Stanno per essere votati in commissione Bilancio al Senato gli emendamenti alla manovra economica.
Cercheremo di dare conto di quelli piu'interessanti per i precari della ricerca, e invitiamo tutti coloro che vogliono "fare lobby" ad attivarsi con ogni mezzo per spingere l'approvazione di questi emendamenti.
Partiamo da uno di immediata ricaduta sui concorsi in atto
nr 9.359
Ceruti, Rusconi, Garavaglia, Franco et al...
Questo emendamento introduce il sorteggio integrale fra tutti i prof ordinari afferenti al SSD (e a quelli affini, in caso di carenza) per comporre le commissioni d'esame nei concorsi. In pratica, nessuna elezione preliminare di eletti tra i quali, poi, sorteggiare i commissari, e quindi un risparmio notevole di tempo (che e'anche denaro) per procedere con i concorsi. Esistono settori dove i prof non vanno a votare, dove si deve ricorrere ad olte 5 elezioni suppletive per compilare le liste di sorteggiabili, e questo ha provocato un rallentamento incredibile in quei pochi concorsi banditi fin qui.
E' quindi estremamente importante per chi e'interessato che i concorsi si svolgano in tempi ragionevoli (e chi piu'dei precari?) che si passi al sorteggio integrale abolendo un metodo lento, bizantino e farraginoso che poi, in molti casi, diventa comunque un sorteggio integrale.
Ma e' ammissibile come emendamento, nel contesto di una manovra economica?
RispondiEliminaVa bene che in Italia siamo abituati a tutto, ad autobus legislativi che girano impazziti per la Polis, ma mi sembrava che ultimamente gli uffici legislativi di Camera e Senato erano stati istruiti per limitare questa pratica.
l'emendamento consetirebbe comunque di risparmiare dei soldi legati a tutta la procedura delle elezioni, saranno pochi ma penso sia comunque ammissibile (semplificazione delle procedure e risparmio economico)
RispondiEliminaSi, sid (ah ah)
RispondiEliminaeuro, considera che le elezioni hanno un costo, anche se non sara'certo milioni di euro, ma comunque il CINECA si fa pagare per queste cose.
Se lassie fosse cosi' buono da implementare con il suo studio sui settori difficili la tesi della inutilita'delle elezioni sarebbe anche piu'evidente che prima si aboliscono meglio e'..
Costo? boh, il CINECA e' gia' pagato per fare il suo servizio.
RispondiEliminaComunque sia, gli emendamenti che possono interessarci sono ben altri, se si chiariscono le idee su cosa farne dell'Universita', nel frattempo.
E poi c'e' sempre un Milleproroghe da sfruttare - siamo quasi a fine giugno, il momento giusto.
Ma ancora stiamo a perdere tempo con commissioni e sorteggi.
RispondiEliminaL'unica soluzione per l'università: benzina e fiammiferi ... poi se ne costruisce una nuova.
INXULATOR
(al posto della X metti una K)
questo emendamento è utile, anche se non stravolge la realtà di fatto.
RispondiEliminaè utile perché ragionevolmente andremo avanti con queste regole per un anno ancora.
è utile perché il sorteggio integrale non solo è più rapido ma contribuisce ulteriormente ad indebolire le varie cordate.
certo avremmo bisogno di molto altro, ma è un passo nella giusta direzione. mi risulta peraltro che vi siano diversi emendamenti di valditara che ci interessano. qualcuno li ha sottomano?
Segnalo questi:
RispondiElimina- Il 9.249 (PD) e il 9.248 (gruppo Misto) chiedono di abrogare il comma sul taglio del 50% di TD e collaborazioni, quindi valgono per tutte le PA.
- Il 9.252 (Valditara, PdL) chiede che il taglio del 50% non si applichi solo alle università.
- Il 9.257 (Grillo, PdL) e il 9.900 (PD) chiedono che il taglio del 50% non si applichi solo ai TD della legge Moratti.
- L' 11.46 (Valditara) chiede che i farmaci non vengano più distribuiti in scatole preconfezionate, ma secondo quantità corrispondenti alla prescrizione del medico e che i risparmi effettuati vadano ad incrementare il FFO.
Questi sono gli emendamenti positivi.
Fra i negativi, sottolineo diversi emendamenti che vorrebbero, in varie forme, reintrodurre il fuori ruolo.
euroscience è ufficialmente membro del partito benaltrista italiano
RispondiEliminacomplimenti
L'emendamento di Grillo (PdL) e del PD per escludere dal taglio del 50% i contrattisti legge Moratti secondo me, paradossalmente, è NEGATIVO.
RispondiEliminaInfatti almeno fintanto che non sarà approvata la legge sui lavori usuranti con l'annesso emendamento Ghizzoni-Santa-Subito, la situazione è che le università possono scegliere di utilizzare i loro punti organico (nella misura minima del 60% delle risorse a disposizione) o per bandire concorsi da ricercatore a tempo indeterminato oppure per bandire posti da contrattisti legge Moratti.
Ora la manovra finanziaria, paradossalmente, avrebbe costretto le università a bandire più concorsi da ricercatore a tempo indeterminato.
In questo modo molte università che si ostinano addirittura nemmeno a bandire i posti Mussi (tipo Trento, Roma Tor Vergata, Chieti, Palermo) se l'avrebbero presa a quel posto.
@ ci vuole ben altro
RispondiEliminaNo sono membro del Partito Europeo
Siete voi Italiani che buttate sempre la palla in tribuna per non affrontare le vere questioni.
Ma fra un po' vi cacciamo fuori a scarpate
Questo emendamento per aumentare fino a 75 anni l'età pensionabile nelle università private
RispondiElimina"I professori universitari di prima fascia che prestano servizio nelle libere università private riconosciute dallo Stato e che vengono collocati a riposo per raggiungimento dei limiti di età entro il 1º novembre 2010, possono chiedere, prima della data di pensionamento, di continuare a prestare servizio, dopo tale data, per ulteriori tre anni. Essi conservano le prerogative accademiche che, ai sensi delle disposizioni vigenti, sono inerenti allo stato di professore universitario di ruolo. Agli stessi viene corrisposto dalle rispettive università esclusivamente il trattamento economico pensionistico ordinariamente spettante, senza trattenute contributive e previdenziali, per tutta la durata del periodo del collocamento in tale posizione. L'erogazione dell'indennità di buonuscita, il cui importo è comunque determinato alla data del 1º novembre 2010, è posticipata alla fine di tale periodo"
è stato presentato, singolarmente, da diversi deputati di maggioranza e opposizione. Lo stesso emendamento, identico parola per parola. Evidententemente sotto dettatura. Ma di chi?
Dei baroni tutti, e soprattutto di quelli politici, che sanno bene come cercare di sfruttare ogni fessura, ogni antro, per i loro interessi.
RispondiEliminama valditara ha fatto solo quello sulle confezioni delle medicine (peraltro creativo)? sapevo che ne aveva in cantiere parecchi...
RispondiEliminae quagliriello?
RispondiEliminanon litigate fate la pace
RispondiEliminaci vuole la Padagna
RispondiEliminasono d'accordo con INKULATOR
RispondiElimina@ euroscience
RispondiEliminaGrazie ... ma nn essere volgare! :)
@ mino
gattopardesco ... cambiare tutto x nn cambiare nulla. I baroni trasformeranno le università in fondazioni (private anche se pagate in buona parte con i soldi del contribuente) e rimarranno in cattedra fino alla morte x vecchiaia ...
INXULATOR
(al posto della X metti una K)
vivremo da precari e moriremo da precari, avremo una pensione di merda e magari tra qualche anno ci troveremo tutti per votare ad un bel referendum.
RispondiEliminaNonostante tutto nessuno dice e fa niente. Speriamo che la Gelmini ci estingua!!
@MIno
RispondiEliminaMa questo emendamento era stato precedentemente presentato alla camera da un deputato bolognese del PDL Cazzola ma battuto dalla votazione contro del PD ed opposizione. Come mai sembran ora tutti d'accordo? Sono impazziti - o seguono la strategia iniziata dalle senatrici Franco e Garavaglia in sede di commissione: difendere il privilegio pensionistico dei profs, che fino alla 382 andavano tutti in pensione a 75 anni!?
@ MaurodellaVIA
RispondiEliminaLa Gelmini, in una audizione in Commissione, perlomeno si dichiarò contraria ad aumenti. Pertanto in sede di votazione il Governo dovra' esprimere parere negativo.
Valditara interviene ancora sulla questione delle risorse
RispondiEliminahttp://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/10-06/100625/SGWE7.tif
singolare il silenzio dei rettori...
RispondiEliminaI rettori devono stare zitti, e dire di far approvare il ddl Gelmini, secondo lo schema in piedi ormai da tempo.
RispondiEliminaZio Giulio tiene il cordone della borsa.
E ci ha messo un prezzo, sulla sopravvivenza dell'Università.
Intanto il mio apprezzamento va a Piero Angela.
RispondiEliminaNei suoi programmi ha sempre cercato di spiegare alla gente comune con parole semplici perchè è importante e strategico che un paese spenda in Università e ricerca. "Se oggi possiamo mandare i nostri figli a studiare invece che a zappare la terra è grazie alla ricerca" ha detto ieri sera a Superquark. Dopo aver fatto un servizio sugli altissimi investimenti in questo campo del Qatar, ha speso alcune parole sulla situazione Italiana, elogiando i nostri ricercatori che pur se sottopagati e con mezzi limitati riescono a fare un lavoro ancora eccelente. Alla fine ha fatto notare che non possimao vivere sempre di rendita e che se lasciamo disperdere i nostri migliori talenti ne pagheremo tutti le conseguenze. Lanciare queste frecciate in prima serata, sulla prima rete nazionale vele piu' di 100 articoli su quotidiani e riviste!
Cosa è diventata la CRUI!
RispondiEliminaAppena 5 anni fa, i rettori della CRUI di allora si dimisero in blocco per protestare contro la riforma Moratti.
Oggi invocano l'approvazione del ddl Gelmini e implorano qualche elemosina ad un ministro che li sta mandando in bancarotta, scannandosi l'uno con l'altro per sottrarsi vicendevolmente gli spiccioli che arrivano.
E' sempre più difficile essere uomini!
5 anni fa Piero Tosi armeggiava per diventare Ministro nel futuro Governo di centro-sinistra.
RispondiEliminaE lo sarebbe anche diventato, probabilmente, se non lo avessero fermato i magistrati che scoperchiarono il buco dei conti dell'Università di Siena e altri magheggi vari.
Oggi i Rettori sono sotto il fuoco mediatico da almeno un paio d'anni - giustificatamente o no - ma in effetti assomigliano ai capponi di Renzo.
va sottolineato anche che la compagnia che guida la crui ora è sicuramente più vicina al governo che all'opposizione...
RispondiEliminaboh, sono solo desiderosi di superare questo diluvio universale, ma non mi pare siano politicamente piu' vicini al Governo.
RispondiEliminafarete la fine dei sorci ... ahahah
RispondiEliminaLo dicevo io che bisogna dare un po' di spray
RispondiEliminaVia Rovereto, 11 – 00198 Roma – Tel. 06 8840772 – 06 8413556 – Fax 06 8844977 – www.cisluniversita.it - info@cisluniversita.it
RispondiEliminaCOMUNICATO DEL 22 GIUGNO 2010
In data 9 giugno u.s. inviammo una nota in cui si dava un giudizio critico su
molti aspetti della manovra economica, condensata [...]
Per questo la CISL ha accettato la sostanza della manovra, ma non in modo
succube e passivo, esprimendo, sin dall’inizio, motivate critiche sugli aspetti
più penalizzanti per i lavoratori.
Dobbiamo ottenere un rafforzamento della linea strategica che la manovra
adotta verso l’evasione fiscale, la lotta agli sprechi ed alle malversazioni,
l’abbattimento dei costi della politica, il taglio delle consulenze inutili, il
sostegno ad una programmazione gestionale oculata delle P.A. e degli Enti
di governo locale, il rilancio dell’attività produttiva per il Mezzogiorno.
Via Rovereto, 11 – 00198 Roma – Tel. 06 8840772 – 06 8413556 – Fax 06 8844977 – www.cisluniversita.it - info@cisluniversita.it
2
Come CISL non vogliano snaturare la Legge ma vogliamo riqualificare alcuni
punti e modificare gli aspetti troppo penalizzanti per i lavoratori pubblici e
per questo chiediamo anche una mobilitazione “positiva” che faccia
pressione politica sul Parlamento affinchè si possa raggiungere il nostro
obiettivo migliorativo.
Anche per l’Università valgono le richieste generali di modifica che possiamo
così riassumere:
1. definizione in sede ARAN di un nuovo accordo quadro per le relazioni
sindacali, che abbia validità nel periodo di blocco della contrattazione,
per evitare una gestione unilaterale dell’organizzazione del lavoro e del
personale; per ripristinare il valore della contrattazione integrativa
(spazi, luoghi, tematiche, salario accessorio, ecc.); per garantire una
vigenza degli accordi di II livello equilibrata e corretta nei confronti dei
lavoratori;
2. blocco delle decurtazioni del salario accessorio derivanti
dall’applicazione del D.Lgs. 150/2010;
3. blocco di qualsiasi restituzione o diminuzione delle risorse destinate alle
retribuzioni dei lavoratori sia a livello nazionale che locale (in questo
rientrano anche tutte le riduzioni ventilate per docenti e ricercatori
dell’Università);
4. revisione della penalizzazione dell’aspetto Formazione per i lavoratori
che per la nostra Federazione è sempre stata considerata un’attività
irrinunciabile per il progresso qualitativo del sistema universitario.
una visione proprio a tutto tondo dei problemi dell'università! complimentoni ai sindacalisti cisl.
RispondiEliminake pena
(Adnkronos) - il leader dell'Api Francesco Rutelli oggi, insieme a Bruno Tabacci, ha illustrato un pacchetto di 26 emendamenti per fornire un contributo di "qualita'" ai provvedimenti all'esame del Senato. L'intervento, assicurano Rutelli e Tabacci, fa risparmiare 5 mld che, per la meta', potrebbero essere destinati a tagliare il deficit e l'altro 50% andare a finanziare scuola e universita'.
RispondiElimina"La politica dei tagli lineari adottata dal ministro Tremonti -ha premesso il leader dell'Api- e' una terapia sbagliata. La manovra quindi rischia di non essere l'ultima del 2010, perche' non contiene misure strutturali per far uscire l'Italia dalla crisi". Equita' e' il principio che, secondo i due esponenti dell'Api, e' alla base del pacchetto delle loro proposte, partendo dal contributo straordinario del 5% sui capitali rientrati in Italia con lo scudo fiscale, il cui ricavo (appunto 5 mld) andrebbe a compensare il deficit e a finanziare il settore della formazione (scuola, universita', cultura e ricerca).
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a margine ricordo che le api avevano promesso interventi anche sul ddl gelmini ma della sostanza nulla è dato sapere.
Mi scuso per l'Off Topic.
RispondiEliminaVorrei una indicazione.
Mi sono accorto che uno dei Commissari del Concorso che dovrei sostenere è coautore di diverse pubblicazioni (anche su rivista internazionale) con un candidato. Peraltro tale candidato presenta il 90% della sua produzione su di una unica rivista, il cui Revisore Capo Europeo è anche lui tra i coautori degli articoli.
Sarei intenzionato a ricusare la Commissione, che è stato formata in secondo scrutinio 10 giorni fa. Qualcuno mi può dare indicazione sui tempi e i modi ?
Vi ringrazio
@ Precariomolto
RispondiEliminaper i tempi: devi aspettare che la commissione venga pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, e poi hai 30 giorni di tempo per presentare istanza di ricusazione.
per i modi non so aiutarti.
una curiosita': ma questo commissario e' stato sorteggiato o e' il membro interno?
@precariomolto
RispondiEliminaPer curiosità, la Segreteria dell'ateneo ti ha fornito subito l'elenco dei candidati prima ancora che la Commissione venisse pubblicata in Gazzetta? Oppure lo conoscevi tu per altre vie?
@ Limitedifuribilità
RispondiEliminaE' il Commissario interno
@ Giusy
Ho avuto l'informazione per altre vie, anche perchè la chiamata del Commissario Interno suggeriva fortemente la candidatura di questa persona al concorso in oggetto.
Grazie a tutti.
@ precariomolto
RispondiEliminaocchio a quel che fai. in prima istanza a giudicare della ricusazione è il rettore, difficilmente favorirà un precario a discapito di un ordinario del suo ateneo.
poi, se non ti soddisfa il giudizio del rettore, potrai ricorrere al tar...
@ insorgere
RispondiEliminabe', non dovrebbe favorire il precario, dovrebbe al piu' esprimersi sulla presunta parzialita' o imparzialita' della commissione...
al rettore dovrebbe stare a cuore la trasparenza dell'ateneo che rappresenta, lo scopo di una ricusazione e' chiedere una commissione imparziale, non una a proprio favore.
@ Precariomolto
RispondiEliminacmq valuta l'entita' della collaborazione: se il candidato ha pubblicato tutto e solo con questo coautore commissario, e non ha pubblicazioni a nome singolo e' un conto.
se si tratta invece di qualche pubblicazione tra molte altre con altri autori, o a nome singolo, e' un altro.
Secondo me l'emendamento giusto dovrebbe essere un po' differente: sorteggio completo fra gli ordinari che anno almeno N pubblicazioni negli ultimi 5 anni.
RispondiEliminaN varia da disciplina a disciplina, ma almeno che sia maggiore di zero...
Ci sono concorsi da ricercatore in cui i membri hanno meno pubblicazioni e meno citazioni di me
@ ilgiragipo
RispondiEliminacondivido. l'idea è peraltro presente in nuce nel ddl gelmini.
concordo, chi deve valutare in un concorso deve partecipare attivamente alla ricerca e non può esserne totalmente avulso; fa ridere trovarsi dei giudizi sulla propria produttività e qualità da parte di certi personaggi (a me è capitato di fare un concorso con un professore associato che non aveva mai e dico mai fatto ricerca).
RispondiEliminaIn ogni caso temo che tutti questi discorsi saranno abbastanza inutili, dato che da quello che si legge sui giornali pare che il Governo abbia intenzione di proporre un maxi-emendamento su cui porre la fiducia tanto al Senato quanto alla Camera.
RispondiEliminamaxiemendamento sul ddl o sulla manovrina? e poi quali giornali?
RispondiEliminasulla manovra economica; ilsole24ore di ieri.
RispondiEliminamanovra
RispondiEliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-06-26/ritocchi-invalidi-sicurezza-080300.shtml?uuid=AYGBiQ2B
http://www.asca.it/news-MANOVRA__SAIA%28PDL%29__IN_COMM_SENATO_MAXI_EMENDAMENTO__A_CAMERA_FIDUCIA-926445-POL-1.html
sulla manovra possiamo solo aspettare il testo dell'emendamentop di Zio Giulio: se venisse presentato giovedi' potrebbe esserci la fiducia venerdi' mattina, e quindi l'avvento in Aula del ddl Gelmini potrebbe esserci gia' il 6 luglio anziche' il 13.
RispondiEliminaPS: attendiamo con trepidante apprensione gli emendamenti dell'API sul ddl...
Vorrei segnalarla nascita di un blog su Il Fatto Quotidiano online che, per la prima volta in un giornale nazionale italiano, e' tenuto da un giovane e valente ricercatore, Francesco Sylois Labini: [http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/06/25/se-pensi-che-leducazione-sia-costosa-prova-lignoranza/].
RispondiEliminaFiglio del famoso economista Paolo, fa di mestiere il ricercatore di fisica ma si e' segnalato per la sua analisi quantiativa dello 'tsunami generazione' su cui quest'anno ha scritto un bel libriccino, 'I ricercatori non crescono sugli alberi' [http://ricercatorialberi.blogspot.com/]. Il suo primo articolo-editoriale, del 25 Giungno, e' fra le cose migliori scritte sull'educazione superiore in giornali italiani quest'anno, a mio parere - anche se rimane abbastanza distaccato e sul generale. Lo segnalerei quindi alla critica degli apristi per il gior-index! Che voto gli dareste - anche come incoraggiamento?
Vorrei da voi sapere che cosa e'SCOPUS ,nel senso se una rivista e' indexata su Scpus e' importante quanto una su PUb Med i campo scientifico?
RispondiElimina@Attila, Scopus e' un altro modo di organizzare e referenze/pubblicazioni rispetto a Medline/Entrez Pubmed, ed in piu' puo' dare valutatazioni bibliometriche tipo h-index. In questo senso compete un po' con ISI Web of Science, quello che produce il Citation Index e l'Impact Factor delle riviste che rimangono i sistemi di riferimento.
RispondiEliminaCosa e' l'H Index?
RispondiEliminagiulio tremorti fa rientrare i tagli agli scatti stipendiali nella scuola, causa intervento dei sindacati.
RispondiEliminae l'università?
@Attila
RispondiEliminah-index e' un numero che quantifica sia l'impatto che il numero delle tue pubblicazioni. In pratica, corrisponde al numero di pubblicazioni che hanno ricevuto citazioni su riviste pari o maggiori a quel numero. Per esempio, tu hai 5 papers che han raccolto sinora un minimo di 6 citazioni (anche se magari qualcuno ne ha gia' preso 20 e piu'). Il tuo h-index = 5. Quando ne hai 10 di pubblicazioni, il tuo h-index crescera' con l'aumentare delle citazioni delle vecchie se almeno uno dei tuoi nuovi papers papers ha pure raccolto >6 citazioni, cosi' il tuo nuovo h-index = 6. Per maggiori informazioni, clicca il mio nome.
@ Attila
RispondiEliminabe' la differenza fondamentale e' che PubMed copre solo medicina e life science, Scopus copre tutto.
@ Attila
RispondiEliminavisto che si parla di citazioni, citiamo le fonti:
http://arxiv.org/PS_cache/physics/pdf/0508/0508025v5.pdf
"A scientist has index h if h of his/her Np papers have at least h citations each, and the other (Np − h) papers have no more than h citations each."
@Limite,
RispondiEliminaprima di parlare di h-index, rivela il tuo - altrimenti rimani nel fumoso teorico. Credo proprio che non si corretto dare consigli ad altri colelghi senza esporsi - ma da che pulpito?! WHO are you? Perlomeno dicci qual e' il tuo paper piu' citato - e chiedo a tutti gli amici dell'APRI di farti la stessa domanda ogni volta che sproloqui in questo blog senza esporti! Se continui a celarti sotto uno nick ci sara' un motivo - o sei una/o scienziata/o di poco valore internazionale, o hai paura di rivelare la tua identita' - cosi' altri non faranno confronti. Alla faccia dell'onesta' scientifico-accademica!
@ MaurodellaVIA
RispondiEliminama non sono io che parlo di h-index, e'' lo stesso Hirsch di pirsona-pirsonalmente (cit.)!
NON sviare Limite - dicci il tuo di h-index, visto che ne sei cosi' 'expert' (cannot give your sex, so I use the neutral english).!
RispondiEliminama piuttosto, sto benedetto h-index dovra' essere menzionato nelle valutazioni dei titoli nei nuovi concorsi da ricercatore, o al solito le commissioni si faranno beffe di cio' che e' stato scritto nei bandi?
RispondiEliminaNon pensate di poter sostituire la realtà con un numero, o una filozza di numeri. Ve lo dice la fisica teorica, quinci e quivi.
RispondiEliminaGia' nella realta' fisica si possono misurare solo proprieta' fisiche, figuriamoci nella realta' sociale e morale, dove non ci sono quantita' ma, propriamente, "significati", "valori".
E la valutazione della ricerca e' una questione di significati e di valori, altrimenti non varrebbe un'acca.
Lo h-index e' estremismo protestante scientista.
RispondiEliminaLo dice anche Israel
RispondiEliminahttp://gisrael.blogspot.com/2010/06/pur-di-soddisfare-i-parametri-che-vada.html
con il quale pure non vado d'accordo su tante altre cose.
e se lo dice Israel! ...
RispondiElimina@Euro
RispondiEliminaNon penso che tutti gli amanti dei vari IF, h-index etc vorrebbero utilizzare SOLO questi parametri per misurare (ex-ante come ex-post) se stessi e i loro colleghi. Gli indici sono (sarebbero) un valido supporto per chi deve valutare e selezionare, e come tali penso vadano considerati. Sottolineo supporto. Per fare un parallelo, e' come se si volesse accusare chi oggi con buona ragione sostiene che ci vorrebbe la prova televisiva per stabilire se un pallone ha varcato o no la linea di porta di voler sostituire gli arbitri con una troupe di moviolisti. Gli strumenti si sviluppano a sostegno dell'azione umana, non per sostituirla.
@ France
RispondiEliminaQuesto e' cio' che sostengo anch'io - tranne il parallelo fra prova televisiva e parametri quantitativi. Tal parallelo e' appunto cio' che combattiamo.
@FRance ed Euro
RispondiEliminaChiaro che parametri quantitativi monodimensionali non possono dare la valutazione globale di uno scienziato od accademico. Ma e' un buon punto di riferimento - poiche' chi ha un buon h-index e' molto difficile che venda fumo o sia un ultra-raccomandato. O no?
Amici, sarei contento anch'io dell'emendamento, ma a che pro adesso, dato che i concorsi per ricercatore sono oramai esauriti (i pochi rimasti non sono banditi dagli atenei) e che i prossimi si faranno con nuove regole (in sostanza, commissioni interne ai dipartimenti) e a tempo determinato? Anzi, a questo punto, dopo aver subito danni dal meccanismo di elezione per le ultime due tornate, questa modifica normativa pare quasi uno sfottò nei nostri confronti.
RispondiEliminadino
Arriva la Croce Rossa del Sole 24 Ore per dare fiato al problema delle diverse conseguenze del blocco degli stipendi su giovani ricercati, da una parte, e docenti anziani, dall'altra.
RispondiEliminaTrovati da le notizie essenziali sulla disparita' dei tagli, e ci mette anche una bella tabella stipendiale
http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/10-06/100628/SIKGW.tif
e il matematico Figa' Talamanca porge un sostegno alla causa, con un commento ben assestato
http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/10-06/100628/SIKH4.tif
Buono, inoltre, il quadro complessivo della situazione stagnante in tema di Universita' nel dipinto non firmato
http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/10-06/100628/SIKH1.tif
@ dino
RispondiEliminanon precorrere i tempi. la riforma gelmini non avrà tempi rapidi. ci sarà almeno un'altra sessione oltre alla prima 2010. e non è escluso che la parte della riforma relativa ai concorsi venga stralciata e rinviata sine die
In questo articolo del "Messaggero" vi si trova, fra l'altro, la dichiarazione "ufficiale" dell'ex Rettore dell'Univ. di Padova Milanesi che colà stanno cercando di "trovare accordi con i ricercatori offrendo loro un programma di assunzioni per i prossimi anni".
RispondiEliminaOpss... l'articolo del Messaggero e' questo
RispondiEliminahttp://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/10-06/100628/SIKXR.tif
Sulla questione degli stipendi dei ricercatori (va beh, averceli di questi problemi):
RispondiElimina1. grande lungimiranza della cara ministra, alla quale si dovrebbe rinfacciare che come al solito sono penalizzati i più giovani.
2. Queste misure aumentano ancora di più il divario con le retribuzioni della ricerca in europa: ormai un post-doc medio basso all'estero vale quanto un ricercatore prima della conferma....e se entri a 40 anni come finora, prendere quella miseria, davvero ti ritrovi ad invidiare un operaio qualificato.
3. Mi sembra che questa sia una questione politica importante: se la misura resta nella manovra, significa che la figura del RTI subirà una svalutazione significativa e forse senza possibilità di tornare indietro. Di solito chi guadagna di più conta di più e quindi un RTD, pur con le incertezze del tempo determinato, costerà di più, guadagnerà di più, avrà più responsabilità, etc.: difficile che questo non porti ad una valorizzazione definitiva di questa figura in tutti gli ambiti.
@ alembico
RispondiEliminamah, io so di postdoc al primo anno in USA che guadagnano piu' del doppio di quello che prende un postdoc italiano e un ricercatore neo assunto. Giacche', se non sbaglio, un assegnista e un ricercatore neoassunto in Italia guadagnano praticamente la stessa cifra.
@Limite
RispondiEliminama ci dici chi caxxo sei?
o almeno il tuo h-index???
@precariomolto
vai dal procuratore della repubblica
ciao
INXULATOR
metti una k al posto della x
@ limite
RispondiEliminaChe in Italia si possa dire tranquillamente che "un assegnista e un ricercatore neoassunto in Italia guadagnano praticamente la stessa cifra" e' parte del problema.
E i contributi pensionistici? E le tasse?
I contributi oggidi' sono attorno al 23%, sempre un 10% in meno rispetto ad un lavoratore dipendnete. Vero che sono saliti rispetti all'inizio del decennio, quando erano ancora al 10%, frutto dell'impostazione "risparmista" ed "emersista" del concetto di co.co.co.co.co.
Si potrebbe eventualmente affermare che questo fatto corrisponda ad una cultura della "previdenza privata" che si vuole promuovere fra i giovani. Ma quanta previdenza privata vedi in giro fra assegnisti e co.co.co.co., che ovviamente andrebbe fatta con versamenti volontari da detrarre rispetto al netto percepito?
Poi, sulle tasse, il fatto che la gente se ne freghi o lo consideri addirittura un fatto positivo (l'esenzione, dico), lo considero un danno sociale e morale gravissimo, anch'esso parte di un problema piu' grande (che vede la spesa pubblica in toto come spreco) e non parte della soluzione.
L'H Index viene calcolato solo su Scopus ,che calcola automaticamente oppure ci sono altri metodi?
RispondiEliminaQuello calcolato da Scopus puo' essere inserito nel curriculum come valore ? va specificato che e' stato calcolato da Scopus?
Cari amici,
RispondiEliminaper amore di chiarezza, segnalo (solo oggi, perchè ne ho avuto conferma solo ieri notte: ma la chiarezza è sempre importante, anche quando arriva con ritardo) che la proposta che "limite" ha sottoposto all'APRI era anonima, come giustamente contestatogli da Fra, Mauro ed altri. Quanto ribattuto dallo stesso "limite", invece, ovverosia che aveva rivelato la sua identità, non è vero. Anzi, per la precisione, è una mezza verità. Infatti, la sua identità è stata rivelata ad un solo socio (cosa che, evidentemente, risulta affatto diversa dalla averla rivelata all'associazione, che poi era il soggetto chiamato ad esprimersi sulla proposta stessa), senza che tale socio fosse autorizzato a renderla nota neppure all'interno dell'associazione medesima: autorizzazione che, per altro, quando è stata espressamente richesta, è stata puntualmente negata.
Potrei commentare la vicenda, ma siceramente mi pare ultroneo. Dunque, considerate questo mio post privo di commenti come una nota di servizio APRI.
In ogni caso, colgo l'occasione per ribadire che tutti possono sottoporci le loro proposte (preferibilmente presso i recapiti appositamente indicati sulla nostra home page), nel qual caso è FORTEMENTE CONSIGLIATO metterci "nome e cognome". Se proprio volete, però, potete anche non metterceli, basta che poi, se la cosa vi viene contestata, non pretendete pure di averceli messi.
Tom
@ Bombadillo
RispondiEliminaCaro, Bombadillo,
per amore di chiarezza, ti rispondo, perche' questa che scrivi e' una mezza verita' :)
Intanto bentornato. Erano secoli che non ti si vedeva qui.
Quando ho inviato la bozza ad Arsen Palestini l'ho fatto, come detto, dal mio indirizzo email. Tra l'altro Arsen, mi conosce, anche se indirettamente, da circa due anni. Indirettamente, prima che si presti ad ambigue intepretazioni, vuol dire che abbiamo conoscenze in comune, ma non ci siamo mai incontrati fisicamente.
Quando ho inviato la bozza ad Arsen non gli ho assolutamente detto di non rivelare la mia identita', lui puo' confermare. Quindi pensavo che tranquillamente vi girasse la bozza con il mio nome, e mi aspettavo infatti una risposta in email da qualcuno di voi sulla proposta presentata.
Siccome la risposta non arrivava, ne' Arsen mi aveva riscritto qualcosa in propostio (lui era via per un concorso tra l'altro) dopo forse una settimana ho chiesto notizie qui sul forum ad Insorgere, che mi ha risposto che la bozza era stata sostanzialmente rifiutata perche' anonima e comunque non condivisa. Ma la bozza non era anonima. Primo perche' io non avevo chiesto che lo fosse, secondo perche' all'limite (autocitazione) si poteva considerarla a nome di Arsen (socio Apri).
Arsen, appena tornato dal concorso, ed avendo letto la rispota di Insorgere, mi ha scritto un'email chiedendomi se volevo che confermasse che la bozza NON era anonima, che l'avevo spedita a lui, e dicendomi che se volevo poteva risottoporla a suo nome, essendo lui anche socio, perche' comunque lui la condivideva.
Io gli ho risposto che visto che era chiaro che nella sostanza, a prescindere dal proponente e dall'anonimato o non anonimato, non vi interessava come associazione sostenerla, mi sembrava inutile andare avanti.
Considero anch'io chiusa qui la questione. Se avro' voglia di contattare il Cineca direttamente per conoscere quanti sono gli assegnisti in scadenza lo faro' per conto mio.
Quanto a tutta questa "curiosita'" o "preoccupazione" sulla mia "vera identita'" francamente mi risulta incomprensibile.
Decine di persone scrivono qui, senza che se ne sappiano gli estremi anagrafici. Arsen puo' confermare che sono dottore di ricerca ed assegnista di ricerca al quinto anno, e possiedo un h-index.
E io dubito fortemente che tu o altri di voi possiate dire con certezza la stessa cosa di piu' della meta' delle persone che scrivono su questo forum. Che tra l'altro non mi sembra preveda requisiti scientifici d'ingresso per accedervi e per scrivere.
Quindi qual e' il problema?
se un commissario si dimette cosa succede esattamente?
RispondiEliminasi risorteggia estraendo nuovi numeri?
@Limite
RispondiEliminaLasciando stare i complicati dettagli della tua proposta semi-anonima, non c'e' nessuna curiosita' morbosa sul tuo nome. Solo che scrivi in modo logorroico e ripetuto, manipoli discussioni su vari posts, e poi addirittura parli di h-index, spesso mettendoti in cattedra. Fare tutto questo dietro il paravento di anonimita' non e' corrett - mica sei un referee! Altri che scrivono spesso qui li conosciamo, anche se usano nicks. Ma a te ti conoscerebbe solo Arsen. Il quale e' stato chiamato in causa piu' volte ma non risponde, sinora. Sinche' non chiarisci questo, non si puo' prendere per genuino quel che scrivi e fai - clear?!
Caro Limite,
RispondiEliminanon è mio costume ricorrere alle mezze verità: preferisco di gran lunga le verità scomode.
Quella che ho da ultimo riferito, del resto, è la verità piena, perchè:
1. che Arsen conoscesse la tua identità anche io l'ho affermato;
2. non ho preteso che tu gli avessi espressamente vietato di rivelarla a noi.
Ho scritto, al contrario,"senza che tale socio fosse autorizzato a rivelarla", che mi pare cosa affatto diversa. E poi ho aggiunto "autorizzazione che, per altro, quando è stata espressamente richiesta, è stata puntualmente negata".
Tu lo davi per scontato che Arsen avrebbe rivelato la tua identità? Ma davvero davvero? Povero incompreso!
Non è, invece, che davi per scontato il contrario, visto che non l'avevi mai voluta rivelare, e che non avevi autorizzato Arsen a farlo? Del resto, altrimenti, perchè sei ricorso proprio all'unico con cui già ti conoscevi, che doveva fare da tramite, invece di spedire la tua e-mail all'indirizzo istituzionale, che fa bella mostra di sé sulla nostra home page?
Facciamo a capirci: qui ognuno può rimanere anonimo. Il blog serve appunto a questo.
Solo che io quelli che vogliono fare i furbi non li ho mai digeriti. E tutti si devono rendere conto che, se pure nessuno di noi dell'APRI vuole fare il furbo, rimane il fatto che, come diceva Totò, qua nessuno è fesso!
Tom
[Segheria]
RispondiEliminaSi sentiva proprio la mancanza dell'ottimo Tom Bombadillo e dei suoi preziosi interventi. Esiziale. Chiedo gentilmente a Scorezon un commento alla sua maniera, per festeggiare adeguatamente l'evento.
Se ce l'hanno messo in quel posto è colpa di gente come voi, che critica la politica e parla in politichese. Passno i giorni, i mesi ed i post, tante chiacchere ma in finale non cambia nulla, anzi peggiora.
RispondiEliminaIn questi ultimi mesi, causa fallimento di molti PRIN, diversi miei colleghi hanno saputo che a breve rimmarranno a casa, no money in cassa. La cosa buffa è che nel gruppo a rimetterci per l'insuccesso sono sempre i più sfigati, molti dei quali con diverse pubblicazioni all'attivo nell'anno in corso, per gli strutturati invece a fine mese ci sarà lo stipendio, PRIN o non PRIN, pubblicazioni o non pubblicazioni, risultati o non risultati, a vita. Allo stipendio, seguiranno poi i meritati o immeritati scatti stipendiali ed ovviamente dulcis in fundo, la pensione. A pagare ovviamente, i soliti noti.
Questo è ciò che ci rende ridicoli davanti al resto del mondo, l'incapacità di ribellarci ad un sistema evidentemente marcio ed ingiusto. Continuiamo pure con l' evidenziare gli articoli sui vari giornale, con l'aspettare l'ennesima riforma fatta senza considerarci, a commentare gli interventi dei vari onorevoli, continuiamo a commentare e poi a commentare e stiamo fermi mentre il futuro passa veloce trainando carrozze d'oro cariche di ultrasessantenni che ci mostrano il dito medio.
veramente patetica questa discussione limite...
RispondiEliminaStrano che non facciano alcun milleproroghe, a prima vista
RispondiEliminahttp://www.palazzochigi.it/Notizie/Palazzo%20Chigi/dettaglio.asp?d=58623
Cio' significa la morte del CNVSU, ad esempio...
http://www.cun.it/media/105472/mo_2010_06_22_002.pdf
in attesa dell'ANVUR, beninteso...
@ ganjalf
RispondiEliminahai perfettamente ragione. penso da tempo che ciò che ci manca - come generazione - è un po' di sana aggressività.
prima o poi ci sveglieremo collettivamente
domanda:
RispondiEliminagli stipendi inglesi inidicati in bandi e calls sono netti o lordi? e se lordi qual'è il livello di tassazione?
Ovvio che si indica il lordo.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i contributi pensionistici, inoltre, la quota globale di versamento obbligatorio al fondo statale e' inferiore al caso italiano; questo vuol dire che la pensione di stato e' modesta e tutti si fanno anche una pensione integrativa privata. Questa "percezione delle cose" e' radicata nella coscienza e nella pratica di quel Paese, peraltro, mentre in Italia uno pensa sempre che poi alla fine paga Pantalone.
A naso puoi usare questo sito come aiuto per la comprensione del rapporto lordo/netto
http://www.netsalarycalculator.net/
@Insorgere
RispondiEliminaAd occhio e croce in UK un PostDoc si prende intorno alle 2000 sterline pulite al mese ed un junior Lecturer poco di piu', ma sempre sotto le 2500. Comunque in UK ora: 1) la sterlina sta ritornando su (da sotto 1.1 a 1.23 Euro/sterlina); 2) c'e' blocco stipendi per almeno due anni; 3) c'e un non dichiarato blocco di turnover in quasi tutte le facolta' delle grosse e medie universita' ; 4) Ci sara' un taglio di quasi un quarto dei fondi statali all'educazione superiore e qualcosa di simile, sembra, pure ala ricerca...
Italia Oggi segnala un lavorone di CampusPRO sulla proposta di pensionamento a 65 anni; complimenti a CampusPRO
RispondiEliminahttp://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2010/06/29SIQ2073.PDF
@ mauro
RispondiEliminaquindi una proposta di 45000 £ per un incarico di lecturer mi pare di capire che sarebbe poco sopra media, right?
@tutti/e
RispondiEliminaScusate, sono tornato a leggere il blog solo oggi. Confermo tutto cio' che hanno detto sia Tom che Limite, se ho fatto qualche errore "procedurale" nella proposta di post sul censimento venuta da Limite me ne scuso e me ne prendo la colpa.
E' capitato mentre stavo sotto concorso e ci avevo il cervello in pappa (anche un po' durante le prove scritte).
In ogni modo, io resto favorevole a una qualche forma il piu' possibile esatta di quantificazione degli assegnisti in scadenza perche' avremmo in mano finalmente il reale numero dei nuovi disoccupati nell'ambito della ricerca. Ce l'hanno (magari calcolato a spanne, non lo so) un po' tutte le categorie, alla nostra manca. E invece sarebbe un'informazione importante in fase di rivendicazione, proposta, ecc.
Segnalo, invece, riguardo al post principale, che qua non sta bandendo nessuno, e siamo a fine giugno. Bologna ha comunque "promesso" entro il mese prossimo 78 posti. Vedremo.
Un mezzo OT e un pò provocatorio, ma può portare ad un notevole risparmio in manovra finanziaria e uno svecchiamento generale.
RispondiEliminaProposta che qualunque funzionario pubblico (parlamentare, presidente regione, assessori etc etc) che ha maturato i requisiti per la pensione, non riceva alcun stipendio per la sua carica pubblica (escluso rimborso spese).
In fondo Lo stesso Tremorti ha detto che lavorare per lo stato deve essere un onore!
insorgere
RispondiEliminasolitamente per un posto di lecturer offrono 30-35 mila l'anno, a Londra (e forse pure Cambridge e Oxford) arrivano a 40-45 mila
@Limite
RispondiEliminama ci dici chi caxxo sei?
o almeno il tuo h-index???
@precariomolto
vai dal procuratore della repubblica
ciao
INXULATOR
metti una k al posto della x
ma avete capito voi quanto presenta il maxi-emendamento? Questa settimana o la prossima?
RispondiEliminaallo stato sembra che sia il relatore che sta lavorando ad una serie (per ora una trentina) di emendamenti concordati con il governo.
RispondiEliminaè un penoso mercato delle vacche
Lo dicevo io che c'e' un'aria da stalla
RispondiElimina@insorgere
RispondiEliminaLa cifra che tu dici e piuttosto buona, non da junior lecturer. Un full prof guadagna dalle 50000 pounds in su.
Buon articolo di Piergiorgio Strata sulla "Stampa", che, nei fatti, difende l'idea del pensionamento a 65 anni, ponendo delle condizioni sulla conservazione delle possibilita' di fare ricerca per chi ne e' capace. Il titolo, purtroppo, non rende bene l'idea: "Quei professori troppo giovani per la pensione"
RispondiEliminahttp://rassegnastampa.crui.it/minirass/esr_p1.asp
Gelmini a Radio Anch'io:
RispondiElimina"Nella manovra nessun taglio per l'Università"
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=142518
@ euroscience
RispondiEliminastrata sembra aver cambiato posizione. non molto tempo fa ci scontrammo duramente con lui su questo.
in effetti quell'articolo è una buona cosa. tuttavia si deve segnalare il perdurante silenzio del governo sulla questione, nonché il moltiplicarsi di emendamenti bi-partisan per ripristinare il pensionamento a 75 anni....
@ insorgere
RispondiEliminasi vede che si e' informato meglio su come funzionano le universita' europee, e soprattutto sul fatto che negli USA, nonostante non ci sia un'eta' di pensionamento obbligatorio, i docenti ultra-sessantacinquenni rimangono sempre una quota bassa.
In Europa devi avere sempre una regola di base per il pensionamento, soprattutto in sistemi autogovernantesi come quello universitario, altrimenti la gente riesce sempre ad approfittarsene perche' la valutazione ad personam non ha la stessa forza, e rispetto, degli USA.
Quel che ha detto oggi la Gelmini, anche ad un paio di giornali, e' stato riportato sul Gelminometer - cliccare il mio nome per il link aggiornato. Volete che passinon inosservate ste parole? No comment!
RispondiEliminaè una poveretta che parla per dar aria ai denti, inutile perdere tempo ad ascoltar le sue parole.
RispondiEliminanon conta nulla, le politiche del suo ministero le decidono altri, le ci mette solo la faccia
Ne abbiamo le tasche piene delle solite filastrocche per bambini... e poi quella solita solfa sui corsi tipo "Scienze della Comunicazione"... ma si rende conto di quanta gente studia Giurisprudenza, per poi biascicare un'abilitazione dopo anni di praticantato aggratis... e ci sono 230.000 iscritti all'ordine, record europeo ovviamente.
RispondiEliminapensa che ci sono anche laureate(!) in giurisprudenza a Brescia che poi vanno a Reggio Calabria per passare l'esame di stato, chissà perché?
RispondiEliminaAlemanno: «Casello sul Gra? lo sfondo con l'auto».
RispondiEliminaE l'università?
La Gelmini: "Il 3+2 non funziona"
RispondiEliminahttp://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201006articoli/56325girata.asp
@ insorgere
RispondiEliminase puo' esserti d'aiuto nel mio settore i bandi UK da Lecturer non-Londra non-Oxford non-Cambridge, sono piu' o meno sempre indicati con la fascia 35.000-45.000 sterline (lorde) "depending on qualification and experience".
poi non so se in UK ci sia una variabilita' tra i vari settori disciplinari.
se un commissario si dimette se ne sorteggia un altro, con quelle strane tabelle di numeri casuali che vengono mostrate nei "dettagli" dei sorteggi.
Lippi
RispondiEliminaIl 4-3-1-2 non funziona
@Limite. Tuo settore in UK? Which one?
RispondiEliminaIeri su Nature e' apparso un articolo di fondo sulla riforma Gelmini e lo stato della univesita' italica
RispondiEliminahttp://www.nature.com/news/2010/100630/full/466016b.html. L'ha scritto Alison Abbott che dalla Germania deve avere contatti con ricercatori italiani. Ho messo l'articolo fra quelli da valutare per il Gior-index sul Gelminometer2. Voi che voto gli dareste (considerando che, non essendo in Italia ne' italian, la Abbott non puo' avere una visione profonda dei problemi etc.)?
Temo che la tenure-track citata nell'articolo venga interpretata fuori dall'Italia in maniera diversa da quella che è veramente, ovvero una tenure "a perdere" con il suo collo di bottiglia, in assenza di fondi, nella chiamata degli atenei. Ma forse questa va fuori il focus dell'articolo, i ricercatori staff.
RispondiEliminaInoltre si afferma che i ricercatori "per legge" non hanno la possibilità di ottenre l'abilitazione "But the law does not offer a way for existing ricercatori to get on the list.". Mi sembra che il DDL non impedisca ai ricercatori di ottenere l'abilitazione, o sbaglio?
Il problema semmai è sui fondi che, secondo i ricercatori, verrebbero usati per far passare i ricercatori TD ad associati (teorema la cui dimostrazione non mi appare ovvia).
Molto istruttiva invece la curva con l'andamento dei finanziamenti alle università....
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2010/07/01SII4286.PDF
RispondiEliminail secolo d'italia riporta tra virgolette dichiarazione di mary star.
1. annuncia discussione ddl in senato a metà luglio (possibile)
2. comunica che discussione alla camera durerà un mese (ridicolo)
3. afferma che tutto il disposto legislativo sarà approvato in via definitiva entro ottobre, cioè per l'inizio anno accademico. (neanche con un miracolo)
4. asserisce che stanno già stendendo il testo dei regolamenti e decreti attuativi per rendere il tutto operativo in poco tempo (in parte notizia era stata data in maniera informale da chi materialmente redige i regolamenti, si può però notare che è difficile stendere i decreti attuativi finché non si ha in mano il testo definitivo...)
a integrazione di quanto già scritto segnalo che c'è un unico modo di chiudere davvero la partita in tempi rapidi: maxiemendamento più fiducia. sarebbe una forzatura, l'ennesima, che soffocherebbe il dissenso interno oltre a comprimere - come d'uso - l'autonomia del parlamento. lo faranno davvero?
RispondiEliminaNo
RispondiEliminaquell'articolo di Nature è scritto su dettatura.. dice un sacco di fandonie
RispondiEliminaoff-topic, chiedo scusa
RispondiEliminache voi sappiate esiste un temine entro il quale le università devono pubblicare in gazzetta ufficiale le commissioni già sorteggiate e stabilite definitivamente dal ministero o possono andare avanti ad oltranza? E che interesse possono avere a tardare?
Grazie
@ Cirano
RispondiEliminabella domanda, effettivamente non lo so. e dubito che esista una tale termine.
l'interesse puo' essere uno solo, prendere tempo, aspettare che altri concorsi dello stesso settore si svolgano per eliminare concorrenti titolati, etc. il solito insomma.
se non sbaglio le commissioni devono terminare i lavori entro 6 mesi dalla nomina in Gazzetta, (o dopo 6 mesi dopo i 30 giorni in G.U.?).
considera pure che molte sedi chiedono le pubblicazioni dopo la nomina in Gazzetta, se la nomina va in GU ad agosto, che qualche candidato si distragga e non mandi le pubblicazioni in tempo e' altamente probabile.
effettivamente c'è un "vuoto normativo", la legge prevede una tempistica per l'espletamento dei lavori della Commissione, ma non per la nomina della Commissione successiva ad elezioni più sorteggio, possono passare anche molti mesi volendo (soprattutto se la Commissione non è venuta proprio come volevano...), a meno che uno non faccia ricorso contro l'irragionevole allungamento dei tempi (tipo irragionevole durata del processo)
RispondiElimina@tutti, off-topic
RispondiEliminavi segnalo un video preparato dai ricercatori precari degli enti "inutili"
http://www.youtube.com/watch?v=EHZTtYvRXhw&feature=player_embedded
Guardando le iniziative di protesta degli enti di ricerca e delle università si coglie una sostanziale differenza: negli enti è sentito da tutti il problema dei precari, perchè è chiaro che persone con 10 anni di esperienza non possono essere facilmente rimpiazzate, mentre nell'università sembra che i problemi li abbiano solo i RTI. Propongono lo sciopero della didattica, quando spesso i prof non si fanno scrupolo a mandare in aula persone appena laureate o con scarsa esperienza. Ho partecipato a congressi in cui i dirigenti degli enti (analogo dei PO) sottolineavano spesso che una parte significativa del lavoro di ricerca era svolto da precari. Nel mio SSD non ho mai visto un gesto simile da parte di ricercatori o professori.
Alessandra
@ Alessandra
RispondiEliminasei un'assegnista di lungo corso/in scadenza?
Io mi chiedo dove portera' la protesta che stanno organizzando i Ricercatori T.I. Io trovo che stiano sbagliando: invece che fare il gioco di associati e ordinari e piu' in generale della difesa ad oltranza dello status quo, dovrebbero a tutta forza reclamare un accesso sicuro a un sistema di tenure track serio e finanziato. Parallelamente dovrebbero chiedere ad alta voce il pensionamento a 65 anni. Obbligatorio, fatta salva la possibilita' di continuare a insegnare a contratto per chiunque dimostri di meritarlo.
RispondiEliminaInsomma devono saldare la loro protesta con chi e' precario e non confondersi nell'anonima lamentela del taglio dei fondi.
Mattia
@ Limite
RispondiEliminaho già superato la scadenza (3 anni dottorato + 5 di assegno di ricerca)... ancora 1 anno e mezzo e poi ho raggiunto anche il limite del contratto da RTD
Alessandra
@ Alessandra
RispondiEliminacioe' sei a 4 anni e mezzo di RTD?
@limite
RispondiElimina3 anni e mezzo da RTD, ma per un ente di ricerca.
Alessandra
@ Alessandra
RispondiEliminaper spiegare l'indifferenza verso i precari di lungo corso nelle universita' io ho una sola teoria.
nelle universita' chi "deve entrare", perche' un ordinario decide, a torto o a ragione, che merita, che gli sta simpatico, che gli fa comodo, che "e' la persona giusta", che ha il cognome giusto, l'atteggiamento giusto ... e chi piu' ne ha piu' ne metta, entra subito.
e con subito intendo subito dopo il dottorato, a volte anche prima, o al massimo un anno o due dopo. il merito c'entra assai poco.
la stragrande maggioranza di tutti quelli che vanno oltre i due/tre anni di assegno, sono semplicemente persone che il "sistema" non e' interessato, a far entrare. questo prescinde il piu' delle volte dalle qualita' della singola persona.
per questo il sistema non si interessa di chi raggiunge il limite dei vari contratti a tempo determinato (assegni, RTD). queste persone sono per lo piu' andate avanti a dispetto dell'atteggiamento del "non siamo interessati a farti entrare" e quasi sempre assistendo nel frattempo ad una lunga fila di "giovani" che entravano con meno titoli e meno merito negli stessi dipartimenti dove loro restavano "precari".
come stupirsi quindi se poi nessuno davanti ad un assegnista in scadenza si straccia le vesti?
LA VERGOGNA:
RispondiEliminain tutte le università partono azioni di protesta x difendere i privilegi dei RTI ... e i precari? Chissenefrega!
Precari di tutta Italia, unitevi CONTRO queste proteste strumentali e pretestuose, che vogliono solo difendere i privilegi dei mangiapane a ufo!
Alessandra,
RispondiEliminami dispiace per te ma in queste discussioni non troverai nè solidarietà nè stimoli di ribellione. Dai un occhio ai post degli ultimi mesi/anni e capirai che qui si è troppo impegnati a parlare di merito eda fare confronti con gli standard europei, insomma non c'è tempo nè lo spazio per organizzare qualcosa di lontanamente simile ad una forma di protesta. D'altra parte basti guardare quanto il numero dei frequentanti del blog sia rappresentativo del numero di precari.
Di conseguenza parallelamente alle interessantissime discussioni sul tenure track, sulle minchiate del tal parlamentare e o senatore seguite dai100-200-300 commenti dei soliti che se la fanno e se la dicono arrivano puntualmente, tagli, bastonate ed inculate.
Cosa vuoi che ti dica una generazione a cui evidentemente piace essere sodomizzata, non c'è altra spiegazione.
Avessimo le palle ci schiereremo tutti adifendere la tua causa e quella di altri colleghi nella tua situazione.....10 anni di precariato e poi un calcio in culo è una vergogna e basta, merito o non merito.
INXULATOR,
RispondiEliminase aspetti che qualcuno protesti per te, se.. ciao!! I precari devono tirare fuori i marroni, i loro.
ok ganjalf, tutto giusto. bisogna avere il coraggio di uscire allo scoperto e di lottare.
RispondiEliminati seguo, precisamente tu cosa proponi di fare?
@ insorgere
RispondiEliminanon so perche' ma questa mi pare di averla gia' sentita.
ma perche' ogni volta che qui qualcuno scrive che bisogna fare qualcosa per difendere, rappresentare, e far alzare la voce ai precari di lungo corso, e che in questo blog nessuno sembra preoccuparsene, o tu o France o qualcun altro scrivete regolarmente:
"ok, tu cosa proponi di fare?"
se voi non volete fare nulla a questo riguardo, che senso ha chiedere ogni volta "tu che cosa proponi di fare?". d'altra parte l'associazione dei precari l'avete fondata voi, no? mica chi vi legge.
mi pare che lo avete gia' scritto piu' volte che i precari di lungo corso/assegnisti in scadenza e compagnia cantando non sono tra le vostre priorita' no?
quindi perche' ricomnciare sempre da capo con questo "tu che cosa proponi di fare?"
ma non sarebbe piu' coerente scrivere "abbiamo gia' scritto piu' volte che dei precari di lungo corso alias assegnisti in scadenza non ci importa quindi cortesemente andate a leggere il blog di qualche altra associazione di precari"
senno', se sei d'accordo con Alessandra e ganjalf, che bisogna avere il coraggio di uscire allo scoperto e di lottare per i precari di lungo corso, tu, insorgere, "che cosa proponi di fare"?
Che Limite chieda ad altri di avere coraggio a me sembra paradossale. Oh Limite, che proposta coraggiosa avresti, o quale esempio di coraggio potresti addurre a parte i vari sproloqui che fai su sto BLOG?
RispondiEliminacaro Maurodellavia
RispondiEliminanon sono io che chiedo ad insorgere di avere coraggio, e' semmai lui che dice scrive a ganjalf "bisogna avere il coraggio di lottare..." e dice di essere d'accordo su questo punto.
quanto a me, io la mia proposta l'ho fatta e strafatta, come ben sai. e come molti che leggono qui potranno confermarti.
rispondi sul merito di quello che scrivo, una volta tanto.
tu che sei socio APRI.
qual e' la proposta dell'APRI per difendere, rappresentare e far alzare la voce ai precari di lungo corso dell'universita'?
qual e'?
se non c'e', ditelo tranquillamente, non e' un problema. ma rispondere ogni volta "tu che cosa proponi di fare?" non ha nessun senso.
Caro Limite e caro ganjalf,
RispondiEliminaesistono altri siti di precari dove si gioca a chi fa la voce più grossa. Anche molti siti di sigle sindacali non sono da meno. Andateci.
La speranza mia, di France, di Insorgere, di Mauro, di Bomba, di Mino, di Untenured, di Antonio ecc (mi scuseranno se parlo in vece loro) è che occorre anche un po' ragionare oltre che arrabbiarsi, e identificare bene cosa non va nel sistema prima di tentare di entrarvi a colpi di mortaio da 24
E' assai possibile che la nostra generazione sia fottuta, ma non è entrando in un sistema marcio, ed assicurandosi il culo sulla sedia, la tredicesima e l'INPDAP per altri trent'anni che risolveremo i nostri problemi, sapete? L'ideale sarebbe entrare in un sistema che ci permetta di fare la cosa per cui abbiamo grande passione; che ci liberasse dalla demenziale struttura dell'Accademia; che ci desse la possibilità di un lavoro come tanti nostri coetanei in Europa ed in USA hanno.
Per sistemarsi per sempre, in fondo, basta una rapina ben riuscita o trovarsi un partner col dinero. L'ope-legis o la stabilizzazione del precario in quanto precario sono tristi surrogati di queste due possibilità. Fare il burocrate dell'università è roba davvero da sfigati. Se volete urlare per ottenere questo, accomodatevi in un altro sito, questo non fa davvero per voi.
un cordiale, ma sconsolato saluto
nerzin
@ nerzin
RispondiEliminanon so bene perche', ma quando leggo messaggi come il tuo mi viene sempre il dubbio che chi li scrive il culo al caldo ce l'abbia gia'.
in ogni caso:
1) qui nessuno ha parlato di stabilizzazioni
2) costruire per il futuro non esclude la possibilita' di battersi il presente.
Limite
RispondiEliminaIo non ti diro' mai che la difesa dei precari non e' la priorita' perche' non e' cosi'. Smazzarsi a fare questo "lavoro" inutile di premere su tizio e caio, creando una nuova associazione sulla cenere di un movimento che chiedeva, e a gran voce, "stabilizzazioni dei curricola" e "piu' soldi alla ricerca" come unica soluzione, e' soprattutto difendere i precari, di breve e lungo corso. Tu vuoi imporre una riforma solo per quello che e' il problema degli asegnisti in scadenza, e per carita' mica dico che non hai ragione, ma vorrei sapere come quello che abbiamo finora proposto noi (e non te lo sto a rielencare per non tediare l'uditorio) sia contrario agli interessi dei "precari di lungo corso".
Quanto al discorso "tu cosa proponi?", guarda che mica e' una provocazione. Veramente a tutti noi, specie quelli che sono veramente precari di lungo corso, piacerebbe sapere da chi li accusa di perdere tempo e fare il gioco della Gelmini, cosa si potrebbe fare in alternativa.
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: sparisco per un po'. E qualcuno sara' contento... Nulla di grave, solo ferie ;-)
sono già giunte ottime risposte.
RispondiEliminaper parte mia propongo di impegnarsi in tutti i modi perun sistema trasparente il cui cardine sia una seria valutazione ex-post. tutto il resto è fuffa.
quanto alla domanda "tu cosa proponi di fare?", non si tratta di polemica ma di semplice curiosità.
perché, essendo nel giro a livello locale e telematico, mi pare che le proposte siano sempre le stesse vaghe richieste di più posti per tutti. Io francamente credo che qualche posto in più non sarebbe male, tuttavia non è quella ovviamente la soluzione dei nostri problemi, se li pensiamo da un punto di vista sistemico e non solo per salvarci il culo
[PETER]
RispondiEliminaSalve, vi chiedo conferma di una cosa che ho sentito dire in giro ma che non ho ben capito. E' vero che le attuali bozze di riforma, che intorducono il RTD al posto del RTI, prevedono che non possano concorrere ai posti RTD coloro che abbiano già svolto più di 4 anni come assegnisti o similari presso le univ.? In questo caso un assegnista che entrasse nel 5 anno di assegno si taglierebbe fuori dai giochi da solo: oppure mi sbaglio?
Caro Limite,
RispondiEliminaunfortunately il culo al caldo non ce l'ho. Campo con un progetto di ricerca che ho proposto in prima persona e la Regione mi ha approvato. Dura due anni. Dopo chissà.
Ma, scusami la presunzione, so quanto valgo e cosa so fare; e so che -a meno di crasse stupidaggini nei mesi a venire- un posto all'estero dovrei trovarlo se qua va tutto a ramengo. Magari non al MIT, nè ad Harvard o Gottingen, ma una cosa decorosa si.
@ peter
RispondiEliminala notizia è corretta, ovvero c'è un limite ad un massimo di 10 anni di precariato. tuttavia il ddl deve ancora passare in aula al senato poi in commissione e aula alla camera. ci sono margini per modifiche e vari soggetti sono stati allertati del problema. su questo punto sarei ottimista, ma si tratta di una valutazione personale e ovviamente non posso garantire nulla
solo per ricordare la campagna:
RispondiEliminavogliamo conoscere l'h-index di limite!
ps comunque è vero il discorso del limite sugli anni di assegno di ricerca per concorrere a RTD,
RispondiEliminal'idea che hanno è quella di azzerare la situazione attuale per cominciare daccapo.
quello della (K)
@ tutti
RispondiEliminama non c'era un emendamento sulla retroattivita' dei 10 anni?
e poi a casa mia 10 - 5 fa cinque, quindi semmai non si potra' avere il rinnovo dell'RTD, ma non il primo contratto triennale.
allo stato attuale i bandi da RTD cmq non riportano nessun limite in merito agli anni di assegno fruiti. quindi di tutti quelli che hanno vinto o vinceranno un RTD prima dell'approvazione del DDL, cosa ne faremo? gli toglieremo il contratto in corso?
Scusate la domanda off topics: cosa dice il ddl sul passaggio da associato ad ordinario? si continua come ora o è prevista, che so, un idoneità/ concorsone nazionale? Ovviamente la questione non riguarda me in prima persona ma è per capire quali prospettive avrà il gruppo al quale appartengo..
RispondiElimina@Limite, veniamo al merito. Tu hai additato una proposta che hai fatto in modo anonimo come un atto di coraggio. Il 'coraggio' invece c'e' l'hai quando hai la spudoratezza di insinuare che un ricercatore come Nerzin, che si e' fatto un mazzo ed ha ottenuto fondi competitivi per pagarsi lo stipendio, avrebbe il 'culo al caldo'. Ma tu lo sai cosa vuol dire basare mica solo il proprio lavoro, ma anche la famiglia che hai sulle spalle, sulla qualita' della tua ricerca e la lotteria dei fondi competitivi?
RispondiEliminaSe lo sai, facci un esempio tuo!
@ insorgere, France
RispondiEliminavedo che non riusciamo a capirci.
vediamo se con una metafora riesco a spiegarmi.
se un malato di cancro con sei mesi di vita va da un oncologo e gli chiede "dottore, puo' fare qualcosa per me?" e quello gli risponde "i miei ricercatori stanno studiando le modificazioni genetiche probabilmente implicate nella genesi della sua patologia e un intervento di ingegneria genetica sui nascituri per impedire che questo cancro colpisca altri esseri umani", secondo voi il malato ritiene che il medico stia facendo qualcosa per lui, o lo guarda allibito chiedendosi se abbia bevuto qualcosa di forte di prima mattina?
per stringere: abbiamo capito che state lavorando per un futuro sistema trasparente con la valutazione ex-post e i controfiocchi, ma possibile che non si possa fare qualcosa QUI e ORA per tutti quelli che come scrive inxulator QUI e ORA o tra sei mesi questo governo, questo DDL, vuole AZZERARE?
possibile che una categoria di 12.000 persone tra i 30 e i 40 anni, straistruiti e con tutti i mezzi di cui dispone, debba silenziosamente attendere di essere AZZERATA da quattro righe di DDL senza neanche alzare la mano e dire "ehi, voi, ma siete matti? qui noi siamo 12.000 e voi ve lo sognate di azzerarci. modificate quelle 4 righe senno' facciamo un casino".
mi spiegate come questo possa essere incompatibile, o contro, o in antitesi con quello che voi state facendo per il futuro?
perche' se voi pensate che lo sia, allora e' un attimo che la gente pensi che anche voi volete azzerarle quelle 12.000 persone, vi pare?
ed aggiungo che il futuro di cui parlate e' molto ma molto lontano, molto piu' di quanto voi immaginate. fatevi un giro nei dipartimenti italiani, a sentire come si organizzano, come si commentano, come si programmano i prossimi concorsi da ricercatore con i commissari sorteggiati e senza scritti, e poi ve ne renderete conto.
non rispondo all'ultimo post di limite perché l'ho già fatto più volte.
RispondiEliminarispondo all'intervento precedente sui td.
1. certo che si può fare il primo triennio di td, pur avendo fatto 5 anni di assegno, tuttavia la chiamata ci può essere solo dopo il secondo (per come è scritto il ddl ora)
2. i td di oggi NON hanno nulla a che vedere coi td di domani.
@ mar
per gli ordinari è prevista idoneità nazionale e poi chiamata locale. tuttavia dubito che faranno molti ordinari nei prossimi anni.
Dopo una giornata non proprio positiva, per usare un eufemismo, mi viene disgraziatamente l'idea di leggere i messaggi su questo blog. Quelli di limite ormai non li leggo più, non foss'altro per ristrettezze di tempo. Ma quando mi imbatto in messaggi tipo quelli di Gheddafi o come diavolo si chiama, mi cadono le braccia.
RispondiEliminaLa realtà dei precari mi sembra così lampante che senz'altro le critiche di qualche sconsiderato ai gestori del blog (rei di perdere il loro tempo per informare e discutere - cos'altro si può fare in un blog?) non possono che essere strumentali.
Mi ricordo l'anno scorso di questi tempi quando organizzammo una manifestazione a Roma per protestare contro la Gelmini ed i clamorosi ritardi di un D.M. di poche pagine. Chiaramente non contavano più nomignoli, troll e amenità varie: bisognava venire con la propria faccia e il proprio nome. Quanti dichiararono la loro volontà a venire? credo una ventina di persone.
Ma quella è solo la punta dell'iceberg.
I ricercatori T.I. protestano minacciando di astenersi dall'attività didattica che per legge non spetta loro compiere (se ne accorgono solo oggi...).
Secondo voi, se domani tutte le associazioni di precari della ricerca (FLC, ADI, APRI, 20 Maggio, CISAL, 2 Giugno, 25 Aprile, ecc. ecc.) dovessero proclamare l'astensione della didattica da parte dei precari della ricerca, quanti colleghi aderirebbero?
Fatevela questa domanda, pensando ai vostri colleghi di ufficio, molti dei quali nemmeno si informano di quello che sta succedendo, o di quelli che sono i loro diritti. Fanno solo ed esclusivamente quello che viene detto loro fare dal "professore". Incondizionatamente. Anche (e soprattutto) a titolo gratuito.
La realtà è clamorosamente davanti ai nostri occhi: il moviemente dei precari non esiste.
Ed è esattamente questo il motivo per cui vi sono pochissime associazioni, tutte non rappresentative di una categoria che di fatto non esiste.
Ma chiaramente qualcuno ha deciso che la colpa non è dei precari, ma di un semplice blog. E allora provocatoriamente io proporrei di eliminarlo proprio questo blog, così ci si risparmia pure la fatica di aggiornarlo ed il cattivo sangue a leggere certi commenti.
@ Insorgere
RispondiEliminaGrazie, si anche il mio ricercatore che sta provando ora i concorsi per PA è della stessa opinione, lui pensa che anche se non lo scrivono nero su bianco stiano andando verso un'unica fascia della docenza:togliendo il ricercatore come figura TI e lasciando "ad esaurimento" gli ordinari che ci sono ora. Io in linea di massima non sono in disaccordo su questo, è insostenibile (anche economicamente)un sistema con così tanti ordinari nella mia facoltà ci sono ordinari che non sono a capo di nessun gruppo (a Pisa ci sono 4 ordinari di chimica farmaceutica quando a Roma la sapienza ce ne è uno solo, vedi tu le aberrazioni...), secondo me gli ordinari dovrebbero essere solo pochi e a capo di un gruppo vero,ora è come un esercito con più capitani che altro...
@ Maurodellavia
RispondiEliminaio ho additato la mia proposta come un atto di coraggio? ma che dici?
suggerire di contare un gruppo di persone ti pare un atto coraggioso? a me pare una cosa di una tale banalita'.
andiamo con ordine.
non e' nerzin che ha insinuato che chi vi chiede di fare qualcosa per i precari di lungo corso cerchi solo il modo di mettersi il culo al caldo? sia in cerca di stabilizzazione? di tredicesima e di INPDAP? e sia uno sfigato che vuole fare il burocrate dell'universita'? che farebbe meglio a trovarsi un marito ricco (questa e' degna del nostro presidentedelconsiglio) o a rapinare una banca?
ma un po' di rispetto per una ricercatrice (Alessandra) che scrive di aver avuto 5 anni di assengo e 3 e mezzo di RTD voi potete dimostrarlo, o solo se uno e' all'estero a fare il ricercatore allora merita il rispetto che voi riservate alla categoria?
se una ha già avuto, allo stato attuale, 5 anni di assegno e tre di RTD, rispetto a noi è già stra-paraculata perchè i RTD fin'ora sono stati dati ai pochi prescelti per un continuum quindi....
RispondiElimina@ mino
RispondiEliminama allora scusa: se questa e' l'opinione che avete dei precari italiani, che per carita', e putroppo in parte condivisibile, ma allora perche' vi siete dati il nome di Precari della Ricerca Italiani?
non aveva piu' senso chiamarsi "Movimento per la Rifondazione dell'Universita' Italiana" o qualcosa del genere?
perche' non si e' mai vista un'associazione di una categoria che disprezza la stessa categoria che dichiara di rappresentare, no?
@ Mar
RispondiEliminavedi e' inutile stare qui a perdere tempo.
nerzin e' un ricercatore che si guadagna il suo lavoro vincendo fondi competitivi grazie alla qualita' della sua ricerca.
Alessandra e' una stra-paraculata.
io non mi permetto di dire nulla su alessandra, perché non la conosco.
RispondiEliminaperò posso dire che la stragrande maggioranza degli assegnisti e degli RTD non hanno avuto quelle posizioni attraverso concorsi puliti e meritocratici...non prendiamoci per il culo
@ insorgere
RispondiEliminae quindi perche' avete scelto di fondare un'associazione che rappresentasse questa categoria?
eh limite se hai già capito che sei inutile e fai perdere tempo è già qualcosa
RispondiElimina@ Mar
RispondiEliminano, hai capito male
ho scritto che e' inutile argomentare con qualcuno che basa i suoi argomenti su presupposti come il tuo.
il tempo che va perso e' il mio.
vabbè così si è capito che ti fanno difetto anche l'ironia e il sarcasmo...
RispondiEliminaera ovvio che la mia fosse una battuta nella quale rigiravo la frittata no?
@tutti/e
RispondiEliminaVorrei dire solo una cosa: la dialettica fa bene ed e' necessaria alla democrazia e al confronto delle idee, ma quando si comincia a nevrotizzarsi, insultarsi, fare i bastian contrari per puntiglio, sfogare le proprie frustrazioni, tutto va a morire.
Si chiude e gli avversari dei precari, che non sono pochi, saranno molto soddisfatti.
Anche la mailing list dell'ADI mori' cosi' (le discussioni erano ben piu' feroci di questa, ma ci stiamo arrivando).
Vorrei farvi notare che in questo post, che doveva riguardare i posti Mussi "spariti", gli interventi al riguardo saranno stati una decina su 162.
Inoltre, abbiamo perso di vista l'imminente discussione del DDL.
Se continuiamo cosi', finisce male. Diamoci una regolata.
@ Mar
RispondiEliminabah, se era una battuta non faceva minimamente ridere..
francamente sembra piu' o modo come un altro per non rispondere a cio' che ti facevo notare.
[Alessandra]
RispondiElimina@Mar, limite ecc…
Alcuni chiarimenti.
1. nel post di ieri (il primo), volevo solo far notare che, almeno nelle mie discipline, noto un differente atteggiamento nei confronti dei precari da parte dei “colleghi”, a seconda che siano di un ente di ricerca o di una università. Mi sembra che i ricercatori, ricercatori di primo grado e dirigenti di ricerca condividano maggiormente la situazione di disagio che vivono i ricercatori precari, mentre ricercatori, professori associati e ordinari delle università li vedo più concentrati o distratti da altri problemi. Dal mio punto di vista, non solo noi dovremmo trovare i numeri e le forze per manifestare in piazza, ma anche i PO a cui spesso è negata la possibilità di creare gruppi di ricerca stabili, soprattutto quando si appartiene a dipartimenti con SSD grossi e potenti.
2. sono diventata socia APRI perchè condivido la scelta di cercare di migliorare il sistema partendo anche da “piccole” cose concrete (ad es. il sorteggio integrale dei commissari, per rimanere in argomento) e il rigore intellettuale e morale con cui sono affrontate le proposte.
3. sono una “stra-paraculata”? Mah, io direi piuttosto che fino ad ora sono stata una precaria fortunata, perché ho avuto continuità nello stipendio e contratti lunghi. Certo tutto questo con le regole attuali... Ho vinto un concorso di dottorato in una università diversa da quella in cui mi sono laureata e mi sono trasferita in un’altra città con una borsa di 1.080.000 lire al mese. Contento di me, il mio nuovo professore è riuscito a trovare i soldi per un assegno di ricerca ed ora, dopo un concorso il cui bando è stato pubblicato sulla GU, sono RTD per un ente di ricerca, che tra l’altro era stato inserto e poi tolto dall’elenco degli enti inutili. Diciamo che ho in mente persone più “stra-paraculate” di me.
Buon week-end
Ragazzi, si sta discutendo e @Arsen non mi sembra che ci si insulti piu' di tanto - c'e' chi fa di questo BLOG un'arena personale, anche se di fondo puo' avere delle motivazioni di interesse generale, e quando si va sul personale e'chiaro che gli animi diventino piu' accesi. Purtroppo si finsce a scannarsi fra persone che in fondo sono sulla stessa barca fatiscente della universita' italiana, tirano la loro carretta ma hanno poche prospettive accademiche nel breve-medio termine. Ci vorrebbe un punto di sintesi su cui focalizzare interessi comuni ed incardinare un'azione concertata, senza disperdersi in rivoli dialettici e polemici. Ha l'APRI un 'single point' di convergenza con altri interlocutori che scrivono qui?
RispondiEliminaSegnalo quest'articolo dell'altro giorno su Il Fatto: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/01/ohibo-la-gelmini-e-su-nature/35034/
RispondiEliminaA me sembra ottiam la smontatura della cosidetta ' tenure track' dell riforma Gelmini. Alla fine fa una osservazione propositiva che vorrei girare a quelli che seguono e curano questo BLOG:
perche' non mantenere la figura di ricercatore come nella 382, ma irrobustire e raffinare il passaggio di conferma, che sinora e' stato un 'rubber stamping', una proforma? Se uno dopo 3 anni no ha fatto bene il suo mestiere, non gli viene rinnovato il contratto e passa ad un altro mestiere. Se uno ha fatto bene, e lo puo' dimostrare, passa a ricercatore confermato con tanto di aumento di stipendio etc., e magari puo' portarsi il suo posto in giro al miglior dipartimento che lo vuole. Forse l'aveta gia stra-discussa sta cosa, ma cosa ne pensate, ora?
Sono daccordo con Sylos Labini sulla critica alla non-vera tenure-track del DDL.
RispondiEliminaRiguardo a potenziare il giudizio di conferma in ruolo dei ricerrcatori, in pochi ricordano che il mitico Mussi ha già provveduto! Per i ricercatori assunti con concorsi banditi dopo l'Ottobre 2007, è previsto che oltre alla conferma pro-forma del CUN, vi sia un ulteriore giudizio di conferma, da parte dell'ANVUR. E' previsto che se quest'ultimo giudizio è negativo, l'università deve pagare di tasca propria lo stipendio del ricercatore (= viene detratto dal FFO ogni anno un importo pari allo stipendio del ricercatore). Ricordo le feroci critiche di molti sindacati a questo provvedimento.
Il problema posto da limite, e non solo lui, - cosa sara' degli attuali ricercatori, assegnisti, con 4+ (o 8+) anni alle spalle - e' reale, e va discusso al di la' delle polemiche.
RispondiEliminaLa soluzione proposta da limite - prolungare gli assegni in scadenza, e' pero' inadeguata; prolungherebbe l'agonia senza fornire alcuna prospettiva. Per questo, insieme ad altri, l'ho bocciata dentro APRI.
E' chiaro che con l'attuale DDL in discussione l'unica prospettiva reale per i "precari 4+" e' ottenere una posizione da RTD. O una posizione in un ente di ricerca.
Per ottenere una posizione in un ente di ricerca dei risultati sono stati ottenuti andando sui tetti. E' una possibilita', poco elegante, ma praticabile.
Invece la posizione RTD, rischia anch'essa di non avere sbocco, se non viene trasformato in una vera tenure-track (accantonamento fondi per prof.associato per ogni RTD bandito).
Quindi la proposta e' di battersi per modificare il DDL inserendo
1. una vera tenure-track
2. una norma transitoria che impedisca di mandare al macero l'attuale generazione (io, noi) magari a favore della sola progressione degli attuali TI.
Una soluzione ancora piu' immediata (il malato con sei mesi di vita indicato da limite) e' chiedere che siano bandite le residue posizioni per ricercatore TI.
E per gli enti, l'unica possibilita' e' un incremento del turn-over, con contestuale revisione della pianta organica e aumento dei fondi, cosa che temo ora sia improponibile. Quindi, di fatto, consiglio ancora i tetti.
@ Antonio
RispondiEliminanon proponevo di prolungare i contratti di assegno a chi ce li ha, ma di consentire di concorrere per altri posti banditi, parlavo infatti di "proroga del limite" non di proroga dei contratti.
cmq, sempre a proposito di cose che si possono fare, a me sembra urgente anche inserire una norma che impedisca bandi da RTD con il titolo ultraspecifico come quelli che stanno uscendo in questi anni.
sugli RTI c'e' sempre stato il divieto di inserire null'altro che il settore disciplinare.
il rischio con bandi RTD con titolo iperspecifico e' che la generazione dei 4 o 4+ venga saltata completamente per dare i contratti 3+3 (con eventuale posto da associato a seguire) a giovani super protetti con assai meno titoli e CV di tanti 4+. gli stessi per intenderci che fino ad oggi hanno vinto i posti da ricercatore subito dopo il dottorato per grazia ricevuta.
avevi gia' qualche idea sulla "norma transitoria che impedisca di mandare al macero..." o e' tutta da inventare?
Ma la smettete con queste pippe che vi fate, mentre fuori viene giù il mondo?
RispondiEliminaLa Russa annuncia la soppressione dell'emendamento alla manovra che prevede tagli alle buste paga di poliziotti, magistrati e docenti
http://www.repubblica.it/economia/2010/07/03/news/lega_tredici-5354664/?ref=HRER1-1
@ Limite @ tutti
RispondiEliminaDetto che stracondivido il post di Mino, vorrei far notare una cosa (e premetto che lo dico con sofferenza). Se non ricordo male, il CNSVU ha censito circa 14000 assegnisti "di Ateneo"; ci dovrebbero essere poi anche circa 800 RTD; non è facile stimare quanti ulteriori precari vi siano "a progetto" con posizioni cocopro, assegno e borsa. Infine vi sono i prof a contratto (diverse migliaia). Di tutta questa gente, almeno 5000 l'anno saranno in scadenza, no? E saranno per lo più persone molto positive, che hanno lavorato in condizioni precari portando ottimi risultati. Molte precarie, come per esempio è capitato e capita a mia moglie, dovranno coniugare maternità e precariato.
Bene: come si fa ad assorbire tutta questa gente e quelli che si stanno creando in queste ore (i progetti, per lo più europei, continuano a venire assegnati)?
Io credo, e ripeto mi piange il cuore e non ho garanzia di niente, che il 90% di questa gente dovrà cercarsi un altro lavoro o emigrare. Ed il punto è che sarà giusto, perchè è inaccettabile che l'Università e gli Enti diventino solo involucri che pagano lo stipendio come di fatto lo è già il 90% delle amministrazioni comunali e provinciali. Anche se l'FFO raddoppiasse, quale straordinario motivo dovrebbe portare ad un mare di nuove assunzioni?
Un buon modo per gestire con equità il transiente sarebbe pensionare a manetta i 65-enni e sostituirli con giovani bravi, ma la reazione del sistema è feroce ed anche alcuni precari su questo blog hanno avanzato incomprensibili riserve.
Oggettivamente, abbiamo tutti accettato in parte questo sistema (diventare assegnista è stato l'errore peggiore della mia carriera) sperando che poi sarebbe toccato a noi. Ma la pacchia è finita, purtroppo. Cerchiamo di non dimenticarlo.
@ nerzin
RispondiEliminati faccio una domanda:
quale altro paese degno di questo nome butterebbe nel cestino diciamo 12.000 persone altamente qualificate, che ha formato a sue spese, e praticamente senza avere indietro tasse, per 15 anni (laurea piu' dottorato piu' assegni)?
un paese che non ha piu' i soldi per fare niente, puo' permettersi uno spreco come questo?
non sarebbe piu' oculato, piu' sensato, piu' economicamente sostenibile, dimezzare per 5 anni i posti di dottorato, e i nuovi assegni, e fare una politica "estera" seria sui neolaureati interessati alla carriera accademica, invece che sui 35 enni?
ne traebbe benificio l'intero sistema, forse si riuscirebbe finalmente a spezzare alla radice la spirale della cooptazione irresponsabile su cui si basa il reclutamento del personale di ruolo.
e non sarebbe piu' sensato fare una politica di "cambiare lavoro" sugli ordinari ultra sessantenni dei nostri dipartimenti, che quasi sempre un altro lavoro, se non altri due o tre, ce l'hanno gia', e bellamente, per la stragrande maggioranza, se ne fregano della qualita' della loro didattica e di fare ricerca?
come si puo' pensare di "disfarsi" di un capitale umano come questo? di un capitale didattico come questo? di un capitale di ricerca come questo?
@ limite
RispondiEliminarispondo, a modo mio, alle domande che poni a nerzin.
1. il nostro non è un sistema/paese che faccia programmi per il futuro, si naviga a vista.
2. siamo considerati tutti - TUTTI - sostituibili, facilmente rimpiazzabili e, de facto, lo siamo. è pieno di giovani dottorati o dottorandi capaci e bravi che possono prendere il nostro posto. questi ultimi non hanno meno diritti di noi solo perché sono di qualche anno più giovani, così come noi dobbiamo rivendicare gli stessi diritti dei più anziani.
3. l'unica via è il pensionamento europeo e il reinvestimento di tutte le risorse (turnover al 100%) in reclutamento trasparente che valutazioni ex-post rigorose e spietate. non per salvare la nostra generazione, ma per salvare il sistema e il paese. questa è l'unica posizione degna di esser sostenuta da chi non pensa solo e soltanto al suo tornaconto personale, e la causa profondo del nostro disagio è il fatto che qui tutto è dettato dal tornaconto personale....
@ insorgere
RispondiElimina1. be' sara' il caso di cominciare a farli sti programmi, che dici?
2. che un dottorando sia equivalente ad RTD, o ad un assegnista con 6/8 anni di esperienza post-doc di ricerca, didattica e compagnia bella non sta ne' in cielo ne' in terra. non diciamo assurdita' tanto per dire.
3. prima che questo paese possa arrivare alla valutazione ex-post "rigorosa e spietata", dopo il recluatamento trasparente di cui parli tu, arriveranno gli alieni e si faranno beffe dell'intera pianeta.
se poi con comodo puoi smettere, te e gli altri, di commentare ogni cosa che scrivo io, o le persone che la pensano in modo simile al mio, con questa storia del "tornaconto personale" te ne saremmo infinitamente grati.
1. non sono io che non faccio programmi, è chi governa il paese...
RispondiElimina2. non sta a me - o a te - dire se siamo sostituibili. il sistema mi pare lo abbia decretato chiaramente. sono disposti ad attribuire contratti d'insegnamento a chiunque, gratis...mi pare che questo dica chiaramente quanto gli preme la competenza dei docenti.
3. alternative di sistema ad una riforma basata sulla valutazione ex-post non ci sono.
@ insorgere
RispondiElimina1. ma un'associazione di precari potrebbe inserirlo tra le sue proposte di modifica al DDL
2. il fatto che il sistema ritenga di poter sostituire A con B non dimostra che A e B sono equivalenti, semmai dimostra, nel caso specifico, che il sistema se ne frega della qualita', e da parte di chi si batte per una universita' di qualita', e fondata sul merito, questa tendenza va combattuta, non fatta passare sotto silenzio.
3. nel lungo periodo, forse. nel breve bisogna inventarsi qualcosa per gestire i decenni che nella migliore delle ipotesi ci separano dalla realizzazione del sistema ideale.
qui nessuno pensa che le cose vadano bene così, se lo pensassimo APRI non esisterebbe.
RispondiEliminaio non credo ci vogliano decenni e non auspico il sistema ideale. sono un riformista, credo che il mondo si possa cambiare a piccoli passi: ci vogliono pazienza e perseveranza. a differenza dei rivoluzionari non credo che vada buttato tutto all'aria nella speranza di una palingenesi radicale.
cmq mi son stufato di questa discussione. cosa vai cercando limite? perché tutto questo spirito polemico?
@ Limite
RispondiEliminaSi, chiaro, lo spreco è terribile. Ma è altrettanto chiaro, almeno a me, che 100000 strutturati (17000 po +17000 pa +22000 ti +44000 ta), solo nell'Università, non sono espandibili ulteriormente (non esiste domanda). I soldi in più che arrivano dovrebbero essere usati per permettere a questa gente di fare qualcosa, no? Ricordo che siamo, in media, all'89% dell'FFO in stipendi.
Si può fare poco, ma qualcosa si può fare. Come APRI ci siamo battuti e ci battiamo per molte cose già ricordate: pensionamento a 65 anni, reclutamento straordinario, tenure track che evolve ad associato...
Sia chiaro, pero', che partiamo già dall'idea che molta gente non entrerà (e se anche entrasse, in un sistema schifoso, a che servirebbe poi?). Possiamo solo cercare di migliorare il sistema, ma è la nostra generazione (io sono del 73) che sopporterà lo sfascio e l'avidità della generazione 50-60. Il mio consiglio, davvero amichevole, è: rilassati, vivi serenamente la tua carriera, fai le scelte più giuste partendo da questo contesto quasi immodificabile e pensa sempre che ci sono persone anche più sfigate di noi (e molte altre più fortunate, beninteso).
saluti e bonanotte
il governo cadrà tra meno di 72 ore. mark my words
RispondiEliminacon lui se ne andrà la riforma gelmini.
che sarà di noi, che sarà del sistema universitario?
Per quanto riguarda i prossimi bandi per RTD si seguiranno le regole di concorsi solo per valutazione titoli oppure sono previsti scritti ed orali? potrebbero essere fatti ad hoc per un progetto e quindi costruiti per una pesona che deve vincere o una volta stabilito il settore i criteri di selezione sono piu' generici e meritocratici? Quanto costa un contratto 3 e 3 da Ricercatore a temp determinato?
RispondiEliminaI prossimi concorsi per Ricercatore a Tempo Determinato si svolgeranno solo per titoli oppure le singole Universita' possono inserire prove scritte ed orali? Possono esssere bandi molto specifici e cioe' costruiti perche una persona vinca oppure piu' generici in cui si valuti la meritocrazia con bandi che seguano regole nazionali? Perche' se io inserisco che nel bando si deve avere il num 43 di scarpe e i capelli blu i concorsi mi sembrano un po' una farsa.
RispondiEliminabe' a quanto ne so io nei posti RTD non dovrebbe essere possibile richiedere nel bando un profilo più ristretto del SSD
RispondiElimina@ Attila
RispondiEliminaOgni universià può fare gli RTD come vuole (emendamento Valditara che ha escluso gli RTD dai concorsi tipo RTI nella legge 1/09), secondo la legge 230/2005 (art. 14, mi pare).
Il costo di un RTD all'Ente è di circa 60000 €. Il lordo al ricercatore è, a mia conoscenza, di circa 60000 x 0.68 (32% va in costo del lavoro, ovvero peensione, irap, ecc..) = 40800
@ Attila
RispondiEliminacome puoi constatare da solo andando sui siti dei vari atenei a leggere i bandi attuali RTD, attualmente escono con titoli iperspecifici, chiaramente ad hoc per la persona che dovra' vincere il posto. la procedura non prevede prove scritte (ovviamente) ma valutazione dei titoli e colloquio.
non mi pare che il DDL di cui avevo letto la bozza a suo tempo, ponesse alcun vincolo in questo senso, quindi, come ho scritto gia' ieri, c'e' il rischio altissimo che anche i "nuovi" RTD post-approvazione DDL siano tali e quali.
questa cosa va assolutamente scongiurata, finche' c'e' tempo per farlo.
60000 euro per 3 anni ?
RispondiElimina@ Limite
RispondiEliminaGli RTD nel DDL vengono valutati solo per titoli; la modalità verrà precisata da decreto del MIUR, sebbene ciascun titolo e pubblicazione debba ricevere valutazione numerica separata (vecchia proposta APRI accolta). A mio avviso, e da quello che con Mino sentimmo al MIUR, è alquanto improbabile che i nuovi RTD vengano assunti su tematiche "specifiche" e non su SSD. Tieni conto che la tematica specifica per gli RTD attuali è presente quasi esclusivamente per quelli reclutati su progetto; peraltro mi sembra anche giusto. Magari si potrebbe discutere se gli RTD possano essere reclutati anche su fondi di progetto (io sono favorevole) piuttosto che su FFO, ma se progetto deve essere è evidente che il bando sarà molto specifico.
@ Attila
60000 € di spesa ateneo/anno. E' un monte di soldi e corrisponde al 120% della spesa per un ricercatore confermato di livello 0.
Un aggiunta "generale" a quanto detto sopra. Nel corso delle discussioni cerchiamo di distinguere due piani:
RispondiElimina1) fondi di ateneo (FFO)
2) fondi di progetto
Ora, per i 2) e' di tutta evidenza che la valutazione "ante" e "post" (anche se si può discutere la serietà di PRIN ed affini) sono già presenti. Per cui, con quei fondi -come avviene in tutte le parti del mondo- ogni gruppo/principal investigator, deve poter fare quello che cavolo gli pare. Ad esempio non vedrei niente di scandaloso di pagarsi un posto di tenure-track per tre anni su un progetto tipo IDEAS: mi risulta che la selezione sia molto severa. Tra l'altro, istituire figure di "research fellow", ovvero di gente che si paga la carriera su progetti che via via vince, spingerebbe in alto la qualità delle proposte progettuali e favorirebbe la competizione scientifica. Per cui, ben venga TUTTA LA FLESSIBILITA' possibile nel reclutamento su fondi (2), di qualunque genere.
I fondi (1), invece, sono una cosa diversa. Innanzitutto sono molti di più dei (2) e poi vengono pagati dalla collettività, che (si spera) pretende selezioni meritocratiche per evitare di veder sputtanati soldi pubblici in cooptati/amanti & co. Qui vale il principio della massima severità nella selezione "ante" e nella valutazione "post"; e le preoccupazioni che quasi tutti ci poniamo sono fondate.
@ nerzin
RispondiEliminanella normativa del 1980, che i posti da ricercatore non potevano avere un profilo oltre al SSD era scritto chiaro e tondo.
se non lo facciamo scrivere pure su sto DDL faranno come gli pare e piace, progetto o non progetto.
facciamolo scrivere con la postilla dei posti su progetto, ma facciamolo scrivere.
@ nerzin
RispondiEliminaquesto bando di Unimib cofinanziato dalla regione lombardia e' da considerarsi a progetto o no?
io qui vedo un sacco di titoli specifici per i piu' vari settori disciplinari
http://www.unimib.it/upload/pag/46002/1/ba/bandon.12postiricercatoriatempodeterminatocofinanziatidallaregionelombardia.pdf
@ nerzin
RispondiEliminaquesti sono i posti RTD banditi dalla Sapienza dal 2008. e' pieno di bandi con titoli iperspecifici e senza riferimenti a fondi provenienti da progetti specifici.
http://www.uniroma1.it/organizzazione/amministrazione/ripartizionepersonale/concorsi/ricercatori_tempo_determinato/default.php
@Limite - stai manipolando di nuovo il BLOG con minuzie concorsuali, mentre in Italia tira aria di crisi politica pesante, come un altro anonimo ha pronosticato qui sopra. Salterebbe quindi il DDL Gelmini, che finira' come la legge di riforma Moratti e si andra' avanti per autofagia estrema del sistema universitario e delle sue risorse. Ragazzi, qual e' il Plan B che si puo' perseguire in questo scenario?
RispondiEliminaBravo Mauro, che qui va a finire che continuando così aòtro che ombrelli...
RispondiElimina@ Limite
RispondiEliminaHo guardato i bandi della Sapienza: mi sbaglierò ma sono tutti vincolati a progetti (insolitamente di 1 anno).
Eccoti un tipico bando "di Ateneo"
http://www.sns.it/it/borse/professoriricercatori/ricercatoritempodeterminato/lfillet04/
Con questo, non voglio certo dire che non vi siano storture. Anzi, a mio avviso l'emendamento Valditara (che, come ricorderai, prevedeva consumo di punti organico, una norma poi eliminata dall'emendamento "Ghizzoni santa subito!" nel collegato al lavoro ancora da approvare) aveva il seguente senso perverso: dato che RTI e RTD consumano in entrambi i casi preziosi punti organico, meglio fare i secondi che prevedono concorsi con modalità stabilite dall'Ateneo.
Per quanto riguarda il DDL, il testo parla di "specifici requisiti individuati con decreto del Ministro" oltre all'SSD. Non credo che questi requisiti possano essere troppo stringenti. Il che, probabilmente, non impedirà le schifezze solite; ma questo è più un problema di etica del corpo docente che di leggi dello Stato.
@ Mauro
RispondiEliminaSe salta il governo e il DDL, e i concorsi sono bloccati sine die, il piano B prevede solo l'emigrazione. Non c'è scritto da nessuna parte che l'Italia debba avere un ruolo importante nella ricerca. Se l'auspicabile sterzata non avverrà, per incapiacità manifesta del sistema in tutte le sue componenti a riformarsi, il mondo andrà avanti lo stesso. Questa è la nazione che hanno voluto fortemente in nostri padri della generazione 50-60, e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
@ nerzin
RispondiEliminada cosa deduci che sono vincolati a progetti?
lo chiedo perche' voglio capire da cosa si capisce, non perche' sostengo non sia cosi'.
io ne ho aperti un po' a caso e ho visto titoli di "programmi di ricerca" ma non riferimenti a fondi specifici.
se lo stipendo del RTD viene da un fondo di un progetto non deve essere dichiarato all'inizio, quando si parla della disponibilita' economica?
cmq secondo me se vogliamo che i posti RTD siano solo riferiti al settore disciplinare, come avviene per gli attuali RTI, bisogna farlo mettere.
non si puo' lasciare all'etica del corpo docente. qui di etico nel corpo docente non c'e' assolutamente niente.
@ Mauro e Nerzin
RispondiEliminase saltano il governo e il DDL, ci sarà un nuovo governo a larga coalizione(o come cavolo si chiamerà) e, spero, qualche altra tornata di concorsi
o meglio, visto che Napolitano, Fini, Bersani e Casini hanno più volte fatto appello a imitare quei paesi come Francia e Germania che pur con manovre lascrime e sangue, incrementano i fondi per la ricerca, ci sarà da augurarsi che non se ne dimentichino
RispondiEliminase cade il governo perche' dovrebbero bloccarsi i concorsi? i concorsi possono andare avanti con la normativa in vigore in questo momento fino al 2013, no?
RispondiEliminano, la normativa attuale scade a fine anno. deovrebbero decidere di prorogarla
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