domenica 18 dicembre 2011

Bellissima Alessandria. Per la meritocrazia nei concorsi, 10 100 1000 petizioni


Nell'Italia delle cento città e delle cento università, una notizia che infonde speranza non viene dai grandi atenei di Roma, Milano, Bologna etc. ma da un piccolo ateneo di "periferia".

L'esito contestato di un concorso in economia politica alla facoltà di giurisprudenza dell'Università del Piemonte Orientale ha suscitato la risposta della comunità accademica, con in prima fila precari e ricercatori ma anche professori associati e ordinari, che ha fatto circolare una petizione capace di raccogliere numerose adesioni in pochi giorni attirando l'attenzione dell'opinione pubblica sulla vicenda.

Ebbene, oggi i firmatari della petizione hanno ricevuto la seguente comunicazione:

Gentile firmatario,
siamo lieti di comunicare che, in data 16 dicembre 2011, il Rettore Prof. Paolo Garbarino ha inviato ai sottoscrittori della Lettera aperta il seguente comunicato:

In merito al concorso per un posto di ricercatore di Economia politica bandito dalla Facoltà di Giurisprudenza di Alessandria, il Rettore, professor Paolo Garbarino, dopo aver effettuato una verifica degli atti, ha riscontrato irregolarità. Gli atti, pertanto, non sono stati approvati e sono stati rinviati alla Commissione giudicatrice. La Commissione è stata invitata formalmente a riconvocarsi per rinnovare la procedura concorsuale a partire dalla definizione dei criteri, in coerenza con la normativa vigente.

Ringraziamo il Rettore per l’attenzione prestata alla Lettera aperta e per la celerità e lo scrupolo con cui ha valutato la documentazione del concorso in oggetto. Nel ringraziarla per il suo sostegno all'iniziativa, rinnoviamo la speranza che questa vicenda contribuisca a diminuire la discrezionalità della selezione nelle procedure comparative per il reclutamento del personale universitario. Cordiali saluti.


Non possiamo che augurarci che l'esempio di Alessandria si diffonda come un'epidemia nel nostro Paese, segnando una svolta nel senso della meritocrazia nei concorsi come accade negli altri paesi europei e altrove nel mondo, a partire dai prossimi concorsi a ricercatore tempo determinato che inizieranno presto a svolgersi e per i quali le prospettive sono tutt'altro che beneauguranti. Molti di questi nuovi posti a tempo determinato infatti finora sono stati banditi su profili ultra-particolareggiati e in tutta evidenza "tagliati su misura" come un abito di nozze, e non emerge con chiarezza quando siano davvero legati a progetti di ricerca finanziati dall'esterno con fondi extra-statali.

Se non si avrà tale svolta meritocratica, come purtroppo tutto lascia presagire, l'Italia sarà condannata alla marginalità e al declino, più di quanto lo sia già oggi.

Alessandria però indica una nuova strada possibile. Non è che l'inizio?



121 commenti:

  1. ricordiamo che di casi analoghi ad Alessandria se ne sono verificati e continuano a verificarsene a decine.
    ci auguriamo che questo costituisca un precedente che funga da deterrente per i commissari di concorsi che volessero tornare a barare al tavolo da gioco.

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  2. Di contro, leggete cosa scrive il (professore ordinario) Angelo Panebianco sul Corriere della Sera di oggi, a proposito della norma che (finalmente!) obbliga i commissari ad adottare i punteggi numerici al posto dei giudizi nei concorsi da ricercatore:

    "Per fare un esempio, apparentemente marginale, consiglierei al neo-ministro dell'Università, Francesco Profumo, che è anche un mio collega, di leggere con attenzione le norme da poco varate che regolano certi concorsi (per esempio, i concorsi da ricercatore). Scoprirà che il loro effetto principale è di fare prosperare l'industria dei ricorsi, di dare tanto lavoro agli avvocati e ai Tar. Sono certo che se, dopo avere letto quei regolamenti iper-barocchi, il ministro ne chiedesse conto a chi li ha messi a punto nei dettagli, si sentirebbe dire che quei regolamenti rispondono alla esigenza di garantire la «legalità» e la correttezza dei concorsi. Niente di più falso. Quelle norme nulla possono pro o contro la correttezza. La loro assurda complessità garantisce solo l'incertezza del diritto, l'opacità dei procedimenti, la moltiplicazione delle dispute. Non c'è quasi nessun ambito in cui operi l'Amministrazione che non abbia queste caratteristiche"

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  3. Se fosse Whitebread invece che Panebianco, avrebbe anche qualche ragione. Purtroppo invece e' Panebianco e fa ridere, e anche un po' piangere invero.
    Del caso Alessandria, bene come no, ma occhio ad entusiasmarsi: e' solo un caso, del quale conosciamo, in fondo, quello che ci e' stato raccontato...

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  4. A pagare comunque sarà sempre comunque e solo un/una giovane che meritatamente o no dovrà muovere le chiappe e cercarsi un altro lavoro per guadagnarsi la pagnotta.
    Per la cricca della commissione ovviamente non cambierà niente, solito ufficio, solito stipendio, solita tredicesima e solito potere.

    Non che voglia difendere chi è indifendibile ma da qui a cantare vittoria il passo mi sembra lunghetto.

    Occhio alla guerra tra ultimi, è ciò che vogliono e cercate di non fraintendere per una volta il post di un troll.

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Beh, io al contrario sono contento di sapere che un Rettore abbia ascoltato delle voci fuori dal coro. Anche se e' alquanto curioso notare che saranno gli stessi docenti a dover giudicare; e' come se ci fosse stato solo un errore procedurale. Ma si e' creato il precedente, cosa fondamentale, e state certi che le orecchie saranno tirate ai tre. Nessun commissario vuole accadano cose di questo tipo nel suo concorso.

    Con l'enorme discrezionalita' che hanno gia' i commissari, bisogna lottare prima di tutto sull'applicazione scrupolosa delle norme - che non e' poca cosa gan - cosa che giustamente persegue con forza APRI.

    Una domanda agli amici molto competenti del blog. E' evidente che le logiche localistiche la fanno di nuovo da padrone. Basta confrontare un concorso RTI con uno RTD a un anno di distanza. Noterete come il primo sia oggetto di larga partecipazione anche fuori citta'/regione dove il concorso e' stato bandito, il secondo no.
    Bene la domanda e': ma per voi e' legittimo che un commissario, magari Presidente, abbia non solo relazioni di supervisore di dottorato ma spesso pubblicazioni a doppia firma con uno dei concorrenti?

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  7. @ciao

    c'è un modo per vedere il numero di domande arrivate per un concorso RTD? Quelle per i concorsi RTI si vedevano sulla vecchia pagina MURST, insieme alle commissioni, ma quelle nuove?

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  8. Non saprei dirti, onestamente. I parametri li ho ricavati dagli atti di alcune procedure pubblicate online. E sono alquanto inquietanti; in alcuni casi gli ammessi alla discussione orale dei titoli sono esclusivamente candidati locali.

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  9. @ ciao

    esistono precedenti in cui i TAR - facendo riferimento alla legislazione sull'incompatibilità dei giudici nei processi - hanno annullato concorsi proprio in relazione al rapporto intenso che intercorreva tra commissario e candidato.

    a volerle applicare le norme ci sono

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  10. ma per voi e' legittimo che un commissario, magari Presidente, abbia non solo relazioni di supervisore di dottorato ma spesso pubblicazioni a doppia firma con uno dei concorrenti?


    Mica si parla di relazioni amorose o di parentela ragazzi. Adesso cerchiamo di non esagerare. Se i lavori sono buoni a ragà, sono buoni.

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  11. Caro ganjalf, ma a te pare normale che un candidato lavori nello studio di un commissario? Perche` e` successo anche questo. Il conflitto di interessi non riguarda solo un cittadino di questo paese

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  12. Quindi secondo questo Panebianco non si fa ricorso perche` ha vinto una capra, lo si fa perche` non sono rispettate le regolette. Cioe` noi spendiamo una barca di soldi in avvocati perche` cosi` la commissione fa di nuovo vincere il candidato migliore e adesso anche il verbale e` scritto come si deve.

    Caro Panebianco, a parte fare a pugni con la logica, ma vergognarsi mai?

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  13. non sono un giurista; ho aperto dicendo che dalla scala nazionale si e' passati a quella locale e questo per il mio SSD e' un dato di fatto. E' un dato che volevo offrire alla riflessione, perche' se si ripete su scala ampia vuol dire che la comparazione va a farsi friggere; inoltre anche la tanto sbandierata importanza della mobilita' dei ricercatori che stanno costruendo l'identita' scientifica.

    Qui nessuno parlava poi di lavori buoni o meno buoni.
    beh, ganj, te la metto in termini diversi: non ti suonerebbe strano se il tuo supervisore di dottorato fosse il Presidente della commissione d'esame finale per il superamento dello stesso?

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  14. @ Michele, infatti sinceramente, ai concorsi a cui ho partecipato, in NESSUN caso sono state rispettate le regole e svolta una vera valutazione comparativa. Cionondimeno non ha mai vinto una vera capra. Alcune volte ha vinto chi era un filo meno titolato ma con pubblicazioni a meno nomi ed un sottosettore piu' attinente al Dipartimento che bandiva (fortuna che non si bandira' piu' come FIS/01 che comprendeva di tutto) altre volte il candidato vincitore era anche piu' titolato di me (ma il verbale sempre stilato more fallo canis). In nessun caso mi e' mai passato in mente di far ricorso sulla regoletta, ne a me ne' ad altri candidati.
    Stia tranquillo Panebianco... se non vogliono incentivare il lavoro degli avvocati si limitino a far le cose per bene.

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  15. la legge in vigore già prevede che i giudici (e quindi anche i commissari di concorso) devono essere del tutto imparziali e pertanto non devono aver intrattenuto in passato rapporti particolarmente stretti coi candidati. questo non vuol dire che non possono magari aver pubblicato insieme un articolo, ma che il rapporto non dovrebbe essere esclusivo.

    se il candidato paperino ha pubblicato il 90% dei suoi contributi con il commissario paperone, se si è laurea e dottorato con paperone, se ha avuto un assegno con paperone, se è stato nel prin di paperone, se ha partecipato prevalentemente a convegni organizzati da paperone...beh il conflitto c'è, è evidente e il commissario va ricusato o - altrimenti - è legittimo il ricorso qualora vinca paperino. su questo esistono diversi precedenti

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  16. insorgere guarda che poi ti denunciano.
    @Ganjalf
    A pagare sara' un giovane (paraculato) ma sono SEMPRE i giovani a pagare, di che ti meravigli? Chi ci mandavano in trincea nella Grande Guerra, quelli del '66 o quelli del '99? Pero' a me non va proprio che la guerra generazionale debba significare "salviamo prima i giovani, a prescindere dal merito, perche' i vecchi non pagano mai". O, peggio "bisognerebbe far pagare prima i vecchi che hanno rovinato l'Italia"... Perche' Ben Altro e' sempre pronto: a far rimanere tutto come sta.

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  17. Quindi la soluzione secondo voi quale sarebbe?
    Cioè se Paperopoli bandisce un concorso ovviamente NON si può vietare a Paperino di parteciparvi e francamente l'idea di imporre a Paperone di non essere in commissione mi sembra naif....credete davvero che fra i Paperoni d'Italia non si costituirebbe una società di mutuo soccorso per cui tu mi sistemi il mio a Paperopoli e io ti sistemo il tuo a Topolinia???? Deh se ci credete siete un po' ingenuotti!!! Inoltre non si può nemmeno dire che nel caso di rapporto stretto fra Paperone e Paperino chi fa ricorso debba necessariamente vincere, magari Paperino è il più bravo davvero!
    Infine non è vero che se il presidente ha molte pubblicazioni in comune con il vincitore allora deve essere ricusato, basta che lo dichiari nel verbale e la coscienza e... la fedina penale stanno a posto.

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  18. @ siberia
    andiamo con ordine:

    1 il ricorso si vince per vizi di forma, non per questioni sostanziali.

    2. non è vero che basta che lo dichiari, e non c'entra nulla la fedina penale. non di penale si tratta. semplicemente nel caso di un rapporto stretto non è imparziale e non può fare il commissario. così dice la legge e così dicono diversi tar che l'hanno interpretata correttamente.

    3. last but not least certo che si può proiber a paperino di partecipare! nel mondo civile è prassi consolidata che non si fanno concorsi nelle sedi dove si è avuto il phd. sarebbe igienico se ciò avvenisse anche da noi

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  19. Bravo Ganjalf ke hai il coraggio di dire quello ke pensiamo in molti!
    A pagare sarà solo una precaria, meno meritevole di altri e più paraculata di altri, ma pur sempre una precaria.
    I baroni non li tocca nessuno.
    Anzi la porcheria di Alessandria (perkè è una porkeria!) è uscita fuori solamente x una guerra di baroni e i primi firmatari della petizione sono baroni nemici del barone presidente della commissione di concorso.
    Attenti a non diventare strumenti nelle mani dei Baroni. In mano cosa ci resterà fra due o tre anni?

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  20. @ mariuccia
    informati prima di parlare. l'iniziativa in polemica con l'esito del concorso è partita da dei precari, in particolari degli altri concorrenti molto più meritevoli.

    quanto al fatto che ad esser stata segata è una precaria, beh e allora? non meritava di vincere. se avesse vinto sarebbe stata un'ingiustizia. quindi dobbiamo solo esser contenti che - per ora - tale ingiustizia sia stata sventata.

    a maggior ragione in periodo di crisi non si possono sprecare risorse su soggetti non meritevoli

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  21. fai attenzione insorgere ... io parlo di ki c'è dietro questa lettera.
    perkè analoghe lettere non sono uscite x concorsi più vergognosi di questo???

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  22. @Insorgere:

    1.appunto e se uno ha fatto il verbale perbenino col cavolo che vinci il ricorso.

    2.guarda parlo per esperienza: negli ultimi concorsi della mia facoltà è andata esattamente così, dichiaro che ho tot pubblicazioni a comune e ciao (P.S. non ho vinto io)

    3.Questo lo ritengo profondamente ingiusto e spero che sia anche anti costituzionale. Primo perchè per mille ragioni io devo poter ambire a diventare ricercatore dove ho fatto il PhD così come un altro sennò comincio a chiedere 1000 altri criteri di esclusione come per es. l'età perchè è ingiusto che un "normale" concorrente di 35 anni si debba confrontare con un 50enne (10 anni di CV non si possono confrontare con 25 anni)...se non si può discriminare per l'età non si deve poter discriminare neanche per il luogo dove si è fatto il dottorato. Secondo, fin'ora in Italia se non avevi fatto il PhD in un ateneo difficilmente ti prendevano in considerazione per il posto da ricercatore, quindi ora a 35 anni non mi puoi venire a dire:" scherzavo ora mi piace esattamente il contrario". Ebbè a tutto c'è un limite!!! 'Sticazzi!

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  23. @

    2. quei concorsi erano probabilmente impugnabili e i commissari ricusabili. se nessuno lo ha fatto beh, colpa dei candidati

    3. funziona così negli usa ed è una pratica sana.

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  24. @ mariuccia
    fai attenzione tu. io so come è nata quella petizione, e tutta l'iniziativa mediatica. tu sei sicura di essere informata?

    perché su altri casi non è successo? forse perché i candidati non hanno voluto sollevare la questione sui media?

    cmq, per la cronaca, il numero di ricorsi è salito notevolmente negli ultimi tempi

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  25. infine, cara mariuccia, è malsano pensare che dietro ogni cosa ci sia sempre un potere oscuro o un complotto.

    non è vero che tutto dipende dai baroni. se i precari si dessero una mossa, se non si rendesso complici dello sfruttamento, se denunciassero sistematicamente ingiustizie e abusi, le cose cambierebbero. dipende anche da noi

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  26. @ siberia
    ho dimenticato di risponderti sul punto 1.

    nei settori in cui si applicano gli indici bibliometrici fare un buon verbale vuol dire tenere conto degli indici. in tal caso è dura far vincere uno con h-index zero contro uno con h-index 10. e se lo fai, anche scrivendo un verbale perfetto, ti puoi beccare un ricorso e stai sicura che lo perdi. merito delle nuove regole che hanno introdotto gli indici.

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  27. @Insorgere
    3.in USA ci sono tante altre cosa molto diverse a partire dal "nomadismo" che antropologicamente non appartiene alla nostra cultura, e che invece sta alla base del fare il master a Washington, il PhD a New York, il PostDoc a Indianapolis e diventare Prof a Springfield, allora? dovremmo diventare USA-like anche come stile di vita?

    2.se gli uffici lo hanno permesso, visto che erano terrorizzati dai ricorsi, secondo me si può.

    1.ti faccio plurimi esempi?:
    -"si ha un h index più alto ma le sue pubblicazioni sono solo parzialmente attinenti al SSD"
    -"si ha un ha h index più alto e più pubblicazioni ma la vincitrice ne ha pubblicate 30 in 10 anni mentre l'altra 60 in 25 anni"

    Se non sai ancora che i Prof hanno 1000 risorse per aggirare l'ostacolo pecchi d'ingenuità.

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  28. in più io candidata non vincitrice non riesco proprio a capire perchè dovrei fare ricorso: spreco tempo e soldi miei per, nella migliore delle ipotesi, far mandare a monte la procedura, mica affinchè il posto venga assegnato a me!

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  29. senza contare che se individuano che sono io ad aver fatto ricorso posso giurare che non entrerò mai nell'Università italiana finchè campo! Ne' dove ho fatto ricorso ne' in tutti gli altri atenei del regno!

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  30. @ Siberia: sei intelligente, sii anche convinta delle tue possibilita'.

    http://www.ateneopalermitano.it/old/5506/art09.htm

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  31. e poi guarda come e' andata a finire per il tizio

    http://77.238.3.197:81/koredocenti/Scheda.aspx?id=38

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  32. @ siberia

    far circolare le intelligenze, inducendo gli studiosi a spostarsi transitando per più sedi nel corso della loro carriera è utile e importante.
    difendere il localismo italico è semplicemente miope

    il fatto che gli uffici permettano una cosa non vuol dire che è legittimo. gli uffici degli atenei spesso interpretano le leggi a casaccio. e ci sono fior di ricorsi vinti che lo dimostrano.

    quanto al resto, è evidente che a te preme solo salvare il tuo culo e non cambiare il sistema. questo ci pone su posizioni distanti e inconciliabili

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  33. ultima cosa: i professori non sono onnipotenti. siamo noi, con la nostre passività a renderli forti. non credere che semplicemente perché finora hanno imposto il loro volere a dispetto delle norme e della decenza sia impossibile impedir loro di continuare a farlo.

    è chiaro che se nessuno li contesta, se nessuno fa uscire articoli sui giornali, se nessuno fa ricorsi, se nessuno ricusa i commissari allora non vi è alcun freno all'arbitrio del baroname. ma, ripeto, dipende da noi.

    l'obiettivo non è e non può essere salvarsi individualmente. mi pare chiaro che quella strategia è perdente. l'unico obiettivo possibile è cambiare il sistema

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  34. Comunque resta il fatto che fare ricorso con la nuova legge sarà abbastanza rischioso. Per un posto da RTDa non ne vale la pena e fare casino per essere assunto come RTDb ti fa correre il rischio che poi trovino una scusa per non assumerti come PA, anche se hai largamente l'abilitazione.

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  35. @marc
    In parte hai ragione. E' proprio per questo che oltre a incoraggiare, sostenere e coadiuvare i ricorsi dei singoli, l'APRI cerca anche di stimolare il MIUR a far applicare le regole che gia'ci sono in modo omogeneo e, per quanto possibile, onesto.

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  36. @ insorgere

    Nota a margine.

    Tutte le modifiche sono sempre possibili.
    E' possibile obbligare alla mobilità interuniversitaria (o anche no);
    è possibile prendere in considerazione indici bibliometrici (o anche no);
    è possibile deliberare una gerarchia a priori per tipo di pubblicazione (o anche no);
    è possibile calcolare la produzione solo sui tot ultimi anni (o anche no);
    è possibile escludere da ogni valutazione la didattica (o anche no);

    QUELLO CHE PERO' E' SOTTO OGNI PROFILO INGIUSTO E' CAMBIARE LE REGOLE DEL GIOCO A PARTITA IN CORSO, SENZA LASCIARE UN PERIODO DI TRANSIZIONE AFFINCHE' TUTTI POSSANO DECIDERE DI IMPEGNARSI SECONDO LE NUOVE REGOLE.

    Secondo una metafora che tu avevi usato in un precedente post, chiedevi se in una gara di nuoto non fosse buona cosa che i sistemi di selezione potessero scegliere i migliori, magari un campione olimpionico. Ecco, seguendo quella metafora ti dico che le modifiche concorsuali vagheggiate o già prospettate nella legge rischiano semplicemente di premiare chi per caso, alla partenza galleggiava già a metà piscina.

    Così, se a vent'anni mi si dice che mi dovrò spostare di università in università fino a trovare, forse, un'adeguata collocazione, bene, mi regolo di conseguenza. Se a 40 anni, con famiglia e mutuo mi dicono che sarebbe una bella cosa (infatti la fanno in America!) che mi debba spostare dove capita, beh, non rispondo solo perché sono un gentiluomo..., ma pensa pure ad una risposta alquanto maleducata.

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  37. AZHOK

    è dalla notte dei tempi che gli universitari si spostano in giro almeno per l'Italia, fai una ricerca sui curricula degli accademici degli anni 1930.. fa parte della professione, non è una roba amerikana. L'incacrenimento localista è una degenerazione degli ultimi anni.

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  38. il fatto è che io, a 37 anni con famiglia e mutuo a carico, mi posso spostare per un RTI o per una tenure, ma per un RTDa manco prendo in considerazione l'idea.

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  39. motivo per il quale le partecipazioni ai bandi sono crollate.

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  40. vabbè questa è una situazione individuale per quanto diffusa.. certo i problemi dell'Italia ci sono (affitti cari, stipendi bassi)..

    ma non è che per concorsi pubblici a Bankitalia o perfino alle Poste o all'Agenzia delle Entrate assegnano i posti sulla base della residenza d'origine.. perché gli universitari dovrebbero avere questo privilegio di sedentarietà?

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  41. ma io sono d'accordo, figurati.
    ne facevo una questione di scelta personale: se mi dai un posto fisso (bankitalia, poste, agenzia entrate) io mi sposto anche a brunico.
    se la posta in gioco è un contratto triennale dopo il quale mi ritrovo a vendere krapfen per strada, preferisco aprire una pizza al taglio sotto casa mia.

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  42. cmq il discorso delle regole che cambiano durante la partita c'è e non va ignorato: ogni riforma che si voglia proporre non può ignorare l'esistenza di un transitorio.
    Valeva per la 240 (che infatti se ne è fottuta e ha messo all'uscio tutta la nostra generazione) e deve valere anche per future riforme.

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  43. infatti noi siamo contro la precarizzazione dell'ingresso voluta dal maledetto duo Moratti-Gelmini

    una vera meritocrazia e mobilità si può ottenere solo offrendo posizioni solide e permanenti di ingresso (come del resto accade ovunque in Europa e pure negli Stati Uniti).

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  44. quando sento parlare di "transizione" mi puzza di ope legis e sanatorie varie..

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  45. "Ma se siete stati sempre favorevoli all'eliminazione delgi RTI!!!!!"

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  46. @ Untenured

    Transizione qui non significa affatto ope legis o simili.
    Faccio un esempio diverso. Fino a l'altro ieri un certo RTI(1) si è smazzato quintali di didattica, anche se non era obbligato a farlo, ma lo ha fatto perché ciò rappresentava un merito agli occhi dei colleghi di dipartimento. Un altro RTI(2) invece, sfruttando l'ampia libertà concessa dal contratto, non ha perso tempo ad insegnare, ma ha vagabondato a presentare papers fuori e dentro Italia. Entrambe le scelte possono avere senso, intrinsecamente. Solo che fino a l'altro ieri RTI(1) ha agito secondo le regole stabilite nel gioco, RTI(2) ha agito in modo borderline. Ora, si può ben decidere che aver presentato un sacco di papers con relativa pubblicazione di atti è cosa altamente meritevole, mentre dedicarsi a studenti e laureandi ha un valore del tutto trascurabile. A me può anche star bene, anche se ho qualche dubbio sui benefici per l'istituzione universitaria a lungo termine. Solo che se si stabilisce di colpo che queste saranno le nuove regole di selezione, senza concedere una fase di transizione in cui RTI(1) possa mollare la didattica e buttarsi a caccia di convegni con pubblicazione d'atti (o simili) si commette un'ingiustizia.

    Concretamente, anche se uno se ne sbatte del punto morale, questo implica che tutta la classe dei RTI(1) tenderà a far quadrato per remare contro l'applicazione delle nuove regole (anche se, magari, esse sono ritenute intrinsecamente più valide delle vecchie). Questo, mutatis mutandis varrà anche per altri ruoli.

    L'assenza di un meccanismo di transizione rende tutti i 'vecchi' (gli insider) tendenzialmente ostili all'innovazione, e ciò non è un bene per nessuno.

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  47. france

    non è che "posizioni permanenti" debba essere per forza sinonimo di RTI

    gli RTDa sono praticamente dei post-doc con un pò di teaching (lo dice il MIUR stesso), i RTDb nessuno li bandisce a livello locale per varie ragioni.. per questo bisognerà escogitare qualcos altro per rendere un minimo attraente la carriera universitaria in questo cavolo di paese.

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  48. Ovviamente facevo la caricatura dell'anti-aprista.
    Diciamo pero' che se di RTDa e RTDb se ne facessero un numero significativo, e bene, non sarebbero cosi' male come "ingresso". Cosi' come se la posizione stabuile di entrata fosse davvero il PA, da non raggiungere a 55 anni ma a 35-40...
    "Vabbe', state sempre alle seghe mentali..."

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  49. Untenured, "famo a capisse".

    una norma in tal senso per esempio è stata quella che ha permesso l'accesso agli RTDb anche a chi aveva assegni di vecchio tipo e non solo previo triennio RTDa.

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  50. @France

    se per esempio si eliminassero ste cagate di RTDa e si facessero tranches di reclutamento straordinario di RTDb stile "Mussi" (o agganciati a bandi tipo RyC come da proposta APRI) agganciate in percentuale al numero di precari over35 esistenti allora si potrebbe anche imporre la sede differente dal PhD.

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  51. lassie

    infatti a me quella norma fa abbastanza schifo.. è corporativa, anti-merito e mette i vecchi precari contro i giovani.. solo i nostri geniali parlamentari (di destra e di sinistra) potevano partorirla

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  52. lassie

    i posti per un reclutamento straordinario - proprio nello spirito Ramon Y Cajal spagnolo - servono a rilanciare l'università italina immettendoci gente brava e motivata, anche dall'estero, non a sanare i precari esistenti over o under 35.

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  53. @Unt
    la norma che ti fa schifo è passata con un emendamento partorito dall'associazione di cui fai parte anche tu

    riguardo il reclutamento straordinario, non capisco perché pensi esista una dicotomia tra la gente "brava e motivata" e i "precari esistenti over o under 35".
    Io credo sia doveroso bandire a stretto giro qualche migliaio di posizioni RTDb, con selezioni fatte per bene e monitorate da MIUR o da ANVUR o da chi volete voi, secondo le disposizioni contenute nella 240 (bandi pubblicati sul sito EU, etc. etc.).

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  54. infatti l'ho contestata quella norma, non hai seguito dibattito recente :-) idem la questione di come formulare la richiesta del reclutamento straordinario

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  55. Sono d'accordo con Lassie. Adesso bisogna battersi per avre un finanziamento serio del RTDb.

    Altrimenti gente, magari idonea per RTDb, e' disposta ad accontentarsi del RTDa (e questa e' la vera sciagura per i giovani, completamente chiusi da chi ha 10 anni di attivita' scientifica in piu').

    RTDb! Tanti e subito!

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  56. E, a parte i problemi di budget, chi sara' il piu'deciso oppositore alla manovra "RTDb! Tanti e subito!"?

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  57. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  58. per amor di precisione di B ne sono stati banditi 2, entrambi dallo IUSS di pavia

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  59. http://www.rete29aprile.it/images/UPPATI/confronti_ffo_2008-2011.pdf

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  60. @ciao
    ti descrivo la mia situazione che è emblematica di quello che tu dici e di quello che descriveva Max qualche post fa:
    34anni, 30 articoli su riviste internaz. h index 10, esperienza all'estero etc etc.
    Prego Iddio che esca un RTDa perchè:
    1.Gli RTDb saranno 4 in tutto il mio ateneo e 4 sono troppo pochi per non andare ai figli di
    2.nel mio gruppo c'è un bravissimo ricercatore di 45 anni 87 articoli h index 19 che non sa se diventerà associato prima di 3 anni, ergo, io, anche se ci fosse sarei stupida a prendere un RTDb perchè arrivata alla fine con la mia bella abilitazione dovrei scontrarmi con lui e me ne andrei a casa. Così diligentemente mi metterò in fila sperando nell'RTDa così facendo passare 6 anni (o più) magari lui sarà diventato associato e avrò qualche chances che a fine RTDb io possa essere presa in considerazione per il posto da PA.

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  61. @ Siberia continui a sbagliare. Se ti prendi un RTDb non devi competere con NESSUNO all'infuori di te stessa. Il budget ed i punti organico sono gia' impegnati. Ti e' stato spiegato tantissime volte ma e' un concetto che pare non farsi largo in molte illuminate menti di ricercatori italici. Ma se non si fanno largo concetti semplici come si pretende di fare ricerca riguardo argomenti complessi?

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  62. @ salvo
    in teoria hai ragione, de facto la realtà è più complessa. se alla fine del triennio il dipartimento decide di allocare diversamente i fondi semplicemente ti segano ocn una scusa nella valutazione locale...e la partita è chiusa

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  63. @Siberia. Scolpisciti la risposta di Salvo in mente. I punti organico sono gia' impegnati.

    E' esattamente questa mancanza di convinzione nei propri mezzi la principale leva sulla quale 'giocano' i baroni. Inoltre dovrebbero essere loro a preoccuparsi di promuovere INDEX 19, non tu!
    Tu sei piu' brava di qualcuno? Bene, ti ho portato un esempio (che poi non hai commentato) di chi aveva protestato in maniera vibrata e non era stato affatto escluso...Io non aspetto che il prossimo concorso per tirare su un casino di dimensioni galattiche.
    Non abbiate timore! O nulla cambiera'.

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  64. @blog

    Qualcuno puo' spiegarmi se esiste a livello dipartimentale un rapporto pensionamenti/assunzioni 'obbligatorio' oppure la spartizione avviene a livello di ateneo?

    Inoltre non mi sono ben chiare le norme che regolerebbero l'ammontare di RTDb. Spiegate, amici competenti, spiegate!

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  65. ottimo commento ciao, è questo lo spirito!

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  66. @ insorgere

    Circa il dettaglio delle mie idee su concorsi e ruolo regolatorio e di sorveglianza dell'ANVUR (upgraded to AQUIA = Autorità di Garanzia per la Qualità e l'Integrità Accademica), si tratta di concetti che fondamentalmente ho già espresso e che potrei rendere più formali, se proprio interessa.

    Ma adesso sono un po' off-line, in Italia, fine al 9 gennaio (ciò non toglie che ci posso pensare, e magari scriversi sopra un pezzo, ecc.).

    P.S.: dai vari Panebianco che hanno la licenza di scrivere e riversare nelle menti delle persone la loro povera ideologia (che non funziona in generale, ma soprattutto non funziona in Italia), non mi sono mai aspettato niente di buono, e niente ne verrà. Sono parte del problema, e non certo della soluzione, ed io li tratto come tali da tempo.

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  67. @ guri, ma se ho fatto in pieno il mio dovere, ed anche preso l'abilitazione, difficile mi seghino con una scusa. La scusa deve essere bella grossa! Altrimenti faccio ricorso e li sego io ;)
    una cosa sono le escamotage nelle valutazioni comparative un'altra e' il segare un candidato per "demerito", ovvero non aver raggiunto gli obbiettivi (che stanno nero su bianco).
    E' come in un concorso per RTI, facile e' far vincere il candidato con la meta' delle mie pubblicazioni ed indici, premiando contributi personali, originalita' e quant'altro, ma DIFFICILE e' dichiararmi inidpneo o con valutazione insufficiente se ho un bel tot di pubblicazioni, conferenze, citazioni, didattica positivamente valutata etc...

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  68. Gli unici a rischiare veramente sono gli umanisti, per il periodo troppo breve (tre anni) della RTDb che non consente certo il tempo per una ampia produzione libraria.
    Per i settori scientifici non si pone il problema, se hai le capacita' in quei tre anni puoi farle valere in modo inconfutabile.
    Insomma il problema e' marginale, al massimo fregheranno qualche umanista.

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  69. ops, intendevo marginale... per Siberia che non e' umanista.

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  70. no salvo, non è così.

    se vogliono segarti ti segano. anche perché il decreto relativo è estremamente vago. e non essendo una valutazione comparativa non hai termini di confronto. devono dire se vai bene oppure no, sta a loro.

    se han deciso di spendere i soldi altrimenti ti segano e pace. poi puoi fare ricorso, ma è dura...

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  71. Salvo, zucchero, sono lusingata che il tuo scopo in questo blog sia il ruolo di provocatore nei miei confronti...come ti ho già detto in passato, se vuoi risparmiare i tasti...per me i tuoi commenti se li porta il vento..., diversa e molto è invece la credibilità di Insorgere ai miei occhi, sebbene abbiamo visioni anche diverse...

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  73. @ max
    io ho voluto essere realista. però questo non vuol dire che non si debba lottare per cambiare le cose

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  76. non sono d'accordo.
    basterebbe premiare con più fondi i dipartimenti che assumono persone in gamba e punire con meno fondi quelli che assumono piante di ficus.

    in tal modo si creerebbe un circuito virtuoso e sarebbero i colleghi dello stesso dipartimento a vigilare affinché la commissioni scelga il migliore. perché se non lo facessero al giro successivo sarebbero loro a pagare, non avendo i fondi per assumere nei loro settori.

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  77. altra cosa essenziale è far si che le abilitazioni abbiano asticella alta, anzi altissima.

    più è selettiva l'abilitazione e meno è possibile esercitare l'arbitrio nelle selezioni locali.

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  79. @ France, lo so non ci so fare, ma resta in pista Insorgere, APRI non molla!
    Moi sibiri magnogna! (come si scrive in cirillico sul blog?)

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  80. si regà, insorgere ha ragione sul discorso della valutazione, ma io la questione del preferire un RTDa al RTDb non arrivo a capirla.
    intanto al massimo l'RTDa ti dura 5 anni.
    poi in ogni caso cominciano a fiorire ovunque limitazioni di tipo temporale sulle posizioni bandite (anni dal dottorato, anni dalla laurea, etc. etc.) oltre ovviamente al limite di 12 anni di precariato sancito dalla gelmini.
    boh, io se fossi nelle tue condizioni Siberia e mi venisse proposto un RTDb lo acchiapperei senza fiatare, altro che RTDa.

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  81. ah, su quest'ultimo punto sollevato da lassie sono ovviamente d'accordo.

    molto meglio il b. non ci piove

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  82. @ Lassie, ma certo ci mancherebbe. Non facciamo i surreali su ;)

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  83. @Siberia: non mi pare che Salvo ce l'abbia con te.
    Inoltre questa e'ultima comunicazione, visto che prima chiedi e poi ignori le risposte: forse vedersi sbattuta in faccia la realta' di persone che hanno fatto ricorsi e ce l'hanno fatta era realmente fuori dalla tua forma mentale.

    Ragazzi vi avevo chiesto delle delucidazioni sul budget, chi risponde?
    "Qualcuno puo' spiegarmi se esiste a livello dipartimentale un rapporto pensionamenti/assunzioni 'obbligatorio' oppure la spartizione avviene a livello di ateneo? Inoltre non mi sono ben chiare le norme che regolerebbero l'ammontare di RTDb. Spiegate, amici competenti, spiegate!"

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  84. @ciao

    non esiste un rapporto a livello dipartimentale.
    vige il blocco del turn over al 50% a livello nazionale ancora per un bel pò, il che vuol dire che la metà delle risorse liberate con i pensionamenti se ne tornano dritte dritte nelle tasche del MIUR.
    con il restante 50% la spartizione viene fatta a livello di ateneo rispettando anche in quel caso dei rapporti PO/PA/RTD.

    Cosa vuoi sapere sugli RTDb? Non ci sono norme che ne regolano l'ammontare a scala nazionale; purtroppo come APRI tentammo di far passare un emendamento contenente delle "quote" RTDb/RTDa, ma fu inutile.
    Alcuni atenei (vedi pisa) sono riusciti a dotarsi di uno strumento simile, ma sono casi isolati, prova ne è il rapporto di 1 a 100 per ora esistente tra RTDb e RTDa.

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  85. Inoltre, avrei una proposta per APRI. Non so se dal punto di vista normativo e' tecnicamente possibile, ma non si potrebbe fare in modo di bandire solo RTd 'neutri' e poi decidere in base alla qualificazione del soggetto se appartiene ad a o b? Anche solo provocatoriamente proporla, perche' altrimenti davvero bandiscono solo a.

    Non dimentichiamoci che anche per i piu' giovani e' un bidone l'RTda: vedere uno alla soglia o over 40 con il doppio dell'esperienza competere con uno a cavallo dei trenta non e' giusto e svilisce la legge.
    Se uno ha i requisiti del b non dovrebbe partecipare ad a. A patto che bandiscano, ovviamente...
    Inoltre l'rtda e' un ulteriore aspetto di baronaggio, servitu' intellettuale etc. piu' ricattabile di b, senza dubbio. Quindi i baroni preferiranno sempre bandire a e non b a prescindere dal dato anagrafico.

    PS @ insorgere: secondo te le graduatorie di accesso alla discussione dei titoli devono essere numeriche? Cioe': possono esporre una graduatoria senza numeri accanto?

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  86. @ Siberia: ovviamente ho esagerato un po', ma e' solo per scuoterti...si capisce che sei bravo/a, ma non devi avere timore, non fare l'agnellino in mezzo ai lupi...

    @ lassie: grazie, ora mi e' chiaro. E' evidente che poi sta alla bravura del dipartimento dire all'ateneo: "qui vanno in pensione in 4, 2 o 3 dovresti darmeli..."
    Si ma adesso fate/facciamo bene come associazione a protestare sul dato percentuale rtdB/A, credo sia il punto fondamentale. Una chiave per aprire la porta e' forse il fatto che e' ingiusto per i giovani; la Gelmini aveva proposto l'a come postdoc, se partecipa uno con 10 anni di esperienza che speranze ci sono per un giovane?

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  87. @ciao
    la proposta non è ricevibile non fosse altro perché al momento del bando devi stanziare cmq le risorse per la chiamata, quindi devi sapere da subito se si tratta di un b o di un a.

    rispetto a quanto dici tu, noi stiamo cercando di muoverci per richiedere un finanziamento straordinario di RTDb proprio perché gli atenei non sembrano intenzionati a bandirne (vuoi per soldi, vuoi per convenienza).

    sulla partecipazione: è difficile "proibire" a qualcuno di partecipare ad un concorso; si può fare includendo nel bando dei limiti anagrafici, come hanno fatto a cagliari, ma la questione è delicata e rischia di mettere i precari uno contro l'altro.
    stai tranquillo che se bandissero gli RTDb a centinaia, tutti coloro che hanno alle spalle almeno 3 anni di assegno di ricerca old style, parteciperebbero a quelli e non si sognerebbero di prendersi un RTDa!!! (esclusa Siberia ovviamente... ;-) )

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  88. lassie: si la strada e' giusta. Credo che una massiccia richiesta di rtdB sia la medicina alla confusione che sta montando. Il caso di Cagliari va preso come dato di fatto sul problema della generazione b, non solo dimenticata, ma anche esclusa.

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  89. http://temi.repubblica.it/micromega-online/guida-alla-sopravvivenza-del-ricercatore-precario/

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  90. sulla partecipazione: è difficile "proibire" a qualcuno di partecipare ad un concorso....

    scusate ma non si proponeva di escludere i locali.


    PS: La mia ovviamente è una provocazione (per insorgere, non per forza cattiva).

    Per il resto se l'ANVUR/CUN facesse uscire i criteri definitivi (per SSD) per le abilitazioni, questi potrebbero rappresentare un primo criterio di accesso per RTb.
    Così si taglia la testa al toro e si hanno RTb almeno del livello dell'associato.

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  91. Comunque Alesandria non è l'unico caso in cui il rettore ha rimandato indietro atti con la conseguenza che poi la stessa commissione ha riconfermato l'esito iniziale, ovvero con nessuna conseguenza tangibile.

    Anch'io credo che la vicenda sia stata spinta da qualcuno che conta.

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  92. per la cronaca sono usciti 62 bandi td (mi pare tutti A) alla statale di milano e con bandi che sembrerebbero corretti a prima vista.

    10 posti a venezia, ma non ho controllato i bandi

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  93. Scusate la domanda fuori confine ma è giusto valutare fuori misura l'attività didattica vs indici bibliometrici considerando che spesso all'assegnista dottorando non viene dato accesso alle ''aule'' e che un futuro ricercatore (parlo soprattutto vecchi TI) dovrebbe innanzitutto essere bravo a ricercare.

    Intendo dire se pippo si presenta ad un concorso con 30 lavori attinenti l'SSD e 0 didattica e pluto con 15 lavori + didattica. Come fare, chi è er mejo?
    Lo stesso varrà per future abilitazioni in cui RTI saranno sicuramente avvantaggiati rispetto a noi merdaccione in termini di didattica.

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  94. per le abilitazioni la didattica non conta, non è proprio presa in considerazione

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  95. ma negli ultimi concorsi RTI il più delle volte ha contato più la didattica delle pubblicazioni.

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  96. Ieri sera l'uomo macchina era da Lilli. Alla fine ha detto: "Siamo impegnati a chiudere coi decreti attuativi. Ce ne sono due particolarmente importanti che siamo in procinto di sottoporre alle commissioni parlamentari". Di quali può aver voluto parlare?
    Intanto giunge notizia che sostanzialmente la Cdc ha avallato la scomunica del cartaceo; dunque per uno dei due pilastri mancanti per l'avvio dell'abilitazione è fatta. Il più sconcio casino riguarda in compenso l'altro, sui criteri valutativi. Ma corre anche voce che l'uomo macchina abbia ripreso in mano quello imbucato dalla povera disgraziata l'11 novembre

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  97. @ Marco, furtunatamente la CdC ha avallato. Questo per tutti i pessimisti che criticavano il fatto che si tirasse dritto sul punto.

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  98. Non rivalutiamo per un solo istante la disgraziata, ha rischiato di brutto e comunque, considerata la reazione del CdS, ha fatto perdere almeno 2-3 mesi. Meglio che sia finita così, ora, dopo i diluvi di tempo che si sono persi, conta solo che a giugno parta davvero la prima abilitazione

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  99. io ancora non ci credo. prima di ottobre non parte nulla, è na vita che ve lo dico

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  100. cmq nuntio vobis gaudium magnum: altri due apristi sono passati al lato oscuro!!

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  101. http://coordinamentoprecariuniversita.wordpress.com/2011/12/21/che-fare/#more-1108

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  102. @ Marco, tempo perso per una giusta causa in questo caso. Tanto come dice guri, prima di ottobre 2012 non si sarebbe comunque partiti.

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  103. Sì, ma perseguibile (almeno in Itaglia; ma siamo in Itaglia) solo nella cornice della volontà criminale della disgraziata di far partire la prima abilitazione non a ottobre 11 (come, se mai si fosse voluto, sarebbe stato possibile, e come ha raccontato che sarebbe accaduto, coprendosi di ridicolo e di vergogna, fino a un mese prima che togliesse il disturbo), ma a ottobre 12, e se possibile ancora più tardi, e se possibile mai. Ovvio poi che resti perfettamente legittimo tifare, come me, perché parta il prima possibile (e ho già perso di brutto), o, come insorgere, perché parta il più tardi possibile. Perfettamente legittimi entrambi i tifi, perché ognuno, in ultima analisi, si fa le fazende sue

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  104. @ Marco discorso condivisibile e maturo.
    ma per te e' piu' giusto rinviare le abilitazioni per chi ha gia' un posto e aprire possibilmente spiragli per RTDa e soprattutto b - la battaglia fondamentale in questo momento - o viceversa?

    Metaforicamente: cerchiamo di far entrare chi merita nel palazzo prima di far salire al secondo piano chi e' gia' dentro...

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  105. @ ciao

    Il punto è che, se e finché non si sblocca l'abilitazione, mi pare languano totalmente anche i bandi RTDb (ad esempio, nella recentissima infornata dei 60 e rotti bandi a precario della Statale di Milano, ce n'è anche uno solo di tipo b? Mi sa di no).
    Io personalmente, considerata la mia produzione e la mia età, ritengo (o, visto chi comunque ci sarà a decidere in commissione, mi illudo) di essere più tagliato per la chance-abilitazione, ma non disdegnerei certo un posto di RTD senior. Ma il fatto è, ripeto, che (almeno finora questa è la nettissima impressione) o partono insieme o restano entrambi al palo

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  106. gli RTDb non sono bloccati per colpa del decreto per le abilitazioni, sono cose disgiunte.
    nulla vieterebbe di bandirli sin da ora (un paio ne sono usciti); il problema è economico e di "politiche universitarie".

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  107. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  108. @ Marco
    A me e' chiara solo una cosa: diventare direttamente associato passando dall'abilitazione credo sia un'utopia. Non ti ti auguro di prendere l'abilitazione subito, sarebbe una disdetta; potresti poi restare al palo, perche' l'effettiva chiamata degli abilitati sara' a livello locale e il rapporto abilitati/posti non sara' certo 1 a 1.. I ricercatori TI gia' adesso ostacolano con ogni mezzo l'immissione degli RTd, consapevoli del fatto che la partita si giochera' a livello locale Ragiona su questo aspetto non secondario.

    Se a me offrisero domattina l'abilitazione o un b non dubiterei un attimo per il b. In questo senso condivido pienamente la strategia di APRI rispetto alla richiesta massiccia di finanziamento tipo B o di un rapporto certo tra a e b (ancora meglio). Questa e' l'unica vera possibilita' che abbiamo di non perdere il treno. Forse l'ultimo.

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  109. @ Marco

    Quindi chi ha la versione finale del Regolamento "abilitazioni"? Se dici che la CdC lo ha fatto passare senza obiezioni, ce lo dovremmo aspettare in G.U. a breve: chi sa qualcosa?

    Sul Regolamento "criteri", io rimango dell'idea che nessuno (i.e. il CdS) poteva iniziare a valutarlo senza conoscere il testo definitivo del Regolamento "abilitazioni": chi ha qualche piezz'e carta in più?

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  110. @ Renzino

    Mi è stato detto che il regolamento sarà in G. U. non oltre il 15 gennaio

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  111. Grazie; ora però sarebbe interessante sapere se il CdS comincerà a dare il proprio giudizio sul testo mandato dalla Gelmini, o se Profumo vuole intromettersi già prima di questo stadio.

    Vabbè, è un po' troppo, forse, ma volevo solo scandire i punti in questione...

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  112. @ Renzino

    Ho colto varie voci secondo cui il testo imbucato alla volta del CdS dalla poverina l'11 novembre sarebbe stato ritirato, o perlomeno l'homme machine lo avrebbe modificato o lo starebbe modificando

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  113. Aha! Allora siamo d'accordo: converge con il fatto che la Gelmini non avrebbe potuto mandare il testo al CdS quando lo ha fatto, in Novembre.

    A questo punto ritengo che Profumo se la giochi con una decina di altri numeri di telefono, dai quali, ovviamente, noi e tutto il pubblico pagante siamo esclusi. Vabbè, vedremo a suo tempo, quando il CdS manderà il primo round di obiezioni...

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  114. A me e' chiara solo una cosa: diventare direttamente associato passando dall'abilitazione credo sia un'utopia.
    Certo e sarà triste vedere assegnisti al palo con CV migliori di neo-associati.
    Come al solito verranno rafforzate le garanzie ai garantiti e a noi verrà chiesto di pulire il pollaio.
    Scusate ma alla fine per noi ci sarà quello che abbiamo sempre chiesto una selezione tosta, basata sulla meritocrazia per il miglioramento del sistema.
    Poi che venga applicato da una generazione in poi questo non conta.
    La realtà è che i giovani (ormai non più) devono pagare.

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  115. Io sono invece dell'idea di puntare subito all'abilitazione.
    Poi per l'associatura me la gioco sulla quota da riservare agli esterni.

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  116. Dipartimento per l'Università, l'AFAM e per la Ricerca

    DIREZIONE GENERALE PER L'UNIVERSITA', LO STUDENTE E IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO

    AVVISO



    Si comunica che in data 23 dicembre 2011 è stato registrato il Decreto relativo al Piano straordinario 2011 per la chiamata di Professori di II fascia.

    Seguirà la comunicazione agli atenei relativa alle rispettive assegnazioni.
    Roma, 23 dicembre 2011

    Il Direttore Generale
    Dott. Daniele Livon

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  117. Alessandria: una lezione per i prof su come gabbare ulteriormente il sistema...Scusate, ma il fatto di Alessandria ha insegnato anche un'altra cosa: che bisogna far firmare subito il decreto al rettore! Nell'ultimo concorso per un posto da ricercatore a tempo indeterminato in SECSP08 dell'Università di Parma i prof si sono guardati bene da lasciar correre il tempo prima della firma del rettore. Il concorso si è tenuto il 26 ottobre; la candidata interna vincitrice (Francesca Negri) era molto debole, quindi si è aspettato che i candidati più forti si piazzassero da qualche altra parte (cosa che non è avvenuta purtroppo per tutti). La commissione ha chiuso il concorso il 21 dicembre (a quasi due mesi di distanza dall'inizio del concorso) e tutto è stato firmato il 22 dicembre dal rettore con una incredibile velocità...La cosa meravigliosa è che mancano i verbali, è sparito dal sito internet della facoltà il bando e non è stata pubblicato preventivamente al concorso l'elenco dei criteri di valutazione dei candidati. Alessandria è stata una lezione per tutti, specie per chi vuole continuare a fare i propri interessi.

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