L'Associazione Precari della Ricerca Italiani è indignata e delusa per l'attuale situazione che si è delineata relativamente al DDL Gelmini.
Sin dall'inizio dell'iter parlamentare, convinti che il DDL potesse rappresentare un'occasione per riformare in modo meritocratico un'università ancora oggi in mano alle corporazioni, abbiamo avviato innumerevoli tentativi di dialogo attraverso incontri con il MIUR, partecipazioni alle audizioni parlamentari, contatti con deputati e senatori particolarmente attenti alla causa.
Ebbene, qualunque nostro tentativo è andato a vuoto: il ministro si è dichiarato sordo a qualunque nostra richiesta.
L'APRI denuncia inoltre come gli emendamenti presentati nel primo passaggio in Senato, poi in Commissione e, infine, nell'attuale passaggio alla Camera abbiano completamente stravolto l'impianto originale disegnando un DDL che oggi non è solo inadeguato per riformare l'Università italiana, ma, se possibile, è estremamente peggiorativo ai fini della competitività internazionale del sistema italiano, del diritto allo studio e dell'apertura al merito e alle competenze.
Allo stesso tempo l'APRI è parimenti delusa dal comportamento di molte delle forze di opposizione e di governo/opposizione, preoccupate unicamente di cercare consenso attraverso contentini a figure già fortemente tutelate dal sistema universitario, dimenticando i precari e svilendo in questo modo le richieste di rilancio, apertura e meritocrazia del sistema universitario italiano.
Per tutti questi motivi, l'APRI chiede con forza che il DDL venga immediatamente RITIRATO, che il Ministro Gelmini si assuma le responsabilità del fallimento dimettendosi e che il parlamento e il governo si facciano carico di creare le condizioni per riprendere un dialogo aperto su un progetto di riforma universitaria necessario oggi più che mai.
Sin dall'inizio dell'iter parlamentare, convinti che il DDL potesse rappresentare un'occasione per riformare in modo meritocratico un'università ancora oggi in mano alle corporazioni, abbiamo avviato innumerevoli tentativi di dialogo attraverso incontri con il MIUR, partecipazioni alle audizioni parlamentari, contatti con deputati e senatori particolarmente attenti alla causa.
Ebbene, qualunque nostro tentativo è andato a vuoto: il ministro si è dichiarato sordo a qualunque nostra richiesta.
L'APRI denuncia inoltre come gli emendamenti presentati nel primo passaggio in Senato, poi in Commissione e, infine, nell'attuale passaggio alla Camera abbiano completamente stravolto l'impianto originale disegnando un DDL che oggi non è solo inadeguato per riformare l'Università italiana, ma, se possibile, è estremamente peggiorativo ai fini della competitività internazionale del sistema italiano, del diritto allo studio e dell'apertura al merito e alle competenze.
Allo stesso tempo l'APRI è parimenti delusa dal comportamento di molte delle forze di opposizione e di governo/opposizione, preoccupate unicamente di cercare consenso attraverso contentini a figure già fortemente tutelate dal sistema universitario, dimenticando i precari e svilendo in questo modo le richieste di rilancio, apertura e meritocrazia del sistema universitario italiano.
Per tutti questi motivi, l'APRI chiede con forza che il DDL venga immediatamente RITIRATO, che il Ministro Gelmini si assuma le responsabilità del fallimento dimettendosi e che il parlamento e il governo si facciano carico di creare le condizioni per riprendere un dialogo aperto su un progetto di riforma universitaria necessario oggi più che mai.
chiaro, semplice, immediato ...
RispondiEliminaavete sparato caxxate fino ad ora ... meglio tardi che mai!!!
Zin zon, è proprio quello che ho scritto anche io sul nostro forum: meglio tardi che mai!!
RispondiEliminaTuttavia, per come la vedo io, fino alla Commissione cultura della Camera abbiamo fatto bene a provare ad incidere in senso realmente riformista.
Evidentemente, non ci siamo riusciti. E quindi questo comunicato lo avremmo potuto tirare fuori quando si sono chiariti i giochi in Commissione, invece di tentare di trovare spiragli impossibili fino all'ultimo.
Comunque, quanto abbiamo perso, un mese?
Non di più. E così, per giunta - e come risulta correttamente dal comunicato -, possiamo dire di averci provato fino alla fine, a migliorare il ddl, e di averne chiesto il ritiro solo quando è risultato evidente che qualsiasi proposta a favore del merito e dei precari non era stata accolta.
Non ho partecipato alla scrittura del comunicato, perchè sono stato impegnato, ma lo avrei scritto nello stesso modo, e lo condivido al 100%. Mi sembra importante scriverlo in questa sede pubblica, visto che la mia identità è nota.
Tom
Qui praticamente l'identità di ciascuno è nota, tranne quella di Zin Zon Scoregion e permutazioni varie...
RispondiEliminacosì non abbiamo il rimpianto di non averci provato fino all'ultimo..
RispondiElimina..ancora meglio: non avremo il rimpianto di non aver provato a migliorare il ddl, e non avremo neanche il rimorso di non averne chiesto il ritiro, una volta che non era più possibile emendarlo, e quindi, appunto, migliorarlo.
RispondiEliminaTom
"La riforma Gelmini è positiva, Fli la voterà" Fini dixit - ricordatevelo(!!!)
RispondiEliminapagherranno caro, pagheranno tutto
RispondiEliminanon si illudano di poter mandare al macero un'intera generazione senza pagarne il przzo
Caro Insorgere:
RispondiEliminanon preoccuparti che non pagheranno niente. Ringraziate il PDL+Fini + Napolitano (Fabio Granata (FLI), sul tetto di Architettura di Roma, ha affermato: "E' ufficiale (sic!) ed e' risaputo che c'e' stata una forte pressione da parte del Capo dello Stato perche' la riforma passi avanti e questo ha in un certo senso condizionato fortemente alcuni atteggiamenti ANCHE del nostro gruppo".)
Infatti Napolitano ha chiesto di votare la Fiducia/Sfiducia dopo l'approvazione del DDL Gelmini. Forse e' cosiì urgente per suo figlio ordinario che la legge vada in porto. Non so...
.."ragazzi", ma voi la conoscete la storia accademica di Napolitano figlio, no?
RispondiEliminaE HO DETTO TUTTO!!!!
Tom
Alla fine il lato oscuro della forza ha avuto la meglio su Darth Valditar ...
RispondiEliminaMa il film deve ancora finire.
PS: servirebbe una principessa Leila
guardate che c'è ancora tempo per fermare il DDL ...
RispondiEliminafaccio una scommessa: APRI non è disposta ad una protesta pacifica, non violenta ma forte - martedì alle 8:30 tutti davanti all'ingresso di Montecitorio, stesi per terra ... se vogliono entrare a votare questa porcheria dovranno passare su di noi!
Piano B: Scoregion si infiltra alla camera alle 8:00 (travestito da tecnico telecom) e rende l'aria irrespirabile.
RispondiEliminaIn ogni caso, per fermare il DDL, bisogna ormai ricorrere ad armi non convenzionali ... tipo Spinoza.it
http://www.spinoza.it/2010/11/26/chiacchiere-e-digestivo/
Mi stacco un attimo dal Complotto Internazionale che stiamo ordendo per chiedere all'APRI se per caso esiste anche un sommario di una 'pars costruens' basilare per poter aprire quel 'dialogo' richiamato alla fine del Comunicato.
RispondiEliminaRenzino, la pars costruens - almeno per noi - è quella che andammo a proporre, a suo tempo, al Senato.
RispondiEliminaChiamiamo il ricercatore TD con tenure track, visto che nei fatti lo è (per stipendio, compiti, etc.) professore associato TD, in modo che le chiavi del reclutamento non siano affidate ai singoli baroni, come attualmente è, visto che ricercatore TD si diventa tramite "concorso" con commissioni dipartimentali: così potrebbero pure rimanere le commissioni dipartimentali, ma prima di concorrere almeno ci sarebbe il filtro dell'idoneità scientifica nazionale da associato.
In questo modo, poi, non ci sarebbe più un precariato eccessivamente lungo, come quello insopportabile rtda + rtdb, ed inoltre non ci sarebbe più il problema degli attuali precari di lungo corso, che dopo 10 anni nell'università, non possono neppure andare a concorrere per la posizione td con tenure track, perchè ovviamente non hanno - e non possono avere - i 3 anni di rtda.
Tom
Fini ha decretato a Lecce la fine delle speranze dei protestatari: "...è una delle cose migliori di questa legislatura". La riforma passera' martedi'.
RispondiElimina..e noi, per le prossime ed imminenti elezioni, chiederemo a tutti di non votare per Fini, e per quelli che hanno sostenuto questo scempio, e di votare, invece - a loro scelta - per uno di quelli - e non credo che mancheranno - che si impegneranno, per prima cosa, una volta divenuti maggioranza, ad abolire questa legge.
RispondiEliminaTom
L'inneffabile Granata - un giorno di lotta (tetti) e l'altro di governo (voto) -
RispondiEliminaha scritto sul suo blog del Fatto a proposito di università:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/27/moderni-sociali-e-futuristi/79113/
Sommergiamolo di post. Che dite?
il punto, politico, credo sia che questa è la riforma della confindustria e che FLI si vuol tener buoni i poteri marci
RispondiEliminagrave errore fu (fatto in buona fede) farli salire sul tetto e senza neppure estorcergli (non dico un impegno) una chiara e inequivocabile dichiarazione anti-gelmini, adesso questi due fanno il loro gioco e ci marciano su
RispondiEliminaci sono i parolai di FLI, tutti chiacchiere e distintivo, e poi ci sono le persone serie che ragionano sul merito dei provvedimenti.
RispondiEliminavedremo cosa succederà in aula, non è da escludersi qualche sorpresina (anche perché non può andar sempre tutto male, ekekazzo!)
@Alex
RispondiEliminaL'errore non e' stato farli salire sul tetto.
E' stato farli scendere dalla scala.
:)
Dimenticavo: ma l'avete sentito l'appello dei soliti vecchi baroni?
RispondiEliminahttp://unipiblog.wordpress.com/2010/11/28/i-baroni-allo-scoperto-flash/
Alcuni di questi son quelli che ciucciano soldi pubblici con le nuove invenzioni del governoberlusconi tipo IIT di Genova e IMT di Lucca...
Stasera a L'Infedele di Lerner su La7 dopo una puntata dedicata a Feltri parleranno della protesta degli studenti sui tetti.. sempre meglio di nulla e almeno è tempestivo (la sera prima della votazione alla camera), sarebbe stato meglio raggiungere Saviano ma si vede che pure a lui di noi non gliene frega niente.
RispondiEliminapare si mormora che da Saviano ci sarà la Rete29Aprile a leggere il suo elenco.
RispondiEliminaci sarà un ricercatore di R29 a leggere un elenco da Saviano e a L'infedele ci sarà un rappresentanza di R29, non si tratta solo di rumors
RispondiElimina..e noi? Si vede che non abbiamo appoggi politici...!
RispondiEliminaTom
Che domande: il Precarjo e' stato reso invisibile a bella posta. Senno' che convenienza c'era?
RispondiEliminaMa io pensavo che l'APRI si ergesse al di sopra della mera lotta di categoria per il microfono.
@ renzino
RispondiEliminasiamo idealisti, forse, ma non puntiamo certo al suicidio
Il DDL passa.
RispondiEliminaPunto.
Da domani adattiamoci al nuovo sistema.
Il DDL passa
RispondiEliminala sfiga resta
..il ddl passa, ma i suoi autori restano.
RispondiEliminaTom
Di battaglie da fare sulle millanta leggi delega ne rimangono (incluso per farle in senso APRIsta).
RispondiEliminaNon rimarremo disoccupati (di lotte).
quel che dice renzino è vero.
RispondiEliminacmq ora vediamo COME passa il ddl e QUANDO passa.
vediamo se ci sarà un governo capace/desideroso di stendere i decreti attuativi.
le incognite son ancora tante
Ma nel frattempo saremo morti, emigrati, appiattiti, denigrati, umiliati.
RispondiEliminabartlindon
RispondiEliminaalle ore 15 circa scrivi "dovremo adattarci al nuovo sistema", come a dire "la vita continua"
alle 23 scrivi "saremo morti.."
che cosa è successo in queste 8 ore?
mi sembra che siamo un pò schizofrenici quando pensiamo al futuro - o la fine o la nuova vita - forse sarà semplicemente tutto uguale a prima.. chi è appoggiato dal "professore" o dal "sistema" andrà avanti, chi no uscirà.. come sempre è accaduto in Italy
dopo l'approvazione della legge Moratti qualcuno scrisse un breve saggio intitolato "la riforma moratti non esiste".
RispondiEliminaE' probabile che anche dopo l'approvazione di questo DDL ci troveremo a scrivere "la riforma Gelmini non esiste".
credo che, nella sostanza, untenured abbia ragione.
RispondiEliminachi è paraculato andrà avanti, chi no....
in questo non cambierà nulla, alla faccia della lotta contro le baronie.
il punto ora è solo vedere se e come questa riforma sarà applicata, perché potrebbe far la fine della moratti
ovviamente i tempi sono dirimenti, perché i precari - per definizione - non hanno tempo. noi non possiamo aspettare, anche se si bloccasse tutto solo per qualche mese (in attesa dei decreti attuativi o di una legge che abrogasse la riforma) per noi sarebbe un dramma
RispondiElimina"se", Insorgere?
RispondiEliminasi blocca sicuro tutto...ed è da sperare che sia solo per qualche mese...
FLI ha detto che vota il DDL (che quindi torna al senato e di corsa di corsa lo approvano visti i numeri), ma il 14 vota la sfiducia.
Poi:
arisciogli le camere, arisali al quirinale, aritrova la maggioranza, aricambia ministro, arispoilsystemizza tutto il MIUR...secondo te quando li fanno e quando li votano sti decreti attuativi?
Guai a fidarsi di FLI, quelli se devono tené bòna la Marcegaglia...sai che je frega dei precari....
Non sono in contraddizione: adattarsi al nuovo sistema vorra' dire, probabilmente, morire, emigrare, appiattirsi alle nuove regole, umiliarsi alle nuove ripetute scadenze.
RispondiEliminaMagari puo' anche voler dire avere nuove speranze, legate a delle regole "nuove" e (forse) certe.
..be, lassie, la figura dell'RTDB - che ha la vera tenure track -, per essere bandita, non ha bisogno dei decreti attuativi, che riguardano soprattutto l'abilitazione nazionale.
RispondiEliminaCome saprai, inoltre, sembra proprio che - all'ultimo all'ultimo - sia passato l'emendamento che l'APRI aveva presentato in commissione, sull'apertura, appunto, della figura dell'RTDB.
Quindi, se dovesse passare anche un emendamento che assicura una quota annua di RTDB, in modo che la figura non sia "uccisa" dal meno impegnativo RTDA, credo proprio che non potremmo più dirci scontenti (almeno per quanto attiene al reclutamento, che poi è l'unica cosa di cui, per scelta, ci siamo voluti occupare).
Tom
Ma voi siete del tutto fuori di testa!
RispondiEliminaL'emendamento del PD approvato non è uguale a quello proposto da APRI e presente nel PDF della vostra audizione.
Il fatto che abbia contenuti analoghi al vostro non significa che sia stato approvato "l'emendamento che l'APRI aveva presentato in commissione". Siete soltanto giunti alle stesse conclusioni del PD.
@ albert
RispondiEliminain realtà le cose sono più complicate di quanto tu possa immaginare
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaqualcuno mi dice in realtà cos'è passato in parole povere? ci fanno accedere direttamente agli utimi tre anni del RTD?
RispondiElimina@ siberia
RispondiElimina1. short list e punteggi numerici per concorsi rtdB
2. per accesso a RTDB bastano 3 anni di assegni, o post-doc o rtd
Le cose sono sempre più complicate e il problema è sempre un altro!
RispondiEliminaGiavazzi appoggia la riforma. Anzi la sposa.
RispondiElimina@ albert
RispondiEliminavuoi che ti dica che non mi piace questa riforma? NON MI PIACE
e allora?
sono comunque contento che siano passate due richieste fatte ultimamente da apri, perché nello schifo generale danno qualche garanzia in più.
@insorgere
RispondiEliminaMi puoi dare gli estremi dell'emendamento a cui ti riferisci? Io rimango all'emendamento del relatore che consente, nei limiti di disponibilità finanziaria di una sede universitaria, di aprire posizioni RTDB per chi ha svolto 3 anni RTD secondo la legge Moratti solamente.
@ claudio
RispondiEliminanon ricordo il numero dell'emendamento cmq quel che segue è il testo. è stato approvato
il testo:
PAOLA FRASSINETTI, Relatore per la maggioranza. Signor Presidente, propongo all'onorevole Mazzarella la seguente riformulazione: «Al comma 3, lettera b), alla fine, sostituire le parole da »analoghi contratti« alla fine con le seguenti: »ovvero, per almeno tre anni anche non consecutivi, di assegni di ricerca ai sensi dell'articolo 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, o di borse post-dottorato ai sensi dell'articolo 4 della legge 30 novembre 1989, n. 389, ovvero di analoghi contratti, assegni o borse in atenei stranieri.«.
PRESIDENTE. Onorevole Mazzarella, è d'accordo?
EUGENIO MAZZARELLA. Signor Presidente, accetto la riformulazione e ringrazio la relatrice e il Governo per aver accettato un principio molto importante che riguarda migliaia e migliaia di ricercatori precari che da anni lavorano all'università e che consente loro di potersi misurare con la tenure track, a partire già dal secondo contratto, possibilità che il testo di partenza non prevedeva. Ciò significa non ricominciare il »gioco dell'oca" e dar loro almeno una possibilità di accedere ai ruoli dopo un ulteriore precariato, ma certamente ridotto rispetto a quello che l'originario dispositivo del provvedimento avrebbe previsto.
@insorgere
RispondiEliminaGrazie. C'è allora da immaginarsi che non ci saranno concorsi per RTDA ma solo per RTDB almeno in un primo periodo. Le disponibilità saranno quelle per cui oggi si possono bandire concorsi di ricercatore fatto salvo il rientrare nel 90% del FFO con la spesa per assegni fissi (cosa difficile per molte sedi). Gli stipendi di RTDA e B dovranno essere contati da ora in avanti nella quota per assegni fissi (gli assegni di ricerca non lo erano).
@ claudio
RispondiEliminamah...molte incognite
noi avevamo chiesto quote precise, cioè che almeno per ogni PA o Po ci fosse un RTDB. questa richiesta non è passata.
ora si rischia che le università facciano sopratutto passaggi di carriera e non nuovo reclutamento. c'è anche da temere che preferiscano rtdA perché più ricattabili...
insomma il quadro non è affatto roseo.
poi bisognerà vedere come saranno i decreti attuativi (e quando saranno)
sulla quota per gli assegni fissi, non sono sicuro. cmq credo che rientrino in stessa categoria di assegni di ricerca
RispondiEliminail senato di certo non potrà apportare modifiche, non ci sono i tempi, quindi quella che è passata è la riforma definitiva. considerato quello che ci poteva capitare non ci è andata malissimo..una domanda: ma i concorsi per rtd sia a che b saranno bandibili subito o servono decreti attuativi anche per quelli?
RispondiElimina@ siberia
RispondiEliminabella domanda. c'è chi dice si e chi dice no. a me non è chiaro e non ho tempo/voglia di andare a controllare ora
Decreti attuativi e regolamenti ateneo.
RispondiEliminaDa parte di molti commentatori, e dello stesso Ministro proponente, si è più volte sottolineato che il ddl di riforma introdurrebbe il “merito” e la “valutazione” nell’Università italiana, e costituirebbe pertanto una riforma necessaria e indifferibile...
RispondiEliminahttp://cronaca.anvur.it/2010/12/camera-con-vista-sulluniversita.html
@insorgere
RispondiEliminadove sono i soldi per finanziare i RTDA e B? Solo nella parte riservata agli stipendi (che è la frazione più grossa del FFO). Il rimanente serve ad altre cose inoltre non si sostituirà il budget dei ricercatori esauriti con posizioni di professore. Oggi abbiamo circa 17000 PO, 18000 PA e 25000 RTI. Diciamo 42100 punti organico (1 per PA, 0.7 per PO e 0.5 per RTI). Il budget consolidato è quello di PO + PA cioè 29600 punti. Il resto secondo me è destinato ad un riequilibrio fra le varie sedi anche dopo una valutazione (questo mi sembra un processo automatico). Non è escluso che il governo decida di fare partire i RTD con un finanziamento aggiuntivo ma devono trovare i soldi e comunque sarebbe solo per la partenza. Sono fermamente convinto che il numero di RTD sarà determinato annualmente dai punti organico disponibili e i concorsi relativi sostituiranno quelli che fino ad oggi sono stati quelli per RTI. E' presto per dirlo, ma, a parte forse i primi che saranno favoriti dalla novità, le probabilità dei RTDB di diventare PA non saranno molto alte (le stesse degli attuali RTI solo che non hanno il posto fisso).
@Albert, non è come dici tu: non è, cioè, che parallelamente, e senza reciproche influenze, noi e il PD, sul punto, siamo arrivati alla medesima conclusione.
RispondiEliminaPiuttosto, la verità è che noi abbiamo presentato quella proposta in commissione (per altro come subordinata, perchè la principale era l'abolizione dell'rtda) e, mentre parlavo, l'unica che mi pareva avere l'interesse e la competenza per seguire un discorso nel merito della previsione del ddl era l'on. Ghizzoni, del PD.
Allora, mentre parlava un altro, mi sono infiltrato tra i banchi degli onorevoli - un commesso mi ha pure ripreso: lei non può stare li - e ho chiesto all'on. Ghizzoni di uscire in corridoio, nonostante l'audizione in corso.
Lei, molto carinamente, ha acconsentito - anche se aveva i minuti contati, perchè ovviamente doveva subito rientrare -: abbiamo parlato, ci siamo confrontati, e ci siano trovati d'accordo praticamente su tutto.
Purtroppo la cosa è stata bocciata in commissione, ma fino all'ultimo giorno abbiamo lavorato perchè fosse re-introdotta, come poi è stato.
Ma...
Ma se quella era una subordinata, mentre la principale era l'abolizione dell'RTDA un motivo c'è. E il motivo è che l'RTDB, che ha la vera tenure track (per altro, come da noi richiesto ed ottenuto al Senato), corre il serissimo rischio, appunto a casua della co-esistenza dell'RTDA, di diventare una figura meramente simbolica: insomma, non la bandiranno o, ancora peggio, la bandiranno solo per i soliti noti.
RispondiEliminaProprio per questo, nel nostro ultimo "contatto diplomatico" per tentare di cambiare le cose in meglio, essendo tramontata - purtroppo - la possibilità radicale di eliminazione dell'RTDA, ed essendo stata risolta dal fato l'altra problematica su cui ci eravamo concentrati in commissione (ovverosia una norma transitoria che salvasse i posti Mussi, di cui poi non c'è stato più bisogno, visto il cambio di calendario), abbiamo fatto una richiesta precisa: apertura dell'RTDB anche ai precari di oggi, e non solo a quelli di domani dotati di RTDA, e - ALLO STESSO TEMPO, IN STRETTA CONNESSIONE - previsione di una quota obbligatoria di RTDB.
Le condizioni erano entrambe necessarie, e solo assieme sufficienti per farci rivedere il giudizio sul reclutamento previsto dal ddl.
Ne hanno accolta solo una? E allora è chiaro che per me - e, spero, per l'APRI - la cosa non possa essere ritenuta sufficiente.
A noi servono i fatti, non i sogni.
Delle figure simboliche non sappiamo che farcene.
Tom
@Bombadillo
RispondiEliminaAd un qualche punto il collo di bottiglia ci dovrà essere. Bisogna vedere se nel passaggio RTDA a RTDB o in quello RTDB a PA. Il numero di professori non può crescere a dismisura e sarà rigidamente bloccato sull'offerta formativa. Potrebbe essere che il numero di RTDB sia determinato sui pensionamenti dei professori mentre quello dei RTDA sul complemento del budget liberato. In questo caso il collo è posizionato fra fra A e B fermo restando che i RTI concorreranno legittimamente alle posizioni di PA (almeno fino a che non saranno spariti dalla circolazione, cioè fra almeno 15 anni).
P.S.:
RispondiElimina@bartlindon, perchè dici che per gli RTD ci vogliono i decreti attuativi? Da dova risulta? A me pare che ci vogliano solo i regolamenti, insomma che la politica abbia terminato la sua funzione, mi sbaglio? Vabbé, comunque, per quanto chiarito sopra, non è poi così importante, anzi...
@insorgere, ma da quanto leggo io i punteggi numerici (lettera c) dell'art.21) già erano previsti... e quindi il miglioramento sarebbe rappresentato dalla shortlist? A me pare davvero un dettaglo insignificante, in un complesso catastrofico per i precari della generazione 70, per cui chi passa questi ultimi pochissimi posti Mussi è dentro, mentre gli altri sono fuori (a meno che non siano disposti a diventare TI a 50 anni).
@tutti, la cosa che mi ha più preoccupato è stata proprio la motivazione che è stata addotta per la c.d. "impossibilità" di accogliere la nostra richiesta di una quota obbligatoria di RTDB. Ovverosia, in soldoni: "costano troppo, sono troppo impegnativi".
Appunto, saranno fatti fuori dagli RTDA, molto meno impegnativi da bandire, tranne nel caso di qualche grande paraculato (che tanto in Italia non mancano mai).
Tom
Scusami Claudio, ma il punto è proprio questo: è qui, cioè, che sta il bello della vera tenure track, ovverosia che elimina il problema del collo di bottiglia delle risorse, che sono messe sin dall'inizio, per cui si passa a pa, o non si passa, solo in base al merito, e non alle risorse.
RispondiEliminaQuindi, l'idea dell'APRI era: dottorato, assegno e poi una posizione con tenure track (che per noi doveva essere professore associato TD, che ottenuta la tenure diventava professore associato TI: cosa molto più razionale di un TD come l'attuale che, ottenendo la tenure, da ricercatore diventa associato). E' chiaro che non tutti gli assegnisti sarebbero diventati TD con tenure, ma almeno così, che eri fuori, l'avresti saputo quando eri ancora relativametne giovane.
Mentre così, tra dottorato, assegno e rtda (perchè l'rtdb non lo metteranno a concorso, e diranno "dai inizia con l'rtda"), e intermezzi vari tra un figura e l'altra e un rinnovo e l'altro, ti ritroverai forse a 45 anni per scoprire che i soldi per mettere a concorso l'rtdb non ci sono.
E' un vero schifo!
Tom
Secondo me i RTDB ci saranno e si speculerà in varia maniera sul riconoscimento degli anni pregressi soprattutto se fatti all'estero a vario titolo (come dice Tom i paraculati non mancano mai). Quella di una vera tenure in questo momento mi sembra una vera illusione. Supponiamo di avere 1500 posti di PA disponibili ogni anno, possiamo fare 1500 RTDB ogni anno però al momento cruciale (dopo i tre anni) si faranno le botte con i RTI che non hanno nulla in meno (semmai hanno di più, non sono così scadenti come si pensa). I RTDA servono ai curricula dei PO, più sono e più articoli faranno. Se i PO sono 17000, ci vogliono almeno 17000 RTDA. Ci sono tutte le premesse per avere più colli di bottiglia. Il vero errore è stato quello di credere nell'esaurimento dei RTI, almeno se ci fossero stati i decreti attuativi delle legge Moratti si poteva tentare di aumentare il budget consolidato in PO+PA invece di aumentare il numero di RTI come si è fatto. Allora si poteva fare ora non più.
RispondiEliminaUn'ultima cosa: quelle strane idee sul ruolo unico in più fasce potevano essere utili ad assorbire il budget dei RTI in quello che io chiamo consolidato. Forse mi sbaglio e sono troppo pessimista, ma mi sembra una visione realistica.
Benedetta ingenuità! Ma quante persone pensate che sentano i deputati ogni giorno? Dopo due ore si sono già scordati. Pensare che si mettano a scrivere gli emendamenti per 5 minuti di chiacchierata con APRI è ridicolo. Fatevi passare questa sindrome da mosca cocchiera, cari.
RispondiElimina..io non ho preteso questo!
RispondiEliminaIo ti ho solo detto che c'è stato un contatto, per cui non si è trattato di due linee parallele: io lo sapevo che l'on Ghizzoni avrebbe presentato - e difeso - quell'emendamento, perchè mi aveva dato la sua parola che lo avrebbe fatto. E lo ha fatto - e per questo bisogna ringraziarla - anche - almeno per quanto mi risulta - nei contatti ufficiosi dell'ulitm'ora.
Contatti ai quali - beniteso: nel nostro piccolo - abbiamo partecipato anche noi, tant'è vero che io (noi), se pure non sapevo (nel senso che non ne ero certo), comunque speravo che tale emendamento - che sembrava sepolto - sarebbe stato invece ripescato.
La delusione, tuttavia, l'ho avuta stamattina, perchè noi avevamo messo due cose in connessione e, passata la prima, ero molto fiducioso che sarebbe passata anche la seconda, mentre così non è stato.
Per di più, la spiegazione che ci è stata fornita del motivo per cui - pare, i tecnici del Miur - si sono opposti alla seconda, per cui non se ne è fatto più niente, mi hanno confermato proprio che fosse necessario ottenerla.
Questi sono i fatti. Le cose sono andate proprio così, che ti piaccia o meno.
Tom
Scusate, nell'intrigo dei siti istituzionali non riesco a rinvenire il testo finale della legge approvata dalla camera. Qualcuno mi sa indicare un link? Grazie mille
RispondiElimina@ jaime
RispondiEliminanon lo trovi perché, al momento, il testo finale non è disponibile.
quello che gira, per es. tramite R29A, non è il testo definitivo
@ albert
RispondiEliminanessun complesso da mosca cocchiera.
siamo stati contattati a suo tempo e ricontattati negli ultimi giorni - insieme a tanti altri gruppi. abbiamo fatto alcune richieste, in parte accolte in parte no. il gioco è complicato e non lineare, il nome del gioco è politica...
Siete degli infami belusconiani, mentre i compagni patiscono il freddo in cima ai tetti voi tutti a tramare al calduccio con gli amichetti del partito dell'amore.
RispondiEliminafrance che fai, cavalchi l'onda?
RispondiEliminaNo, mi porto avanti.
RispondiEliminaQui a Bruxelles fa -6.
RispondiEliminaQui a Bari si starebbe benissimo...se solo si avesse un lavoro!
RispondiEliminaAh, se fossi nato 20 anni prima, ovverosia nel 54, invece che nel 74: sarei diventato ricercatore a vita con la mitica ope legis degli anni 80, così, senza dover pubblicare neppure una riga, né prima, né, tantomeno, dopo.
Altro che pubblicare, pubblicare, pubblicare: sacrifici continui, fin qui inutilmente.
Altro che dottorato di ricerca + assengo di ricerca + ricercatore TDa + ricercatore TDb + tenure track...sei mesi di borsa e via! Che tempi! E magari adesso sarei pure su di un tetto, a protestare perchè non mi fanno professore associato ope legis.
Qualcuno lo doveva pure pagare questo scempio, reso possibile - nell'università come altrove -mediante la costruzione di un immenso castello di debito pubblico.
E indovinate quel qualcuno chi è?
Esatto! La nostra generazione.
Tom Bombadillo
Signore della Vecchia Foresta
Il debito non l'ha fatto l'Università - questo e' un sotto-discorso da approfondire - ma tanti altri settori e magna-magna.
RispondiEliminaPer adesso contentati di fare ricerca aggratis: se dovessi raccogliere i pomodori per mangiare dovresti sperimentare un caporalato ancora piu' duro, e misurare i gomiti degli Stracomunitari che ti fanno concorrenza accanto.
Mi sono praticamente letto tutto i vs commenti degli ultimi giorni (anche ieri a dire il vero ma a proposito dell'approvazione al senato)..
RispondiEliminainsomma ieri e oggi non ho lavorato molto
ma per l'occasione (ddl Gelmini) anche i topi escono dal lab!
... cmq non è per dire questo che sto scrivendo il post ma, per quello che serve, per farvi i
miei complimenti per il blog!
a chi lo cura e ai membri del team
@Claudio
RispondiEliminaSono un po' frastornato, ma mi sembra che l'emendamento che e' passato (1500 PA all'anno, per tre anni) sia pensato per gli strutturati. Sbaglio?
Avevo sentito in streaming un intervento della Ghizzoni che, apppunto, si lamentava di questo fatto (e, del resto, il finanziamento molto modesto previsto non avrebbe comunque permesso di fare altro).
Purtroppo i numeri sono spietati: dare un contentino ad un ricercatore, specie se con una certa anzianita' costa quasi niente, creare un posto vero e' oneroso.
Qui, per esempio, c'e' una simulazione casereccia
http://unipiblog.wordpress.com/2010/11/08/ma-9000-associati-in-piu-sono-davvero-una-catastrofe-economica/
Il problema e' questo: non e' ragionevole aspettarsi che un governo che naviga a vista (e non sa nemmeno se arrivera' a fine mese) abbia il coraggio di fare scelte lungimiranti. Tutti guardano solo il proprio tornaconto a breve o brevissimo termine.
@unimediapisa
RispondiEliminaIl ddl nell'emendamento 25.507 della commissione approvato prevede al massimo 13 milioni per il 2011, 93 per il 2012 e 173 per il 2013. Questo "al massimo" vuol dire meno. Per starci 1500 posizioni nuove di PA si deve trattare di promozioni di RTI in una stessa sede e possibilmente RTI dalla classe 2 o superiore. Io al momento non riesco a vedere nulla di più delle chiamate degli idonei che ci sono già.
Ancora Decleva, imperterrito ..
RispondiEliminaUNIVERSITA', DECLEVA (CRUI): ALLARME PER CALENDARIZZAZIONE VOTO DOPO IL 14
"Suscita allarme ed apprensione l'eventualità che la calendarizzazione al Senato della legge di riforma dell'Università, possa slittare a dopo il 14 dicembre". Lo dichiara il presidente della Crui e rettore della Statale di Milano Enrico Decleva. "Si corre il serio rischio, con la crisi politica che si aprirà quasi inevitabilmente a quel punto, che la legge, già approvata dai due rami del Parlamento, non venga mai emanata. Con pesanti e immediati effetti per chi vive e lavora in università, quali l'impossibilità di procedere a qualsiasi forma di reclutamento, la vanificazione dei 1500 posti di professore associato da destinare annualmente ai ricercatori con abilitazione ad associato, il mantenimento del blocco degli scatti stipendiali. Per non dire delle ripercussioni di vario tipo che più in generale si determinerebbero nella vita negli atenei. In queste condizioni - conclude Decleva - tenuto conto della gravità del momento che il Paese sta vivendo, si può solo fare appello al senso di responsabilità di tutti i gruppi politici affinché trovino una soluzione procedurale accettabile, nell'ovvio rispetto dei rispettivi ruoli, usufruendo degli spazi che il calendario del Senato oggettivamente offre." (Omnimilano.it)
E poi c'e' il Miur, che ci avvisa che senza DDL non si possono fare concorsi da ordinario e associato:
RispondiEliminaUniversita': Miur, se non passa riforma stop a concorsi e risorse
Roma, 1 dic. - (Adnkronos) - In una nota il ministero dell'Istruzione mette in guardia dai rischi che il sistema correrebbe in caso di mancata approvazione definitiva del ddl Gelmini. ''Dopo il passaggio alla Camera dei deputati , la riforma dell'Universita' torna al Senato per l'approvazione definitiva. Se il ddl non dovesse ricevere il via libera definitivo o non essere calendarizzato potrebbero verificarsi le seguenti conseguenze per il sistema universitario: nessun concorso per ordinari e associati. Il fondo per assumere 1.500 professori l'anno tra il 2011 e il 2013 sarebbe inutilizzabile pur a fronte di un massiccio esodo di docenti gia' in larga parte avvenuto nel 2009-2010. La legge del 2005 ha abrogato le vecchie regole concorsuali ma non ne sono mai stati varati i decreti attuativi. Quindi al momento non si possono bandire concorsi ne' da associato ne' da ordinario, mancando una normativa in materia; E inoltre: ''Nessun concorso da ricercatore. Le norme sui concorsi da ricercatore, riviste con la legge 1/2009 scadono il 31 dicembre 2010. Dal 1 gennaio quindi -sottolinea il Miur- se non passa il ddl, non si potranno bandire posti da ricercatore''. E ancora: ''Blocco delle risorse per reintegrare scatti. Il ddl prevede un fondo premiale per il 2011-2013 che serve a reintegrare su base meritocratica parte degli scatti di stipendio: senza il ddl queste risorse non potranno essere utilizzate per lo scopo previsto''.
Quindi smettetela di lamentarvi, o trote. E' proprio una lagna che deve finire.
RispondiEliminaIl MIUR fa solo terrorismo psicologico: basterebbe un bel milleproroghe come nella I tornata 2008 e potrebbero fare tutti i concorsi da PA e PO del mondo....
RispondiEliminaComunque, anche oggi, come già in passato, il direttore del mio dipartimento ha detto e ribadito in consiglio di facoltà che pure se il ddl pasa al senato, fino al 2013 sarà possibile bandire concorsi RT a tempo INdeterminato,cioè identici a quelli odierni, secondo voi è possibile? A me sembra molto strano, ma io sono molto ignorante in materia giuridica..
@ Poton
RispondiEliminagrazie :)
@ claudio e unimedia
i posti per associato sono finti. in realtà la commissione bilancio non li ha ancora stanziati. in ogni caso, per amor di precisione, si tratta di 1500 in tre anni, non di 1500 l'anno per tre anni.
@ tutti
gli alti lai del miur e di decleva meritano una sonora pernacchia.
tutte balle. la legge sui concorsi scadeva anche l'anno scorso il 31 dicembre, infatti è stata prorogata apposta. possono benissimo ri-prorogarla. non è OBBLIGATORIO approvare il ddl, può passare oppure no. in ogni caso l'università italiana continuerà a viver male, come sempre
@ siberia
RispondiEliminase passa il ddl al senato i vecchi RTI NON si potranno più fare perché così dice il testo dello stesso DDL
A proposito, Decleva non doveva starsene zitto in questi giorni?
RispondiEliminaecco anch'io ho letto così come te, ma perchè questi che fino all'anno scorso erano senatori accademici e prorettori (e t'ho detto tutto) continuano a sostenere da mesi 'sta cosa? io poi mi metto sempre in discussione soprattutto difronte a gente che ha fatto quasi ed esclusivamente politica da 40 anni!
RispondiEliminaSegnalo che le SS hanno prodotto un altro pezzo di carta
RispondiEliminahttp://cnu.cineca.it/nazionale06/documento-del-1.12.10__finale_bis.pdf
[Sigle Sindacali]
@renzino, per chi mi hai preso? Niente gettone, niente ricerca! Tipo: no martini, no party!
RispondiElimina@poton, grazie, ogni tanto qualcuno che ci apprezza per il mazzo che ci siamo fatti in questi anni fa piacere.
@siberia, hai colto nel segno. Invece il direttore del tuo dipartimento non ha letto la norma transitoria del ddl. Purtroppo per noi, ha torto marcio.
Tom
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/pd-chi-vota-contro-luniversita/2139401
RispondiEliminasegnatevi i nomi
Un'ultima richiesta ai miei consulenti giuridici: a Pisa il Senato accademico ha deliberato il nulla osta per bandire n posti da ricercatore TI che sono già stati anche ripartiti fra i vari SSD. Attualmente però i bandi non sono ancora usciti. Se passa il ddl al Senato e questi bandi non sono ancora usciti c'è il rischio che si perdano o che vengano riconvertiti i posti RTD? Grazie
RispondiEliminaGrazie, insorgere.
RispondiEliminaIl DDL e' da affondare comunque, ma quell'emendamento doveva passare.
Se passa il DDL quei bandi non possono sicuramente essere emessi per dei RTI.
RispondiEliminaRelativamente ai fondi, in attesa dei decreti attuativi, è un bel casino con la nuova governance.
dovrebbero essere distribuiti ai dipartimenti visto che il reclutamento arriva in mano loro e viene sottratto ad ateneo e facoltà.
boh...
p.s.
ma sono fondi Mussi 3 ?
sinceramente non so se sono fondi mussi 3, forse Insorgere ci può aiutare..
RispondiElimina@ siberia
RispondiEliminasono in parte mussi 3 (17 su 87 mi pare).
i bandi dovrebbero uscire a fine dicembre.
il dibattito in senato è stato rinviato a dopo il 14. a questo punto bisogna vedere se il governo cade oppure no
Francamente, io credo che ormai non ci sia più interazione tra il ddl e i fondi Mussi 3.
RispondiEliminaInfatti, tali concorsi dovevano comunque essere indetti (termine che si riferisce al decreto rettorale) entro il 31 dicembre 2010.
Siccome, però, il ddl non può entrare in vigore prima di quella data, l'interazione (che avrebbe avuto un effetto catostrofico se, a settembre, non fosse stato deciso lo slittamento dopo il bilancio) è scomparsa.
Tenete presente infatti che, oltre al passagio al Senato, ci sono i tempi tecnici di pubblicazione sulla GU, e poi i 15 giorni di vacatio.
In ogni caso, io - anche contro i miei diretti interessi, se pur meramente evenutali - spero che questo ddl non passi.
Tom
@ Poton
RispondiEliminaSei iscritto d'ufficio all'elenco dei filogovernativi, filoindustriali, turbobocconiani, collaborazionisti, demoplutojudo pedofili minorenni (o necrofili decomposti, a scelta).
@Siberia
Temo che i capoccia non abbiano capito nulla del DDL. Alcuni credono che l'abilitazione nazionale produrra' una graduatoria da cui attingere partendo dall'alto. E non sono pochi.
@tutti
Il DDL al senato va dopo il 14 dicembre. MA chi lo dice che non venga approvato ugualmente, anche a governo caduto?
ha ragione darth fener,
RispondiEliminanon è assolutamente detto che l'eventuale sfiducia (tutta da vedere...io ho ancora i miei dubbi su FLI) porti all'affossamento del DDL.
Si va delinenado lo scenario più temuto da sempre, quello di un DDL approvato senza avere nell'immediato i decreti attuativi per metterlo in moto.
..dall'altra parte mi fanno giustamente notare che le uniche regole che scadono al 31 dicembre 2010 sono quelle che riguardano la formazione delle commissioni (neppure le prove).
RispondiEliminaDunque, a meno che mi stia perdendo qualcosa, direi che - perfino in assenza di un apposito milleproroghe -, nel caso in cui il ddl non fosse approvato, si potrebbero continuare a indire e bandire allegramente posti da ricercatore TI, fino al termine di cui alla legge Moratti.
Sarà così? Qual è la norma in base alla quale i posti da associato e ordinario non si possono più bandire? Non si estende ai ricercatori, vero?
Tom
@Bombadilio
RispondiEliminaI posti da associato e ordinario non si posso bandire per mancanza decreti attuativi legge Moratti. Ma tanto voi di apri parlate del merito e non sapete nemmeno che esiste una legge del 2004 (o 2005 e' passato cosi' tanto tempo che non mi ricordo) che prescrive idoneità nazionali con doppio degli idonei rispetto ai posti.
Molto piu' meritocratica di quanto si vede in Italia da prima del secolo scorso.
Va be... che mi tocca di rimpiangere la Moratti
I MINISTRI poi sono cosi' fannulloni che in 6 anni non sono riusciti a fare
Caspita, ma allora è dal 2005 (anno della legge Moratti, che citavo nel mio precedente post, e quindi il tuo rimprovero di non conoscerne l'esistenza mi pare davvero ingeneroso) che per i concorsi dal prof. siano andati avanti a botte di milleproroghe: ALLUCINANTE!
RispondiEliminaDunque è confermato, se non passa il ddl, si potranno bandire concorsi da ricercatore a tempo indeterminato fino a fine 2013!!
Con le regole nuove, ma le commissioni vecchie, in assenza di milleproroghe, e sia con le regole che le commissioni nuove, se il milleproroghe dovesse, appunto, prorogare questo nuovo modello del menga (com'è noto, infatti, noi eravamo per il sorteggio puro)
Mi pare un motivo in più per remare contro il ddl!
Tom
@Roberto
RispondiEliminaForse bisognerebbe informarsi, prima del dare agli altri del disinformato.
La doppia idoneita', e' stata reintrodotta da Mussi, nel marasma della caduta del governo Prodi, non dalla Moratti.
Poi, si, la legge moratti ha introdotto l'idoneita' scientifica per essere assunti senza emanare i relativi decreti. Le assunzioni sono quindi avvenute in deroga alla legge stessa.
che palle co' sta storia che il ddl non passa...
RispondiEliminail ddl passa!!!!!!
eccheduecoglioni...
@Ilbrini, se lo vogliono ugualmente far passare - e può essere che tu abbia ragione - perchè lo hanno spostato a dopo il 14?
RispondiEliminaChe poi CHI è che ha deciso per calendarizzarlo per dopo il 14?
E' importante capirlo, se si vuole giustamente interpretare questa mossa.
Tom
@ bomba
RispondiEliminaha deciso confernza capigruppo. in tale sede fli è l'ago della bilancia, però non so i dettagli del voto. dovrebbero essere reperibili sul sito del senato
@France
RispondiElimina!?.. tutto sommato mi è andata bene, potevi dire peggio.. mancava solo precario di mç°# a vita e senza pensione!
cmq secondo me, al di là delle "finte" minacce della gelmini, anche se cadesse il governo il ddl passa lo stesso, le camere non si dissolvono solo perché cade un governo... politicamente è stato approvato.. in fondo non è stato realmenrte ostacolato da nessuna forza politica in commissione e parlamento... si tratta solo di stabilire quanto deve durare il limbo (in attesa di milleproproghe o altro)... e come verrà applicato il ddl
@poton, vedi che France era autoironico. Si stava e ci stava sfottendo.
RispondiEliminaPer quanto riguarda, invece, il destino del ddl, ricordo che - per prassi costituzionale consolidata - le Camere sciolte non possono approvare disegni di legge.
Quindi, se il Governo viene sfiduciato e, prima del decreto di scioglimento di Napolitano, il ddl non è stato approvato dal Senato, o è stato approvato, ma con modifiche, si dissolverà come una bolla di sapone.
Tom
@ Bombadillo
RispondiEliminadicevo che le camere non si dissolvono nel senso che il prox governo (senza nuove elezioni)che sia tecnico o di larghe intese avrà gli stessi senatori di adesso
come fanno a votare in modo diverso da come hanno fatto a luglio? (a maggior ragione se il senato vota la fiducia)
non che tutto debba avere una logica però..
Vedrai che invocheranno il "bene del paese" e la "salvezza del mondo accademico" e spingeranno per l'approvazione.
RispondiEliminaO.T. Ma sapete nulla dell'FFO 2010: è uscito o aspettano il 2011??
Campa cavallo, se sono riusciti a formularlo bene stara' probabilmente alla Corte alla Corte dei Conti (e ho detto se...)
RispondiEliminaComunque arrivera' un mio commento sulla cosa martedi'...
Segnalo l'emozione del CUN del 1° dicembre con oggetto il ddl
RispondiEliminahttp://www.cun.it/media/106143/mo_2010_01_12.pdf
(vedasi che in mancanza della CRUI, collassata miseramente, il CUN riesce sempre almeno ad esprimere una emozione).
@ popey
RispondiEliminaffo 2010 è sparito nella nebbia...segnalo che fino a pochi anni or sono (in era pre-gelmini) l'FFO era distribuito intorno a marzo del relativo anno, cioè all'inizio dell'anno. ora con tutta probabilità sarà distribuito all'inizio dell'anno successivo...e poi guarda caso le università han problemi a stendere i bilanci e a far previsioni...
Tanto per sparigliare un po' il discorso e far passare il tempo fino al 14 dicembre, vi segnalo che dalle parti di Bruxelles si sta
RispondiEliminapensando di usare per la prima volta lo strumento della Cooperazione Rafforzata (previsto dai Trattati) per sbloccare la questione del brevetto europeo, che e' sul tavolo da tempo - ed e' anche giunto a maturazione sotto ogni punto di vista
http://ec.europa.eu/internal_market/indprop/patent/index_en.htm
ma e' stato bloccato dall'Italia (che ha trovato all'uopo il sostegno della Spagna) per via del regime tri-linguistico (inglese-francese-tedesco) ivi previsto, allo scorso Consiglio dei Ministri "Competitivita'"
http://www.euractiv.com/en/innovation/italy-and-spain-block-eu-wide-patent-talks\
-news-499638
Ovviamente l'Italia si oppone anche alla cooperazione rafforzata, come si legge qui in una nota del Ministero http://www.politichecomunitarie.it/comunicazione/17452/sul-brevetto-europeo-pron\
ti-a-mettere-il-veto
ma ieri ad una Conferenza a Lovanio ho sentito il Capo di Gabinetto di Van Rompuy che confermava l'intenzione di andare avanti su questa strada "con 20 o forse 22 Paesi". Qui un recente articolo di Euractiv
http://www.euractiv.com/en/innovation/eu-patent-without-italy-member-states-turn\
-heat-news-500032
Naturalmente ci si attendono buffi e rantolii da parte dell'Italia, e mi aspetto che il mondo dei Ricercatori Precarj e non precari italiani manifesti interesse per questa notizia, magari discutendola a margine della loro protesta.
scusate, avete un link con la legge approvata dalla Camera?
RispondiEliminaDovrebbe essere
RispondiEliminahttp://www.senato.it/japp/bgt/showdoc
/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=00513824&aj=no