mercoledì 1 ottobre 2014

La nostra denuncia ripresa dal quotidiano "La Stampa"

La nostra denuncia, dalle pagine di questo blog, sui gravi fatti dei bandi da Professore Associato all'Universita' del Salento, vedi qui, e' stata oggi ripresa su La Stampa in un articolo a firma di Flavia Amabile (foto). Nell'articolo e' possibile leggere anche un risposta, pervenuta alla giornalista, da parte della cariche accademiche di Uni Salento.

  Inutile dire che le giustificazioni, tardive ed un po' confuse, non ci convincono. Non si tratta infatti di alcun "malinteso" come il Prof. Metafune ci sembra proporre. Quanto abbiamo riportato nella nostra denuncia e' quanto, nero su bianco, appare scritto sul bando concorsuale, consultabile da chiunque (purtroppo anche dai potenziali candidati). 
  Ma che un bando sia poco appetibile/attraente, e' una cosa che stranamente sembra auspicabile nell'Accademia Italiana, contrariamente alla piu' comune prassi internazionale ed a qualunque logica.  Sara' forse perché le selezioni, lungi dall'essere "reali", e quindi da pubblicizzare, hanno sempre un vincitore designato?

137 commenti:

  1. Anch'io ho citato il pezzo della "Stampa" su Unisalento nel mio articolo odierno su ROARS

    http://www.roars.it/online/un-the-molto-dolce-per-la-normale-di-pisa/

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  2. Grazie Renzo. Chissa' se quelli che stilano le classifiche THE Time Higher sono a conoscenza di certe pratiche nel reclutamento.

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  3. http://www.leccesette.it/dettaglio.asp?id_dett=22313&id_rub=63

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  4. "Nell'Universita' del Salento, come in qualunque Universita' italiana vi sono ricercatori sottopagati che da anni aspettano un concorso. Oxford, Harvard e le solite balle non c'entrano nulla. A Torino, Milano, Pisa ecc. sta succedendo la stessa cosa"

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    "Ma c'è anche l'importanza di avere personale docente con esperienza didattica in Italia che possa da subito svolgere al meglio i corsi e, eventualmente, ricoprire cariche accademiche e di valorizzare i ricercatori (italiani e non) che in questi anni di blocco dei concorsi hanno consentito il normale svolgimento delle attività didattiche, in situazioni di carenza di organico del corpo docente.”

    Con questi personaggi in giro si va poco lontano. Quelli di roars spareranno un altro grafico per dire che il problema sono i fondi o la vqr o l'anvur o le classifiche di Shanghai.

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  5. Simone, il problema principale resta la mentalità chiusa, tutto il resto e' a seguire. Speriamo se ne accorgano pure in ROARS

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    1. Non pervenuta. Dovessi tirare malignamente ad indovinare, direi che chi ha passato la ASN 2012 vuole prima che sia usata anche l'ultima goccia dei punti organico del piano straordinario.

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  7. ovvio, ma ci sarà un termine per la pubblicazione degli esiti?

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  8. Doveva essere il 30 settembre ma alcune commissioni non hanno ancora nemmeno pubblicato i curricula dei candidati

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  9. Iniziano ad uscire i risultati ASN 2013. Ad ora sono fuori 3 settori.

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  10. Non capisco la polemica monocorde contro ROARS. ROARS dice che UN problema sono QUESTI fondi, QUESTA vqr QUESTA anvur e QUESTE classifiche di Shanghai.
    Tutte cose che, nella mente degli ideologi che le propugnano, dovevano servire anche ad evitare fatti come quelli denunciati da APRI sui "concorsi" di UniSalento, et cetera.
    Invece, come si vede, ci sono ancora. Ergo l'analisi del problema e le soluzioni proposte non erano proprio ottimali, o no?

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    1. Renzino, non mi sembra esatto cio' che dici. I punteggi attribuiti da UniSalento servirebbero, secondo alcune interpretazioni, per aggirare la maggiore trasparenza creata dal nuovo corso degli eventi che, ad esempio, prevede valutazioni puntuali di ogni criterio. Proprio perche' si sarebbe costretti a creare anticipatamente griglie di valutazione, si arriverebbe all'assurdo che per proteggere candidati evidentemente con poche esperienze internazionali o comunque "deboli" si attribuirebbero punteggi massimali senza senso ai criteri di valutazione. Questo permette a chiunque di criticare nel merito la scelta fatta. Prima, quando i criteri di valutazione erano opachi, non ci sarebbe stato neanche bisogno di fare questo sforzo. Poi, sulla polemica con Roars si puo' discutere, ma secondo me l'esempio di UniSalento non regge.

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    2. Non mi è chiaro il tuo inquadramento. Io sono a favore di criteri chiari e trasparenti per le valutazioni - questa è una strada giusta, da percorrere bene (quindi non, ripeto, questa VQR, queste classifiche, ecc.). Non sono a favore di un uso meccanico della bibliometria, per nessuna area, e neanche ROARS lo è. Tuttavia ci dovrebbe essere un terreno d'intesa, non di scontro.

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    3. Il problema di roars e' il non considerare insopportabili e non degne le consuetudini nel reclutamento e promozioni nell'universita' italiana, sparando invece a raffica dei grafici che hanno senso fino ad un certo punto, comunque tesi a dimostrare che l'accademico italiano e' tra i migliori al mondo. Reclutamento fermo da anni, assurde promozioni interne con il fondo straordinario associati, frustrazione tra i non strutturati, baronie. E' vero che roars e' un'organizzazione di strutturati per strutturati, ma e' anche vero che il non denunciare con uguale forza queste storture li rende, almeno a me, particolarmente antipatici. Se ci fosse tra gli strutturati un forte disagio, una protesta vivace contro i metodi di reclutamento di Unisalento le cose cambierebbero. Si chiama peer-pressure, funziona. Sentiti? Io no, evidentemente non c'e' forte disagio perche' c'e' l'anvur, la vqr, la bocconi, alesina, giavazzi ecc.
      Nel mio settore, da quando ho iniziato il dottorato anni fa (sono in USA da qualche anno), non ricordo un solo ricercatore che non sia stato reclutato internamente con procedure di una nefandezza da andarsi a nascondere (dico i commissari) per almeno un paio d'anni. Ho visto, sempre nel mio settore, numerosi fancazzisti mostruosi, competitivi al massimo nel loro condominio, continuare per anni ad occupare spazi e posizioni. Dico, quanti ricercatori non sono stati confermati dopo i famosi 3 anni? Mai sentito uno. Eppure non pare essere un problema per quelli di roars. Non pare neanche un essere problema che le recenti promozioni ad associato abbiano chiuso nuovamente le porte a nuovi ingressi in universita' (non tanto un problema di fondi, ma di come i fondi siano stati spesi, no?). Il 20% (di non si sa cosa a questo punto) da destinare ad esterni? Mah. I profili specifici? Ragazzate, non e' quello il problema. A naso, dopo qualche indagine, mi pare che nel caso verranno banditi nuovi concorsi da associato o da RTDb si continuera' con i soliti pipponi degli interni, i punteggi assegnati ad minchiam, i perche' non fate i ricorsi al tar? le stabilizzazioni, sai lui/lei ha fatto tanto per il dipartimento.
      Ora, e' vero che il "popolo" spesso dice cazzate clamorose e mi dispiace fare un po' di cherry picking, ma se in USA l'accademico e' rispettato, ammirato (in generale, ben inteso) ed in Italia e' visto come quello che ha leccato fino allo sfinimento o ha parenti tra i preti, ci sara' un motivo o no?
      Io sono francamente un po' imbarazzato quando mi chiedono: ci sono possibilita' in Italia? e devo rispondere: No. Un po' imbarazzato ed un po' incazzato.

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  11. Renzo, questo rischia di essere un dialogo tra sordi se non prima si comprende che il problema principale non e' la cronica mancanza di fondi, la crisi e gli stipendi bassi ma l'implementare una cultura dell'apertura e della competitività. Se non implementi questo, se non cambi modo di pensare, non si ottiene nulla.
    Puoi implementare le regole più belle, riscrivere i bandi di UniSalento, mettere trasparentissimi verbali ovunque, ma il sistema chiuso era e chiuso rimane.
    Se io ho l'obiettivo di reclutare i migliori talenti sulla piazza allora avere fondi aiuta e molto, avere salari decenti aiuta e molto, avere regole flessibili e meno burocrazia (leggi niente concorsi pubblici come li conosciamo oggi) aiuta e molto. Se invece continuiamo a bandire per un predestinato, aumentare lo stipendio, levare la burocrazia etc... non cambia l'esito.

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    1. renzo, ad oggi roars ha fatto 2 (DUE) articoli sulle storture del reclutamento. Uno è di alessandro figà talamanca e riprende un pezzo uscito sull'unità e scritto da lui dietro sollecitazione dei precari (tra cui il sottoscritto).

      Io di denunce contro i concorsi farsa da parte di roars non ne ho viste. ho visto invece delle intelligenti critiche alla valutazione, in parte condivisibili, e la tendenza spasmodica a difendere l'esistente.

      quando roars dirà apertamente ciò che tutti sanno, cioè che i concorsi italiani sono (quasi) tutti truccati, quando comincerà a denunciare i casi di abuso più palese ed evidente (unisalento è un esempio ma neanche il peggiore) allora li prenderò sul serio.

      allo stato sono solo una fazione, tra le tante, in lotta all'interno del sistema. ma sono in tutto e per tutto parte del sistema.

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  12. per dirla più chiaramente, sono in tutto e per tutto corresponsabili dei meccanismi marci e non trasparenti del reclutamento. sono affezionati all'idea che il maestro debba piazzare l'allievo, non hanno idea di come funzionino davvero le cose all'estero.

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    1. Non sai di cosa stai parlando. ROARS equivale ad una manciata di docenti e ricercatori che non ha cariche accademiche, e non ha alcun (tradizionale) peso accademico. Rivolgiti ad altri per muovere queste accuse.

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    2. e non stanno nelle commissioni di concorso?

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    3. Statisticamente, direi. Ma né tu né io possiamo impegnare il giudizio su come si comportano.

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    4. possiamo eccome: quante volte han vinto i loro allievi? quante volte ha vinto un esterno?
      e chi vinceva era il più produttivo e con più esperienza?
      il bando aveva un profilo?

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  13. Su ROARS si parla soprattutto di Politiche della Ricerca e dell'Università. E' per questo che si criticano quelle messe in atto dalla classe dominante, in questi ultimi anni, proprio perché non risolvono, essenzialmente, le storture denunciate anche da APRI.

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  14. Renzino, come ti e' gia' stato fatto notare da Vincenzo, esiste la "peer pressure", che e' una delle arimi piu' potenti ed in questi casi sarebbe fondamentale. Perche' bisogna sempre invocare interventi esterni (o invocarne l'abolizione) quando il problema e' interno alla nostra comunita'?
    Sai che la maggioranza dei napoletani che canno a vivere all'estero (nord america o nord europa) mette le cinture e indossa il casco? E non perche' negli altri paesi controllino di piu', ma perche' se non metti il casco, se non metti la cintura, la gente ti guarda male. Di converso a Napoli magari i paesani ti deridono se indossi il casco o metti la cintura. Esiste una questione di importanza fondamentale che e' la ricerca della "desiderabilita' sociale", e del rispetto da parte di chi ti sta intorno.
    Per la stessa ragione i ricercatori italiani che operano in paesi anglosassoni adottano, il piu' delle volte da subito, subito delle pratiche di reclutamento che non avrebbero mai immaginato in italia, iniziano da subito a cercare fondi etc...
    Se ROARS, dove operano moltissimi strutturati, professori associati ed ordinari, iniziasse a dedicare alla peer pressure anche solo il 305 delle enegie che dedica alle classifiche di Shangai, vedresti i risultati. Se iniziassero ad entrare nel merito di quello che realmente succede nell'accademia italiana, con nomi di atenei, dipartipenti, colleghi, vedresti che miglioramento avremmo.
    Ci pare invece che le energie siano totalmente concentrate sulla battaglia alla valutazione (in quanto tale Renzo, non "questa" VQR), la battaglia alle classifiche e ranks (sempre forme di valutazione) la battaglia a favore dell'aumento di stipendio (il loro) e di fondi (a pioggia).

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    1. MMMa appunto, noi parliamo di Italia e di Italiani che vivono in Italia! La vogliamo capire o no che il Populo Italiano NON E' RIFORMATO??? La "peer pressure" che c'è in Italia è quella ad adeguarsi alle more italiche, non quella di combatterle. Vogliamo pensare a soluzioni che vadano bene per l'Italia, o la vogliamo distruggere di più, come fanno le sciatte politiche di stampo destroide?

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    2. Protestare contro i criteri di Unisalento non funziona in Italia? La stessa indignazione che i roarsiani mostrano per le valutazioni, l'anvur, la vqr non puo' essere mostrata per procedure di reclutamento ridicole? Il motivo?

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    3. Ti ricordo che ho inserito la citazione dell'articolo della Amabile nel mio pezzo sui ranking del THE, e dalla Redazione non hanno avuto nulla da obiettare.
      Scrivi un articolo di denuncia dl reclutamento italico e proponilo alla Redazione: si fa bottom-up ROARS, sai?

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    4. Ad esempio, ricordo la rumorosa protesta di centinaia di professori (roars non esisteva all'epoca) contro la partecipazione del papa alla cerimonia di inizio dell'anno accademico alla Sapienza. Bel problema. Quindi protestare si puo' anche in Italia. Guarda caso, i concorsi truccati, i figli naturali o accademici reclutati, i criteri di valutazione bizzarri, non provocano proteste cosi' vigorose.
      Su roars ritengono piu' importante un documento sullo stato della ricerca in Europa redatto dagli accademici portoghesi rispetto ai profili illegittimi, il reclutamento di Unisalento, i rami secchi che occupano spazi e ciucciano risorse. Sara' un caso.

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    5. Renzino, se non vuoi capire e' lo stesso. Se lo zoccolo duro dei roarsiani non si e' mai occupato di metodi di reclutamento, protesta ogni volta che qualcuno tira in ballo il problema annoso, pesante dei rami secchi, supporta il metodo dei finanziamenti a pioggia ecc. ecc. un motivo ci sara'. Apprezzo la tua strenua difesa di una linea editoriale da ancien regime, gli eroismi da sempre mi appassionano.

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    6. Se conto i Post Tagged with: "reclutamento" ottengo 267 elementi: non mi sembra poco. Ti ripeto che ROARS si occupa di politiche, non può andare dietro ad ogni caso particolare.

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    7. Se fai il finto tonto, non proseguo. Per me quelli di roars possono fare quello che vogliono, hanno un sito, dicono la loro, sparano grafici anche se si sente la mancanza di uno statistico perche' media e varianza chi erano costoro. Forniscono in diversi casi un servizio utile ed interessante, ad esempio comunicare l'uscita dei verbali ASN.

      Ricordo pero' dai commenti della redazione robe allucinanti sulla qualita' delle pubblicazioni, IF ecc. con il risultato finale che pubblicare su Nature e' equivalente a pubblicare sui Quaderni Matematici. Finanziamenti a pioggia perche' non si sa mai che il ricercatore che non ha pubblicato niente negli ultimi 10 anni abbia un'intuizione geniale. Numerosi riferimenti a Wittgenstein ed Einstein (manca Hitler per completare). Il problema dell'inbreeding accademico non e' un problema. Non e' vero che i concorsi sono truccati in Italia, siamo abituati a ragionare sui dati, i dati non ci sono. Se ti lamenti degli improduttivi stai proponendo una sorta di pulizia etnica. In un concorso per un posto da ricercatore ha vinto un mio collaboratore, era comunque il piu' bravo. Se si critica l'accademia si tiene bordone alle politiche sinistrorse, destrorse, centrorse che vogliono distruggere l'universita' italiana, apparentemente l'unica istituzione scomoda in Italia.
      Ho buona memoria, potrei continuare. Per me quelli di roars fanno quello che vogliono, la mia linea editoriale sarebbe leggermente diversa.

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    8. Non proseguo se la polemica diventa violenta ed oziosa.

      A ROARS piacciono i grafici perché, come a molti ricercatori (ma non a tutti, si vede), non piace che le informazioni passate dalla stampa di regime - a cui hanno accesso BEN ALTRI Accademici, non certo i ROARSiani - siano false e tendenziose (anche rispetto ai dati ufficiali validi per tutto il resto del mondo).

      Per quanto riguarda il tuo riassuntino della linea di ROARS, stai sbarellando parecchio: ti ricordo che i commenti sono liberi e ci scrivono tutti i passanti di questo mondo. Il tono degli articoli pubblicati è ben diverso ed equilibrato.

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    9. Di violento non c'e' niente, capirai. Ozioso, bah. Alcuni grafici sono effettivamente interessanti, ci mancherebbe.
      Ho scritto "dai commenti della REDAZIONE" (sorry for capital), non "dai commenti". Non li tiro fuori perche' non ho tempo, ma penso li ricorderai. Ho qualche esperienza sui dati, faccio ricerca da un po' di tempo con un discreto successo, e tra le prime cose che ho imparato e' che presentare media senza incertezza o varianza da' qualche problema nell'interpretazione delle tendenze. Ad esempio, una persona pubblica (qualunque cosa, o citazioni) 10 ed una 0, la media e' 5. Due persone pubblicano 5, la media e' 5. Surprise, stessa media.
      Non sbarello per niente, anzi solitamente sei obiettivo anche se ho idee radicalmente diverse dalle tue, in questo caso stai difendendo l'indifendibile, perlomeno per la posizione gattopardesca di roars sul reclutamento.

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  15. Renzo se credi veramente che i commenti siano liberi sei un ingenuo. I commenti sono filtrati dalla moderazione e spesso rigettati quando scomodi. In APRI abbiamo diversi soci a cui sono stati rigettati commenti sul sito blog e che sono stati bannati dal gruppo facebook spetto per trivialita'.

    I grafici poi, sparati cosi' senza supporto di contesto, possono essere girati e voltati come si vuole.
    Propongo i seguenti grafici:

    1) Percentuale dei ricercatori assunti a tempo indeterminato dal 2000 al 2012 che hanno ricevuto la conferma dopo un triennio.

    2) Percentuale dei professori associati assunti dal 2000 al 2012 che hanno ricevuto la conferma dopo un triennio.

    3) Percentuale di professori associati assunti al dipartimento di Chimica dell'Universita' di Parma, nel periodo 2000 - 2013, che non avevano avuto un precedente contratto nell'universita' di Parma (e parallelamente percentuale di costoro che gia' erano ricercatoi a tempo inteterminato all'Universita' di Parma, medesimo Dipartimento)

    4) Percentuale di reclutati a tempo indeterminato (associati ed ordinari) nell'anno 2014, con le nuove procedure, che non erano precedentemente assunti nel ruolo di RTI nel medesimo ateneo (si escludono i casi di chiamata diretta).

    5) Percentuale di reclutati a tempo indeterminato (associati ed ordinari) nell'anno 2014, con le nuove procedure, che non erano precedentemente degli RTI in Italia in qualsivoglia ateneo (si escludono i casi di chiamata diretta).

    Fatti questi primissimi grafici si potrebbe iniziare il martellamento mediatico sul blog, alla stampa, come si sta facendo per la VQR, l'ANVUR (i cui componenti vengono investiti da attacchi personali, nome e cognome) etc...

    Dopodiche' ci si potrebbe indignare per cose che non esistono al mondo, tipo ci si potrebbe inCAZZare per:

    1) Cazzo: per essere assunto in un ente di ricerca italiano (ed anche in una Universita') bisogna dichiarare di conoscere perfettamente la lingua italiana, come prerequisito! Non si potrebbe richiederlo dopo un triennio, con uan "probation on the job?", e sopratutto, per gli enti di ricerca ha senso?

    2) CAZZO: ma e' possibile che i bandi in Italia siano scritti in forma di un codice di legge, con articoli e comma? Non basta una paginetta riassuntiva?

    3) CAZZO: ma e' possibile che per partecipare ad un concorso i candidati in short list si paghino il viaggio, il vitto e l'alloggio e vengano intervistati il giorno che decide la commissione? Non hanno un lavoro costoro?

    4) CAZZO: ma possibile mai che, visto anche il "cazzo" del punto 3), molte universita' chiedano addirittura il pagamento di una tassa?

    5) CAZZO: ma e' possibile che in Italia per far domanda ad un concorso bisognia allegare kili di carte? Elenchi di Elenchi? Oppure usare la "posta certificata" apribile solo in Italia da gente col permesso di soggiorno? Non si puo' utilizzare la propria mail ed inviare qualche pdf? O meglio utilizzare piattaforme, anche gratuite, come academicjobsonline.org

    E si potrebbe continuare

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  16. I commenti su ROARS sono moderati perché un certo momento ci furono affollamenti di passanti e cadute di tono. Oggidì di commenti accantonati sono rarissimi. Non lo fanno per divertimento sadico: è pur sempre un lavoro in più, e perdipiù ha come conseguenza la diminuzione del traffico sul blog.

    - Se guardi le statistiche delle Probation a Lecturer in UK vedrai percentuali di conferme non molto diverse da quelle italiane.
    - Sulle promozioni ad Associato, avevamo già discusso dell'errore di introdurre la Tenure Track in un periodo di magra: è ovvio che i già impiegati hanno la precedenza rispetto ai novizi, vista anche la contabilità post-93 che tratta le Università come Imprese con budget autonomi. Il tuo modello dovrebbe essere il sistema pre-93, "alla francese", quando le Università avevano Piante Organiche stabilite dal Ministero, e quindi per un posto ad Associato non faceva differenza un esterno o un interno (nel qual caso si liberava un posto da ricercatore).
    - Per essere assunto in un Ente non mi pare serva la lingua italiana, e ti dico che anche all'Università per gli assegni di ricerca non serve la lingua italiana, nel nostro gruppo (a Salerno!) avevamo giapponesi, russi, ucraini, polacchi... none of them sapeva l'italiano. Per i posti con obblighi di docenza ritengo del tutto corretto richiedere l'Italiano, questa è l'Università Italiana.
    - E' per rispetto TUO che ti scrivono tutti le fonti e i presupposti su cui si fonda il Bando, di che ti lamenti?
    - E' per TUA garanzia che devi presentare tutto in cartaceo, se non c'è un sistema molto sicuro e molto controllato (come quello che tuttavia hanno introdotto per l'abilitazione): la e-mail non vale, siamo in Italia, si può perdere... e dopo tu che fai???
    - Sui viaggi siamo d'accordo: non c'è un euro ma bisognerebbe lo stesso riservare soldi per un corretto svolgimento delle prove.

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  17. Renzo, i bandi che leggo io per gli enti prevedono la lingua italiana, e' il caso del recentissimo bando per primo ricercatore INFN. Ma questo importa anche poco, visto che i bandi hanno nome e cognome.

    Per le statistiche UK e Italiane, non so dove "guardarle", magari le posta ROARS? ;)

    Sull' "errore" della Tenure Track, non capisco cosa significhi il "periodo di magra". La magra significa meno position apert,e non che debbano andare tutte ad un predestinato selezionato prima del bando. In ogni caso non esiste solo la tenure track, ci sono ad esempio i bandi per porfessore associato, che sono molto piu' numerosi. Poi ci sono i bandi per RTDa che paiono assegni di ricerca. Aspetto di sapere da roars quanti bandi per associato non sono stati fino ad ora vinti dall'RTI del gruppo, quanti bandi per RTDa hanno attratto gente da fuori etc...

    I bandi per assogni sono tra i piu' truccati in assoluto. Puoi avere russi o polacchi ma le selezioni vengono sempre fatte tra amici, a bocce ferme, e poi si "bandisce per qualcuno". Aspetto da ROARS indignazione ed affermazione della cultura del bando per cercare e non del cercare per poi bandire.

    E' per offesa della mia intelligenza il cartaceo ed il bando stile carta costituzionale non per garanzia. Garanzia e' sapere che qualcuno bandisce per cercare qualcun altro, altrimenti clausule e clausulette sono solo garanzia del fatto che non si attirera' mai nessuno che non abbia secondi fini (famiglia, sentimenti, affetti) per lavorare in Italia.

    Sui viaggi siamo d'accordo, quindi gridatelo dai tetti a ROARS che cosi' stiamo facendo ridere i polli.


    Renso il problema e' che in Italia di queste cose non fotte nulla a nessuno. Con queste regole, nel sistema anglosassone, sarebbero i RECLUTATORI a ribellarsi ferocemente. In italia non si ribella nessuno perche' tanto le selezioni non si fanno mica dopo il bando.

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    1. Lo vedi che le Persone sono differenti, in Italia e in un Paese Riformato? Si comportano diversamente, ed hanno valori diversi.
      Pertanto in Italia NON si può adoperare le medesime prassi, anzi talvolta per (cercare di) ottenere risultati simili bisogna organizzare le cose in modo moolto diverso. Ed è questa posizione che sostengo.

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  18. Renzo, non so cosa sia un "paese riformato" e mi interessa poco.
    Io sostengo, con convinzione, che l'Italia sia parte del mondo e gli italiani non siano marziani. Se una mentalita' e' possibile in un posto puo' essere possibile in un altro.
    Ti ho fatto l'esempio dei napoletani che in svizzera allacciano le cinture ed indossano il casco, ma non lo farebbero a Napoli. Le persone sono le medesime ma la "desiderabilita' sociale" segue altre regole.
    Se gli accademici italiani come i componenti di roars iniziassero a rendere desiderabile un certo tipo di condotta, ne vedresti i risultati.
    Del resto, ripeto, gli accademici italiani, trasferitisi ad UCLA, si comportano in commissione come si comporta la gente a UCLA. Bandiscono anche loro per cercar qualcuno, valutano con i moderni strumenti anche bibliometrici, intervistano con vero interesse in veri seminari, trattano gli "ospiti" con rispetto, si arrabbiano se vengono inposte regole piu' restrittive per il reclutamento. E questo sia se siano cattolici che se siano riformati o atei.

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    1. Sembra il Gioco dell'Oca, siamo tornati alla casella di partenza.
      O il Zugo de San Vincenso, che dura molto tempo, che mai no se disbriga, vuto che te lo conta o che te lo diga?

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    2. bando alle ciance, il punto è caro ronzino che quelli di roars ti insultano e poi ti bannano se osi dire che in italia le selezioni sono marce e truccate.
      ti accusano di fare il gioco di chi vuole definanziare il sistema, rivendicano come naturale che il maestro piazzi l'allievo, non immaginano neanche che nel mondo civile si fanno concorsi davvero aperti e se glielo dici prima ti sfottono e poi ti bannano.
      coda di paglia?

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    3. insorgere, ho scritto un articolo in favore dei concorsi su ROARS, che ha avuto peraltro numerose visualizzazioni.
      http://www.roars.it/online/luovo-poco-sodo-del-ministro-giannini/
      E' l'APRI che si è spesso espressa contro i concorsi e a favore della chiavata diretta, procedura che in Italia non può che alimentare il localismo e il Buono Posto per i Baroni (vds. un interessante caso recente a Pavia).
      Non intendo proseguire oltre con polemiche violente e sterili.

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    4. fai un sacco di confusione. apri è contro la proposta della giannini.

      a parte questo, di violento qui non c'è nessuno.
      l'unica violenza è quella compiuta contro la verità da chi fa finta di non vedere l'elefante nella stanza.

      quando pubblicherai un pezzo sui concorsi truccati e che denuncia le responsabilità di TUTTI (inclusi i membri di roars che piazzano i loro allievi) ne riparleremo

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  19. Scienziati europei contro i tagli alla ricerca di base: "Scelta l'ignoranza"

    Lettera aperta agli Stati della Ue: "Privilegiati sempre gli stessi gruppi"

    http://www.repubblica.it/economia/2014/10/08/news/scienziati_europei_contro_i_tagli_alla_ricerca_di_base_scelta_l_ignoranza-97673431/?ref=HREC1-8


    SIGN THE PETITION
    http://openletter.euroscience.org/sign-the-petition/

    Scientists from different European countries describe in this letter that, despite marked heterogeneity in the situation of scientific research in their respective countries, there are strong similarities in the destructive policies being followed. This critical analysis, simultaneously published in Nature and in a number of newspapers across Europe, is a wake-up call to policy makers to correct their course, and to researchers and citizens to defend the essential role of science in society.

    The national policymakers of an increasing number of Member States, along with European leaders, have completely lost touch with the reality of research.

    They have chosen to ignore the crucial contribution of a strong research sector to the economy, particularly needed in the countries more severely hit by the economic crisis. Instead, they have imposed drastic budget cuts in Research and Development (R&D) that make these countries more vulnerable in the mid- and long-term to future economic crises. This has all happened under the complacent gaze of European institutions, which worry more about Member States complying with austerity measures than about maintaining and improving national R&D infrastructures that can help these countries change their productive model to a more robust one based on knowledge-generation.

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  20. Il Rettore Virtuoso (mi ricorda il titolo di un blog).

    http://www.scuola24.ilsole24ore.com/art/universita-e-ricerca/2014-10-10/non-solo-tagli-legge-stabilita-piu-ricercatori-universita-virtuose-e-meno-vincoli-turn-over--172147.php?uuid=AB7xy01B

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  21. Risposte
    1. Ho letto l'articolo, ma vorrei capire cosa intendiate per "baratto TDA vs. TDB": il MIUR allenta le maglie del turnover per favorire assunzione TDA nel contempo togliendo agli atenei l'obbligo di fare un TDB per ogni nuovo oridnario? Ho capito bene?

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    2. sì esatto.

      favoriscono i tda, e nel contempo rendono assolutamente inutile per gli atenei fare tdb.
      li facevano SOLO per fare ordinari, se salta il vincolo tdb-po faranno tanti ordinari e basta.
      e qualche tda se ci sono fondi appositamente stanziati, ma se no anche nessuno...

      il punto è che l'emergenza vera è il reclutamento, mentre per il miur l'emergenza sono gli associati abilitati ad ordinario. il mondo alla rovescia

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    3. Niente di nuovo sul fronte occidentale

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  22. just my two cents... ho provato diverse volte a commentare post di ROARS e sono sempre stato preso a bastonate (virtuali) dai redattori che effettivamente paiono un gruppo di rezionari. Posso pure credere che abbiano poco seguito accademico ecc. ecc. come dice Renzino, fatto sta che rispondono a qualsiasi critica accusando di fare il gioco di quelli che vogliono distruggere l'Università. A onor del vero, mi hanno sempre accettato tutti i commenti, anche qui però con un atteggiamento piuttosto irritante di approvare il commento soltanto dopo aver preparato la risposta, postata 5 secondi dopo e bloccando di fatto la dicussione mettendo sempre gli stessi grafici. Trovo anche insultante il continuo far notare che ai ricercatori i dati "dovrebbero" interessare quando è ovvio che è impossibile "provare" scientificamente la corruzione. L'ho scritto più volte nei loro commenti che la linea editoriale di ROARS, che è più o meno: l'Università italiana è perfetta così come è, dateci più soldi e tutto andrà a posto" fa ridere i polli; la risposta è stato il solito grafico attestante l'altissima produttività, in proporzione ai finanziamenti, dei ricercatori italiani, unita alla solita accusa di sobillare l'attacco della società civile nei confronti dell'Università. Ho pure ricevuto diversi insulti, più o meno velati, da gente che si mantiene rigorosamente anonima. Possibile che siamo solo in 3-4 (questo riguarda pure APRI a dire il vero) ad avere il coraggio di mettere nome e cognome, con tanto di link al proprio profilo?
    Saluti,
    V.

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  23. L'Università-Garage delle Business Ideas.

    http://www.corriere.it/scuola/universita/14_ottobre_13/renzi-universita-sono-problema-alcune-ci-sono-troppe-baronie-05d1c350-52f5-11e4-8e37-1a517d63eb63.shtml

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  24. il tda? Per ora i 10 che conosco a scadenza ormai prossima si stanno dando un gran da fare per trovare lavoro. A fine contratto infatti se ne andranno A CASA.
    Non si trovano nemmeno i soldi per i due anni di rinnovo. Il Tdb si può chiedere a chi l'ha visto.
    La partita è tutta per RTi e associati. Chi è dentro detta le regole del gioco chi è fuori può ambire al massimo a fare lo schiavo per qualche anno.

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    1. Il problema è sempre distinguere fra progressioni di carriera e nuove assunzioni. Se ciò non viene fatto, in tempi di scarsità di risorse e abbondanza di abilitati, non c'è spazio per nuovi ingressi. Tutto qua.

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    2. Una volta non esistevano le progressioni di carriera. Era così perché lo garantiva l'esistenza di un organico fissato dal Ministero, e procedure concorsuali per ogni posizione disponibile. Oggi (= post-93) sono rimaste le procedure concorsuali (ma spesso neanche quelle), epperò l'Autonomia Budgetaria rende asimmetriche "de facto" le nuove assunzioni rispetto alle promozioni. Rendetevi bene conto di queste circostanze.

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    3. Il problema e' che al MIUR non interessa per niente che ci siano procedure corrette (vedi profili illegittimi) o reclutamento. Una circostanza preoccupante, pero' i ricercatori di universita' italiane sono tra i migliori al mondo quindi inutile contaminare l'universita' con nuovi arrivi.

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  25. Università sulla linea di galleggiamento; peggio per gli Enti.

    http://www.scuola24.ilsole24ore.com/art/universita-e-ricerca/2014-10-15/universita-recuperato-gran-parte-vecchio-taglio-tremonti-e-assunzioni-chi-e-virtuoso-202625.php?uuid=ABRxzV3B

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    1. Quindi l'anno prossimo 25 milioni in meno al FFO? Gli RTD a) completano il loro percorso per diventare grossi assegni di ricerca non andando più a costare punti organico (credo sia questo che significa liberalizzarli per gli atenei virtuosi), e gli RTD b) vengono definitivamente sepolti. Ammazza, che allegria.

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    2. Infatti non c'è niente da festeggiare. In particolare, va posto sul tavolo il tema della completa ridiscussione del Tenurino Tracchino all'italiana, laddove non venga più applicato. Contra Legem Gelminim (dal punto di vista dei principi).

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    3. è una fregatura colossale, sono giorni che lo ripeto.

      questi puntano solo a fare più ordinari, più promozioni e a spplire alle esigenze didattiche con rtda a basso costo.

      non farli corsare punti organico vuol dire che poi la loro promozione a tdb o a pa diventa difficilissima

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    4. Beh, è un'ottima ottica aziendale, non trovi? Se tu fossi il menager di un'impresa universitaria, non faresti lo stesso?

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    5. Mai viste aziende di soli managers e che reclutano solo interni per promozione. ]
      Pessima ottica aziendale direi, buona per una conduzione familiare piu' che una media o grande impresa.

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    6. aggiungerei che non si sono mai viste aziende private in cui la maggior parte dei dipendenti sono dirigenti o quadri...

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    7. Se l'azienda ha una diminuzione di entrate, o al limite un mero galleggiamento, non può mettersi a reclutare grandi masse. Deve chiudere il bilancio ottimizzando le risorse, e se il monager può ottenere i doveri didattici obbligatori dal una parte del proprio personale spendendo due lire, lo farà.

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    8. ma sbagli i conti renzo, non ci guadagna davvero.

      quante ore di didattica guadagni promuovendo un associato a ordinario? e quante ne guadagni assumendo un tdb?
      considera che col tdb ha anche persona in più che fa ricerca, segue tesi, fa ricevimento, collabora alle attività organizzative e amministrative ecc. ecc.

      non è un calcolo razionale, è tutt'alto: gli associati e i ricercatori votano per il rettore e le varie cariche, i precari no.

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    9. Il manager universitario sta promuovendo ricercatori ad associati per guadagnare almeno 120 ore da titolare di corsi a costo minimo per l'Università, almeno incrementalmente. Non si imbarca in rischiosi Tenurini Tracchini con gli RTDb che poi in capo a 3 anni dovrà comunque trasformare in nuovi posti da PA.
      Il manager universitario dovrà poi soddisfare un po' di legittime aspettative di Associati a diventare Ordinari, pena l'inacidimento dei rapporti intra-dipartimentali, ma questo è un punto di un ordine di grandezza inferiore.

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    10. fai due conti renzo:
      un ricercatore ora copre 60 ore di didattica, passa a 120, quindi è un aumento di 60.
      prendere un esterno vuol dire un aumento di 120 secco. la differenza di costo è di tre volte, e questo scoraggia, ma in cambio il dipartimento ha più personale per tenere aperti cdl e dottorati, più produttività scientifica, più ore di ricevimento e più soggetti che seguono tesi.

      qui non c'è alcuna logica manageriale, pura logica corporativa che riflette lo spirito di un sistema che premia solo l'anzianità e che - lasciato a se stesso - creerebbe un esercito di soli generali

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    11. quanto alle promozioni degli ordinari, secondo mancini - che è il vero dominus del miur - è quella la 'vera urgenza'.

      una posizione che la dice lunga sullo spirito corporativo di cui sopra.
      il punto vero, l'unico punto, è che rti e associati votano per eleggere i rettori, i senatori, i direttori. i precari invece no. l'università non è retta da logiche manageriali ma da logiche clientelari e populistiche

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    12. Un ricercatore (RU) attualmente non può essere comandato per la didattica di un corso come titolare. Quindi il guadagno su questo versante è di 120 ore nette, e consente al menager universitario di soddisfare gli orrendi Requisità di Quantità dell'ANVUR per poter tenere aperti interi corsi di laurea e laurea magistrale. Insomma, l'esistenza di una offerta formativa compiuta dipende da codeste decisioni. Ribadisco che le due lire da metterci sono incomparabilmente più basse di quelle da spendere per assumere un esterno.
      Per i PO ti ricordo che sono parecchi anni che non se fanno quasi più: un monager universitario americano certamente non lo consentirebbe (nelle research universities ci sono piramidi rovesciate).

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    13. renzino parliamo della realtà per come è, non per come dovrebbe essere. i ricercatori attualmente fanno almeno 60 ore di didattica. questo è un fatto.
      quanto agli ordinari, ti ricordo che nel 2010 c'è stata un'infornata di nuovi idonei.

      se poi guardi i dati, dal 2010 a oggi hai avuto 242 rtdb e 1300 e rotte promozioni.
      calcola anche che negli anni precedenti avevi in media 1600 nuovi ingressi l'anno (rti), ora ne hai avuti circa 60 (242 diviso 4).

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    14. e le promozioni sono in crescita, perché aspettavano le abilitazioni e ora cresceranno ancora togliendo il vincolo po-tdb, mentre i nuovi ingressi (solo i tdb sono ingressi veri) vanno ad azzerarsi per la stessa manovra.

      difendere il sistema come stai facendo è francamente indecente, oltre che insensato. anche perché le promozioni sono gestite in modo per nulla trasparente e meritocratico, i concorsi per pa ex art. 18 sono tutti delle farse (guarda caso vincono sempre gli interni, anche senza i trucchi stile università di lecce di cui si parla in questo post).
      ma dimentico sempre che tu e i tuoi amichetti di roars non credete che i concorsi sono marci...

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    15. Una volta si discuteva senza lenti corporative. Se continui ad assumere visioni parziali solo perché cerchi di agitare la categoria dei Precarj contro le altre categorie universitarie, non verrà fuori nessun ragionamento politico di qualità.
      E poi, en passant, nemmeno continuando a gettare secchi di fango contro ROARS contribuisce a migliorare le analisi.

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    16. Davvero, basta parlare di ROARS, altrimenti si sentono in dovere di impadronirsi di questo blog, e poi ci cacciano fuori tutti. Don't feed the troars!

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  26. Chi è che diceva che su Roars non censurano? Qualcuno scrive una sciocchezza grande come una casa da un punto di vista meramente logico-matematico, io scrivo un commento per farlo notare, ed il commento non compare. Forse comparirà fra vari giorni, quando nessuno ci farà più caso, chissà. Ognuno tragga le sue conclusioni.

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    1. Posto che io sarei ovviamente favorevole ad una politica più lasca, lasciami dire nel caso concreto penso che Sylos non volesse far proseguire ultra necessitatem una discussione sui numeri che si era chiarita già con altri interventi (quello di Marco Bella, in particolare). Il tuo intervento, nell'ottica di una lettura sequenziale dei commenti, rappresentava una ridondanza polemica.
      Ribadisco che la Redazione non ci guadagna nel mettersi a controllare i commenti, va compreso uno sforzo generale per evitare flames dannosi, anche se - ribadisco - io sarei per una politica che vada ai limiti del possibile.

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    2. Visto che i nomi li fai tu, ti rispondo nel merito. Una ridondanza polemica? Non è matematicamente corretto che "il 50% dei progetti" è vicino a "l'80% dei progetti", Renzino. Ne' è matematicamente corretto dire che la differenza fra 50% e 80% è un fattore 1,5 e non un fattore 10. Un fattore 10 avrebbe portato 50% al "500% dei progetti", che ammetterai è assurdo. Ora su quel post è rimasta scritta una assurdità matematica che resta chiara a chiunque la legga, questo secondo me peggiora anche la reputazione del sito stesso. Suggerirei almeno che l'autore del commento ritratti o modifichi il proprio post, se non si intende pubblicare il mio commento.

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    3. ma vi pare che dobbiamo discutere qui, in questo modo, degli articoli di roars?

      il punto, chiarissimo, è che loro on sono aperti al contraddittorio e che, politicamente, avversano chiunque denunci il marciume imperante. tutto il resto sono conseguenze di queste premesse.

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    4. No, figurati, mi sono permesso solo perché qualche commento più sopra si parlava proprio di questo argomento, la moderazione/censura su roars.

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  27. forse sull'aumento del numero di trdb e sullo scandalo promozioni (vedi impiego ultime gocce di punti organico) varrebbe la pena farsi sentire.

    Il sistema è blindato e senza possibilità per nessuno dei non strutturati. A questo punto vanno eliminati i dottorati, gli assegni, le borse. Il sistema va tenuto in piedi da che appartiene realmente al mondo accademico.

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    1. ganjalf, ci stiamo provando. non abbiamo mai smesso, il punto è che al sistema le nostre lamentele e critiche non interessano.
      gli accademici se ne strafottono, il governo pure

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    2. Niente di nuovo neanche qua, ahime'.
      Mi sorprende ci siano ancora non tanto dottorandi, ma assegnisti e postdoc di varia natura in cosi' largo numero. Ammesso e non concesso vengano bandite posizioni da rtdb in buona quantita' ,quanti degli attuali assegnisti e postdoc potrebbe (numericamente) ambire ad un posto, 1 su 10?

      E' mai stato fatto un censimento dei precari? Negli USA i postgrad dopo un anno o due di postdoc (se non prima) riflettono sulle loro reali possibilita' di ingresso come faculty in accademia, in Italia e' un lungo tirare a campare, intanto che ho i soldi rimango, un altro anno di borsa di studio, magari un rinnovo per 6 mesi ecc. In parte questo e' dovuto alla generale mancanza di posizioni nel privato (o agenzie governative) per persone con un dottorato di ricerca, in parte ad una certa indolenza professionale. A questo punto non capisco come una persona con 4-6 anni di assegni vari possa ancora rimanere in accademia, senza garanzie di alcun tipo, contributi pensionistici, senza una buona notizia dal 2008 (ed ora tagliano ancora il FFO, svincolo po-rtdb ecc. ecc.). Tipico caso di Concorde Fallacy.

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    3. sì, c'è un censimento.
      è stato fatto dall'adi ed è molto problematico, ma ci sono alcuni dati di base.

      cmq anche se si guardano gli assegni, il numero è crollato rispetto a 4 anni fa.
      se non ricordo male, secondo il censimento adi 15.000 precari sono stati esclusi definitivamente dal sistema negli ultimi anni, il che di per sé ci potrebbe pure stare, se nel frattempo ne fosse entrato qualcuno...ma ne sono entrati in tutto 242, e per carità di patria non diciamo come...

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    4. quanto al 'come mai resitono/resistiamo', ti posso dire che io e molti altri colleghi che conosco, con 10-12 anni di post-doc vari (anche all'estero), resistiamo per assenza di alternative, perché non sappiamo fare altro, perché in italia non c'è un mercato del lavoro, e perché - per ragioni famigliari - non possiamo emigrare.
      ne parlavo ieri con un amico: la fregatura è stata che all'inizio (dopo il dottorato) le cose ci sono andata anche troppo bene, io ho avuto subito 2 anni di post-doc (vinti per caso in una sede in cui non avevo mai messo piede) seguiti a ruota da 4 anni di assegno, a quel punto ero completamente preso dall'ingranaggio e convinto che il 'mio momento' sarebbe arrivato a breve, poi è arrivata la riforma gelmini invece...

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    5. Concordo interamente con te, non e' che non capisca (anch'io sono formalmente assegnista, anche se ho una Marie Curie), ma ad un certo punto bisogna tirare le somme. Anche in caso di riapertura/apertura delle posizioni RTDb, solo uno su dieci (e vado a sboccio, forse), potranno entrare come pseudo-faculty, ma gli altri prima o poi dovranno uscire dall'accademia. Tra US e UK mi pare che solo tra l'uno ed il 5% dei dottorati nelle life sciences entrano come faculty in accademia, non ho idea per i post doc, ma alla fine i posti sono limitati. Tra l'altro ci sono a spasso (cioe' non strutturati) fior di ricercatori, anche con esperienze estere, quindi anche nel caso i concorsi fossero in qualche modo puliti (roba decisamente improbabile), ci sara' lotta durissima (un bene, ma nove su dieci rimangono fuori). La vedo grigia su tutti i fronti e mi pare che tanti precari farebbero bene a non ritardare ulteriormente l'uscita dall'universita'. Concorde fallacy appunto.

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    6. Ho trovato una statistica casualmente leggendo un articolo su The American Scientist: "Even though 80 percent of postdocs are at academic institutions, only one out of five landed a tenure-track job in 2012, according to a recent poll by Science’s blog Careers". Un dato un po' cosi', si dovrebbe seguire una coorte di postdoc, ma se l'ingresso di post doc e' stabile, dovrebbe essere una statistica attendibile per una coorte. Purtroppo in Italia mancano censimenti, sarebbe interessante sapere quanti PhD della coorte 2007 e seguenti (ma anche prima) abbia trovato occupazione in accademia (1-5%?). Vedendola cosi' non sarebbe poi cosi' differente dalla situazione US/UK (certo per le ultime 5-7 coorti siamo allo 0% in Italia), ma per come la vedo, in un'ottica di piu' ampio respiro, il grande problema e' la mancanza di sbocchi occupazionali per PhD in Italia (fermo restando le deprimenti politiche universitarie italiane, ma mi ripeterei). Uno spreco di soldi ed energie, ma tra chi tira le fila c'e' gente che al massimo ha viaggiato fino a Nova Gorica per fare il pieno di benzina.

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  28. e i giornalisti, mediamente, non capiscono la differenza tra precario e rti

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  29. Vedo un articolo di un assegnista nella pipeline di ROARS. Secondo la vostra lettura dei fondi di caffè politico-accademici vuol dire qualcosa?
    Spero si torni a discutere sul merito delle questioni complesse, senza generici lanci di accuse intercategoriali.

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    1. Renzino, vedi per caso da parte nostra accuse generiche? E' domenica, c'è tempo per leggere quanto scritto qui sopra: fatti, questioni, punti che nulla hanno di generico. Oh toh, fuori dalla finestra ho visto una rondine... eppure, che strano, non è primavera. Anzi, andiamo verso l'inverno

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    2. Inutile che sfoghi le frustrazioni di una legge di riforma delle carriere accademiche nata male e attuata peggio, del condimento di tagli e blocchi al reclutamento, prendendotela con un gruppetto di persone che non ha responsabilità e che si smazza da tre anni per migliorare o sterile dibattito italico di settore, quando il resto dell'accademia e della politica sta a guardare e si fa i cavoli propri.

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    3. Mah Renzino, ti giuro, non sono frustrato. Io semplicemente ti invito nuovamente a leggere quanto scritto sopra. Certo, non posso mica venir lì da te a farti girare la rotellina centrale del mouse nella direzione in cui, a mio avviso, dovrebbe girare... sei una persona che stimo, eh, leggo questo blog da sempre e le tue parole sono spesso state spunto per riflessioni; ora però le tue parole non riescono proprio ad aiutarmi a riflettere (vide supra)

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    4. Sai che miglioramento del dibattito, i ricercatori dell'universita' italiana sono i migliori al mondo, per avere l'abilitazione dovrebbero bastare 2 pubblicazioni negli ultimi 58 anni, i concorsi sono in larga maggioranza liberi, equi e solidali (per me ed altri non collusi sono, a parte le solite eccezioni, truccati marci). Avercene di queste impennate nella qualita' del dibattito. A momenti mi fanno venire simpatici Alesina, Giavazzi e Renzi coi garage.

      "Secondo la vostra lettura dei fondi di caffè politico-accademici vuol dire qualcosa?". No. Dovrebbe? E basta, almeno per me, parlare di roars, sono parte dell'ancien regime.

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    5. ROARS: Return On Ancien Régime Standards

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  30. dai renzino fai il bravo, se no ti banno come farebbero i tuoi amichetti di roars ;)

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  31. Anche questo blog ha utilizzato il ban in passato, vedi persone come ganjalf; non ci farei sopra una battaglia ideologica....

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    1. Vai Renzino, continua! Noi non ti banneremo!! A proposito, ganjalf bannato? Ma davvero? E com'è che poco sopra leggo il nome "ganjalf"? Mah, che blog misterioso il nostro...

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    2. abbiamo cancellato alcuni commenti, in alcuni e limitatissimi casi, e solo quando erano completamente off topic e/o offensivi.
      ma non abbiamo mai permanentemente escluso qualcuno.

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    3. Renzino, mi hai dato l'occasione di fare un giro su tutti i post del nostro blog, fino ad uno del settembre 2010 a partire dal quale i post anonimi non sono più stati ammessi. Ganjalf ha scritto commenti in quasi tutti i post a partire da quella data (solo in 19 post commentati anche da altri non vi sono suoi commenti). Ti invito a spendere un po' del tuo tempo per leggere i commenti suddetti, e a farti quindi un'idea di quanto siamo infinitamente non comparabili agli inarrivabili bannatori

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    4. Ho visto che avete voglia di fare un po' di umorismo dipingendo la realtà con tinte impressioniste e dadaiste.
      Veramente poco interessante, per tutti.

      Gli "inarrivabili bannatori" di ROARS tralasciano di smoderare commenti come

      "Scusate, potete dare gli estremi dell’Ordinanza Tar di cui parlate?"

      o

      "“di 10 cose fatte, te ne è riuscita mezza e dove c’è uno strappo non metti mai una pezza”, Jovanotti
      forse la situazione dell’ASN si può ricondurre a questa frase della canzone di Jovanotti, soprattutto se usciranno ulteriori tornate prima della pronuncia dei TAR.
      Condividete?"

      o

      "Grazie del prezioso contributo, che contribuisce a portare avanti una discussione approfondita e, oserei dire, adulta, dell’argomento."

      Sai che censura della discussione... suvvia, siamo seri.

      Elimina
    5. Come dici tu Renzino, la cosa è poco interessante per tutti (ovviamente anche quest'ultimo tuo commento susciterà, credo, scarso interesse). Per i pochissimi, corraggiosi e interessati, invito alla lettura di tutti i commenti per farsi una buona idea. Enjoy!

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    6. Renzino, visto che sei consapevole dell'orribile censura da me subita su roars, dovresti evitare di sminuire le politiche censorie del loro sito, che sono forse fatte con astuzia se non con malizia. Lasciar passare commenti innocui e censurare quelli davvero "pericolosi". Questa non e' moderazione, e' censura.

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  32. a lecce hanno vari problemi: http://www.quotidianodipuglia.it/lecce/ateneo_terza_inchiesta_bandi_procura/notizie/964759.shtml

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  33. immagino dovesse capitare prima o poi, sono stato appena stato censurato su ROARS, senza nemmeno una riga di spiegazione. Che fare?
    V.

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    1. abbiamo gli esperti in linea! (Io però non ho mai messo piede in roars)

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    2. Io ho deciso che non commento più su roars. Comunque il loro atteggiamento è contrario a tutte le norme del buon comportamento su Internet. La moderazione è una cosa, la censura tutt'altra. E' ridicolo che nel 2014 ci sia ancora chi crede che solo perché gestisci un blog puoi decidere arbitrariamente cosa far pubblicare e cosa no ai commentatori.

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  34. Piu' grave e' che quesgli atteggiamenti si traducono poi nella vita accademica.

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  35. Dopo un mio commento in cui scrivevo che si dovevano vergognare dell'operazione di censura, hanno postato il mio commento (e scartato il secondo). Il mio commenta riguardava nefandezze nel reclutamento, baroni che pensano ai propri orticello, didattica vergognosa e schiavi che lavorano al posto dei professori. La risposta, lapidaria, è stata che io ho scritto una "lenzuolata"!di luoghi comuni, loro invece si rifanno sempre a dati... Bah

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    1. eh certo, perché il marciume è un luogo comune....

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    2. Inutile cercare lo scontro a bella posto: hai scritto il tuo bel commentino con tante accuse a tutti ieri notte alle 2:00, e poi, prima che fosse smoderato, ne hai scritto uno che commentava la "censura" del primo - che ovviamente è stato scartato una volta approvato l'altro.
      Eviterei di continuare a giocare in modo infantile e tornerei al confronto più serio sulle cose.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  36. La Virtù Universitaria.

    http://www.scuola24.ilsole24ore.com/art/universita-e-ricerca/2014-10-20/per-universita-virtuose-liberta-assumere-a-regime-fino-2mila-ricercartori-e-piu-docenti-195725.php?uuid=ABeE004B

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    1. Non riesco a trovare i riferimenti per la parte che riguarda i ricercatori nelle bozze della legge di stabilità che circolano in rete. Potreste cortesemente indicarmi l'articolo e i relativi commi? Grazie mille!

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    2. Bella questa frase: "Viene poi eliminata il vincolo che legava l'ingresso di un professore all'assunzione a tempo indeterminato di un ricercatore. Un “tappo” che finora aveva frenato il reclutamento di nuovi docenti." Ma l'articolista l'ha riletta? Ha poi capito che ha scritto esattamente il contrario di quello che accade rimuovendo il vincolo?

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  37. Eh no, caro Renzino, stai distorcendo la verità, esattamente come fanno i tuoi amici di ROARS. Io ho postato il mio commento alle 2 di notte ma non ho certo preteso la moderazione immediata. Il mio commento di protesta riguardante la censura l’ho inviato il pomeriggio del giorno dopo, dopo che numerosi altri commenti postati dopo il mio erano stati approvati.
    Il mio “bel commentino con tante accuse” era in risposto ad un orrendo commento di Baccini che, rispondendo ad un anonimo, evidentemente precario, definiva “merda” la precarietà e farneticava sul fatto che “tutti i pozzi sono stati avvelenati” sottinendendo che il veleno sarebbero i precari che provano appena ad alzare la testa. Dopo che gli ho risposto per le rime, il bravo baccini è andato a correggere il suo post eliminando la parola merda e ha volutamente ignorato il mio commento. Questo è stato poi accettato solo dopo il mio successivo commento sulla censura.
    Qualche commento dopo un tipico “figlio di” mi faceva notare che tutto il marciume è solo un un luogo comune e che invece i dati dicono che...
    V.

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  38. comunque ragazzi, questo blog vorrebbe innanzitutto servire come spazio propositivo e di incontro, non come spazio per sfogo anti-ROARS. Del comportamento censorio di ROARS, a mio avviso inqualificabile, ne rispondono i gestori di quel sito. Qui la moderazione la facciamo, rarissimamente, ex post, non ex ante come in ROARS. Se qualcuno posta messaggi contenenti gravi offese o puro spam li si puo' rimovere dopo. Per altro non e' quasi mai capitato. Il mio consiglio a Renzino, e' di suggerire in ROARS di non perder troppo tempo nel moderare i commenti e lasciare la possibilita' a chi vuole di commentare senza premoderazione. Siamo sicuramente tutti impegnati a far altro, anche in ROARS, che moderare uno per uno tutti i commenti di un blog.

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  39. il problema di noi precari è: Ganjalf è stato o non è stato censurato?

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  40. sono d'accordo che la linea editoriale di ROARS è affar loro e la finisco subito se volete. Quello che mi preme sottolineare però è che le posizioni reazionarie di ROARS sono piuttosto emblematiche di come funziona il sistema e della mentalità degli accademici italiani. È quindi un discorso più generale del commentino segato e del flame su un calcolo aritmetico. Il problema è che queste persone si sono chiuse dentro il castello in rovina e non fanno entrare nessuno, preferendo che tutto crolli, piuttosto che mostrarsi disponibili a far entrare forze nuove che potrebbero contribuire a risollevare la baracca. È un problema importante che andrebbe denunciato e fatto capire nelle rare occasioni in cui APRI ha occasione di interagire con i nostri cari politicanti. Altrimenti chi sta dentro continuerà sempre a fare questa resistenza inqualificabile, vanificando ogni sforzo. Stando all'interno, hanno molto piu' controllo della situazione dei precari, c'è poco da fare su questo. Perciò è importante che gli venga tolto più potere possibile e ben vengano valutazioni, ASN ecc. Perchè credete ce l'abbiano tanto con le valutazioni "quantitative automatiche"? Siamo tutti consapevoli dei limiti che queste hanno e degli studi fatti in altri paesi a tal proposito, per favore non rispondetemi in stile ROARS, fatto sta che queste valutazioni automatiche sottraggono potere a tanti baroni tromboni e per questo soltanto vengono osteggiate. Seppur imperfette, dal punto di vista di un precario bravo e fuori dal sistema sono molto ma molto meglio dei concorsi farsa e dei criteri di valutazione dell'Università del Salento.
    V.

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    1. per fortuna l'impatto di roars sulla politica ministeriale è molto limitato.
      allo stato a vincere è l'anvur e roars raggruppa i perdenti, i riottosi e i reazionari

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    2. APRI e' da sempre per le valutazioni ex-post. Credo che anni fa APRI abbia giocato un ruolo determinante nell'introduzione di tali strumenti. Su come migliorarli e perfezionarli si puo' sempre discutere cosi' come su un uso sempre meno "automatico" degli strumenti bibliometrici. Ma il tutto va fatto in modo costruttivo e guardando alle esperienze pregresse. Rifiutare la valutazione in todo e predendere che tale strumento: 1) sia troppo "burocratico" e porti via tutto il tempo da dedicare alla ricerca, 2) Non abbia eguali al mondo quindi non va bene - non ha riscontri nel mondo reale.

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    3. Insorgere, a mio avvisto qualche punto a loro favore a ROARS lo hanno portato. Ad esempio il MIUR si e' convinto che ASN era stata troppo selettiva chiedendo una "Ferrari" al posto di rilasciare una "patente di guida" (parole del Ministro Giannini) e cio' sta spingendo le commissioni verso il "buon core" nelle valutazioni della seconda tornata, rendendo di fatto futile l'intero esercizio.

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  41. @insorgere
    non riesco a spiegarmi, mi spiace. Io non penso che ROARS rappresenti la "cupola" dell'accademia italiana. Non faccio fatica a credere che contino come il 2 di picche e che questo sia proprio uno dei principali motivi per cui hanno fondato ROARS. Quello che voglio dire è che il loro atteggiamento va preso in considerazione perchè è una sorta di termometro di come la pensano gli strutturati sull'università italiana in generale e sui precari. La stragrande maggioranza dell'accademia vuole semplicemente continuare tutto come prima e vede come unico ostacolo la scarsità di risorse. Se, per assurdo, spuntasse fuori un miliardo di euro da investire nell'università si tornerebbe dritti dritti negli anni settanta e allo stile del Dott. Tersilli
    V.

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  42. modifiche alla normativa universitaria introdotte in legge di stabilità:

    "28. Al fine di favorire il reclutamento di ricercatori, all’articolo 66, comma 13-bis, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dopo il secondo periodo è inserito il seguente: “A decorrere dall’anno 2015, le Università che rispettano la condizione di cui all’articolo 7, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 49, e delle successive norme di attuazione del comma 6 del medesimo articolo 7, possono procedere, in aggiunta alle facoltà di cui al secondo periodo del presente comma, all’assunzione di ricercatori di cui all’articolo 24, comma 3, lettere a) e b) della legge 30 dicembre 2010, n. 240, anche utilizzando le cessazioni avvenute nell’anno precedente riferite ai ricercatori di cui all’articolo 24, comma 3, lettera a) della citata legge,già assunti a valere sulle facoltà assunzionali del presente comma,”.
    29. Al secondo periodo dell’articolo 4, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 49, le parole: “lettera b)” sono soppresse.
    30. Si applicano alle università le disposizioni di cui all’articolo 3, comma 3, secondo periodo, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con
    modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114."

    il n. 28 significa, se non ho capito male, che le risorse investite per i tda che non son soggette ai tagli da turnover, quindi dopo la scadenza posson essere reinvestite per intero ma solo in altri tda o tdb.
    il 29 trasforma il vincolo po-tdb in un più lasco vincolo po-td (a o b), e qui sta la fregatura
    il 30 consente di prorogare i termini di spendibilità dei punti organico

    complessivamente una schifezza

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    1. ma il n. 28 vale solo per gli atenei coi conti in ordine secondo gli assurdi parametri di profumo, quindi direi per pochissimi

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    2. Insomma neppure il contentino di facciata di piu' RTDa che forse varra' solo per pochi atenei

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    3. Trasformare il vincolo PO in rtd a) o b) in realtà non sarebbe cosi tremendo in vista del capoverso precedente se il rtd a) dovesse essere assunto obbligatoriamente con punti organico e lo stesso capoverso valesse per tutti gli atenei. Ma le uni useranno fondi esterni per rtd a) e punti organico per i PO. E questa e' una vera porcata.

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  43. ci schiacciano come mosche, si puliscono il sedere con i nostri CV come se non esistessimo.
    Domanda e dopo un tda cosa succede?

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  44. http://www.corriere.it/scuola/14_ottobre_27/insegnanti-yale-mettiti-pure-coda-concorso-contrario-professori-d384cb76-5db8-11e4-8541-750bc6d4f0d9.shtml

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  45. a me solo il linguaggio con cui è scritta la legge fa venire il voltastomaco... è piuttosto indicativo della realtà italiana...

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  46. E il solito pippone sugli italiani ricercatissimi all'estero dove lo mettiamo? Una balla clamorosa, devo dire che in genere l'italiano e' apprezzato dal punto di vista della personalita' perche' visto come solare e piacevole, ma che studenti, lavoratori, ricercatori italiani siano colombe dal disio chiamate e' una di quelle fesserie durissime a morire ripetute per anni e anni.

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    1. Molti commenti (ed anche l'articolo originale) continuano a ripetere il tormentone che "i nostri giovani fanno una bellissima figura all'estero". Questa legenda metropolitana e' infondata. I giovani brillanti si trovano OVUNQUE, anche in Italia (ma non piu' che altrove). Di Giovani brillanti sono piene anche YALE, Berkeley, UCLA, Oxford, Losanne, UCL etc... i nostri giovani migliori fanno bella figura all'estero perche' gli istituti che li accolgono reclutano in modo APERTO e vanno alla RICERCA DI TALENTI. Purtroppo i brillanti giovani stranieri non possono far bella figura in Italia perche' il nostro sistema in primis non li va a cercare, poi non li incertiva a venire (anzi si taglia loro le gambe come in Salento) ed in ultimo non premia i risultati ma solo l'anzianita' in loco

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  47. http://www.dottorato.it/adi/notizie/680-legge-di-stabilita-2015-altra-precarieta-per-i-giovani-ricercatori-altri-tagli-per-luniversita

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  48. Buon articolo.
    "Allo stesso modo, quella che viene presentata come una ripresa del reclutamento dei giovani ricercatori è in realtà creazione di nuovo precariato, pagato con nuove rinunce sul versante delle garanzie di stabilizzazione".

    Garanzie di stabilizzazione non esiste però. Situazione grigissima se non nera per i prossimi 5 anni.

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  49. http://www.quotidianodipuglia.it/lecce/universita_salento_penalizza_concorso_estero/notizie/978988.shtml

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