mercoledì 23 novembre 2011

Carissimo Savonarola....

Spettabile Ministro Profumo,
ci risiamo.
Ecco un link all'ennesimo bando RTDa contenente evidenti profili di illegalità ai sensi di quanto previsto dalla L.240/10 emanata dal suo predecessore Gelmini.

http://ingchim.ing.uniroma1.it/concorsi-e-borse/documenti/bando_Ric_TD_012011_rev%20AC.pdf

Anche questa volta, per l'ennesima volta, APRI provvederà a scrivere una letterina al Direttore del dipartimento incriminato e per conoscenza al Rettore dell'Ateneo e ai vertici del MIUR, in modo da cercare di tamponare una situazione che ormai è esplosiva.

Sono infatti mesi che la nostra associazione, in maniera assolutamente gratuita, sta effettuando un servizio di monitoraggio di tutte le procedure di selezione che i vari Atenei stanno avviando per verificare l'effettiva rispondenza delle stesse ai dispositivi di legge.

In buona o cattiva fede che sia (noi un'idea ce la siamo fatta), possiamo affermare che una buona parte dei bandi per RTD usciti finora sono infatti risultati ILLEGALI sotto differenti punti di vista:

- bandi contenenti profili di candidati molto più dettagliati che la semplice menzione del SSD di interesse;
- bandi che prevedono vere e proprie prove orali oggetto di valutazione;
- bandi che includono nella discussione dei titoli e delle pubblicazioni anche una valutazione delle competenze del candidato sugli argomenti di ricerca oggetto del finanziamento;
- bandi che non menzionano la fonte di finanziamento.

Inutile dirLe che per quanto i nostri sforzi possano essere grandi, non è questo il nostro mestiere (a differenza di quello dei funzionari del MIUR) e pertanto è probabile che i casi da noi individuati e affrontati siano solo una goccia nel mare dei bandi illegali attualmente usciti e magari anche scaduti e andati a buon fine.

Ciononostante siamo riusciti in molti casi a far correggere i bandi (nel caso degli unici due bandi RTDb finora usciti, presso lo IUSS di Pavia, non solo siamo riusciti a far correggere il bando inizialmente illegale, ma anche a far correggere il verbale di commissione con i criteri di valutazione, anch'essi manifestamente al di fuori della legge) a tutto vantaggio di procedure selettive democratiche, trasparenti e meritocratiche, come nello spirito della nostra associazione.

Con la presente avanziamo pertanto due proposte, non necessariamente alternative:
- la prima è che il MIUR inizi a muoversi seriamente e concretamente per porre rimedio ad una situazione di illegalità diffusa incancrenitasi in mesi di totale latitanza dei suoi funzionari (ivi compreso il nuovo DG Livon) e che vede i precari della ricerca come prima vittima: da questo momento infatti ci sentiamo legittimati nel ritenere LEI, in quanto Ministro, responsabile di quanto sta accadendo e accadrà in futuro;
- la seconda è che offra il posto (e lo stipendio) di Direttore Generale alla nostra associazione, visto che nei fatti stiamo svolgendo questa attività: ad occhio ci possiamo coprire 4-5 assegni di ricerca.

Cordiali Saluti

APRI

402 commenti:

  1. abbiamo un ministro serio? si vedrà da come risponderanno a questa sollecitazione e - più i generale - da come si comporteranno coi bandi illegittimi.

    la legge può piacere o non piacere, ma è legge. un paese in cui gli atenei scelgono di violare sistematicamente le norme di legge, emanando bandi illegittimi e poco trasparenti, è destinato al collasso.

    si cominci col rispettare la legge. poi, se del caso, questa potrà essere anche migliorata. ma il rispetto delle norme costituisce un principio di civiltà irrinunciabile

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  2. lo stesso principio, dura lex sed lex, va applicato per quanto riguarda ogni aspetto della vita universitaria.

    si veda per esempio il caso delle tasse che superano i limiti di legge. è assurdo e intollerabile che gli atenei violino sistematicamente la legge e che ci vogliano ricorsi per riportarli al rispetto delle norme.

    e questo a prescindere da ogni valutazione su quale sia il livello giusto di tassazione studentesca. la legge si applica e, se del caso, si può cambiare. l'idea di aggirarla o ignorarla è da barbari

    il miur non dovrebbe vigilare?
    http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2011/11/23MI23013.PDF

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  3. In che senso, insorgere, metti un obbligo di "vigilanza" in capo al Ministero?

    E' una questione "teorica" che avevo già aperto tempo fa, ma adesso colgo l'occasione per approfondirla.

    Di che portata sarebbe tale "vigilanza"? Come si effettua? Che basi (fonti) mi porti?

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  4. caro renzino,

    il miur gestisce il sito dei concorsi. il miur può e deve vigilare sulla correttezza dei bandi, rifiutandosi di pubblicare bandi illegali.

    il miur gestisce la distribuzione delle risorse, il miur può e deve fare pressioni per imporre agli ateni il rispetto della legge sulla tassazione universitaria

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  5. Mmmmm, mi stai facendo un quadretto da "bullo del villaggio" più che di relazioni giuridiche.
    Hai qualche argomento in più?

    Voglio dire: noi abbiamo un giudice - è il magistrato amministrativo.

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  6. sulle tasse è vero che la questione è più scivolosa e le responsabilità miur limitate.
    ma sui bandi davvero loro devono vigilare. se pubblicano un bando illegale sono complici.

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  7. Vabbeh, lascio perdere... però se qualcun altro vuole approfondire è benvenuto...

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  8. diamine renzino, per ogni bando bisogna fare ricorso? ma davvero? questo ti pare un sistema razionale?

    è possibile che gli atenei bandiscano alla kazzo e il miur gli pubblichi i bandi senza battere ciglio?

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  9. MA questo si chiama appunto Stato di Diritto: hai voluto dare alle Università autonomia nel bandire, cioè di fare quegli atti amministrativi a ciò preordinati? E allora adesso pedala, cioè beccati le conseguenze.

    Mi spiego: tutti possono (intanto) reclamare e anche andare dal giudice, come hanno fatto gli Studenti Universitari per la questione delle tasse, ma su quale base il Ministero dovrebbe esso stesso "vigilare", "omettere di pubblicare", ecc. ecc. ?

    Non so se mi sono spiegato - io cerco di approfondire la comprensione del funzionamento del nostro sistema - il che, tra l'altro, offre spunti per capire PERCHE' accade quel che accade.

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  10. Forse il MIUR non può fare la "ronda di quartiere". Però, di fronte ad acclamate violazioni, può fare circolari esplicative, indicare in dettaglio le modalità (in relazione alla legge esistente) e al limite "minacciare" l'azione del magistrato amministrativo. Potrebbe anche istitutire, in caso di gravi e manifeste violazioni, una commissione apposita (non credo questo sia il caso).
    Insomma quello che APRI in piccolo ha fatto inviando lettere, lo può benissimo e meglio fare il MIUR!

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  11. http://furiacervelli.blogspot.com/2011/11/diritto-alla-maternita-lo-decide-il.html?spref=fb

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  12. Nel mentre discutiamo, il corso
    placido dell'università italiana continua; ne è
    la prova la mail seguente che ho ricevuto da un
    collega che intende mantenere l'anonimato e che
    io provvedo a rendervi pubblica avendone
    accortamente e mefistofelicamente e forse
    italianamente cancellato i nomi e gli indirizzi
    di destinatari e protagonisti; sono una chimica e
    la cosa riguarda un settore disciplinare di
    chimica anch'esso reso anonimo; conosco bene
    alcuni dei protagonisti che attraverso questa
    lettera adesso sapranno che io so; e guardandoli
    metaforicamente negli occhi chiedo a loro e a
    voi: ma possiamo continuare cosi'?
    a voi l'ardua sentenza.

    Cari amici,
    la recente riunione di Roma (12 maggio) si è
    svolta con una partecipazione ridotta anche se
    molto qualificata.
    Omissis
    Ciò premesso è diventato urgente procedere alla
    scelta della commissione, già deliberata nella
    sua forma generale, del gruppo CHIM/XX che
    dovrebbe avere il compito di supervisionare le
    varie richieste di promozioni, come fatto negli
    anni passati, e fornire suggerimenti moderati e
    moderatori ai commissari che scelti per
    estrazione, hanno ovviamente un rapporto diverso
    dai commissari scelti per votazione dei colleghi
    di cui eravamo abituati ed il cui lavoro ha dato
    risultati in gran parte condivisi.
    Ho quindi ripetuto le norme di scelta e le
    candidature pervenute dalle varie zone d'Italia
    che qui riassumo:
    XXXX (Nord). XXXX (Nord-Est), XXXX (Centro), XXXX
    (Centro-Est). I presenti hanno tutti convenuto
    sulla bontà delle scelte effettuate e sulle
    regole generali che ci eravamo date e che sono
    state ribadite: i candidati sono stai scelti per
    un trienno, rinnovabili; si impegnano a non
    presentare la loro candidatura a commissari; si
    impegnano a lavorare con criteri simili a quelli
    già elaborati per i precedenti concorsi.
    Restano da scegliere i rappresentanti del Sud.
    Per quanto riguarda la zona Sud che era
    rappresentata da XXXX, ho contattato i due
    possibili candidati, prof. XXXX e prof. XXXX, che
    si sono dichiarati disponibili a risolvere a
    breve la scelta tra i due (degni) candidati in
    una riunione che si terrà a Catania entro la
    settimana. Ho parlato, dopo la riunione con il
    prof. XXXX che mi ha assicurato che entro la metà
    di giugno si riuniranno i colleghi della zona
    Sud-Est e sceglieranno il loro candidato.
    La commissione sarà operativa entro la seconda
    metà di giugno. Trasferirò allora il mio
    indirizzario (solo dei prof. in servizio) al
    collega XXXX(il meno giovane dei quattro
    suddetti, ma anche che risiede a Roma e che
    quindi ha il compito non semplice di reperire
    un'aula per le vostre riunioni) che provvederà da
    allora a farvi pervenire le informazioni utili,
    che saranno tante.
    Cari saluti
    XXXX

    Prof. XXXX
    Dipartimento di Scienze Chimiche
    XXXXXXX
    XXXXXXXX

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  13. Leggo: "fornire suggerimenti moderati e
    moderatori ai commissari che scelti per
    estrazione, hanno ovviamente un rapporto diverso
    dai commissari scelti per votazione dei colleghi
    di cui eravamo abituati ed il cui lavoro ha dato
    risultati in gran parte condivisi."


    Ora mi chiedo se il documento che hai nelle mani e' autentico. Perche' se lo e' ci sono gli estremi per una denuncia penale.

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  14. Certo ke si ... ma si tratta di una email, anzi di una email ke uno dei destinatari mi ha girato. Come si fa a dire ke è autentica?

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  15. @ Mariuccia, credo che la Polizia Postale abbia i suoi metodi validati. Conserva la mail e non la modificare.

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  16. La mail è stata inoltrata sulla mailing list UNILEX da un utente che la ha ricevuta. Nessuno può conoscere il reale mittente. Comunque, nulla di sorprendente, purtroppo.

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  17. Nel mio settore disciplinare esiste un coordinamento molto simile tra gli ordinari. Le decisioni su promozioni e bocciature avvengono tuttora in tale sede. Nei miei 10 anni di esperienza nessun concorso (nessuno) ha mai dato un risultato diverso da quello deciso in tale assise.

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  18. Conosco certi settori dove le decisioni fra ordinari si potevano prendere in una cena (così almeno c'era il lancio di pastasciutta come estrema ratio). Decisione a tempo X + 4 anni.

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  19. scusate, qualche esperto di materia legale potrebbe spiegarmi quali sarebbero gli estremi della denuncia? Ovvero dov'e' il reato. (sono poco ferrato in legge, scusate di nuovo).

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  20. falso ideologico e materiale, abuso d'ufficio

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  21. spiegami meglio (sempre per favore) sia il falso ideologico/materiale che l'abuso d'ufficio... si parla solo di consigli.

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  22. ho citato semplicemente i capi d'accusa di uno dei tanti processi al TAR, che fa all'uopo come esempio.

    Ti suggerisco di cominciare dalle open sources rinvenibili in rete

    http://it.wikipedia.org/wiki/Falso_(ordinamento_penale_italiano)

    http://it.wikipedia.org/wiki/Abuso_d'ufficio

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  23. Gli artt. 476, 477 e 478 prevedono tra distinte fattispecie di falsificazione materiale ovvero contraffazione ed alterazione commesse dal pubblico ufficiale, aventi ad oggetto rispettivamente atti pubblici, certificati o autorizzazioni amministrative e copie autentiche di atti pubblici o privati e attestati del contenuto di atti.
    questo no mi pare c'entri.
    L'art. 479, punisce il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, attesta in un atto pubblico fatti non veritieri. L'art. 480 punisce invece il pubblico ufficiale che commetta la falsificazione ideologica in certificati o in autorizzazioni amministrative.
    Questo nemmeno.
    1. Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazioni di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
    Questo pure mi pare lontano. I commissari di un concorso (ordinari) decidono chi passa. Altri ordinari hanno dato "consigli". Qual'e' il danno/vantaggio?

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  24. alla faccia del solo condiglio!
    Non è che sei interessato anche tu nella vicenda?

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  25. Secondo me, bisogna considerare che stiamo parlando di un intero gruppo disciplinare a livello nazionale, a quanto pare. E, "ovviamente", i "consigli" di cui si parla non possono che essere "scientifici" (e ribadisco "ovviamente"). Se qualcuno non riesce a provare lo scambio di mazzette sotto al tavolo, mi pare che il "reato" non c'e'. Che gli ordinari si informino prima a vicenda per vedere chi si presenta non mi pare un reato. Che i commissari (pure ordinari) alla fine valutino secondo il loro metro "scientifico" (eventualmente "consigliato" da loro pari) non mi pare nemmeno un reato. Ripeto, secondo me (ma non sono un azzeccagarbugli) ci vogliono le mazzette.

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  26. @ Claudio, non ci vogliono mazzette. Creare una specie di associazione (a delinquere?) volta ad influenzare i commissari di un pubblico concorso per che "essendo sorteggiati" sarebbero meno malleabili e quindi gli si devono fare arrivare per tempo i nomi E' un reato. Altrimenti non rarebbero reati nemmeno le "raccomandazioni" visto che non sempre circolano mazzette ed anche quelli sono "suggerimenti".

    Claudio non sarai mica un chimico?

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  27. @ claudio2

    Non stavo certo parlando dei tavoli in quanto tali, ma nel contesto di un ricorso per qualche concorso "concreto", laddove gli accordi siano visti parte della predeterminazione dell'esito del concorso stesso. Non servono le mazzette, il danno procurato è sufficiente, no?
    Della specificità della materia abbiamo discusso molte volte, non serve ricordare che si tratta di reati difficili da provare.

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  28. Vorrei chiarire che a me non piacciono le cose "storte", e non sono un chimico, ma sono comunque precario e nuoto in questo stagno. Ero solo curioso di vedere le argomentazioni dell'impugnabilita' (non essendo, ripeto, leguleio), che comunque mi paion deboli. Tutto qui? Io posso dare un'idea su cosa e' successo (forse) a Mariuccia: qualcuno Le ha voluto far sapere qualcosa (a lei o al collega), con tanto di nomi e cognomi, per darsi una "regolata". Non mi pare probabile la scoperta o soffiata casuale. Se hanno diffuso il testo, evidentemente sono (gli ordinari) stracerti che, al massimo, ci si possa fare un quadretto.

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  29. a proposito di concorsi truccatihttp://www.corriere.it/cronache/11_novembre_24/stella-lanzetta-superchirurgo-bocciato_0adc6f4c-1664-11e1-a1c0-69f6106d85c1.shtml

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  30. Penso che Claudio2 abbia ragione a chiedere lumi sulla reale impugnabilita' della vicenda.
    Non c'e' alcun dubbio sulla scarsa deontologia e moralita' della vicenda, ma cosa diversa e' il reato penale che la sola mail prefigura.

    Chi venisse accusato, potrebbe difendersi, appoggiandosi alla mail, dicendo che si cerca di definire, a livello di settore discipplinare, una serie di criteri omogenei (potrebbe anche dire meritocrratici... vabbe') a cui tutte le commissioni possono adeguarsi, per garantire una valutazione equilibrata e giusta, etc etc....

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  31. @ claudio2

    I tuoi dubbi sono perfettamente legittimi, e non è solo una questione di dimostrabilità, ma di sussistenza del reato. Ciò che si dice in questa mail è ciò che io ho sempre saputo essere il sistema per ogni settore in ogni università: si chiama cooptazione, e passa attraverso gruppi di coordinamento nazionale. Peraltro la cooptazione (a livello locale, però), di per sé, è il sistema di selezione normale in tutte le strutture accademiche del mondo. Il problema è tutto legato al fatto che nel sistema italiano si è sempre fatto finta di avere un sistema a base concorsuale nazionale (necessario su base costituzionale per le assunzioni nel pubblico impiego), mentre, ovviamente, si è sempre proceduto per cooptazione. Il che di per sé, nell'ambito della ricerca scientifica, è molto più ragionevole di un sistema concorsuale anonimo: se devo assumere qualcuno che diventerà un collega con cui dovrò collaborare per anni, se non per tutta la vita, voglio conoscerlo un poco meglio rispetto a sapere che è capace di affrontare un concorso e basta.
    Il problema è che il sistema di cooptazione consente amplissimi spazi di autonomia (arbitrio), che devono essere in qualche modo indirizzati, altrimenti tendono a generare un sistema in cui le virtù per fare carriera possono essere indistintamente essere un ottimo studioso, un ottimo portaborse o un'ottima amante.
    Di sistemi che mettono in riga il sistema di cooptazione ce ne sono, per quanto ne so, essenzialmente due:
    1) Il mercato: se assumi gente che non ti consente di 'stare sul mercato', il mercato ti punisce. Questo è un modello che non è mai stato applicato in forma pura ai sistemi universitari, neppure quelli sedicenti privati, che in tutto il mondo usufruiscono anche di finanziamenti pubblici. In forma impura tuttavia è presente.
    2) Il sistema di distribuzione dei fondi statali sulla base di una valutazione ex-post: se assumi gente che verrà valutata male, ne paghi lo scotto in termini di inferiori risorse. Questo è il sistema più diffuso, e, almeno in teoria, è quello verso cui ci stiamo muovendo.

    Ovviamente non bisogna credere che il profilo morale ed umano delle persone sia una variabile trascurabile: nella mia esperienza, anche di fronte alla presente possibilità di scelte massimamente autonome e prive di incentivi/disincentivi diversi gruppi di persone in diversi dipartimenti hanno messo capo a pratiche alquanto differenti e con esiti drammaticamente differenti nella qualità del personale selezionato. Ergo: il tasso di portaborse ed amanti non è ovunque lo stesso, anzi le differenze talora sono abissali. Questo per dire che comunque anche un sistema di incentivi/disincentivi funziona davvero bene solo se c'è materiale umano moralmente decente.

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  32. Mi accodo segnalando il fatto che è sufficiente avere le credenziali di accesso all'account di posta del proprio ordinario per trovare decine di mail di questo tenore. non capisco lo scandalo.

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  33. La discussione dimostra perchè in Italia accade quel che accade. Cioè del perchè nessuno si oppone al sistema - sono tutti d'accordo!

    E' un po' come quando leggo le panzane di Perotti o di Giavazzi sui sistemi anglosassoni. Far credere certe cose è conveniente dal punto di vista ideologico, diciamo che "apre uno spazio ideologico" che ha molta fortuna e serve a combattere le posizioni avverse.

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  34. Figurarsi se "nel resto del mondo" quando bandiscono un concorso, hanno già in mente il nome del vincitore... e che lo bandiscono a fare? In una minoranza di casi (5-10% diciamo) decidono semplicemente di non fare alcun concorso, perchè si tratta di decisioni politico-scientifiche dell'istituzione - che so, il Dipartimento si deve allargare verso certe aree specifiche, e si sa già quale sia la persona migliore per quella posizione.

    MA se bandiscono un concorso, valutano i candidati con rigore, serietà ed equità. E chiedono lettere di presentazione o di referaggio ad esterni PROPrio per coinvolgere la comunità scientifica più ampia, nella decisione, e non fare barbinate, che tornassero male contro la reputazione scientifica e morale dell'istituzione e dei responsabili della selezione.

    Vi MERITate proprio il sistema che abbiamo in Italia, raga'.... :-O

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  35. Renzino, ma con chi ce l'hai?
    Chi è che sarebbe d'accordo con il sistema?

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  36. @ Renzino

    Primo: consiglio vivamente ridurre tasso caffeina nella dieta.

    Secondo: non mi pare di aver detto che il sistema mi va bene così, ma forse l'ho pensato a mia insaputa e tu lo sei venuto a sapere telepaticamente. Bravo.

    Terzo: sul piano descrittivo (non normativo) ti consta che le cose non stiano così? E ritieni che la cooptazione sia un reato?

    Quarto: non parlare di concorsi quando parli di UK, USA, Germania, Paesi Scandinavi, ecc. perché NON sono concorsi.

    Quinto: la vera differenza (ed è una differenza pesante) è che la cooptazione da noi è segreta e dunque avviene in modo non trasparente ed inesplicito. Ciò ha come grave conseguenza che se qualcuno non è già in qualche modo noto non viene a far parte dei nomi su cui la cooptazione si esercita (cioè è ingiustamente tagliato fuori). Questo ha molte ulteriori gravi ripercussioni (bisogna 'essere portati' da qualcuno, ecc.) La soluzione non è abolire la cooptazione (il che non avverrà mai), ma renderla trasparente con prese di responsabilità esplicite ed un sistema di controllo/sanzione ex post.

    Sesto: le selezioni internazionali per cooptazione utilizzano come criteri ufficiali cose che da noi devi far pervenire sottobanco, tipo 'lettere di raccomandazione'.

    E mi fermo qua, per il momento, in ansiosa attesa della rampogna.

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  37. @ azhok

    scusa ma il punto è questo: quando c'è un posto da attribuire cerchiamo il migliore (che magari non è uno dei nostri conoscenti diretti, magari non ha neppure lavorato in questo paese) oppure piazziamo uno degli amici degli amici (che magari è pure bravo)?

    il fatto è che nei sistema civili, ho diverse esperienze dirette, si valutano le candidature. cioè si valutano realmente, non come avviene in italia dove è tutto già preordinato. il problema del sistema italiano non è la cooptazione, ma la cooptazione per circuiti chiusi e autoreferenziali.

    in una selezione in uk, usa, ma anche israle per esempio, si valutano i profili e si sceglie di conseguenza. magari si ha in partenza una sensibilità particolare verso alcuni profili - e verso alcune persone che si conoscono e si ritengono adatte al posto - ma questo non comporta necessariamente una chiusura preventiva verso soggetti esterni. questo è il problema italico: un esterno, uno che non è del giro, non ha possibilità anche se bravissimo

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  38. quanto al reato: la normativa è chiara. in un concorso pubblico si DEVONO valutare tutti i candidati offrendo a ciascuno uguali possibilità.

    gruppi di pressione che orientano i comportamenti de facto limitano e vincolano la valutazione. ciò lede i diritti dei candidati e dunque comporta una violazione della legge.

    ma, ripeto, più che il dato meramente giuridico è rilevante il dato empirico: un esterno bravo (magari straniero) non ha possibilità di essere valutato onestamente

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  39. per quanto riguarda un esempio concreto di violazione della legge si veda il link che ho postato più sopra, riferito a un concorso di medicina

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  40. @ AZHOK

    Non è questione di caffeina, ma di considerazioni e valutazioni diverse sulla materia - cosa alla quale in Italia, evidentemente, non si è abituati.

    Finchè mi scrivi che "la cooptazione, di per sé, è il sistema di selezione normale in tutte le strutture accademiche del mondo", io continuerò a ribatterti che "il concorso, cioè la concorrenza fra più persone, è il sistema di selezione normale in tutte le strutture accademiche del mondo".

    In Italia siamo arrivati alla disgustosa pratica di negare anche ciò che di buono afferma il nostro ordinamento giuridico, e cioè che i posti di lavoro (almeno quelli del settore pubblico, visto che per quelli del privato c'è poca speranza...) devono essere assegnati a seguito di prove di selezione concorsuali aperte a tutti coloro che rispondano a requisiti generali elencati nel bando (ed eventualmente fissati da leggi e regolamenti, visto che questo è un Paese a Diritto Amministrrativo, e non uno di Common Law).

    Se tu fossi contrario al "sistema de facto vigente" in Italia, che CONTRASTA con la legge, prenderesti l'articolo di Stella sul Corriere di oggi, indicato da insorgere

    http://www.corriere.it/cronache/11_novembre_24/stella-lanzetta-superchirurgo-bocciato_0adc6f4c-1664-11e1-a1c0-69f6106d85c1.shtml

    e lo appenderesti fuori della tua porta, diffondendolo anche a mo' di volantino. Questo è quello che penso...

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  41. concordo con renzino. l'articolo cui fa riferimento è lo stesso cui richiamavo prima l'attenzione io

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  42. Quel link dimostra che i ricorsi anche in condizioni di evidente violazione delle norme non portano ad alcun risultato fattivo. Le Università si comportano come Istituzioni al di fuori dello Stato, fregandosene in nome della cooptazione di qualsiasi norma che ad esse si applica.

    Personalmente ritengo la cooptazione il peggiore metodo di assunzione e promozione in un ente Pubblico. A parte le storture evidenti (assunzioni di figli di politici/potentati, nepotismo...), la cooptazione va strenuamente combattuta per un evidente motivo, rappresenta un ostacolo alla mobilità.

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  43. La versione giornalistica della storia di Lanzetta non mi convince molto, deve trattarsi di una guerra tra "primedonne" accademiche. Uno con un curriculum cosi' che si intestardisce per pigliare un posto particolare, mi pare ci possa essere dell'altro dietro.
    Su una cosa pero' AZHOK secondo me non ha ragione, ma ha super-ragione, cito testuale "Questo per dire che comunque anche un sistema di incentivi/disincentivi funziona davvero bene solo se c'è materiale umano moralmente decente." Sara' un problema congenito italiano culturale/storico/endemico? Come si fa' ad estirpare per legge il provincialismo/campanilismo/settarismo/nepotismo/etc. italico? Se il problema e', come e', un problema culturale italico, chi lo vuole pigliare a cornate non puo' cadere dalle nuvole. (Beninteso, anche per me il problema esiste, non voglio dare torto o ragione a nessuno).

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  44. Riassumo meglio il mio pensiero (che forse era troppo fumoso): come si fa' a purificare un sotto-sistema (universita') quando il tutto il sistema e', fondamentalmente, "incrinato"? (evasione fiscale record, porcellum, bunga-bunga, cricche, etc..) Infine, i prof. universitari sono nel "sistema" fino al collo.

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  45. Ma appunto, visto l'articolo linkato da insorgere, vale la pena andare a fare i concorsi, visto il sistema di "cooptazione" vigente? Vi faccio un esempio concreto (e contestualmente vi chiedo un consiglio): so che in un concorso prossimo venturo, il candidato "interno" ha meno della metà delle mie pubblicazioni, e indici bibliometrici sicuramente inferiori ai miei. Non è da escludere che, pur di buttarmi fuori, i commissari penseranno di non menzionare, ad esempio, gli indici bibliometrici nella relazione finale. A questo punto, io potrei fare ricorso, e direi vincerlo. OK, ma poi? Poi farebbero ri-vincere l'interno. Allora vi chiedo: lo compro 'sto biglietto aereo per raggiungere la sede del concorso, o no? Io sono pronto a ricorrere anche ripetutamente, ma serve davvero a qualcosa? Visto che sono molto indeciso, la decisione finale sull'intraprendere l'avventura accademico-giudiziaria la prenderò sulla base delle vostre risposte e suggerimenti.

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  46. @ insorgere

    1) Che sia preferibile selezionare i migliori studiosi e non i migliori portaborse mi pareva di averlo lasciato trasparire e mi pare troppo ovvio per essere ribadito. E quanto al resto stai dicendo esattamente quello che dico io: il problema non sta nella cooptazione, ma nella sua natura cospirativa ed inammissibile pubblicamente, dovuta al ruolo ufficialmente giocato dai concorsi.

    2) Ovviamente leggo anch'io i giornali, ma, guarda un po', sapevo di questo andazzo anche prima di leggermi l'articolessa su Lanzetta. Faccio notare che dallo stesso articolo si evince abbastanza precisamente il problema in cui siamo intortati: la cooptazione (con la scelta assegnata in ultima istanza alla commissione) è legale, ma i criteri di selezione dovrebbero essere suppergiù obiettivi. La legge può impugnare la valutazione, ma se la valutazione implica l'assunzione (il che pare essere vero qui, anche se non capisco quali siano le modalità concorsuali di riferimento), allora, siccome non si può obbligare all'assunzione si finisce per avere uno stallo. Con il sistema concorsuale a idoneazione il caso non sarebbe potuto sorgere, credo, perché potevano idoneare anche il più bravo e poi scegliere il meno bravo ma gradito. A scanso di equivoci NON STO FACENDO IL TIFO PER LA SCELTA ARBITRARIA DELLA COMMISSIONE, sto dicendo che c'è un problema di fondo nel pensare che una struttura accademica sia OBBLIGATA ad assumere uno in quanto, secondo certi criteri, magari ottimi, risulti più qualificato di un altro. Bisogna fare in modo che le strutture accademiche abbiano INTERESSE ad assumere i più qualificati.

    @ Renzino

    1) Se la metti sull'etimologia, accomodati; allora anche la scelta per cooptazione mafiosa è un concorso nei tuoi termini: i picciotti infatti si fanno concorrenza per ottenere la prmozione ad affiliati. Tra l'altro, non capisco perché ti intestardisci a negare una differenza universalmente nota e che tu conosci bene: il sistema dei concorsi è il modello francese, post-napoleonico, mentre il sistema di chiamate (call) e colloqui (interview) è il sistema anglosassone (a grandi linee).

    2) Siccome sono buono di carattere ti perdono la caduta di stile nel predicozzo su cosa dovrei o non dovrei mettere appeso fuori dal mio studio. Il giorno in cui metterò articoli di giornale fuori dal mio studio per sostenere le mie idee, vorrà dire che non ne avrò più di mie.

    3) Siccome a me non interessa una cippa fare polemiche gratuite, ma solo contribuire con delle idee, preferirei che ci si basasse su una lettura possibilmente attenta di ciò che dico e non su assunzioni fantasiose intorno a intenzioni recondite o idee sottointese. Ciò che sto dicendo è che pensare di risolvere il sistema della selezione del personale universitario a colpi di presunti reati e con l'intervento dei carabinieri è una completa sciocchezza. Ciò che sostengo è che il problema sta nell'insanabile contrasto tra l'adozione del modello del concorsone pubblico, buono per assumere i postini, ed il sistema della cooptazione, che è universalmente adottato (NB: De facto persino in Francia, dove hanno problemi di natura affine ai nostri, anche se in media meno accentuati). E quello che propongo (e che tra l'altro è pertinente con la situazione verso cui il sistema, a termini di legge, dovrebbe prossimamente andare) è che dobbiamo rendere la cooptazione esplicita, trasparente e regolata da sistemi di incentivi/disincentivi ex post a fare scelte qualificate. Questo è il merito; lascio a chi ne trae gratificazione le provocazioni su cosa dovrei fare o non fare pubblicamente.

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  47. @ Renzino

    La cosa che grazie a te abbiamo saputo essere stata detta dall'uomo macchina alla Commissione cultura in Senato l'altro ieri, è, come mi conferma l'Ufficio legislativo del MIUR, rispondente a verità: in data 12 novembre (guarda caso, il giorno stesso delle dimissioni del delinquente) è stata inviata al CdS la riscrittura ministerial-gelminiana dello schema di decreto coi criteri di valutazione per l'abilitazione datato 5 ottobre e già da tutti noi letto, riscrittura che è avvenuta a seguito dell'espressione dei pareri di Cun e Anvur su quello schema. Tale riscrittura è importante perché, inviandola al CdS, il MIUR ha implicitamente detto: per noi andrebbe bene così, per noi questo sarebbe il testo definitivo. Più che naturale, quindi, che la si vorrebbe poter consultare. Ma mi è sembrato di capire che non ci sia niente da fare. Tutto procede sempre in modo carbonar-mafioide, e per di più, rispetto al caso della prima versione del decreto (quella appunto datata 5 ottobre), stavolta c'è una complicazione in più, ovvero la seconda e (per il MIUR) definitiva versione NON è stata inviata né all'Anvur né, ciò che più conta, al Cun, che fu a inizio ottobre il "responsabile" della messa in rete del "vecchio" documento, ma che quindi difficilmente potrà fare altrettanto stavolta.
    Nel frattempo, nel sito della Rete 29aprile, Rita da due giorni insiste nel dire che nella sua università (che non dice quale sia) si dà praticamente per certo che il MIUR abbia adottato e quindi, parrebbe di dover dire, inviato due sabati fa al CdS come decreto sui criteri esattamente la proposta sui criteri del 24 maggio fatta dal Cun, da mesi leggibile nel suo sito. Mi pare assai poco credibile. Possibile che, compiendo il suo ultimo atto=danno come ministra, la poverina=la fanatica degli anvuriani li abbia sconfessati di brutto dando il via libera alla proposta "nemica" del Cun? Sapendo con chi avevamo a che fare, reputerei grasso che cola se avesse semplicemente confermato la se stessa del 5 ottobre, conservando la ghigliottina della mediana per i settori non umanistici e risparmiandola a quelli umanistici. A ogni modo, se qualcuno ne sa o riesce a saperne qualcosa che vada oltre le pure illazioni...
    Dall'ufficio legislativo un'altra notizia di un certo interesse. La Cdc ha fatto pervenire il suo parere sul regolamento dell'abilitazione, già firmato, come sappiamo, da Napolitano in settembre. Ebbene, la Cdc ha espresso UN rilievo, ma l'ufficio non vuole precisare in che consista. Si direbbe una buona notizia, a meno che non sia un nuovo attacco alla scomunica del cartaceo. Se fosse proprio così, prepariamoci a qualche altro mese di grotteschi minuetti fra MIUR e Cdc. A meno che, ora che fra i ministri non ci sono più né la poverina né (soprattutto) il cosiddetto profeta della smaterializzazione (ovvero il nano isterico), la situazione non si sturi più rapidamente...

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  48. @ Marco

    Grazie delle informazioni, e della cronaca, che non dubito essere veritiera, e interessante.

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  49. per ritornare sul discorso.
    L'associazione di stampo mafioso per numerosi ssd è risaputa.
    Solo che invece di lavorare con droga e corruzione, questa mafia si limita a spartire i posti in università.
    Ma l'associazione è distampo mafioso.
    Ne ha tutti i connotati.
    Solo il ministero non se ne è accorto.
    Forse perchè la maggior parte dei parlamentari è docente universitario?

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  50. faccio notare un altro aspetto, a mio avviso centrale, che riguarda quel tipo di condizionamento (illegittimo) dei concorsi.

    in un sistema sano e normale gli atenei dovrebbero comptere tra loro per i migliori talenti.

    quel sistema baronale di pre-selezione, che poi determina l'esito dei concorsi, è per sua stessa natura un sistema nazionale che trascende le divisioni tra atenei e dipartimenti. come tale impedisce la libera concorrenza

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  51. http://www.unina.it/ateneo/borseConcorsi/docenti/contrattitd.jsp

    Mi pare ci siano delle irregolarita' come quelle da Voi segnalate per Roma e Pavia (di certo sulle declaratorie, si veda un bando qualunque all'articolo 3); ovviamnente inutile dire che si tratta dei soliti vestiti fatti su misura.

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  52. @ fair
    si, anche questi bandi sono illegittimi. la legge dice esplicitamente che si può specificare ESCLUSIVAMENTE tramite l'indicazione del ssd, nulla di più

    scriveremo anche a loro...

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  53. direi che samizdat ha centrato il punto.

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  54. concordiamo tutti per liberi concorrenti in liberi concorsi purchè valga a tutti i livelli. Come balla il precario di turno, balli anche l'RTI che sia pronto a migrare per l'associatura e tanto anche il futuro ordinarion con la valigia pronta in nome dell'eccellenza. Altrimenti continuerà solo ad essere una misera guerra tra ultimi di un sistema malato non per colpa nostra.

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  55. @ ganjalf

    ovvio che dovrebbe essere una regola generale

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  56. Il resoconto dell'Assemblea CRUI di oggi, con foto di Profumo che si fionda a raccogliere il saluto di Mancini
    http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=2037

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  57. Qui, meglio
    http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=2036

    Altra foto in home-page

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  58. ora la questione che pongo è questa.
    Essendo le abilitazioni aperte a tutti, non sarà difficile per molti prenderle.
    Mi aspetto allora che le chiamate siano influenzate da queste associazioni parallele.
    In altre parole: l'abilitazione la prendono tutti, ma la chiamata la facciamo solo a chi decidiamo noi.

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  59. Ora però c'è un problema.
    La chiamata dovrebbe essere sollecitata da un direttore di dipartimento.
    Il direttore di dipartimento non fa sempre parte del ssd oggetto della chiamata.
    Quindi il direttore del dipartimento potrebbe fare la chiamata decidendo autonomamente.
    Chiaramente questo non succederà mai perchè gli verrà suggerita la chiamata dagli appartenenti a quel ssd del suo dipartimento.

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  60. Regolamenti di Ateneo. Commissioni Dipartimentali, con contributi esterni. Bandi aperti a tutti gli abily.

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  61. @popeye
    no, dubbi non ne ho.
    Quello che ho scritto è una evidenza che vedo e che descrivo.
    Ma perlomeno ci proviamo a spezzarlo si o no questo modo di fare?

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  62. guarda, ci puoi anche provare a spezzarlo. Ma in un sistema dove oramai contano solo gli ordinari (vedi chi influenza la scelta del direttore) ed anche gli associati vanno in giro col cappello in mano, immagina che potere hanno i precari.

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  63. Leggo ora questa discussione surreale.

    Ragazzi ma una mail del genere per voi non prefigurerebbe un reato? Ma siete impazziti? Cie' e' legale formare una associazione di ortidani di settore tesa ad influenzare esplicitamente il verdetto dei commissari ,anche in ragione del fatto che sarebbero sorteggiati e quindi poco malleabili?


    @ AZHOK , e questo sarebbe il sistema usato in tutti i paesi del mondo? MA SEI FUORI DI TESTA!?
    La cooptazione all'estero avviene sempre a valle della selezione TRANNE che in pochi casi di chiamate dirette per manifesta eccellenza, per lo piu' ad esterni che si vuole stappare ad un altro istituto ed accaparrarseli!

    Ma non esiste al mondo che gi ordinari del settore, in USA o in UK, si riuniscano attorno ad un tavolo da pranzo per definire chi deve associarsi li' e chi qui! E sai perche' non avviene? ... perche' NON lo sanno neppure loro chi applichera' ai bandi e chi verra' selezionato! E' per questo che rilasciano una "CALL", e' per questo che sono pronti a pagare i candidati migliori perche' vengano a farsi intervistare! Ed a pagare le riviste scientifiche migliori perche' pubblicizziono le CALL.
    E se anche avessero, e spesso hanno, delle idee su potenziali candidati, non lo andrebbero a dire ad una tavolata con gli ordinari di altri Atenei.

    Non spariamo puttanate please. Questa non e' cooptazione (anglosassonemente intesa) questa e' MAFIA, ed italianamente intesa.
    In questo sistema bandisci SOLO quando sai chi e' il vincitore e lo selezioni (in modo meritocratico o meno) esclusivamente tra i tui conoscenti ed amici.

    Se vi piace o condividete questo sistema, se vi pare normale, ve lo meritate, non c'e' altro da dire.

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  64. bravo salvo.

    @ popey e samizdat

    certo che ci si proverà, però non facciamoci illusioni

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  65. Vedi bene che l'ordinamento giuridico italiano dice cose del tutto congruenti con quello che si fa in USA e nel resto del mondo.
    E' il popolo italiano, che, subornato dai mestatori e dai professionisti della menzogna e dell'inganno, "teorizza" e fa cose diverse.
    Per questo sarebbe bene riflettere, e ringraziare qualche magistrato onesto e competente.

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  66. @ Salvo

    Prima di accusare gli altri di sparare puttanate dovresti accertarti di aver capito cosa hai letto (requisito minimo, credo, anche per passare un'abilitazione con soglia piuttosto bassa).

    Non ho detto affatto che il sistema di cooptazione privatistico e segreto che vige in Italia sia la regola nel mondo. Ho contrapposto un sistema concorsuale ad un sistema a cooptazione (questo sì prevalente nel mondo), di cui il modello italiano è una degenerazione dovuta al fatto che ufficialmente non dovrebbe esistere. Tutti i tratti paramafiosi della cooptazione italiana dipendono NON dal fatto di essere atti cooptativi, ma dall'essere atti che non possono venire esplicitati e per cui, dunque, nessuno si assume responsabilità. Ad esempio, il problema di predecidere i vincitori attraverso una decisione collegiale fatta di consigli e suggerimenti davanti ad una pastasciutta è un modello di scelta perverso non perché si tratti di una decisione collegiale circa chi promuovere (co-optazione), ma perché a causa della segretezza e mancanza di esplicitezza accade che:
    1) Solo chi è già del giro può essere preso in considerazione;
    2) Non c'è la possibilità di outsider di presentare le proprie candidature in quanto il momento in cui le candidature di fatto sono presentate è antecedente al momento in cui uficialmente la scelta viene operata (il concorso).
    3) Siccome tutto ciò non è fatto alla luce del sole, molte richieste pelose di promozione per ragioni inconfessabili possono passare, perché tanto nessuno ne avrà la responsabilità (l'atto del concorso formalmente toglie a tutti ogni responsabilità, dunque non si è mai nella condizione di accusare qualcuno di aver promosso una capra.)
    4) Non essendoci ascrizioni di responsabilità non è neppure possibile operare con incentivi/disincentivi ex post, dunque nessuno paga per le scelte fallimentari. Questo tra l'altro implica che, siccome promuovere un imbecille non costa niente a nessuno nell'ambito della 'cupola' cooptatrice, è facile che si instaurino meccanismi di 'do ut des' ("se voglio essere appoggiato nel promuovere X che è bravo, devo digerire Y promosso dal collega, anche se è una capra; non posso rifiutarmi perché non mi costa nulla").

    Per chiarire: cooptazione non significa 'promozione degli interni', significa decisione collegiale dell'organismo accademico responsabile (tipicamente il dipartimento) di assumere o promuovere un soggetto, alla luce delle rilevanti valutazioni di merito (che, in una cooptazione trasparente, devono essere fatte pervenire in occasione di un call, non ad una cena preliminare).

    @ Renzino

    Ti risulta che in USA o UK ci sia mai stato un ricorso in tribunale per invalidare una decisione di assunzione da parte di un Dipartimento?
    Ecco, sono d'accordo con te, sarebbe bene riflettere prima di parlare.

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  67. @AZHOK
    Non e' quanto ad esempio afferma Giulio Palermo nel suo saggio (che pare gli sia costato un anno di stipendio e il monito dell'ateneo)

    L’UNIVERSITÀ DEI BARONI
    Centocinquant’anni di storia tra cooptazione contestazione e mercificazione

    http://www.eco.unibs.it/~palermo/PDF/universita-dei-baroni.pdf

    Da cui estraggo:

    La cooptazione è la pratica attraverso la quale l’accesso ad un cer- to gruppo è controllato direttamente dai membri del gruppo stesso.
    [...]
    L’evoluzione delle forme della cooptazione universitaria non è un processo autonomo, ma è invece parte integrante delle trasformazioni dell’università, dei suoi rapporti interni e delle sue funzioni economiche e sociali.
    [...]
    Per questo motivo la storia della cooptazione universitaria [...] è invece parte del processo storico di evoluzione del ruolo dell’università nell’economia, nella politica e nella società.
    [...]
    L’analisi che ne emerge spero possa contribuire a demistificare l’attuale dibattito universitario, incentrato – sia da parte governativa, sia da parte di alcune forze di opposizione, compresa parte del movimento studentesco – sui miti della meritocrazia, dell’autonomia e dell’efficienza, dietro i quali si nascondo tuttavia precisi interessi economici e di potere.


    Terminando con:

    Dal canto loro, in questo lungo processo storico, gli universitari non hanno mancato di fornire una giustificazione teorica della cooptazione come parte integrante del rapporto maestro-discepolo, da cui dipende, sempre secondo il punto di vista accademico, il progresso stesso della scienza. [...]
    Di qui, le prescrizioni normative a senso unico con cui si chiudono gli studi degli universitari sul problema dei concorsi: se cooptazione e concorso sono incompatibili, aboliamo il concorso e adottiamo una cooptazione trasparente, giusta ed efficiente, secondo il sempre valido modello anglo-sassone.5 Questo dicono gli universi- tari, ponendosi al di sopra della stessa Costituzione.
    In questo contesto, la posizione più critica che gli universitari rie- scono ad esprimere riguarda le implicazioni della “cattiva cooptazio- ne”, che non rispetta il merito o che non consente un’adeguata ri- produzione di determinate scuole di pensiero. Inutile dire che la cooptazione cattiva è in genere quella altrui e che la scuola di pen- siero ingiustamente sottodimensionata è la propria. Ma, a parte le dichiarazioni formali, i docenti pronti a criticare veramente la coop- tazione, come modo di governo dell’università, e a pagarne fino in fondo le conseguenze, non sono oggi più numerosi di quelli che nel ventennio rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo.

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  68. @ AZHOK

    è ben diversa la decisione collegiale di un dipartimento, che valuta le domande pervenute, dalla decisione collegiale di una manciata di baroni distribuiti in vari dipartimenti all'interno del sistema universitario nazionale, che valutano sulla base dei rapporti di amicizia/parentela/cooperazione scientifica con una serie di soggetti noti a priori....

    sono due sistemi non comparabili

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  69. beh si Insorger, non sono comparabili perché nel caso del dipartimento, non devono neanche alzare la cornetta del telefono per parlarsi: lo fanno di persona.

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  70. no popey. il punto è che in un caso hai una struttura operativa (il dipartimento) che valuta le candidature effettive. e lo fa essendo in competizione con altri dipartimenti analoghi.

    nell'altro caso è una sorta di struttura segreta che condiziona nell'ombra, senza valutare le candidature reali. e al di fuori da qualsiasi sana logica di competizione

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  71. non credo Insorger che tu abbia avuto ultimamente a che fare con le strutture "democratiche" dipartimentali. Il dipartimento non è in competizione con gli altri dipartimenti, visto che la distribuzione dei posti (a livello di facoltà) avviene solitamente su base storica. Quindi una volta assegnato un posto ad un dipartimento, sorge il problema di capire a quale abilitato assegnarlo (se esistono 2 o più abilitati, ovviamente). A questo punto puoi immaginare quali promesse e/o minacce vengano fatte per ottenere il voto in consiglio di dipartimento (minacce da PO a PA-RTI e promesse da PO a PO).
    Ah, dimenticavo: il CV degli abilitati NON viene neanche guardato, tanto per non "influenzare" la scelta.

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  72. non ci capiamo. io confrontavo il sistema italiota (gruppi che agiscono nell'ombra a livello nazionale) coi modelli dei paesi avanzati (dipartimenti che valutano le candidature reali)

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  73. mediamente nei commenti su questo blog si riesce ad uscire off topic nel giro di 15-20 messaggi.

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  74. @ Antonio

    "La cooptazione è la pratica attraverso la quale l’accesso ad un certo gruppo è controllato direttamente dai membri del gruppo stesso."

    Beh, è una definizione diversa da quella che ne ho dato io, ma la sostanza è la stessa, e di per sé include tanto l'affiliazione alla mafia che la decisione autonoma di assunzione di un dipartimento di Harvard.

    Dalle eloquenti frasi di G. Palermo non riesco ad estrarre esattamente un'obiezione specifica; l'unica tesi che distinguo mi sembra essere che per l'autore tutti coloro i quali supportano un modello a cooptazione rispetto ad un modello a concorso pubblico sono in mala fede. Se è questa la tesi, e sottolineo il se, si tratterebbe di una scemenza arrogante ed offensiva, indegna di replica.

    Breve nota di passaggio: visto che, a prescindere dalle varie preferenze degli utenti di questo blog, di concorsi in senso stretto non ce ne saranno più con l'entrata in vigore della riforma (l'unico vero concorso sarà l'abilitazione), magari, giusto per non fare battaglie di retroguardia, qualcuno potrebbe riflettere su come si dovrà far funzionare il sistema che verrà, dove la cooptazione dei dipartimenti sarà esplicita ed inappellabile.

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  75. la cooptazione dipartimentale va bene, purché con regole chiare. e -sopratutto - con seria e rigorosa valutazione ex-post da cui devono discendere premi e punizioni

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  76. @AZHOK

    veramente ogni assegno di ricerca o posizione RTD, sia essa (a) o (b), passerà ancora per un concorso pubblico.

    se anziché andare fuori tema commentassimo gli argomenti dei post, ci renderemmo conto ad esempio che questo post parla esattamente di questo: concorsi pubblici i cui bandi sono resi illegali per essere tagliati su un candidato specifico.

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  77. @ lassie

    Mi puoi spiegare come funzionerà l'assegnazione degli assegni di ricerca e dei RTD per concorso, per piacere? A me risulta qualcosa di diverso, ma posso ben sbagliarmi, perché non ho letto quella parte della normativa con troppa attenzione.

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  78. azhok

    assegni di ricerca e td sono due fattispecie differenti. nel primo caso possono esserci bandi particolareggiati, con progetto/profilo. nel secondo no, è prevista ESCLUSIVAMENTE - così dice la legge - la specificazione dell'ambito di ricerca tramite l'indicazione di uno o più ssd (quindi nessun progetto/profilo). in entrambi i casi c'è un bando pubbico, che per legge deve andare su sito miur e su siti europei, e poi concorso. commissioni definite da regolamenti di ateneo, criteri di valutazione definiti da decreto ministeriale

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  79. Realisticamente, mi pare che il nuovo meccanismo renda la cooptazione ancora meno trasparente di prima. Almeno prima si presentavano concorrenti al concorso, nome e cognome, ora, a valle di una abilitazione, semplicemente un dip. chiamera' "uno". Quando e dove avranno deciso i "luminari"? Il problema arduo e' pero' quello della valutazione ex-post. Che io sappia, solo il mercato e' giudice imparziale, ma le univ. sono pubbliche. Dunque la mannaia dovrebbe calare per legge. Ma su questo punto non ho mai capito bene cosa si voglia fare.

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  80. ma la cooptazione dipartimentale è suggerita/imposta da un ristretto gruppo di ordinari dell'ssd.
    Faccio un esempio:
    1 prof. ordinario vuole 1 posto da PA per il suo candidato.
    Aspetta il suo "turno" nel dip. (turno rispetto agli altri ordinari del suo dip. con stesso ssd) e quando tocca a lui inoltra questa richiesta al gruppo ristretto di orinari che "comandano" su quel ssd.
    Questi personaggi (nomi e congnomi tutti li sanno per il proprio ssd) danno l'OK (ovvero garantiscono che nessuno gli romperà le scatole).
    Il prof. va dal direttore (che ha ssd differente da quello di quel prof.) e chiede di chiamare il PA.
    Il direttore, siccome è una richiesta condivisa da tutti i profs di quel ssd in quel dip. fa la chiamata.
    Questo vi pare legale?
    Anche nonno capirebbe il contenuto di ingiustizia di questo modo di fare.

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  81. non come funzionerà, ma come già funziona.

    per vincere un RTD (sia esso "a" o "b") c'è una procedura di valutazione comparativa esattamente equivalente a quella dei vecchi RTI delle ultime sessioni (niente prove scritte e orali, ma solo titoli e pubblicazioni).

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  82. @samizdat

    non fai differenza tra ingiustizia e illegalità.
    sono due cose diverse.

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  83. aggiungo anche che per i td è previsto che siano valutati i titoli e le pubblicazioni di tutti i candidati ma che solo una quota (non ricordo la percentuale) venga shortlistata a seguito della valutazione ANALITICA di CIASCUN TITOLO E DI CIASCUNA PUBBLICAZIONE per un colloquio. il colloquio in sé però NON può essere oggetto di valutazione e NON costituisce in alcun modo una prova orale. è possibile svolgere una prova di lingua straniera

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  84. infatti...l'ingiustizia è anche peggiore dell'illegalità

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  85. @ CLADUIO E SAMIZDAT

    la realtà è un poco più complessa. la legge infatti prevede due formule distinte per la chiamata di associati o ordinari.

    tipologia 1: si tratta di personale già in servizio nella struttura interessata e che a seguito dell'abilitazione viene chiamato con procedura di chiamata diretta. la chiamata è deliberata dal consiglio di dipartimento - non dal direttore - con voto di tutti gli aventi diritto.

    tipologia 2: il 20% dei posti è riservato a esterni. in questo caso ci sarà bando pubblico, cui potranno accedere tutti coloro in possesso dell'abilitazione, cui seguirà valutazione dei cv e votazione da parte del consiglio di dipartimento

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  86. nello specifico - così torniamo al tema del post - se esce un concorso RTD, magari nel SSD GEO/05 (il mio) nel quale c'è dentro dallo studio delle dinamiche dei versanti (frane) allo studio dell'idrodinamica sotterranea (pozzi per acqua), la legge proibisce che nel bando sia richiesto che il candidato dimostri competenze specifiche sull'argomento delle frane. Se anche i fondi arrivassero da un progetto per lo studio delle frane, se io avessi un curriculum di tutto rispetto in quanto a titoli e colloquio sul'idrogeologia quantitativa, ma non avessi pubblicato mai nulla sulle frane, sarebbe illegale penalizzarmi per questo.

    Questo dice la legge.

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  87. quanto dice lassie è esatto. e aggiungo che è giusto che sia così.

    infatti il td è un faculty member, non è un assegnone. è chiamato per coprire esigenze di didattica (oltre che di ricerca) e deve essere libero di svolgere ricerca sui temi che più preferisce

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  88. Ragazzi smettela di litigare, il primo passo e' la compattezza, se vogliamo cambiare le cose.

    @ insorgere: grazie per l'informazione. Ma l'annullamento puo' avvenire a concorso in atto? Scrivete e scrivete presto, per cortesia!

    @lassie: brava per il tuo ultimo post

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  89. @insorgere
    grazie per il chiarimento.
    domanda:
    Come immagini che verrà aggirata/comandata la chiamata da parte dei profs che decidono i posti a livello nazionale?

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  90. @ samizdat

    sinceramente credo che con queste nuove regole sarà più difficile l'organizzazione di cordate nazionali (ho detto più difficile, non impossibile). questo perché evidentemnte conteranno di più gli equilibri dipartimentali e avranno voce in capitolo (diritto di voto) anche persone incardinate nel dipartimento ma non del ssd in questione.

    @ ciao
    non mi è chiaro di quale annullamento parli.
    cmq lassie è un maschietto

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  91. sarà, ma come al solito si è divisi per cui figuriamoci cosa si sarà mai in grado di ottenere...

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  92. il discorso è che mancano posti e senza posti non si va da nessuna parte, poi se ad entrare sarà una persona del gruppo o da fuori qual'è il problema, purchè sia uno bravo e con voglia di fare. Ricordiamoci poi che nei gruppi l'esigenza di profili specifici è anche dettata dai progetti in atto e dalle tecnologie a disposizione (apparecchiature, dispositivi ecc.) e anche spesso dall' affinità tra le persone (cosa non da poco).

    RispondiElimina
  93. sarà come dite voi
    ma io penso ke concorrere contro i RTI x PA sia utopia.
    E' già kiaro ke si faranno le cordate e ke gli unici candidati possibili saranno i RTI. Magari vinceranno i migliori dei RTI, ma solo i RTI!
    E' x questo ke bisogna kiedere con forza ke i RTI siano trasformati a TD. Solo così saremo alla pari e potremo veramente concorrere!

    RispondiElimina
  94. @ lassie

    C'è ancora una cosa che non capisco. La fase di 'valutazione comparativa' della commissione conduce ad una graduatoria, e la commissione dipartimentale decide così l'assunzione del primo, giusto? Se è così, allora si tratta semplicemente di cooptazione trasparente (nel migliore dei casi), che, ovviamente, se non c'è un sistema di incentivi a prendere davvero i migliori, è fatalmente soggetta ai soliti problemi, visto che inevitabilmente i margini di sovranità della commissione sono comunque enormi. In questo senso il fatto di non consentire bandi troppo specifici, per quanto sia comprensibile nel contesto attuale, mi pare una stortura, oltre ad essere facilmente aggirabile. Mi pare infatti piuttosto stupido che, se ho bisogno di qualcuno che ne sappia di frane non possa qualificare in questo senso la chiamata (certamente qui siamo di nuovo alquanto lontani dai modelli internazionali). Ovviamente, capisco che in assenza dei suddetti incentivi, qualcuno sarebbe capace di fare un bando che ha come titolo preferenziale altezza, età e peso del candidato prediletto, ma non so se la toppa sia meglio del buco.

    La mia impressione, da quanto mi dici, è che la legge voglia di nuovo sancire l'obiettività delle valutazioni come principio astratto, senza però avere, come al solito, la possibilità di farlo valere. Tra l'altro, siccome i RTD avranno tutti superato un'abilitazione, mi chiedo quale tribunale si potrà mettere a sindacare di fino su giustizie o ingiustizie dei valutatori.

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  95. @ insorgere...scusami hai ragione mi riferivo al post scritto da fair

    http://www.unina.it/ateneo/borseConcorsi/docenti/contrattitd.jsp

    Mi pare ci siano delle irregolarita' come quelle da Voi segnalate per Roma e Pavia (di certo sulle declaratorie, si veda un bando qualunque all'articolo 3); ovviamnente inutile dire che si tratta dei soliti vestiti fatti su misura.

    insorgere ha detto...
    @ fair
    si, anche questi bandi sono illegittimi. la legge dice esplicitamente che si può specificare ESCLUSIVAMENTE tramite l'indicazione del ssd, nulla di più

    scriveremo anche a loro...

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  96. @ insorgere

    Comunque hai ragione, se il senso dell'assunzione dei RTD è essenzialmente di coprire la didattica, specifiche precise sulle loro qualità di ricerca sono improprie.

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  97. @ azhok
    certo che il td serve in gran parte a scopi didattici. infatti il carico didattico è notevole (varia in base ai regoalmenti di ateneo ma spesso è vicino a quello di un pa). peraltro il td conta ai fini dei requisiti minimi per tenere in piedi un corso di laurea.

    quanto ai profili: non c'erano neanche per i posti da RTI. non vedo perché ci debbano essere per i td che in più devono fare anche didattica....

    @ ciao
    certo che si può intervenire in itinere. noi, per es., abbiamo in passato fatto cambiare prima il bando, e poi il regolamento sui criteri di valutazione, emanati dallo IUSS di pavia per i primi (e finora unici) posti tdb banditi

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  98. la nostra denuncia ripresa da agenzia di stampa:


    http://www.diregiovani.it/home-diregiovani/8701-universita-precari-ricerca-profumo-troppi-ban.dg

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  99. ho questo problema di aver scelto come nick il nome di un cane femmina, ma giuro che ero convinto che lassie fosse un maschio. ;)

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  100. @ insorgere

    Sul fatto di intervenire sulla formulazione dei bandi, capisco il giusto aspetto di sorveglianza (se c'è una normativa che dice altrimenti, non si vede perché non si sforzino di rispettarla). Tuttavia mi chiedo, e non vuole essere né una provocazione, né disfattismo, se, visto l'impianto di queste selezioni, rendere i bandi più generici possa modificare in una qualunque misura avvertibile gli esiti delle selezioni. Credi davvero che il punto sia quello di minacciare ricorsi? Per quanto mi ricordo la possibilità di fare ricorso per esiti ingiusti c'è sempre stata e tutti ne sono sempre stati consapevoli, e non ricordo di un solo caso, di quei pochissimi dove un ricorso c'è stato, che abbia modificato di una virgola le cose (al massimo ha prodotto uno stallo giuridico in cui il ricorrente si è inimicato per sempre diverse persone, con conseguenze esiziali per la sua carriera, e gli altri partecipanti, favoriti e non, si sono trovati impelagati in infinite dilazioni).
    A me pare una via perdente, di quelle che nel migliore dei casi vengono considerate donchisciottate e nel peggiore rotture di palle inutili. A me personalmente Don Chisciotte non dispiace come figura simbolica, ma davvero non mi pare che il punto stia qui.

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  101. @ azhok

    non penso che la situazione si risolva coi ricorsi, anche se in alcuni casi sono doverosi.

    credo che rispettare la legge sia dovuto e che il mancato rispetto sia dannoso per tutti (in primis per i concorrenti che risultassero vincitori) perché espongono a legittimi ricorsi.

    credo che le procedure più aperte (senza profili) siano doverose perché questo prevede la legge. credo siano più "sane" perché consentendo una più ampia partecipazione favoriscono - in linea teorica, mi rendo conto - maggiore trasparenza.

    peraltro i bandi aperti (senza profili) sono in linea con quanto indica la carta europea dei ricercatori che prescrive chiaramente che i bandi non devono contenere profili tali da scoraggiare un'ampia partecipazione. Tale carta è peraltro richiamata dalla legge che dice, espressamente, che ad essa si devono attenere i bandi.

    infine, i bandi TD, in base alla nuova normativa, costituiscono LA porta di accesso al sistema universitario. de facto si deve passare da lì. pertanto è fondamentale che le procedure non siano le stesse degli assegni (che vengono cuciti su misura). Il legislatore ha previsto una procedura in tutto e per tutto simile a quella dei vecchi RTI, e mi pare che abbia fatto bene. noi chiediamo solo che sia rispettata la legge, senza per questo farci illusioni sugli esiti...

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  102. @ insorgere

    Forse focalizzando sul problema delle valutazioni ex post qualche illusione in più si potrebbe legittimamente covare...

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  103. @ azhok
    le valutazioni ex-post sono uno dei cardini della filosofia APRI. le chiediamo da anni.

    il punto è che ORA non ci sono e non si sa quando e come si svolgeranno. ORA ci sono questi bandi, che sono spesso illegittimi.

    cmq non smetteremo mai di chiedere una seria valutazione ex-post, che deve preveder premi per i virtuosi e punizioni per i non-virtuosi

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  104. secondo me non sapete neanche voi cosa chiedere realmente, questa è la cosa triste...fate solo casino e rischiate di innescare una guerra tra ultime ruote del carro.

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  105. ma quale casino. il rispetto della legge è un punto di partenza irrinunciabile

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  106. 1 Prima di pensare a nomine di nuovi professori, passaggi di carriera è necessario avviare una politica seria di reclutamento;

    2 creare un percorso di "stabilizzazione (de-precarizzazione" per le migliaia di precari sparse per gli atenei(malanno creato non certo da noi ma finora utile per gli scopi di altri);

    3 creazione di un percorso di entrata serio e definito per le nuove generazioni (intendo neo-laureati) che porti a posti stabili nel tempo e con l'impegno;

    4 eliminazione zavorre presenti (tecnici-amministrativi inattivi, professori assenti o che si fanno i cazzi propri all'università);

    5 posti fissi con valutazione periodica del rendimento.

    Detto ciò smettiamola di fare confronti con altri paesi EC o extra EC, con strutture socio-economiche completamente diverse dalle nostre.

    Uscire a 30 e rotti anni da un gruppo di ricerca italiano significa trovarsi davanti ad un bivio: disoccupazione o emigrazione. Nei paesi a cui si fa riferimento non è la stessa cosa. (stessa cosa ovviamente per il precariato in generale in Italia).

    Il problema degli innumerevoli precari senza sbocco alcuno nel mercato del lavoro è un problema che ci riguarda in prima persona ma che non è stato creato creato da noi, per cui ora non va risolto da noi ma di chi ci sta succhiando il sangue come zecche avide.

    E smettiamola di chiedere che l'eccellenza in questo paese malato parta da noi, dopo che ci siamo fatti il mazzo per almeno 10 anni, senza tutele, senza garanzie e trattati come carriole su cui scaricare la merda di altri!!!

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  107. totally disconnected from reality, e molto ombelicale

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  108. Il Profumo-pensiero:

    http://www.repubblica.it/scuola/2011/11/25/news/ministro_profumo_incontra_studenti-25608539/?ref=HREC1-10

    Ribadisco il mio pensiero. Per chi non è entrato come RTI è finita (era la mia posizione circa 2 anni fa). Chi ha possibilità vada all'estero.

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  109. Ecchè, pensavi che con Profumo fossero spuntati fuori dei soldi, dal cilindro?

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  110. Eccerto in più ci mettiamo anche noi totalmente divisi su tutto a chiedere che l'eccellenza delle eccellenza parta da noi.
    Insomma dopo 10 anni di spaccaculo, pulite la fogna

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  111. oggi sul messaggero l'ottima alessandra migliozzi riprende la nostra denuncia sui bandi illegittimi.

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  112. chi va in dissesto?

    http://www.rete29aprile.it/forum/20-ddl-1905-cosiddetta-qriformaq-delluniversita/365-dm-dissesto-finanziario-delle-universita.html#365

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  113. @ Renzino

    Non mi riferivo alle risorse, ma alla continuità nell'applicazione della Riforma in maniera acritica.

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  114. @Max
    ma perchè non vi garba tanto questa riforma?
    tempo determinato tanto tanto merito mica come nel tempo indeterminato di peima dove tutto era corrotto...ora con queste regole che non volete chiedere di cambiare, tutto è isolto e chi verrà arruolato ora non sarà mica una capra come prima no? Francamente Non capisco il tuo turbamento.

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  115. @ Siberia

    Se è ironia è molto sottile.
    Ma cos'altro potrebbe essere?

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  116. @ Siberia

    Come sei simpatico.... :-)

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  117. ragazzi, evitiamo le cazzate e parliamo di cose concrete.
    avete letto l'articolo della migliozzi sul messaggero di oggi? si trova, tra l'altro, sulla rassegna stampa cnr.

    finalmente un articolo che - riprendendo denuncia apri - solleva la questione dei bandi illegittimi.

    non porterà a una rivoluzione, ma è un passo avanti.

    RispondiElimina
  118. Il Messaggero dell'Apri

    http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=17FO5R&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

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  119. Vedo in giro troppa gente che fa lo gnorri.

    Come non fossimo nella necessità di riallineare le spese al borsellino che ci ritroviamo.

    MAle, molto male.

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  120. i vecchi di montagna quando esce merda dalla fontana dicono che ogni tentativo di pulizia diventa vano se in alto le mucche continuano a cagare dove c'è la fonte"


    No alle stabilizzazioni ok ma almeno:

    1 possibilità di scatti stipendiali per assegnisti e RTD
    2 premi produttività (su numero pubblicazioni e IF per SSD)
    2 Assegno di disoccupazione a fine periodo
    3 Possibilità maternità ordinaria e facoltativa equiparata agli altri lavori
    4 sorta di TFR a fine rapporto

    A questo punto si può cominciare a parlare di competitività, mobilità ecc. ecc.

    Altrimenti si chiede solo di mettercelo in c---o e continuare a precarizzare in nome dell'eccellenza

    RispondiElimina
  121. d'accordo sul punto 2 (in parte c'è già, è possibile avere un assegno dall'inps per chi ha avuto assegni di ricerca).

    d'accordo sicuramente sul 3.

    sul 4, è complicato e temo tecnicamente non praticabile.

    sul primo punto, tieni presente che gli assegni sono appena stati alzati. gli rtd nuovi hanno stipendi più che dignitosi

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  122. Quello che dici è in gran parte ciò che storicamente ho sempre scritto:

    A) no alla distinzione fra subordinati e parasubordinati: 1 solo tipo di "contratto di impiego" (employment contract) per tutti
    B) come conseguenza di (A), diritti analoghi per impiegati a tempo indeterminato e impiegati a tempo determinato, incluso per maternità e disoccupazione

    No a "premi produttività", ma sì a valutazione in-itinere per tutti. No a TFR, che va messo nella pattumiera della storia per tutti. Sì a scatti stipindiali anche per i TD.

    INvece, purtroppo, molti precarj si sono sempre battuti contro l'innalzamento dell'aliquota pensionistica, contro i minimi salariali, e in definitiva contro l'equiparazione di assegni e TD (vedi anche proposta formale del PD per "apprendistati" post-dottorato.

    RispondiElimina
  123. @ renzino
    finché resta la gestione separata aumentare le aliquote è solo una truffa.

    ti è chiaro o no che con i contributi alla gestione separata nessuno avrà mai una pensione? e ti è chiaro o no che quei contributi poi non sono unificabili/cumulabili con quelli versati dopo che si è entrati in ruolo stabilmente?

    la gestione separata va abolita, poi si riparla dell'aliquota pensionistica

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  124. @ insorgere

    ti è chiaro o no che la "gestione separata" esiste perchè ci sono aliquote diverse?

    Gli autonomi hanno sempre versato solo il 17%, ed hanno la loro gestione.

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  125. no, non mi è chiaro.
    temo proprio non basti aumentare/parificare le aliquote per eliminare la gestione separata.

    tra l'altro, se fosse come dici tu, perché i contributi (i contributi appunto, cioè un tot di soldi) versati non possono essere cumulati/unificati a quelli versati (con aliquote diverse ovviamente) dopo l'ingresso stabile in ruolo?

    RispondiElimina
  126. Appunto perchè non sono uguali.
    I dipendenti sono sospettosi, ed hanno la puzza al naso verso i parasubordinati, che nei fatti sono un elemento di dumping sociale nei loro confronti (stipendio lordo inferiore, e mansioni simili).

    Quando l'aliquota fosse uguale, no suspicion any more - trust instead.

    RispondiElimina
  127. @insorgere: ottimo davvero l'articolo sul Messaggero. Credo che la strada giusta sia questa: calma, gesso, compattezza e fatti concreti.

    Sul fatto che ci abbiano fregato non c'e' dubbio alcuno. Inutile piangere sul latte versato (non da noi!) ma avanti con consapevolezza, adesso. In generale credo che la prima cosa da affrontare seriamente sia una nuovo modo di organizzare la valutazione nei concorsi. La sostanza della valutazione, puo' andare ma quello che non va sono le logiche localistiche. Dove sta scritto che il presidente di commissione deve essere dell'ateneo? Non bisogna mai dimenticare che l'universita' e' cosa pubblica e noi dobbiamo riapprorpriarci di questo valore. Commissioni di pari e valutazioni al buio come sui progetti europei. Tre docenti che in remoto valutano senza conoscere gli altri due chi siano; e se c'e' ampia discordanza (al rialzo o al ribasso) chiamati a spiegare.

    RispondiElimina
  128. ancora ineggiate alla lotta tra ultimi, evvai, come al solito state portando avanti le istanze dei precari, proprio un bel lavoro che porterà sicuramente a grandi risultati.

    Lo capite o no che i problemi sono altri e che non si possono cambiare le regole delle corsa a metà strada. Così succederà che per le merdacce ci sarà una selettività da paura mentre per i soliti noti la solita scappatoia. Magari per associatura e PO invece chiamiamo pure i bidelli locali....ma dai...

    A ragà, da che parte state?

    Il problema del precario sta nell'essere precario, per cui il blog dei ricercatori precari dovrebbe parlare di come risolvere il problema qui in italia vista dall'italia e non da nuova iorika.

    RispondiElimina
  129. intendevo dire che guarda caso i concorsi con il vesito giusto si potranno fare solo su post finanziati, che è come dire che comunque se hai un cognome che conta il finanziamento giusto per il bando te lo trovo

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  130. progetti europei=valutazioni al buio?

    Azzz.....ne siete proprio convinti?

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  131. @ skiron
    sarei anche d'accordo. purtroppo non si può, ci ha provato mussi e la corte dei conti lo bloccò.

    se quel piano di riforma dei concorsi (che prevedeva prima fase con referee anonimi di cui uno straniero che valutavano tutti i candidati e ne ammettevano alla fase locale solo una frazione con la produzione migliore) fosse passata staremmo tutti meglio. ma non è andata così, purtroppo.

    RispondiElimina
  132. Cari APRIsti, vi ringrazio a nome di tanti per l'impegno che mettere nel perorare le nostre cause "precarie".
    Vorrei quindi segalare un altro successo nel far correggere i Criteri di Valutazione illegali di uno degli ultimi concorsi RTI. Non e' detto che questo cambi l'esito della valutazione, ma almeno formalmente ora i criteri sono corretti, grazie a voi.

    A titolo informativo, vi risulta che la Relazione finale della Commissione di un concorso da RTI non possa essere divulgata per ragioni di Privacy? Ci sono indicazioni del Garante in tal senso? Oppure c'e' l'obbligo di renderla pubblica (la Relazione, non solo l'esito)?
    Grazie

    RispondiElimina
  133. DEVE ESSERE PUBBLICA. CONCORSO PUBBLICO IMPLICA CHE TUTTI GLI ATTI SIANO PUBBLICI.

    so di casi che vanno in direzione contraria, pavia per esempio, e li stiamo contestando. se vi trovaste in una situazione del genere dovete attaccare la burocrazia d'ateneo a testa basse. i verbali DEVONO essere pubblici, il loro è un giochino sporco che va denunciato.

    infine, non hai detto quale sia il bando per il quale sono stati modificati i criteri di valutazione. ci servirebbe saperlo perché stiamo allestendo una tabella con riferimento a tutti i casi sin qui, da dare alla stampa. quindi ringrazio anticipatamente chiunque ci segnalasse sitauzioni particolari che possono esserci sfuggite.


    infine, se apprezzi il lavoro di APRI, puoi sempre iscriverti (ammesso che aderisci a statuto e manifesto) vedi www.ricercatoriprecari.it per iscriversi all'associazione basta iscriversi al forum

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  134. a proposito di bandi illegittimi:

    segnalo che nel caso della sapienza tutti i problemi fanno capo al regolamento sui TD che è del tutto irregolare.

    http://www.uniroma1.it/sites/default/files/regolamenti/regolamento_reclutamento_ricercatori_tempodeterminato_14-11-2011.pdf

    al link trovate il suddetto regolamento. tra i profili di irregolarità: 1. le due lingue straniere (la legge ne prevede una sola) 2. la definizione di una linea di ricerca (non è consentita, come non sono consentiti profili o progetti specifici, ma solo l'indicazione di ssd.) 3. la definizione di competenze tecniche e/o scientifiche da considerare preferenziali.
    mi pare chiaro che tutti questi elementi (assolutamente non conformi alla legge, che è chiarissima) servono solo a cucire i bandi su misura per i candidati.

    provvederemo ad apposita denuncia a mezzo stampa.

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  135. @insorgere

    Scusa ma preferirei non specificare il concorso sul blog. Comunque la "lettera" l'avete mandata voi e immagino che il caso sia gia' incluso nel vostro elenco.

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  136. vabbé...cmq se c'è un concorso (pubblico) e come dici tu i criteri (pubblici) sono cambiati (il che deve essere avvenuto con la pubblicazione dei nuovi criteri) non capisco dove stia la segretezza

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  137. http://www.uribu.com/

    per chi volesse denunciare soprusi ecc anche in contesto universitario

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  138. @insorgere: mi complimento per l'equilibrio, molti su questo blog prima di dare giudizi, dovrebbero leggere le tue risposte. Credo che la misura nel giudizio sia indice di maturita' scientifica.

    Si possono avere punti di vista diversi, ma serve compattezza.

    D'accordo sul fatto che bisogna discernere il presente dal futuro. Se nel presente c'e' la possibilita' di bloccare/cambiare/migliorare i TD (in una parola far sentire il fiato sul collo a chi valuta) ben venga qualunque protesta fondata.

    Per il futuro; per me per scardinare le logiche baronali l'unico modo e' togliergli il potere decisionale nei pranzi ecene di cui qualcuno parlava piu' sopra. In questo senso la Gelmini ha fatto un pasticcio del tipo si cambia tutto, ma non ha cambiato nulla. Hai qualche info in piu' sulla corte dei conti e Mussi per il blind-review? Sei certo che non sia (ri)proponibile questo modello?

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  139. @ tutti

    Mi complimento per la maggiore consapevolezza, ma sottolineo l'ancor inadeguato rilievo dato al Fatto che nel nostro Ordinamento sono necessarie Norme organizzative e di comportamento che mettano sulla Giusta Strada Università, Commissioni, Commissari, etc. etc.

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  140. @ skiron

    del regolamento mussi, fortemente auspicato da APRI, si era discusso a lungo anche qui (se non ricordo male). se vai a vedere i primi post trovi tutti i riferimenti del caso

    non credo sia riproponibile per due ragioni: 1. fu bocciato perché nel nostro ordinamento l'anonimato dei commissari sembrebbe illegittimo (perché non consente la ricusazione, che è un diritto dei candidati). non sono un giurista, ma mi pare una questione rilevante e non superabile facilmente. 2. al di là dei problemi tecnico-giuridici c'è un dato politico: questo governo non cambierà certo in modo drastico la riforma gelmini. peraltro per tali cambiamenti ci vorrebbe un iter legislativo lungo e complesso e non abbiamo il tempo. quindi ora la cosa più sensata è cercare di migliorare il sistema con pochi ritocchi.

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  141. infine, secondo me - e secondo APRI - la chiave è una seria e rigorosa valutazione ex-post. da cui discendano premi/punizioni in funzione della valutazione dei neo-assunti.

    una norma del genere, nel medio-lungo termine, potrebbe contribuire a cambiare le cose in meglio

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  142. NO premi/punizioni, l'Università deve esistere dovunque - non solo nel centro-nord Europa.

    Miope visione, futuro scarso.

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  143. si, sono d'accordo, infatti parlavo di futuro per quanto riguarda la procedura blind-review; intanto approfondisco.

    Sulla valutazione ex-post - cioe' il presente per APRI: solo in parte puo' essere la soluzione e forse ancora per il futuro. Ricordi la conferma? Ho sentito ordinari parlare malissimo di associati e poi confermarli...Sono ampiamente d'accordo che chi non produce nulla deve farsi da parte, per legge pero'.

    E' l'accesso che va controllato adeguatamente. Ragioniamo su questo aspetto e vediamo come si puo' intervenire. La logica locale brucia ogni possibilita' di seria valutazione oggi, per me.

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  144. @ renzino
    puoi fare di meglio, se ti impegni...


    @ skiron

    non ci siamo intesi. la valutazione ex-post non deve essere una farsa come i giudizi per la conferma. deve essere una cosa seria, basata in parte su dati oggettivi, e commisurata al raggiungimento di obiettivi fissati in anticipo. inoltre deve essere svolta da un soggetto terzo come l'anvur, secondo parametri riconosciuti a livello internazionale

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  145. altra cosa che si può fare nel breve:

    eliminare i TDA (il pd sarebbe favorevole) oppure rimodularli, facendo del passagio da A a B una cosa semi-automatica. dopo tre anni di A c'è valutazione - rispetto a obiettivi definiti in partenza - e se si passa si scatta B di default

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  146. ci sto Insorgere, qualsiasi cosa pur di non lasciare la situazione così com'è.

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  147. @ siberia

    beh, queste sono solo alcune delle idee che stiamo elaborando. con l'obiettivo di discuterne presto col neo-ministro.

    altra ipotesi sul tavolo: tornare a un turnover al 100%, chiedendo che il 50% in più sia destinato (in tutto o in larga parte) a reclutamento nazionale tdb. reclutamento nazionale vuol dire: graduatoria nazionale e poi - in ordine di graduatoria - i vincitori possono scegliere la sede dove andare.

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  148. Divisione RTDa-RTDb = possibilità reale di buttare fuori gli RTDa inadeguati [nel sistema giuridico italiano].

    Mi pare non l'abbiate ancora capito.

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  149. no renzino.
    quella divisione nella stesura originale della legge non esisteva. è stata introdotta nel dibattito parlamentare per due ragioni: 1. gli atenei vogliono personale a basso costo senza vincoli di budget per l'associatura 2. gli RTI non vogliono competitors per l'associatura.

    per come sono adesso i tda sono mega-assegni con obblighi didattici. il tenure track serio è un'altra cosa. l'obbligo di passare da A per andare a B (e quindi a tenure track) è assurdo e insensato. in qualche modo quella stortura va superata. prevedere, dopo il dottorato (e qualche anno di assegno) altri sei anni (minimo) di td prima di un posto fisso da PA è irragionevole e fuori da qualsiasi logica europea

    RispondiElimina
  150. Il tenuro-tracco americano dura 5-6 anni, ma in verità dopo 3 anni c'è una verifica... per riprodurla da noi serve una cesura contrattuale...

    Nota Bene che in alcuni casi la verifica dopo 3 anni può anche portare alla tenure subito... comunque il problema è sempre come adattare il "percorso di inserimento nel ruolo" al caso sociale, giuridico, accademico italiano.

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  151. @ insorgere. Perfetto per me il post su RTDa e B qui sopra condivido tutto al 110%.

    Ancora sulla valutazione in accesso, che per me resta il vero punto spinoso. E se chiedessimo che le commissioni siano fatta solo di chi ha prodotto in maniera eccellente all'interno del settore? Cioe' non al di sotto di una certa soglia da valutare con criteri ANVUR di cui sopra? Della serie: valutiamo i valutatori prima che ci giudichino.

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  152. @ skiron
    quello che chiedi sulal valutazione dei valutori c'è già per l'abilitazione. non so se si possa estendere ai concorsi td, ma ci si può ragionare

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  153. Mettetevi d'accordo: più garanzie sui valutatori o meno.
    Più garanzie = più legge = più discussione sui criteri = più qualità ecc. ecc.
    Meno garanzie = meno controlli = meno pubblicità = meno possibilità di lamentarsi dopo ecc. ecc.

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  154. guarda renzino che qui tutti chiedono più garanzie, mi pare.

    rendere più lineare il rapporto tra A e B (e quindi dare più tranquillità ai precari) non vuol dire toglier o limitare i controlli. i controlli ci devono essere, e rigorosi, nel momento del passaggio. però una cosa è il controllo di qualità, altro è interrompere il rapporto e attendere che venga bandito un nuovo posto.

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  155. Elena Ugolini e Marco Rossi Doria Sottosegretari

    http://nuovilicei.indire.it/content/index.php?action=read_commissione&id_cnt=7958
    http://marcorossidoria.blogspot.com/

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  156. quindi sottosegretari si occuperanno di scuola, mentre l'università saldamente in mano al ministro....

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  157. Esatto, e chi poteva pensare seriamente il contrario?

    RispondiElimina
  158. DOMANDA:

    COME VORRESTE CHE FOSSE MODIFICATO QUESTO BLOG PER RENDERLO PIù INTERESSANTE?

    VORRESTE RIPRISTINARE I COMMENTI LIBERI (col rischio di spam e stupidaggini varie?)

    Vorreste una periodicità divers?

    Sarebbero utili rubriche differenziate (sezioni più informative, altre più di commento, con periodicità cadenzata diversamente)?

    PROPOSTE, SUGGERIMENTI, CONSIGLI SONO BENVENUTI

    RispondiElimina
  159. Io trovo molto interessanti i link (a organi di informazione o ad altre fonti) che molti postano; siccome poi è difficile ritrovarli tra tanti posts, sarebbe interessante potervi accedere da una lista in una sezione specifica.

    RispondiElimina
  160. grazie espejo, terremo conto del consiglio.

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  161. Secondo l'ultimo "resoconto CUN" del 24 novembre, "[...] È stato costituito il Comitato di Selezione del Comitato Nazionale dei Garanti della Ricerca (CNGR) ai sensi all’art. 21 della legge 240/2010.".

    Ricordo che si tratta di nominare 7 Garanti professionalmente dedicati a sovraintendere tutte le procedure di valutazione tra pari per numerosi programmi di finannziamento attualmente esistenti e in carico a MIUR e Min. della Salute (tra cui PRIN, FIRB), vds. anche la pagina wiki che da tempo ho creato.

    Orbene, non trovo informazioni aggiuntive su questo Comitato di Selezione, cioè a dire il decreto ministeriale: chi l'ha firmato, chi sono i membri, ecc.

    Mi potete aiutare a cercare notizie, chè ovviamente vorrei seguire (e che si seguisse con trasparenza) anche questa riorganizzazione del nostro sistema di valutazione e di finanziamento, di importanza analoga se non superiore a quella dell'ANVUR?

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  162. @Insorgere
    hai notizie fresche relative agli RTD pisani? Entro fine anno, gennaio o più in là? I numeri son sempre quelli (40 di cui 10% RTDb)?
    L'unica conferma che ho ricevuto proviene da rumors agli uffici che però non ho sentito in prima persona...

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  163. @ siberia

    guarda, mi risulta che i dipartimenti dovrebbero cominciare a discuterne la prossima settimana.

    sui numeri: più o meno sono quelli. sui tempi: quel che so io è fine dicembre, ma non ci sono certezze

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  164. @ renzino
    fatto controlli, nessuno sa nulla

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  165. http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2011/11/29SIL2056.PDF

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  166. @Insorgere
    grazie sono tempi molto più stretti rispetto a quelli che immaginavo...

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  167. Io non so perchè il sito del MIUR non debba riportare tutti gli Atti Ministeriali.

    E' una vergogna, secondo me - ma vedo che in giro nessuno s'incazza. Farò da me medesimo, come al solito.

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  168. @ renzino
    hai perfettamente ragione. non so che farci.

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  169. a proposito di cooptazione

    http://gianlucabriguglia.wordpress.com/2011/11/29/la-casta-dei-poverini-qualche-precisazione/

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  170. Briguglia è uno dei tanti che non ha chiaro il significato dei termini "cooptazione" e "concorso". Basta leggere il post, nel quale fa molta confusione. Non me ne stupisco, magari glielo scrivo anche sul suo blog.

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  171. I due post di Briguglia sono da incorniciare.

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  172. Io invece lo metto nel mirino, e poi faccio fuoco, ma adesso devo uscire.

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  173. Per tutti quelli che non sanno cosa sia un concorso per un posto di lavoro (e.g. Briguglia), invito alla lettura dei "Recruitment Principles" della Civil Service Commission del Regno Unito:
    http://civilservicecommission.independent.gov.uk/admin/assets/spaw2/uploads/files/Recruitment_Principles.pdf

    Buona lettura complementare aggiuntiva (applicazione al caso di una certa Autorità Indipendente, in UK):
    http://www.competition-commission.org.uk/rep_pub/corporate_documents/corporate_policies/recruitment_and_selection_policy.pdf

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  174. renzino l'hai fatta fuori dal vaso.

    briguglia, giustamente, descrive lo spirito che anima il nostro sistema. non si può che essere d'accordo su questo.

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  175. D'accordo su che?

    Rigà, mi sa che avete bevuto più di me stasera.

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  176. Briguglia va solo ringraziato per l'articolo, che e' uno specchio fedele delle selezioni italiche.

    Mi ha colpito:

    "Non ho mai sentito dire “non partecipare a quel concorso perché tanto c’è un candidato straordinario, che ha fatto cose nuove e originali, che fa lezione in 4 lingue, che ha un network scientifico mondiale”. Ho sentito solo ed esclusivamente professori usare l’argomento del “poverino”. Poverino è in difficoltà, poverino ha lavorato gratis per me 10 anni, poverino ha insegnato senza prendere un euro, poverino non potrebbe fare altro."


    Ci aggiungerei "poverino... si merita la stabilizzazione".

    e' l'argomento del "poverino" che mi fa spesso perdere le staffe, non ci posso far nulla.

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  177. Salvo, il PROBLema di Briguglia e del suo post è che non spiega cosa sia un concorso, ANzi fa confusione con la "cooptazione"... NOn è quello che possa interessare i Precarj, al di là della NOta di COLore sul "poverino"...

    POI scrivo io qualcosa sul suo blog...

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  178. @ Renzino, atteso che il "concorso" italiano e' solo sulla carta, Briguglia parla della cooptazione che invece e' mascherata dal concorso e lo fa paragonando questo sistema di cooptazione con altri sitemi.

    Se poi tu credi verament che il risultato di un concorso si decida "dalla comparazione dei titoli e delle pubblicazioni" libero di farlo come di credere a Bianca Neve.

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  179. senti renzino quell'articolo non è una riflessione su concorsi vs. cooptazione.

    semplicemente descrive un clima, un ambiente. lo fa in modo egregio, illustrando con chiarezza le storture della sottocultura italiota. è quella stessa sottocultura che rende inutili le modifiche di procedure concorsuali e ogni tentativo di moralizzazione, finché non si andrà oltre la logica del "poverino" non si potrà migliorare il sistema.

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  180. senti insorgere, "andare oltre la logica del poverino" = moralizzazione.

    Per questo bisogna innanzitutto sapere cosa sia un con-corso. Cos'è la con-correnza.

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  181. http://www.youtube.com/watch?v=LjscSNHLFkM

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  182. ahah il video-clip postato da Insorgere mostra uno dei tanti "poverini", un mediocre che fa il suo onesto navoro senza brillare, ossequioso del barone, insegnando gratis che poi e' superato da uno ancora piu' poverino ma figlio di padre e con nessun futuro fuori dall'ambiente protetto.

    A pensarci e' proprio quello che ho visto succedere a volte. Cioe' le poche sorprese si notano quando personaggi grigi vengono superati da figli e parenti. Che bella lotta: lacche' vs nipoti.

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  183. ahahah lacche' vs nipoti. La sfida italiana.

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  184. scusate, in tutto questo parlare di abilitazioni (che tanto prima che per me abbia un senso prenderla passerà del tempo) mi son persa come saranno costituite le commissioni per gli RTD.
    Vi chiedo cortesemente, se a voi è chiaro, di ricordarmelo.
    Sono, come per questi ultimi concorsi, tre ordinari di cui 1 membro interno, selezionati tramite votazione dopo indizione delle elezioni e quindi dal bando si presume che il concorso venga espletato con tempi lunghi (circa 1 anno)?
    O hanno procedure più snelle e veloci, che so, commissioni locali, dipartimentali tipo gli assegni(tanto so assegni, parliamoci chiaro), o al max di ateneo?

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  185. ARI-Scusate, ho trovato. Per la mia Università funziona così. è uguale in tutt'Italia?
    "Della Commissione fanno parte di norma tre professori o ricercatori del/i settore/i scientifico/i-disciplinare/i oggetto della selezione individuati dal Dipartimento o dalla struttura che ha proposto l'attivazione del contratto. Almeno uno dei membri deve essere un professore o ricercatore non appartenente all’Università di Pisa."
    Sostanzialmente ricalca la commissione che mi ha giudicato in sede di discussione di dottorato: 2 interni e un esterno(che poi proviene sempre da Siena o da Firenze perchè non ci son soldi per pagare i trasferimenti a quelli più lontani!!!!)
    Suppongo che almeno la cosa velocizzerà i tempi, se non bisogna aspettare l'indizione delle votazioni a livello nazionale i tempi saranno più snelli no? Basterà un consiglio di Dipartimento o addirittura un provvedimento d'urgenza??? cosa prevedete?

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  186. dipende dai regolamenti locali. puo' variare anche significativamente.

    tendenzialmente saranno procedure veloci.

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  187. Per concludere, questo è il mio commento al post di Briguglia (che non so se e quando verrà smoderato/pubblicato).

    ---

    Nel post si fa confusione fra "cooptazione" e "concorso". Non lo scrivo per fare una sterile critica all'autore - è un fatto "ambientale", che riguarda il (povero) dibattito sulle politiche dell'Università e della Ricerca.

    La giusta e necessaria valutazione di una pluralità di elementi, molti dei quali apprezzabili solo qualitativamente, non muta (cioè NON DEVE mutare) la natura di un concorso in una "cooptazione". La natura del concorso si può disvelare attraverso l'analisi dei principio di "concorrenza" che ne declina la stessa espressione linguistica. Con-corso non è solo la corsa dei cento metri, con-corso è anche (per fare un esempio) il "concorso ginnico", e qualunque altra gara che prevede il determinante apporto di un giudizio da parte di una giuria di persone competenti ed oneste. E' un fatto che in tali situazioni si prevede sempre una guida al giudizio più o meno formalizzata, espressa da criteri e regole metodologiche che il contesto istituzionale in cui si svolge il concorso (i.e.: il complesso dell'opera di autorità sportive riconosciute, e di chi organizza la gara) assegna alla commissione giudicatrice.

    Si tratta quindi di assicurare le migliori condizioni di conduzione del concorso, che dipendono anche - in particolare - dagli usi e costumi della società in cui ci si trova. Norme etiche e di deontogia professionale devono quindi essere coltivate e fatte valere da quella società e da quella comunità scientifica ed accademica di riferimento. Una lettura riduttiva di questa idea potrebbe far pensare alla necessità di eliminare totalmente l'arbitrio dei giudici attraverso la fissazione di regole così stringenti che impongano alla considerazione dei parametri meramente quantitativi - ma, appunto, non è questo ciò che si vuole affermare (seppure tale soluzione venga spesso ventulata).

    Per un riferimento generico a come si possa intendere ed organizzare un concorso per un posto di lavoro, invito alla lettura dei "Recruitment Principles" della Civil Service Commission del Regno Unito:
    http://civilservicecommission.independent.gov.uk/admin/assets/spaw2/uploads/files/Recruitment_Principles.pdf
    Una lettura complementare (applicazione al caso di una certa Autorità Indipendente, sempre in UK) è:
    http://www.competition-commission.org.uk/rep_pub/corporate_documents/corporate_policies/recruitment_and_selection_policy.pdf

    Si noti la gerarchia di ruoli e di responsabilità che vengono definiti, e l'affermazione dei principi di SELEZIONE BASATA SUL MERITO, EQUITA' E PUBBLICITA' che informano tutta l'architettura delle attività connesse con le selezioni concorsuali. In Italia c'è molta strada da fare.

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  188. @ Renzino

    NESSUNA SPERANZA di leggere il testo (considerato definitivo dal MIUR) del decreto coi criteri di valutazione per l'abilitazione che la poverina ha inviato trafelata al CdS poche ore prima che il suo padrone si dimettesse? Hai per caso fatto qualche tentativo di arrivare a quel testo o sai di qualcuno che ci abbia provato?

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  189. @ Marco

    Carissimo, per me è moooolto più facile avere testi dalla Commissione Europea che dal Governo Italiano... non so proprio niente...

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  190. @ marco

    nessunissima speranza, a meno che tu non abbia agganci al miur...

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  191. @renzino et al.

    Mi spiace, ma anche secondo me l'articolo citato e' ottimo. Disegna in maniera precisa quello che e' difficile rappresentare, al di la' dell'uso dei termini; su quelli hai ragione, ma si tratta di un aspetto secondario rispetto a cio' che l'autore intende comunicare.

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  192. Secondario o meno secondario dipende da come uno lo inquadra. Il ruolo del concetto era evidente nel discorso. A parte il fatto che coglionava l'APRI sulla questione della bibliometria (il casomai tornava buono a me).
    Poi ho visto che anche Ila ha fatto una sua puntualizzazione sull'azionabilità.

    Comunque adesso la cosa è stata analizzata e non vorrei continuare a inondare i blog su questo.
    Piuttosto si cerchi di vedere se ci sono novità o notizie dal Circo Barnum dei decreti.

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  193. non mi pare proprio se la prendesse con apri in particolare, quanto alla bibliometria noi non siamo dei talebani degli indici...

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  194. Soldi alle imprese senza bando di gara?
    In Regione Veneto si può. In ballo 120 milioni.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/30/soldi-alle-imprese-senza-bando-garain-regione-veneto/174258/

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  195. @ Renzino

    Ma ora che al posto del buffone delinquente c'è OxonMario e al posto della poverina l'uomo-macchina, escludi del tutto che ci sia qualche miglioramento nel comportamento del governo, anche nei confronti delle tue richieste?


    @ insorgere

    Purtroppo non ho agganci al MIUR. Semplicemente telefono spesso, e ribadisco che mi rispondono quasi sempre con molta gentilezza. In questo specifico caso, l'alta funzionaria che è la mia più abituale interlocutrice mi ha detto: deve chiedere all'ufficio legislativo se sono disponibili a diffondere il testo del decreto. Cosa che ho fatto, sentendomi rispondere, sempre molto gentilmente: noi non siamo autorizzati a diffonderlo. E alla mia obiezione che il testo datato 5 ottobre è stracircolato: perché quello fu inviato a Cun e Anvur, e ci fu sicuramente una fuga di notizie, ma stavolta l'abbiamo dato solo al CdS e quindi deve sperare in una fuga di notizie appunto dal CdS. Molto improbabile, ovviamente.
    Comunque, LA (sola) questione sospesa e su cui si vorrebbe un'anticipazione è la seguente: il testo del 5/10 assegnava la ghigliottina della mediana ai settori concorsuali non umanistici e la risparmiava a quelli umanistici; quello dell'8/11 conserva questo assetto, o toglie la ghigliottina a tutti, o la affibbia a tutti? 1-1, 0-2 o 2-0?
    Un'indiscrezione su questo non c'è il minimo dubbio che qualcuno dei 7 anvuriani e qualcuno dei 50 e passa cuniani sarebbe in grado di offrirla: è proprio impossibile per tutti noi "arrivare" a uno di loro?

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  196. @ Marco

    Non vorrei dare l'impressione che, per il fatto che scrivo (e mi piace scrivere) parecchio su questo Blog, io sia più informato su cose "segrete" o "politiche", quod non.

    Spesso do' qualche valutazione sulla base di una certa esperienza, basata su una continuità di interesse per le politiche su "Università e Ricerca" - e in particolare per un ruolo attivo nel fronte Europeo; però sappiamo bene che per essere veramente a conoscenza della situazione italiana bisogna essere inseriti in un certo circuito di relazioni e di attività (che non è il mio).

    Però se vuoi ancora la mia informale opinione, non è dell'Università che si stanno preoccupando, adesso. Il che significa che lì il "pilota automatico" è inserito.

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