domenica 14 novembre 2010

I sommersi e i salvati



"Si offra ad alcuni individui in stato di schiavitù una posizione privilegiata, un certo agio e una buona probabilità di sopravvivere, esigendone in cambio il tradimento della naturale solidarietà coi loro compagni, e certamente vi sarà chi accetterà. Costui sarà sottratto alla legge comune, e diverrà intangibile; sarà perciò tanto più odioso e odiato, quanto maggior potere gli sarà stato concesso. Quando gli venga affidato il comando di un manipolo di sventurati, [...] sarà crudele e tirannico, perché capirà che se non lo fosse abbastanza, un altro, giudicato più idoneo, subentrerebbe al suo posto. Inoltre avverrà che la sua capacità di odio, rimasta inappagata nella direzione degli oppressori, si riverserà, irragionevolmente, sugli oppressi: ed egli si troverà soddisfatto quando avrà scaricato sui suoi sottoposti l’offesa ricevuta dall’alto."

52 commenti:

  1. @ RR:

    Non è così. Il PD ha aggiunto finanziamenti per autopromozioni da associato ad ordinario, scordando le assunzioni di ricercatori.
    E' una scelta politica: danno per persi i voti dei precari e cercano di consolidare quelli dei benestanti che sono la loro base elettorale.

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  2. @France, mancano li estremi precisi della citazione!
    Tom

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  3. Da "Se questo è un uomo" di Primo Levi.

    “In lager […] la lotta per sopravvivere è senza remissione, perché ognuno è disperatamente ferocemente solo. Ad Auschwitz, nell’anno 1944, dei vecchi prigionieri ebrei […] “kleine Nummer”, piccoli numeri inferiori al centocinquantamila, poche centinaia sopravvivevano; […]. La via maestra, come abbiamo accennato, è la Prominenz. “Prominenten” si chiamano i funzionari del campo, a partire dal direttore – Häftling (Lagerältester) ai Kapos, ai cuochi, agli infermieri, alle guardie notturne, fino agli scopini delle baracche e agli Scheissminister e Bademeister (sovrintendenti alle latrine e alle docce). Più specialmente qui interessano i prominenti ebrei, poiché, mentre gli altri venivano investiti degli incarichi automaticamente, al loro ingresso in campo, in virtù della loro supremazia naturale, gli ebrei dovevano intrigare e lottare duramente per ottenerli.

    I prominenti ebrei costituiscono un triste e notevole fenomeno umano. In loro convergono le sofferenze presenti, passate e ataviche, e la tradizione e l’educazione di ostilità verso lo straniero, per farne mostri di asocialità e di insensibilità.

    Essi sono il tipico prodotto della struttura del Lager tedesco: si offra ad alcuni individui in stato di schiavitù una posizione privilegiata, un certo agio e una buona probabilità di sopravvivere, esigendone in cambio il tradimento della naturale solidarietà coi loro compagni, e certamente vi sarà chi accetterà. Costui sarà sottratto alla legge comune, e diverrà intangibile; sarà perciò tanto più odioso e odiato, quanto maggior potere gli venga assegnato […]. Inoltre avverrà che la sua capacità di odio, rimasta inappagata nella direzione degli oppressori, si riverserà, irragionevolmente, sugli oppressi: ed egli si troverà soddisfatto quando avrà scaricato sui suoi sottoposti l’offesa ricevuta dall’alto…”

    Scrive Rudolf Höss a proposito delle lotte tra i prigionieri nel campo di Auschwitz: “I medici mi riferirono di frequente che appunto nell’ospedale vi era sempre una lotta feroce per la supremazia, e lo stesso avveniva nel settore del controllo del lavoro. Infatti l’ospedale e l’organizzazione del lavoro erano le posizioni – chiave di tutta la vita del campo: chi li dominava, dominava tutto. E vi era chi dominava, e non certo con mezze misure. Stando nei posti importanti era possibile collocare i propri amici a proprio piacimento, ma anche allontanare, addirittura eliminare, gli elementi sgraditi. Tutto ciò era possibile ad Auschwitz. […]

    Nei campi di concentramento queste lotte erano accuratamente coltivate e stimolate dalla direzione, per impedire così che tra i prigionieri si formasse una salda unità. […]

    Gli ebrei cercavano di danneggiarsi l’un l’altro come potevano; ciascuno cercava di conquistare per sé un posticino; anzi, con la corruzione di qualche kapo compiacente inventavano sempre nuovi posti per potersi sottrarre al lavoro. Per ottenere un incarico comodo, non esitavano ad allontanarne gli altri prigionieri mediante false accuse. Se riuscivano a “diventare qualcuno”, allora vessavano e calpestavano senza alcuna pietà i correligionari, superando sotto ogni aspetto i “verdi”. […]

    In modo assai diverso reagirono invece gli individui più intelligenti, gli ebrei spiritualmente più forti e più vitali, soprattutto nei paesi occidentali. Di fatto costoro, soprattutto se medici, si rendevano conto meglio degli altri della sorte che li attendeva; ciononostante continuavano a sperare […]. Ed impegnavano tutte le loro forze e tutta la loro tenace volontà nella conquista di una posizione “vitale” nel senso proprio della parola. Ma quanto più il posto era sicuro, tanto più era ambito e quindi tanto più erano violente le lotte che si accendevano per la loro conquista. Non c’erano scrupoli, era una lotta a coltello, e perciò nessun mezzo, per quanto riprovevole, era scartato, quando si trattava di rendere liberi uno di questi posti, o di conservarlo per sé. Naturalmente vincevano i più cinici…”

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  4. @ Albert Musiani

    Per quanto riguarda il fondo per 500 PO proposto dal PD, ti ricordo che domani nasce il
    COORDINAMENTO NAZIONALE DEI PROFESSORI ASSOCIATI
    http://www.professoriassociati.it

    Hanno ottenuto 500-600 adesioni al loro documento.

    ---

    COMUNICATO STAMPA
    6 novembre 2010

    CONTRO IL DDL GELMINI-TREMONTI NASCE IL COORDINAMENTO NAZIONALE DEI
    PROFESSORI ASSOCIATI

    Si costituirà ufficialmente il prossimo 15 novembre 2010 a Roma nel corso di un'assemblea nazionale presso l'Università La Sapienza il
    Coordinamento Nazionale dei Professori Associati, nato per iniziativa dei docenti di numerose Università di tutta Italia, tra cui Bari, Cagliari, Genova, Insubria Varese-Como, Milano Bicocca, Palermo, Roma Tor Vergata, Siena, Torino, Trieste.
    Il Coordinamento nasce in risposta alle preoccupazioni dei professori universitari per le gravi conseguenze che il disegno di legge di riforma dell'università (c.d. ddl Gelmini-Tremonti) attualmente in discussione
    alla Camera dei Deputati avrebbe per l'università pubblica, la ricerca, la formazione e il diritto allo studio.

    Nel manifesto programmatico di indizione dell'assemblea di Roma (il cui testo integrale è reperibile sul web: http://www.professoriassociati.it)
    si sottolinea come il ddl costituisca la chiara espressione di una visione decisamente verticistica del governo degli atenei, a danno
    dell’autonomia e della democrazia. L’invasione delle università da parte della politica e di una visione superficialmente aziendalistica
    privatizzerà al ribasso il sistema ponendo le basi per una violazione sia della libertà di ricerca e di insegnamento sia del diritto allo
    studio (sanciti dagli artt. 33 e 34 della nostra Costituzione).

    I professori aderenti al Coordinamento condividono le critiche al ddl espresse con forza dalle migliaia di ricercatori universitari che hanno dato vita a molteplici iniziative di mobilitazione, tra cui spicca la
    Rete 29 Aprile, nonché dalle più rappresentative associazioni nazionali
    degli studenti universitari. Il Coordinamento adotterà ogni iniziativa utile ad ottenere:
    - la modifica sostanziale del ddl Gelmini-Tremonti,
    - l'abolizione del sottofinanziamento all'Università,
    - l'eliminazione delle penalizzazioni previste per i professori e ricercatori e per il personale tecnico e amministrativo introdotte con la recente manovra finanziaria.

    Il Coordinamento Nazionale
    dei Professori Associati
    http://www.professoriassociati.it

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  5. ..be, ragazzi, non drammatizziamo.
    Tom
    P.S.: secondo me Albert non è lontano dal vero. E poi qui non siamo alla guerra tra poveri, questo è il messaggio che viene veicoltato dal nemico, non facciamolo nostro anche noi. L'RTI non è un povero, anzi è un privilegiato. Perchè guadagna anche 3000 euro al mese SE VUOLE senza fare niente. Fortunatamente, molti RTI non vogliono, e lavorano diligentemente, ma ciò non toglie che si tratta di un soggetto che può continuare a percepire uno stipendio, in alcuni casi pure cospicuo, anche se - errando - sceglie di non lacorare più: non è un povero, non è un prigioniero, ma è un privilegiato.

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  6. Appunto. Diciamo la stessa cosa: il PD cerca i voti degli associati, ben sapendo che i precari non sono la sua base elettorale. Se volesse i voti di entrambi, proporrebbe anche posizioni da PO e da RTI.

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  7. Gli RTI sono spariti dal piatto: o proponi posizioni da PO o da PA.
    Non so se mi spiego.
    (sono 2 anni che si parla di questo + da Moratti 2005 che c'e' pure la previsione di fondo)

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  8. Oggi esistono e si possono bandire per altri 3 anni e se dall'opposizione cerchi il consenso dei precari li proponi. Altrimenti ti rassegni a vivere sul 24% di elettorato rappresentato dai benestanti radical chic.

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  9. Non si puo' amministrare l'Università "per cercare il consenso". Bisogna farla funzionare. E oggi, poiche' tutto 'sto Popolo vuole abbeverarsi alle fonti del sapere, devi comandare docenti.

    E poi non puoi spalmare la marmellata in modo fine solo per dare da mangiare a piu' gente. Devi anche premiare l'eccellenza e lo sviluppo di carriera dei meritevoli. Insomma qualità e non solo quantita', come si e' piu' volte scritto anche su questo blog, dove qualcuno [non io] invocava pure la chiusura di meta' sedi Universitarie...

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  10. E quale sarebbe il vantaggio delle autopromozioni associato->ordinario se si vuole aumentare il numero di docenti?
    Io ci vedo proprio quella ricerca di consenso facile della quale parli.

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  11. Ma secondo te non si devono fare almeno 500 Ordinari all'anno per mantenere un ecosistema virtuoso, pur piramidale?

    Pero' ti spiego anche il vantaggio immediato nel fare i giusti Ordinari nuovi: questi dovrebbero prendere servizio da PO secondo la Moratti 2005, che prevede un impegno didattico frontale da 120 ore, mentre direi che la stragrande maggioranza dei PA (cosi' come dei PO) e' ancora ferma al vecchio "corso annuale" da 60/72 ore frontali.

    Quindi hai un guadagno netto di servitu' didattica per i nuovi PO.

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  12. Eh già. Sono proprio queste le nobili intenzioni che animano gli accademici del PD. Meno male che accanto ai destri che credono ai complotti della magistratura c'è pure qualche democrat come te a credere che le autopromozioni pre-elettorali del PD servano a nobili scopi.
    Buona notte, Italia.

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  13. Beh, non mi interessano ne' le auto-promozioni, ne' i democrat, io penso al sistema.

    Eppoi se c'e' qualcuno che non vuole le elezioni, e' proprio il PD. Hanno fatto 2ue conti e alla Camera rischiano di tracollare a 125 seggi... i peones sono tutti agitati.

    Per questo dico che il ddl is here to stay, e si farebbe meglio ad evitare illusioni inutili...

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  14. Se è per questo, oltre al ddl Gelmini prima o poi ci saranno pure una catastrofica eruzione del Vesuvio, un devastante terremoto in California e un impatto meteoritico che porterà all'estinzione del 99% delle forme di vita. E' inutile illudersi che non avverranno. Le sciagure sono here to stay.

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  15. http://www.youtube.com/user/TheRoccosWorld

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  16. Link precedente:

    Rocco Siffredi, il noto attore porno, si espone in prima persona. Lo fa con un video nel quale ci illumina su quelli che secondo lui sono i problemi che assillano il Premier Silvio Berlusconi. Problemi che, secondo quanto lo stesso Siffredi afferma nel video messaggio che potete vedere qui in basso, tormentano anche lui. Secondo il porno-attore, che ci tiene subito a precisare di non voler parlare di politica, lui e Silvio Berlusconi condividono una stessa analoga dipendenza. Attraverso il suo canale tematico "Rocco's world" l'attore offre il suo aiuto al premier: "Silvio, Rocco può veramente aiutarti. Basterebbe in fondo una telefonatina”. Siffredi ne è convinto: “Berlusconi ha un problema serio di dipendenza dal sesso”. (da: http://www.net1news.org/rocco-siffredi-d%C3%A0-consigli-a-berlusconi-video.html)

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  17. DOVETE CHIEDERE IL RITIRO DELLA RIFORMA. LE MOTIVAZIONI SONO

    1) LA LEGGE CHE FA QUELLO CHE VOI CHIEDETE C'E' GIA'

    La legge c'e' ed e' non applicata. I baroni con la legge attuale
    non hanno potere vero e quello che li rimane e' bloccato dalla
    non attuazione della riforma Moratti per i concorsi
    1) Posti da riceratore TI solo fino al 2012
    2) Commissioni nazionali meritocratiche per i posti da professore
    ordinario ed associato SENZA IDONEITA gestite da una comissione
    che fa professore il locale e le idoneita per chiamare nell'universita'
    degli altri comissari un professore senza meriti.
    Io faccio vincere il tuo e tu mi fai chiamare il mio.
    2) LA VALUTAZIONE DE MERITO c'e' ma non si fa partire l'agenzia non
    rendendola operativa.

    DOVE CHIEDERE l'applicazione della legge attuale.

    I "BARONI" non la vogliano fare applicare e stanno facendo di tutto per bloccarla con la scusa del merito. In realtà vogliono una restaurazione dei loro privilegi.

    MORTE AL DDL Gelmini CRUI.

    Se passa tutti i precari con piu' di 30 anni sono morti ed eliminati per sempre. I RTI sono puniti ma lo stipendio lo continuano a prendere.
    Quelli con meno di 30 anni potranno solo fare i portaborse.

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  18. ..bravo Roberto, in effetti e meglio la legge Moratti di quello che sta venendo fuori con questo ddl.
    Tom

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  19. Vabbe' ma cosa pensate che debba essere cambiato? Una volta si discuteva di contenuti, in questo blog.
    Ora capisco l'attenzione alle questioni politiche generali, ma dopo che avranno fatto un nuovo Governo, tirando piu' o meno dentro anche UDC, MPA e API, oltre a rinegoziare con FLI, cosa pensate che succeda? Niente, si andra' avanti, chiaro.

    Del resto dobbiamo anche intervenire per salvare l'Irlanda, mica penserete che ci mettiamo a giocare alle elezioni, che non vuole nessuno.

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  20. Una cosa da chiedere:

    RITIRO del DDL Gelmini/CRUI e applicare la legge esistente invece che far passare 5 anni facendo finta che non ci sia una legge. Ha cominciato il governo PRODI con i concorsi Associati/Ordinari in deroga alla legge vigente usando una legge precedente e ha continuato la Gelmini continuando a fare i concorsi in spregio alla legge Morati ed usando la legge del 1998/99.

    LE LEGGI SI APPLICANO non si deridono se non piacciono.

    Dal 2005 c'e' una legge e nessuno la nomina... forse perche' e' piu' meritocratica di ogni altra cosa che e' stata proposta in ITALIA. Ma da fastidio.

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  21. @ Roberto

    In Italia le leggi sono derise sempre. Pero' qui il caso e' che si voleva fare un intervento legislativo sulla Governance, e cambiare delle altre cose sul reclutamento.

    L'Italia e' un Paese-a-Diritto-Amministrativo, ficcatevelo bene in testa, e le Proprietà Comuni sono dirette da Amministratori vincolati a quelle norme.
    Siamo un Paese dove anche i Giudici sono vincolati al Codice Civile e al Codice Penale (e alle relative Procedure), non siamo in Gran Bretagna o in USA.

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  22. Scusate l'off-topic. ma vorrei avere un consiglio da qualche giurista. Ho partecipato il mese scorso ad un concorso per due posti di ricercatore e ho presentato 80 lavori (I.F. circa 200 h-index=14),altrettante comunicazioni a congressi etc... Ebbene, ciononostante non ho vinto perchè secondo la commissione le mie pubblicazioni sono parzialmente attinenti al settore disciplinare. Il problema è che un vincitore (locale) ha vinto con sole 5 (cinque!!) pubblicazioni (IF=15 h-index=2).
    Da notare che dei parametri elencati nel decreto Gelmini nei giudizi non viene fatta menzione, sebbene nelle riunioni preliminare la commissione ha dichiarato che avrebbe tenuto conto proprio di questi parametri. Da notare inoltre che i giudizi del mio colloquio sono ottimi.
    Cosa dovrei fare? fare un ricorso al TAR oppure fare un esposto alla procura della repubblica?
    Se qualcuno mi può dare un consiglio gliene sarei grato.

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  23. @ peter

    benvenuto nel magico mondo dell'accademia italiana, dove i baroni esercitano il loro potere in modo totalmente arbitrario.
    è triste e avvilente, ma è così. di storia come la tua, purtroppo, ne abbiamo un'infinità.

    non c'è molto che puoi fare a concorso espletato.

    una volta approvati gli atti con un ricorso puoi solo ottenere l'annullamento del concorso. ovvero, se vinci il ricorso, chi ha vinto perde il posto e il concorso si rifà.

    vedi te...non è una scelta molto produttiva.

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  24. Intanto la crisi precipita e il duo Berlusconi-Schiesaro presto dovrà tornare a casa...

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  25. Vogliamo considerare più da vicino la valutazione degli esiti formativi, cioè il "merito" dello studente, in relazione al “diritto allo studio”, come concepito nel disegno di legge di riforma universitaria attualmente all’esame della Camera.

    http://cronaca.anvur.it/2010/11/una-meritata-istruzione.html

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  26. E a noi che ce ne importa?

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  27. @ insorgere
    Grazie per la risposta. Il problema è che alla fine uno continua a fare altri concorsi e nel frattempo a pubblicare ( ma a questo punto mi chiedo cosa serva)oppure arrivati ad un certo punto cerchi di tutelarsi in qualche maniera. Io capisco che un ricorso o un esposto non sia produttivo ( mi è già stato detto anche da alcuni ordinari)però allora è inutile discutere sul DDl su RTI se il potere viene esercitato in maniera arbitraria.
    Mi pare che l'unica soluzione sia emigrare (per chi lo può fare)

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  28. Venite anche sulla mailing list nazionale dei ricercatori precari:

    ricercatoriprecari-dibattito+subscribe@googlegroups.com

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  29. Di quanti concorsi da RTI che non si siano conclusi con la vittoria del candidato previsto nonché proveniente dalla stessa sede che ha emanato il bando sei a conoscenza? Nell'intera storia dell'università italiana, intendo.

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  30. Intervento del prorettore di Torino contro il DdL.

    Berlusconi, Schiesaro,
    il futuro si fa amaro!

    https://sites.google.com/site/ricercatoriprecaridibattito/home/16112010-prorettorepoli

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  31. Musiani, siamo in biblico con l'Irlanda e il Portogallo, e tu sei li' che ti fai fai le pippe con il prorettore di Torino??

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  32. Domanda:
    stanti così le cose(fiducia sulla finanziaria il 14 Dicembre)la discussione sul ddl riprenderà comunque il 19 novembre con l'intento di concludere il 25? è plausibile che vengano rispettati questi tempi o non sta ne' in cielo ne' in terra?

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  33. In ogni caso non passa in Senato.

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  34. Se i finiani votano il ddl alla Camera, perchè non dovrebbero rivotarlo "as is" al Senato se ci arriva prima dello scioglimento delle camere? Direi che se passa inemendato ora, e a meno di showdown radicali, al Senato dovrebbe farcela.

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  35. Mancano 110.000 tecnici
    http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=VF4UR&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1
    non si trovano per via delle carenze formative.

    Di questo si dovrebbe occupare il Parlamento, altroche'!

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  36. @ siberia
    non sta ne il cielo ne in terra

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  37. Io avevo gia' scritto da qualche altra parte che senza l'approvazione definitiva della Legge di Stabilita' non possono neanche pensare di tornare in Aula.

    Ci sono spacciatori di sole, in giro.

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  38. Renzino, sei stato smentito.
    Si va in aula senza la copertura finanziaria e il bello è che i numeri ci sono tutti per approvarla.

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/11/17/visualizza_new.html_1699526090.html

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  39. Già, a causa del voto favorevole dell'UDC:

    https://sites.google.com/site/ricercatoriprecaridibattito/home/17112010-udc

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  40. che ora sarà libera di presentare gli emendamenti che vuole...addio fichi...

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  41. Gli emendamenti dell'UDC:

    Per il periodo 2010-2015, le università statali, fermi restando i limiti di cui all'articolo 1, comma 105, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, possono procedere, per ciascun anno, ad assunzioni di personale nel limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari al cinquanta per cento di quella relativa al personale a tempo indeterminato complessivamente cessato dal servizio nell'anno precedente. Ciascuna università destina tale somma per una quota non inferiore al trenta per cento alla chiamata nel ruolo di professore associato di ricercatori che abbiano ottenuto l'abilitazione nazionale ai sensi dell'articolo 16 della presente legge, e per una quota non superiore al 15 per cento alla chiamata nel ruolo di professore ordinario di professori associati che abbiamo ottenuto l'abilitazione nazionale.

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  42. Sul fatto che ci fossero i numeri per approvarla io non avevo mai dubitato - è la qualità del testo che mi preoccupa. Vediamo cosa dice chi dovrebbe guardare il bilancio, in un momento cosi' delicato fra l'altro.

    Comunque rimane il fatto che almeno l'emendamento piu' costoso e' stato traferito alla legge di stabilita', vediamo il resto come fanno a quagliarlo.

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  43. @Peter
    fai ricorso, non avere paura.
    Non è vero che il concorso salta e buonanotte. Può darsi anche che il giudice nomini una nuova commissione che deve rivalutare (con il fiato sul collo, bada bene) i giudizi dei candidati.
    @Insorgere
    mi meraviglio del tuo pessimismo e immobilismo: che significa "a concorso espletato non c'è più nulla da fare"? Perchè fare ricorso non è una scelta produttiva?
    Se le cose stanno così (e quindi secondo te non può cambiare nulla perchè gli accademici continueranno a fare spregio della legge senza che nessuno si opponga), che ci lamentiamo a fare? perchè continuiamo a discutere e lottare?

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  44. UNIVERSITA': VALDITARA (FLI), GELMINI ACCOGLIE NOSTRE RICHIESTE

    (ASCA) - Roma, 17 nov - ''E' necessario salvaguardare la riforma dell'universita' approvandola rapidamente alla Camera e poi al Senato. E' una legge a cui gli esponenti di Fli hanno dato un contributo decisivo e che e' importante per il rilancio del nostro sistema universitario''. Lo dichiara in una nota il vicecapogruppo vicario al Senato di Futuro e Liberta' per l'Italia, Giuseppe Valditara.

    ''Il ministro Gelmini si e' personalmente impegnata a dare luce verde alla richiesta di Fli di un piano di assunzioni di 1500 abilitati a professore associato per i prossimi 3 anni - aggiunge Valditara - e a trovare una soluzione che salvi gli scatti meritocratici di ricercatori e professori. Lo stanziamento di risorse previsto in Finanziaria e' appena sufficiente a garantire l'ordinato svolgimento delle attivita' accademiche, ma e' comunque un segnale apprezzabile di disponibilita' che accoglie una precisa condizione posta da Fli per dare il via libera alla approvazione della riforma''.

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  45. Con una maggioranza cosi' blindata, incluso FLI, API, e probabilmente UDC e pure MPA ad occhio, la strada e' spianata.

    Ma possono presentare nuovi emendamenti per l'Aula? Dovrebbe essere cosi' normalmente. Quando?

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  46. Anzi, si parlava di un maxi-emendamento del Governo, no?

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  47. No. Non è prassi fare maxiemendamenti ai ddl.

    http://www.google.it/url?sa=t&source=news&cd=29&ved=0CF0QqQIwCDgU&url=http%3A%2F%2Fwww.agi.it%2Fresearch-e-sviluppo%2Fnotizie%2F201011171708-eco-rt10255-universita_rebus_riforma_idv_va_in_aula_senza_coperture&ei=j1zkTNncCdWW4AbB1qmGBQ&usg=AFQjCNGhNWwFxEz7f47pZ7PGGMR_Vrolbw&sig2=fdHZlbUdOUvhRnGA61b6UQ

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  48. A proposito di coperture, si legge anche questo (!)


    17-11-10
    UNIVERSITA': GELMINI, OK RIFORMA DOPO FINANZIARIA. NESSUN PROBLEMA FONDI

    (ASCA) - Roma, 17 nov - ''L'approvazione definitva della riforma dell'Universita' avverra' dopo l'ok alla legge di stabilita'. Quindi il provvedimento ''non dovra' essere 'alleggerito' delle norme di spesa che trovano la copertura nella legge di stabilita'''. E' quanto precisa il ministro dell'Istruzione, Maria Stella gelmini, interpellata alla Camera.

    Il problema era stato posto dal deputato Idv, Antonio Borghesi, secondo cui il ddl di riforma dell'Universita', che va in Aula alla Camera da lunedi', dovrebbe essere svuotato degli interventi che comportano spese, come le assunzioni, perche' la copertura e' inserita nel ddl di stabilita', che non ha ancora concluso l'iter parlamentare.

    Il ministro ha ribadito l'importanza della riforma dell'universita' che ''serve a dare regole certe agli atenei e alla loro governance''.

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  49. @ renzino

    certo che possono presentare emendamenti

    quanto alla gelmini, ma tu credi davvero che sappia quel che dice?

    a me sta cosa non torna affatto. non puoi approvare una norma se non è confermata la copertura finanziaria...altro che kazzate

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  50. appunto, e' quello che ho sempre detto io
    ziliardi doi cazzate

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  51. @renzino

    che tu abbia sempre detto ziliardi di cazzate mi era in effetti abbastanza chiaro. complimenti per l'autocritica :P

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  52. Puo' darsi, ma i ziliardi di cazzate sono quelle della gelmini e della classe politico-giornalistico-accademica, in questo caso.

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