Riportiamo sotto una bozza di lettera standard che è possibile utilizzare per segnalare agli uffici concorsi degli atenei eventuali irregolarità nei bandi per posti TD.
Nella maggior parte dei casi le irregolarità riguardano la presenza di profili/progetti specifici che non rispettano quanto chiaramente indicato dalla legge. In relazione a questi casi crediamo che la lettera riportata sotto possa servire come base per reclami individuali.
Vi invitiamo a scrivere numerosi, ciascuno in riferimento ai bandi cui è interessato. In passato questo è servito per ottenere modifiche. Non abbiate paura della vostra ombra!
Per parte nostra provvederemo a segnalare questi problemi ai singoli atenei, al Miur, al Cun e alla Crui. Nonché a intervenire sulla stampa (locale e nazionale) quando possibile.
Tuttavia va sottolineato che più interventi ci sono meglio è.
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Al Direttore dell'Ufficio Concorsi dell'Università di XXXX,
Le scrivo in relazione al bando di concorso per un posto da Ricercatore a Tempo Determinato nel ssd XXX emanato dal suo ateneo e pubblicato sulla G.U. n. xxx del xxxx, nonché reso pubblico sul sito MIUR.
Dalla lettura del bando risulta con evidenza che vi sono profili di irregolarità che possono esporre l'ateneo al rischio di ricorsi.
Infatti, nonostante quanto chiaramente disposto dalla Legge il bando in questione contiene un profilo estremamente dettagliato.
L'art. 24, comma 2 A della Legge 240/2010 prevede che sia possibile inserire nei bandi un profilo "esclusivamente tramite l'indicazione di uno o più settori scientifico-disciplinari". Pertanto non si può ritenere legittimo l'inserimento di profili articolati in relazione ai quali dovrebbe essere valutata la produzione scientifica dei candidati. Non è neppure legittimo aggirare tale norma indicando specifici progetti di ricerca, poiché tali progetti costituiscono de facto dei profili.
Inoltre va ricordato che la Legge, all'art. 2., postula con chiarezza che i bandi debbono attenersi ai "principi enunciati dalla Carta Europea dei Ricercatori". Tra questi principi la Carta inserisce l'esigenza di evitare bandi che contengano progetti tanto specifici da restringere eccessivamente il numero dei possibili partecipanti al concorso. Ci pare che i profili/progetti contenuti nel suddetto bando rientrino in questa tipologia, disincentivando fortemente la partecipazione alla procedura di valutazione comparativa.
Per queste ragioni, e nella convinzione che sia interesse di tutti evitare ricorsi, invito il Suo ufficio a provvedere tempestivamente alla modifica del bando in questione (rendendolo pienamente conforme alla Legge tramite l'eliminazione di progetti/profili) e riaprendo contestualmente i termini per la presentazione delle domande.
Cordiali saluti,
xxxx
Interessante. Quasi quasi...
RispondiEliminavai marc, scrivi senza paura.
Elimina@ tutti
mi raccomando segnalateci eventuali bandi con profili illegittimi. qualcosa ci può sfuggire...
ah, dimenticavo...DIFFONDETE E FATE CIRCOLARE!
RispondiEliminapiù denunce si fanno, più possibilità si ha che i bandi vengano modificati secondo legge e che i (pochi) concorsi che ci sono, attirino gente esterna ai dipartimenti che bandiscono.
RispondiEliminache verranno impallinati a distanza ravvicinata.
RispondiEliminaè per quello che insistiamo con il colloquio telematico no?
Eliminacosì al massimo ti possono spedire un trojan via skype... ;)
eheh mi sa che non ci vai molto lontano dal vero :)
EliminaBravi, ma in ultima analisi ricordate sempre che queste azioni possono avere effetto perchè poi, eventualmente, c'è sempre un Giudice, a Berlino.
RispondiEliminaragazzi miei, e io devo giocarmi un posto TD contro l'universo intero, quando il ricercatore locale verrà lanciato verso l'associatura in virtù dei PO richiesti e del budget limitato per il balzo....
RispondiEliminama che gioco state facendo
tutti si devono giocare le loro carte in concorsi aperti e trasparenti. è così che funziona in tutto il mondo.
RispondiEliminao forse tu vorresti il tuo posticino riservato, con il concorso pilotato?
@ganjafl
RispondiEliminaMa perchè dici che ti giochi il tuo posto?
Ormai il posto chi te lo da più!
Quale prof. ora, in qs situazione ha il potere di poter fare assumere qualcuno!
I posti non ci sono.
E noi siamo qui a marcire.
Al massimo solo le briciole di un posto di RTD di dubbio successo.
Quando la maggior parte di noi in qualsisi altro paese europeo e non potrebbe accedere ad un ben meglio pagato Assistant Prof. o Associate con tenure track (che sarebbe sostenibile anche con famiglia a carico).
A stipendio doppio.
Ma chi ce lo fa fare!
Meglio dare il via alla fase cervello in fuga.
i tempi geologici della giustizia...
RispondiEliminahttp://pisanotizie.it/news/news_20120126_gup_spacchetta_processo_concorsi_truccati_coinvolto_mariani_pisa.html
Per i più teorici, segnalo il testo del Documento Conclusivo, approvato oggi all'unanimità dalla VII Commissione del Senato, dell'Indagine Conoscitiva "sugli effetti connessi all'eventuale abolizione del valore legale del diploma di laurea", iniziata un anno fa con molte audizioni e ripresa in mano in questi giorni
RispondiEliminahttp://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=00626901&part=doc_dc-allegato_a&parse=no&stampa=si&toc=no
Una sintesi delle Conclusioni può essere quella offerta dal punto 10:
10) Queste considerazioni portano a ritenere che adottare oggi nel nostro Paese l’abolizione del valore legale della laurea presenterebbe, a fronte dei benefici conseguenti alla liberalizzazione del sistema universitario e alla piena autonomia delle università, vari cospicui aspetti negativi, complessivamente prevalenti: le indubbie difficoltà della realizzazione legislativa, una tempistica non congrua rispetto al recentissimo avvio dell’ANVUR, una non favorevole accettazione da parte di sindacati e ordini professionali, ma soprattutto da parte degli studenti e delle famiglie, una probabile penalizzazione delle università territorialmente svantaggiate, la
probabile insorgenza di maggiori difficoltà in ordine alla fruizione di una formazione universitaria di alta qualità per i giovani residenti nelle regioni del Mezzogiorno, un probabile aumento dei costi universitari a carico degli studenti, una maggiore difficoltà di garantire il diritto allo studio degli
studenti capaci e meritevoli ma sprovvisti di mezzi. A quest'ultimo riguardo si ribadisce la
fondamentale importanza dell'obiettivo costituzionale di garantire a tutti nostri giovani pari opportunità nell'accesso anche ai più alti livelli della formazione: la qualità non può essere privilegio di pochi. Questo principio di uguaglianza ispira profondamente la nostra Costituzione ed è il presupposto di base del metodo meritocratico.
Concorso Profumico: come sapete il Ministro, pur potendo procedere per chiamata diretta a ricoprire un certo numero di posti del proprio Gabinetto, cioè gli "Uffici di Diretta Collaborazione", ha preferito indire un concorso pubblico per 6 posti, con requisito essenziale il possedimento di un Dott. Ric., ed età non superiore a 40 anni. Questo è l'esito, reso pubblico oggi
RispondiEliminahttp://www.istruzione.it/web/istruzione/prot1752_12
Quindi?
Eliminaal di la del non aver pubblicato gli atti del concorsi e i verbali, mi sembra comunque tutta gente giovane e dotata di curricula ottimi, no?
EliminaNB che è la procedura concorsuale non era quella imposta dal normale concorso pubblico, perchè giuridicamente non ne era tenuto; ha fatto tutto in regime privatistico. Insomma è stato un concorso*, non un concorso, dove l'asterisco indica il non-obbligo di attenersi alle regole che sono imposte per un concorso (da parte di enti pubblici).
EliminaMA a me interessava sottolineare la valorizzazione della scelta concorsuale, che permette di venire a conoscenza, in modo generale, delle persone più adatte a ricoprire il ruolo.
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2012/02/02SIB4022.PDF
RispondiEliminahttp://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2012/02/02SI84121.PDF
RispondiEliminaVolpe ha le sue ragioni, anche se lo hanno fatto scrivere sul Manifesto. Altrove lo avrebbero fatto scrivere su un giornale di grossa tiratura, almeno l'Independent se non il Guardian.
RispondiEliminaVolpe fa bene ad esporre le sue questioni e motivandole (come ha fatto molte volte in questi anni), la cosa se vuoi che mi piace poco di Volpe è che ogni tre per due tira fuori l'antimeridionalismo.
Elimina@ renzino
RispondiEliminanoi neanche l'abbiamo un giornale che assomigli - per qualità - al guardian
che monotonia il posto fisso....
RispondiEliminaparola di chi ce l'ha da 40 anni
Cit. Insorgere: "tutti si devono giocare le loro carte in concorsi aperti e trasparenti. è così che funziona in tutto il mondo. o forse tu vorresti il tuo posticino riservato, con il concorso pilotato?"
EliminaSintomatico che tu non abbia risposto.
risposta:
Eliminasi vorrei il concorso pilotato grazie alle mie 32 pubblicazioni; H index 14; 245 citazioni etc. etc; spessi periodi non pagate e lavorando la sera come cameriere.
Però se vuoi venire ad usare gli strumenti che mi sono costruito in 15 anni di duro lavoro sei libero di farlo. In alternativa puoi farti spazio e buttare via tutta l'attrezzatura (ca. 600 000)e aprirti una linea di ricerca nuova. Sempre che tu non ti occupi di fantapolitiche economico sociali. Allora ti basterebbe la scrivania che non ho mai usato in questi anni.
potrei risponderti che se volessi potrei muovere il culo ed andare negli states, in india o in cina senza grossi problemi. in giro ci sono stato e anche troppo, ciccio mia sia per ricerca che per diletto velistico caraibico-
EliminaPurtroppo diversamente da te ora ho delle responsabilità di padre e altri cazzi che mi impediscono di prendere decisioni senza coinvolgere altre persone (non pacchi) e dato che il posto che non ho e non avrò mai me lo sarei anche guadagnato sono un pochino incazzato.
Secondo me sei un personaggio inventato. Qualche post fa era saltato fuori un lamento tipo "cosa fa uno che ha 33 anni e non ha prospettive di posto fisso". Un po' incompatibile con i 15 anni di duro lavoro nel costruire strumenti in uni. Per il resto:
Elimina1) Lavorare in pizzeria non è un titolo di merito accademico.
2) L'aver lavorato come postdoc in una sede non dà diritto di prelazione sui futuri bandi di posti tenured. Non nel primo e nel secondo mondo.
3) "Sì vorrei il concorso pilotato" è forse l'unica sintesi dei tuoi post.
Alla tua domanda: "ma da che parte state?", la risposta personalmente è "contro tante, tra cui la tua".
applausi ad ilbrini
Eliminaconcordo con ilbrini
Eliminaaggiungo solo che le richieste che mirano ad ottenere favori o privilegi particolari sono tutte da respingere perché immorali e destinate a mandare a rotoli il sistema. ganjalf sarà anche bravissimo, ma deve capire che l'obiettivo è giocarsela alla pari e affermarsi per i propri meriti, non trovare una qualche scorciatoia
33 anni...amagari!! Lo so purtroppo non è il tuo/vostro standard. Ma questo paese di politicanti, legislatori, sociologi ecc. ce n'ha piene le balle.
EliminaPoi qui nel terzo mondo ciccio se non sei un figlio di papà (come suppongo) non vai da parte alcuna-no affitti, no mutui, no party
Ciao a tutti belli e brutti
l'obiettivo è giocarsela alla pari e affermarsi per i propri meriti, non trovare una qualche scorciatoia.....
Eliminaehhhh.....ma di cazzo state parlando! ma che precari frequentate ragazzi. Tornate tra noi!!
Chi poteva trovare la scorciatoia l'ha già trovata anche senza cercarla.
anche io ho dei bimbi, e proprio per questo voglio cambiare le cose e non soltanto salvare il mio adorato culo.
EliminaVorrei che loro si trovassero un sistema migliore di quello che ho incontrato io. Per questo ribadisco che chiedere corsie preferenziali o concorsi pilotati è indegno.
Ganjalf, mi fai sinceramente un po' schifo
Insorgere sarebbe il caso di prendere atto del parere di Ganjalf come quello di una parte dei precari della ricerca, senza emettere giudizi personali (se ti fa schifo lui ti fanno schifo anche molti dei precari che conosco io... e forse un pò anche io :-) ). Che APRI abbia posizioni diverse e non rappresenti questa porzione di precari è una scelta legittima dell'Associazione. D'Altro canto Ganjalf non puoi pretendere che APRI si faccia carico delle tue idee, se le ritieni giuste prova a difenderle in prima persona con mezzi e strumenti legittimi.
EliminaChe APRI abbia posizioni diverse e non rappresenti questa porzione di precari è una scelta legittima dell'Associazione. ......
Eliminabisognerebbe chiedersi quale sia la fetta % che in disaccordo. Poi eventualmente l'associazione potrebbe chiamarsi un altro modo. Giusto così per evitare di fare casino qualora ci si ripresenti davanti ai ministri.
caro insorgere, a me non fai per niente schifo né tu, né i tuoi compagni di merende, anzi il più delle volte apprezzo il vostro ''servizio'' informativo.
Tu invece prima di portare avanti battaglie meritocratiche assurde in una penisola dei famosi come la nostra dovresti rispondere a queste domande:
1 posti stabili per precari con CV da prof associato equivale a.... scorciatoia?
2 se hai bimbi= famiglia con che documenti ti sei presentato per avere una casa in affitto o un mutuo?
3 con moglie e figli, ti sposteresti in una nuova città per un post doc (assegno di ricerca) o un RTDa da 1400 euro al mese e poi non si sa?
4 facendo la guerra al posto fisso (parlo di gente che lavora) sei sicuro che i tuoi figli avranno un mondo migliore di quello che hai incontrato tu?
Un suggerimento: non farti troppe pippe su quello che cercheranno i tuoi figli, che potrebbe essere anche il contrario di quello che cerchi tu.........per ora ai miei interessa mangiare, giocare ed avere qualche gioco!! Quest'anno, come il prossimo e come quello dopo ancora!
5 vivi solo grazie al tuo lavoro di ricercatore (full time)..... in Italia?
la mia situazione l'ho illustrata tempo fa in un'intervista a repubblica (esiste anche il video). era un servizio sulla condizione dei normalisti
EliminaLa battaglia meritocratica - o per meglio dire, antidemeritocratica, visto lo sfascio esistente - è l'unica da fare. È assurdo (o interessato) ritenerla assurda. Il fatto che il tuo personale problema sia sovravincolato, sia per scelta tua che per circostanze attuali, e non abbia soluzioni se non uscendo dall'Accademia è del tutto irrilevante dal punto di vista del cambiamento del sistema in meglio. Te ne accorgi no? Come a te sembra secondario riformare l'università di fronte ai tuoi problemi personali, qui sono questi ultimi ad apparire secondari. Altrimenti mettiamo tutti davanti i bimbi o la mamma malata e buona notte al secchio.
EliminaAppurata l'incolmabile differenza di vedute, possiamo evitare di vedere post del tipo "Chi credete di rappresentare?" e simili pianti greci in futuro? Hai capito da che parte sta APRI ed è contro la tua, get over it. Il resto è solo background noise. Se non lo capisci, ti manca il QI più che il CV da associato. Ma non dubito che tu l'abbia già capito, vero?
Forse il flame si può chiudere qua. (at any rate, Insorgere potresti provvedere in modo mirato d'ora in poi? Grazie.)
a voi semplicemente mancano i numeri per considerarvi APRI, forse sarebbe meglio AAPRI (per AP si intende alcuni precari).
EliminaA tutti mancano i numeri. O non ci sono, o sono ridicoli.
EliminaConcordo sul fatto che ad APRI manchi un aggettivo che la distingua da altre sigle. L'aggettivo in questione non è però "alcuni", ma "riformisti". Anche se basterebbe essere "non abominevoli" per distinguersi. Cordialità.
Dice che nella "riscrittura" del Decreto Semplificazioni imposta dalla Ragioneria dello Stato, oggi il Governo Tecnologico dovrà "snellire la parte di modifiche della riforma Gelmini".
RispondiEliminaRenzino, sai qualcosa dello stato del decreto sui dottorati di cui si parla su Roars?
RispondiElimina@ lassie
RispondiEliminaE' quello noto: il CdS ha dato un parere sostanzialmente negativo, quindi si attende una nuova versione dal MIUR che risponda alle critiche e passi l'esame al secondo appello.
W RAFFAELE
RispondiEliminaVIVA VIVA VIVA VIVA VIVA
http://www.istruzione.it/web/ministero/cs030212
(Raffaele Liberali)
ottimo, grazie per la notizia renzino
RispondiEliminaarticolo un po' schematico, ma tocca punti importanti.
RispondiEliminaquel che manca nel sistema è la concorrenza, e non c'è concorrenza finché non c'è libera contrattazione degli stipendi
http://www.lavoce.info/articoli/-scuola_universita/pagina1002836.html
1) NON manca la concorrenza nel sistema: gli studente hanno sempre potuto scegliere liberamente dove iscriversi, e le Università hanno sempre dovuto accettare tutti coloro che si iscriveveano (tranne pochi corsi a numero chiuso, che non negano di per sè il principio)
RispondiElimina2) la "libera contrattazione degli stipendi" in un Ente pubblico?? Perfino in UK questo principio è ristretto in parte ai soli Prof. Ordinari, e per il resto ci sono le tabelle contrrattate collettivamente.
Figurarsi in Italia, dove peraltro continuiamo a elleggere il Rettore su base democratica...
@ renzino
RispondiEliminaquel che dici non è vero. gli studenti scelgono al ribasso: l'università più vicina...
quanto al sistema inglese: anche un lecturer può contrattare lo stipendio (entro dei margini predefiniti)
@insorgere:
RispondiEliminaquello che dici tu non è vero. Ci sono molti studenti che scelgono in base al prestigio dell'università, anche se lontana da casa.
E se aboliscono il valore legale del titolo di studio in favore del prestigio dell'Università saranno sempre di più a fare una scelta non dettata dal localismo.
EliminaIo sono sicuro che la maggior parte degli studenti scelgono in base alle disponibilità economiche della propria famiglia, perché partire dal Sud per studiare anche in una Università pubblica al Nord costa un botto ed una famiglia "normale" spesso non può permetterselo. Senza un sistema di borse di studio ben pagate, il sistema della competizione tra Università non funziona, soprattutto in un periodo in cui il risparmio delle famiglie sta andando a picco. Finirebbe per premiare i soliti figli di buona famiglia a cui non manca il quattrino sonante....
Eliminagiusto max. aggiungo anche che coloro che hanno un certo sostegno economico alle spalle puntano sempre di più a fare l'università all'estero
RispondiElimina@ insorgere
RispondiEliminaQuello che dici conferma quello che ho scritto: gli studenti hanno sempre potuto scegliere l'Università, quindi è falso affermare che il sistema impedisce la concorrenza.
Concordo con Renzino e, in generale, con l'idea di abolire il valore legale del titolo di studio e del voto conseguito in seduta di laurea.
RispondiEliminaSe i genitori vogliono mandare un figlio a studiare in un'università lontana da casa mettano da parte un pò di soldi per sostenerlo e facciano in modo che il figlio arrotondi lavorando la sera, se necessario. Ovviamente appena vedono che rimane indietro con gli esami, gli taglino i fondi.
Questo dovrebbe accadere in un Paese civile, secondo me.
@ marc
RispondiEliminaComunque io non metto affatto in collegamento il fatto che si possa scegliere l'Università con l'idea che l'istruzione sotto casa non valga. E' una follia economica e sociale.
Nessuno sano di mente nel resto del mondo lo pensa, per questo esistono 17.000 istituti di istruzione superiore.
Solo negli Stati Uniti esistono 8.200 istituti di istruzione superiore accreditati
RispondiEliminahttp://www.chea.org/search/default.asp
i cui titoli di studio hanno quindi valore legale.
Poichè gli Stati Uniti hanno 308 milioni di abitanti, e l'Italia 60, se volessimo mantenere un rapporto analogo dovremmo avere in Italia 1.300 istituzioni di istruzione terziaria.
Renzino, quello che dici genera confusione su quello che significa "abolire il valore legale" del titolo di studio nel contesto Italiano.
RispondiEliminaSe sei laureato ad Harward o all'università pubblica di Los Angeles c'è differenza. Mentre in Italia se sei laureato nell'università X o in quella Y non c'è differenza. E un'azienda ha difficoltà se vuole preferire il primo al secondo.
P.S. Neanch'io dico che l'università sotto casa non vale a priori. Magari abiti in Piazza dei Cavalieri a Pisa...
marc, quello che dici genera confusione su quello che significa "abolire il valore legale" del titolo di studio nel contesto Italiano.
RispondiEliminaSe sei laureato ad Harward o all'università pubblica di Los Angeles non c'è differenza giuridica.
Tanto è vero che le statistiche di chi ha fatto un Associate Degree in un Community College, è passato ad un Baccalaureate in un College 4-ennale, e poi è stato ammesso ad un Dottorato in una Doctoral-Awarding University è impressionante.
Impressionante, beninteso, per i fedeli di Einaudi. Non per gli Americani, che selezionano sul merito e non per Casta.
Vaglielo a raccontare a chi si indebita fino al collo o si fa un mazzo cosi` per ottenere un buon punteggio al SAT ed essere ammesso nella ivy league
RispondiEliminaA casa mia si studia a scuola, non si studia "per essere ammesso alla ivy league"
RispondiElimina@ renzino
RispondiEliminaperché non hai studiato negli states
@ insorgere
RispondiEliminadio mi scampi, la scuola degli States è orrida, molto meglio un Liceo Italiano
I risultati sono sotto gli occhi di tutti
RispondiEliminaC'è chi ha voluto scendere al livello statunitense, e ha lavorato a questo fine negli ultimi 20 anni, ad esempio abolendo gli esami di riparazione.
RispondiEliminaLeggendo attentamente il bando dei concorsi dell'Università di Milano, mi sembra di capire che la valutazione delle pubblicazioni dei candidati sarà totalmente discrezionale. Infatti queste verranno valutate da ciascun commissario solo dopo la discussione ORALE dei titoli. Per cui il dato oggettivo verrà ponderato dalla prova orale che sarà discrezionale. La lingua inglese sarà invece valutata separatamente in una seconda prova orale.
RispondiEliminaLa prova orale prevista dalla Gelmini non doveva solo servire alla valutazione della lingua ed i titoli valutati solo su base oggettiva?
Si può intervenire in qualche modo secondo voi?
Art. 14 del Bando UNIMI scaduto 03/02/2012
Discussione pubblica dei titoli e della produzione scientifica e prova orale
A seguito della valutazione preliminare, i candidati comparativamente più meritevoli, in misura compresa tra il 10 e il 20 per cento del numero degli stessi e comunque non meno di sei, sono ammessi alla discussione pubblica dei titoli e della produzione scientifica; i candidati sono tutti ammessi alla discussione qualora il loro numero sia pari o inferiore a sei.
Nel caso in cui sia richiesta dall’art. 1 del presente bando la conoscenza di una lingua straniera, I candidati dovranno sostenere una prova orale volta ad accertarne l'adeguata conoscenza.
L’ammissione e la data di svolgimento della discussione dei titoli e dell’eventuale prova orale, o la mancata ammissione, saranno comunicati ai candidati mediante raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo indicato nella domanda di partecipazione almeno 20 giorni prima della discussione. I candidati dovranno presentarsi muniti di un documento di identità o di riconoscimento valido.
A seguito della discussione la Commissione attribuisce ai titoli e a ciascuna pubblicazione presentata dai candidati un punteggio. L'attribuzione dei punti espressa dai singoli Commissari alle pubblicazioni o ai titoli equivalenti dovrà corrispondere alla scala seguente: 0 insufficiente; 1 appena sufficiente; 2 sufficiente; 3 discreto; 4 buono; 5 ottimo; 6 eccellente.
L’eventuale prova orale volta ad accertare l'adeguata conoscenza di una lingua straniera viene valutata all'interno dei seguenti livelli: 3 buona, 2 discreta e 1 sufficiente.
I punteggi espressi dai singoli Commissari rispetto alle pubblicazioni vengono sommati e ponderati in relazione al numero delle pubblicazioni presentate. La Commissione valuta inoltre la produttività complessiva di ogni candidato, anche in relazione al periodo di attività.
Confrontati gli esiti delle singole valutazioni, la Commissione si esprime a maggioranza proponendo il nominativo per la chiamata. Le selezioni non danno luogo a dichiarazioni di idoneità.
Gli atti della commissione sono costituiti dai verbali delle singole riunioni, dei quali sono parte integrante i giudizi, i punteggi assegnati a ciascun candidato e la motivazione della scelta del vincitore, nonché dalla relazione riassuntiva dei lavori svolti.
La commissione, conclusi i lavori, consegna al Responsabile del procedimento gli atti concorsuali in plico chiuso e sigillato con l’apposizione delle firme di tutti i commissari sui lembi di chiusura.
La commissione giudicatrice deve concludere la procedura selettiva entro 3 mesi dall’emanazione del decreto di nomina della commissione giudicatrice.
ho una domanda riguardo i bandi per RTD tipo a.
RispondiEliminaChiaramente i bandi devono indicare l'ssd.
Possono indicare anche il titolo del progetto con relativa descrizione o devono essere del tutto generali?
@ Filippo,
RispondiEliminail bando e' corretto. Il colloquio serve, nella nuova accezione delle regole, anche per valutare il contributo personale ad un lavoro.
Dunque il colloquio non e' "prova orale" poiche' non e' volto all'accertamento di conoscenze scolastiche (quindi non e' oggetto di valutazione separata), ma puo' essere determinante strumento per valutare meglio i titole e le pubblicazioni (questi ultimi si oggetto di valutazione).
Qundi tutto bene, tutto normale.
@ samizdat,
RispondiEliminanon dovrebbero contenere nessun tipo di profilo oltre l'indicazione di uno o piu' SSD.
Il contenere un "progetto" non dovrebbe essere ammisso, anche se e' un abuso frequentissimo, a meno che non siano effettivamente banditi su qualche progetto, come un ERC, un PRIN, un FIRB.
@salvo
RispondiEliminaMa sui bandi che sto monitorando non viene detto nulla riguardo la provenienza del fondo.
A buone senso direi che non si tratta ne di ERC, ne di PRIN ne di FIRB, ma dal bando nudo e crudo nessuno può dirlo.
In questi casi come stanno le cose?
E' necessario dichiarare la provenienza del fondo? Oppure no?
In questo caso i bandi sono illegali.
EliminaPurtroppo una giurisprudenza poco chiara che parla di divieto di profilo ma non vieta esplicitamente l'inserimento di un progetto (le Uni usano la scusa che poi il candidato comunque non sara' valutato per il profilo), ha permesso questo schifo. Ma l'interpretazione corrente, corretta ed avallata dal Ministero e' che non si dovrebbe indicare null'altro che il SSD. Il progetto va indicato se si bandisce su progetto.
@samizdat
RispondiEliminafacciamola semplice: al 99% sono illegali, come le decine di altri bandi RTD in cui compare il titolo del progetto.
è una delle questioni di cui ci stiamo occupando. purtroppo dal momento che si è permesso che quelle posizioni fossero bandite con fondi dei singoli prof. ecco la prevedibile conseguenza del considerare gli RTD come dei mega assegni di ricerca.
@ samizdat
RispondiEliminasono bandi illegali. per questo abbiamo approntato quel modello di lettera da spedire agli uffici concorsi degli atenei.
cmq se ci segnali di quali bandi e di quale ateneo si parla provvederemo a scrivergli come apri.
ciò non toglie che è importante che tutti scrivano lettere, usando come base la bozza che abbiamo postato qui, per segnalare i problema
Segnalo il "Documento Programmatico contenente le linee di azione del MIUR" depositato da Profumo alle Commissioni Settime delle camere in occusione delle audizioni sul medesimo tema, e che oggi proseguiranno al Senato con il seguito della discussione (e forse replica).
RispondiEliminaAlla Camera il dibattito si è già concluso a fine gennaio, ma - stante la mediocrità della Commissione e l'assenza di vera sostanza - ho smesso di seguire la registrazione web perchè stavo mettendomi a piangere.
http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/comm07/documenti_acquisiti/Audizione%20Ministro%20Profumo%20(11.01.12).pdf
Contrordine: il Ministro sarà alla Settima del Senato domani alle 8:15
RispondiEliminahttp://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/comm07/calendario/convocazioni.pdf
segnalo i links ai bandi dell'UNIVPM che ho visto:
RispondiEliminahttp://www.univpm.it/Entra/Engine/RAServePG.php/P/756610014200/M/297310013482
http://www.univpm.it/Entra/Engine/RAServePG.php/P/753710013400/M/297310013482
Rigorosamente con numero massimo di pubblicazioni...
EliminaRigorosamente.
EliminaPurtroppo.
Questa è l'Italia OGGI.
il numero massimo di pubblicazioni è legale.
Eliminai progetti/profili no.
scrivete usando il modulo preparato qui sopra
Miracolo: Giavazzi invoca un concorso!!!
RispondiEliminaDalle colonne del blog-magazine di cui è co-direttore, F. Giavazzi commenta la nomina di Raffaele Liberali a Capo Dipartimento per l’università e la ricerca
http://www.lavoce.info/articoli/-300parole/pagina1002841.html
Al Giavazzi non va bene la chiamata diretta, e invoca una selezione concorsuale "secondo standard Europei".
MA guarda un po'! Ecco un tipico esempio di stravolgimento dei termini della questione, al quale l'economista bocconiano ci ha abituati in questi anni.
1. In punto di diritto, è la legge italiana che prevede una riserva di posti dirigenziali, entro il 5% dei ruoli per ciascuna delle due fasce, attribuibili a personalità qualificate estranee all'Amministrazione per "chiamata diretta" da parte del Ministro pro-tempore. Liberali è stato chiamato essendosi liberato il posto di Zennaro, che era stato chiamato dalla Gelmini, e che, pur non essendo scaduto il termine del proprio contratto, si è spintaneamente convinto a farsi da parte.
2. Beninteso, il Ministro avrebbe potuto anche bandire una selezione concorsuale pubblica per tale nomina, come chiede Giavazzi. E' quello che Profumo ha fatto per 6 posizioni di funzionario all'interno del proprio Gabinetto (gli "Uffici di Diretta Collaborazione"), anche lì sfruttando la possibilità (anche più lasca) offerta dalla legge. Peraltro è chiaro il motivo per cui, nei Gabinetti, la legge acconsente a tali chiamate dirette: lì il rapporto fiduciario con ilo Ministro, o con i Sottosegretari, è decisivo per il buon andamento dell'attività politico-amministrativa di quei ruoli. Notiamo tangenzialmente che i Gabinetti sono certamente ipertrofici, come funzioni e dimensione: ma questo è un problema che andrebbe approfondito a parte.
3. Evidentemente ora si rimprovera a Profumo ciò che non si è mai rimproverato a nessun altro, e cioè di sfruttare a proprio piacimento la riserva di legge, forse perchè non si gradisce la nomina. Della serie: la legge si applica o si interpreta a seconda degli interessi in gioco.
4. Per le maggiori posizioni dirigenziali Europee (stiamo parlando dei Direttori Generali e vice-Direttori Generali) non vige l'obbligo stretto del concorso. Esso vale invece, per il Middle Management (Direttori e Capi Unità), ai queli si applicano gli standard di selezione invocati da Giavazzi.
5. Sul merito delle competenze di Liberali, non posso che, personalmente, felicitarmi per la scelta operata da Profumo
http://www.istruzione.it/web/ministero/operazione-trasparenza/dip_uni
Certamente il suo punto di forza è la Ricerca, più dell'università, ma ricordiamoci che stiamo parlando di un Capo Dipartimento, che sovraintenderà il lavoro di altri dirigenti generali fra cui, per Università e AFAM, quel Daniele Livon, nominato dalla Gelmini, con esperienza da Direttore Amministrativo di una università Italiana.
SIAmo stanchi di gente che invoca la precarizzazjone all'italiana, avendoci ben piazzata la prole tramite un sostegno familistico.
RispondiEliminaIl Precarjo medio dovrebbe dichiarare guerra, altrochè.
Si richiede aiuto ad APRI.
RispondiEliminaSOS bandi RTD all'Università di Venezia a questo link con titolo e progetto allegato!!
http://intra.unive.it/plapps/bandi/common/showcat.pl?categoria=pdrd&descrizione=Ricercatore+Universitario+tempo+determinato
@ etabeta
RispondiEliminasiamo gia' intervenuti su Venezia. Ci hanno risposto pressappoco che se ne cata-fottono.
Cioe' ci hanno detto che i progetti sono per meglio informare i candidati delle ricerche nel dipartimento, ma che poi nessun profilo sara' materia di valutazione.
Io credo che piu' che riscrivere a Venezia (la cui risposta del Pro-Rettore conserviamo), sarebbe meglio intermenire al MIUR e far presente il caso.
Mentre per i sengoli, bombardate pure di proteste l'Ateneo Veneto.
@ eta beta
RispondiEliminasollevermo il problema con rettore di unive, ma senza farci illusioni.
tu comunque scrivi e fai scrivere all'ufficio concorsi
Non diceva Mr. Parfume che almeno vi rimborsa i francobolli?
RispondiElimina@ Insorgere, gia' fatto, abbiamo anche la lettera di risposta.
RispondiElimina@ salvo
RispondiEliminaavevamo scritto in estate per i primi bandi. ora riscriviamo anche per questi ultimi. ci costa nulla e repetita juvant
@eta beta
RispondiEliminaabbiamo riscritto anche a venezia MA:
è IMPORTANTE che siate anche voi a scrivere agli uffici concorsi!
spessissimo è capitato che le università non si siano filate minimamente quanto da noi sostenuto; se invece cominiciano ad arrivare loro molteplici segnalazioni forse qualcosa si potrebbe muovere.
Per quale motivo hai richiesto "l'aiuto di APRI"? Non ci vuole molto a copiare e incollare la mail scritta nel post più sotto e a spedirla di persona all'ufficio concorsi, eh.
scusate l'off topic ... ma questa è "teribile!"
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/politica/12_febbraio_08/nino-luca-silvia-deaglio-fornero_f31ed6b4-5246-11e1-9430-803241dfdaad.shtml
ma dai ... sei associato a 37 anni (anzi prima ...) per i tuoi meriti!!!!
Ma dai .............
Questa è la sorella dello sfigato Martone!
La Deaglina la fa molto semplice, ma le cose sono più complesse... come al solito...
RispondiEliminahttp://blog.ilmanifesto.it/quintostato/2012/02/08/profumo-contro-profumo/
RispondiEliminasiamo alle comiche
EliminaScusate l’off-topic. Ho appena visto i giudizi di un concorso per RTI in cui il numero massimo di pubblicazioni era 10. I giudizi sono tutti incentrati su queste dieci pubblicazioni tralasciando però il CV complessivo. In altre parole dei due vincitori, uno aveva 10 pubblicazioni l’altro 14 io ne avevo 74 . Inoltre nelle 10 pubblicazioni presentate ero 7 volte primo nome 3 volte ultimo nome e 8 volte autore di riferimento (corresponding author). Gli altri due vincitori avevano solo due e tre primi nomi rispettivamente. Volevo chiedere se secondo voi vale la pena di fare ricorso.
RispondiEliminaGrazie a tutti.
A prescindere da tutto, congratulazioni per la tua produzione, inizia a chiederti se l'università davvero ti merita. Casi così fanno veramente rabbia!
Elimina@Peter
RispondiEliminadetta così, secondo me mancano elementi forti per poter fare ricorso.
se il numero massimo di pubblicazioni è 10, puoi anche averne 500, ma sempre quelle 10 verranno valutate.
il curriculum non conta nulla; contano titoli e pubblicazioni (quelle presentate).
anche il contributo negli articoli è cosa debole; altra storia è se esistessero enormi difformità su IF, citazioni, H-index, partecipazione su invito a congressi, dottorati di ricerca, etc. etc.
e cmq, anche in quel caso sarebbe ardua, come nella gran parte dei ricorsi.
@Lassie
RispondiEliminaGrazie per la pronta risposta. Il concetto però è
che proprio come dici tu il curriculum non conta
nulla. Cioè se hai lavorato va bene se non hai
lavorato va bene lo stesso. Se fra 5 anni ci sarà
un concorso da associato ed il numero max di
pubblicazioni sarà mettiamo di 12 e nel frattempo
questi due vincitori avranno prodotto "solo" due
pubblicazioni in più rispetto a quelle presentate
al concorso da ricercatore potranno
tranquillamente vincere il posto con "solo" 12
pubblicazioni. Inoltre il comma 3 dell'articolo 3
del DM Gelmini dice che: "Le commissioni
giudicatrici di cui al comma 1 devono altresì
valutare la consistenza complessiva della
produzione scientifica del candidato, l'intensità
e la continuità temporale della stessa, fatti
salvi i periodi, adeguatamente documentati di
allontanamento non volontario dall'attività di
ricerca, con particolare riferimento alle
funzioni genitoriali." Secondo te non ci si può
appellare a questo? Aggiungo ulteriormente che
non sono d'accordo riguardo al contributo negli
articoli, un conto è essere primo nome e magari
anche corresponding author un'altro è essere in mezzo a dieci-dodici nomi
peter, in linea teorica hai ragione anche sul controbuto degli autori; tant'è che, quando riguarda il candidato "interno", le commissioni fanno ovviamente valere anche quello, così come i corsi di taglio e cucito sul curriculum.
RispondiEliminadico solo che sono argomenti debolucci per impostarci un ricorso.
in ogni caso prova a parlare con un bravo amministrativista e senti lui; qui dentro al massimo possiamo darti consigli sulla base delle nostre esperienze.
in bocca al lupo!
@lassie
RispondiEliminaGrazie. Proverò a parlare con un avvocato amministrativista anche se devo dire la verità a sentire quello che si dice in giro sui prezzi ho un pò di paura. non vorrei che oltre la beffa si aggiungesse anche il danno.
in ogni caso ribadisco che il fatto di mettere un numero massimo di pubblicazioni e valutare solo quelle vuol dire che puoi fregare anche i premi Nobel (come diceva un mio prefessore).
Il prezzo medio è di 5 mila euro (vanno dai 3 ai 7 mila euro), se vai dal sindacato lo paghi mooolto meno (ma ... assistono molta gente). Però a parte la legge e i bravi amministrativisti il TAR è un terno al lotto. Ci sono passata e so di cosa sto parlando. Poi sappi che non troverai mai un avvocato che ti dirà che puoi vincere un ricorso e quindi nemmeno ti sconsiglierà chiaramente di farlo.
EliminaIl mio consiglio è di far ricorso se credi che per principio sia giusto farlo, perché in pratica non serve a niente, probabilmente nemmeno se lo vinci.
@ Peter,
RispondiEliminaovviamente bisogna valutare ancha la produzione complessiva, come prescrive la legge, ed usare anche gli indici in modo complessivo. Le 10 pubblicazioni sono quelle da valutare singolarmente (ma la nuova legge non aboliva tale limite, a che sessione ti riferisci?) a parte.
Il tutto dovrebbe poi contribuire, in modo esplicito, alla valutazione finale. anche il contributo personale.
Questo sulla carta, nella pratica, visto che il TAR non puo' scentere nel merito, bene che ti vada il TAR costringera' la commissione a riunirsi di nuovo e riformulare i giudizi tenendo conto della produzione complessiva.
Cerca di sentire un BRAVO amministrativista con esperienza in ricorsi e batti anche sul punto che ci sarebbero dicrepanze anche solo considerando i 10 lavori presentati (la questione primi autori etc...), okkio a che i tuoi concorrenti non abbiano usato l'ordine alfabetico.
Cio' detto a partire dalle notizie che ci fornisci, magari posta il verbale e potremmo darti un parere piu' preciso in merito.
La Gazzella Ufficiale reca novità sulla Moneta.
RispondiEliminaDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 dicembre 2011, n. 232
Regolamento per la disciplina del trattamento economico dei professori e dei ricercatori universitari, a norma dell'articolo 8, commi 1 e 3 della legge 30 dicembre 2010, n. 240.
http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2012-02-09&task=dettaglio&numgu=33&redaz=012G0018&tmstp=1328825615874
ah renzì, che ce a fai na sintesi?
EliminaRiguarda sostanzialmente la progressione economica. Oltre a fissare lo stipendio annuale del RTD. Gli scatti biennali diventano triennali sempre (senza variare di fatto lo stipendio complessivo), previa valutazione positiva. I nuovi assunti (post Gelmini) inoltre partono con l'equivalente di 1 classe triennale in più (i PA) o 2 classi triennali in più (i PO) rispetto alla partenza precedente del salario.
EliminaI salari di partenza sono (stipendio tabellare), a quanto capisco:
RTD 1568 € al mese (cioè pari al RU confermato 100)
PA neo assunto 2540 € al mese (circa, pari al vecchio PA confermato, di fatto a metà fra 101 e 102)
PO neo assunto 3840 € al mese (circa, pari al vecchio PO confermato 103)
Per chi è un vecchio PA o PO, è ammesso passare da un regime all'altro (non cambia assolutamente nulle economicamente).
Comunque è un sistema un po' del cavolo. Perché ad esempio un PO ha un aumento dello stipendio di circa il 5% quando passa da una classe dispari alla successiva e di circa il 10% quando da una classe pari alla successiva. Questa velocità si conserva fino al raggiungimento della classe triennale 9 (cioè 27 anni di carriera da PO), poi decresce. Come accadeva prima alla classe biennale 14.
RispondiEliminaLa discrepanza nasce dall'aver conservato l'equivalenza con le vecchie classi a tutti i costi.
Dice che Luigi Nicolais dovrebbe essere il prossimo presidente del CNR.
RispondiEliminascusate ma l'RTD moratti mi pare avesse uno stipendio >1568. Mi pare fosse lo stipendio di un RTI confermato ovvero intorno ai 1800 netti.
RispondiEliminaIl salario RTD è pari al ricercatore confermato. Credo tu debba aggiungere l'assegno aggiuntivo (pari a 322 € al mese, su 12 mesi), non l'ho messo in nessuno nei conti sopra (nè RTD, nè PO o PA). Comunque il lordo annuale (che comprende l'indennità integrativa speciale) del RTD è quasi 35'000. E' tutto negli allegati al decreto.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPraticamente gli stipendi di un RTDa e di un RTDb ora sono equiparati? Ho capito bene?????
RispondiEliminaQuesta è la cosa che ha stupito anche me. Dovrebbero essere aumentati del 30% rispetto agli RTDa, ma nell'allegato 3 non se ne fa cenno...
RispondiEliminafino al 30%
RispondiEliminaArticolo di Gianni Trovati sul Sole di coomento al DPR sui trattamenti economici
RispondiEliminahttp://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/12-02/120211/1AM2HM.tif
Lettera di Alberto Baccini a "Repubblica": "I valutatori delle Università".
RispondiElimina"[...] Dunque, in Italia il Ministro ha fatto il mestiere dell'Agenzia di valutazione; l'Agenzia di valutazione vuole fare il mestiere del Ministro"
http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/12-02/120211/1AM1ZN.tif
Ragazzi, non c'è nulla di più finto di questo concorso qui:
RispondiEliminahttp://www.unipi.it/ateneo/bandi/ricercat/ricercator/dip-ing-ch/selz-ric-2/index.htm
di cui si sa già il nome della vincitrice da un po'. Il concorso è assolutamente illegale, visto che descrive in maniera spudorata il gonfiatissimo cv della futura ricercatrice jr. e questo mi invoglia a non fare nemmeno segnalazioni, soprattutto all'UNIPI, dal momento che la candidata è una super-protetta dal sistema ateneo pisano. Se io segnalo questo poi posso anche emigrare in un altro stato.
D'altra parte, in quel dipartimento il vizietto dei concorsi spudorati c'è sempre stato, basti vedere l'ultimo (a tempo indeterminato) a chi è andato, o meglio con che motivazioni sono stati segati tutti gli altri aspiranti al concorso. Date un'occhiata anche voi così capite meglio l'ambientino c'è lì:
http://www.unipi.it/ateneo/bandi/val-comp/tornate/2010/II-2010/relaz-fina/relazione-finale-INGIND27.rtf_pdfcvt.pdf
Ragazzi, forse faccio prima a cambiare lavoro, con l'assegno di 1200 euro/mese mandare avanti la famiglia è impossibile
@ morenocappelli
RispondiEliminaconosciamo bene quello e gli altri bandi illegittimi di unipi. abbiamo scritto al rettore e all'ufficio concorsi, nonché alla stampa locale e al miur in merito.
dovrebbero uscire a breve articoli. speriamo questo smuova qualcosa.
a breve - in un incontro coi resposabili miur - solleveremo esplicitamente questo e altri problemi analoghi
La stessa cosa vale per concorsi usciti a Varese. Insubria
EliminaLa stessa cosa vale per concorsi usciti a Varese. Insubria
EliminaLa stessa cosa vale per concorsi usciti a Varese. Insubria
EliminaPotresti postare i link?
Elimina@ insorgere:
EliminaGrazie per la risposta, certo se non si danno una mossa i bandi si chiudono, a quel punto si procederà e addio modifiche purtroppo.
Vorrei far qualcosa di concreto ma temo le ripercussioni sinceramente. Ma una bella lettera alla stampa prima dei concorsi con i nomi di alcuni vincitori potrebbe essere utile? O serve solo per far polemica?
Ho letto il verbale postato da Morenocappelli. E' semplicemente allucinante e io credevo di vivere in uno stato di diritto.
RispondiEliminaE' veramente meglio emigrare (e non è una frase di circostanza)
L'università ha regole tutte sue, altro che stato di diritto, e la cosa peggiore è che in qualsiasi modo si mette hanno sempre ragione le commissioni che giudicano. Il mio pensiero è che prima o poi io e tanti altri lasceremo la ricerca perché non ci sarà più posto per noi ma lasceremo tutto in mano a gente non meritevole che magari vivrà anche sui risultati delle nostre ricerche, che avremo servito loro su un piatto d'argento. Già, perché anche sotto questo aspetto non siamo mica tutelati noi precari!
EliminaUn verbale da denuncia.
RispondiElimina@Peter
RispondiEliminaalmeno quel verbale è circostanziato, quello del nostro geo/10 è una vera farsa http://www.unimi.it/cataloghi/valutazioni_comparative/Ric_SMFN_GEO10_II-08.pdf.
(oppure guarda qui http://gyverik.com/PAOC/)
Certamente è meglio emigrare soprattutto se puoi, e infatti così ho fatto.
Bello stato di diritto! e solo perché non hai visto la nostra sentenza, abbiamo fatto ricorso tutti e 8 i candidati.
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Milano/Sezione%204/2011/201100130/Provvedimenti/201103370_01.XML
Ti ho detto che fare ricorso non serve a nulla e lo fai solo se credi che sia giusto farlo per principio.
Senza parole, abbandoniamo tutti le nostre università ed andiamo altrove, così poi vediamo chi fa la ricerca
Elimina... già, questo sarebbe un fantastico modo di protestare, peccato che non è praticabile da tutti. Sto cercando di pensare più a un sistema per contarci e soprattutto contare il nostro contributo alla ricerca sia italiana che internazionale ... un modo per poter rivendicare la nostra importanza.
EliminaSì, sarebbe interessante capire noi "sfigati" quanto contiamo rispetto ai fortunati vincitori. Forse il miur si renderebbe conto.
EliminaAd esempio, sulla base dei verbali dei concorsi, si potrebbero fare le medie delle Pubblicazioni di tutti i candidati e mostrare di quanto si discostano (spesso anche troppo) dalla media i vincitori.
Ma tanto non serve a niente, è tutto inutile!
Pensavo a qualcosa di più sistematico e allargato, visto che non tutti i precari alla fine fanno i concorsi, e contano anche quelli che sono espatriati.
EliminaSe ci fosse un sistema on-line, tipo "database delle pubblicazioni e altri riconoscimenti dei precari", ognuno registrerebbe li le sue pubblicazioni fatte da precario (anche se dovesse aver già fatto il salto a strutturato)... Ci vorrebbe solo un sistema per incentivare tale registrazione ...
Su tale database si potrebbero poi fare molti tipi di analisi, oltre al numero anche la rilevanza attraverso le citazioni ... etc..
@ Valentina:
EliminaSai, la tua proposta secondo me è molto valida, pensa che anche l'UNIPI ha un database di questo tipo (solo che non è possibile iscriversi, a parte questo piccolo bug però il concetto è identico a quanto descritto da te).
Magari si potrebbe verificare se anche altri atenei hanno l'anagrafe della ricerca dei precari, a quel punto raccogliere i dati sarebbe decisamente più semplice.
Che strano, sarebbe interessante sapere perché hanno un tale database, più ovvio è invece il baco. Ogni università tiene cmq il database delle sue pubblicazioni indistintamente di precari e non. Quando in unimi avevo provato a proporre di segnare (del db) in modo speciale le pubblicazioni dei precari mi hanno detto che è una cosa impossibile, sia da fare che da chiedere.
EliminaLa possibilità di contarci, noi e il nostro peso scientifico, è in teoria una cosa tanto semplice, ma in pratica tanto difficile o impossibile, e secondo me è uno dei motivi per cui "dall'alto" si permettono di trattarci con tanta superficialità (per non dire trattarci male).
Se ne parla in questo articolo:
Eliminahttp://www.selpisa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=32:unimap2-lanagrafe-dei-ricercatori-docenti-non-strutturati&catid=22:scuola-ed-universita&Itemid=24
Ripeto, non funziona, ho provato ad uscrivermi varie volte ma senza successo :(
La sentenza è abbastanza inquietante. Direi di fare sicuramente ricorso al Consiglio di Stato.
RispondiEliminaOff-topic.
RispondiEliminaI nostri governanti (No-PostoFisso) sono coerenti visto che, nel Decreto Semplificazioni (Art. 54), hanno 'inventato' un'altra figura di precario universitario:
il Tecnologo a tempo determinato.
Testo DL(http://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2012/02/dl-semplificazione.pdf)
@ sasà
RispondiEliminasi, la cosa ci era stata preannunciata. è un'idea del ministro.
ragazzi avete un'idea di come stia andando per la presentazione dei firb?
RispondiEliminain molte università si sta facendo una specie di preselezione ... vale a dire ke ti invitano a NON PRESENTARE il progetto se non gli garbi (tanto nn te lo facciamo passare!)
sarebbe importante avere un quadro della situazione e denunciare questi abusi!
@ mariuccia
RispondiEliminava così dappertutto, è un effetto scontato delle procedure esistenti
Se ci credete, provate ancora con una petizione
RispondiEliminahttp://www.firmiamo.it/eliminiamo-i-vincoli-dei-bandi-prin-e-firb
si firmiamo ... ma proviamo anke a denunciare gli abusi. Qui a Roma3 probabilmente presenteranno quasi solo RTI.
RispondiEliminaah ... off topic ma interessante:
RispondiEliminapare che R29A stia esplodendo a causa di insanabili conflitti nel gruppo dei "dirigenti" (Graglia, Ferretti, Coin ...)
@ marriuccia
RispondiEliminaprevedibile...del resto hanno ottenuto quel che volevano - cioè fondi straordinari per promozioni in passa a pa - e ora non c'è più nemmeno la marystar a tenerli uniti...
Volevo chiedere, se secondo voi, questi criteri di valutazione sono corretti soprattutto per quanto riguarda l'inserimento di criteri di valutazione specifici per la discussione dei titoli e delle pubblicazioni, nonché per la valutazione della lingua inglese.
RispondiEliminaGrazie
http://www.unifi.it/upload/sub/concorsi/ricercatori/chim08_criteri.pdf
Inginocchiatevi, e vi sarà dato
RispondiEliminahttp://www.flcgil.it/universita/docenti/decreto-semplificazioni-torna-la-maledizione-delle-docenze-universitarie-gratuite.flc
http://www.firmiamo.it/eliminiamo-i-vincoli-dei-bandi-prin-e-firb
RispondiEliminaVedrete potrete sicuramente annoverarla tra i numerosi successi della via diplomatica!!
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2012/02/14SB22004.PDF
RispondiEliminahttp://www.roars.it/online/?p=4450
RispondiEliminascusate l'off-topic: ovviamente il discorso "criteri per l'abilitazione" è del tutto fermo. Il CdS non si è espresso di nuovo, dopo il suo primo interlocutorio documento, vero?
RispondiEliminaNon risultano espressioni, ad oggi. Anzi, risulta che il CdS stia polleggiando.
RispondiEliminail cds attende chiarimenti. finché non li avrà non si esprimerà
RispondiEliminadenunce apri bandi td illegali. nostro comunciato ripreso da stampa pisana a proposito dei recenti bandi di quell'ateneo:
RispondiEliminahttp://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2012/02/15SB23095.PDF
http://pisanotizie.it/news/news_20120215_profili_ad_hoc_bandi_ricercatori_tempo_determinato_universita_pisa.html
Anche se di assegno di ricerca, vorrei denunciare questo bando in quanto CHIARAMENTE ILLEGALE:
RispondiEliminahttp://bandi.miur.it/bandi.php/public/fellowship/id_fellow/12673
Lo so che per assegni di ricerca è "lecito" indicare il profilo e il titolo del progetto (sta accadendo per il sottoscritto), ma non si può far passare un bando la cui traduzione inglese di "pecorino" (il formaggio) è "doggy style"!
Chi si incarica di dare in pasto alla stampa questa chicca? :)
Questa e' fantastica, complimenti elleffe...il tunnel del Gran Sasso era nulla in confronto...
EliminaPecoroni
RispondiEliminaNoooo noooooo NOOOOOOO!!!!!!!!! MA CHE CAZZO!!!!
RispondiEliminaDalla pecora alla pecorina... che deficienti...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminaanche perchè la segretaria che ha tradotto il bando, invece di usare google translator, poteva cliccare qui:
Eliminahttp://en.wikipedia.org/wiki/Doggy_style
E invece no, lo ha fatto mettere anche su Nature:
http://www.nature.com/naturejobs/science/jobs/236291--From-sheep-to-Doggy-Style-traceability-of-milk-chain-in-Tuscany
Viva l'Italia!
ragazzi sta cosa è spettacolare!!!!
RispondiEliminasecondo me Eva Henger applicherà subito...
Oggi il Ministro Profumo replico', alla Settima Commissione del Senato. Qualche nota d'interesse.
RispondiEliminahttp://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=00631171&part=doc_dc-sedetit_pi&parse=no&stampa=si&toc=no
pagina non accessibile....
EliminaBoh, è qui ora
RispondiEliminahttp://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=00631189&part=doc_dc-sedetit_pi&parse=no&stampa=si&toc=no
I soldi del 7PQ non sono proprio in tutti i casi persi, meglio ad altre nazioni che ai sedicenti ricercatori italiani che poi se li intascano. Per carità, grazie al cielo non siamo tutti così ma conosco vari casi di persone che con i soldi della ricerca si son fatti la casa e, tra le altre cose, si son comprati i concorsi che APRI ha segnalato essere illegittimi.
EliminaTanto paga la CE!
Su Sky
RispondiEliminahttp://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2012/02/15/miur_ministero_ricerca_istruzione_gaffe_formaggio_pecorino_doggy_style_kamasutra_posizione_sessuale_facebook.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
Fallibile
RispondiEliminahttp://www.istruzione.it/web/istruzione/focus_160212
TESTO INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
RispondiEliminaGHIZZONI, TOCCI, MAZZARELLA
Premesso che:
- l'articolo 24 della legge 30 dicembre 2010, n.240, ha istituito e regolamentato la figura dei
ricercatori universitari a tempo determinato, incaricati di “svolgere attività di ricerca, di didattica,
di didattica integrativa e di servizio agli studenti” mediante contratti di lavoro subordinato a tempo
determinato stipulati dalle università, configurando quindi, nei compiti, una vera e propria docenza
universitaria;
- in particolare, il comma 2, lettera a), dell’articolo 24 prevede che le procedure pubbliche di
selezione dei ricercatori a tempo determinato, disciplinate dalle singole università con apposito
regolamento, debbano specificare nel bando il settore concorsuale e “un eventuale profilo
esclusivamente tramite indicazione di uno o più settori scientifico-disciplinari”; sembrerebbe quindi
che i bandi non possano essere correlati a specifici progetti di ricerca e nemmeno ad ambiti o temi
di ricerca che non siano quelli individuabili mediante i settori scientifico-disciplinari, probabilmente
perché, mediante l’indicazione di tematiche molto specifiche, si potrebbe configurare un’eccessiva
restrizione del numero e della tipologia dei possibili candidati, in contrasto con la Carta europea dei
ricercatori di cui allo stesso comma 2;
- nel sito web del Ministero è stata molto opportunamente creata una sezione con una scheda per
ciascun bando a posti di ricercatore a tempo determinato, in modo da renderne facile l’accesso
a tutti gli interessati italiani o stranieri; tale scheda prevede una voce “Titolo” che parrebbe far
riferimento ad un tema di ricerca collegato con ciascun posto di ricercatore a tempo determinato;
- da un esame di tutti i bandi reperibili in questa sezione il 9 febbraio 2012 risulta che le università
si sono comportate in modi opposti nell’interpretazione della voce “Titolo”; per l’esattezza, ventotto
università hanno indicato nei loro bandi specifiche tematiche di ricerca per ogni posto di ricercatore
a tempo determinato mentre tredici hanno indicato solo il settore concorsuale ed eventualmente i
settori scientifico-disciplinari di riferimento per ciascun posto;
SEGUE....
RispondiEliminapremesso inoltre che:
- nella medesima sezione del sito del Ministero, risultano presenti anche bandi per posti di
ricercatore a tempo determinato banditi da istituti del CNR presentati con l’identica maschera
informatica, il che può indurre in confusione essendo questi ultimi regolati da norme diverse da
quelli banditi dalle università;
premesso infine che:
- mentre l’articolo 24, comma 2, lettera c), della legge 240/2010, stabilisce che nella procedura
di selezione per posti di ricercatore a tempo determinato “sono esclusi esami scritti e orali, ad
eccezione di una prova orale volta ad accertare l’adeguata conoscenza di una lingua straniera”,
in alcuni regolamenti di ateneo e in alcuni bandi risultano previste varie tipologie di prove orali
(colloquio, seminario etc.), talora addirittura con l’indicazione di specifici voci di un programma di
esame sulle quali saranno accertate conoscenze e competenze del candidato;
per sapere:
- se il Ministro non ritenga opportuno e urgente fornire un’interpretazione autentica delle vigenti
norme di legge in modo da permetterne un uniforme, rigoroso e puntuale rispetto da parte delle
università, per giunta su un tema così importante e delicato come il reclutamento della docenza
universitaria, considerati anche i possibili risvolti nei confronti dell’opinione pubblica nazionale
e internazionale; ovvero se non ritenga più opportuno avviare un’iniziativa legislativa di modifica
delle norme vigenti al fine di semplificare, unificare e rendere più rispondente alla Carta europea
dei ricercatori e ai modelli più diffusi a livello internazionale il percorso di lavoro di ricerca post-
dottorato per chi aspira a dedicarsi alla docenza universitaria, anche per migliorare la capacità
competitiva della ricerca italiana nel contesto europeo e internazionale;
- se il Ministro non ritenga opportuno dare disposizioni affinché la sezione del sito ufficiale del
Ministero che contiene i bandi per posti di ricercatore a tempo determinato sia organizzata, viste
le differenti norme di legge, in modo differenziato per università ed enti di ricerca e il formato
delle informazioni richieste rispecchi fedelmente le relative norme di legge al fine di evitare ogni
possibile equivoco.
segnalo che APRI è anche su Facebook. inserito link alla pagina a destra, nella sezione apposita
RispondiEliminaEstiquatsi! Pensa essere cosa molto buona. Se si trovasse il link....
Eliminamesso....
Eliminaun paio di bandi per posti TDA in scadenza allo iulm di milano.
RispondiEliminasegnalo peraltro che i bandi non rispettano la legge, che prescrive che il numero minimo di pubblicazioni da presentare sia 12, mentre qui il massimo indicato è 10...vedremo di scrivergli come APRI per chiedergli una dovuta rettifica
in ogni caso vi ricordo che visto il regolamento questi concorsi funzionano bene se c'è un numero congruo di domande, infatti la legge prevede che siano ammessi al colloquio solo tra il 10 e il 20% dei candidati e comunque non meno di 6. Quindi la pre-selezione funziona se ci sono almeno una quarantina di domande. Fate circolare!
http://www.iulm.it/wps/wcm/connect/iulmit/iulm-it/universita/docenti-e-collaboratori/reclutamento/procedure-selettive
Precari e mazziati. Vi segnalo questo link molto interessante sulla retribuzione RTDa/b:
RispondiEliminahttp://coordinamentoprecariuniversita.wordpress.com/2012/02/14/ricercatori-a-tempo-determinato-piu-flessibili-e-meno-retribuiti/
Direi che va sempre peggio...
Vi è da capire questo strano ibrido: il contratto è di diritto privato, ma vi è una tabella di legge che fissa lo stipendio.
RispondiEliminaE stiamo parlando di contratto di lavoro dipendente, ci sarà qualche sindacato che si farà avanti per proporre un quadro di contrattazione collettiva?
Dei cronisti precari ci si interessa, ma le docenze precarie ad 1 Euro sono state reintrodotte, però
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/19/legge-tutelare-cronisti-precari-compensi-equi-niente-fondi-pubblici-agli-editori/189853/
sentivo la camusso in TV che parlava di indennità di disoccupazione, ammortizzatori socialii precariato, mercato del lavoro.
RispondiEliminaMa il nostro è un lavoro?
gli assegnisti risultano ufficialmente disoccupati e possono chiedere l'esenzione del ticket!
Eliminahttp://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/02/19/fabio-sabatini-unaltra-brutta-storia-sui-concorsi-universitari/
RispondiEliminanon piegarsi all'ingiustizia, alla violazione delle regole e alla protervia del potere. però chi ricorre al tar non si faccia troppe illusioni
Ricorrere sempre e comunque.
RispondiEliminaQUESTA è la Regola d'Oro.
renzino, ci paghi tu gli avvocati?
EliminaSe in Italia esistessero Sindacati seri (quod non) sarebbero loro a pagare le spese per tutti i ricorsi che rispettino requisiti minimali di legalità e decenza.
Eliminase mio nonno pisciava benzina adesso avremmo un distrutore
Eliminadistributore
Elimina@Renzino
RispondiEliminaPer principio e in un mondo ideale sarei d'accordo (e il sindacato che ho consultato io me lo avrebbe pagato il ricorso, ma gli avvocati loro erano strapieni di lavoro e quindi ... si rischiava di arrivare fuori tempo).
D'altra parte, cosa succede quando si perde brutalmente un ricorso (dato per vincente), e quando nella sentenza vengono affermate cose che potrebbero servire come precedenti e per dare nuovi spunti per farla franca? Non è un altro danno a parte la ben nota beffa?
Un pensiero per un altro Nobel italiano che ci lascia e che guarda caso ha dovuto trovar fortuna oltre oceano.
RispondiEliminaBeh almeno l'università del Piemonte orientale ha dato un buon segnale, speriamo che sia la prima di tante voci fuori dal coro (ma dubito)
RispondiEliminaComprendo le beffe, e noi siamo qui per farci coraggio l'un l'altro. C'è chi ha continuato per anni a fare ricorsi, pur in contesto diverso...
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/cronache/11_novembre_24/stella-lanzetta-superchirurgo-bocciato_0adc6f4c-1664-11e1-a1c0-69f6106d85c1.shtml
De cricchibus
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/20/mazzette-polo-tecnologico-fuorigrotta-otto-arresti-napoli/192431/
@Renzino
RispondiEliminaConosco bene quel caso, ed è ben oltre l'assurdo.
Ma colui (lanzetta) che ha continuato per anni a fare ricorsi poteva permetterselo in molti sensi e ha vinto diverse volte, quindi a lui rimane la stortura assurda dell'università che alla fine non rispetta le sentenze.
Un'altra cosa è quando una sentenza "storta" fa la differenza per tutti e tutte le università, non solo per il singolo caso.
Quindi quando si vince e si affermano sani principi va bene, ma quando si perde succede l'opposto e si affermano malsani principi per tutti. E più sono malsani e più verranno sfruttati a dovere.
Dov'è la contropartita? Dov'è il guadagno (etico e morale, non economico) nel fare un ricorso? Sto ancora cercando di capire.
Da un punto di vista etico, non è dissimile da una qualunque altra lotta politica, alla quale il singolo può, se vuole, dare un contributo secondo la situazione che si trova a vivere.
RispondiEliminaIo qualche rara volta riesco a pensare/ricordare che altre lotte politiche sono state portate avanti con grave rischio personale da singoli e gruppi, fortemente motivati. Oggi non si usa più, perchè comunque abbiamo da mangiare, abbiamo le libertà fondamentali, e abbiamo 'stu cavolo di internet dove farci anche le pere mentali...
sto giro sono d'accordo con renzino al 100%
RispondiElimina@Renzino
RispondiEliminaCondivido. A livello personale è una scelta e ognuno valuta quello che ha da perdere. Ma a livello collettivo ... se il rischio del danno è reale per molti non mi sembra così semplice arrogarsi la scelta per tutti.
Questo per quanto riguarda i ricorsi e il meccanismo (perverso) che innescano, un po' diverso è per la denuncia all'opinione pubblica che in Italia sembra funzionare molto meglio. Ovviamente questo non potrà mai sostituire la giustizia.
(Quanto al mangiare e alle libertà fondamentali in Italia ... per capire cosa avevo o non avevo veramente sono dovuta venire a vivere fuori ... e solo ora comincio a pensare di avere davvero qualcosa da perdere.)
Mah, il punto è che nel nostro Stato di Diritto, che sarà anche traballante ma che almeno dal punto di vista dei principi e degli istituti fondamentali non lo butterei via, esistono diritti soggettivi, cioè posti in capo alle persone.
RispondiEliminaUno non si deve certo sentire in colpa per mettere in azione gli strumenti di tutela dei propri diritti che sono a bella posta concepiti così, e per questo dico anzi che lo dovrebbero fare tutti, e cioè ciascuno, in ogni situazione.
Il problema politico dell'analisi aggregata di tutte queste situazioni e attività si dovrebbe risolvere/considerare in un Sindacato, un'Associazione, un Partito Politico, e in carenza di respiro di tali soggetti anche in un Blog.
Bene, ad esempio, anche l'iniziativa del gruppo Facebook SECS in the cities
http://www.facebook.com/groups/47692657161/
Grazie Renzino.
RispondiEliminaQuesta è una risposta più che sensata e che mi aiuta a capire/scegliere.
E capisco anche che parte della mia confusione deriva dal fatto che in Italia troppo spesso la giustizia è lasciata sulle spalle dei singoli, con la scusa che sia "solo" nel loro interesse difendere i loro diritti.
E questo è anche peggio quando i loro diritti lesi coinciderebbero con gli interessi lesi del pubblico, come nel caso dei concorsi in cui si assume una persona meno competente di un'altra.
Ma proprio in quel caso i singoli (invece di essere difesi) oltretutto si vedono addosso l'avvocatura dello stato che difende l'operato (in pratica) di un altro singolo (un barone).
I sindacati non ci rappresentano quindi cara Emma
RispondiEliminase cerchi non ladri, non fannulloni, non disgraziati.......eccoci!!
Proponiamo alla Marce l'estensione del contratto da assegnista a tutti i settori del mondo del lavoro.
Un Assegno per Profumo: il nuovo slogan.
RispondiEliminagià .......da 3.529.602 euro
RispondiElimina@ Valentina
RispondiEliminaCi si deve vedere addosso tanta gente, e intanto tutti coloro che predicano l'uscita dalla sfera pubblicistica di tutto il settore, per poter fare quello che hanno fatto con le municipalizzate "privatizzate" e in generale con tutte le aziende private, che reclutano per raccomandazione e clientelismo al riparo di tutti i controlli e garanzie che almeno possono essere fatte valere per gli Enti Pubblici.
Testo interrogazione:
RispondiEliminahttp://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=49725&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+IN+COMMISSIONE%27
http://www.roars.it/online/?p=4763
RispondiEliminasegnalerei anche questo bando appena uscito unimib, milano in cui la maggior parte dei posti hanno progetto specifico indicato
RispondiEliminahttp://www.unimib.it/go/46817
A proposito del bando di cui sopra, in alcuni settori non è specificato il progetto però è scritto "La ricerca del candidato dovrà essere coerente con alcuni dei migliori e più attivi campi di ricerca a livello internazionale in [SSD], e dovrà essere di elevata qualità, tale, in particolare, da mostrare la sua capacità di collaborare eventualmente con docenti dell’ateneo, anche su temi diversi da quelli già trattati dal candidato."
RispondiEliminaSecondo voi è legittima come richiesta? In teoria, seguendo la logica della frase, la commissione non dovrebbe poter poi preferire uno rispetto all'altro in base agli interessi specifici.
@ marc
RispondiEliminaquel passaggio è decisamente ambiguo
Per come è scritta lo stesso requisito dovrebbe essere richiesto anche agli "interni".
RispondiEliminaQualcuno di voi ha letto delle dichiarazioni della Gelmini in merito all'eventuale errore nell'esecuzione dell'esperimento Opera ?
RispondiEliminahttp://magazine.excite.it/neutrini-lenti-la-gelmini-soddisfatta-non-sbaglio-solo-io-N120804.html
ma stiamo scherzando ???? Questa non sa nemmeno fare le addizioni con le dita delle mani e si permette di dare giudizi sul più complicato esperimento di fisica mai condotto nella storia ???
Sarà anche il più complicato, ma quando si sono dati in pasto alla stampa dichiarando di aver provato che i neutrini vanno più veloce della luce hanno anche dato il diritto all'uomo della strada di insultarli.
RispondiEliminaSono un incapace: qualcuno sa come faccio a sentire quello che avrebbe detto Zingales su La7: "L'università italiana è stata rovinata da migliaia di precari stabilizzati"??
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