Nella lotta tra Stasi, KGB e Securitade, alla fine l'hanno spuntata gli agenti della ex-DDR.
Ringraziamo della efficienza e leggiamoci insieme il testo (pare, definitivo ... sarà la volta buona?) del DDL e della relazione illustrativa.
Il blog dei Precari della Ricerca in Italia, curato dall'APRI (Associazione Precari della Ricerca Italiani). Un luogo dove i ricercatori possono discutere delle iniziative per una riforma dell'Università e della Ricerca che portino l'Italia in Europa e, soprattutto, l'Europa in Italia.
Ciao, scusate se lo posto anche qui.
RispondiEliminaEmendamento RESPINTO:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=16&id=434985&idoggetto=538696
Stefano
ci siamo già attivati. già scritto agli estensori dell'emendamento.
RispondiEliminaMa avete visto la sottile modifica delle norme finali?
RispondiEliminaAd una prima occhiata uno pensa che si possono continuare a bandire concorsi a tempo indeterminato fino al 2013 ... ma poi si accorge che ci hanno scritto "ricercatore" al posto di "ricercatore a tempo determinato" ... e così ci hanno fregato!
si, visto. già commentato su forum con parole analoghe alle tue...
RispondiEliminaaltre novità?
è prorpio così, è peraltro ribadito in maniera chiare nella relazione illustrativa. quando sarà stata approvata la riforma, e in attesa dei decreti attuativi, si bloccherà TUTTO (assegni, ric. td, associati, ordinari).
RispondiEliminausciti venti concorsi a pavia (dalla gazzetta di oggi). i bandi saranno disponibili tra qualche gg. sul sito dell'ateneo
RispondiEliminaNel periodo tra venerdi' mattina e martedi' sera alle 19 qualche manina, di qualche meccanico, aveva riaperto la finestra dei ricercatori TI. Questo lo possiamo dire con sicurezza perche' la versione 6 che veniva datata in quell'ora era appunto uguale a quella che poi ha diffuso la CGIL (e anche la CISL, in particolare).
RispondiEliminaMa si sono dimenticati che la notte porta consiglio... o, meglio, poiche' io non ci credo veramente, hanno retrodatato alle 9 di mattina di mercoledi' la versione definitiva, che hanno corretto nel post-Consiglio quando si sono accorti che era stato _subdolamente_ modificato in quel modo l'Art. 15...
Classica domanda fatta per ogni bozza uscita: ma come si fa a sapere se è quella giusta?
RispondiEliminaAi giuristi: per un disegno di legge esiste una versione governativa finale che viene consegnata in parlamento e poi se la sbriga lui? Insomma c'è una procedura definita? Giusto per capire il "the end" della telenovela....almeno della prima parte...
la fine della telenovela sarà quando il testo approderà in parlamento.
RispondiEliminala data ufficiale non si sa, dipende dal calendario della commissioen cultura (non so nemmeno se di camera o senato)
Approda ad una delle due Camere, e viene ivi assegnato dalla Presidenza alla(e) Commissione(i) competente(i). Ne viene fatto pubblico annuncio, e si produce uno stampato consultabile anche sul sito web.
RispondiEliminaIl testo deve andare in Senato. La versione definitiva, quindi, sarà pubblicata (non so quando, ma credo che ci vorrà qualche settimana) sul sito del Senato. Poi dovrà essere calendarizzata la discussione.
RispondiEliminaIl relatore sarà Valditara.
Ho ragione di ritenere che la ricostruzione proposta da euroscience sia molto verosimile.
si, è come dice euroscience. questa la voce che circola qui.
RispondiEliminaQualcuno mi sa spiegare cosa succederebbe ai concorsi banditi ma per quali non sono state formate delle commissioni in caso di approvazione del DDL? Secondo l'articolo 15 queste procedure verrebbero di fatto rese nulle? Se è così ho l'impressione che non abbia più alcun senso preoccuparsi dei bandi Mussi, perchè di fatto, visti i tempi medi impiegati ad oggi per formare le commissioni, il rischio è che non vengano mai espetati
RispondiEliminaE allora vi faccio anche la tecnica usata dal subdolo.
RispondiEliminaAvete presente la versione di venerdi', vero?
E' quella postata anche qui nel blog, su "Ecco il ddl"
http://www.box.net/shared/mvic27usj8
Ora guardate la versione di martedi' 27 alle ore 19, disponbile sul sito CISL
http://www.universita.cisl.it/Documentilink/DDL%20GELMINI%2027%20ottobre%202009%202.doc
Le modifiche apportate sono tutte in *grassetto*, tranne una, quella dell'Art. 15, NON evidenziata (e abilmente fraseggiata).
Ora, chi ha rivisto questa versione (incluso il Ministro, evidentemente) ha in effetti approvato tutte le proposte di modifica in grassetto, riportandole a corpo normale.
E tale versione era ancora cosi' anche mercoledi' 28 DOPO il CdM, perche' i .pdf diffusi (e.g. CGIL) erano stati prodotti ben dopo le 9 (io ne ho 2 lievemente diversi solo per l'impaginazione, non per il testo), una delle 13:14:17 e una delle 15:47:04 (quella CGIL).
Quindi, solo dopo si sono accorti della cosa ed hanno modificato di nuovo (assieme ad altri errori e imprecisioni), e hanno rifinito il tutto con calma fino ad oggi.
@pino
RispondiEliminai concorsi, una volta banditi, vanno per forza con le regole vigenti al momento del bando (a meno che non intervenga una legge che cambia le cose, è stato fatto per la prima sessione 08). Ciò detto i bandi che usciranno da qui all'approvazione della riforma (2 anni) si dovrebbero svolgere regolarmente e anche le prese di servizio dovrebbero avvenire regolamrnte.
Il vero problema è quanti atenei bandiranno? verranno stanziati i fondi mussi 09?
una domanda stupida e inutile per eurscience: ma è legale? cioè è possibile modificare un testo approvato dal cdm nel segreto di qualche ufficetto ministeriale?
RispondiEliminaOsservazione: scrivere su questi blog e' controproducente.
RispondiEliminacontroproducente?
RispondiEliminaperché?
Secondo te, come si sono accorti della cosa?
RispondiElimina@anonimo: osservazione interessante
RispondiEliminavisto che il post e' un prodotto della Stasi, evidentemente c'e' un valido sistema di controspionaggio...
Potremmo instaurare n contro-controspionaggio per far rimodificare l'articolo prima dell'approdo.
Ma chi ce lo fa fare, tanto discutera' il parlamento. Ma si. Dormiamoci sopra.
@ anonimo
RispondiEliminaci avevo pensato anche io. però, ci sono alcuni però:
1. questo blog è stato reso aperto - non chiuso e riservato agli iscritti come il forum apri - per aprire la discussione a tutti. e questo è un valore.
2. ci leggono anche giornalisti, lo sappiamo. ci leggono anche alcuni tecnici e/o politici che si occupano di uniersità, lo supponiamo.
3. se anche se ne sono accorto per "merito nostro" poco male. se ne sarebbero accorti comunque durante il dibattito parlamentare e l'avrebbero potuto modiricare comunque
@ insorgere
RispondiEliminaIl verbale del CdM lo fanno con calma...e poi non e' mica tanto pubblico... cosi' come i suoi allegati, ovviamente, cioe' i testi dei documenti adottati/approvati. Se non c'e' fretta, possono usare 1 o 2 giorni come questa volta, basta che siano d'accordo...
Cioe' se non vogliono farli vedere subito, non c'e' nessuna norma che imponga tale pubblicita'...
Mah, sai, una volta che fosse stato mandato in Parlamento, devi andare sotto le forche caudine di Gasparri, non ci hai piu' il testo sotto controllo - e' un'altra cosa...
RispondiEliminaviva la trasparenza del sistema democratico!
RispondiEliminaScusate, io son proprio dura lo ammetto, la legge non è il mio mestiere, ma non capisco il paragrafo a)art.9 comma 3, cioè quello che cominicia con "almeno un quinto....." ma che vuol dire che il 20% dei posti da associato devono essere coperti mediante reclutamento? Ma cosa intendono per reclutamento? il concorso di uno che non è ancora strutturato o il concorso in generale? e gli altri 4/5 come li coprono per ope legis? scusate la durezza...
RispondiEliminareclutamento vuol dire concorso, non chiamata diretta. la chiamata diretta è quella prevista per i td dopo che hanno preso idoneità.
RispondiEliminaalmeno io ho capito così.
Sono un po' asini, d'altra parte sappiamo che la Ministra ha preso 100, ecc. ecc.
RispondiEliminaInsomma il testo fa ancora un po' pieta', anche nell'italiano - e d'altra parte con tutte 'sto rush finale...
"Almeno il 20%" e' riservato per chi non sta nel tenurino tracchino 3+3
RispondiElimina@ mar
RispondiEliminal'ho riletto più volte, è scritto in burocratese stretto. ciò detto confermo mia prima interpretazione. dice che almeno il 20% dei posti da associato vanno tramite concorsi aperto a tutti gli idonei, mentre il resto può andare a chiamate dirette di ricercatore td idoneati dopo il secondo triennio.
Il punto è che dicendo "almeno un quinto" dicono non meno del 20%, mentre nulla gli impedisce di farne il 100% e quindi di segare sistematicamente i ric. td.
Visto che abbiamo capito che quelli del ministero leggono questo blog, cerchiamo di capire anche questo punto.
RispondiEliminaDal DDL che e' linkato qui, ne deduciamo che la chiamata diretta vale per chi lavora all'estero e per chi e' al termine del secondo triennio da ricercatore a TD e ha conseguito l'abilitazione.
Questo vuol dire che chi ha gia' diversi anni di precariato alle spalle, con questa riforma non potra' in nessun caso usufruire di tale opportunita' in quanto la durata complessiva del periodo da assegnista piu' ricercatore a TD non puo' per tale DDL superare i 10 anni, per cui non potra' mai essere per 6 anni ricercatore a TD.
In assenza di un giusto trattamento del transitorio anche questo viene a ripercuotersi contro di noi.
grazie per i chiarimenti nonostante l'orario...
RispondiEliminacomunque secondo me il tutto non sta in piedi se non nell'ottica di un automatico (sebbene non dichiarato) passaggio alla fascia successiva degli attuali struttuati. cioè o metti in conto una ope legis mascherata o quest'ingranaggio non gira...
questo è il nocciolo del problema, caro anonimo (DIAMINE DATTI UN NICK!)
RispondiEliminal'assenza di una politica per gestire la transizione tutelando gli attuali precari è uno dei nodi cruciali. di fatto, così com'è, questa riforma spazza via una generazione.
specie se nelle more della sua approvazioen non escono bandi per posti td a sufficienza
ovviamente intendevo ti (non td)
RispondiEliminaI 10 anni non possono essere retroattivi. Non lo dichiarano. Il problema è che chi ha già molti anni di precariato alle spalle non ha tutti questi anni (fossero anche solo i 6 del TD)da spendere per mettersi nella condizione di acquisire l'abilitazione. Secondo voi è un delirio chiedere una sanatoria per assegnisti? Non so altrove ma da me i dottorandi sono una pletora mentre gli assegnisti si contano sulle dita di una mano e sono quelli individuati per continuare la "carriera universitaria".
RispondiElimina@ mar
RispondiEliminac'è già l'ope legis e non tanto mascherata per gli attuali ricercatori. è infatti scritto che per i primi cinque anni di applicazione della riforma è possibile bandire posti riservati ai docneti dell'ateneo nella misura di un terzo del totale dei posti a concorso.
un terzo ogni anno, per cinque anni. in poco tempo tutti i ric. saranno ass.
Ma devono prendere l'abilitazione da associato, comunque... (ed eventualmente competere fra di loro)
RispondiElimina@ mar
RispondiEliminache vuol dire sanatoria?
personalmente - e questa è anche la posizione di apri - ope legis et similia sono da evitare ad ogni costo.
quel che si può fare è chiedere 1. tanti bandi ora e fino all'approvazione della legge per posti ti 2. chiedere che i precari anziani possano tentare idoneità e poi chiamata direta dopo 3 anni invece che sei.
@ euroscience
RispondiEliminavedremo i decreti attuativi, ma a me l'abilitazione a lista aperta sembra na cavolata: todos caballeros!
L'abilitazione "a lista aperta" e' l'abilitazione tout court: vedi' un po' gli avvocati, i geologi...
RispondiEliminaIl concetto e' di essere uno scrutinio su criteri generali, relativi alla professionalita', e non specifico al posto con i suoi job requirements.
nel senso che se sono stato assegnista e ho il curriculum che mi consente di prendere l'abilitazione me la fai prendere e non mi obblighi a fare i ricercatore TD. Oppure visto che, gli assegnisti sono pochi gli riservi una quota per gli ultimi concorsi da ric TI (e ne bandisci un bel po' per sanare la loro situazione), una specie di "signori tutti in carrozza ultima chiamata.." se il mio CV è all'altezza bene, se invece sono un assegnista che fa schifo non divento ricTI.
RispondiEliminacerto euroscience, ma è facile prevedere che tutti (dai sarò buono, facciamo il 90%) degli attuali ric. ottenga l'idonetà.
RispondiEliminae seconde te poi gliela lasciano scadere senza chiamarli da qualche parte? e tra un idoneato precario e uno strutturato secondo te chi verrà chiamato prima?
Se e' impostata male, sara' un baco dell'abilitazione, ma in principio potrebbe essere impostata bene. Basta che non ci lavori sopra la Ministra.
RispondiElimina@ mar
RispondiEliminai concorsi spero siano tanti per ti, ma non vorrei mai che fossero riservati. devono esser trasparenti e devono (dovrebbero) vincerli i migliori, ma i migliori non son per forza gli attuali assegnisti. magari sono giovanissimi neodottorati, o magari stranieri (sia italiani che stanno all'estero che stranieri veri e propri).
in secondo luogo, la riforma non impedisce a chicchessia di presentarsi per pigliare idoneità da associato. puoi farlo tranquillamente senza passare da ric. td, semplicemente poi sarà più difficile (se sei precario) che tu vinca un posto.
Merafina e' indietro...
RispondiEliminahttp://unimoreinform.blogspot.com/
@ euroscience
RispondiEliminase avessero voluto impostarla bene non avrebbero messo un membro straniero su cinque....
@ euroscience
RispondiEliminail fatto che i merafinas siano indietro non mi stupisce. loro non hanno fretta...a differenza dei precari hanno tutto il tempo del mondo
Dai retta a me, che anche far accettare quel membro esterno, guardone dei comportamenti nostrani, sara' difficile... teniamocelo stretto
RispondiEliminavabbè ma allora le quote riservate le subiamo solo quando le predispongono per gli altri (vedi l'1/5)? Le quote non escludono che entri anche il fantastico neodottorato o il "forestiero" ma al tempo stesso danno una minima speranza a gente che per tanti anni ha lavorato come bestia da soma e ora è già "vecchiotta".
RispondiElimina@ mar
RispondiEliminapersonalmente non sono affascinato dai ragionamenti corporativi. sono un precario 34enne, che si è fatto 2 anni di post-doc, 4 di assegno, borse varie, contratti d'insegnamento e da un mese è disoccupato.
Il cielo sa quanto mi farebbe comodo una corsia preferenziale, ma lo troverei sbagliato. Il sistema va riformato ed è nell'interesse del paese e della ricerca che la riforma non sia preceduta da un ope legis che inforni migliaia di precari. Non credo nei diritti acquisti, credo che ognuno abbia il diritto di giocarsi le sue carte in una partita onesta e con arbitri non venduti. Questo finora non è stato possibile, ma non per questo dobbiamo chiedere un ope legis.
Piuttosto dobbiamo chiedere tanti concorsi in cui vincano i migliori, e non importa se sono assegnisti, neodottori, disoccupati, o se sono italiani, austrialiani, cinesi o coreani
i ragionamenti sulle stabilizzazioni, quote e quant'altro li lascio fare a quelli della flc, che son tanto bravi in questo.
RispondiEliminagiusto
RispondiElimina@ mar: gli assegnisti sono pochi e sono quelli per cui si è individuata la carriera universitaria??
RispondiEliminaPensa che dove ero io fino a due anni fa (poi ho cambiato mestiere) erano tanti gli assegnisti senza dottorato che magari facevano due tre anni in università mentre cercavano un altro lavoro; poi magari gli anni diventavano quattro o cinque tanto di lavoro ce n'era a bizzeffe. E gli assegnisti lì anche oggi sono veramente un numero mostruoso (politecnico del nord, eh).
Ex researcher
Ma con tutte le quote minime e massime, i rapporti fra le fasce, gli strutturati e non, gli esterni e gli interni, sarà praticamente un caos assoluto all'atto pratico distribuire i posti all'interno dei vari Dipartimenti e degli SSD. O sbaglio?
RispondiEliminaSe non risolvono comunque il problema del destino dei ricercatori TI, a mio avviso, una volta approvata la legge sarà bloccata... Come si fa a sostenere che un ricercatore TD, una volta presa l'abilitazione, venga chiamato direttamente (in automatico), mentre un ricercatore TI, nella stessa condizione, no e deve rifare un concorso con tutti i vincoli percentuali di chiamata? Non è incostituzionale una situazione del genre?
RispondiEliminaScusate se porto all'attenzione generale un altro argomento, mi pare finora non toccato. Il dubbio mi e' venuto sentendo un mio collega che diceva testualmente: "la' alla Cattolica se pubblico mi fanno un 3+3".
RispondiEliminaOra, non saranno tutti blindati pure questi concorsi TD? Qua c'e' il rischio che la meritocrazia si vada a far benedire.
Ad esempio, guardando i posti TD usciti a Bolzano, hanno tutti un titolo e un progetto di ricerca specifico, come gli assegni di ricerca.
A mio parere, questo potrebbe essere un gran guaio...
@ Arsen.
RispondiElimina"Non saranno tutti blindati i concorsi TD" ... per favore togli il 'dubitativo': quantomeno nei primi tempi SARANNO TUTTI BLINDATI i posti TD. D'altra parte è quello che accade ora.
La meritocrazia ci sarà, se ci sarà, nella misura in cui le valutazioni ex-post (previste dalla delega) saranno efficaci e stringenti. Ma, appunto, finchè i decreti delegati non entrereanno in vigore e soprattutto non produrranno risultati, le università faranno quello che pare loro. Come spiegarsi altrimenti l'entusiasmo dei rappresentanti istituzionali dei baroni?
Mino caro, parole sagge.
RispondiEliminaLA meritocrazia deve arrivare EX POST. Non vi scervellate sui meccanismo concorsuali: per me piu' il reclutamento, dal dottorato di ricerca al prof ordinario, sara' a carico di una piccola commissione di Dipartimento che fa il cazzo che gli pare, piu' sara' semplice fargli un culo cosi' quando expost dimostrerai cha ha reclutato solo piante di ficus. Purtroppo ci vuole TEMPO, ci vuole un'ANVUR dotata di armi nucleari, e ci vuole di fare dei mazzi paurosi nei prossimi 10 anni acciocche' gli stronzoni si accorgano che la musica e' cambiata. E allora vedrete come vanno tutti in pensione volentieri!
Concordo in tutto e per tutto, pero' intanto qualche domanda e partecipazione ai TD "blindati" la farei (e inviterei a farla) ugualmente, cosi' come ho sempre fatto e consigliato di farle agli ormai "vecchi" concorsi. Se non altro per esercitare un'ulteriore pressione psicologica dall'interno del sistema.
RispondiEliminaForza e coraggio a tutt*...e buon weekend!
Senza la libertà di reclutare liberamente chi si vuole senza concorsi, la valutazione ex-post non sarà altro che l'ennesimo carrozzone burocratrico raggirato in tutte le salse...
RispondiEliminaMa so benissimo che tutto ciò sarà nuova linfa vitale per voi amanti morbosi della burocrazia e del centralismo, pronti a trovare nuove regoline per rimediare.
Ma ricordate che quando vi accorgerete di ciò le vostre idee di riforma saranno molto più vecchie ed inutili di quanto già lo siano ora.
Ve la do io la valutazione ex posto, cari Giovani Apristi. La valutazione per assumere si fa *quando* si assume (come in tutto il mondo), e poi costantemente lungo la carriera, ma senza averci l'Articolo 18 in mezzo ai coglioni che ti rompe le palle...
RispondiEliminafortuna che qualche savio c'è ancora in questo posto di nostalgici.
RispondiEliminaSecondo voi esiste una probabilità che di qui a un anno ci siano bandi per posti TI - Mussi? Secondo me il ddl e la relazione illustrativa vanno in una direzione chiarissima: fine della pacchia a TI, tabula rasa di tutto quello che ha fatto Mussi e inizio dell'era glaciale a TD per tutti, precari vecchi o della nuova ora...
RispondiEliminaCerto che la valutazione si fa quando si assume. E si fa pensando piu' o meno cosi':" Se prendo la signorina Di Ficus Pianta, che cia' pure due belle poppe, di sicuro fa quel che le dico (ahr ahr), ma sicuramente alla prossima valutazione mi fanno un cvlo come un cappelo da prete. E certo che il figlio di De Piantis mi discpiace mandarlo a spigare, ma cazzarola cia' 6 articoli sul Bollettino di Sant'Antonio, peraltro edito da su padre... Eh, non c'e' cazzi, anche se e' un rompicoglioni patologico e instancabile, mi sa che se vogliamo salvarci fra due anni bisogna prendere il sig D'Insorgere, cazzo ne sa piu' lui del 1943 che la buonanima dello zio Kappler!". Mi sono spiegato?
RispondiEliminaa'nonimo: burocrati A CHI? Noi siamo proprio per liberta' di reclutare, e un culo cosi' quando ti valutano expost. O, mica per nulla: perche' i soldi ce li mette lo Stato, quindi non solo e' elegante ma e' proprio NECESSARIO che quei tre soldi che lo Stato ci mette siano spesi BENE. Il discorso si applica anche ad altri campi, ovviamente...
Senno' fate le universita' Mediolanum e allora decide Priapo in prima persona, si fa prima. Ma coi soldi SUOI, cazzo!
No, si fa cosi':
RispondiElimina- l'universita' X ci ha un certo regolamento generale per le assunzioni (e se fosse statale potrebbe essere stato in parte redatto dal proprietario, quel bovino del Popolo, tramite i suoi rappresentanti)
- l'Universita' X ci ha una sua politica delle risorse umane (e se fosse statale potrebbe essere stato in parte redatto dal proprietario, quel bovino del Popolo, tramite i suoi rappresentanti), e i suoi dirigenti ogni tanto procedono a coprire i posti di lavoro tramite bando ad evidenza pubblica, per attrarre le migliori persone disponibili a ricoprire quella posizione;
- viene nominata una Commissione giudicatrice, che in alcuni casi e' una piu' "ampia" Commissione di reclutamento (concetto che racchiude quello precedente che ha il compito di redigere la job description, con i criteri di selezioni adeguati alla mansione, e al regolamento generale di cui sopra)
- dopo la pubblicazione del bando, si procede a raccogliere le candidature e a selezionare una cerchia ristretta di persone per una intervista diretta (che potrebbe comprendere anche prove pratiche tipo lezione/seminario od altri test)
- la Commissione valuta il curriculum e la prova/intervista against the criteria, con tutta una prassi regolata di valutazione e di discussione interna. Inoltre i commissari hanno firmato un codice etico, e peraltro ricevono uno stipendio dall'Universita', che fa rispettare questi loro doveri
- la Commissione comunica l'esito alla competente autorita' direttiva, che certifichera' l'esito e provvedera' ad inviare una job offer al prescelto
con il tuo sistema, caro euroscience avremo un'università piena di piante: ficus, cactus ecc.
RispondiEliminal'unica via d'uscita è la valutazione ex-post, seria, rigorosa, severissima
bravo euroscience.
RispondiEliminainsorgere dovresti risorgere in una visione più moderna del mondo... non limitarti all'italietta che conosci perchè ci sei nato.
@ Euroscience e agli altri.
RispondiEliminaAvete letto l'articolo su CampusPro sullo staff della Gelmini? Lo trovate qui a pagina 5
http://www.campus.it/images/stories/campuspro/campsupron09.pdf
Secondo voi, chi si cela dietro l'autore dell'articolo? E' scritto che "sotto lo pseudonimo di Marino Tedesco ( l'autore dell'articolo, nds) si cela un universitario molto addentro alle cose del ministero e dei
suoi organi consultivi.
la mia risposta te l'ho data sul forum tempo fa
RispondiEliminaIo non sono sul "forum" e quindi non lo so
RispondiEliminae non sai cosa ti perdi euroscience...
RispondiEliminaDunque quello che descrive euroscience e' LA PROCEDURA. In linea di massima non troppo disimile da quella che c'e' nel DDL (decreti delegati esclusi, s'intende, dove portebbe sempre spuntare la fantomatica prova di ballo). E, s'intende, non troppo dissimile da quello che potrebbe andare bene anche a me. A me basta che sta commissione sia legata a doppio filo con il Dipartimento che recluta, onde l'eventuale reclutamento di pianta di ficus possa essere facilmente tracciato e duramente sanzionato dai round di valutazione successivi al reclutamento. Perche' se e' cosi' allora si instaura quel "ragionamento" che ho descritto sopra, che e' quello che fanno i reclutatori di quassu', che mica sono santini infilzati, e' che se sgarano gli fanno un mazzo cosi'!
RispondiEliminaLa Commissione giudicatrice (o, piu' in generale, di reclutamento) per i concorsi a cattedra sara' ora solo locale. La Commissione nazionale sara' un ricordo del passato, non appena entrera' in vigore questo ddl.
RispondiEliminaQuesta mossa opera una cesura piuttosto netta, da un punto di vista concettuale, a livello di sistema: avremo, con gioia di France e degli Apristi, il Localismo come filosofia ufficiale al posto del Sistemismo.
Il Sistemismo e' stata la filosofia che ha innervato l'opposizione alla concorrenza. Adesso diventa ufficiale il fatto che le singole Istituzioni (non piu' solo "sedi" dell'Universita' Italiana) faranno come cazzo je pare in tema di reclutamento. Devono solo attenersi alla regole di fede pubblica data dal concetto di abilitazioine professionale. A questo provvede il residuo sistemico messo in opera.
Ma, sia ben chiaro, le Universita' non si fanno per essere aperte o chiuse come dei siti web. NON e' vero che le Universita' servono solo agli studenti. SERVONO anche al territorio. Figurati se il popolo del Texas paga le tasse per mettere su una Universita' Statale che fra 5 anni potrebbe annche chiudere. Non esiste, L'Universita' DEVE esistere e DEVE essere fatta funzionare secondo criteri di qualita'. A nessun texano (e nessun americano) verrebbe in mente di adottare la filosofia della valutazione giavazziana o gelminiana. Se Washington volesse fare una "classifica" per finanziare in piu' o in meno le Universita', un bel po' di Texani marcerebbero sulla Casa Bianca urlando contro il complotto comunista ai danni del loro Paese.
Alla Gelmini qualcosa je sta entrando in testa, vista l'impalcatura appastanza deontica di questo ddl (sibbene confusa, eh). Ma ne ha di polenta da mangiare, la figliola...
La valutazione (e non certo quella della classifica degli atenei che abbiamo detto essere una cazzata ad uso e consumo dei giornalettisti e trombette di regime) riequilibra il sistema da locale a nazionale. It's the economy baby, nothing else: lo Stato ci mette dei soldi, e mica pochi, e lo Stato deve decidere come sono spesi meglio, e garantire la migliore spesa possibile. E' cristallino che si deve fare in modo che la valutazione sia cosa seria, non la classifica un tanto ar chilo. Ma e' senza dubbio molto piu' efficiente del concorso perfetto nazionale once and for all che non funzionava gia' 30 anni fa...
RispondiEliminaNon esiste _LA_ valutazione, questo e' un totem che viene agitato in modo confuso nel pseudo-dibattito italiano.
RispondiEliminaEsistono tante valutazioni; la valutazione e' un quid che colora e da' senso a tutte le azioni delle persone, fisiche e giuridiche.
La valutazione all'Universita' ci deve essere sempre e in ogni momento, e' un "quid" diffuso; e' organizzata e usata in vario modo e con varie finalita'.
In particolare, e' sbagliato pensare che sia collegata alla distribuzione di risorse.
Questa volta sono d'accordo con euroscience. Non esiste LA valutazione: esistono valutazioni legate agli obiettivi che si vogliono raggiungere.
RispondiEliminaAllo stesso modo non esiste LA meritocrazia. QUesta è una parola dalle molte facce, e ognuo usa quella che ritiene più conveniente; la abolirei dalle nostre discussioni.
Io vorrei capire una cosa:
RispondiEliminaquando avremo un bellissimo sistema di selezione, ex ante, ex post etc.etc., io, con un C.V. eccellente e tutto quello che serve, lavoro in una università che ha bandito 5 anni fa un posto da ricercatore nel mio settore e per 10 anni non bandirà più nulla.
Io sarò abilitato nel listone nazionale: secondo voi quale università mai mi chiamerà se non avrò chi intercederà per me? Chiameranno l'interno bravino, diciamo onorevole, che non gli creerà problemi nelle valutazioni ex post. E io aspetterò che muoia il ricercatore assunto qui da me 5 anni fa. Esattemente come "prima": in fila con il numerino.
Ricordiamoci che siamo sempre in Italia, io non posso credere che un dipartimento che si sbatterà per arrivare a fare bandire, mai prenderà uno bravo "di fuori", che magari arriva da 1000 km. di distanza (l'Italia è lunga) e non chi ha ruscato per anni nel dipartimento. Staremo a vedere...
In questo interregno, per assurdo, può invece davvero succedere qualcosa di inaspettato.
Anonimo,
RispondiEliminacontrariamente a chi pensa che esista un sostituto meccanico per l'etica, noi pensiamo che si debba promuovere la cultura della valutazione e della qualita' all'interno delle Universita', con una pluralita' di misure e di azioni, ma giammai racchiuse in una formuletta magica quale "valytazione ex-post" o "cane di Pavlov" (= "finanziamenti legati a valutazioni ex-post").
Vieni anche tu in Europa e promuovi assieme a noi quelle pratiche realmente progressiste, che poi torneranno utili anche al tuo caso.
senza bastone e carota secondo te - euroscience - cosa indurrebbe le buone pratiche?
RispondiEliminaricordo che a decidere, alla fine, saranno i soliti che hanno tenuto in mano il timone sino ad ora e che non si sono mostrati particolarmente inclini a comportamente etici
Noi abbiamo idee sia per il bastone che per la carota, caro insorgere. Le stiamo sistemando ormai da un decennio.
RispondiEliminaSono gl'italiani che sono un po' sordi, e vogliono continuare a fare i maffiosi.
basta con questa liturgia del ca%%o dell'italianità... avete rotto i maroni.
RispondiEliminaFanc#lo l'italianità dentro EU, UK e USA.
Anche alla CGIL ci sono arrivati, con il testo definitivo
RispondiEliminahttp://www.flcgil.it/notizie/news/2009/ottobre/il_consiglio_dei_ministri_approva_il_ddl_di_riforma_dell_universita
Sempre in ritardo, questi sindacati.
chissà quanto ancora ci metteranno i merafinas
RispondiEliminalucida analisi di marino sul ddl
RispondiEliminahttp://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=88922
lucida analisi di Marino.
RispondiEliminail DDL rende precari anche i ricercatori, l'Università diventa un esercito in cui gli unici "stabili" sono i generali e i colonnelli, mentre il resto del reggimento è composto da "mercenari".
..in ogni caso, sta di fatto che anche l'assunzione, mediante chiamata diretta, dei TD che hanno ottenuto l'idoneità, è una forma di RECLUTAMENTO.
RispondiEliminaConfermo la mia impressione sul ddl: alcune idee possono anche non essere malvagie, ma - almeno nei punti che ho letto - è scritto malissimo. Si tratta di un testo involuto, se non "intorcinato", e comporterà una serie infinita di problemi interpretativi. E se al MIUR si decidessero a far scrivere le norme ai giuristi?..invece che a gente che, in tutta evidenza, fa altro nella vita?
Tom
Il DDL nella sua forma attuale è ancora incompleto e incoerente. Per esempio mi par di capire che un TD con un contratto di 3 anni nell'università A, seguito da un'altro contratto di 3 anni nell'università B non possa essere confermato come PA.
RispondiEliminaPerchè? Tutto dipende se ha acquisito l'idoneita' a Prof. Associato, e quella non dipende dall'Universita'. Poi, nulla sostituisce e puo' sostituire la decisione dell'Universita' B di volersi avvalere del novizio nei propri ranghi, ma in ogni caso - neanche rimanendo nell'Univ. A - c'e' un diritto soggettivo alla chiamata ad Associato.
RispondiEliminaL'idoneita' e' una cosa, il reclutamento un'altra. Bisogna che la gente se lo metta in mente.
Il ricercatore in questione, se abilitato, puo' partecipare ai concorsi in qualunque univesità (A, B o anche C), ma non puo' (almeno secondo la mia lettura del DDL) essere confermato senza concorso né da A né da B, perché questa modalità di reclutamento è riservata a coloro che stanno svolgendo il secondo triennio presso la medesima università, né può ottenere il rinnovo presso B, perché ha raggiunto la soglia massima.
RispondiEliminaIl comma 5 dell'Art. 12 prevede esplicitamente la possibile di "passare ad altra Universita" per codesto ricercatore; non vedo perche' poi il comma 6 gli interdisca la chiamata diretta nella nuova Universita' come PA (senno' che l'hanno fatto a fare il comma 5?).
RispondiEliminaeuroscience non chiedere coerenza al legislatore. è già tanto se riescono a produrre norme applicabili...
RispondiEliminaCredo che in questa fase i dettagli sulle regole siano secondarie. Non si fanno nozze coi fichi secchi.
RispondiEliminaIl problema ora è i fondi. lo scudo è una tantum. servono fondi consolidati? Pensionamento straordinario anticipato per tutti gli strutturati a 65 anni (gli scientificamente attivi resteranno con contratti).
Le università con i tagli ridimensionano corsi e sedi per ridurre la necessità economiche: seppure approdassero le regole migliori le userebbero i nostri figli.
Sia la valutazione ex post (tra 10 anni attiva secondo me) a dire se le regole sono state applicate con etica o no. (perchè secondo me non sono le regole in sè ma l'applicazione che conta)
concordo. ci abbiamo provato a chiedere i pensionamenti e continueremo a farlo, ma sarà dura.
RispondiEliminain ogni caso ora c'è una cosa che la legge consente: prepensionare i ric. con 40 anni di anzianità contributiva. non mi risulta che ci siano ancora delibere in questo senso di nessuna università, sarebbe il csao di sollecitarli.
@ Bombadillo, Andrea
RispondiEliminaIl ddl e' in buona parte opera di Schiesarini, che e' un latinista. E' stato preso dalla Gelmini come capo della Segreteria Tecnica, visto che come Sottosegretario le hanno dato il Pizza.
E' professore ordinario alla Sapienza, pero' era da poco rientrato dalla Gran Bretagna, dove aveva insegnato (Letteratura Latina, ovviamente) al King's College. E' un Cervello di Ritorno, insomma.
Durante l'anno e mezzo precedente aveva commentato di cose universitarie sul Sole 24 Ore, e devo dire che avevo sempre trovato buoni i suoi articoli, Erano ben scritti, abbastanza ben informati e ben indirizzati sui problemi da risolvere e sulle orientamenti da prendere. C'e' da dire che in qual periodo collaborava con Enrico Letta, quindi era in campo di c.sx.
Pero' al momento del nuovo Governo ha fiutato l'occasione di mettersi a disposizione della Gelmini, e quindi ha detto che quello che conta sono le riforme.
Va detto, comunque, che - essendo in un ruolo non-politico - non puo' fare (tutto) quello che vuole lui, e quindi va compreso che certe cose o soluzioni sono di cucina politica complessa, della qual cosa peraltro non sono informato.
Sono anche convinto che molto lavoro anche concreto lo abbia fatto la Gelmini stessa (da cui il livello non eccelso della forma) sapendo come funzionano le cose in quel Ministero. Altri collaboratori stretti ci avranno messo la loro expertise, ovviamente, come il Capo di Gabinetto e l'Ufficio Legislativo, che dovrebbero per funzione essere dei legulei-amministrativisti provetti...