martedì 14 dicembre 2010

Il Governo della Cultura




La notte ha portato consiglio e il Governo ha avuto la fiducia anche alla Camera, grazie a due deputati eletti con il PD (ma Veltroni non doveva andare in Africa? - n.d.r.), uno con l'IDV (per un dissenso politico con Di Pietro sull'omeopatia, pare...) e grazie alla deputata del FLI Catia Polidori.

Catia Polidori, al secolo cugina di Francesco Polidori, presidente dell'e-campus del CEPU (ricordate tutti la visita di Berlusconi e l'emendamento al DDL, si?), secondo l'opinione di Barbareschi sarebbe stata convinta stanotte da Berlusconi attraverso alcune rassicurazioni proprio sul futuro dell'università telematica.

Nuovi cambiamenti in vista per il mitico DDL Gelmini?

182 commenti:

  1. Infatti, questa e' stata la mia curiosita' fin da subito. E ora che succedera' al DDL? Andra' in Senato direttamente e senza passare dal VIA? Senza neanche ritirare le famose 20000 lire?

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  2. Ricordo bene di aver sentito la Gelmini dire a varie trasmissioni TV e radio, che il DDL sarebbe diventato legge il 15.

    Ora però, guardando il calendario lavori del Senato, nulla traspare.

    Voi cosa sapete in merito?

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  3. @ tutti

    Appare molto probabile che il DDL sull'università, esattamente com'è uscito dalla Camera, sarà legge fra poche settimane, forse addirittura fra pochi giorni.
    Chiedo: la sua approvazione definitiva comporterà che le sedi non possano più bandire concorsi per ricercatore a tempo indeterminato? E se la risposta è sì, da quando scatterà l'impossibilità? dal giorno stesso della uscita della legge in Gazzetta Ufficiale o dal giorno della pubblicazione di qualche regolamento o decreto attuativo?
    Un docente mi dice che la sua preside gli ha parlato della possibilità che venga assegnato un nuovo lotto di fine anno di concorsi per posti di ricercatore a tempo indeterminato finanziati o cofinanziati dal MIUR, una sorta di quarta tranche Mussi. Vi risulta qualcosa in proposito?

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  4. @Ugo

    secondo me (ma aspetto lumi) fa fede la data di decreto rettorale

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  5. e a me non risulta nessuna quarta tranche Mussi (per altro alcuni dovrebbero ancora bandire la terza tranche...)

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  6. Bravo lassie, il collegamento mi era sfuggito.
    In ogni caso, mi pare di capire che la possibilità delle telmatiche - su richiesta - di diventare "classiche", e quindi accedere all'FFO per le private "classiche", sia previsto nella bozza di dm che postava mino, più che nel ddl.
    Ciò, ovviamente, non cambia nulla, perchè se il Governo fosse caduto, la bozza di dm sarebbe caduta assieme a lui.
    Tom
    P.S.: riporto anche qui quello che ho scritto - in ritardo perchè ero fuori Bari per lavoro - nella discussione ormai chiusa.

    @nora, te lo ripeto: è stato ad esito di votazione, e non di sbronza.

    @insorgere: rispondo QUI perché sei tu che continui a sostenere QUI che l'APRI è a favore dei (FINTI) PUBBLICI CONCORSI CON COMMISSIONI DIPARTIMENTALI, OVVEROSIA DELLA VERA (NUDA E CRUDA) CHIAMATA DIRETTA IRRESPONSABILE.

    Cosa che non è vera, ed io potrò continuare a sostenere che non è vera, fino a quanto in APRI non ci sarà una votazione in tal senso.

    Fino a quel momento, io sosterrò che l'APRI come associazione è contraria, e questo per la semplice ma fondamentale ragione che fino a ieri si era sempre detta contraria.
    E, ovviamente, non mi riferisco al meccanismo della tenure track, ma al meccanismo di "selezione" di chi vincerà i posti da RTDB: ovverosia solo ed esclusivamente candidati interni, a prescindere dal merito (loro e degli eventuali competitori esterni)

    Ti dirò di più: se pure avessero accolto entrambe le nostre proposte, e quindi non solo l'apertura dell'RTDB agli assegnisti, ma anche la quota percentuale di RTDB, avremmo potuto (e dovuto) uscire con un comunicato a FAVORE del ddl, ma perfino in tale comunicato, sarebbe stato paradossale lodare il meccanismo di "selezione" degli RTDB.

    Siamo l'APRI non la CHIUDI...che poi più chiuso di così.

    @France, France, TU avrai scritto - anche QUI - almeno 1.000.000 di volte la questione del motore e dei freni. E adesso? Hai cambiato idea anche tu?

    Tom

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  7. @ Ugo

    ... anche a me un preside ha detto che dovrebbero arrivare altri posti RTI. Mi pare di capire però che se il DDl diventa legge (il che mi sembra certo a questo punto) non arriva nulla. A meno di norme transitorie dell'ultima ora.

    Ad maiora

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  8. @ stefano

    Grazie. Non c'è alcun dubbio che il DDL diventerà legge, in tempi brevi o brevissimi. Su di esso deve esprimersi il Senato, e si è visto che lì la maggioranza è ampia, anche perché i finiani che oggi si sono astenuti sono tutti a favore del DDL. M;a torno a chiedere: la trasformazione in legge del DDL comporterà l'immediata morte dei concorsi per ricercatore a tempo indeterminato, oppure potranno essere comunque banditi fino al 2013 come dispone la legge Moratti 2005? La risposta è importante anche riguardo alla questione dell'eventuale, chiamiamola così, quarta tranche Mussi, perché è evidente che, se - poniamo - fra un mese nessuno potrà più bandire concorsi per RTI, sarebbe grottesco che il MIUR assegnasse soldi per bandire ciò che ormai non sarebbe più bandibile a norma di legge

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  9. pare che il DDL gelmini sia calendarizzato per la settimana prossima in Assemblea. Attendiamo l'esito della conferenza dei capigruppo al senato previsto per le 17.30 dove discuteranno del calendario. In ogni caso pare confermata l'intenzione di far diventare il DDL legge prima di Natale. Se e' cosi, dal giorno in cui diventa legge via RTI - sempre fa fede il giorno del decreto rettorale (credo).

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  10. @ugo, ti pare di capire bene.
    L'interesse della maggioranza è quello di far passare il ddl - ovviamente immodificato, altrimenti dovrebbe tornare alla Camera - al più presto al Senato. In modo tale che, se si dovesse andare alle elezioni - cosa che rimane piuttosto probabile, soprattutto se Casini non cede -, loro potrebbero sempre vantare il risultato della "rifrma epocale" dell'Università.
    Ovviamente, poi, a ddl in vigore, non si possono più bandire posti RTI: vorrà dire che non avranno il problema del milleproroghe.
    Tom

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  11. Per bandire gli ultimi concorsi da ricercatore a tempo indeterminato, incluso quelli delle terza tranche Mussi, e' necessario che il decreto rettorale porti una data antecedente a quella di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DDL (che dovrebbe essere approvato prima di Natale).

    Peccato che molte universita' stiano ignorando questo dato e procedino con calma biblica nell'assegnare i posti alle varie Facolta' e nel bandire i concorsi.

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  12. ..ah, era Stefano non ugo, e poi hanno scritto Ugo e Michela: vabbé, in ogni caso mi pare che la situazione vi sia chiara.
    A questo punto, dobbiamo solo sperare che le singole Università si dotino subito dei regolamenti per bandire gli RTDB, e che ne siano banditi almeno 1.000 all'anno.
    Tom

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  13. .ecco anche mino!

    Caro, mi pare che nel ddl si parli di entrata in vigore, e quindi devi considerare i quindici giorni di vacatio legis. Dunque, secondo me i posti della terza tranche saranno dati tutti.

    A Bari, ad es., so che sono state riunite facoltà di urgenza per decidere in che settori bandirli.

    Anche se, ovviamente, è sempre possibile che ci sia qualche Ateneo in cui ci sia mancanza di volontà pèolitica.
    Ma perchè, poi?
    Ormai queste regole non spaventano più...

    In definitiva, mi sembra che fino alla fine del 2010 si potrà continuare con questi ultimi posti RTI.

    Tom

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  14. anche il mio ex ateneo, con calma bibblica, sta procedendo ad assegnare i posti MUSSI alle Facolta'. Anzi credo lo debba aver fatto entro questa settimana e coi con altrettanta calma le Facolta' li assegneranno ai SSD.
    Se il DDL sara' approvato prima, e gli atenei non sono ipocriti, dovrebbero entro pochi mesi convertire le risorse in RTDA + RTDb integrandoci parte del FFO.

    Forse la situazione migliore e' che si sbrighino coi posti MUSSI, e poi avranno 6-7 mesi di tempo per attendere decreti attuativi e regolamenti interni per

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  15. Faccio presente che i passi del DDL riguardanti la questione dei tempi di sopravvivenza dei concorsi per RTI sono praticamente i passi conclusivi, e cioè:

    "Art. 29.
    (Norme transitorie e finali)

    1. Fermo restando quanto previsto dal comma 2 del presente articolo, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per la copertura dei posti di professore ordinario e associato, di ricercatore e di assegnista di ricerca, le università possono avviare esclusivamente le procedure previste dal presente titolo.

    2. Le università continuano ad avvalersi delle disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge in materia di assunzione in servizio, fino alla adozione dei regolamenti di cui all’articolo 18, comma 1."


    Chiedo: sbaglio o il comma 2 di questo articolo 29 comporta che l'impossibilità per le sedi di bandire per posti di ricercatore a tempo indeterminato non scatta immediatamente alla promulgazione della legge, ma più tardi e precisamente a partire dalla data (che immagino variabile da ateneo ad ateneo) di - cito -"adozione dei regolamenti di cui all'articolo 18, comma 1"?

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  16. @ Bomba

    Scusami ma francamente a me pare che l'unico ad aver cambiato idea qui sia tu.
    APRI e' da mesi, specie in presenza delle scandalose versioni intermedi del DDL, che si batte per:

    1) Abolizione di RTDa o, in subordine, RTDb aperto a tutti, richiedendo tre anni di esperienza PostDoc senza vincolo ad una specifica tipologia contrattuale (l'RTDA). Questo lo proponesti tu.

    2) Punteggi numerici (e se possibile short list come ciliegina sulla torta), eri d'accordo anche tu al ritorno da Cagliari, quando volevi restituiti i soldi.

    3) Quote per RTDb

    Abbimo ottenuto 1) e 2) (compresa la ciliegina) ma non abbiamo ottenuto 3).

    In compenso abbiamo ottenuto molte cose interessantissime, come:

    4) profilo nel bando
    5) Fine dei contratti per insegnamento non onerosi (sono consentiti solo fino al 5% e non ai precari), ma a figure di "volontari" veri, gioe' non condizionabili.


    Ora inizialmente tu tuonasti contro il fatto che non aver ottenuto la 3) vanificava il tutto, il che puo' anche esser condivisibile e bisogna ora vigilare che le RTDb siano bandite. Il tuo disappunto era proprio sul RTDa che avrebbe "il marchio di Caino". Non dicesti mica che questa e' una chiamata irresponsabile e che ti piaceva il reclutamento attuale piu' di quello preisto dal DDL!!

    Altrimenti Bomba perche' non lo hai detto nei mesi trascorsi che il tutto ti fa schifo? Perche' fino alla settimana scorsa ti battevi per le quote?!
    Se io ritengo una procedura irresponsabile NON CHIEDO QUOTE!! Chiedo che venga eliminata. Altrimenti e' come dire "e' una porcata ma se mi da' da mangiare sarei disposto a dimenticarmene".

    Chi e' dunque che ha cambiato idea?

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  17. ... ti faccio presente anche che la 5) equivale in pratica quasi alla presenza delle quote, cioe' se gli atenei vogliono mantenere in piedi la didattica devono reclutare... certo ci sono punti oscuri... quanti RTDa e quanti RTDb etc...

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  18. bravi tutti ... ora ce fate ... La signpra CEPU ha votato cosi la legge entra in vigore la settimana prossima e voi tutti a casa. Tanto voi vedavate i nemici solo sul fronte RTI. Ora noi RTI continuiamo a lavorare e voi potete andare a lavorare èper il CEPU.

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  19. @ Bomba,

    dimenticavo un'altra battaglia apri:

    6) RTDb che ASSICURI il budget per la chiamata a PA (tenure track vera!), mentre prima il DDL non lo prevedeva (Tenure Trash).

    Anche questo abbiamo ottenuto!

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  20. @ anonimo,

    APRI non vedeva nemici solo sul fronte RTI, anzi gli RTI non eran proprio nonstri nemici. Almeno quelli che non chiedevano l'ope legis

    PS: alle prime RTDb bandite ce li avrai i numeri per metterti in gioco? Cioe' partecipare al bando e lasciare eventualmente vincessi il ruolo di RTI per giocarti, risultati scientifici alla mano, quello di PA?

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  21. @ Ugo

    il Punto 1 da te citato parla di AVVIARE esclusivamente le PROCEDURE (ossia bandire)

    mentre il Punto 2 si riferisce a ASSUNZIONE IN SERVIZIO (quindi relativa a procedure già in corso)

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  22. Salvo, ma che dici?
    Non è mica una questioni di opinioni, io non ho affatto cambiato idea: le richieste dell'APRI in parlamento risultano dai nostri provvedimenti scritti, se vuoi vatteli a leggere, visto che non eri ancora dell'APRI.

    In parlamento, l'APRI ha proposto che la posizione TD con tenure track fosse detta di professore associato TD, e non di ricercatore TD, e sai perchè?
    Proprio perchè, visto che loro - non noi -, con il loro ddl, affidavano le chiavi del reclutamento (e cioè la scelta della prima figura strutturata/strutturanda) ai singoli dipartimenti, NOI QUANTOMENO volevamo ci fosse una selezione preventiva nazionale, per ottenere che non entrassero le solite capre.
    Ma non lo abbiamo ottenuto.

    I punteggi numerici, invece, erano previsti sin dall'inizio, e quindi non li abbiamo ottenuti noi (tatno meno, come si pretende nel nostro comunicato, li abbiamo ottenuti alla Camera).

    Abbiamo invece ottenuto, al Senato, l'introduzione della vera tenure track, e non del binario morto, come quello che era previsto nella formulazione iniziale del ddl.

    Poi alla Camera, non abbiamo ottenuto l'eliminazione dell'rtda - che era la nostra prima richiesta -, ma abbiamo ottenuto l'apertura dell'RTDB agli assegnisti. Non abbiamo ottenuto neppure la quota percentuale, che era per l'APRI condizione necessaria - in una logica al ribasso, di mediazione all'ultimo minuto: non certo come nostra proposta iniziale - per cambiare posizione: da contrari a favorevoli al ddl.

    Siccome questa cosa non l'abbiamo ottenuta, il comunicato è rimasto (purtroppo per te) di CONTRARIETA' al ddl (non te ne eri accorto?), solo che (purtroppo per me, e purtroppo per l'APRI) nel medesimo comunicato è inserita pure una frase "marziana" di apprezzamento della trasparenza del reclutamento, che invece - di fatto - rappresenta la nota dolente del ddl.

    Tom

    P.S.: ovviamente questa nota dolente non è affatto mitigata dalla Short List (voluta da Schiesaro, con la nostra approvazione: non voluta/proposta direttamente da noi), che è solo una questione di comodità per commissari e candidati, ma non conferisce neanche una sola possibilità in più di vittoria ai candidati esterni meritevoli.

    P.P.S.: la cosa che riferisci di Cagliari non è vera, per la semplice ma fondamentale ragione che, se ci fosse stata una short list, io vi sarei sicuramente rientrato, e quindi il viaggio a vuoto per mancanza del commissario me lo sarei fatto lo stesso.

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  23. mentre Roma brucia - è il caso di dirlo - qui si parla ancora di commissari sorteggiati e altre amenità concorsuali.. che noia mortale

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  24. @ Bomba,

    non so cosa l'apri facesse prima del mio arrivo (ormai parecchi mesi fa)... ma da quello che mi riporti tu, francamente, mi sembrano questioni di lana caprina. So che sono mesi che parliamo di Tenure Track, te compreso, e questa finezza del PA a TD non era una delle cose dibattute. Si e' dibattuto se convenisse l'abilitazione nazionale prima o dopo la RTDb, ed alla fine mi pare che l'opinione della maggioranza fosse per il dopo, poiche' bisogna valutare ex post cio' che ha prodotto chi si assume, e non ex ante. Ma non mi sembra essere comunque stata una priorita'.
    Della proposta nerzin, l'unica cosa non approvata restano le quote.

    In quanto al comunicato... riporta appunto che in assenza delle quote il DDL non va bene, ed era un modo per rilanciare sul punto. La frase incriminata (purtroppo per me) che sarebbe preferibile la situazione attuale e' passata, ma io non en faccio un piagnucolio continuo come stai facendo tu. Avevo, se leggi nel forum, anche proposto piu' volte di votare... ma avendo tutti fretta e non son stato preso in cosiderazione. Pace. E comunque non posso pretendere che la posizione di APRI coincida con la mia in tutto e per tutto.

    PS: vedo che continui con la spocchia... cioe' cio' che e' "purtroppo per me" rimane purtroppo per me, mentre cio' che e' purtroppo per te e' anche purtroppo per APRI. Continua cosi'.

    PS2: abbiamo un forum intenrno per discutere... vedo chi gli altri non ti rispondono qui. Mi viene quindi il dubbio che io stia sbagliando a farlo, quindi passo e chiudo (sul blog). Sul forum sempre a disposizione.

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  25. @salvo

    ma tu sei scemo. Solo uno che e' alla fame potrebbe concorrere ad un RTb di questa legge per fare il lecchino di un prof. per 3 anni. Io per tua norma potevo rimanere come ufficiale nell'esercito a 23 anni (ora sarei colonnello) e sarei potuto rimanere nella scuola di ruolo dai 26 anni. Mi sono dimesso da tutti e due senza nessuna garanzia di trovare un posto fisso. Ma chi lo ha mai cercato ... ma andare a +40 a fare il lecchino di un barone non ci penso proprio ... piuttosto mi trasferico con famiglia all'estero. Questa legge e' la morta della meritocrazia in Università (va beh .. che prima ve ne era poca). Ora non ve ne sarà piu'

    Caro Salvo ... puoi sempre fare le ripetizioni CEPU ....
    Visto che a quanto pare non sai leggere la legge forse e' l'unico posto a cui puoi aspirare.

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  26. @ Anonimo,

    io guadagno attualmente quanto un giovane ordinario in Italia (3950 dollari/mese netti). E non sto perdendo il posto.

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  27. Salvo, il punto è che ti PARE DI CAPIRE MALE.

    L'opinone della maggioranza, infatti - contrariamente a quello che ritieni tu - era assolutamente nel senso opposto: ovverosia che almeno mettere l'abilitazione nazionale prima - cosa che avresti potuto fare solo chiamando il TD associato (visto che l'abilitazione da ricercatore non è prevista) - avrebbe potuto mitigare l'enorme discrezionalità di commissioni dipartimentali, che almeno, a quel punto, avrebbero potuto scegliere liberamente, ma solo tra persone "decenti, perchè preventivamente selezionate.

    Non è affato un dettaglio (come invece lo è la short list): si tratta del modo in cui verranno scelti i prossimi strutturati!

    Non è un dettaglio! E' il motivo per cui l'APRI è nata (per questo scrivo purtroppo per l'APRI): tentare di aprire il sistema del reclutamento, in modo che a vincere non sia sempre e comunque il tizio per cui il posto è stato messo a concorso.

    Tom

    P.S.: scrivo qui, perchè è utile che tutti sappiano che, in mancanza di una deliberazione contraria, l'APRI non ha cambiato idea su certe questioni fondamentali, come potrebbe sembrare da alcuni interventi.

    P.P.S.: piagnucoloso e spocchiso sono entrambe offese personali: vere e proprie ingiurie. Ti chiedo vivamente di astenertene in futuro. Per altro, è un gioco che si può facilmente giocare in due, e non porta da nessuna parte.

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  28. @ tutti

    Da quanti professori saranno composte le commissioni di selezione dei RTDb? Saranno designati, eletti o sorteggiati? Saranno tutti professori appartenenti alla sede bandente, o più precisamente al dipartimento i cui professori dovranno decidere sulla chiamata del vincitore? Saranno tutti ordinari o potranno esserci anche associati o ricercatori?

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  29. @Salvo, che poi nella tua smania di offesa personale non ti accorgi di contraddire te stesso. Come faccio ad essere allo stesso tempo piagnucoloso - atteggiamento proprio di chi vuole fare il debole - e spocchioso - atteggiamento proprio di chi vuole fare il forte -?
    Piagnucolare spocchisamente è un qualcosa che va oltre le mie capcità di comprensione...ma forse è per questo che non guadagno 3.000 euro al mese.

    @ugo, il punto è proprio questo. Gli Atenei, in mancanza di una normativa nazionale, gli RTDB se li chiameranno come più gli piace, come oggi gli assegnisti, o i contrattisti ex lege moratti: che però non sono strutturati, nè strutturandi!!!!

    Ciò vuol dire che la commissione sarà composta dall'ordinario che metterà (rectius: che chiederà che sia messo) il posto a concorso, e dagli amici suoi, che indicherà lui: a questo punto, che siano associati o ordinari, del posto o esterni, non cambia nulla. Come non cambia nulla la presenza di punteggi numerici (per i quali, infatti, inizialmente non avevano esultato): in quanto IL PROBLEMA E' NEL MANICO!!!

    Questo ieri Insorgere lo capiva perfettamente, e rispondeva nel senso che ho riportato a chi invece pretendeva che gli rtdb sarebbero stato assegnati con rigorosi meccanismi premiali, oggi invece non lo capisce più...ma quello che ha cambiato idea - a meccanismo di reclutamento immutato - sono io!
    Certo, come no...

    Tom

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  30. Calma, Bomba.
    La richiesta di abilitazione a PA necessaria per entrare nelle TT aveva due ragioni
    1) Evitare che qualcuno si trovasse fregato dall'abilitazione che deve essere nel terzo anno etc... per permettere la TT: se la metti come prerequisito, ti togli il rpoblema all'inizio
    2) Imporre un "filtro" preventivo all'accesso alle TT, sapendo benissimo che il rclutamento dei RTDb sarebbe stato affidato ai dipartimenti, cosa inevitabile se vuoi un sistema che operi in autonomia E responsabile (come noi vorremmo, come funziona nel resto d'europa..)
    I problemi sono diversi.
    Intanto la responsbilita' e' di la da venire. L'anvur e i regolamenti ci metteranno tempo a funzionare, se mai funzioneranno. Le migliaia di posizioni RTDb saranno se va benissimo un centinaio, forse, l'anno. Forse una decina. Senza contare che i pochi fondi reintegrati andranno, almeno per 3 anni, a passare PA e PO i PA e RTI idonei arretrati.
    Su questo si dovrebbe fare casino, non sulle segate tipo "la Microsoft nel Cda della Sapienza". Magari! Vedresti come il re dei Nerd gli arrostirebbe il culo a Mr Frati...

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  31. Bombadillo

    APRI non è mai stata l'associazione per la difesa della legge Berlinguer sul reclutamento, eppur emendata col sistema dei sorteggi, questo devi metterlo in testa.

    La proposta dei commissari sorteggiati a livello nazionale in concorsi locali aveva un valore transitorio (i concorsi Mussi e gli ultimi da RT) ma non ha senso applicarla nel lungo periodo.

    I concorsi sono di 2 tipi: o nazionali (con commissioni nazionali) o locali (con commissioni decise a livello locale).

    Vie di mezzo e pasticci come quelli della legge Berlinguer (sconosciuti altrove nel mondo...) non sono più ammissibili, visti anche i pessimi risultati conseguiti.

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  32. d'accordissimo con l'ultimo posto di France... non perdiamoci in discussioni di lana caprina. Qui ci interessa che vengano bandite un certo numero di posizioni RTDa ed RTDb, che ci siano delle griglie numerice, almeno per la preselezione, tali da vincolare la fantasia dei selettori, che parta sto benedetto ANVUR e la valutazione ex-post e che di conseguenza si rifinanzi l'univrsita'! (come Tremonti aveva promesso per altro).

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  33. Ragazzi, date un'occhiata sul forum all'ultimo topic e datemi una risposta ASAP

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  34. sottoscrivo quanto scritto da untenured e, col cuore in mano, invito bombadillo a chiudere qui una polemica sterile e sinceramente unitile.

    in questo momento disquisire sui dettagli di fantomatiche linee di minuscole associazioni mi pare francamente assurdo. il mio cuore è con i fratelli e le sorelle manganellati dalla polizia, la mia testa guarda al domani con preoccupazione: il ddl sarà legge a breve e tutte le nostre polemiche, come le nostre proposte, i nostri comunicati, i nostri abboccamenti e le nostre manifestazioni non possono cambiare questo fatto.

    prendiamoci una pausa di riflessione e vediamo di arrivare al 21 un po' più lucidi e più uniti.

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  35. @France, se è per questo, veramente la richiesta di abilitazione nazionale preventiva aveva anche un'altra finalità, ovverosia quella di evitare che gli RTI facessero notare una cosa lampante, ovverosia che il ddl li discriminasse (rispetto ai nuovi RTD), e ottessero l'ope-legis ad associati, appunto mediante abilitazione successiva.
    E quindi?
    Questo non nega certo il tuo punto n.2: punto che anche tu ricordi bene, mentre nell'attuale versione del ddl non c'è niente al proposito; niente che dia un minimo di garanzia su chi sarà scelto per diventare RTDB e quindi assiciato e quindi ordinario.

    @untenured, sono perfettamente d'accordo con te, abbasso la Berlinguer, se pur emendata. Ma qui le norme per il reclutamento rimangono norme di diritto pubblico (nonostante contratti possano essere di diritto privato). I commissari sono pubblici ufficiali che, a meno che non siano corrotti, non rispondono per le loro scelte. Solo che il concorso è FINTO, come quello da assegnista o da contrattista ex lege Moratti: può anche capitare che vinca il migliore, ma è solo un caso, perchè deve vincere il candiato interno, mentre, se pure il candidato esterno è migliore, non ha alcuna possibilità di vincere.

    Possiamo apprezzare alcune cose buone di questo ddl, come il passaggio dalla falsa tenure track a quella vera, e l'apertura della figura con tenure track agli assegnisti e ai post-doc in genere, almeno come come possibilità ASTRATTA di concorrere, non lodiamo nelle sue parti più opache.

    Tom

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  36. @ Bomba,
    se appendessi la toga al chiodo per un secondo, capiresti che la responsabilita' di cui si parla, nulla ha a che vedere col fatto che e se i commissari sono pubblici ufficiali e con le tipologie di contratto. La responsabilita' ha a che vedere con la qualita' della produzione scientifica di un Dipartimento. Si giudica quella, mica si va a punire il commissario x perche' ha assunto il candidato y.
    Come in tutto il mondo si assegna una quota parte del FFO in base alla qualita' della produzione scientifica (e della didattica) ed anche i privati vengono meglio attratti da gruppi attivi e produttivi. Quindi bisogna dare al barone il potere di scegliersi accuratamente, secondo una procedura degna del XXI secolo, l'uomo migliore con il profilo adatto. Se sbagliera' sara' la produttivita' del suo gruppo a calare, il dipartimento otterra' meno soldi e li ripartira' in percentuale minore ai gruppi meno produttivi.
    Il sistema che immagini tu invece sarebbe quello delle 1000 regole e vincoli per andare a punire i commissari. Questo sistema leguleio non e' efficace per la stessa ragione che nessuno puo' a priori controllare i controllori ne' alcuno puo' stabilire parametri precisi riguardo la qualita' dell'uomo che hai di fronte solo guardando indici bibliometrici e numero di pubblicazioni, specie se non parifichi il profilo.
    Su questo spero siamo tutti d'accordo, perche' e' la base della "chiamata diretta responsabile", cioe': "caro barone, sei tu l'esperto, assumi il migliore, usa una preselezione con criteri bibliografici ma poi assumi il migliore dopo contatto frontale, attento che se sbagli ti incasini il rendimento del gruppo ed i finanziamenti futuri".

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  37. Caro Salvo, quello che tu proponi, e che comunque nel ddl non c'è, significa - almeno in Italia - montare freni a tamburo su di una ferrari da formula 1.
    Altro che ti diminuisco i fondi...ci deve essere la possbilità che ti diminuisca lo stipendio, e che tu, Barone che ti sei scelto una capra, invece che uno bravo, te ne vada a casa, perchè il dipartimento CHIUDE. E i tuoi colleghi ti fanno un mazzo tanto!

    Quindi il sistema che immagino io è quello in cui si va a premiare e a punire SIGNIFICATIVAMETNE (altro che il 5% in più o in meno dei fondi di ricerca) in base alla qualità della ricerca scientifica prodotta, ma non solo prodotta da te, ma - secondo il paradigma della culpa in eligendo - anche da chi TU HAI LIBERAMENTE SCELTO E COOPTATO PER DIVENTARE UNIVERSITARIO. Altro che mille regole! Ma se te lo sei liberametne scelto, e quindi ne puoi rispondere, non era un concorso pubblico: mentre oggi è ancora un concorso pubblico(finto, perchè ad esito predeterminato).

    Tom

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  38. Caro Bomba, il sistema dipietrista che proponi non a caso non esiste in nessun angolo dell'universo mondo. Ma non perche' sia sbagliato per forza ma perche' e' semplicemente inapplicabile.
    Quelli che tu chiami "freni a tamburo" in USA funzionano ed anche in Inghilterra. Sistemi simili sono anche in Francia, Germania, Olanda, Norvegia, Svezia, Danimarca, Svizzera, Austria... non so in Spagna a dir il vero come funzioni.
    Ed e' il metodo migliore perche' e' impossibile per qualunque magistrato contare i peli del c..lo ai singoli individui per tagliar loro lo stipendio ma e' possibile valutare, a cur di un ente indipendente, la produzione di un Dipartimento ed il Dipartimento a sua volta e' capace di individuare i singoli gruppi che producono di piu'.
    Cosi' ti ripeto funziona altrove. Altre posizioni rischiano di sfiorare la demagogia.

    Ti faccio un esempio. Salvo e Bombadillo sono due fisici subnucleari e partecipano ad un concorso per RTDb. Salvo ha 5 pubblicazioni in meno di Bombadillo e 2 punti di h-index in meno. Entrambi vengono short-listed. Alla fine Salvo, che e' piu' ammanicato, vince il concorso dopo la interview orale. Bene dopo tre anni il gruppo non ha avuto una buona produzione, e Salvo in particolare ha prodotto poco rispetto agli altri. Bene mi dici con quale autorita' un magistrato potrebbe tagliare lo stipendio al barone che ha assunto Salvo? In particolare come fa il magistrato a stabilire che Bombadillo avrebbe fatto meglio di Salvo al suo posto? Donque come si fa a stabilire che il barone ha sbagliato ed a tagliargli lo stipendio? La cosa non puo funzionare.
    Una legge sulla valutazione ex-post non puo' andare a punire le singole persone (al massimo puo' influire sulla loro progressione di carriera) ma deve premiare la produttivita' collettiva.

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  39. o meglio... puo' punire le singole persone nel senso dei singoli assunti, secondo la regola del "publish or perish" ma giammai i commissari che assumono. In una TT la punizione e' comunque prevista e consiste nella bocciatura del dipartimento oppure nel non conseguimento dell'abilitazione. MA per far questo occorre che:

    1) l'abilitazione abbia l'asta alta
    2) il dipartimento sia incentivato a compiere quella che tutti oggi considererebbero una cattiveria (tanto paga Pantalone) e l'incentivo e' il meccanismo premiale che ti dicevo, per cui il barone che avesse sbagliato ad assumere sarebbe il primo a silurare il TT.

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  40. Bomba, ha ragione Salvo, e'veramente troppo complicato abolire del tutto i concorsi, mettere la responsabilita'personale sulle spalle del reclutatore etc... So che in Italia ci vorrebbe anche questo per lisciare la schiena a chi fino ad oggi ha fatto veramente il cazzo che gli pareva da impunito. Ma nessun governo sara'mai in grado di farlo. Bisogna torvare una soluzione che sia possibile, che non facia dell'Italia il solito unicum, e che ci avvicini il piu'possibile al resto d'Europa. Certo, e'un freno a tamburo ma non tanto perche' non freni, quanto perche' lo spazio di frenata sara' lungo. E invece noi vorremmo tutto e subito. E invece sara' un po'alla volta, e nel frattempo questa generazione sara' esaurita. Che sfiga nascere negli anni 70 eh?

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  41. anche per me ha ragione Salvo

    ma chi ha messo in giro l'idea che in altri paesi si taglia lo stipendio dei commissari di concorso quando il reclutato è scarso?

    lo strumento dissuasivo è - tramite la valutazione - smettere di finanziare il dipartimento che ha reclutato male, eventualmente chiuderlo. E tramite il sistema della tenure-track o della "conferma" bocciare il ricercatore improduttivo.

    E' una responsabilità collettiva, istituzionale, non personale, dalla parte di chi recluta. Individuale per il reclutato.

    Non diffondiamo false idee che si fa solo confusione.

    RispondiElimina
  42. In vari paesi lo stipendio e` composto di una parte fissa ed una variabile, legata alle performance del dipartimento. Se questo fa schifo e diminuiscono i finanziamenti esterni, gli stipendi calano di conseguenza.
    Tutti hanno interesse che il nuovo assunto sia bravo.
    Tutti hanno interesse che il collega si dia da fare e non si faccia i c@@@i suoi.

    Di questo abbiamo bisogno. C'e` scritto da qualche parte nel DDL?

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  43. No Mike, né diminuzione dello stipendio, né, tantomeno, possibilità che il dipartimento chiuda, e allora di che stiamo parlando?

    E' un sistema di concorso pubblico, come quello della Berlinguer, anzi peggio, perchè non ci sarà neppure il fastidio delle votazioni.

    Allora andava bene anche la Berlinguer?

    Anche con la Berlinguer il singolo ordinario - almeno il ricercatore - se lo sceglieva lui, senza la possibilità che nessuno gli facesse una contro-commissione (tranne in settori strani, di cui riferisce untenured).

    Anche quello era un finto concorso ed una vera chiamata diretta (irresponsabile).
    Se il finto concorso è il presupposto della responsabilità, nel senso che uno, se fa il finto concorso, ha interesse (perchè mai, poi, non si capisce) a chiamare il più bravo, perchè non ci siamo tenuti la Berlinguer?

    Tom

    P.S.: e comunque per come è degenerata la situazione italiana, oltre alla responsabilità dipartimentale - che è necessaria -, ci metterei anche la responsabilità di colui che ha chiesto il posto, che in Italia rimarrà il vero dominus della situazione. Che mi frega che dalle altre parti non c'è? Bisogna adattare il modello al caso concreto. Le due responsabilità, quella dipartimentale, e quella personale, del chiamato e del chiamante, non si escludono affatto.

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  44. @France, sono d'accordo con te che è troppo complicato, per questo ci voleva ALMENO l'abilitazione scientifica nazionale PREVENTIVA, perchè almeno si evitasse l'entrata delle capre, e ci fosse un MINIMO DI SELEZIONE.

    Tom

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  45. Mike
    la flessibilità degli stipendi è una caratteristica delle università private.. nello UK gli stipendi sono fissi, lo stesso nelle state universities americane

    oppure vogliamo privatizzare le università italiane? ma di che stiamo parlando?

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  46. ..stiamo parlando di contrapporre all'interesse del singolo ordinario a far passare la capra di turno (per mille possibili logiche di scambio), un contro-interesse che, soprattutto in una situazione degenerata come quella italiana, dev'essere PESANTE: e quindi un contro-interesse, nel senso di una possibile punizione, in base alla valutazione ex post della produttività scientifica, sia dipartimentale, nel senso perfino della sua chiusura, che personale, nel senso perfino del licenziamento.

    Stiamo parlando della famosa fase due, e di una precisa proposta di riforma, anche questa votata dall'Assemblea dell'APRI, e sottoposta al Parlamento, nella fase in cui si sperava nelle riforme costituzionali.

    Stiamo parlando di qualcosa che non c'è e non può esserci in questo ddl, che sotto questo punto di vista non innova - e, tecnicamente, non può innovare - per niente rispetto al passato.

    Tom

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  47. Per chi vuole conoscere la posizione ufficiale dell'APRI sul sistema di reclutameno delineato dal ddl, con particolare riferimento alla figura di ingresso in ruolo (che è quella su cui, per ovvi motivi, ci siamo sempre concentrati), riporto anche qui quello che sta scritto nel documento ufficiale depositato al Senato: frutto di una lunga e paziente discussione, e, soprattutto, di una articolata votazione, e non di una improvvisazione durante il ponte dell'Immacolata, che però, non ho cpaito perchè, si vuole continuare a difendere "a tutti costi", contraddicendo le nostre posizioni di sempre.

    Ecco a voi:

    Ricercatore a tempo determinato o Assistant Professor?
    In primo luogo rileviamo l’evidente contrasto esistente, tra il testo attuale del DDL e l’articolo 3 della Costituzione, nella parte in cui consente ai “nuovi” ricercatori a tempo determinato, che abbiano conseguito
    l’abilitazione scientifica nazionale, di diventare professori associati (a tempo indeterminato), in virtù di una
    chiamata diretta operata dalla propria struttura di appartenenza, mentre non prevede la medesima possibilità
    per i “vecchi” ricercatori a tempo indeterminato, i quali, una volta ottenuta l’abilitazione scientifica nazionale,
    non possono essere chiamati direttamente, ed invece, per diventare professori associati (a tempo indeterminato), devono risultare vincitori di un apposito concorso.
    Non a caso è stata avanzata la richiesta di concedere anche ai ricercatori a tempo indeterminato la possibilità
    di usufruire di tale chiamata diretta. Tuttavia tale rimedio sarebbe dannoso per la credibilità del nuovo sistema di reclutamento e per le sorti dei giovani ricercatori (sia a tempo determinato che indeterminato).

    RispondiElimina
  48. Ricercatore a tempo determinato o Assistant Infatti da un lato l’introduzione di una tale “chiamata diretta irresponsabile” renderebbe chiuso e opaco il reclutamento dei professori di seconda fascia, eliminando qualsiasi tipo di selezione pubblica e
    auspicabilmente più trasparente, aperta anche all’esterno o a più candidati della stessa struttura, per chiuderla, per così dire, nelle “segrete stanze”; d’altro canto l’estensione anche ai ricercatori a tempo
    indeterminato della chiamata diretta - che invece per i ricercatori a tempo determinato può avere un senso in virtù del percorso di tenure-track - acuirebbe la conflittualità tra ricercatori a tempo indeterminato e
    determinato, con maggiori danni ovviamente per questi ultimi.

    RispondiElimina
  49. ..segue ancora.
    A maggior ragione siamo contrari ad ogni forma di ope-legis, più o meno mascherate.
    L’APRI propone una soluzione diversa. Gli emendamenti che proponiamo infatti, oltre che ad eliminare l’incostituzionalità di questa parte del DDL, allo stesso tempo rafforzano quello che è il vero punto debole, in
    tema di reclutamento, del sistema delineato dal DDL, che giustamente si preoccupa di un severo vaglio delle progressioni di carriera, ma non si preoccupa altrettanto della selezione della figura di ingresso in ruolo, che invece è quella fondamentale; e la mancata selezione su tale figura, evidentemente, vista l’eccezionalità dei casi di carriere che procedono “per saltum”, è tale da viziare l’intero sistema.

    RispondiElimina
  50. @ Untenured

    La contrattazione dello stipendio esiste nelle University of California, che sono statali, nelle universita` tedesche (per i professori ordinari) che sono gestite dai Lander, e nelle universita` inglesi, che sono fondazioni fondamentalmente statali e che tu sicuramente conosci bene avendoci lavorato.

    Secondo me nessun controllo a livello centrale o politico funziona. Bisogna introdurre dei meccanismi di peer control

    RispondiElimina
  51. ..e ancora.
    Inoltre, la figura del ricercatore a
    tempo determinato delineata dal DDL - a differenza di quanto accade normalmente nelle figure tenure-track di molti altri Paesi - appare poco definita nel contesto universitario e di ricerca, prevedendosi di base solo un
    opportuno obbligo di attività didattica, ma senza al contempo specificare nulla sulla possibilità di svolgere in maniera autonoma, anche con ruolo di leadership, attività scientifica di rilievo, di partecipare come
    coordinatore a progetti di ricerca nazionali, di reclutare personale nel contesto di progetti di ricerca autonomi di cui il ricercatore a tempo determinato sia responsabile. La mancanza di queste caratteristiche rende assai difficile il raggiungimento di quella elevata professionalizzazione che appare fondamentale dal punto di vista del sistema universitario in termini di qualità scientifica dei propri docenti giovani. Ebbene, dato che la figura d’ingresso - attualmente denominata “ricercatore a tempo determinato” - viene retribuita quanto un professore associato e, soprattutto, assume degli obblighi di didattica e secondo noi
    dovrebbe anche assumere espliciti ruoli di leadership scientifica, qui si propone di rinominarla, con maggiore aderenza alla realtà delle cose, “professore associato a tempo determinato”, richiamando direttamente la
    figura dell’Assistant Professor di molti Paesi occidentali, che è ben distinta da quella del Research Assistant(ricercatore non ancora autonomo scientificamente) che corrisponderebbe invece al ruolo che il DDL attribuisce agli “assegnisti di ricerca”.

    In questo contesto però è giusto e doveroso che anche per accedere a tale ruolo si debba preventivamente conseguire l’abilitazione nazionale di seconda fascia, ovviamente su standard qualitativi molto elevati, e
    poi andare a concorrere localmente.
    Dunque, con una sola mossa, si otterrebbe, da un lato, una meritocratica selezione di coloro che potranno accedere a tale figura di ingresso in ruolo, e, dall’altro, l’eliminazione della questione di illegittimità costituzionale,
    in quanto è pacifico che un soggetto che, prima ha conseguito l’abilitazione nazionale da professore associato, e poi ha vinto un concorso locale, sempre da professore associato (se pur a tempo determinato),possa essere chiamato in ruolo come professore associato a tempo indeterminato; ed anzi debba esserlo, al
    termine del percorso di 6 anni previsto dalla progettata tenure-track, se avrà ricevuto sempre valutazioni positive dell’attività svolta. Tali valutazioni, che non possono prescindere dalla consultazione di referee
    esterni, debbono contemplare un giudizio sulle attività di ricerca e di didattica del candidato, mirando a
    determinarne l'aderenza alle attività tipiche di un Associate Professor in tutti i grandi Paesi occidentali.

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  52. I discorsi qua' sono inutili. E' inutile parlare di desiderata. Ora vi e' una legge orribile che va contro tutto quello che voi di APRI avete chieste. RENDE L'UNIVERSITA' ITALIANA MENO MERITOCRATICA E PIU' BARONALE.
    LEGGETE LA LEGGE:

    Se volete fare qualcosa di utile chiedete:

    1) IL RITIRO DELLA LEGGE
    2) L'ATTIVAZIONE DEI CONCORSI MORATTI

    Tutto il resto e' rumore di fiancheggiamento a fare della riforma BARONALE del ddl Gelmini (ma l'ha letta la Gelmini?)

    Ora quanto ai RTI la protesta e' morta causa acquisto (non si capisce in cambio di cosa) dei rappresentanti nazionali. Cercate le ultime dichiarazioni MERAFINA sul web.

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  53. DDL in commissione da oggi a venerdi'

    http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/comm07/calendario/convocazioni.pdf
    http://www.senato.it/Web/16Lavori.nsf/All/64290D48DBAF90CBC12577F90067221B?OpenDocument

    in aula da lunedi 20 al 22

    http://www.senato.it/notizie/8766/276961/300464/302810/302817/gennotizianew.htm

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  54. si chiude il 22 Dicembre.. ovvero tra una settimana saremo precari LEGALIZZATI per i nostri primi 40 anni di vita!

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  55. Una domanda: Ma l'APRI (Associazione Precari della Ricerca Italiani) cosa ci ha fatto ottenere di positivo in questi due anni del DDL Gelmini ???

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  56. @ Tutti,

    ripeto ma di che stiamo parlando... la contrattazione dello stipendio non c'entra nulla, ed e' comunque presente per le posizioni elevate (gli equivalenti dei nostri PO) e comunque varia a seconda degli sati o regioni nei paesi federali etc... stipendio che poi rimane fisso o puo' crescere per premialita'.

    Ripeto che non esiste alcuna realta' al mondo dove si va a tagliare lo stipendio di chi recluta, accusandolo di aver reclutato male. Questo e' semplicemente impossibile.
    Si puo' sondare la produttivita' dei singoli e punirli o premiarli per la PROPRIA produttivita'. Questo comporterebbe anche per i baroni, che campano in tutto il mondo appoggiandosi agli articoli dei loro ricercatori giovani, di reclutare i migliori.

    Una via italiana potrebbe essere il blocco degli scatti stipendiali ma son cose da introdurre gradatamente non tutto subito, almeno a mio avviso.

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  57. Meno male che c'e' ancora qualcuno, come Salvo (anche se non concordo al 100%), che non e' ancora uscito fuori di testa del tutto leggendo le baggianate che si scrivono sui giornali italiani da gente tipo Panebianco...

    RispondiElimina
  58. @Salvo
    Gli scatti sono già bloccati per tre anni per tutti dopo essere stati ridotti l'anno precedente. La via italiana sembra essere quella del default....
    Sulla produttività decideranno poi le singole università si spera in piena autonomia. Per le università soprattutto tecniche conta molto anche l'attività didattica. Sulla bilancia in genere ci deve finire tutto, se un docente (non per niente si chiama così) fa qualche pubblicazione in meno ma qualche corso in più può andare bene lo stesso (soprattutto se i suoi studenti trovano lavoro dopo).

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  59. lasciamo perdere sogni e utopie e cominciamo a ragionare sui decreti attuativi.
    intanto iniziamo a contarli: quanti devono essere, relativi a quali articoli esattamente?

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  60. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  61. Salvo,
    ma non vedi che ti contraddici da solo? Tagliare lo stipendio o negare il bonus legato alla produttivita` sempre un differenziale negativo comportano. Di fatto negando il bonus riduci lo stipendio

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  62. @ Mike,

    non mi contraddico. Il bonus lo neghi per la produttivita' personare (o caso mai del tuo gruppo se sei un group leader) non per aver assunto la persona sbagliata (versione di Bombadillo). Le due cose poi portano alla stessa conseguenza, cioe' assumere i migliori, ma quella che riporto io e' praticabile, quella di Bomba no perche' e' uno strumento puramente leguleio/repressivo in cui la colpevolezza del selettore e' indimostrabile.

    Ma ovviamente anche il blocco degli scatti e' un sistema minimo, per andare a punire chi proprio non produce (i casi di coloro che non vengono manco in ufficio) essendo sotto soglia minima. La via per la valutazione ex-post seria e ricorosa e' quella di un istituto terzo che valuti i Dipartimenti e di commissioni dipartimentali che valutioni i Gruppi. Poi il FFO va ripartito ai dipartimenti a seconda della valutazione dell'istituto terzo (l'ANVUR?) e i Dipartimenti ridistribuiscono ai gruppi a seconda delle valutazioni delle loro commissioni interne che agiranno in risposta della valutazione nazionale.

    RispondiElimina
  63. @ Claudio,

    Il prima possibile vanno riattivati gli scatti. Ma nel riattivarli io spererei che un minimo venga presa in considerazione la produzione scientifica e la qualita' didattica. Con asta bassa sia chiaro, ma qualcosina bisogna pur fare per meritarsi sti scatti, o basta solo invecchiare? Tipo l'RTI che da anni non pubblica niente e neppur tiene corsi e giusto che abbia gli scatti? Il Po che non guida nessun gruppo, non pubblica da 10 anni e tiene un corsosolo, giudicato sempre uguale dagli studenti, e' giusto che abbia gli scatti?

    Poi la valutazione ex-post e' altra cosa. A me personalmente interessa che parta l'ANVUR e che sia rigoroso nella propria attivita'.

    RispondiElimina
  64. Salvo, queste sono le stesse cose di cui discutevamo almeno quattro anni fa (autunno 2007) sul blog RNRP: valutazione dei dipartimenti fatta da istituto terzo e in base a questo la ripartizione dell' FFO.

    Scusa se sono scettico, ma il tempo passa e io non vedo niente di tutto questo. Intanto l' FFO 2010 è sparito (non puoi minacciare di tagliare quello che non dai), gli scatti stipendiali sono già bloccati (idem come sopra, non puoi minacciare di bloccare quello che è già bloccato), e l'unico risultato sarà che i dipartimenti chiameranno chi vogliono senza risponderne a nessuno.

    Passano gli anni e tutto quello che rimane è una situazione disastrata e un pugno di slogan.

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  65. Ah, e per la cronaca, chi prende lo stipendio e non si presenta in ufficio deve essere come minimo licenziato! Altro che blocco degli scatti.

    Pensa che fuori dall'università gli assenteisti vengono addirittura arrestati! Vedi ad esempio la notizia di oggi sui dipendenti della Regione Lazio a Viterbo.

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  66. @anonimo delle 14.49, l'APRI ha ottenuto due cose:

    1. il passaggio dalla falsa tenure track (binari morti) alla vera tenure track (devi mettere i soldi sin dall'inizio, così se uno percorre tutto il percorso arriva alla tenure e non al nulla);

    2. la possibilità che alla figura td con tenure track (rtdB) possano accedere anche gli assegnisti e, in generale, i post-doc, e non solo gli rtdA (viso che, per altro, oggi nessuno può essere già rtdA, dato che una figura prevista dallo stesso ddl).

    Certo è poco, ma è sempre meglio di un calcio in culo.
    Questo è ciò che l'APRI ha fatto per voi, gratis et amore, voi che avete mai fatto per l'APRI?

    Tom

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  67. @ Anonimo,

    allora introduciamo le ferie e l'orario lavorativo e la malattia, come qui in USA. Altrimenti come monitori chi non viene mai in ufficio?

    Di nuovo, le azioni leguleie/repressive hanno bisogno della dimostrabilita', altrimenti son lettera morta. Per sapere se tu pubblichi basta elggere la tua lista delle pubblicazioni, per sapere che didattica fai leggo i rapporti per gli studenti. Per sapere se vai in ufficio che faccio? Ti metto un agente segreto alle costole?
    La cosa piu' facile e' guardare ai risultati, misurabili e tangibili.

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  68. Qualcuno mi fa notare che il punto 2 vale, si, ma solo per il pregresso. Ovvero, sono ammessi quelli con piu' di 3 anni di assegni o borse secondo la vecchia normativa. Per chi si laurea oggi, la propedeuticita' del RTDa vale! A me questa cosa non piace per niente, ma e' in effetti una norma a vantaggio esclusivo dei precari di oggi

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  69. Come dice Bomba, l'APRI ha fatto questo "poco" (che a mio avviso poco non e').
    Gli altri cosa hanno fatto?

    Aggiungo che APRI ha contribuito a dar peso e supporto a chi, all'interno del MIUR, voleva la short list. Anche se non e' totalmente desiderio della sola APRI, l'APRI ha rafforzato le fila dei sostenitori della short list e chissa' che non sia stata decisiva.

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  70. @France
    Ogni 3-5 anni c'è sempre una riforma epocale dell'università di cosa ti preoccupi?

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  71. @anonimo della 18.08, l'APRI ha proposto anche questo, in modo articolato, la c.d. Mandrakata...ma quella era l'APRI di ieri.

    L'APRI (o forse, spero, una sua minoranza attiva) di oggi è quella che ritiene che domani andrà tutto magicamente a posto, perchè i concorsi pubblici saranno come quelli degli assegnisti, e allora i dipartimenti saranno responsabilizzati. Si vede, infatti, la responsabilità nella scelta delgi assenisti...!
    E la gente dovrebbe aver paura di norme che non ci sono, e che, se mai ci saranno, riguarderanno il 3% dei fondi di ricerca, ma sapete quanto se ne fotte uno che, ad es., deve far diventare RTDB una che gli fa le cose che gli piacciono a lui, oppure che gli porta lavoro professionale?

    Ma se qui non riusciamo ad appplicare neppure le leggi esistenti e a licenziare neppure i ricercatori totalmente e ufficilamente inattivi, di cosa stiamo parlando? Dell'Anvur?E' certificato che l'Anvur non può servire, se non siamo in grado di sanzionare neppure i peggiori, che in altri settori se ne vanno in galera per truffa allo stato.

    SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

    Tom

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  72. @France, da dove risulterebbe questa cosa??
    Tom

    RispondiElimina
  73. @ France,
    quello che riporti mi "diseccita". Potresti essere piu' chiaro e riportare la parte del testo dove di evince cio'. Questo cambierebbe tutto.

    RispondiElimina
  74. @ Claudio,

    infatti sembra accada ad ogni legislatura.

    RispondiElimina
  75. Salvo come sei fiscale, fidati no? ;-)
    No, e' che ho un pdf che non mi permette di copiare e incollare il testo, e lo devo copiare A MANO
    Art 24 comma 3
    I contratti hanno le seguenti tipologie:
    a) (gli RTDa)
    b)contratti triennali non rinnovabili, riservati a candidati che hanno usufruito dei contratti di cui alla lettera a), ovvero, per almeno tre anni anche non consecutivi, di
    assegni di ricerca ai sensi dell’articolo 51,
    comma 6, della legge 27 dicembre 1997,
    n. 449, e successive modificazioni, o di
    borse post-dottorato ai sensi dell’articolo 4
    della legge 30 novembre 1989, n. 398, ov-
    vero di analoghi contratti, assegni o borse in
    atenei stranieri.
    Quindi gli assegni nuovo stile NON contano. Cosi' come non conta aver fatto il ricercatore per anni al CNRS o alla NASA (che non sono atenei stranieri). Per i neo laureati quindi il consiglio e': andate subito a fare almeno3 anni di post doc in atenei stranieri, cosi' vi saltate sta cazzata del RTDa->RTDb

    RispondiElimina
  76. ..ah quindi è proprio citata la legge..assegnista ai sensi. Che fesseria, era molto meglio la nostra formulazione testuale!

    In ogni caso, la "ciccia" non cambia, tanto l'RTDB non l'avrebbero mai dato ad un normale futuro assegnista, senza fagli fare prima l'RTDA.
    Le carriere dei comuni mortali non procedono per saltum, anzi il più delle volte non procedono proprio.

    Tom

    RispondiElimina
  77. O, non ci credo! Avevo messu un messaggio con le citazioni dalla legge. Lo vedevo fino a 10 minuti fa ed ora e' SPARITO! Com'e' possibile?!!!!

    RispondiElimina
  78. vabbe' oltre a questa cosa delgi assegnisti (che uno in futuro puo' aggirare: si fa il postdoc 3 anni all'estero e gli vale come 4 anni di assegno e 3 di RTDa), c'e' anche un'alta insulsaggine. Si prevedono contratti equivalenti in ATENEI stranieri. Quindi se uno ha fatto anni di postdoc al CNRS o alla NASA, non vale!!!

    RispondiElimina
  79. france era stato bloccato dal filtro automatico (!!!) che identificava il tuo messaggio come spam, ora si vede ringraziami

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  80. Grazie (mi sa che non gli piacciono le parole in cazz-)

    RispondiElimina
  81. @ France, sta cosa degli "atenei" esteri... grrr
    ecco cosa succede qundo i testi li scrivono degli incompetenti. Ci sara' spazio interpretativo sul punto nei decreti attuativi?

    Per quanto riguarda gli assegni, ma cosa sono gli assegni nuovo stile? Io consideravo l'assegno proprio un refuso del passato eprche' era lunica cosa che credevo non fosse cambiata oltre l'importo.

    RispondiElimina
  82. ah, la normativa frega anche me... io lavoro presso un Laboratorio Nazionale in USA, non presso un Ateneo... mrtacci!! :D:D

    scusate i troppi messaggi, c'e' chi si eccita con le foto di Belen e chi col DDL Gelmini ultima versione.

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  83. E' l'ora di vergare qualche riflessione e qualche puntualizzazione sulla situazione in cui ci troviamo...

    http://cronaca.anvur.it/2010/12/piu-vongole-per-tutti.html

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  84. @ salvo
    la formulazione dell'articolo (tra la'ltro lunica cosa decente di questa riforma) è corretta, anzi è sin troppo lasco. Già è scorretto creare un'equipollenza tra post doc di univ. italiani e stranieri, figurarsi con centri di ricerca poi....Ti ricordo che in italia esiste il cnr per chi desidera fare solo ricerca e non didattica.. (similia similibus...).
    Il vero scandolo è stato equirare le univ. italiane con la quarta univ. di trebisonda o centri di ricerca di 4° ordine...ma tantè si sà che i migliori vannno via per primi...
    Accontentavei di quello che avete strappato è sin troppo....ma tanto voi state bene all'estero che vi frega....
    P.S. se aspetti aiutini nei decreti attuativi stai fresco...la vera ingiustizia è stata buttare fuori tutti i cococo e similia e dare spazio agli italiani all'estero.....

    RispondiElimina
  85. @ mercedes,
    a me non preoccupa la quarta universita' di Trebisonda... anzi spero che la "legalita'" dei titoli cessi di esitere. Per cui sara' la commissione a valutare se il candidato di Trebisonda e' meritevole o no. Ci mancherebbe altro che stilassimo comparazioni coi singoli istituti.

    Quello che preoccupa a me e' poter bandire un RTDb e che tutti, salvo tre anni di esperienza postDoc, ci possano applicare, poi la commissione valutera' chei short-listare.
    Non e' per me che mi preoccupo... ci rido sopra, vorra' dire che se mi verra' in mente di tornare mi faro' l'RTDa (comunque due anni di assegno vecchia maniera) li ho gia', in quanto poi ad un anno in Univ. USA non credo di aver problemi a farmelo, in visit dal laboratorio.
    Mi preoccupo di avere in futuro un sistema di reclutamento internazionale.

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  86. Salvo, ma ti senti tanto solo negli States che passi il tempo dalle 17:00 alle 23:00 perennemente loggato a questo blog?

    RispondiElimina
  87. @mercedes
    In teoria anche i RTI universitari avrebbero il compito di fare solo ricerca. Invece per loro si fa una bella promozione riservata, basta che prendano l'abilitazione a PA, e poi vai, 1500 promozioni l'anno per sei anni, senza competitors. E poi, davvero, secondo te uno che e'stato 6 anni alla NASA non vale come un ingegnere aerospaziale che ha fatto 4 anni di assegno e 3 di RTDa in Italia? Ma scherzi vero?
    Sicuramente ci sara'da ridere su queste equiparazioni perche'sono sicuro che troveranno il modo di trombare gente che magari e'instructor ad Harvard e a passare dei tecnici di laboratorio della libera universita'di S.Marino. E'un mondaccio...

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  88. In un Paese dove il Ministro va a prendere l'abilitazione a Reggio Calabria, non ci vedo niente di strano che qualche giovane diventi RTDb dopo aver fatto tre anni di postdoc all'Università di Addis Abeba.

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  89. @ salvo france
    ma tutti alla NASA state all'estero....il problema che gli anni passati all'estero non dovevano essere proprio conteggiati, perchè:
    1 genereranno un caos senza fine...
    2 in italia ci sono talmente tanti precari bravi che sovrannumerano gli espatriati...
    Ma per fare i fighi e dire che la riforma aiuterà il rientro dei cervelli si è aggiunta una postilla inutile....(ma sinceramente quanti dall'estero rientreranno, anche poerchè peer fare RTDb devi avere:
    1 laurea
    2 dottorato
    3 almeno 3 anni di post doc
    totale medio in italia per la mia laurea al 2011 33-36 anni ammesso che non ci siano stati buchi di nessun genere....
    su 100 concorsi forse 1...)

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  90. Ma infatti dall' "estero" torneranno quelli che hanno fatto il postdoc a San Marino o a Vatican City.

    Sarebbe stato più onesto togliere qualunque tipo di propedeuticità e fare una semplice tenure track di 5 anni (quindi RTDb di 5 anni senza prerequisiti, a parte naturalmente il dottorato, e nessun tipo di contratto RTDa).

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  91. @mercedes
    1) concordo, ma non e' abbastanza per dire che on vanno conteggiati. La tabellina del 7 e'piu'difficile di quella del2, ma si impara lo stesso
    2) allora tiriamo su dei bei muri di mattoni pieni sulle Alpi e miniamo il Tirreno e l'Adriatico: poi votiamo tutti per la propria lega, e tiriamo su nuovi muri sugli Appennini e lungo il Po, poi, magari altri muri per separare le campagne dalle citta', altri muri per separare i patrizi dai plebei e via e via e via... Il tuo mondo, sinceramente, mi terrorizza....

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  92. @ france
    addirittura tutto questo per aver detto che in italia ci sono persone valide come quelle espatriate, e quindi è inutile fare equipollenze con l'estero...
    Cmq il mio era un discorso diverso, della totale inutilità pratica di quell'aggiunta (ci guadagneranno solo le poste ..), perchè non serve a nulla tranne ad essere uno spot per la gente....
    e poi questa volta siete voi a non esser realistici..quante volte di fronte ai problemi del precariato storico in italia, molti di voi hanno risposto dicendo " MA andatevene all'estero...SE SIETE validi"
    beh questa volta tocca voi..sentirvi la risposta.....
    sorry

    RispondiElimina
  93. @mercedes
    Io ho sempre detto andetevene alléstero SE POTETE. Che non implica solo léssere validi, ma anche essere riciclabili, non avere dei vincoli oggettivamente insuperabili etc... E non ho mai asserito che tutti quelli che stanno fuori siano migliori di quelli che stanno dentro. Questo, in genere, e' lo straw man argument di quelli che sono dentro e non vogliono sentir parlare di concorrenti esterni. Comunque qui non e' solo questione di "italiani espatriati": ci sono anche gli stranieri tout court. ai quali tu imporresti di fare l'RTDa per entrare nelle tenure track italiane. Oppure direttamente come PA. IN entrambi i casi compi una discriminazione, che in questo caso e' solo a svantaggio di un sistema che cerchi di attrarre i migliori, sempre. Ma tanto il caso in Italia non deve essere questo. In Italia quelli bravi rompono solo le palle, figuriamoci se ora ci mettiamo anche ad importarli...

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  94. Ripeto: no RTDa, RTDb di 5 anni con unico prerequisito il dottorato (in Italia o all'estero) e una abilitazione nazionale tipo la qualificazione in Francia.

    E' più serio e non si discrimina nessuno.

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  95. @ france
    tu accusi me di generalizzare e poi generalizzi "In Italia quelli bravi rompono solo le palle, figuriamoci se ora ci mettiamo anche ad importarli"...
    si vede che li conosci tutti quelli bravi in italia...Spiegami come poi un russo possa sostenere un'esposizione dei titoli in italiano, senza dare il fianco alla commisione interna (dipartimentale..) per trombarlo...
    Sinceramente è una discussione inutile (purtroppo per voi)perchè tanto torneranno solo quelli che hanno qualcuno che gli ha "mandati fuori" punto...
    P.S. vai sul sito del miur e vedi quanti docenti non nati in italia ci sono...
    P.S. tra breve ci sarà la riforma degli ER, vedereti che lì il vinclo non ci sarà, e cmqnon tornerete indietro lo stesso..(lo sapete anche voi..)
    P.S. salvo stesso dice che guadagna oggi quello che in italia forse non prenderà a fine carriera, quindi secondo te chi ci viene...(forse non tu gli hai lettei, ma negli ultimi 2 anni sonon usciti diversi articoli in giornali primari (nature e sciece mi sembra..)sul definanziamenteo e depotenziamento dell'univ italiana....)

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  96. Oimmena
    @mercedes
    Cogli l'ironia ogni tanto: che in Italia quelli bravi rompono solo le palle e' una allusione al modo di pensare del barone medio.
    Quanto al russo che deve esporre titoli in italiano.... Intanto chi lo ha detto che l'esposizione deve essere in italiano? Non sta scritto manco nella legge in che lingua deve essere. E poi, comunque, nel sistema disegnato dal DDL ognuno si prende chi casso gli pare, lúnico filtro e' la famigerata abilitazione nazionale. PEr la quale, per ora, i vincoli linguistici non hanno alcun peso.
    Che oggi ci siano troppo pochi docenti stranieri in Italia e'un male. E rispecchia la non attrattivita'del nostro sistema.
    Che e'anche mancanza di risorse, certo. Ma se ci metti pure un quadro normativo che ti sega le gambe a prescindere, allora veramente metti i cavalli di frisia sui confini e fai prima...

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  97. @tutti
    Esiste la possibilità della chiamata diretta a PO e PA entro un limite del 10% dei posti di studiosi stranieri che hanno uguale posizione nei loro paesi e adeguata preparazione. Nella situazione italiana attuale mi sembra abbastanza per potere eventualmente inserire qualche straniero nel nostro parco docenti (a loro tra l'altro non mi sembra sia richiesta la conoscenza della lingua italiana).
    Sulla definizione RTDa, RTDb e assegnisti, al di la della incompetenza di chi scrive le leggi sull'università, va tenuto presente il fondo dal quale si devono tirare fuori i soldi per pagarli. Gli assegnisti si possono pagare da qualsiasi entrata relativa a progetti di ricerca mentre temo che per tutti i RTD (a e b) si debba passare per il FFO. Si faranno programmazioni triennali sui posti di RTD. E' qui il problema non nei concorsi...

    RispondiElimina
  98. @ france
    è cmq un punto marginale in una riforma pessima. Il vero scandalo ribadisco è che chi ha fatto cocococ e similia, si vede sbattuto fuori da questa riforma. Chi ha deciso di andare all'estero è stato mq un privilegiato rispetto a chi ha deciso di rimanere nella patria del bunga bunga.... a lottare e farsi il mazzo ogni giorno...
    P.S. ancora insisti con l'esame in lingua inglese.. ma se buona parte dei prof. manco lo sà....e cmq poichè si insegnerà in italia sarà cmq richiesta (come oggi...)la conoscenza della lingua...
    Io parlo di questo emedamento perchè è esemplificativo di un ddl (non riforma) per cui la sostanza è l'apparire non l'essere...l'unico motivo per avwr scritto questo articolo è quello di diminuire la platea di possbili candidati, aiutare i precari storici dei baroni , e risparmiare soldini...

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  99. @mercedes
    Non condivido, ma e'inutile discuterne ancora.
    E', davvero, una questione troppo marginale...

    RispondiElimina
  100. [UnRicercatore

    @Bombadillo (k-mila post fa, a proposito di costituZZionalità)

    Ma no?? allora c'era una LIEVE sperequazione tra RTI e futuri RTDb, in fondo. Sentirlo dire da te è stato liberatorio. Complimenti per l'onestà intellettuale, forse tardiva ma apprezzabile.

    ci sarà molto lavoro per te e i tuoi colleghi...

    RispondiElimina
  101. Il futuro RTDb è di fatto un associato già assunto, il dipartimento si farà le sue valutazioni, perché tanto il nome del vincitore gli ordinari lo sparanno già, e deciderà di fare un concorso RTDb o un concorso PA a seconda che il vincitore prescelto sia un esterno i un RTI.
    Se vogliamo fare confronti concreti (non sulla lettera giuridica, ma sulle prospettive delle persone) devono essere fatti fra assegni e RTDa da un lato e RTI dall'altro.

    RispondiElimina
  102. Caro UnRicercatore,
    vedi che io l'ho sempre scritto: altro che tardiva. E l'APRI (di allora) l'ha sempre detto. Io, personalmente, lo dissi in Senato, dicendo che la discriminazione era, testualmente, SFACCIATA.
    Ma anche chiarendo che la discriminazione poteva essere risolta in due modi: eguagliando in basso, o eguagliando in alto. Io (mica di testa mia: a seguito della votazione dell'APRI di allora) proponevo di eguagliare dall'alto, ovverosia di chiamare l'RTD con tenure track con il suo vero nome, e cioè - visti i compiti e la restribuzione - professore associato TD, per cui, per andare a concorrere a tale concorso da associato (che a questo punto sarebbe stato aperto anche agli RTI) bisognava PRIMA andarsi a prendere l'abilitazione.
    Viceversa, si è eguagliato dal basso.
    Non contenti, cioè, di questo monstrum di un ricercatore TD che, conseguendo la tenure, cambia natura, e diviene un professore associato, si è preferito - per non lasciarlo solo e discriminato - aprire una fiera dei monstra, e quindi abbiamo anche l'RTI che diventa ope-legis associato e l'associato che diventa ope-legis ordinario.
    E' proprio come nei magnifici anni 80, solo con meno soldi. E quindi l'ope-legis non potrà funzionare per tutti, ma solo per pochi privilegiati, divenendo, se è possibile, ancora più odiosa.

    Tom

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  103. @tutti, qual è la conseguenza di quello che scrivo?

    La conseguenza è che io ho bisogno di capire se l'APRI di allora e l'APRI di ora sono la stessa cosa: e su questo ho chiesto una votazione.

    Perchè io in una associazione che è a favore, sia pure come consegunza necessaria, della (mini: solo per mancanza di fondi) ope-legis degli RTI non ci voglio stare.
    E l'ope-legis degli RTI (e degli associati ad ordinari), per abilitazione scientifica successiva di grado superiore e senza concorso di quel grado (appunto come nei mitici anni 80), è la conseguenza necessaria della ope-legis ad associato degli RTDB.

    E' questa non è una mia opinione, ma la lettera della legge, tant'è vero che tale ope-legis è prevista nell'articolo che riguarda l'RTD, nel comma successivo a quello che disciplina la chiamata diretta dell'RTDB ad associato, che dice che anche agli RTI (e agli associati), per i primi sei anni, si applica la procedura del comma precedente.

    Tom

    RispondiElimina
  104. @ bombadillo
    obiezione respinta...
    l'unico punto decente di tutta la legge è proprio l'rtdB con TT(magari ce ne sarano pochi ma per alcuni ci sarà la luce in fondo al tunnel),
    gli ope legis per una piccola porzione per gli RTI, non sono l'effetto collaterale di questa norma ma della pressione enorme che gli RTI sono riusciti ad esercitare sul ministro e pubblica opinione...
    PUrtroopo è lo schema dell'rtd associato al mantenimento della selva oscura di contratti che non andava supportato...ma un ruolo unico con scatti legati alla produttività (propria e dipartimentale..) e non anzianità
    (premetto che questo, in italia non riuscirebbe a realizzarlo neanche mussolini....)

    RispondiElimina
  105. Cari tutti: visto che molti di voi orbitano in quel di Pisa, potreste tradurmi/commentare quanto riportato all'Art.5 del Bando appena uscito per il reclutamento di 83 RTI nell'Ateneo con la torre pendente?

    "Presentazione titoli e pubblicazioni:.........i candidati devono inviare all'Universita' tutti i titoli e documenti contenuti nell'elenco di cui all'articolo 4 lettera b, e, tra le pubblicazioni presenti nel relativo elenco, QUELLE CHE IL CANDIDATO RITIENE PIU' SIGNIFICATIVE E UTILI AI FINI DELLA VALUTAZIONE COMPARATIVA, SECONDO QUANTO SARA' DISPOSTO NEL DECRETO DI NOMINA DELLA COMMISSIONE".

    Sono un po' perplesso....
    Grazie,

    Idaros

    RispondiElimina
  106. @ mercedes/BMW

    prima un po' di cazzeggio:

    1) il fuso orario questo sconosciuto...
    2) io sono un alfista... ;-P

    Poi un serio chiarimento:

    Ove non lo si fosse capito, mercedes, mi corre precisare che sono assolutamente contrario ai programmi di cosidetto "rientro dei cervelli" che ho sempre stigmatizzato e che, come i condononi regolari incentivano l'abusivismo, cosi' tali programmi se ripetuti nel tempo incentivano, paradossalmente, la fuga.

    Il vero programma per attrarre i cervelli (che paroloni!) deve essere quello di creare in Italia un sistema europeo.

    Dunque quando io parlo di bandi apertia tutti non mi riferisco assolutamente a corsie preferenziali per gli italiani all'estero ma mi riferisco a bandi che chiedano pre-requisiti universally achieveble (come avere un PhD, avere tre anni di PosDoc) e non avere una abilitazione nazionale oppure avere il contratto coccode' e non chicchirichi', venire da Horward e non da Trebisonda oppure aver servito in un ateneo e non in un laboratorio etc...

    Poi quando mi riferisco agli stranieri di nuovo non mi riferisco prevalentemente agli italiani all'estero ma agli stranieni propriamente detti, cioe' ai cittadini non italiani.

    Spero di aver chiarito

    RispondiElimina
  107. Per quale motivo l'abilitazione nazionale non può essere aperta a tutti? In Francia c'è l'abilitazione nazionale e i docenti/ricercatori stranieri di certo non mancano.

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  108. @ salvo
    ma quale università europea...la stragrande maggioranza delle università italiane è alla canna del gas.....si vede che state all'estero...non avete il polso della situazione generale
    P.S. l'alfa romeo la stanno per vendere ai cinesi..meditate meditate..

    RispondiElimina
  109. @mercedes, l'RTDB sarebbe la cosa migliore:
    1. se la possibilità di raggiungere la tenure non fosse preceduta da un percorso di precariato di 15 anni;
    2. e, soprattutto, se la scelta di CHI diventerà RTDB non fosse affidata in modo completo ed assolutamente irresponsabile al singolo barone.

    Gli RTI hanno fatto pressione sui soldi, e quindi sulla possibilità pratica di diventare professori associati ope-legis, e su quello ha avuto peso il ricatto della didattica (sul trovare i soldi!), ma per la possibilità astratta di promozione ope-legis non vi era bisogno di alcun peso politico.
    Molto semplicemente, il testo iniziale era sfacciatamente incostituzionale, e andava rimossa l'ineguaglianza: che passasse così com'era, era una impossibilità giuridica.

    Tom

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  110. @bombadillo
    sull'incostituzionalità non sò anche se penso che no sia così (a proposito: attualmente del ddl è presente l'impossbilità di la voro tra parenti, ma vale solo per i neoaasunti oa nche per le progressioni di carriera, e cmq anche se teporicamente sono d'accordo anche questo punto è palesemente anticostituzionale eppure lo hanno votato lo stesso...)
    la verità è che gli RTI SI SONO dimostrati:
    1 compatti
    2 in grado id intercettare la pubblica opinnione
    3 creativi e astuti nella protesta
    Ergo sinceramente se lo sono meritato quello che hanno avuto, stesso dicasi per i deludenti risulati per noi precari.
    Ultima considerazione genrale:
    parlando con un RTI, ha smorzato il mio favore per pa norma RTDb con TT, dicendomi che se non ci sarà un vincolo ministeriale quale CdD bandirà posti di questo tipo?? branidranno unicamente per PA, PO e RTDa. SECONDO ME OGGI questa è l'unica battaglia che forse possiamo vincere...

    RispondiElimina
  111. @ mercedes
    sull'ultimo punto hai perfettamente ragione.
    per questo noi chiedemmo con forza un vincolo normativo, una quota di posti fissa destinata a RTDB. non l'abbiamo ottenuta ed è grave, ma non tutto è perduto.
    su questo punto continueremo a batterci

    RispondiElimina
  112. @mercedes, fidati che è così, chiedi a qualsiasi avvocato e te lo confermerà.

    Per altro, non è vero che gli RTI si sono dimostrati compatti..e non si sono meritati proprio nulla più di noi. Loro avevano un'arma di ricatto che noi non abbiamo: punto e basta.

    Sull'ultimo punto, invece, hai perfettamente ragione, ed è per questo che noi avevamo messo nero su bianco che eravamo disposti a cambiare addirittura il giudizio complessivo, da contrario a favorevole, sul ddl, se ci avessero dato due cose:
    1. possibilità per tutti i post-doc, e non solo per i futuri RTA, di concorrere all'RTDB;
    2. quota proporzionale assicurati di concorsi da RTDB.

    Abbiamo ottenuto solo la prima, ma pare che questo sia bastato per far diventare il bianco nero, e, in particolare:
    per far diventare il profilo di maggiore criticità della riforma, ovverosia l'assoluta mancanza di meritocraticità della selezione dell'RTDB, una cosa positiva e trasparente;
    per far sparire l'ope-legis degli RTI, rispetto alla quale inizia a serpeggiare una posizione negazionista, solo perchè qualcuno inizia a rendersi conto che era una conseguenza inevitabile proprio della forma di selezione degli RTDB.

    Tom

    RispondiElimina
  113. L'abilitazione in Francia non serve come prerequisito per partecipare ai bandi... non so se esista un TT in Francia ma io sono stato shortlist per un junior-tenure (cosi' lo chiamavano) e l'abilitazione la avrei potuta consegure successivamente.

    Un bando e' europeo se lo posso lanciare verso il mondo... un bando e' italiota se richiedo una abilitazione nazionale che sebbene sia "aperta a tutti" mi costringerebbe a fare una ufficiosa ricerca nel mondo del mio candidato, tenermi in caldo il mio uomo e invitarlo poi (a sue spese) a conseguire l'abilitazione a poi lanciare un concorso (truccato) per assumerlo.

    RispondiElimina
  114. Salvo per quanto riguarda le posizioni nelle università francesi ti sbagli. Forse ti riferisci al CNRS.

    Per partecipare ai concorsi da maitre de conferences (simili ai RTI ma con obblighi didattici) è necessaria la "qualification" preventiva.

    Analogamente per i concorsi da professore è necessaria l'"habilitation".

    Non esistono percorsi tenure-track (c'è una conferma dopo qualche anno, ma è essenzialmente automatica come l'attuale conferma in Italia)

    RispondiElimina
  115. si mi riferivo al CNRS, sorry, o per la precisione al CEA-Saclay.

    RispondiElimina
  116. sento puzza di bombadillo

    RispondiElimina
  117. Scusate se provo nuovamente ad interrompere le vostre discussioni sui massimi sistemi con una domandina terra-terra di ordine pratico che probabilmente è rimasta imbrigliata nel rumore di fondo:

    c'è qualche volontario che possa gentilmente tradurmi/commentare quanto riportato all'Art.5 del Bando appena uscito per il reclutamento di 83 RTI nell'Ateneo Pisano?

    "Presentazione titoli e pubblicazioni:.........i candidati devono inviare all'Universita' tutti i titoli e documenti contenuti nell'elenco di cui all'articolo 4 lettera b, e, tra le pubblicazioni presenti nel relativo elenco, QUELLE CHE IL CANDIDATO RITIENE PIU' SIGNIFICATIVE E UTILI AI FINI DELLA VALUTAZIONE COMPARATIVA, SECONDO QUANTO SARA' DISPOSTO NEL DECRETO DI NOMINA DELLA COMMISSIONE".

    Grazie ancora,

    Idaros

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  118. @Idaros (anonimo)
    Che ci vedi di strano? Nel momento in cui la commissione stabilisce i criteri di valutazione, tu invii le pubblicazioni che ritieni piu' utili, in funzione dei criteri stabiliti.
    Naturalmente le puoi inviare anche tutte, purche' presenti nell'elenco che hai inviato all'atto della domanda.

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  119. @ insorgere
    penso che oramai l'unica cosa sia i decreti interpretativi..ormai sul senato dopo che silvio ha presola fiducia non ho + speranze...
    Se non passa questo siamo morti..

    RispondiElimina
  120. Idaros,

    vuol dire che le commissioni a loro discrezione possono chiedere di inviare solo 5-10 pubblicazioni e valutare solo quelle

    RispondiElimina
  121. ..ma no, anonimo delle 18.08, che dici?

    Ha ragione bartlindon, il bando semplicemente conferisce un potere al candidato (e non certo ai commissari) di non spedire tutte le pubblicazioni indicate nel cv, ma, se ritiene, solo le più significative, a sua discrezione.
    Del resto, le pubblicazioni le devi inviare prima che la commissione si sia riunita ed abbia potuto chiedere alcunché.

    Tom

    RispondiElimina
  122. Sarà, ma io ho un olfatto un pò zin zon...
    Non capisco cosa si dovrebbe disporre successivamente che non poteva essere disposto direttamente nel bando? E' la prima volta che vedo una cosa del genere quindi mi pare quantomeno curioso....

    Idaros

    RispondiElimina
  123. @Idaros, scusa ma non sto capendo: non è proprio una disposizione del bando che hai citato? E cos'è allora che si dovrebbe disporre successivamente?
    Nel bando si dispone una possibilità per i candidati, da esercitare discrezionalmente, e siccome si tratta di una facoltà che attiene il momento della spedizione del plico con le pubblicazioni, gioco forza, la devi prevedere nel bando, e non negli atti della commissione, che sono posti in essere dopo l'avvenuta spedizione.

    Tom

    RispondiElimina
  124. Bombadillo: si dovrebbe disporre successivamente, nel decreto di nomina della commissione, dei criteri/parametri/checcazzonesoio per definire le pubblicazioni che il candidato ritiene piu' significative e utili ai fini della valutazione.
    Ma che vor di? Ma perche' lo si deve dire nel decreto di nomina della commissione? Ma da quando?
    Non bastava quello che era gia' scritto nel bando senza rimandare ad un decreto di nomina della commissione?
    Non vorrei fosse una prestidigitizzazione per porre dei paletti a posteriori....

    Idaros

    RispondiElimina
  125. Segnalo la home page del Politecnico di Milano
    http://www.polimi.it/

    e in particolare
    http://www.polimi.it/lettera/
    con i dati di approfondimento
    http://www.polimi.it/fileadmin/user_upload/futuro_universita.pdf

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  126. Segnalo il nuovo Comunicato delle Sigle Sindacali
    http://www.professoriassociati.it/?p=528

    Come al solito, mancano i due Sindacati maggiori dei Professori - USPUR e CIPUR.

    RispondiElimina
  127. Quoto quanto detto da bartlindon e bombadillo. Il bando stabilisce una discrezionalità al concorrente. Idarho dimostri una scarsa pratica delle procedure. I criteri sono scelti dalla commissione e quindi non possono essere noti al bando. Questi criteri seguono le regole stabilite dal dl180 (se ricordo bene) e non possono indicare un numero massimo di pubblicazioni. Quindi questa regola ti permette di inviare solo le pubblicazioni pertinenti, senza che la commissione te le critichi(mi è successo) e permette alla commissione, magari, di leggerle pure. Cosa che secondo me ora non fa nessuno.

    RispondiElimina
  128. conferto quanto dice il saggio antonio

    RispondiElimina
  129. Faccio infine notare che la norma è inclusiva. Ovvero ti permette di fare qualcosa in più rispetto le norme presenti nei soliti bandi. Davvero non vedo motivo di lamentarsi.

    RispondiElimina
  130. Per tornare alle cose serie, dando per scontata la riforma come legge il 22,(poi tutto è possibile, silvio docet) diventa importante concentrarsi sui decreti attuativi, affinché 1. vengano emanati SUBITO e 2. siano migliorativi (o nella versione mezzo vuoto,
    non peggiorino le cose). Infine ricordo e ricorderò che l'attuazione di diverse norme richiedono i regolamenti di ateneo, dove OGNUNO DI NOI deve cercare di attivarsi e dire la sua.

    RispondiElimina
  131. @ antonio
    sul tema decreti attuativi ho aperto un thread apposito nel forum apri

    in ogni caso hai pienamente ragione quando dici che la lotta, una volta passata la legge, dovrà essere necessariamente decentrata. dovremo far pressioni ateneo per ateneo perché vengano emanati in fretta i nuovi regolamenti e perché vengano fatti per bene.

    una richiesta comune dovrebbe essere di includere rappresentanti dei precari nelle commissioni incaricate di stendere i suddetti regolamenti di ateneo

    RispondiElimina
  132. USPUR e CIPUR sono morti da tempo.
    Le cifre sulle adesioni che forniscono sono vecchissime. Ad oggi rappresenteranno si e no 40 persone in tutto.

    RispondiElimina
  133. Scusate, qualcuno ha idea se il valore di alcune delle norme sarà retroattivo? Ad esempio, il tetto di 4 anni per gli assegni di ricerca includerà nel computo anche gli anni di assegno fruiti prima dell'entrata in vigore della legge? (Io penso di sì, ma potrei sbagliarmi.)

    RispondiElimina
  134. scusate la domanda:se non ci fossero mai i decreti attuativi (vedi la fine che fece la legge moratti) sarebbe davvero possibile (come dice il direttore del mio dipartimento) continuare a bandire concorsi RTI fino al 2013? No perchè in questo caso io mi dissocio fino alla morte dal chiederli 'sti decreti attuativi, anche perchè in questi giorni parlando con diversi prof di diversi dip e facoltà tutti mi hanno confermato che fino a che esisterà un solo RTI in dipartimento nessun RTD che avrà preso l'abilitazione verrà chiamato come associato quindi stanti così le cose e soprattutto i fondi per chiamare gli associati noi dopo 6 anni saremo tutti a casa ma molto più vecchi di ora. Qualcuno mi può dare una versione diversa?

    RispondiElimina
  135. @infinitejest
    Non dovrebbe essere retroattivo, ma non escludo che qualche cazzone di amministrativo nelle varie universita' venga fuori con intepretazioni alla cazzo che poi alla fine un cazzone del MIUR avallera' con una circolare esplicativa che contraddice la legge stessa.
    @Siberia
    Non contano i decreti attuativi (fu presentato emendamento a proposito, fu bocciato). Conta l'entrata in vigore del DDL (meta' gennaio, se non cade il meteorite sul Senato). Poi sicuramante non manchera' il cazzone amministrativo+facolta' inetta dell'Universita' x che fa partire lo stesso i bandi etc...

    RispondiElimina
  136. inizialmente anch'io davo loro torto ma poi ho scorso il ddl dopo l'approvazione della camera e non trovo più il pezzo dove si dice che "dall'entrata in vigore del ddl"..me lo segnalate per favore sennò continuo a credere a loro..

    RispondiElimina
  137. @ a tutti

    è necessario che vengano introdotti dei criteri oggettivi per valutare la ricerca scientifica; occorre che nel DDL (se passasse...) vengano introdotti almeno punteggi numerici per rivista scientifica dettati dal ministero e che si rifanno sugli IF, nr. di citazioni, h index o altro indicatore matematico. Occorre evitare che nei concorsi pubblici persone con pubblicazioni di scarso livello vincano ancora contro persone che hanno pubblicazioni di livello molto più elevato.

    RispondiElimina
  138. @ siberia
    è nelle norme transitorie e finali, in fondo

    de facto, dal giorno dell'entrata in vigore tutte le procedure di reclutamento preesistneti vanno dritte dritte nel cesso. si potrà reclutare solo con le norme del ddl. peraltro gli RTD possono essere banditi da subito - o meglio, non appena gli atenei avranno steso gli appositi regolamenti - e non è necessario attendere decreti attuativi.
    Per la precisione è previsto un decreto miur per la definionze dei criteri di selezione, ma il testo di legge prevede che in attesa di tal decreto si possa procedere con le norme attuali per la valutazione di titoli e pubblicazioni.

    RispondiElimina
  139. @ ultimo anonimo
    quello che chiedi può esser introdotto nei decreti attuativi.

    RispondiElimina
  140. Confidenze ministeriali.
    Il CIPUR oramai è sostituito dal CONPASS.

    RispondiElimina
  141. Caro Antonio, graize mille per i tuoi saggi commenti.
    Se fossi stato pratico con le procedure, non avrei chiesto consiglio/commenti in questa sede.
    Spero di essere piu' pratico con la materia oggetto del bando di concorso.
    Vi lascio alle cose serie.

    Idaros

    RispondiElimina
  142. @ Antonio
    Ma la possibilità che le pubblicazioni fossero oggetto di discussione nel concorso RTI, era poi passata?

    RispondiElimina
  143. @ Albert

    CIPUR quanto quota al borsino ministeriale?

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  144. @ tutti

    occorre anche che venga stabilito per legge la possibilità di bandire posti da RTD solo su profilo riferito al settore scientifico disciplinare cioè ING, IUS, SECS, etc... in quanto altrimenti il merito non sarà + premiato in questo paese.

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  145. @ APRI

    Ma adesso che non e' piu' necessario avere fatto 3 anni da RTDa per accedere ad un RTDb, ma solo 3 anni postdoc qualunque, quale sarebbe l'incentivo per le Universita' a bandire degli RTDa? Bandiranno sempre e soltanto assegni, e poi degli RTDb.

    Lo avete considerato quuesto?

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  146. @ renzino
    veramente noi temiamo il contrario.

    perché dovrebbero bandire RTDB quando con gli A hanno lo stesso servizio a un costo più basso e non si devono impegnare per un futuro a lungo termine?

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  147. @ renzino l'europeo

    e chi non ha 3 anni di assegno che fa?

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  148. @renzino

    Inoltre gli assegnisti non contano per i requisiti minimi e non dipendono direttamente dal turnover 50%...temo che lo scenario più probabile sia proprio l'opposto (molti rtda, pochissimi rtdb)

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  149. scusa Insorgere, a Pisa ci sono rumors (di fonti certe) di un'altra tranche di RTI (circa la metà di quelli banditi ierlaltro)... saranno possibili anche se il 22 passa il ddl o saranno riconvertiti a RTD?
    secondo voi è impensabile che in attesa dei decreti attutaivi (che se si va a votare campa cavallo...)emanino un milleproroghe con dentro gli RTI fino al 2013 scusate se insisto ma le mie fonti sono politicamente addentro da troppi anni per dire cazzate: uno rischiava il rettorato..

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  150. Ragazzi, bisogna leggere la legge.
    Allora la propedeuticita' del RTDa e' venuta meno per chi ha usufruito per almeno 3 anni degli assegni di ricerca VECCHIO stile, o borse, o analoghi contratti in atenei stranieri. Per chi non ha avuto sta roba per un totale di 3 anni, si ricomincia da capo. Quindi, se va bene, 3 anni di RTDa e poi 3 di RTDb. Se va male, 4 di assegno, 3+2 RTDa, 3 RTDb...
    Per i vecchi concorsi e chi chiedeva se ora i colloqui possono vertere anche sulle pubblicazioni (in maniera ufficiale, visto che comunque lo facevano gia'): si, quelli, credo, banditi dopo l'entrata in vigore del collegato sul lavoro dovrebbero svolgersi cosi'. Ma di cosa si parla, di un centinaio forse?

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  151. @ siberia
    dopo l'approvazione della legge al senato si va alla firma del presidente indi in gazzetta ufficiale. poi ci sono i 60 (o 30 non ricordo) giorni di vacatio legis in cui la nuova norma non ha valore.

    quindi, realisticamente, se approvano il 22 si potranno bandire posti fino a fine febbraio/inizio marzo con le vecchie regole. poi basta

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  152. @ siberia
    peraltro gli RTD potrebbero esser banditi presto perché non necessitano di decreti attuativi. necessitano solo di revisione regolamenti d'ateneo

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  153. anche i RTD moratti consentono di saltare il RTDa
    Le rpocedure di reclutamento RTI possono continuare finche' le uni non emanano i regolamenti per RTD, assegni e chiamate. POtrebbe anche darsi il caso che di qui al 2013 le Uni non emanino tali regolamenti continuino a fare RTI? Boh, chissa'... Ma visto quanto hanno rotto le palle i RTI negli ultimi tempi, secondo voi si mettono farne di nuovi?

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  154. @ france
    ti sbagli.
    nelle norme transitorie e finali, se non le hanno cambiate, è scritto chiaro che dall'entrata in vigore della legge si potranno fare solo concorsi con le norme e per le figure contenute nel ddl. quindi niente più rti

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  155. Non sono sicuro che le cose stiano così: non riesco a trovare il testo approvato dalla Camera ma se l'art. 25 del testo approvato del Senato è rimasto uguale dall'entrata in vigore della legge non si potranno avviare altre procedure che non quelle della legge. La vacatio normalmente dura 15 giorni se la legge non prevede altro termine. Se mercoledì approvano, credo che di tempo per bandire RTI ce ne sia davvero poco....

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  156. @insorgere
    Art. 29.
    (Norme transitorie e finali)
    1. Fermo restando quanto previsto dal
    comma 2 del presente articolo, a decorrere
    dalla data di entrata in vigore della presente
    legge, per la copertura dei posti di professore
    ordinario e associato, di ricercatore e di as-
    segnista di ricerca, le universita` possono av-
    viare esclusivamente le procedure previste dal
    presente titolo.

    2. Le universita` continuano ad avvalersi
    delle disposizioni vigenti alla data di entrata
    in vigore della presente legge in materia di
    assunzione in servizio, fino alla adozione dei
    regolamenti di cui all’articolo 18, comma 1.

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  157. Assunzione in servizio io la leggo "chiamata di uno che ha vinto un concorso". Ma siamo proprio sicuri che sia giusta la mia interpretazione? Siccome non sono un dirigente del MIUR o di Universita', e quindi non ho le qualita' che mi permettano di essere circolarmente creativo, non pongo limiti all'incongurenza e quindi, contro la mia logica, dico che potrebbe anche darsi che finche' le Uni non emanano i regolamenti interni, qualcuno puo' pensare di continuare a fare RTI.

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  158. @ france
    il tuo è un tentativo di piegare la norma che personalmente apprezzo. tuttavia il testo è chiaro: potranno chiamare gli idonei e basta.

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  159. hai cambiato lingua, hai ripescato l'immagine di darth...che vuoi essere minaccioso?

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  160. @Insorgere

    Non ho capito: vuoi forse dire che gli Atenei potranno assumere (più che "chiamare") gli idonei (I e II tornata 2008) "fino all'adozione dei regolamenti di cui all’articolo 18, comma 1."? Ovvero dopo l'adozione di questi regolamenti non c'è più possibilità di assunzione per loro?
    A me sembra diabolica una situazione del genere che darebbe la stura
    una valanga di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato.

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  161. @ gennaro

    il ddl disciplina il percorso di assunzione/chiamata degli idonei su nuove basi rispetto al passato.

    dice anche, nelle norme finali, che in attesa dei regolamenti art 18 comma 1 si può procedere con le chiamate more solito. poi si procederà con le nuove procedure

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  162. off topic, ma è interessante..

    the disposable academic
    http://www.economist.com/node/17723223?story_id=17723223

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  163. @Idaros. Non te la prendere. La questione che hai posto è sensata e seria. Ma quando ti hanno già risposto, e non verifichi reiterando la stessa questione, questa perde di serietà. Un pò come la polemica innescata da bombadillo che aveva superato i limiti. Anche a questo mi riferito con quel, supponente lo ammetto, 'torniamo alle cose serie'.

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  164. @ insorgere delle 19.39 di ieri

    Nella legge 9 gennaio 2009 di conversione del decreto-legge 10 novembre 2008 figuravano queste parole: "La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale."
    Chiedo: il DDL che sarà approvato definitivamente dopodomani non andrà in vigore già il giorno successivo alla sua pubblicazione in G. U. perché tempi così immediati sono consentiti solo a leggi di conversione di decreti-legge o più semplicemente perché nel testo approvato dalla Camera lo scorso 30 novembre, che sarà anche il testo definitivo, non figura (evidentemente perché non lo si è voluto far figurare) un passaggio identico a quello che ho riportato della legge 9 gennaio 2009?
    Potreste, o tu o Bombadillo che è giurista, precisare se il periodo di vacatio legis sia di 30 oppure di 60 giorni?

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  165. @ ugo
    in questo ddl non c'è alcuna norma che ne acceleri l'entrata in vigore rispetto allo standard.
    gli amici giuristi mi dicono che lo standard è 15 giorni, dalla pubblicazione in G.U.

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  166. Scusate ,ho sentito parlare di giuristi .volevo avere da voi un giudizio in merito alla procedura tenuta dalla commissione per un concorso.Il concorso avrebbe dovuto svogliersi senza orali e scritti ma solo con l'illustrazione titoli.La commissione invece ha diviso l'illustrazione in due fasi: nella prima ci ha fatto chiesto di illustrare e specificare i Titoli dividendoli nei punti a,b,c etc come da decreto Gelmini e poi ha "interrogato " in un secondo momento i candidati alcuni su specifiche pubblicazioni da loro prodotte ,altri interrogandoli sul loro filone di ricerca ,E' stata una procedura corretta?

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  167. @ a tutti

    ma se tante università non hanno nemmeno i fondi per far diventare associati o ordinari chi già è a tempo indeterminato... mi sapete dire come fanno ad assumere i RTDb con abilitazione da PA se non riescono nemmeno a garantire una carriera a chi sta già dentro?

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  168. un commento sull'articolo dell'Economist postato da Anonimo. L'articolo in breve sostiene che così tanti PhD in America e altrove sono uno spreco perché l'accademia non ne ha bisogno..

    il solito populismo neoliberista travestito da argomenti razionali, la cui unica conseguenza è il taglio delle spese per ricerca e istruzione superiore.

    invece l'aumento del numero di Phd è un dato importante per il progresso della società.

    Se la società non riesce ad assorbire il numero di Phd "eccedenti" è un fallimento della società non dell'istituzione PhD.

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  169. Proseguiamo la disamina dei criteri di ripartizione della c.d. “quota premiale” del Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università, prendendo in considerazione i criteri relativi alla ricerca...

    http://cronaca.anvur.it/2010/12/alla-ricerca-di-un-premio.html

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  170. @ tutti

    Vi risulta che il MIUR abbia in programma a breve di assegnare alle sedi fondi destinati a bandi per posti da ricercatore a tempo determinato sia del tipo a che del tipo b, oppure le sedi dovranno attingere al FFO per quel tipo di bandi e quindi come pare a loro lo faranno o non lo faranno? E' una questione importante perché, se non saranno incentivate a bandire da fondi specificamente assegnati a tal fine, è assai probabile che non lo faranno

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  171. @ Untenured

    Stai scherzando? Se l'accademia sforna centinaia di esperti in trazione animale il problema sarebbe la societa` che si ostina a preferire i veicoli a motore?
    Mi sembra che l'articolo dica altre cose:
    a) le competenze aggiuntive di un phd non sono tali da giustificare l'investimento in 3/4 anni di studi ulteriori;
    b) il phd e` organizzato e strutturato secondo le esigenze ed i fini dei professori piuttosto che degli studenti

    Io condivido in pieno.

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  172. MA COSA DISCUTETE.....

    Mercoledì la legge sarà approvata!

    Dopo di che ... oltre alle promozioni già in essere l'unico modo per entrare sarà fare il portaborse a qualche ordinario potente. Quindi smette di scrivere ... chiamate l'ordinario più potente che conoscete e promettetergli di lavorare per lui chini e senza fiatare per 6 anni.


    Se lui nella sua benevolezza vi vorrà ancora bene (ovvero se non prende un nuovo cavallo nel frattempo) vi farà entrare come associato.

    Altre possibilità non vi sono.

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  173. Non capisco perché la maggior parte dei partecipanti a questo e altri blog di ricercatori precari (se non sbaglio) diano per scontato che l'abolizione del tetto al numero di pubblicazioni da presentare ai concorsi sia cosa buona e giusta. Secondo me invece porre un tetto è l'unico modo di far sì che la commissione si legga DAVVERO tutte le pubblicazioni di tutti i candidati. Inoltre è un modo di premiare la qualità e non la quantità: specie nelle scienze umane, troppi ne conoscono che si riciclano 400 volte lo stesso articoletto divulgativo di nullo valore pubblicato sugli annali dell'ateneo di Canicattì dove l'unico requisito per pubblicare è conoscere il barone di turno, che dirige la rivista. Inoltre non mi sembra un caso che le istituzioni accademiche internazionali più serie (dal CNRS a molte università americane)pongano un tetto peraltro molto basso al numero di pubblicazioni da inviare alla commissione. In un'epoca in cui siamo sommersi di pubblicazioni-spazzatura che ci fanno solo perdere tempo in sede di documentazione bibliografica, andrebbe incentivato chi pubblica magari poco ma bene, avendo qc di realmente nuovo e ben documentato da dire. Non vi pare?

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  174. @ Anonimo delle 19:35

    La cosa buona e giusta, almeno per quanto dibattuto tra soci APRI, sarebbe quella di contare tutte le pubblicazioni ISI in quella che il DDL individua come "preselezione". Il contare solo quelle ISI esclude l'annale di Canicatti' (ma anche quello di Bologna) ed i proceedings di conferenze... tutto materiale valutabile per altro a parte come "titoli". Per la valutazione bisognerebbe avvalersi (nei settori dove ha senso... ma si ricorra al CUN per sapere dove ha senso, non alla fantasia dei singoli) di h-index, che tiene conto del numero di articoli, delle loro citazioni medie, dove articolo e citazioni vanno prese sempre come pubblicate da riviste ISI, IF della rivista etc...

    Questo per la "preselezione". Ovviamente nella preselezione su puo' non tener conto delle pubblicazioni che non sono del profilo del bando.

    Per gli shortlist, e solo per loro, ha senso presentare un numero basso di pubblicazioni, a mio avviso tre andrebbe bene, da valutare separatamente con punteggio numerico. Questo darebbe modo alle Commissioni di leggere le pubblicazioni. Tale punteggio dovrebbe, insieme ad altri come la valutazione del seminario/interview, sempre numerica, andare a sommarsi a quella precedente che conteneva tutte le pubblicazioni.

    Viceversa il presentare da subito poche pubblicazioni non darebbe assolutamente modo ai commissari di leggerle! Pure a volerne presentare solo tre per candidato, ammettendo soli 20 candidati, sarebbero 60 lavori da leggere.
    Servirebbe quindi soltanto a livellare tutti, specie in presenza di punteggi e griglie numeriche, e poi a preselezionare chi si vuole.

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  175. è stato appena pubblicato un nuovo post. siete pregati di spostare lì la discussione.

    @ ugo
    hai perfettamente ragione: senza incentivi non bandiranno o bandiranno pochissimo. noi avevamo chiesto vincoli precisi, ma non ci hanno dato retta...

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