sabato 9 ottobre 2010

Mario Pepe e la macelleria generazionale

Chi è Mario Pepe (PdL) ? (da non confondere con l'omonimo deputato del PD)

Nato a Bellosguardo (Sa) il 9 dicembre 1951, laureato in medicina e chirurgia (specializzazione in endocrinologia), militante nelle file del PdL, è eletto nel 2008 nella circoscrizione XX (Campania 2), già deputato in due precedenti legislature.

Mario Pepe è anche ricercatore universitario, vincitore di un concorso per ricercatore all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" alla tenera età di 50 anni (i verbali sono online: link).

Forte della sua esperienza nell'Accademia, per evitare alle future generazioni il disagio di dover aspettare fino a 50 anni per diventare ricercatori, Mario Pepe ha deciso di presentare un emendamento al DDL Gelmini in cui si stabilisce il limite di età di 35 per diventare ricercatore a tempo determinato (figura che dopo la riforma andrà a sostituire quella del RTI). Ecco l'emendamento (reperibile a questo link):
Proposta emendativa pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 05/10/2010
21.7. Al comma 2, lettera b) sostituire le parole: È richiesto, con le seguenti: È richiesta un'età non superiore a 35 anni.
Pepe (PdL) Mario
L'On. Pepe ha brillantemente motivato il suo emendamento con queste parole (fonte: pag. 66 di questo pdf):



«Occorre prevedere uno sbarramento del limite di età per accedere al concorso di ricercatore, anche per evitare che il ruolo diventi terreno di conquista per altri funzionari dello Stato.» (altri oltre a lui?)
Sempre secondo Pepe (fonte: link):
«i dottorati di ricerca sono «presi di mira» da alti dirigenti che vogliono «essere distolti» dalle loro funzioni e che occorrerebbe quindi prevedere un limite di età per l'accesso ai posti di ricercatori.»
L'emendamento Pepe non è passato, ma non è stato nemmeno respinto: l'Onorevole non demorde e ne ha chiesto l'accantonamento per riproporlo, forte anche di alcuni commenti favorevoli ottenuti durante la discussione e non solo da membri della sua maggioranza.

Invitiamo pertanto i nostri lettori a diffondere questa notizia per rendere edotti gli elettori di questo sfortunato Paese (in particolare giovani trentenni) ed i principali mezzi di stampa delle interessanti iniziative legislative di questo deputato e dell'appoggio che sembra ricevere da diversi gruppi politici. Chi vuole può anche inviare un commento (educato, mi raccomando)
allo stesso Pepe usando l'apposito form sul sito della Camera cliccando qui. Non siate timidi e scrivete numerosi!


Vorremmo inoltre segnalare come l'Onorevole Pepe nella sua attività parlamentare non si preoccupi solo dei problemi dei "giovani", ma cerchi anche di "regolamentare" varie questione per i "vecchi", per esempio si è occupato di proporre di eliminare la possibilità di pre-pensionare i ricercatori a tempo indeterminato con 40 anni di contributi. (reperibile in questo link).

Ma soprattutto si è anche prodigato a presentare questi due (e dico due!) emendamenti quasi identici (primo emendamento e secondo emendamento ) secondo cui i ricercatori a tempo indeterminato (categoria della quale l'Onorevole Pepe fa parte) con 6 anni di attività didattica "che possano documentare una produzione scientifica in linea con i criteri qualitativi e quantitativi individuati da apposito decreto del Ministro" vengono inquadrati nel ruolo di professori associati.

53 commenti:

  1. scrivetegli cosa ne pensate, non siate timidi

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  2. chi gli scrive potrebbe incollare qui le sue richieste...se vi va... vi invito però a non sparargli insulti. Sarebbe controproducente, of course...

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  3. dai verbali del concorso di Pepe si evince che fosse un tecnico laureato. Ha pure fatto un concorso riservato.

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  4. Come giurista, affermo che il pubblico concorso riservato è un monstrum giuridico, una sorta di ossimoro, che avvilisce/sminuisce la portata dell'art.97 co. 3 Cost.
    La cosa più preoccupante è che questo signore, che già avrebbe usfruito di un concorso riservato per diventare ricercatore, adesso - IN PIENO CONFLITTO DI INTERESSI - vorrebbe farsi una legge a favore della sua stessa categoria, in modo da andare in pensione più tardi e poter diventare professore associato ope legis.
    Ma questo Governo non aveva fatto della meritocrazia la sua bandiera?
    Devono decidersi, però; delle due l'una: o sono per la meritocrazia, oppure sono per i concorsi riservati e le ope legis.
    Tom
    P.S.: a tal proposito, invito i gestori del blog a segnalare/"linkare" anche qui gli emendamenti in oggetto già emersi nel nostro forum interno.

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  5. Gia', come si evince: 11 candidati, 11 posti.

    Piu' che un concorso, una specie di idoneità.

    All'epoca l'ADI fece pure un ricorso contro quella trovata (del governo di centro-sinistra) - c'e' una documentazione in rete

    http://www.dottorato.it/documenti/iniziative/opelegis/

    Ma lo perse, ovviamente.

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  6. Curiositas: il Pepe è di Bellosguardo, come Salvatore Valitutti
    http://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Valitutti
    che fu ministro della Pubblica Istruzione nel periodo di approvazione della 382/80.

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  7. Il Pepe si dichiara ESPRESSAMENTE allievo di Valitutti. Se cerchi ci sono i virgolettati.

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  8. beh, lo chiama pure "zio" - del resto con un si' nobile concittadino sarebbe stato comunque difficile sfuggire all'attrazione...

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  9. NO SCUSATE ... e che male c'è???
    L'emendamento è ottimo perchè salvaguarda noi giovani da chi vuole diventare ricercatore per anzianità ... gente inetta che spende anni dietro un prof sperando di avere la propria briciola.
    BRAVO PEPE!

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  10. Guarda SZZ,
    io di anni ne ho 32, quelli che mi stanno davanti 35 o 36 compiuti, quindi da un punto di vista opportunistico potrei giovarmi dell'emendamento ma non mi sembra giusto che persone che ritengo valide, solo perchè in questi anni non è stata data loro la possibilità di concorrere perchè era "troppo presto" o perchè non c'erano concorsi, ora si ritrovino tagliati fuori da ciò che hanno perseguito per 10 anni o più. Nella maggioranza dei casi che conosco la colpa se non sono ancora strutturati non è la loro....

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  11. Da notare che, siccome l'emendamento si applica sia ai contratti da ricercatore TD di tipo a) che a quelli di tipo b) - e i primi sono (purtroppo) necessari per concorrere ai secondi - nei fatti il limite di età non è 35 anni ma 32 anni.
    Quindi anche Siberia è fuori.

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  12. Inquietante. Già, perché l’on. Pepe non è solo preoccupato per gli “altri funzionari dello Stato” che “prendono di mira” il ruolo di ricercatore. È soprattutto preoccupato della scarsa qualità delle procedure di ammissione/reclutamento. Così poca fiducia egli ripone infatti nella correttezza, oggettività e trasparenza di quelle procedure, che propone di introdurre i suoi sbarramenti contro gli “alti dirigenti”. Ma perché, se un “alto dirigente” (o chiunque altro) decide, da libero cittadino, di mettersi a fare ricerca, dov’è il problema? Forse che gli alti dirigenti, o chi è biondo, o chi si chiama Gennaro, non può fare ricerca? Mica si valuta la qualità della ricerca dalla firma; sono i risultati, e solo quelli, a dover parlare. Il problema nasce laddove i risultati di questa attività di ricerca non fossero all’altezza e l’alto dirigente approfittasse delle sue amicizie per sopravanzare candidati più meritevoli. E se l’on Pepe non pensa che il percorso di reclutamento delineato nel ddl possa correttamente escludere persone accademicamente inidonee, già sta ammettendo l’inadeguatezza della legge nel suo punto fondamentale.

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  13. quel che ha scritto mino è importante.
    il limite - considerando la propedeuticità che vincola RTDa a RTDb - il limite di 35 per RTDb de facto significa limite di 32 per RTDa

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  14. Ma nessuno si ricorda della questione del Finanziamento Ordinario, che e' questione distinta dal Fondo Associati?
    http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=UILIG&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

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  15. Possono inventarsi le cose più bizzarre tanto da parte nostra non ci sarà reazione alcuna.

    Questo è il vero problema da affrontare e da risolvere!!

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  16. Carissimi, dopo una lunga notte insonne e dopo aver letto il post di Fra, i commenti di Mauro e Bomba, e tutto il resto, non so dimostrarvi se effettivamente l'emendamento incriminato e' legale o no, ma vorrei fare due annotazioni sul fatto che tale norma manchi completamente di buon senso (non che ce ne fosse effettivamente bisogno...)

    Supponiamo di vivere nel mondo platonico delle idee, in cui Mister X completa brillantemente il suo percorso scolastico (supponiamo per semplicita' e probabilita' che non faccia la primina); dopo di che:
    - si laurea brillantemente a 24 anni esatti;
    - si dottora altrettanto brillantemente a 27 anni esatti;
    - lo vogliamo fare andare all'estero per un po'? Beh, nelle materie scientifiche cio' mi e' sempre stato detto e' essenziale. O mi hanno raccontato una palla ;D altrimenti mandiamolo all'estero per 2 anni; torna a 29 anni esatti.
    - dopo di che subito e' gia' pronto per lui un assegno di ricerca; ci vuole un minimo di 3 anni, no? Quindi Mister X completa la sua carriera pre-ricercatore brillantemente a 32 anni, in un percorso dove niente e' andato storto, tutto e' stato prepatato a puntino e tutto e' stato servito al tavolo. Buono.

    In tutto questo:
    - Mister X non ha potuto perdere ne' una sessione di laurea, ne' posticipare la sua sessione di dottorato, tutto doveva essere in ordine preciso e programmato, sicche' ovviamente si sara' armato di cornetti e antisfiga vari e sara' stato tutto il giorno a pensare "speriamo non mi capiti niente..." (beh, puo' capitare che uno magari si rompe una gamba e sta all'ospedale per un po'...senza contare le cose amene, tipo uno non puo' predersi una vacanza con la sua donna, ma si sa, chi si vota all'universita' sposa solo quella e non puo' avere altra vita a parte che lei;
    - per lo stesso motivo Mister X poteva anche essere una Miss X ma guai se fa un figliolo prima dei 35 anni! E se poi perde un anno in maternita' cosa taglia? L'estero? L'assegno? Che poi le vada bene di avere una gravidanza fisiologica che possa lavorare fino all'8 mese...
    - Mister X poteva avere l'assegno rinnovato, ma non puo' usufruirne, perche' deve rincorrere il TD; metti che il TD lo vince in un'altra Univ, (cosa auspicabile? O vogliamo che Mister X nasca e muoia nell'universita' in cui si e' laureato), magari ha delle ricerche da finire ma le deve abbandonare, presto che e' tardi, altrimenti perde il treno TD. Per lo stesso motivo anche il RTDa puo' essere rinnovato ma Mister X non se lo puo' permettere, perche' i 35 anni stanno per arrivare e occorre accaparrarsi il RTDb...
    - lo vogliamo contare il problema psicologico? O in un periodo in cui analizziamo anche i sogni delle piante di ficus ce ne vogliamo dimenticare? Come cresce questo Mister X? Con il terrore dello scorrere del tempo, con il panico di dire "Oddio, oggi ho studiato solo 19 ore su 24, non ce la faro' mai a laurearmi in tempo" Bisogna avere un bel carattere tosto per sopravvivere con questa cappa nera addosso...
    E soprattutto quale sara' il suo rendimento a livello di ricerca? Perche' e' risaputo vero che la ricerca ha bisogno di pressioni per funzionare meglio? Piu' uno e' sotto pressione e piu' le idee nascono come funghi...ma si sa, uno dovrebbe almeno per una volta nella vita aver provato a far ricerca per saperlo... ;D

    Quindi concludendo: quanti saranno i Mister X fortunati che riusciranno a farla franca? Come ci arriveranno? E soprattutto quanti saranno invece quelli che per eta', sesso, sfiga anche ma soprattutto INDIPENDENTEMENTE DAL LORO MERITO SCIENTIFICO verranno tagliati fuori da questa roulette russa?

    Interroghiamoci, e' questo che vogliamo???

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  17. vogliamo parlare del fatto che Mr X potrebbe nel frattempo anche aver avuto un figlio e che, tanto più nel caso di una Mrs X, avrebbe diritto "almeno" a un semestre di top dalla ricerca?

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  18. Suvvia figlioli non amminchiamoci per questo Pepe, è delirante, è vero, ma se l'emendamento doveva passare era già passato.
    E' evidente che i consiglieri del ministro che spesso sono PO sanno che esistono post-32enni papabili per essere il nuovo ricercatore del loro gruppo (per bravura o altro..).
    Sinceramente con i blocchi che ci sono stati anche i gruppi più forti e potenti hanno dovuto far invecchiare i loro aspiranti ricercatori(magari il mio gruppo di sfigati li farà invecchiare fino a 40anni ma fino a 32 li fanno invecchiare un po' tutti...)quindi io starei sicura che se Pepe non ci arriva da solo qualche PO consigliere che gli tiri una ciaffata nel muso lo trova...
    Se poi per accidente o distrazione di taluni dovesse passare in commissione c'è modo di bloccarlo alla camera, al senato o di chiedere aggiustamenti al nuovo governo, foss'anche lo stesso...
    Credo che questo sia l'ultimo dei problemi,ben più concreti, che il nuovo ddl ci pone...

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  19. P.S.
    E' mica possibile avere un link della trascrizione dei commenti positivi nei confronti dell'onorevole Pepe che gli arriverebbero anche da membri esterni alla maggioranza (come riportato nel post)....tanto per capire chi non votare alle prossime elezioni...visto che siamo in campagna elettorale..

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  20. Il d.d.l. pone vari problemi, invece questo emendamento pone una soluzione a molti problemi dei precari universitari dicendogli che non saranno più universitari cosi non avranno più problemi da precari universitari.
    Scherzi e ironia a parte, se si è deciso di fare questo post, è perché da varie parti giungono voci che tale emendamento con agganciato eventualmente una norma transitoria ha alte possibilità di essere riproposto e divenire parte integrante del d.d.l.
    Poi tutto può succedere, anche di peggio o un miracolo, ma forse non è meglio saperne qualcosa in più?

    Il commento si riferisce alle testuali parole rilasciate dall'Onorevole Zazzera (IdV) "contrario ma bisogna lasciare piu' posto ai giovani" che se letto in politichese può vuol dire tante cose, per link io personalmente adesso non c'è l'ho sotto mano.

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  21. Qui c'e' il link al resoconto della seduta in Commissione del 7 ottobre:

    http://www.camera.it/view/doc_viewer_full?url=http%3A//documenti.camera.it/_dati/leg16/lavori/bollet/201010/1007/pdf/07.pdf&back_to=http%3A//www.camera.it/210

    Forse l'allarmismo puo' sembrare eccessivo, ma ultimamente limiti di eta' e di fruibilita' e vincoli vari si vedono da tutte le parti.
    Basti pensare al bando FIRB (che non e' certo opera di Pepe). Ma anche agli assegni di ricerca della LUISS, ad esempio, quindi "confindustriali", il cui limite massimo di eta' per fare domanda e' 32 anni.
    Chiaramente, tutte cose mai sentite da nessuna parte in Europa.

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  22. Il limite di età ha il vantaggio di essere chiaro e univoco, del resto anche noi chiediamo il limite dei 65 per Profi.

    Del resto qualcuno pensa giustamente che con l'assottigliarsi delle risorse i gruppi faranno cart'e' quarantotto per continuare a sistemare i loro protetti, fregandosene dei piu' giovani neo-dottorati e delle loro carriere - insomma e' un dato che attiene (come tutti i criteri numerici - incluso anche quelli bibliometrici) ad una sfiducia nella capacità di valutazione secondo canoni di buona condotta della Politica delle Risorse Umane.

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  23. Spesso mi trovo in contrasto con renzino (dal quale mi dividono anche i gusti in materia sessuale ...) ma questa volta ha colto nel segno.
    Se chiediamo il limite di 65 anni per i proffi è giusto che ce ne sia anche uno per l'ingresso!
    E poi così si sarà chiari e non si potranno portar le persone a perdere tempo fino a 50anni!

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  24. Però il mio non era un appoggio all'emendamento, Scoregion, ma solo un'interpretazione della ratio (italica).

    Vi e' una differenza fra ingresso ed uscita. L'ho gia' spiegata varie volte. Non posso essere un sostenitore delle barriere in entrata perchè sono favorevole ad una solida valutazione di qualità in funzione delle esigenze del servizio, e perchè non è congruente con quello che abbiamo scritto in Europa
    http://ec.europa.eu/euraxess/index.cfm/rights/europeanCharter

    Recruitment

    Employers and/or funders should ensure that the entry and admission standards for researchers, particularly at the beginning at their careers, are clearly specified and should also facilitate access for disadvantaged groups or for researchers returning to a research career, including teachers (of any level) returning to a research career.

    Employers and/or funders of researchers should adhere to the principles set out in the Code of Conduct for the Recruitment of Researchers when appointing or recruiting researchers.

    http://ec.europa.eu/euraxess/index.cfm/rights/codeOfConduct

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  25. Da Unilex:

    Direttiva europea 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, recepita con decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216:
    (...)
    Il principio di parità di trattamento senza distinzione di religione, di convinzioni personali, di handicap, di età e di orientamento sessuale si applica a tutte le persone sia nel settore pubblico che privato ed e' suscettibile di tutela giurisdizionale secondo le forme previste dall'articolo 4, con specifico riferimento alle seguenti aree:
    a) accesso all'occupazione e al lavoro, sia autonomo che dipendente, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione;
    (...)
    Sono previste eccezioni solo per le forze armate.

    Se dovessero mettere vincoli di età, si preparassero anche alla condanna della Corte di Giustizia dell'Unione Europea.

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  26. Giusto, Albert - quello è ovviamente un principio generale con valore legale piu' forte.

    L'Europa vi e' vicina. Qualcuno dice che la Cina ci e' vicina, ma l'Europa, nonostante tutto, lo e' di piu'.

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  27. Se le regole sono chiare fin dal principio cioè, se lo so da quando mi laureo posso anche accettarlo il limite dei 32 così come il ddl, il 3+3, il TD e tutto il resto.. quello che secondo me è fondamentale, è che manca (volutamente ai fini di sterminio generazionale)la "gestione del provvisorio" cioè se mi hanno detto fino ad oggi che prima dei 32 anni non avrò mai un CV all'altezza per poter ambire ad un concorso da RTI domani non mi possono dire Eh no ora sei troppo vecchio..
    DEVONO preoccuparsi di come collocare quelli che NON SONO NATI SOTTO L'EGIDA DEL DDL.
    In Italia succede sempre come mai non nel nostro caso?
    Non voglio l'ope legis ma per es. che mi dicano che se anche ho 33 anni, ma ne ho fatto 3 di post-doc e ho un CV degno, posso magari accedere direttamente al 2° triennio, questo si, me lo merito e non è una ope legis.
    Infine non possiamo paragonarci come limiti d'età ai Prof ultra65 enni che sono saliti in cattedra a 27 anni.
    Sono già stati fortunati all'inizio della loro carriera che non rompano ulteriormente le balle sul finire della loro carriera (andrebbero in pensione con delle buonissime pensioni e magari pure con dei contratti aggiuntivi che gli consentano ancora di fare ciò che gli piace quindi che la smettessero di piagnuccolare se anzichè il pane avranno le brioches).

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  28. Cari amici,
    vedo con dispiacere che, nonostante in questi anni io non abbia mai dato un indicazione giuridica errata, e nonostante io avessi già chiarito la non contrarietà di un tale limite al diritto nazionale (in particolare, costituzionale) ed europeo, si aggiunge una postilla ERRATA O COMUNQUE INCOMPLETA al post, senza neanche prendersi la briga di farmi uno squillo di telefono.

    Mi dispiace anche per i vari colleghi che si sono cimentati su questo punto, ma mi pare che alcuni non conocscano, e altri non esplicitino fino in fondo - così rischiando di indurre il lettore in errore -, che la direttiva in questione consente espressamente, al suo articolo 6 - e solo con riferimento all'età - che si possano fare discriminazioni, in tutti settori (e non certo solo nelle forze armate), per motivi di POLITICA DEL LAVORO (ma, se la questione è politica, è di OPPORTUNITA'), specificando pure la legittimità dell'eventuale inserimento di un età massima per l'assunzione.

    In ogni caso, io continuo a sostenere che il peggio di PEPE sono gli emendamenti pro domo sua.

    Tom

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  29. Caro Bomba, mi pare che la norma italiana emanata in recepimento della Direttiva, e cioè il Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n. 216
    "Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro"
    pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 187 del 13 agosto 2003
    http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/03216dl.htm

    NON utilizzi tutte gli spazi di manovra previsti dall'Art. 6 della Direttiva in oggetto
    http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32000L0078:it:HTML

    Poichè è la legge italiana che vale, essendo la direttiva solo una legge-quadro per gli Stati Membri, mi pare di poter concludere che una eventuale norma del tipo di quella proposta da Pepe possa essere impugnata davanti al Giudice italiano, e con ottime ragioni.

    Cheers.

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  30. P.S. vero e' che la legge innova, quindi una norma-Pepe ha lo stesso valore del D.lgs. - in tal caso puo' silenziare i dubbi relativi all'interpretazione dello stesso, e nello stesso non andare contro la Direttiva 78. In tal caso andrebbe confrontata con l'Art, 6 comma 1: "Fatto salvo l'articolo 2, paragrafo 2, gli Stati membri possono prevedere che le disparità di trattamento in ragione dell'età non costituiscano discriminazione laddove esse siano oggettivamente e ragionevolmente giustificate, nell'ambito del diritto nazionale, da una finalità legittima, compresi giustificati obiettivi di politica del lavoro, di mercato del lavoro e di formazione professionale, e i mezzi per il conseguimento di tale finalità siano appropriati e necessari."

    Detto cio', e per questo che io ho sempre fatto riferimento alle considerazioni sostanzialmente che sono svolte nell'"European Charter for Researchers & Code of Conduct for their Recruitment" dove non viene mai adombrata l'opportunità o l'interesse per discriminazioni di eta' - anzi si afferma il contrario.
    Pero' siccome C & C non hanno lo stesso valore legale, ma sono solo una Raccomandazione, il Pepe puo' sempre dire che invece lui ce lo vede, l'interesse alla discriminazione, visto che il caso italiano e' cosi' e cosi', e bisogna tutelare i giovani (cosa buona), ecc. ecc. pur rimanedo dentro il 6.1 della Direttiva.

    In definitiva e' considerabile, ma comunque azionabile, e questo non mancherebbe di verificarsi presto, ritengo.

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  31. Caro Renzino,
    a parte che una legge ordinaria può derogare ad una precedente legge ordinaria - il problema si poneva solo in confronto ad una eventuale norma sovra-ordinata -, e quindi, ictu oculi, la tua obiezione è infondata già nel metodo...

    ..dicevo, a parte questo, rimane un BANALE dato di fatto oggettivo, con il quale dovete confrontarvi, e che avevo sottolineato sin dall'inizio - qui o, forse, sul forum interno-, ovverosia che in Italia ci sono anche altri pubblici concorsi con limite d'eta, come, ad esempio, quello in magistratura. E non mi pare che sia mai stato impugnato: e quelli sono tutti giuristi aspiranti magistrati!!!

    Se poi vogliamo considerarci gli unici furbi, mentre gli altri sono fessi, non so che dire...

    ..anzi, lo so:

    SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!

    Tom

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  32. ..appunto, avevo scritto mentre era leggibile solo il tuo primo commento.
    Tom

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  33. Infatti ho scritto il P.S. apposta per chiarire questo fatto - ma anche per svolgere le considerazioni _sostanziali_ che riprendo dal C&C sulla non opportunita' di una discriminazione per eta' nella professione del ricercatore - pur avendo ribadito che C&C non sono imperativi.
    Quindi come vedi ritorno sulla sostanza e non sulla giuridicita', da dove ero partito.
    E poiche' non esiste alcuna Raccomandazione Europea sulla professione del magistrato, rimane il fatto che esiste _qualche_ norma che parla della questione in oggetto, ed io a quella mi attengo per definire la mia posizione e quella che raccomando al Parlamento Italiano.

    Pero' se leggi sopra avevo _anche_ scritto che la gestione delle Risorse Umane (nell'Univ.) e' assai delicata e lo sara' comunque di piu' a causa della diminuzione dei fondi, e va tutelata in forma non imperative la corretta definizione delle politiche a livello di singola istituzione, appunto per evitare di far rimnanere a secco i giovani e di intruppare i nuovi concorsi con tutto il vecchio precariato.

    Chiaro?

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  34. Insomma il problema sostanziale di tutelare i giovani rispetto al vecchio precariato e' comunque reale, e si pone, Pepe o Sale che sia.

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  35. La legge che citi recita:

    4. Sono, comunque, fatte salve [...] le disposizioni che prevedono la possibilita' di trattamenti differenziati in merito agli adolescenti, ai giovani, ai lavoratori anziani e ai lavoratori con persone a carico, dettati dalla particolare natura del rapporto e dalle legittime finalita' di politica del lavoro, di mercato del lavoro e di formazione professionale.

    Quindi purtroppo credo che la discriminazione sarebbe legittima.

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  36. Ma il punto che abbiamo rilevato è che una legge innova, sempre. Quel comma che citi va riferito ai contratti di diritto privato o agli atti amministrativi presi dalle singole PA. Siccome ora stiamo normando a livello legislativo una particolare procedura di reclutamento, essa dovra' casomai rispettare la direttiva Europea (come lo stesso D.lgs. che citi) ma non puo' essere vincolata da un'altra legge.

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  37. Il Pepe e' esperto in termini e scadenze: e' a causa sua se adesso avremo il mandato di 6 anni ai Rettori:

    Al comma 1, sostituire la lettera d) con la seguente:
    d) durata della carica di rettore per un unico mandato di sei anni, non rinnovabile.

    Al comma 9, conseguentemente sostituire il terzo e il quarto periodo con i seguenti: Il mandato dei rettori in carica al momento dell'adozione dello statuto di cui ai commi 5 e 6 è prorogato fino al termine dell'anno accademico successivo. Sono comunque fatte salve le scadenze dei mandati in corso previste al momento dell'elezione dei rettori eletti, o in carica, se successive al predetto anno accademico. Il mandato dei rettori i quali, al momento dell'entrata in vigore della presente legge, stanno espletando il primo mandato, è prorogato di due anni e non è rinnovabile. Tale proroga assorbe quella di cui al terzo periodo del presente comma.
    2. 83. (Nuova formulazione) Mario Pepe (PdL).
    (Approvato)

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  38. Se entriamo nella logica dei limiti a causa di politiche del lavoro, ben più ragionevole sarebbe allora metterne per i concorsi da associato e ordinario. Ad esempio, sarebbe ovvio mettere un limite di 50 anni per i concorsi da associato, visto che il pensionamento poi è a 65/67 anni. Che senso ha diventare associato a 60 anni e andare in pensione 5 anni più tardi? O diventare ordinario a 64 e andare in pensione a 70?

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  39. Dovremmo poi far notare all'astuto Pepe che si può "evitare che il ruolo [di ricercatore] diventi terreno di conquista per altri funzionari dello Stato" senza per forza dover far fuori migliaia di precari.

    Basta vietare ai funzionari dello Stato di scegliere il ruolo di ricercatore come terreno di conquista.

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  40. ..appunto, te lo ho scritto che avevo scritto la mia critica alla tua obiezione prima di leggere il tuo secondo post, dove, ripensandoci, ti sei corretto da solo.

    Ricapitolando, ciò che è chiaro - e a me era chiaro sin dall'inizio: ORA sembra essere chiaro anche a te, che prima eri sulla posizione OPPOSTA - che la questione dei limiti anagrafici non si pone sul piano della legittimità giuridica, ma su quello dell'opportunità politica.

    Bisogna stare molto attenti, però: una cosa è dire "è sbagliato/ingiusto perchè"; altra è dire "è incostituzionale, è violativo delle norme europee, i limiti anagrafici nei pubblici concorsi non si possono mettere", quando poi l'Italia è piena di concorsi pubblici con limiti anagrafici (ad es, scorrendo le ultime GU concorsi, ho trovato un concorso da commissario di PS con limite a 32 anni: e guarda che la PS non compone le forze armate, quelli sono i caramba).

    Gridare allo scandalo, alla violazione della normativa costituzionale ed europea, quando invece, basta guardarsi attorno e ci si rende conto che si trata di una cosa NORMALE, rischia di farci fare la figura degli....

    Piuttosto, qui la questione è di OPPORTUNITA', e, da questo punto di vista, la prima cosa che bisogna dire è che, se proprio si volesse introdurre un simile limite, non dovrebbe poter valere che PER IL FUTURO. Perchè le regole le puoi cambiare per la prossima partita, e non per la partita in corso, spazando via un'intera generazione di precari, che a fatto delle scelte di vita anche in base al fatto che simili limiti non erano previsti.

    Tom

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  41. al di là della sua legittimità legale o della sua opportunità politica, due aspetti alla fine dei conti secondari, ciò che conta è che un limite anagrafico del genere sarebbe un'assoluta mostruosità scientifico-accademica e una vera vergogna per l'Italia.

    una roba sconosciuta negli altri paesi avanzati, e non solo. L'Italia si riconfermerebbe la solita Repubblica delle banane con una burocrazia idiota quanto inesorabile.

    Konstantin Novesolov, il neo-premio Nobel per la Fisica, ha 36 anni ed è 'research fellow' (ossia ricercatore a tempo determinato) in Gran Bretagna. Con un limite anagrafico insulso come quello proposto dall'on. Pepe, l'Italia rinuncierà defintivamente alla speranza di attrarre talenti come Novoselov, oltreché di trattenere e valorizzare i propri.

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  42. L'opportunità politica non puo' essere "absoluta" come se non esistesse la direttiva europea, poi trasposta in legge dell'ordinamento italiano. Cioe' rimane comunque valido il discorso che il giudice [europeo] potrebbe essere sempre chiamato a conoscere dell'inquadramento delle eccezioni (che tali rimangono, appunto) alla regola generale.

    Cioe' il giudice europeo puo' comunque essere richiesto di controllare se il quisito del 6.1 "Fatto salvo l'articolo 2, paragrafo 2, gli Stati membri possono prevedere che le disparità di trattamento in ragione dell'età non costituiscano discriminazione laddove esse siano oggettivamente e ragionevolmente giustificate, nell'ambito del diritto nazionale, da una finalità legittima, compresi giustificati obiettivi di politica del lavoro, di mercato del lavoro e di formazione professionale, e i mezzi per il conseguimento di tale finalità siano appropriati e necessari."
    sia stato rispettato.
    Non basta dire (per quanto capisco): "c'e' nella legge, l'ha voluto il Pepe, e con lui il Parlamento". L'Europa non e' l'Italia, e le parole hanno un significato.

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  43. Sono polemico, ma vi state perdendo in cacchiate.
    O meglio si perde l'obiettivo, e soprattutto lo fate perdere a chi ancora legge questo blog.

    Non mi importa se quando questo emendamento diventa legge lo si possa impugnare o meno alla corte costituzionale, alla corte europea, al tribunale dei crimini di guerra... non me ne frega niente.

    La questione e' politica:

    - riconoscimento di una situazione pregressa, che questo emendamento sembra disconoscere, ignorare, o, peggio ancora, annullare

    - la sensatezza in ambito scientifico di tale norma, che il caso Novesolov, come fa notare Untenured, dimostra essere una stortura colossale.

    Punto. Finitela con le balle.

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  44. invece Renzino l'Europeo preferisce disquisire del sesso degli angeli parlando in burocratese stretto.. non diamogli corda, è un troll.

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  45. Povero Untenured, se pensi che le leggi siano "burocratese stretto", e il cercare di inquadrarle correttamente sia "disquisire di sesso degli angeli" sei la dimostrazione patente di quale sia il problema dell'Italia.

    La corda e' quella con la quale vi siete attaccati al masso per lanciarvi nel burrone.

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  46. il problema è che non si capisce dove vuoi andare a parare con i tuoi ragionamenti.. sarò stupido ma io non ci capisco nulla.

    amen

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  47. Faccio notare che il motivo per cui ci siamo messi a discutere dell'inquadramento normativo era stato introdotto da un'aggiunta al post stesso (ora cancellata, vedo): e del resto capire il quadro era un punto necessario.

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  48. @ bartlindon

    Stiamo cercando di creare un "mercato unico Europeo" dei ricercatori, per la qual cosa il ravvicinamento delle legislazioni e delle prassi è chiaramente un punto di sostanza.

    Per fare questo possiamo operare con soft legislation (tipo C&C), e altri strumenti affini, raggruppati massimamente qui
    http://ec.europa.eu/euraxess/

    Abbiamo in funzione una "European partnership for researchers", fra EU e Stati Membri, per coltivare e seguire questo punto politico, cosa accettata e ben definita
    http://register.consilium.europa.eu/pdf/it/08/st13/st13671.it08.pdf

    Se uno Stato Membro si mette a divergere rispetto agli altri, questo è un punto di sostanza politico-giuridica, e questo non e' "un ragionamento" che faccio io.
    Solo voi italiani avete scisso forma e sostanza, perche' non siete unPaese Riformato.
    Altrove sono o Protestanti o Laici o Laicisti e nessuno ragiona cosi'.

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  49. Renzino, ho capito!!!!!
    L'abbiamo capito!!!!!

    Ma lasciamola fuori ora dalla questione dell'emendamento Pepe, per favore.

    Ripeto la questione e' politica. Discutiamo su quella. Per favore.

    Se poi intendi insistere, allora, mi dispiace, diventi Troll, e non otterrai piu' alcuna risposta da me, e spero anche dagli altri, in quanto alimenterebbero solo questa inutile discussione.

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  50. ..sono d'accordo con bartlindon, qui la questione è di opportunità: e cioè non giuridica, ma politica.

    La verità, infatti, è che questo emendamento si aggancia al già avvenuto sdoppiamento dell'RTD, in RTDa e RTDb, e alla previsione che all'RTDb (quello vero, quello con tenure track) si possa accedere solo con dottorato e tre anni di RTDa, che ovviamente nessuno ha, e non con dottorato e tre anni di qualsivoglia tipo di contrattoto di ricerca post-doc
    .
    L'insieme di queste tre modifiche (due già accolte, la terza speriamo che non lo sia mai) costituisce un pacchetto la cui conseguenza sarà l'eliminazione di una generazione di precari. E - dal mio punto di vita (pur condividendo anche ciò che ha scritto untenured) - e soprattutto per questo che non è accettabile.
    Tom

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  51. Bartlindon, se hai capito, hai capito anche l'opportunità delle discussioni che abbiamo fatto, altrimenti non hai capito.
    Visto che stiamo parlando di leggi, di norme, stiamo parlando di giuridicità e dell'ordinamento (complessivo) in cui si inscrivono. Questa è la politica di cui si parla.

    Non serve che annunci fatture, stiamo in un blog e puoi rispondere o non rispondere a tuo piacimento, come faccio io peraltro.

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  52. Anche nei vostri SSD è scoppiata l'abitudine di mettere 2 o 3 concorsi da ricercatore lo stesso giorno, alla stessa ora, uno a Trieste, uno a Sassari e uno a Cosenza?

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  53. In relazione agli emendamenti, può essere utile leggersi il testo del DDL emendato, come uscito dalla commissione.
    http://r29ainsubria.wordpress.com/2010/10/10/ddl-emendato/

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