente....
RispondiEliminaCaro anonimo calunniatore, sai quanti apristi sono candidati nei milioni (??) di concorsi in gioco? Cosi', a braccio, direi un centinaio. PEr cui ti invito a seguirli tutti, mi raccomando. Quanto al caso particolare, probabilmente tu sai piu'di quello che sappiamo noi, per cui invece di insinuare, parla pure apertamente. Chi sono i candidati del concorso (nomi e cognomi)? Chi e' il migliore (nome e cognome)? Chi e' che non vincera' pur meritandoselo (nomi e cognomi)?
Resto in attesa della tua non-risposta
non ho voglia di beccarmi una querela.
RispondiEliminafacciamo così: aspettiamo la chiusura del concorso e guardiamoci i verbali. Però se poi saranno scandalosi come penso vi impegnate a pubblicarli sul sito di APRI! (tanto sono atti pubblici ...)
Discutiamo di argomenti generali.
RispondiEliminaAd esempio, cosa avrebbe dovuto fare, e cosa dovrebbe fare il Rettore di Bologna, secondo l'APRI?
Cfr. riferimento biblografico:
"La solitudine del rettore: "Non sarò mai un Ponzio Filato"" in:
http://rassegnastampa.crui.it/minirass/esr_p1.asp
Ormai questo blog sembra solo una faida tra RTI e precari. E' necessario tutto questo?
RispondiEliminaEd ecco la non-risposta!
RispondiEliminaBene, allora fammi il piacere di non rompere piu'le palle fino a quando non avrai trovato il coraggio di dire apertamente quello che insinui da anonimo.
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaNiente azioni? Siete - siamo dei chiaccheroni. Non leggerò più questo blog. Addio.
16 settembre 2010 11:57
Anonimo ha detto...
non ho voglia di beccarmi una querela. bla, bla, bla...
16 settembre 2010 12:09
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caro anonimo,
fai pace col cervello
questi RTI che vogliono venirci a fare le pulci ... zecche che non siete altro!
RispondiEliminaIl Rettore fa (o meglio minaccia di fare) quello che e' piu' semplice: tappa la falla piu'grossa con il pezzo di legno piu' a portata di mano. Se l'UNiversita' fosse (lo dicevo alcuni post fa) la corporazione che era nel 1100, rettori-professori-ricercatori-studenti farebbero blocco unico e meterebbero nella merda il Governo in una settimana. Purtroppo ogni gruppo e sottogruppo si comporta, invece, come una piccola corporazione. E' evidente ormai che rettori e prof sono schierati disposti ad accettare ogni modifica proposta dal MSG in cambio dei soldi di Tremonti. Nella scala degli anelli via via piu'deboli arrivano prima i RTI, che si vedono esclusi e penalizzati, e possono provare a forzare la mano per ottenere qualcosa (e in fondo e'molto probabile che lo otterranno, per le esigenze della didattica, per il costo relativamente basso della loro opelegis...); poi vengono i precari, che non otterranno nulla e meno di nulla se si devono accontentare le richieste dei RTI; e gli studenti, dottorandi, chiunque abbia interesse nella ricerca fra chi oggi ha 20 anni, che si ritrova una universita' totalmente degradata e ai livelli (se va bene) dei paesi del'Est europa. Sfortunatamente la protesta dei RTI resta isolata verso l'alto e PER QUESTO diventa corporativa verso il basso.
RispondiEliminaIo spero che domani alla domanda "Che ne sara'della protesta dei RTI se arriva l'opelegis, la rvisione dello stato giuridico, la terza fascia...?" la Rete29 Aprile dia risposta, perche' finora non se n'e' avuta...
@lassie:
RispondiEliminaero un altro anonimo.
@Euroscience: Ma che argomenti generali.. forse a te ti pagano per pensare a quello che il rettore avrebbe o non avrebbe dovuto dire. A me mi pagano (poco) per lavorare, e pubblicare. Se tolgo tempo alla ricerca non è certo per farmi le seghe sul rettore. Azioni! Ora veramente non leggo più. Addio.
ma il problema dei dottorandi gay che vengono emarginati nessuno lo solleva?
RispondiEliminaIl CUN si preoccupa degli idonei che vedono differire troppo nel tempo la loro chiamata
RispondiEliminahttp://www.cun.it/media/105811/mo_2010_09_14.pdf
@ euroscience
RispondiEliminaHai notato che nelle premesse del comunicato del CUN, dove richiamano la normativa del famoso Milleproroghe di Prodi che prorogava l'uso delle "vecchie regole" fino al 31/12/2008, una sapiente mano ha, per così dire, tagliato quella fatidica data del 31/12/2008...
@ mino
RispondiEliminaGià, di quel limite - che pur esiste! - sembra non si voglia tener conto, altrimenti tutto andrebbe a cart'e quarantotto.
Devo anche dire che non ho ancora "deciso" se la "dimenticanza della proroga" fu voluta o fu un fatto accidentale. Sembra che chi "eventualmente" la volle (la dimenticanza) non si sia ancora presentato all'incasso dal TAR per buttare il tavolo all'aria.
O forse e' un ricatto che deve continuare a pendere, chissa'...
Scusate ma debbo ripetermi: è inutile fare gli osservatori di cronaca universitaria sperando che l'aria si metta a tirare per il verso giusto. NON CI REGALERA' NIENTE NESSUNO SE NON FACCIAMO CASINO!
RispondiElimina(repetita iuvant?)Individuiamo tutti i membri della commissione che alla camera nei prossimi giorni (forse) discuteranno delle riforma. MAndiamo loro QUOTDIANAMENTE E DA DIVERSI ACCOUNT una identica mail in cui si chiede (elenco a titolo di esempio alcuni punti):
- eliminazione della preliminare elezione per i concorsi da RTI perchè oltre a richiedere una marea di elezioni suppletive il principio elettivo è riuscito a vanificare il sorteggio dei commissari in molti settori
- assicurazione che in attesa che riforma, decreti attuativi, regolamenti ecc. siano approvati in via definitva, continuino ad essere banditi posti da RTI (ergo: più fondi per assunzioni stabili!)
- abolizione dell'assurdo limite dei 4 anni di assegno per partecipare ai posti TD (ma ci rendiamo conto che alle soglie del 2011 devono ancora essere conclusi i concorsi del 2008! ma come dovevamo vivere nell'attesa, raccogliendo castagne e frutti spontanei nei boschi?!)
Anonimo (e datti un nick, che ti costa?)
RispondiEliminaTi diro' di piu': noi andiamo a parlare DI PERSONA alla commissione. Vieni anche tu?
Nozze-coi-fichi secchi (è il mio nick)
RispondiEliminaNOn vorrei passare per quello che si sveglia la mattina e va a dire agli altri cosa debbono fare. So anche bene che APRI è da tempo che si sbatte per farsi sentire da media e politici. L'unica cosa è che il momento è delicato, ma per certi versi propizio. Abbiamo da una parte le proteste dei precari della scuola, dall'altra la mobillitazione dei RTI, non vorrei che stando silenti alla fine a non portare a casa nemmeno le briciole fossimo noi... La coperta è corta (danè ghe n'è minga) e quel poco che sarà stanziata andrà a chi meglio saprà mobilitarsi creando casini (in fase pre-elettorale per giunta?)
Non dobbiamo e possiamo fare i riformatori da blog o i ministri fantasma, dobbiamo avanzare rivendicazioni sensate.
(oggi son malato, si capisce vero?)
RispondiElimina@nozze-coi-fichi secchiMa noi questo facciamo (oltre a divorare neonati ed ululare alla luna in attesa della scarosanta pallottola d'argento). Per i media, se vuoi ti mando un po'di risposte di giornalisti che mi dicono che per ora non c'e' spazio per noi (per nulla eh? I concorsi, il DDL, le proteste...) perche' lo "slot" e' occupato dalle proteste della scuola (sacrosante) e da quelle dei RTI. E sto parlando di quei giornalisti che sanno la differenza fra un RTI e un precario, che sono una ESIGUA minoranza. La TV, via non scherziamo. La piazza? Al solito, occupata. Vai a vedere la platea di domani da chi sara'composta, e vedrai di che parliamo.
Oltre alle tue rivendicazioni (tutte condivisibili) ce ne sono anche altre, e vanno portate la' dove possono tradursi in provvedimenti. E meglio andarci di persona che mandare centinaia di mail a caselle di posta che sono, all'80%, fuori limite di capienza.
(Nozze-coi-fichi secchi)
RispondiElimina@France: hai ragione, capisco l'obiezione, ma penso anche che lo spazio che puoi ottenere dai quotidiani dipenda anche da quanto rumore fai. Dato che si è visto che è velleitario pensare di portare decine di migliaia di persone in piazza (cosa facciamo amcora i panda in giro per Milano, o quelli col palloncino colorato?) bisogna agire su tutti i fronti possibili: mail, contatti con politici, pressare i quotidiani (che per sputtanarla l'università invece lo spazio lo trovano sempre), accendere i ceri a S. Gennaro, scrivere a Beppe Grillo, al papa, a Lady Gaga, a chi volete voi. Ma facciamo qualcosa che qui schiattiamo (accademicamente, si intende) nell'attesa.
Io personalmente i ceri non li ho accesi, ma non potrei smentire lo abbiano fatto altri. Per il resto, mi manca solo Lady Gaga...
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RispondiEliminaSi, dai, deportazioni, bombardamenti, genocidi...
RispondiEliminaA volte mi chiedo se ha un senso tenere aperto questo blog....
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RispondiEliminasegnalo un intervento condivisibile:
RispondiEliminahttp://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/09/16/news/la_marzano_e_il_vassallaggio_universitario_e_se_i_professori_andassero_a_far_lezione_-7123149/
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RispondiEliminama nn si può mettere una registrazione in questo blog???
RispondiEliminasta diventando una giungla nella quale ognuno vomita quello che vuole
E' arrivata una mail sul fatto di votare per mandare una lettera a tutti i Commissari dei Concorsi per esecuzione Concorsi in modo corretto.
RispondiEliminaSono perfettamente d'accordo.
Come devo fare?
MO MI AVETE VERAMENTE ROTTO.
RispondiEliminaCALERA' SENZA PIETA' SUI TROLL, I MALEDUCATI E GLI STUPIDI LA SCURE DELLA CENSURA.
come è riportato nell'avviso in alto a destra, provvederò subito a cancellare messaggi off-topic e commenti polemici e insultanti
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RispondiEliminaUh, anch'io pensavo la stessa cosa leggendo questo
RispondiEliminahttp://www.foreignpolicy.com/articles/2010/09/14/the_bordello_state
Segnalo che il CUN ha approvato una mozione sulla nomina del Consiglio Direttivo dell'ANVUR
RispondiEliminahttp://www.cun.it/media/105814/mo_2010_09_15_001.pdf
per il quale la scadenza della presentazione delle candidature e' fissata a lunedi' 20 settembre
http://anvur.miur.it/
Peraltro, secondo le voci riportate anche da MaurodellaVIA, lo stesso Presidente del CUN e' papabile
http://rpc264.cs.man.ac.uk/VIA/index.php/Candidati_ANVUR
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RispondiEliminaavevo avvertito.
RispondiEliminad'ora in poi tutti i commenti idioti saranno censurati
Ritengo utile segnalare, come fa anche il Rettore Volpe, che oggi è entrato in vigore il Codice del Processo Amministrativo
RispondiEliminahttp://www.rettore.unifg.it/dblog/articolo.asp?articolo=352
Uno strumento utile per tutti quelli che faranno ricorso al TAR e al Consiglio di Stato contro le nefandezze dell'Università italiana.
Occorre correre tutti sulla lista nazionale dei precari
RispondiEliminaricercatoriprecari-dibattito+subscribe@googlegroups.com
caro insorgere,
RispondiEliminagrazie per aver cancellato il mio messaggio idiota di ieri sera. Se per idioti intendete i messaggi in cui si si spinge ad un pò di lotta e movimentazione. Continuate sulla linea della discussione del merito e vedrete che rimenete in quattro gatti.
Comunque per la cronaca e non perchè in cerca di pietosismo vi comunico che sono un ex assegnista (in teoria uno di voi, ma in pratica mi sa di no). Da Febbraio sono a casa. Il mio gruppo dopo 8 anni lavoro (in mezzo parecchie trasferte all'estero) ha finito i denari ed ovviamente gli unici a saltare siamo stati noi due assegnisti, uomo e donna. Entrambi buon CV (credo), buon numero di articoli (credo) e buon h index (credo). Ebbene si dopo 6 spesi a mandare in giro CV, application ovunque, niente da fare. Non c'è posto nella scuola, nelle università, nelle cooperative dedite alla formazione, nelle aziende (intendo come laureato). Me ne sono fatto una ragione ed avendo 2 figli da mantenere ho accettato l'unico lavoro disponibile. Controllo di linea in una cartiera a 30 km da casa. Un lavoro da terza media, turni di notte (10-6, 6-14) ed una noia terribile. Fortunatamente per me il lavoro non è tutto, ma vi posso assicurare che pensare ai 13 anni spesi tra laurea (scientifica), dottorato ed assegni mi da parecchio i nervi, la cosa che mi da ancora più i nervi è vedere da parte nostra questa incapacità di reagire e di lottare con forza per il nostro futuro.
Sempre per la cronaca, i miei colleghi a TI, sono sempre al loro posto, nonostante la mancanza di denari.
Anonimo
RispondiEliminaguarda che l'ormai scomparsa Rnrp lottava per le stabilizzazioni, e non per il merito come Apri, ed erano molti meno di noi...
@anonimo ultimo scorso
RispondiEliminaVedi che questo e' finalmente un commento vero e non una mitragliata contro i RTI col culo al caldo, che dice molto di piu' e molto meglio del tremendo contrasto fra le condizioni di partenza di RTI e precari quando si tratta di "okkupare, scioperare, non dare disponibilita', rifiutare....".
Probabilmente, forse, i tuoi ex-colleghi TI sono fra quelli che oggi dicono a te di non accettare le docenze a contratto che i rettori attivano per coprire il vuoto lasciato dallo "sciopero" dei RTI, ma nessuno racconta in giro cosa significa questo veramente.
Grazie, davvero, per aver detto come stanno le cose.
PS Non ce la fai ad andare all'estero?Perche' va bene la lotta, va bene "I care..." e tutte quelle cose li', pero' oggi lasciare l'Italia e' una opzione ragionevole.
Segnalo lo schema di decreto di ripartizione dell'FFO 2010 (7,206 mld €) e la mozione di commento del CUN, disponibili sul sito FLC-CGIL
RispondiEliminahttp://www.flcgil.it/notizie/news/2010/settembre/il_cun_esprime_parere_negativo_sulla_diminuzione_del_ffo_ed_approva_una_mozione_sull_attivita_didattica_dei_ricercatori
Io propongo una raccolta di storie da collezionare ed eventualmente proporre alla stampa... proprio perche e facile dire trova un altro lavoro , vai all estero. All estero ci andiamo, un altro lavoro lo troviamo pure, ma questo non esclude il diritto e la necessita di mettere in luce un disagio effettivo e non meritato spesso anche sen non necessariamente sempre a favore di chi merita di meno. I concorsi sono sempre la proiezione di gruppi di potere indipendentemente dalla qualita relativa dei canditati, questo umilia le persone , disincentiva l innovazione , favorisce il conformismo rispetto alle idee del barone magari anche bravo con effetti deleteri sul lungo periodo nella qualita dell universita e della ricerca. Avete mai provato ha osservare la vostra universita nel tempo. Beh anche i dipartimenti che hanno avuto la fortuna di avere grandi nomi non sono riusciti a tenere il passo a se stessi e questo perche prevale la logica del follower del barone o anche del genio di turno. Non ho mai visto concorsi in cui si cerca autonmia e leadership almeno finora.
RispondiEliminaPIPPO
RispondiEliminaIl libro dicui parli e' stato scritto almeno 20 volte negli ultimi 10 anni.
Ormai e' solo puttantour
Aggiornamenti dalla riunione a Roma?
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