giovedì 7 ottobre 2010

L'Università Italiana e i "falsi invalidi"

Si parla in questi giorni di un accordo per accelerare la riforma Gelmini: seimila nuovi posti da professore associato per venire incontro alle esigenze dei ricercatori a tempo indeterminato (link a La Stampa). Premesso che fa tenerezza il fatto che il Ministro si preoccupi delle (in alcuni casi legittime) aspirazioni di chi ha un posto fisso, ma ignori completamente il problema dei numerosi precari (stimati dall'AIR in 73.000 unità, fonte) che probabilmente saranno costretti a cambiare mestiere. La domanda che sorge spontanea è: quanti di questi RTI hanno i titoli per aspirare a diventare associati, o addirittura per ricoprire il ruolo di ricercatori?

Come alcuni di voi sapranno, infatti, i ricercatori ed i professori universitari devono presentare ogni tre anni al consiglio di Facoltà una relazione sulla loro attività didattica e scientifica per consentire una verifica periodica ed una valutazione del loro lavoro. Ebbene sembra che ci sia una percentuale consistente di strutturati il cui rendimento è ritenuto inadeguato dal loro stesso consiglio di Facoltà, ed una percentuale addirittura maggiore di strutturati che non presentando la relazione si sottraggono alla valutazione.

Emblematico è il caso del dott. Di Salvo (link) il quale racconta come, in quasi vent'anni, non ha presentato alcuna relazione, e come questa sia una abitudine largamente diffusa quantomeno nella Facoltà di Medicina dell'Università Sapienza di Roma.

E' ovvio che i ricercatori, e più in generale i docenti universitari, colpevoli di rendimento nullo saranno una minoranza del totale. Ma così come vengono perseguiti i "falsi invalidi", che pure sono l'eccezione e non la regola, non si capisce per quale motivo non si dovrebbero prendere dei provvedimenti verso questi "falsi invalidi universitari" che percepiscono uno stipendio senza averne diritto. Quando lo Stato scopre un falso invalido smette di erogargli la pensione di invalidità; perchè invece continua a pagare i ricercatori improduttivi? Non è anche questa una forma di truffa ai danni dello Stato?

A questo link trovate la lettera con la quale APRI chiede, cosa peraltro già contemplata dalla legge, che si costringano le università a dispensare dal servizio pubblico i ricercatori e professori che non hanno superato la verifica triennale o che si sono sottratti a tale verifica, e di obbligarle a reinvestire le risorse liberate nel reclutamento di nuovi ricercatori. Licenziando infatti gli strutturati con rendimento nullo si potrebbero liberare preziose risorse per assumere quegli aspiranti RTI che al contrario svolgono davvero attività di ricerca. Un provvedimento in questa direzione inoltre inietterebbe un po' di fiducia nell'opinione pubblica, che sente parlare continuamente di meritocrazia (di agenzie di valutazione e simili) senza che alle parole seguano mai delle azioni concrete.

42 commenti:

  1. EVVIVA L'APRI!!!

    Questa è l'unica strada percorribile.

    Tom

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  2. Pienamente d'accordo sul principio e sull'azione. E' ora di rendere omaggio alle norme che già esistono.

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  3. http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201010071619-eco-rt10226-universita_chiuso_esame_ddl_in_commissione_il_14_in_aula

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  4. la legalità dovrebbe esser il minimo....

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  5. @Renzino, c'è anche la necessità di pubblicizzare l'iniziativa, e, su questo, ognuno agisce come puo. Se anche tu volessi dare una mano in tal senso, sarebbe ben accetta.
    Tom

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  6. Scusate, non voglio essere polemico ma solo farvi ragionare su alcune cose. Da mesi o forse anni siamo qui a discutere di un sacco di belle cose, parliamo di meritocraziano di cambiare l'università e il mondo ma siamo realisti: finora solo pesci in faccia.
    Io sono all'Università da tanti anni e sinceramente non vedo un solo successo portato avanti dalla ''lotta precaria''. Questo significa che non c'è lotta. Basti guardare il numero esiguo di concorsi (per lo più fatti su misura), e il numero di condidati (in alcuni concorsi si arriva a 90), all'ultimo bando Firb (a dir poco ridicolo), al modo indegno in cui si viene tenuti all'università e poi lasciati a casa, senza ringraziamenti ma quel che è peggio senza il ben che minimo ammortizzatore sociale.
    E' evidente, che STIAMO SBAGLIANDO COMPLETAMENTE STRATEGIA.
    Se è vero che siamo in 73000, cosa stiamo aspettando??
    Perchè non riusciamo ad aggregarci, perchè non reagiamo??
    Anche in questo blog, sempre le solite 5 persone a parlare di cosa....merito, fanta-università, insomma siamo qui a prenderci a martellate a vicenda e forse fanno 6000 associature.....ma ci rendiamo conto!!

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  7. @ ganjalf

    si, ci rendiamo conto.
    ieri sera ero alla notte bianca pisana dei ricercatori ed è stato divertante quanto triste: le solite vecchie faccia, i soliti vecchi stricioni, i soliti triti slogan. sono 15 anni che ripetiamo le stesse cose senza ottenere nulla.

    preso atto di ciò, ognuno fa quel che può. agiamo localmente partecipando ad assemblee dei precari nei nostri atenei. partecipiamo a blog e mailing list, ci facciamo vedere al MIUR e in Parlamento, stabiliamo rapporti con la stampa...si fa quel che si può, si lotta tutti i santi giorni. si lotterà ancora, anche se dovessimo perdere sempre.
    perché? perché è una lotta giusta, e tanto basta

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  8. Anche noi lottiamo scrivendo sul nostro blog, Anvur Cronaca...

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  9. @Ganjalf, il problema dei pecari della ricerca è che quasi nessuno vuole metterci la faccia.
    Ti rendi conto che questo blog - che era gettonatissimo - ha subito un crollo di partecipanti attivi, solo perchè abbiamo chiesto di doversi registrare per poter postare? Che poi in realtà è il minimo, in quanto - a mio avviso - non ci dovrebbe essere problema ad esplicitare la propria identità, come io ho fatto sin da sempre.

    Per non parlare delle manifestazioni di piazza: generalmente i precari della ricerca sono pronti a farle solo se alle spalle hanno di tutto: dalla CRUI agli studenti, dalla Lega dei Baroni Uniti ai sindacati. Altrimenti preferiscono limitarsi alle invettive anonime sui blog, che tanto sono completamente prive del risvolto della responsabilità.

    Secondo me, è una questione di mancanza di coraggio. Siamo una generazione di smidollati e leccaculo, e quindi, non avendo un piccolo potere di partenza con cui poter ricattare i potenti, e, soprattutto, non avendo i sindacati alle spalle, non risuciamo ad ottenere quasi nulla.

    Questa è la vera gerontocrazia: in Italia, per la maggior parte, il potere lo hanno i vecchi, quelli che sono piazzati dai vecchi per logiche di scambio (familiari, sessuali, economiche), e i giovani che si comportano da vecchi, non alzando mai la testa, iper-prudenti, buoni e zitti in coda, senza mai dispiacere nessuno, nella speranza che prima o poi arrivi il loro turno.

    In questa situazione di degrado, l'unica nostra possibilità per essere ascoltati, è quella di tirare fuori idee nuove, e di essere convincenti.

    In parte, ci siamo riusciti con la nostra proposta che è poi diventata - se pur peggiorata - il cd dl Gelmini.

    Sarebbe bello riuscirci anche con questa nuova proposta, ma per questo dovremmo riuscire ad arrivare sulla stampa, e non è facile...

    Tom

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  10. OT censuratemi
    Mentre facevo il mio lavoro in un lab di Amsterdam, dove mi permettono di usare a mio piacimento un aggeggio che costa 500.000 euro e che in Italia, vabbe', lasciamo perdere....
    IN quel mentre ascoltavo l'Assemblea dei precari in corso a Bologna. E pensvao che non c'e' salvezza, davvero, in Italia. E che dovreste tutti andarvene, e presto.

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  11. x gli amministratori: Blogspot ha attivato un filtro antispam (me ne sono accorto solo ora, e sembra non si possa disabilitare). Ogni tanto bisogna andare nella cartella spam e sbloccare i commenti che ci finiscono dentro per sbaglio.

    x Bombadillo: considerato che si puo' ancora commentare con un nick, direi che il calo di commentatori dimostra che per molti di noi anche registrarsi su Google costa troppa fatica (immagina che fatica scendere in piazza).

    x Renzino l'Europeo: perche' non scrivi un breve post sul tuo blog linkando questa pagina. Ancora meglio se riesci a far interessare qualche giornalista (in cambio France ti offre un caffe' e un giro sull'aggeggio da 500 mila euro).

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  12. @ Fra

    Lo scrivo, lo scrivo, ma ci ho un calendario di urgenze privato (cioè a valutazione strettamente personale), connesso in parte con l'iter del ddl, in parte con l'avvio dell'ANVUR, che mi comanda la trattazione di alcuni argomenti in primis.

    Ma vengo subito anche alla questione - in ogni caso un post sui ricercatori/ddl lo devo fare subito, e quello sara' il prossimo in ogni caso...

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  13. Eppure la proposta di Tommassini di occupare la CRUI non e'mica male?

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  14. La CRUI è l'Associazione delle Università Italiane, il problema sta evidentemente nelle singole Università e nel loro modo di gestire l'autonomia e la strategia/politica istituzionale.

    Come si fa a dire e volere Universita' autonome quando lo stato giuridico e lo stipendio dei Profi e' quello di una patella-sanguisuga attaccata allo scoglio statale? C'e' qualcosa di molto malato in queste discussioni.

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  15. x France: credo sia Tomassini con una sola "m".

    x Renzino: occupare la CRUI e' piu' semplice che occupare tutte le singole universita'. In ogni caso siamo solo chiacchiere e distintivo...

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  16. Cari amici,
    io continuo a pensare che la nostra PRIORITA' dovrebbe essere quella di far capire la differenza tra gli RTI, che sono una categoria super-privilegiata, perchè possono decidere anche di non lavorare, e continuano a percepire il loro stipendio, e i PRECARI DELLA RICERCA, che spesso, al contrario, lavorano senza percepire lo stipendio.
    Com'è possibile che si sia ingenerate una tale confusione?
    Che vi devo dire?
    Si è ingenerata (meglio: è stata ingenerata STRUMENTALMENTE dagli RTI), tanto che è "normale" sentir dire - da giornalisti o politici - che, per risovere il problema dei ricercatori precari, bisogna promuovere ope legis gli RTI ad associati: incredibile, ma vero!

    Tom

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  17. Scusate l'off-topic, ma volevo contribuire al monitoraggio dei concorsi secondo il nuovo criterio riportandovi quanto deciso dalla comissione per il posto da ricercatore SPS/07 a Cagliari:
    "La commissione stabilisce che l'illustrazione e la discussione dei titoli non avrà valutazione autonoma ma contribuirà a formare il giudizio sui titoli"
    Io ho l'impressione che sia un giochetto per far valere comunque la discussione nella valutazione. Che ne pensate?

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  18. @ Fra, France

    Per capire come siamo messi, e' addirittura piu' fruttuoso guardare agli studenti, più che ai Rettori.

    Il nuovo CNSU, rinnovato con le elezioni del 12-13 maggio, non è e' stato ancora convocato, e il tutto perchè il centro-destra non ha acora trovato l'accordo su chi eleggere come Presidente fra gli 8 Ciellini (che rivendicano la poltrona) e gli 8 pidiellini strictu sensu (divisi fra 4 di Azione Universitaria e 4 di Studenti per le Libertà) che smaniano per avere un loro uomo per la prima volta al comando.

    Il tutto mentre un minimo di rappresentanza studentesca sarebbe utile e doverosa per la discussione del ddl ma anche del parere obbligatorio al riparto FFO, del decreto sui nuovi criteri dell'ooferta formativa (dal quale e' stato tagliato fuori pure il CUN, peraltro), e quant'altro.

    Cosi' imperano i Linkisti dell'Onda 2, che rappresentano 4 gatti, e non si crea una rappresentanza responsabile e maggioritaria del popolo studentesco in forme organizzative sindacali (oltre l'UdU, che però e' di una sola parte), atte a tirare la giacchetta un po' anche loro a Baroni e Politici...

    Se vuoi guardare come sta l'Università guarda come sono messi gli studenti... i Precari dell'APRI dovrebbero avere anche loro una politica verso gli studenti, distinta da quella della R29A e degli altri precaprecari...

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  19. @gigi, in effetti non si può pretendere che la discussione/illustrazione sia proprio fuori dalla valutaizone (anche se la voce l'avevano messa in giro al Miur), perchè sarebbe una interpretazione della legge totalmente irrazionale.
    Per limitarne il peso - e stando alla lettera della legge - bisogna affermare, come giustamente fatto dall'Università di Cagliari (sarà un "ordine di scuderia", infatti la stessa frase l'ho trovata anche nel verbale del "mio" concorso cagliaritano), che l'illustrazione/discussione non è oggetto di valutazione AUTONOMA: insomma rientra nei titoli.
    Tom

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  20. @ renzino

    la politica dell'apri verso gli studenti? è ovvio, fumiamo insieme il kalumeh della rivoluzione

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  21. Ma lo sapete che hanno aumentato il limite inferiore degli assegni (a 20.000 EUR)?
    E chr hanno approvato la costituzione di un Comitato dei Garanti per la peer-review con lo stile ANVUR?

    Entrambi emendamenti APREA che evidentemente voleva metterci anche la sua firma.

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  22. @ renzino, perche' prima a quant'era?

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  23. A decorrere dal 1 GENNAIO 2010, con l'applicazione della nuova aliquota INPS pari al 26,72%, di cui 1/3 a carico dell’interessato e 2/3 a carico dell’amministrazione, gli importi per finanziare un assegno di ricerca di durata annuale variano da un minimo di euro 19.012,72 (importo lordo percettore euro 16.138,00) a un massimo di euro 22.816,91 (importo lordo percettore euro 19.367,00) .

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  24. PERo' ho notato che in queso caso l'emendamento non prevedeva copertura (come invece hanno fatto per l'altro sui 9.000 PA). Quindi se la Commissione Bilancio dara' parere favorevole vorra' dire banalmente che la torta va divisa in meno fette.

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  25. Sono appena tornata da un congresso nazionale nel quale erano riuniti i maggiori boss del mio SSD.
    Tutti gli strutturati di qualsiasi ordine e grado dai più baroni ai più onesti pregano affinchè passi il ddl in fretta prima che cada il governo.
    Il loro ragionamento infatti è: meglio una brutta legge che nessuna legge = il blocco dei concorsi (ovviamente per PA e PO).
    Nessuno si pone il problema dei nuovo ruolo RTD (o meglio del:" cosa faremo fra 6 anni di quelli che arruoleremo oggi come RTD").
    Infine oggi un precario di lungo corso mi ha detto che secondo lui nei 6000(o 9000?) PA promessi sono conteggiati tutti gli RTI decenti (quelli scandalosi rimarrano al palo)più i nuovi RTD. Secondo voi è plausibile? Mi sembran pochi..quanti sono gli RTI? si può sapere almeno per sommi capi?

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  26. @ siberia
    per sommi capi ti hanno detto una kazzata.

    gli RTI che per ragioni d'età sono considerati (dalla crui e dal miur) rapidamente associabili sono circa 10000. Il che ne screma un po' per età avanzata un po' perché giovanissimi (alla faccia del merito).

    per noi precari nel ddl hanno inserito due possibilità: la morte o l'emigrazione

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  27. Ma che vuoi sapere? Non sappiamo neanche quanti soldi effettivamente riusciranno a raccattere (parlavano di accisa sui tabacchi, ma non basta di sicuro, ed e' stata scartata).

    Se stessimo parlando di bilancio dell'Unione Europea ti saprei anche fare un inquadramento teorico di poste di bilancio e fondi a disposizione, ma con il Bilancio della Republica Italiana chi sa cosa e cosa, e quanto, e come?

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  28. Ovvio che gli strutturati premano per la legge: con la storia delle quote 60:30:10 sono comunque bloccati per le prese di servizio. Per loro la situazione attuale equivale ad una paralisi. Evidente che almeno quote quelle salterebbero con il ddl.

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  29. si lo sospettavo fortemente che fosse una kaxxata...
    e..sempre il suddetto cazzaro mi diceva che Pisa bandirà quei famosi posti RTI solo quando ormai il ddl sarà approvato quindi quando saranno di fatto dei posti RTD...
    è verosimile? Augello ci rimetterebbe la sua bella faccia da neo magnifico...

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  30. Leggo sul sole24ore che la Frassinetti avrebbe proposto diversi emendamenti, uno riguarda lo
    *svecchiamento dell'ANVUR* (!)
    http://intranews.sns.it/intranews/20101008/MI15010.PDF

    Qualcuno ci capisce qualcosa?

    SPQR!

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  31. @ unimediapisa: ma SPQR e' da intendersi a la maniera di Bossi?

    Ed in cosa consistono lo svecchiamento dell'ANVUR e le agevolazioni per rientro cervelli (ancora?! :) buon per me).

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  32. @ siberia

    per quanto riguarda pisa, si prenderanno il loro tempo. non ne dubito affatto.
    Augello era il meno peggio, mica è un santo.

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  33. @ unimediapisa

    Non vuol dire niente. Parola di Renzino.
    Comunque continua a seguire il nostro blog
    http://cronaca.anvur.it/
    e saprai tutto della valutazione.

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  34. Intanto gli RTD "Moratti" stanno premendo per ottenere anche loro un posto al sole. Vogliono poter "concorrere" con gli RTI ai posti da PA che la Gelimini ha promesso ai merafinas e si stanno mobilitando per far casino sulla stampa. Non che cambi nulla per noi, ma è proprio vero che anche fra i precari c'è chi è "più uguale" degli altri.

    Certo è che gli RTD (o almeno i pochi che conosco io in un SSD di ingegneria) sono entrati con degli pseudo-concorsi in cui la commissione era composta tutta da professori/ricercatori interni al dipartimento. Passare con suplesse da galoppini a PA è proprio un bel colpo.

    Peppe

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  35. @ Peppe

    E pensa che in futuro sara' sempre così. E' il nuovo sistema.

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  36. @Salvo

    Non bestemmiamo!
    Per me SPQR e' solo quello di Obelix.
    Del resto pensavo fosse evidente (dal contesto;)

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  37. Penso che l'ammissione dei RTD alle selezioni "riservate" per PA sia automatica, in base al principio di non discriminazione contenuto nella legge che ha introdotto i contratti a tempo determinato nella normativa italiana.

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  38. @ Albert Musiani

    NON esistono selezioni risrvate per PA.
    Bisogna avere l'abilitazione nazionale a PA, e poi c'e' la procedura prevista dall'Art. 17, che vale sempre. Quindi non c'e' discriminazione ne' con gli RTD ne' con i precari.

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  39. Bisogna vedere come ripartiranno i punti organico, se ti danno solo 0,2 è ovvio che puoi fare solo una chiamata di un rti. E lì rtd possono invocare la disparità di trattamento, vietata dalla legge italiana e dalle nromative europee.

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