domenica 3 giugno 2012

Il Governo cancella la chiamata diretta, accelera e regolamenta le procedure di assunzione locali già previste dalla 240, ma quasi nessuno lo capisce


C’è qualcuno dei lettori che può pensare di aver conseguito la patente di guida sostenendo un concorso?
Se la risposta è no, allora significa che gran parte delle dichiarazioni e degli articoli letti ultimamente sui quotidiani relativamente ai contenuti del nuovo DL per il “merito” (che verrà discusso al prossimo CdM di mercoledì) non corrispondono al vero.
Facciamo chiarezza:
1)   il sistema di reclutamento universitario attuale (determinato dalla Legge 240/2010, Legge “Gelmini”) prevede concorsi esclusivamente locali;
2)   il nuovo decreto “merito” conferma lo svolgimento di concorsi locali (ci riferiamo qui al testo del DL sul merito nella forma in cui era stato redatto il 29 maggio scorso; ci giungono nuove di modifiche ulteriori su cui però non abbiamo dettagli).
Fatta questa premessa possiamo chiederci cosa cambi e perché ci sia stata una levata di scudi – quasi – generale rispetto alla bozza di provvedimento.
Cambia il fatto che il sistema di abilitazione nazionale, la “patente di guida” di cui all’esempio iniziale, viene sospeso per due anni e sostanzialmente unificato con la procedura del concorso locale.
In aggiunta, le commissioni locali, la cui composizione secondo la Legge Gelmini veniva decisa dall’Ateneo che bandisce il posto, ora sono invece composte per la maggior parte da membri esterni all’Ateneo scelti tramite sorteggio.
In sostanza, mentre oggi per diventare Professore Associato si dovrebbe conseguire l'abilitazione e partecipare ad un concorso locale con una commissione decisa dall’Ateneo che bandisce, qualora venisse confermata la versione di DL tanto contestata, si potrebbe partecipare ad un concorso solo avendo i requisiti richiesti per la medesima “patente” di cui sopra, con una commissione composta per la maggior parte da membri esterni sorteggiati. C'è inoltre la previsione di verifica ex-post del rispetto dei requisiti per tutti i vincitori di concorso, con pesanti sanzioni economiche a carico dell’Ateneo qualora un vincitore non risultasse in possesso dei requisiti ANVUR.

Come si fa dunque a parlare di “ritorno al localismo”, “ripristino dei concorsi locali” e di “potere in mano ai baroni”, quando le cose stanno così come abbiamo spiegato?
Aggiungiamo inoltre che, ad un anno e mezzo dall’approvazione della Legge Gelmini, il sistema di abilitazione nazionale previsto è ben lungi dal poter prendere il via, determinando nei fatti un blocco dei concorsi che durerà per chissà quanto ancora; quanto previsto dal DL permetterebbe invece di tornare a bandire concorsi anche entro l’autunno.

Per gli addetti ai lavori cerchiamo di fare ulteriore chiarezza con un esempio pratico.

Si prenda ad esempio un ateneo di medie dimensioni, che nel suo anno più glorioso, fra fondi di reclutamento straordinario, pensionamenti, ecc.. bandisce o ha disponibilità di risorse per 60 posti da associato.

LEGGE GELMINI
Tutti e 60 devono avere conseguito l'abilitazione nazionale (cioè rispettare i criteri ANVUR)
Almeno 12 (20%) dovranno essere esterni (ad essere fiscali quella percentuale è su tutti i professori, ordinari compresi, ma per semplicità teniamola tutta per gli associati);
I rimanenti 48 possono anche essere tutti interni:
fino a 30 di loro (fino al 50% del totale) possono entrare per chiamata diretta, sulla base però di criteri e commissioni non ben definiti;
tutti gli altri (anche gli esterni) vengono valutati da una “commissione locale” che sceglie a suo insindacabile giudizio fra tutti gli abilitati.
N.B.: supponendo che il criterio ANVUR per avere l’abilitazione sia "saper leggere e scrivere", un bambino di 9 anni può essere abilitato. Il bambino poi potrà entrare sia come esterno tramite concorso, a insindacabile giudizio della commissione locale, o addirittura più facilmente come interno per chiamata diretta.
Nessuna graduatoria di merito, nessuna punizione o penalità’ per chi assumesse candidati sotto la soglia ANVUR. Nessun obbligo o incentivo ad assumere prima un premio Nobel e solo poi, una volta esauriti i migliori, anche il bambino di 9 anni.

DECRETO "MERITO"
Tutti e 60 devono rispettare i “criteri ANVUR”, cioè, nei fatti, avere i requisiti che sarebbero stati necessari per l’abilitazione.
Almeno 12 (20%) dovranno essere esterni.
Un numero compreso fra 15 e 30 (25-50%) viene reclutato secondo le regole che chiameremo "24-6bis" (ci si riferisce qui all'art. 24, comma 6 della legge 240);
Tutti gli altri, esterni compresi, vengono reclutati secondo le regole "18 modificato" (ci si riferisce qui all'art. 18 della legge 240);

Il "18 modificato" prevede una commissione insediata localmente, formata da 5 membri per la maggior parte esterni (2 interni, 2 esterni, 1 straniero).
I membri della commissione devono possedere gli stessi requisiti che avevano i membri della commissione nazionale.
Essi esprimono il vincitore per il singolo settore in cui il posto è stato messo a bando.
Il vincitore deve avere i requisiti ANVUR, pena punizione economica per l’ateneo l'anno successivo.
N.B.: analogamente a quanto previsto dalla Legge Gelmini, se il criterio ANVUR è "saper leggere e scrivere", se si presentano un bambino di 9 anni e il premio Nobel, la commissione può far entrare il bambino senza commettere alcun illecito. Inoltre non è prevista una quantificazione o ranking che dica chi è più bravo di chi e perché.

Il "24-6bis" prevede una commissione di 3 o 5 membri (2+1 o 4+1, TUTTI ESTERNI);
La commissione è chiamata a formare una graduatoria;
Il o i vincitori DEVONO avere i requisiti ANVUR, pena punizione economica per l’ateneo l'anno successivo. Possono partecipare a queste procedure solo gli interni (o Ricercatori a tempo indeterminato, oppure gli RTD di tipo B; siccome questi ultimi non esistono - continueranno a non essere banditi - si configura de facto come un percorso a scorrimento per gli RTI interni).
ATTENZIONE: sempre pensando ai creteri ANVUR come "saper leggere e scrivere", il bambino ed il Nobel hanno ancora entrambi lo stesso diritto di essere assunti, ma in questo caso vengono posizionati in una graduatoria di merito degli aventi diritto all’interno di quell’ateneo e di quel settore. In questo caso la chiamata diretta coinvolgerebbe necessariamente il Nobel.




IN TUTTI E DUE I CASI - SIA CON LA LEGGE GELMINI SIA CON LA FORMULA DEL DL SUL MERITO - PER I PRECARI NON SEMBRANO ESSERCI SPAZI. DAVVERO PENSATE DI POTER PROCEDERE SOLO PER PROGRESSIONI DI CARRIERA DEGLI ATTUALI RICERCATORI A TEMPO INDETERMINATO? DAVVERO CHI CI GOVERNA RITIENE CHE SIA NELL'INTERESSE DEL PAESE BUTTARE A MARE UN'INTERA GENERAZIONE, CHE SI E' FORMATA A SPESE DELLO STATO ED HA ACQUISITO COMPETENZE SCIENTIFICHE ANCHE ECCELLENTI? DAVVERO SI PENSA CHE CON QUESTI BIZANTINISMI SI POSSA RISPONDERE AL PROBLEMA DEL BRAIN DRAIN, E ATTRARRE MAGARI QUALCHE CERVELLO STRANIERO?

77 commenti:

  1. grazie a chi ha fatto il riassunto per gli associati. ma per chi ambisce, molto più realisticamente, ad un posto da ricercatore? c'è qualcuno che può fare un riassunto anche per noi poveri mortali che non diventeremo mai associati?

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  2. non esistono posti da ricercatore.

    i tda sono diventa 1+1+1. i b non esistono e continueranno a non esistere

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  3. Ma scusate, io non o capito nulla... Questa porcheria nuova che denunciate in queso post non ê saltata? Come ho letto nel post precedente...

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  4. non si sa.

    cmq il senso del post è spiegare che NON è una porcheria, anzi è meglio della legge gelmini.

    anche se, sia detto chiaro, in tutti e due i casi non ci sono margini per i precari.

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  5. Ho capito, grazie. Un solo dubbio: la contrazione della durata TDA e la cancellazione della 'tenute trash' per TDB è certa?

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  6. di certo non c'è nulla.

    a quanto ne sappiamo quelle norme restano. però bisognerà vedere cosa partorirà il cdm mercoledì

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  7. @Siberia
    per noi PRECARI questo è il succo:

    - ASSEGNI: viene retificata la possibilità di fare didattica integrativa (da 30 a 60 ore)
    Pro: tutti coloro che (come molti di noi) fanno ore e ore di didattica non riconosciuta, ora l'avranno
    Contro: toglie appetibilità a RTDa, la cui caratteristica chiave era la didattica, sebbene da un punto di vista formale RTDa possa fare didattica ordinaria, mentre l'assegnista solo integrativa

    - RTDa: si possono bandire anche di un solo anno, rinnovabili 1+1+1.
    Pro: la figura era assolutamente inappetibile, richiedendo 150mila euro cash; così te ne possono bastare 50mila per attivarne una
    Contro: se già era un limite, una scommessa, giocare a fare lo strutturato per 3 anni, figuriamoci per uno solamente...poi c'è la questione della didattica scritta sopra

    - RTDb: c'è una modifica molto tecnica, con la quale il budget per l'associatura NON deve essere previsto in sede di programmazione, si toglie la chiamata diretta.
    Pro: piiiccolo piccolo incentivino a bandire, sottolineo BANDIRE, posti RTDb [ne abbiamo visti 4 in tutta Italia, negli ultimi 18 mesi]
    Contro: Mentre prima chi vinceva un concorso RTDb aveva il 99.9% di diventare associato, ora non è più formalmente così. In realtà, numeri alla mano che sarebbe difficile condensare qui, quella percentuale resta molto alta.
    Il problema è altrove: questa figura, la figura più innovativa e perno della meritopoli decantata dalla 240, doveva essere resa appetibile mediante incentivi o sgravi in termini economici per gli atenei.
    Il piccolissimo aiutino tecnico riportato sopra, credo conterà poco o nulla.

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    1. Grazie anche da me, molto chiaro. Una sola domanda: 150mila euro costava il TDA 3 anni comprensivo del +2? 50 mila 1+1+1? o 50mila 1?

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    2. 50 l'anno
      parliamo di costo lordissimo, cioè quello che di fatto deve sostenere l'ateneo.
      In sostanza l'equivalente dei 23mila per un assegno
      Capisci anche tu che come può essere attrattiva una figura che costa 50, rispetto a 2 persone che costano 46, con compiti e responsabilità non così clamorosamente diversi?

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    3. Chiaro. E il tdb quanto costava con tenure track e quanto costerà ora senza?

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    4. Prima chiedeva di stanziare preventivamente il budget per la chiamata da associato (0,7 p.o.).
      Ora costera' sui 150 mila come un rtda

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    5. Domanda tutt'altro che facile, perchè RTDb essendo un associato "in pectore" nella stesura originale costava soprattutto punti organico (per i non addetti: Ordinario=1, Associato=0.7, Ric.T.Ind.=0.5) ed erano quei punti (che hanno anche un corrispettivo in denaro) che la programmazione doveva garantire.
      In grandissima sintesi: vuoi bandire un RTDb? Allora mi devi garantire che fra 3 anni potrai accollarti un associato.

      Tolto questo vincolo, potrei dirti a logica che un singolo anno di RTDb costa quanto prevede la legge (da un minimo pari a RTDa ad un massimo pari a 130% di RTDa) cioè da 50 a 65.
      Siccome nessuno ha messo soldi da parte per te, alla fine del terzo anno, devi giocartela con altri RTI dell'ateneo per uno dei posti riservati agli interni.
      In questo senso, se resta la graduatoria proposta nel decreto e tu non sei un fannullone, le probabilità restano a mio avviso molto alte.

      Ribadisco però che il problema è a monte e nessun ateneo vorrà bandire figure così avvolte da promesse o mezze-promesse pesanti (associatura) senza una garanzia di copertura.

      Per darti un'altra idea di costi, ti cito infine un altro passaggio della Legge Gelmini, il quale non viene abrogato dal decreto, ma non so se mantiene lo stesso significato.
      La legge dice che se vuoi finanziarti un posto da RTDa con soldi esterni devi avere i 3 anni cash (50x3); se vuoi finanziarti un RTDb, ne devi mettere 15 (15x50)!!!

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  8. Vi sono diverse caratteristiche associate al concetto di "abilitazione", che sono diverse da quelle associabili al concetto di "concorso", per motivi funzionali - obiettivi generali e ruolo delle relative procedure - che possono eventualmente avere punti in comune, ma solo per accidens.

    Per questo io cerco sempre di fare chiarezza sui casi archetipici, da cui, se uno vuole, può partire per fare qualche particolarizzazione.

    L'abilitazione si ricollega ad un atto autorizzativo di una Pubblica Autorità (cioè ne è il requisito sostanziale), in quanto solo in possesso di quell'autorizzazione la persona potrà svolgere certe attività. I motivi per cui si istituiscono codeste autorizzazioni sono vari e molteplici, ma l'esempio della patente di guida è certamente un archètipo. L'idea è che poi la persona può svolgere la tale attività in piena autonomia, se può e se vuole (es. se possiede o se può disporre di un'automobile); chi non possiede la predetta autorizzazione commette un illecito.

    Quando si parla di "concorso" si fa riferimento ad una qualunque competizione istituita da chicchessia per determinare graduatorie o simili "classi di valore" con riferimento ai partecipanti. L'idea è che vi è (un) certo(i) bene(i), (un) certo(i) ruolo(i) da assegnare, e si vuole scegliere a chi assegnarli.

    Questa è la prima parte del mio modesto ma argomentato "tutorial", che vi accompagnerà per il post...

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  9. secondo....i criteri buoni sono quelli definiti dall'ANVUR??

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  10. nessuno sa come sono fattii criteri anvur

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  11. io ho dei dubbi sulla possibilità che la nuova provedura (ammesso che vada in porto) comporti un'accelerazione dei concorsi. Se mercoledì passa la bozza del 29 maggio, non credo che entro l'anno si vedrà qualcosa di concreto. In pratica, secondo me si blocca comunque il sistema sino all'anno venturo

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  12. si ma, fatto x il tempo di avvio dei concorsi con la nuova procedura, con le abilitazioni si bloccherebbe per un tempo pari a x + 1 anno, se va bene.

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  13. Molto meglio aspettare un anno, piuttosto che fare concorsi locali (in cui si passerà solo per anzianità e amicizie) in questo anno. La cosa che bisognerebbe chiedere con forza secondo me sono i posti RTDb, che sono l'unico modo per un ricercatore non TI (leggi precario) per andare avanti nel sistema senza esserne schiacciato. Se necessario con un piano di incentivi o di cofinanziamento (nessuna università rinuncia al cofinanziamento), eventualmente in deroga al blocco del turnover. Parallelamente, la possibilità di bandire RTDa senza penalità di punti organico al turnover (ne investi 0.5, ne riottieni 0.5 alla fine dei tre anni, senza se e senza ma).

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  14. @ marc
    ma hai letto quanto sopra?

    si passa molto di più per amicizia con l'abilitazione nazionale che con l'altro sistema....

    cmq i tdb scordateli, non li bandirà nessuno. abbiamo chiesto finanziamenti e bandi tdb nazionali, ci è stato risposto NIET!

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  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  16. @marc

    in parte ti ha già risposto Insorgere.
    il decreto prevede un sistema in cui l' "esterno" è più garantito rispetto alla situazione attuale.
    Ciò detto, le possibilità di farcela rimangono comunque scarsissime e come APRI riteniamo questa bozza di Decreto assolutamente insoddisfacente (è un eufemismo) per noi precari e per Il rinnovamento dell'università. Gli atenei non hanno alcun motivo per volerli bandire.
    Abbiamo provato a proporre di incentivare bandi nazionali per RTDb, ma la proposta non è stata accolta.
    Purtroppo, relativamente agli RTD, ci sono pochi margini di intervento in questa legislatura e probabilmente un prossimo governo ci rimetterà mano.
    Chi non può più aspettare dovrà giocarsela per i posti da Associato.

    Relativamente agli RTDb, hanno tolto la garanzia della chiamata diretta, quindi ad oggi si tratta di poco più di un costosissimo posto triennale a tempo determinato.

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    1. Io non ho ancora capito una cosa: come si differenziano nei bandi i posti per RTDa da quelli per RTDb?

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    2. Io invece non ho capito la tua domanda

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    3. La mia domanda è: se i bandi sono identici, come si fa a capire se si tratta di un bando per un posto di RTDa o RTDb?

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  17. La soluzione migliore sarebbe stata Abilitazione nazionale e commissioni locali per la chiamata a 5 con anche esterni. Ma i requisiti devono essere valutati a priori e a livello nazionale, altrimenti sai quante "sviste" ci saranno? E poi all'eventuale penalizzazione si pensa...
    Questo decreto praticamente dice "facciamo finta che manteniamo quello che abbiamo detto, ma è sottinteso che ogni università fa quello che preferisce". Assolutamente vergognoso.
    Se poi chi scrive pensa davvero di poter vincere un concorso locale da associato contro gli RTI anziani è un pazzo. Tanto vale rassegnarsi a passare da "ricercatori precari" a "disoccupati a tempo indeterminato".
    Inoltre c'è già un sistema che "forza" il reclutamento RTDb, quello per il quale ad ogni chiamata di ordinario deve corrispondere un concorso RTDb. Bisogna avere pazienza, aspettare le abilitazioni e le relative chiamate. Eventualmente rinforzare il sistema con altri correttivi. Nel frattempo le università bandiranno "per forza" RTDa perché non possono bandire altro in assenza di abilitati ed il turnover va usato.
    Questa follia di Profumo di cambiare le carte in tavola e bruciare i tempi si ritorcerebbe contro tutti noi.
    Comunque aspettiamo di vedere quello che verrà poi di fatto approvato.

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  18. @ marc
    non so se hai notato che il dl non prevede i concorsi da ordinario, che restano bloccati in attesa della partenza delle abilitazioni.
    pertanto il vincolo po/rtdb è pura fuffa

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  19. @marc

    il turn over va usato???
    ma li conosci i numeri?
    Considera che con le cessazioni 2010, nel 2011 sarebbero dovute uscire svariate migliaia di bandi RTD e invece ne sono usciti qualcosa come 5-600.
    I motivi? I più svariati:
    - alcuni atenei hanno usato le risorse delle cessazioni per ripianare il bilancio (La Sapienza, si è praticamente autoimposta un turn over al 6%! Il resto dei fondi li ha messi a bilancio per ripianare il deficit);
    - alcuni atenei hanno tenuto in cassa i soldi visti i futuri tempi bui e soprattutto nell'incertezza delle procedure connesse al bando di queste nuove figure.

    Questo per dirti che se ti aspetti a breve un reclutamento massiccio di RTD (a e b), ti sbagli di grosso:
    1) gli a) verranno comunque banditi solo su fondi esterni e se passa il decreto saranno solo annuali (si torna agli RTD Moratti, con le medesime proporzioni tra RTD e assegni);
    2) con la didattica obbligatoria per gli assegnisti, ci saranno ancora meno intenzioni di bandire gli RTDa;
    3) i b) perdono di senso dal momento che è stato tolto lo stanziamento preventivo del budget per la chiamata da associato (che cmq costituiva uno dei motivi per i quali non venivano banditi);
    4) i b) cmq continueranno a non essere banditi fintanto che la maggior parte dei RTI non sarà passata ad associato.

    PERTANTO:
    - se si ha tempo, si aspetti qualche anno e poi si attenda un RTD o quello che sarà;
    - se non si ha tempo, si faccia di tutto per giocarsela sulle posizioni da associato.

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    1. Non fai che confermare quello che dico io (vedi sotto). La situazione di oggi è figlia della crisi. Ma la crisi non durerà in eterno. Profumo dovrebbe tenere un profilo basso, non tentare strane alchimie, a meno che non ottenga da Monti dei fondi extra per fare qualcosa di concreto (ipotesi praticamente impossibile).

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  20. @insorgere: non puoi pensare solo a domani, devi pensare anche qualche giorno più in là. Le abilitazioni da ordinario partiranno dopo quelle da associato (lo ammetteva lo stesso Profumo). Facciamo qualche conto. Mario Rossi oggi vince un RTDa arriva fino al 2015 con i primi tre anni. Fra tre-quattro anni le università inizieranno a bandire massicciamente posti RTDb perché nel frattempo saranno state fatte le abilitazioni PO e inizieranno le relative chiamate. Mentre Mario Rossi si fa il biennio del +2 come RTDa partecipa ad un concorso RTDb e lo vince. Prende servizio come RDTb, ottiene l'abilitazione e dopo tre anni diventa associato. Nel 2020. Questa è una ipotesi ragionevole. Quella di "sfidare" gli RTI abilitati secondo me no. In fondo il piano straordinario di reclutamento è stato pensato per loro, non per i precari che vogliono "saltare" gli step da RTD. Si potrebbe obbiettare che gli RTDb dovrebbero partire già oggi per chi ha già i 3 anni di esperienza richiesta. Sono d'accordo, e probabilmente se non fosse stato per la crisi ne sarebbero partiti di più. Purtroppo è andata così, ma tentare strani stravolgimenti non può aiutarci affatto, secondo me.

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  21. ringrazio Kjandre per le delucidazioni e ringrazio marc per l'ultima considerazione sulla situazione attuale e futura. Rappresenta anche il mio pensiero.

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  22. @ marc
    io fino al 2020 non posso aspettare, e così pure tanti altri

    cmq mi pare che tu non abbia letto quanto scritto prima da kjandre: i tda sono cambiati! non sono più dei 3+2, ma degli 1+1+1. chiaro?
    quindi non durano 5 anni, ma al massimo 3. E, come ti ha spiegato lassie, ne bandiranno pochissimi e solo su fondi esterni.

    quanto al resto del discorso, sul futuro ti posso dire per certo che da qui al 2015 ci sarà un'altra riforma e che gli attuali assetti cambieranno parecchio. Il pd del resto lo dice chiaro che appena vanno al governo fanno la riforma della riforma, quindi il tuo ragionamento - fatto come se non cambiasse nulla - non regge

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    1. Vedremo quello che succede. Dico solo che per questa riforma ci sono voluti anni e anni. Per la prossima riforma chissà quanto ci vorrà. Dovremmo tenerci questa e farla funzionare. Poi mentre si fa funzionare questa si pensa a fare la prossima. Invece tutti pensano a fare la riforma della riforma. E poi non si combina niente. Cmq io mi auguro che delle idiozie che sono in questo dl Profumo non passi nulla (neanche questa cosa del 1+1+1, che è forse la idiozia più grossa). Poi qualcosa di buono (come le commissioni sorteggiate) c'è. Vedremo.

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  23. cmq non è che non bandiscono perché c'è la crisi, queste sono CAZZATE!

    non bandiscono td perché non gli interessa, si tengono i punti budget per le promozioni degli rti e anche perché il decreto sulla contabilità è valido solo fino a fine anno: con regole incerte i rettori - giustamente - non si muovono

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    1. hai perfettamente ragione! l?università degli studi di salerno è un esempiooo

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  24. scusate ma se la posizione dell'APRIè che questo decreto " NON è una porcheria, anzi è meglio della legge gelmini" (Insorgere dixit), allora davvero mi cadono le braccia.

    Con la Legge 240 un precario bravo poteva almeno prendersi l'agognata abilitazione da associato e giocarsi le sue remote chances in tutti gli atenei italiani e magari in 5 anni il colpo riusciva, Adesso invece il precario bravo è fuori in partenza: non vincerà mai nei concorso locali banditi solo per gli interni non scandalosi. MA LO VOLETE CAPIRE O NO?

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    1. @ gennaro

      ma hai letto prima di parlare? guarda che 1. i concorsi locali post-abolizione nella legge gelmini sono gestiti da commissioni locali, quanti precari potranno vincere???
      2. i concorsi locali da dl sono con commissioni sorteggiate.

      dimmi tu, per un precario meglio 1 o 2?

      poi cmq per noi è una sola, questo è scritto chiaro in fondo al post, mi pare

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  25. @Gennaro

    la nostra posizione è:

    a) questo decreto è OSCENO per come finirà con l'aumentare il precariato nell'università (RTDa di un anno, RTDb senza budget per PA, didattica per assegnisti);
    b) questo decreto sancisce il fallimento della Legge Gelmini, che ERA INAPPLICABILE nelle sue due principali novità (RTDb e abilitazione nazionale);
    c) per quanto riguarda il reclutamento di associati, questo decreto è SI, MEGLIO della Legge Gelmini

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  26. Gennaro, l'abilitazione non dura ad libitum: dopo 4 anni scade.
    Con o senza abilitazione, sempre concorsi locali sono; non capisco perché avresti più chances con il regime della 240 rispetto a quello del DL.

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  27. la questione e' semplice o si fa un piano (stra)ordinario per immissione nuove forze fra un po' la baracca salta, vuole/puo' questo governo/ministro dare una risposta alla semplice domanda quale e' l'iter di assunzione in universita'?

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  28. il Profumin, dico, il Profumin

    http://www.repubblica.it/scuola/2012/06/04/news/profumo_eccellenza-36534441/?ref=HREA-1

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  29. La Riforma Gelmini risponde ad una precisa strategia: bloccare la spesa accademica fino al 2018, evitare di assumere nuovi incardinati fino almeno al 2020, fare scendere gli incardinati nell'Accademia italiana (ordinari + associati + ricercatori) ad un numero massimo di 40000.
    Tale progetto si attuerà compiutamente non prima del 2020:

    http://www.roars.it/online/wp-content/uploads/2012/01/tab1.jpg

    fino ad allora NON ENTRERA' NESSUNO. Stampiamocelo in testa. Chi ha la possibilità di andare all'estero, per coprire questi 7-8 anni, ci vada, cercando di mantenere i contatti accademici italici per un eventuale ritorno. Altrimenti l'unica soluzione è uscire dal sistema. L'altra soluzione, che io vado dicendo da tempo, è il ripristino della terza fascia, sperando in un nuovo Governo che abbia la ricerca come punto strategico nel suo programma (ma io non ci credo).

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  30. un dato di fatto: sapete quanti sono oggi gli assegnisti in italia?

    beh, non sono mai stati così tanti come oggi.

    questo cosa vuol dire? vuol dire che gli atenei preferiscono gli assegni ai td (e non è strano che sia così) e la cosa peggiorerà ora con l'obbligo didattico.
    vuol dire anche che per i precari non ci sono possibilità

    DUNQUE CHIEDIAMO AL MINISTRO: VOLETE VALUTARCI? VOLETE DARCI UNA POSSIBILITA' DI PROVARE IL NOSTRO VALORE E LE NOSTRE COMPETENZE IN GARE NON TRUCCATE? OPPURE VOLETE BUTTARE A MARE UN'INTERA GENERAZIONE?

    Almeno su questo ci deve una risposta, e se la risposta non è "suicidatevi", allora deve intervinire in qualche modo per creare un canale d'ingresso per i precari (siano precari italiani o stranieri non importa, qui si tratta di inserire nel sistema forze fresche)

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  31. insorgere, pensavi di essere in UK o in un Paese Fascista?

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  32. Le Precarizzazzjoni e i Tagli si riflettono sui Precarj, mica sui Professori - non siamo MICA in Gran Bretagna, qui... belìn

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  33. Eccola per esteso
    http://www.istruzione.it/web/ministero/focus_04062012

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    1. ma non dice niente sulla questione del reclutamento.

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  34. @Lassie
    "non capisco perché avresti più chances con il regime della 240 rispetto a quello del DL."

    Davvero non lo capisci? Lo capisce mio figlio di 9 anni: l'abilitazione vale in una platea nazionale e se la prendo qualcosa può succedere in uno dei 76 atenei nazioali
    Nella modifica di Profuno il bando per associato è invece secco, attivato e gestito localmente, e raramente potà riguardare un precario. QUindi sono fottuto a priori, lì a posteriori. Ti basta?

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    1. Intanto calmati.
      Se l'assunto è che senza certezza di vittoria per il candidato locale non si bandisce nemmeno il posto, questo vale per la situazione "240", come per la situazione "decreto", visto che in entrambi i casi il concorso è locale.

      Quello che scrivi "concorso secco, attivato e gestito localmente", vale anche per la 240, paro paro, con la differenza che "nella modifica di Profumo", il concorso NON E' GESTITO LOCALMENTE, o almeno, il barone interno ha meno margini di azione rispetto alla commissione sclusivamente locale della 240.

      Ribadisco che, in quanto a "chances", sono maggiori con il DL che con la 240. Ma sempre minime rimangono.

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    2. @Lassie

      Mi arrendo. Se non capisci, non capisci.

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    3. Mi dispiace, sò de coccio, che ci posso fare?

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  35. se vogliono tagliare che eliminino strutturati fantasma, tecnici cazzoni, personale amministrativo esperto in maxi sistemi per super enalotto ed addetti a biblioteche in sovrannumero!!

    ora se è vero che siamo in tanti riusciamo a coordinarci seriamente, a censirci ad organizzarci per ottenere qualcosa di serio?

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  36. Anch'io ho sempre comprato biglietti per la Platea

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  37. "L’obiettivo che si dovrebbe porre chi ha veramente a cuore l’Università e il Paese dovrebbe essere quello di dare stabilità alle migliaia di precari che risultano indispensabili alla didattica e alla ricerca. L’unico modo per farlo è quello di bandire SUBITO almeno 20.000 posti di ricercatore di ruolo (da trasformare in fascia docente), su fondi nazionali e con commissioni nazionali interamente sorteggiate (escludendo coloro che appartengono alle sedi dove sono stati assegnati i posti). I vincitori dovrebbero potere scegliere la sede sulla base di una graduatoria."....

    Associazione di precari ???? No, L'ANDU !!!

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    1. già letto il comunicato stampa dell'andu, mi sono chiesto 4 giorni fa "ci fanno o ci sono?". Possiamo sinceramente credere che un ministro che non odia l'impostazione della riforma voglia tornare a re-inserire la fascia dei ricercatori. Uno che dichiara pubblicamente che i FFO nei prossimi 3-5 anni diminuiranno sensibilmente cava dal cappello i soldi per 20.000 nuovi posti (circa un miliardo di euro)? Si può chiedere l'impossibile, ovvero un sistema normale di assunzioni, ma sparare cifre irreali per il sistema università e per le questioni economiche, poi è sempre vero i soldi se vogliono farli apparire un modo lo si trova

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    2. l'andu non è da prendere sul serio...

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  38. Associazione di alcune centinaia di ricercatori, di cui la metà palermitani.

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  39. effettivamente se rimaneva tutto come due anni fa che almeno qualche concorso all'anno per rti lo si poteva provare le cose non sarebbero merdose come ora

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  40. La situazione "come due anni fa" campava sui fondi straordinari stanziati da Mussi.
    E non erano infiniti...

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  41. Che mercoledì ci sarà il d.l. è praticamente sicuro, ma il testo ci toccherà leggerlo qualche giorno dopo, come al solito?

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  42. Altolà! Stiamo lavorando per voi...

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-04/altola-ritorno-concorsi-locali-221901.shtml

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  43. Andrea Ichino...

    http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2012/06/05SIB2023.PDF

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  44. scusate ma in tutto ciò ovviamente la CdC beatamente dorme e non ha ancora firmato alcunchè, presumo?

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  45. CdC??? Commissione di Certificazione?

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  46. la Corte dei Conti si guarda bene dal far uscire il Decreto prima che si concluda la vicenda di questo sul merito.
    Secondo me è il MIUR che gli dice di tenere tutto nel cassetto, per ora.

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    1. grazie. Anche perchè mi pare inverosimile che il prossimo DL Merito giri tranquillamente su internet mentre il DM sui criteri sia da ottobre un oggetto misterioso...

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  47. Eh, un conto è il parlamentare o il tecnico MIUR che fa uscire con gli amichetti suoi (R29 Aprile) la bozza già ipercircolata per le varie consultazioni , un conto è uno schema di Decreto elaborato in una stanza da Ministro e 2 tecnici e messo nelle mani di un magistrato.

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  48. Non mi è chiara una cosa: con la nuova procedura chi non è ricercatore, ma è stato solo assegnista e magari professore a contratto, può o no partecipare ai concorsi per associato?

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  49. non vedo perché no. Sarebbe un'assurdità. Che poi possa anche vincere è un altro discorso.
    V.

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  50. Grazie Vladimir. Ma cosa intendi per assurdità? Che non si avrebbero chances? Ma se c'è una commissione esterna, non dovrebbe essere un po' più difficile manipolare il concorso (so che lo fanno). O Sbaglio?

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  51. La commissione è completamente esterna? mi pare sia 2 interni su 5.
    E comunque la chiamata non è fatta dalla commissione ma dal Dipartimento.

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  52. Ovviamente tutti potranno partecipare, ma le cose andranno come al solito. Il concorso verrà bandito solo se blindato. C'è poco da fare, è proprio il concorso che è il sistema anti meritocratico per eccellenza.
    V.

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  53. Non sarebbe così se i concorsi fossero nazionali e i vincitori, in ordine di graduatoria, potessero scegliere fra le sedi disponibili.

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