martedì 13 settembre 2011

Dopo lunga attesa il nuovo sito "bandi.miur.it"


In agosto il MIUR ha finalmente attivato il nuovo sito per il reclutamento. Il Ministero ci ha impiegato circa 8 mesi dall'approvazione della Legge n. 240 di riforma dell'università ("legge Gelmini", approvata il 30-12-2010), imponendo di fatto un lungo blocco del reclutamento in una fase già difficile dal punto di vista finanziario per gli Atenei italiani.

Però alla fine ce l'ha fatta. Ecco il nuovo sito dove controllare i bandi per ricercatore a tempo determinato e per gli assegni di ricerca: http://bandi.miur.it/index.php

Un appello a tutti i precari. Vigilate sulla correttezza dei bandi ed eventualmente segnalate le scorrettezze. Già diverse università hanno pubblicato bandi con profili dalla molto dubbia legittimità, in quanto la legge prescrive di indicare solo uno o più settori concorsuali.

141 commenti:

  1. Il primo commento è il casino sui settori, laddove la nuova denominazione "settori concorsuali" per quelli che saranno invece i "settori di abilitazione" induce all'errore: infatto i bandi stanno, ovviamente, al livello di Settore Scientifico-Disciplinare.

    Insomma i settori di concorso sono sempre i vecchi SSD (quandi si è fortunati a non avere descrizioni più ristrette del profilo scientifico).

    Ovviamente trattasi di "errore semantico" generale, che non riguarda i soli ricercatori.

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  2. vigilate e denunciate. in caso di bandi scorretti scrivete agli uffici concorsi dei singoli atenei ricordandogli che la legge dice esplicitamente che non sono ammessi profili dettagliati.

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  3. Dal sito si evince che L'Università di Pisa ha recentemente bandito un assegno di ricerca dal titolo:"Disagio abitativo come crisi dell'attore"
    Assegno di ricerca durata 12 mesi Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
    Data del bando 25/07/2011
    Commento: mi vergogno di far parte di questo mondo. Mi fa schifo che in tempi di vacche magrissime si permetta lo stesso di bandire tali stronzate megagalattiche!!

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  4. @ siberia
    francamente non capisco nemmeno cosa significhi quella titolatura, ed evito di commentare ciò che non conosco

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  5. @ Siberia,

    non conoscendo neppure io cosa faccia quel gruppo, nel mio ex ateneo esisteva il DAMS i cui assegni erano piu' o meno su quel tipo di titolatura.
    Potrei muovere la critica che tale titolatura non si addice al Dipartimento: DSPS.

    Tuttavia evitiamo di scadere in ragionamenti del tipo "quello che faccio io SERVE mentre quell'altra cosa non serve", altrimenti chiudiamo lettere e teatro e ci dedichiamo tutti alla biochimica (e qualcosa mi dice che non sarebbe un mondo migliore quello che ne verrebbe fuori).
    L'importante e dosare il tutto in modo saggio.

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  6. siberia
    parliamo solo di quel che si conosce, il titolo peraltro senso lo ha, se proprio vogliamo stare a discuterne, ma non mi pare il caso.

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  7. Infatti. Magari e' sensato. Magari no...
    Eviterei i commenti sui titoli stile Barbareschi & Co.
    Altrimenti si dovrebbe anche giudicare cose come
    "DETERMINAZIONE DELLA QUALITÀ DI HAMBURGER DI TROTA"....

    Al di la' del vigilare, vorrei cominciare a fare una statistica del numero di assegni/bandi ricercatori che stanno uscendo.

    Di assegni ce ne sono 1313 su 5 mesi (250 al mese) e ricTD(a) 46 su 3 mesi (15 al mese).

    Considerato che di assegnisti ce ne sono 12000, che stimo con contratti annuali/biennali (media 1.5), ovvero circa 8000 all'anno (700 al mese) siamo ad un fattore 2/3 sotto rispetto la media.
    Ma e' solo l'inizio e quindi stimo che si normalizzeranno su quei valori.

    Probabilmente da confrontare i valori dei ricTD con i vecchi ricTI.
    Quest'ultimi erano in media 2000/3000 all'anno (circa 200 al mese).

    Si dovra' vedere la percentuale di ricTD(a) che probabilmente copriranno questi numeri, e quelli di ricTD(b).


    Come titoli, molti mi sembrano abbastanza specifici. Ma come potrebbero essere altrimenti se legati a un progetto in cui e' necessaria una competenza specifica?

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  8. Ecco appunto...io vedo che ad esempio nel mio settore 01/A3 non e' uscito ancora nulla...secondo voi quanto dobbiamo aspettare? L'ultimo concorso per me usciva un anno fa. Penso che per molti altri la situazione sia analoga...

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  9. per ora bandiscono i settori che si trovano in una delle seguenti condizioni:

    - gruppo che ha fondi esterni con cui "sistemare" il precario che è rimasto inculato e non è diventato RTI;
    - gruppo che ha intercettato il FFO e che ha avuto pensionamenti tali da lasciar scoperti crediti per la didattica.

    in entrambi i casi stiamo ovviamente parlando di bandi ad personam.

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  10. "Fondi esterni" per gli RTD? uhmm. Non stiamo parlando di "progetti", gli RTD sono pur sempre dei ricercatori "indipendenti".

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  11. @ renzino

    gli rtd DOVREBBERO ESSERE indipendenti. de facto non lo sono e non lo saranno. guardati, per es. i profili di bolzano, bologna e venezia...indicano chiaramente l'utilizzo dei TDA come super-assegni. bandi costruiti su misura per un predestinato, articolando un profilo iperspecialistico che - si presume - rispecchi gli orientamenti di ricerca del gruppo di riferimento

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  12. @ renzino,

    il guaio dell'universita' italiana e' che si pensa come degli umanisti. Ma che indipendenti, che il 68 e' finto! Ma quando mai si danno posizioni 3+2 "indipendenti", manco fossero dei PO :D
    uno assume chi fa comodo, fagli mettere il profilo del gruppo e magari potremo pure avere qualche bando aperto, costringilo a comparare meramente i titoli e vedrai che uno le selezioni se le deve PER FORZA fare prima e poi metter su trick tracchi ai concorsi.

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  13. la somma minkiata poi sono i progetti finanziati da PRIN od altri grant dove in Italia devi fare un concorso per assumere... l'autore del progetto :D

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  14. @ salvo

    come ti ho detto anche sul forum apri, è più complicato di così. tu pensi ai td come posizioni di ricerca, ma sono anche posizioni essenziali per la didattica. senza si chiuderebbero molti cdl. ergo le logiche sono diverse

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  15. @ Salvo

    'azz, ma io usavo il concetto di "indipendente" come si usa nel mondo anglosassone, come in "independent fellowship", dove l'assegnista (fellow) non è legato ad un particolare progetto di ricerca (nel senso che non è uno slot nel budget di un progetto guidato da un Principal Investigator).

    Intendevo quindi "indipendente" nel senso di "dipendente dell'istituzione" (institution) e quindi ricompreso nelle sue politiche più ampie (inclusa, fra l'altro, la didattica).

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  16. salvo

    l'Unione Europea nelle sue politiche per la ricerca ha tra i principali obiettivi quello di sostenere la formazione di "independent researchers".. il 68 non c'entra una cippa

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  17. aho, ma come lo si deve spiegare?
    Un PO ha una convenzione con l'ente xxx?
    la convenzione dura tre anni?
    ci escono 150mila euro?

    Ecco, paga il posto al suo galoppino precario che così è pure costretto a coprire un pò di crediti con i corsi.

    lasciamo perdere gli inglesismi e "parlamo come magnamo" che mi pare si addica di più all'università italiana.

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  18. lassie descrive bene come stanno le cose.
    untenured e renzino descrivono bene come dovrebbero essere le cose.

    tra le due dimensioni mi pare ci sia uno iato incolmabile

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  19. @ Renzino,

    chiarito.

    Resta il fatto, e questo diciamolo chiaramente, che nel mondo anglosassone gli RTD (junior scientist o nelle univ. assistant professor) sono banditi nelle scienze sperimentali avendo ben chiaro di cosa si occupa il gruppo che bandisce. E questo entra nel processo di selezione pesantemente sia nella call dove si specifica ad esempio "the suitable candidate is expected to play a leading role in ...." ma anche nel processo valutativo delle esperienze pregresse del candidato e non solo... essendo tale processo di employnment nel mondo anglosassone un processo A <-> B (e non A -> B come in Italia), cioe' essendo un processo di valutazione reciproca tra employer e candidate, per qualunque posizione di "RTD" si forniscono al candidato tutti i mezzi possibili per valutare l'operato del gruppo che potrebbe assumerlo, cio' comporta:
    1) Il candidato puo' rivolgere domande agli intervistatori e membri del gruppo e/o dipartimento
    2) al candidato vengono presentati i membri del gruppo, i laboratori, le facilities, i progetti etc...


    Il concetto di assumere qualcun per far cio' che vuole funziona solo in ambito umanistico e pochi altri ambiti ed e' una mera chimera che nella realta' NON funziona per posizioni a tempo di 3+2. Nessun gruppo assumera' mai un candidato con zero esperienza nell'ambito del progetto di ricerca che il gruppo vorrebbe affidargli solo perche' ha piu' pubblicazioni ed h-index, questo non succede neppure nel mondo anglosassone, non si vede come possa succedere in Italia (dove si deve quindi truccare il concorso).

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  20. @ Lassie,

    ma cosi' funziona ovunque che credi... ;)
    oggi pomeriggio abbiamo avuto una riunione. ci hanno approvato un grant (il PRIN americano) ed il DOE da' i soldi per assumere un PostDoc (o un Junior scientist, dimende dall'esperienza) ma solo se si dimostra di avere subito un candidato in mente poiche' la position non puo' stare OPEN a lungo in quanto il finanziamento e' ristretto a scadenze burocratiche particolari. Ergo o si trova un galoppino o non si bandisce, poi se una volta bandito applicasse uno molto piu' esperto (DI QUELL"ARGOMENTO) mandi a fanculo il galoppino e prendi lui.
    coi grant spesso funziona cosi' e devi anche garantire dei risultati a scadenza (il che favorisce il galoppino).
    Diverso per le position bandite sul quello che noi chiameremmo FFO.

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  21. quello che io non capisco è questo: perchè non si può fare anche in Italia che io mi prendo chi voglio per lavorare nel mio gruppo di ricerca e poi vengo valutato dopo (esempio) 5 anni? Se ho assunto una capra che in 5 anni non pubblica niente non potrò assumere nessun altro per i prossimi 10 anni; se assumo qualcuno bravo nella media avrò un nuovo posto tra 10 anni; se assumo un candidato eccezionale avrò un nuovo posto tra 5 anni.
    Non è un discorso che vale per PO, ma per tutte le altre posizioni si!

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  22. Mmmmm... non volevo creare strane ibridizzazioni - o confusioni - con il mondo anglosassone, ché per esperienza il dibattito italico diventa pesante, inconcludente e, soprattutto sbagliato.

    Se, in UK, hanno un sistema per cui il finanziamento a progetto [di ricerca] è consistente - i 7 Research Councils distribuiscono 3 Miliardi di Sterline/anno
    http://www.rcuk.ac.uk/Pages/Home.aspx
    è chiaro che ci saranno molti, se non tutti, Research Assistants assunti per avere un ruolo in QUEI progetti, SOTTO la guida scientifica e la responsabilità di un Principal Investigator. Ciò condizionerà anche il reclutamento, ma non certo "per assumere chi vuole lui (il PI)", bensì nella definizione del profilo scientifico.

    Per "ricercatori indipendenti" intendo invece quelli che non sono sottoposti ad un progetto eterenomo, ma che o lo presentano loro (es. è anche il Starting Grant dell'ERC), o concorrono per prendere i soldi senza neanche curarsi troppo di sede e progetto, che verranno dopo, oppure sono assunti dall'istituzione senza riferimento ad un progetto finanziato esternamente ---> il rapporto con l'istituzione è un po' diverso, e - per capirci, stiamo parlando di qualcosa che corrisponde piuù all'Assistant Professor USA.

    Quindi, riportando la questione in Italia, vista la modalità di finanziamento delle nostre Univ. e della nostra ricerca, secondo voi gli RTD sono più del primo caso o del secondo? Secondo me del secondo (nonostante la natura a TD), questo era il senso del post. Da qui discende anche il mantenimento di profili scientifici sugli SSD e non su profili specifici.

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  23. Per cambiare aria, "Italia Oggi" conferma il discorso sulla mannaia per 36 Atenei che hanno superato il 90% nella distribuzione nel Fondo Speciale per assumere Associati

    http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=1495Z7&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

    Qualcosa mi dice che la norma cambierà prima dell'adozione definitiva...

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  24. La situazione in Italia è eterogenea da SSD a SSD; non credo sia possibile generalizzare.
    Per le scienze applicate e/o ingegneristiche (dove i gruppi che fanno ricerca di base praticamente non esistono) funziona come ho scritto sopra; il finanziamento è spesso completamente esterno e agganciato ad un progetto non necessariamente di "ricerca", ma che viene spacciato per tale.
    Con quei fondi si paga l'assegnista o il RTD che lavorerà sul progetto per un 30% del suo tempo e che per il 70% farà didattica, assistenza agli esami del PO, ricevimento studenti, parteciperà a riunioni in luogo del prof, sarà buttato su altri progetti, etc. etc.

    I fondi esterni, per quanto vincolati a progetti, da noi finiscono in un grande calderone da cui tutto il gruppo attinge, vuoi per missioni, vuoi per finanziare l'assegno o il RTD, ma dopodiché ognuno perde di vista il progetto specifico sul quale è partito il suo contratto. D'altronde nessuno finora ha mai chiesto nessun tipo di relazione sull'attività svolta, pertanto....

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  25. @ lassie

    invece io volevo cercare di trarre concetti generali, e sai perchè? Per il discorso sul profilo scientifico, che interessa nolto (pare) ad APRI.

    Beninteso, il fatto che ora gli abbiamo RTD con contratto di diritto privato anziche RTI funzionari statali mischia le carte, ma se volete mantenere una distinzione con gli assegnisti, dovete promuovere l'"indipendenza" degli RTD.

    Altrimenti aveva ragione l'Uomo Livonico!!!

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  26. Renzino ha ragione, è questo il punto.

    I RTD sono posizioni faculty-staff (corpo docente) non a progetto, per questo devono essere bandi su settori concorsuali senza indicazione alcuna di profili specialistici.

    In tal senso sono figure "indipendenti". L'assegnista dipende dal capo progetto. Il RTD solo dall'istituzione che lo recluta.

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  27. @ Renzino

    Per il discorso sulla possibilità di ottenere il finanziamento del "Fondo speciale associati" da parte dei 36 atenei che sforano a me non è chiara una cosa.
    L'eventuale sforamento ci sarà a partire dal 2012 (e quindi l'anno venturo niente palanche), ma i fondi dovrebbero arrivare già nel 2011, quindi: se non ci sono ancora le abilitazioni e gli ultimi concorsi per associati sono stati fatti a singola idoneità (se non ricordo male), i fondi che gli atenei percepiranno quest'anno (ammesso che vengano erogati), per cosa verranno utilizzati?

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  28. scusate, ma in Italia mi riesce difficile immaginare una figura a tempo DETERMINATO indipendente dal capo.

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  29. @ Popeye

    Leggendo il testo, sono disponibili 13 milioni per il 2011 e 78 a decorrere dal 2012. E' chiaro che per la spendibilità nel 2011 si farà riferimento al rapporto AF/FFO del 31 dic. 2010, da cui l'allarme di "Italia Oggi".

    Gli idonei da chiamare ci sono, ci sono (e poi non ci sono concorsi ad idoneità unica).

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  30. @ lassie

    Ti fai cambiare l'immaginazione: pensa fortemente all'ERC Starting Grant. In ogni caso "indipendente" vuol dire che ha il _diritto_ di non unirsi a nessun altro gruppo di ricerca, ma non vuol dire che _non_ lo farà: mi sembrava chiaro ma lo risottolineo. Del resto ci sono PA che sono "stabilmente" inseriti in gruppi di ricerca dove il Principal Investigator è un Ordinario.

    Mi sono spiegato?

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  31. lassie

    stiamo parlando di quel che c'è scritto sul tuo contratto.

    su un contratto di assegno appare il capo-progetto (uno strutturato, in genere ordinario ma non per forza)

    su un contratto di RTD non appare nessun responsabile, dipendi solo dall'istituzione (l'università).

    poi nella realtà anche un prof associato può essere schiavo dell'ordinario, ma questo è un altro discorso.

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  32. mah, pe ril mio assegno (e tutti quelli del mio dipartimento) non c'era nessun capo progetto. non c'era nemmeno il progetto...ma so che è un'eccezzione

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  33. Ragazzi, vi ringrazio dell'informazione e pure della discussione. Hanno ispirato un nuovo post sul BLOG della Via-academy, in cui accenno anche ad un scandaloso concorso per RTD avvenuto recentemente all'Alma mater. Forse ne avete gia' discusso fra di voi (dentro e fuori questo BLOG), ma chiederei a chiunque sappia qualcosa di questo concorso (settore BIO/09) di contattamri direttamente perche' il ricorso al TAR ha prodotto 'roba' da controbattere vehementemente, in nome del merito e della giustizia accademica!

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  34. @ insorgere, per un assegno in genere e' indicato un supervisore o qualcosa del genere, e se non un vero e proprio progetto, almeno una titolatura.

    In ogni modo e' chiaro vi siano due "blocchi" (potrei riassumerli non esaustivamente in umanisti e scienziati/tecnici), uno dei quali non riesce in alcun modo a comprendere le ragioni ed il modus opernadi dell'altro.

    Tutto queto dialogo sembra tra romulani e marziani. Io sono d'accordissimo ad esempio che uno storico debba essere selezionato solo in base ai propri titoli ed ad uno o piu' SSD. Son pienamente convinto anche che in area umanistica si bandisca spesso avendo la didattica in mente, in quando la ricerca la si porta poi avandi idividualemte o in piccolissime collaborazioni che via via i SINGOLI formano.

    Tutto questo credimi non ha alcun senso in settori scientifici o tecnici, specie sperimentali, dove i laboratori e gli esperimenti ed i progetti vengono gestiti in gruppi ed il singolo o ha il potere di crearsi un gruppo attorno oppure deve afferire ai gruppi di ricerca esistenti in una struttura. Questo indipendentemente se dal fatto che potrebbe poi portare avanti, IN QUELL'AMBITO, le proprie idee, anche innovative e magari vincere un suo grant.

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  35. @ Mauro, ci forniresti piu' dati su questo concorso? Era un RTD Moratti oppure un nuovo RTDa?

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  36. Salvo

    secondo me tu hai un'impressione distorta dal fatto che lavori in un istituto o laboratorio di ricerca.

    All'università ovunque nel mondo ti prendono con una posizione faculty/staff (ossia RTD ora in Italia) per fare ricerca e per insegnare. Nelle scienze umane come in quelle "dure".

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  37. @ salvo
    è chiaro che ci sono differenze tra aree culturali, tuttavia secondo me ha ragione untenured: dimentichi il ruolo fondamentale della didattica.


    in molti casi i td saranno assunto per coprire buchi nella didattica. non potranno stare in un gruppo perché non ci sarà il gruppo...

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  38. Avete notato che non ce ne sono nel Lazio? E' perchè l'anno scorso, grazie ad un finanziamento regionale, sono stati assunti circa 200 RTD Moratti nelle varie università laziali. Adesso in alcune di queste con un colpo di mano li faranno diventare RTD a tutti gli effetti! Ma il problema è che questi non sono stati assunti con il concorso regolare ma con colloqui burletta! E ovviamente di tutto questo nn c'è traccia sul sito del bandi!

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  39. Sarà la famosa "abolizzjone dei concorsi", anche oggi sul blog c'era qualcuno che reclamava l'assunzione libera "prendo chi voglio per 5 anni"...
    E' il metodo-burletta delle "partecipate".

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  40. @ Untenured, ed insordere,

    comprendo bene le ragioni della didattica. In Universita' ci sono stato anch'io ed anche quando stavo in un EPR italiano (l'INFN) sono comunque stato professore a contratto un anno.

    Detto cio', non credo, ne' ho mai visto, nelle scienze dure bandire posti RTD SOLO o principalmente per "coprire la didattica." senza che vi sia un gruppo vero flesh & blood che bandisca. Se proprio va coperto "un buco" bandisci un posto da prof. a contratto appunto, ti costa molto di meno ed hai coperto il buco.

    Nessun ricercatore (di un certo valore) accetterebbe un contratto bandito per coprire la didattica, senza che vi siano strutture alle spalle, laboratori e gruppi di ricerca, perche' gli sarebbe IMPOSSIBILE portare avanti una attivita' degna di questo nome.

    Un RTD lo bandisce SEMPRE un gruppo (almeno per i settori scientifici/tecnici), che poi faccia anche didattica, questo e' indiscutibile e necessario.

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  41. @ salvo
    la normativa oggi consente una quota limitata di prof. a contratto. ne consegue che in molti casi dovranno fare td per tenere in piedi la didattica, non c'è via d'uscita

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  42. @ salvo

    A casa tua!

    Un RTD lo bandisce SEMPRE un'istituzione, e solo se i fondi sono garantiti da un certo progetto con un certo responsabile, occorrerà fissare un profilo scientifico congruente.

    In un Paese con fondi a progetto ridotti a lumicino come l'Italia. e che ha sempre contato sul Finanziamento Ordinario per il reclutamento ordinario, c'è più spazio (per definizione) per dei ricercatori indipendenti.

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  43. salvo

    ti rispondo pure (vai a vedere che ti convinci)

    nessuno ha detto che si bandisce più per la didattica che per la ricerca. In Italia la ricerca e la didattica hanno pari dignità e chi ottiene un posto all'università è chiamato a svolgerle entrambe, che sia di filologia romanza o di fisica sperimentale.

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  44. @Salvo, credo che il concorso fosse con la legge del 2009, ma ti posso dare tutti i dettagli se mi scrivi in privato.

    Un breve commento sull'accesa discussione di oggi. In genere si inizia la carriera come subalterno a qualche senior, poi si cerca di diventare il piu' indipendente possibile. Che si debba fare anche didattica all'universita' risulta ovvio, mica solo in Italia oggiogiorno!

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  45. @ auntenured,

    veramente, continuiamo a parlare come marziani vs romulani.

    @ Renzino,

    in Italia, per i settori scientifici c'e' SEMPRE un progetto che un gruppo persegue, da non confondere coi fondi a progetto o grants.
    In un qualunque settore esistono uno o piu' gruppi che si occupano di progetti di ricerca, assumere qualcuno a tempo determinato avulso dal contesto di QUELLA ricefca (i cui confini possono essere ampi e lasciare spazio all'indipendenza) e' una cosa che non succedera' mai. Ne in italia, ne' in Itnghilterra ne' in America.

    diverso il paso di posizioni a tempo indeterminato per i casi in cui una universita' bandisse perche' gli serve didattica in quel settore ed assumesse un PO che poi sarebbe chiamato costruirsi (appunto!) il suo gruppo, a partire dai laboratori per finire alla propria equipe.

    @ Untenured, poniamo, giusto per ipotesi di scuola,
    1)che io vinca a Cagliari.
    2)Ammettiamo che il gruppo che ha spinto (cosi' renzino non s'arrabbia) il Dipartimento a bandire il posto si sia impegnato nell'esperimento ALICE presso l'acceleratore LHC al CERN.

    Poste queste ipotesi... sei io arrivassi li' dicendo: "io questo esperimento non lo fo', mi occupero' di quello di cui mi occupo ora in USA, cioe' esperimento STAR all'acceleratore RHIC", che accadrebbe? Accadrebbe la cosa seguente:

    1) Il gruppo perderebbe un elemento in organico e quindi annasperebbe nella Collaborazione internazionale ALICE, gli verrebbe meno l'RTD in cui speravano per guidare un gruppo di dottorandi, applicare a progetti europei, cortare avanti attivita' di ricerca e sviluppo (tutto in modo anche indipendente sia chiaro ma in quel progetto, in quella collaborazione, cioe' in ALICE)

    2) Io mi troverei ad essere un frustrato perche' l'INFN non mi darebbe la sigla per un progetto a cui l'Italia non partecipa (cioe' STAR), non avrei fondi per viaggiare fino negli US e partecipare alla presa dati, non potrei portare avanti R&D, ricerca hardware perche' non avrei fondi ne' spazi di lab. Non mi approverebbero PRIN o grant europei poiche' non avrei un gruppo alle spalle. Non potrei fondare il mio gruppo causa il fatto di non essere un PO ma un mero ric. a tempo determinato.

    3) OVVIAMENTE dopo tre anni mi darebbero una pedata nel deretano (altro che rinnovo) e credo potrei andare a zappare, non avendo referenze ne' produzione scientifica rilevante negli ultimi tre anni

    Quindi OVVIAMENTE cercherei di inserirmi nelle attivita' che i gruppi di FIS/04 a Cagliari portano avanti, lo fare con estrema indipendenza ma lavorando in squadra e per la squadra. Questo fa si che avere informazioni sul profilo del gruppo sarebbe utilissimo ai fini della application (senza far ricerche da 007) perche' chiaramente questo porta non solo l'indformazione su quanto il tuo profilo possa interessare a loro ma anche su quanto tu abbia chances di inserirti in modo produttivo senza uccidere la tua carriera.

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  46. per concludere...

    essere indipendenti e' una gran virtu' ma nelle scienze dure non coincide necessariamente con l'arrivare e pretendere di star nella propria barchettina, significa invece agire senza necessariamente una costante supervisione dall'alto, essere in grado di coordinare una attivita' (da piccola a grande), interagire con gli altri ricercatori fuori dal proprio istituto in modo autonomo ed, ultimo ma NON ULTIMO... avere una esperienza variegata essendo in grado di cambiare gruppi di ricerca, in genere il nascere e' morire nello stesso istituto, facendo le precise identiche cose si facevano nella tesi di laurea NON e' un segno di "indipendenza".

    Io nel mio piccolo ad esempio, mi ritengo abbastanza "indimentende" (scusate l'arroganza), avendo portato avanti ricerche il almeno 4 laboratori diversi ed avendo lavorato per tre enti diversi in Italia ed all'estero etc... il che' non ha mai significato che io sia arrivato in un posto imponendo la linea di ricerca di quel posto senza inserirmi nei gruppi locali... s

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  47. @Scoregion

    per quanto concerne il lazio, a breve arrivano quelli della Sapienza (ovviamente tutti "ad personam").

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  48. Salvo

    parliamo di due cose diverse. Noi ci riferiamo allo status contrattuale, tu alle linee di ricerca.

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  49. ah beh, lo status contrattuale e' come dice renzino. Questo anche all'estero. Non e' ammissibile inserire un progetto nel contratto di un lavoratore dipendente.
    Che l'attivita' del gruppo venga pero' riportata nel bando, questo lo trovo sensato almeno per alcune aree (che non sono le vostre).

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  50. @ Renzino

    ero io che proponevo "prendo chi voglio e poi tra 5 anni ti valuto". Ti assicuro che funziona così in buona parte del mondo anglosassone, almeno nelle mie materie (ecologia, biologia evolutiva, biogeografia). E la cosa divertente è che funziona molto meglio che non nel sistema italiano malato. Sinceramente non capisco la tua ironia. Preferisci il sistema finto in vigore per cui andiamo avanti con concorsi farsa? Molto utile per chi sta in fila, ma non per chi in assenza di santi in paradiso si fida solo del suo CV

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  51. @ l.maiorano

    Quella che descrivi è una caricatura.

    Che la gente sia valutata è un fatto, ma un fatto "logico" e normale.
    Falso è affermare sarebbe prassi assumere "senza concorso", laddove invece è vero l'opposto: bando, short-list e interview.
    Vero è che non esistono norme specifiche sulla materia, ma anche questo è "logico", anche se difficilmente compreso dagli Italiani: là esiste solo il diritto privato, e le Università, per di più, sono tutte Fondazioni, nemmeno Enti Pubblici. Si dicono "pubbliche" per il fatto che sono non-profit e ricevono la gran parte dei soldi dallo Stato (almeno fino a quest'anno), ma giuridicamente sono come e.g. le nostre "Fondazioni Arena di Verona" e "Fondazione Craxi".
    Lo Stato non mette becco sulle assunzioni per il semplice fatto che non si stanno assumendo dipendenti pubblici!

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  52. @ Renzino,

    ma dov'e' che maiorano proponeva una caricatura?
    il "prendere chi volgio io" (giusto per parlar come si mangia) non comporta una assenza di procedura selettiva e valutativa. come tu riporti infatti si ha bando + shortlist + interview.
    Solo che gli enti sono liberi di bandire e portare avanti una selezione rigorosa, per il fatto che possono comunque prendere "chi vogliono", cioe' chi ritengono meritevole, senza aver i vincoli come quelli italiani, ne sciorino alcuni:
    1) Se un candidato rifiuta, la selezione va a monte
    2) La interview e' in un giorno prefissato per tutti
    3) Non si puo; tenere aperta una position (quindi o c'e' un vincitore o salta tutto.
    4) La selezione e' sui titoli e, TEORICAMENTE, dovrebbero essere pesati col bilancino, quindi non si conosce il profilo del potenziale vincitore (ergo si trucca la selezione).


    In realta' la selezione alla italiana pone cosi' tanti vincoli da essere fittizia. Cio' che nella realta' accade e' che si bandisce SOLO quando si e' gia' trovato qualcuno. Io son d'accordo con maiorano, se vi pace il metodo italiano coi concorsi farsa, contenti voi, a me non piace.

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  53. @ Salvo

    Mi stai ancora una volta cambiando i connotati della farsa.

    Che i concorsi italiani siano _praticamente_ una farsa, dipende dalla condotta delle persone, caro Salvo, dai loro comportamenti _non fissati_ per legge. MA la legge _prescriverebbe_ l'effettuazione di con-cor-si.

    La legge è fatta per regolare alcune prassi organizzative e procedurali, epperò una legge _sottodetermina_ i comportamenti delle persone. Almeno fino a quando non si decidesse di fissare dei paletti così ristretti che, come più o meno le proposte ANVUR, le procedure regolate diventassero dei meri atti amministrativi senza intervento di una discrezionalità tecnica (che io chiamo professionale, nel contesto) per l'effettuazione delle scelte.

    Dovremo continuare con un lungo thread se questo è il livello di incomprensione fra di noi, ahimè...

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  54. @ Renzino,

    e' questo il punto. Non cambio i connotati della farsa, anczi tu sta volte il punto lo centri ben bene.

    A MIO PARERE (sottolineo ed upper case) i concorsi italiani non sono una farsa solo e sempre per il cattivo comportamento delle persone ma a causa della cattiva legge che prescrive concorsi con troppi vincoli incontrollabili, salvo poi sisinteressarsi riguardo una seria verifica ex-post.

    Credo sia proprio per come e' strutturata la legge che i concorsi NECESSARIAMENTE continueranno ad essere una farsa, non foss'altro che si continuera' a bandire solo dopo aver un candidato fra le mani.
    Poi ovvio che decenni di regole (e relative escamotage contro di esse) hanno imbarbarito coloro che oggi sono i PO. Questo rende difficile, ma non impossibile, l'istaurarsi di un sistema di tipo anglosassone.

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  55. come nota ottimista devo dire che almeno per gli RTD le cose iniziano a muoversi (legistativamente) nel verso giusto. Ma la strada da fare e' ancora tanta. Bene procedere step by step comunque.

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  56. @ salvo

    nel verso giusto? non prendiamoci per il culo, dai...sono tutti concorsi banditi avendo in mente nome, cognome, altezza, peso e colore degli occhi del vincitore predestinato

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  57. prima fatemi vedere che le percentuali di vincitori di RTD "esterni" è maggiore di quella dei vecchi RTI, poi crederò che ci si stia muovendo nel verso giusto.
    Servirebbe chiedere ad Andrea di mettere su un
    pronosticailricercatore(atempodeterminato).com

    Qui alla Sapienza 26 posti bandiranno e 26 candidati già esistono.

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  58. @ Salvo

    Ma quali sarebbero 'sti "vincoli incontrollabili", o le "regole che hanno imbarbarito coloro che oggi sono i PO"?

    Suvvia, non prendiamoci per i fondelli, non anneghiamo tutto il discorso nelle fumisterie ideologiche.

    Ai Profi interessa assumeri figli e figliocci (scientifici) che portino avante le loro ottusissime ricerche, che continueranno a pubblicare senza infamia e senza lode nei soliti giornali. Nessun controllo "ex-post" potrà mai risarcire la comunità del danno fatto dal non aver scelto i migliori candidati possibili "illo tempore". Tutti i vincitori faranno sufficientemente e mediocremente quanto basta.

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  59. Quali sono le regole incontrollabili? Copio ed incollo me stesso (nota il punto 4) ):

    1) Se un candidato rifiuta, la selezione va a monte
    2) La interview e' in un giorno prefissato per tutti
    3) Non si puo' tenere aperta una position, ne' c'e' una graduatoria (quindi o c'e' un vincitore o salta tutto.
    4) La selezione e' sui titoli e, TEORICAMENTE, dovrebbero essere pesati col bilancino, quindi non si conosce il profilo del potenziale vincitore (ergo si trucca la selezione).

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  60. su questo ti quoto:

    Ai Profi interessa assumeri figli e figliocci (scientifici) che portino avante le loro ottusissime ricerche, che continueranno a pubblicare senza infamia e senza lode nei soliti giornali. Nessun controllo "ex-post" potrà mai risarcire la comunità del danno fatto dal non aver scelto i migliori candidati possibili "illo tempore". Tutti i vincitori faranno sufficientemente e mediocremente quanto basta.


    e quindi di che stiamo a discutere di pesi pesini e regolette nei concorsi, quando, come diceva Maiorano, ma lascia assomere chi si vuole e "mazzia" ex-post senza pieta'.

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  61. salvo, sono decisamente dalla tua parte:-))). E ho anche dei dubbi molto seri sul fatto che tutti i vincitori faranno sufficientemente e mediocremente quanto basta. Se volete gli esempi sono facilissimi da trovare. Nel Dipartimento di Biologia e Biotecnologie della Sapienza (tanto per non fare nomi) potrei citare il caso di 3 ricercatori ed 1 PA che hanno pubblicazioni 0 (non per modo di dire, ma proprio 0 spaccato) e ce ne sono svariati che hanno un numero irrisorio di pubblicazioni ISI (del tipo 6 pubblicazioni isi dal 2004 in poi). Vogliamo veramente prenderci in giro? Fate una valutazione ex-post come si deve e vediamo se i 4 personaggi di cui sopra sono sufficienti oppure no!

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  62. Salvo, francamente, non so cosa tu voglia dire con "regole incontrollabili".
    Tieni presente che, in via generale, le regole delle procedure concorsuali possono essere categorizzate in due modi:

    - regole messe per il bene comune, affinchè quelli Emeriti Delinquenti, lasciati da sè, non facciano di peggio;

    - regole messe lì come "patto scellerato" per consentire ai medesimi Emeriti di accettare la polpetta della legge, ma in pratica consentire loro di Delinquere come loro aggrada.

    Fra le regole del primo tipo vi sono tutte quelle a garanzia di un corretto procedimento amministrativo, INCLUSE tutte quelle che ai candidati possono apparire pesanti o vessatorie se viste con occhio, e.g. "internazionale", dove esiste più "trust" reciproco, cioè fiducia in un comportamento corretto "propria sponte". Ciò non si può assumere come dato in Italia. Lasciati al loro arbitrio, quegli Emeriti Delinquenti fisserebbero anche la pubblicazione del bando il 14 Agosto con scadenza il 16! Hai visto bene cosa accade pure con le norme scritte, in materia di pubblicizzazione, se non si interviene. Esiste quindi una trama di regole che intervengono a definire dei comportamenti "considerati buoni" o "per la qualità" che in tal si modo si cerca di imporre erga omnes. Fra questi, anche il "decalogo della buona valutazione" nei concorsi da ricercatore emanato dalla Gelmini, e che - avete visto voi stessi - è azionabile in giudizio a tutela dei candidati. Il senso è proprio di cercare di "mettere sui binari" quei Delinquenti, istradarli forzosamente al Bene Comune.

    Al secondo tipo appartengono le regole come quella sugli idonei plurimi nei concorsi da PO e PA, chiamabili poi da altre sedi. Questa regola fu concepita per poter continuare a offrire la possibilità di un Pactum Sceleris Nazionale a quei Delinquenti, nel momento in cui si stavano andando a definire concorsi locali. Il fatto che degli "idonei locali" siano considerati "idonei nazionali" è un obbrobrio, ma si finì col piegare la testa in quel momento, quando fu varata la legge.

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  63. @ Salvo e l.maiorano

    Francamente, siamo seri, non è accettabile che OGGI si lasci assumere chi vuole a quegli Emeriti Delinquenti. Si toglierebbero anche le pur minime garanzie a salvaguardia di una razione di onesti meritevoli. Insomma non è accettabile che si "ufficializzi la gestione privatistica" manco fossimo in una partecipata del Comune, dove i Politici piazzano a piacimento di tutto e di più.
    Nota bene che io sono moralmente contrario alla libertà di assunzione perfino da parte dei privati. Per me in patto fra Azienda e Sindacati per far assumere i figli dei dipendenti al posto dei pensionandi, o stabilizzando un tot di precari, è un Pactum Sceleris anch'esso.
    E' proprio dal fatto che i Paesi Riformati rifiutano moralmente e condannano socialmente tali comportamenti che ha senso dare valore a un Curriculum Vitae, che di per se' è solo un Pezzo di Carta. Altrimenti non potresti dare fiducia a tutti gli atti compiuti da altri Datori di Lavoro, e valutare i candidati "a distanza".

    Sulle valutazioni continue io sono più che favorevole, incluso quelle che portino al licenziamento dei nullafacenti (aspetta e spera...). MA qui l'ideologia stava nel voler far credere di poter "punire ex-post" chi aveva assunto dei poco meritevoli. Questo è illiberale, non è possibile e non è sensato: tra l'altro mica i nuovi assunti sono messi alle dirette dipendendenze degli esaminatori, come se questi fossero i loro capufficio! Fino a ieri, al contrario, perfino i Ricercatori Universitari eano subito dei Funzionari Pubblici della specie più pura, incardinati nella loro Funzione.

    E poi c'è il discorso più generale che qui si sta parlando di Università, che sono legate al territoirio e ad una Funzione Pubblica molto più e molto diversamente che un'azienda di beni e servizi generici. Ma per tornare ad approfondire questo punto ci vogliono altre pappardelle che i "mercatisti" non accettano - fatti di cui, come al solito, non si rendono conto.

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  64. @ Renzino
    scusate se continuo l'off topic, ma prometto che è il mio ultimo intervento su questo argomento nel post!
    Io non la vedo impossibile. Pensa ad un sistema in cui il responsabile delle prese di servizio è il dipartimento (o la facoltà o l'università). Nella proposta che io sostengo del "prendo chi mi pare", all'interno di regole ben precise (es. bando su gazzetta ufficiale con scadenze ben precise, regole certe per stabilire i requisiti scientifici minimi in possesso di un candidato, regole etiche di vario tipo come "vietato asussumere chi ha preso il PhD nell'istituto e non ha altre esperienze esterne", etc.) ogni dipartimento fa la sua selezione e prende il candidato che meglio si adatta a quello che il dipartimento vuole mandare avanti (e potrebbe anche non essere quello con il CV migliore!!). Dopo 5 anni io valuto la ricerca (didattica, etc.) di quel dipartimento e la confronto con quello che succede negli altri dipartimenti italiani. I fondi (qualcosa tipo il 50% dei fondi) li distribuisco in base alla graduatoria nazionale.
    Sinceramente continuo a non capire perchè in Italia questa cosa non può funzionare, mentre funziona perfettamente altrove (o quasi! tutti i sistemi hanno i loro problemi!!)

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  65. @ l.maiorano

    Forse ti sfugge che il responsabile delle prese di servizio è sempre stato "il Dipartimento-la Facoltà-l'Università".
    Nessuno ha mai imposto niente a questi Signori, tanto è vero che in certi casi hanno deciso di non chiamare nessuno (in concorsi da loro stessi banditi).

    Tu la fai molto facile, ci hai la ricetta meccanicisto-materialistica pronta. MA il materialismo di questi signori è ancora maggiore del tuo: se non controlli e guidi la loro condotta AL MOMENTO DELLA SELEZIONE, per assicurare che essa sia OPEN, FAIR e UNBIASED, questi guarderanno sempre ai PROPRI interessi, che je frega anche se il resto dell'Università andasse allo sfascio.

    Ti rendi conto che siamo in un Paese in cui un Rettore, libbero di amministrare come voleva, ha fatto un buco di 300 milioni alla propria Università (oltre 700 anni di vita) per foraggiare il proprio sistema di potere, e magari diventare Ministro nel successivo Governo dell'Olivio? [Pardon: dell'Ugnone?].

    Ti rendi conto che siamo in un Paese dove un Presidente di una Fondazione che gestisce Ospedali e Università private è capace di fare un buco di Un Miliardo prima che qualcuno dica qualcosa?

    Ci vorrebbe un thread lungo per discutere, è vero...

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  66. Renzino scusami, ma quale migliore modo di assicurare che la selezione sia:

    "OPEN, FAIR e UNBIASED"

    di quello di imporre creiteri minimi, come suggerisce maiorano, quali:

    bando su gazzetta ufficiale con scadenze ben precise, regole certe per stabilire i requisiti scientifici minimi in possesso di un candidato, regole etiche di vario tipo come "vietato asussumere chi ha preso il PhD nell'istituto e non ha altre esperienze esterne", etc.


    Tra l'altro un "criterio minimo" si applica meccanicamente, mentre la comparazione dei titoli odierna no si capisce cosa sia (a leggere i verbali).

    Tre l'altro il punto che maiorano mensiona:
    *) "vietato asussumere chi ha preso il PhD nell'istituto e non ha altre esperienze esterne"

    e' proprio quello usato (oltre che in molti paesi, tra cui gli usa) perfino in Spagna per rendere aperte le selezioni e garantire una formazione indipendente dei ricercatori (l'indipendenza vera, non quella finta).
    Il risultato era che la Spagna, un tempo ridotta peggio di noi, oggi ha un sistema abbastanza aperto e quasi di stampo anglosassone per quanto riguarda il reclutamento.

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  67. @ Salvo

    Ma io non ho nessunissimo dubbio che per assicurare che la selezione sia "OPEN, FAIR e UNBIASED" si debbano imporre dei criteri.
    Del resto non abbiamo discusso per mesi (o anni) su questo blog in merito a criteri?

    Quando si parla di criteri, si parla certamente di criteri per la valutazione del merito dei candidati, ma io vi ricomprendo anche le procedure da usare (per arrivare a formulare dei giudizi) in quanto non voglio restringere ottusamente i criteri di merito a degli oggetti, delle "cose" da contare (per qual cosa basterebbe un impiegato), ma voglio anche poter usare tutte le facoltà umane (dei Commissari) e gli esami che normalmente si possono mettere in gioco per apprezzare la qualità dei candidati.

    Che è poi è quello che fanno altrove, solo che là lo fanno tipicamente "loro sponte", per via dei valori condivisi e del controllo sociale esistente in quelle società [ma Nota Bene sempre più spesso guidati, come per la valutazione dei progetti di ricerca, da ponderosi manuali e una stretta vigilanza dell'Agenzia di finanziamento e dei suoi Programme Managers] - da noi non lo farebbero "loro sponte", e devo quindi premunirmi di trasporre simili buone condotte in precise metodologie da far applicare costì anche attraverso Segretari di Commissione impiegati all'uopo - e ad essa esterni.

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  68. Già e se mia zia avesse le ruote......

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  69. Ma ancora non lo avete capito che tutte le leggi sono state fatte solo nell'interesse dei più forti??? Cioè i PO.
    Per quanto possibile cerchiamo di avvantaggiarcene e freghiamo i RTI alleandoci con i PO. I RTI non vogliono fare la didattica gratuita? Facciamogliela noi!
    Tutto il resto è fuffa. Il sistema non sarà più meritocratico per una legge!
    Il sistema PUZZA!

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  70. Per quanto serva, condivido l'ultimo commento di Renzino.

    Commento che, se ancora servisse, ci dovrebbe far capire che e' un sistema che va riformato, e che questo non si puo' fare SOLO con delle nuove regole.
    Ci vogliono nuove forze e nuovo spirito etico.

    Ma questo richiede ANNI.

    Quello che otterremo nell'immediato (QUI, e ORA), nella nostra vita professionale PERSONALE, sara' frutto del CASO (la "fortuna" latina), della nostra POSIZIONE attuale (il gruppo, il dipartimento, l'universita'), della nostra CONDIZIONE di base (casa, coniuge lavoratore, genitori pazienti...).

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  71. Mentre noi discutiamo di Valutazione e Merito, sulla lista dei RTI (Rete29aprile) c'è dibattito sul fatto che in molte università non vogliono pagargli i corsi!
    Non ci sono soldi per gli assegni e per le borse di dottorato, ma questi mangiafranchi pretendono di avere più soldi rispetto al loro stipendio fisso e sicuro!

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  72. meritano di farsi pagare i corsi. la legge de facto lo impone, ed è giusto così.

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  73. Hai ragione insorgere, loro hanno lo stipendio, il posto fisso anche se non fanno niente, tredicesima e pure pensione ... meritano proprio di farsi pagare i corsi mentre non ci sono i soldi per gli assegni (e figuriamoci per i RTD).
    E poi la legge dice che dipende dal bilancio, perchè non gli danno 1 euro simbolico e li mandano a lavorare a pedate?

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  74. la legge dice che lo stipendio minimo orario è di 25 euro (che poi sono anche troppo pochi secondo me).

    cmq è assurdo chiedere che facciano didattica gratis. è stato assurdo che lo abbiano fatto per anni. il sistema non si può e non si deve reggere sul volontariato

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  75. @ insorgere
    I RTI sono una anomalia del sistema italiano. Sono persone pagate a TI per non fare niente.
    Almeno facessero un pò di didattica rispettando degli orari ... anche pagata!!!???!!!??? Ma siamo matti?
    Hai ragione sul fatto che il sistema non si deve reggere sul volontariato, ma questo nn è volontariato! Sarebbe solo il sistema per farli un pò lavorare

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  76. sono assunti per fare ricerca. stop. tutto il resto è lavoro in più che DEVE essere retribuito.

    se volevano dei docenti dovevano fare concorsi per associati

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  77. Giusto quello che dice insorgere.
    L'errore fu fatto trent'anni fa, ma di quello ho ho già scritto.

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  78. non c'è peggior sordo di chi nn vuol sentire.
    Avete Ragione: i RTI sono una anomalia, l'errore è stato commesso 30 anni fa ... ma adesso???
    Che facciamo?
    Ci teniamo questo tappo di RTI che, anche se nn dovessero essere promossi, continueranno a mangiarsi risorse? E non vogliamo nemmeno farli lavorare un pò con quello che prendono?

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  79. il loro lavoro è fare ricerca e didattica INTEGRATIVA. questo devono fare, se non lo fanno devono essere sanzionati

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  80. una vicenda interessante. in particolare è attinente alla discussione sul ruolo degli RTI la risposta della commissione, da cui emerge l'utilizzo dei ricercatori come docenti a basso costo, che è cosa che qui abbiamo avuto modo di stigmatizzare in più occasioni

    http://www.germanistica.net/2011/09/14/lettera-aperta-ricercatori/

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  81. Scoregion può aver detto qui una cosa semi-giusta, si potrebbe cioè rivedere un po' il loro stipendio (degli RU). Io non ho letto il dettaglio delle nuove tabelle/progressioni stipendiali, ma se il Governo fosse furbo, trarrebbe anche da lì l'opportunità di raschiare un po' di soldi raspando le progressioni, che da un certo punto in poi si giustificano solo in un ottica da "Accademici 100%".

    In UK perfino i Lecturer hanno un tetto di 5 scalini, dopo nisba, arrivati lì stanno fermi (a parte l'adeguamento all'inflazione, che si contratta in ogni caso).

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  82. @ renzino

    gli scatti li hanno appena bloccati. peraltro gli stipendi sono già bassissimi

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  83. qualcuno sa dove si possono trovare le risposte del miur ai nuovi statuti sottoposti dagli atenei?

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  84. @ insorgere

    Sto parlando in generale, della struttura della scala stipendiale degli RU. Troppo generosa, visto che - appunto - non insegnano.

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  85. @ Renzino,

    non ti riporto lo stipendio di un ricefcatore tenure di un laboratorio pubblico americano (neppure lui insegna), con relativi scatti biennali altrimenti ti si potrebbe fermare il cuore.

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  86. @ renzino
    uno dei motivi ovvi per cui non attraiamo cervelli sono gli stipendi troppo bassi.
    io credo che dovrebbero essere più alti in partenza, molto più alti. quanto agli scatti, li hanno appena riformati rendendoli triennali (e non biennali) e legandoli (in qualche modo) al merito. già così moltissimi non avranno gli scatti, giacché la legge dice che vanno al massimo al 50% dei dipendi dell'ateneo di ciascuna fascia....evitiamo di farci del male da soli, dai

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  87. mi sembra che non ci siano idee molto chiare sugli stipendi in giro! Giusto per fare un esempio: io in svizzera (università di losanna) prendo il TRIPLO (netto) di un pari posizione italiano! solo per dare un'idea.

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  88. un'agenzia dialogante:
    http://www.anvur.org/?q=schema-dm-vqr-definitivo

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  89. @ Salvo e l.maiorano

    Non possono essere certo USA e Svizzera i parametri di confronto, per l'Italia.

    Vi rammento, un'altra volta, che stavo parlando della scala stipendiale - con riferimento alla progressione continuativa e ai gradini oltre i 12-15 anni nel ruolo. Non certo alla situazione iniziale. Non avrebbe senso, e infatti non ha senso, neanche per USA e Svizzera mantenere un parco ricercatori a vita di questo tipo: lì stiamo parlando di eventuali figure specifiche (in numero ristretto), che mantengono un incarico di sola ricerca a causa della loro abilità nell'ottenere e gestire fondi, e nel condurre le ricerche. Per quello continuano ad essere ben pagati.

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  90. @ tutti

    Mi riferisce un ordinario:
    nella cervice della poverina è penetrato l'ovvio concetto che un decreto coi requisiti minimi formato patchwork, caratterizzato dalla clamorosa spaccatura fra le prime 9 aree regolate alla ANVUR e le ultime 5 alla CUN, verrebbe bocciato dal CdS alla prima occhiata; si sta quindi cercando di cucinare una "terza via" (no alla proposta ANVUR, no a quella CUN) applicabile in modo decentemente omogeneo a tutte e 14 le aree;
    e siccome fra i 7 anvuriani cocchi della pasionaria del delinquente non ce n'è nemmeno mezzo che sia rappresentativo del fronte umanistico (e ben si sa che ciò è tutto fuorché un caso), la suddetta ha chiesto (pare agli anvuriani stessi) di nominare un pool di 40 o 50 "saggi" delle humanities affinché collaborino appunto coi 7 alla definizione di tale "terza via".
    La prima riflessione che s'impone è ovviamente che, se davvero si sta procedendo per questa via, si mancherà molto probabilmente persino l'appuntamento di ottobre 12.
    Ma prima ancora, chiedo: a qualcuno risulta qualcosa di simile, oppure si tratta di una fantasia semifarneticante fra le tante che girano in questa fase in cui è da settimane ricalato silenzio di tomba sul tema della prima abilitazione e, se interroghi 10 persone più o meno addette ai lavori, ne ricevi altrettante versioni completamente diverse circa ciò che sta accadendo e accadrà (come in generale accade - sono abbastanza vecchio per saperlo - quando in realtà non sta accadendo assolutamente niente)?

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  91. @ marco

    io sapevo che si andava verso divisione in due (metà anvur e metà cun). quel che tu riferisci ora è una novità, almeno per me. peraltro ricordo che i criteri della stessa anvur erano assai differenziati per scienziati e umanisti, e non credo sia possibile avere criteri omogenei per questi due gruppi. io sarei a favore di un decreto che applicasse i criteri anvur per tutti, anche perché essi - come detto - già contengono i dovuti distinguo. il rischio è di annacquare tutto e abilitare chiunque.

    mi chiedo infine per quale motivo il cds dovrebbe bocciare un decreto che contenga criteri difformi a seconda delle aree: le differenze ci sono e sono oggettive nelle pratiche e nei modelli della ricerca e della trasmissione del sapere...

    tu parli di "40 o 50 saggi", ma non sono un po' troppi? forse ne basterebbero 4...

    per quel che vale, segnalo che mary star ha dichiarato a radio24 (mi pare l'altro ieri) che le abilitazioni partiranno a ottobre-novembre. a me sembra un'evidenze sciocchezza, ma la riferisco comunque.

    io credo che volendo sia possibile trovare un sistema che funzioni e fare il decreto entro fine anno, poi ci saranno i tempi tecnici (cds, corte dei conti ecc.) e si potrebbe partire con le procedure per la primavera-estate.

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  92. Ma se non diventa ufficiale il 'Regolamento abilitazioni' non possono comunque adottare niente - bisognerebbe sapere se la Corte dei Conti ha dato il NOQI o no.

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  93. segnalo nuovo blog (ho inserito anche nella sezione link a destra) dei "giovani ricercatori", in realtà si tratta dei ricercatori TI non confermati

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  94. http://giovaniricercatoriuniversitari.wordpress.com/

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  95. nei tempi tecnici bisogna inserire anche i tempi per la costituzione del database cineca dei prodotti della ricerca... un anno?

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  96. A proposito di Anagrafe della ricerca, tempo fa era stato segnalato in questo blog (mino?) un Parere/documento dell'ANVUR che fissava il Regolamento per la relativa gestione.

    Ora quel Parere - CUCU' - non c'è più, è sparito.

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  97. @ Renzino

    Mi riferisce alto funzionario del MIUR: per vie traverse ma sicure, abbiamo avuto l'anticipazione che, con rilievi di cui occorrerà poi vedere in dettaglio la natura, la Cdc ha comunque ribadito, in linea con il Cds, la scomunica della nostra scomunica del cartaceo.

    Due ovvie considerazioni.
    1) E' accaduto ciò che era strascontato accadesse e che in definitiva configura la figura di merda numero 412 (ma forse me ne è sfuggita qualcuna) del governucolo; è certo anche per mascherarla che sull'intera vicenda è calato di nuovo silenzio totale, e mi spiego anche il fatto (ributtante) che nel sito del governucolo sia a tutt'oggi tenuto nascosto il testo del regolamento dell'abilitazione approvato in cdm 53 (dico 53) giorni fa.
    2) Ripeto: ci sono tutte le condizioni perché non venga centrato neppure l'appuntamento di ottobre 12

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  98. @ Marco

    Quindi il Governo deve adottare un altro testo (almeno per quel punto) - mi pare di capire. Il che significa passare in CdM.

    Qual era l'appuntamento di "ottobre 12"?

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  99. @ Renzino

    L'appuntamento per il varo della prima abilitazione (e si consideri che sull'argomento insorgere ha sentito l'altro ieri la poverina dichiarare che essa partirà il mese venturo o al più tardi fra due mesi: NO COMMENT)

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  100. in tutto ciò non mi sembra di sentire proteste assordanti da parte di tutti coloro che erano in piazza ad assaltare il senato nel dicembre scorso...
    sarebbe divertente aprire una velata polemicuccia con il CPU e la R29 chiedendo che cazzo di fine abbiano fatto...così...e vedere di nascosto l'effetto che fa.

    RispondiElimina
  101. schema di decreto FFO 2011

    http://www.rete29aprile.it/forum/19-discussioni-varie/295-schema-decreto-ffo-2011.html

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  102. @ lassie

    vado predicando da mesi che R29 nn può essere un alleato ma è il vero nemico dei precari. I RTI non possono essere amici dei precari xkè hanno interessi contrastanti.

    @ Daniel8

    si ... ci vuole un tempo tecnico anche per la costituzione del database dei prodotti della ricerca

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  103. Oggi giornata di Udizioni in Senato.

    Bisogna Udire in merito ai d.lgs. "contabilità economico-patrimoniale degli atenei", "valorizzazione dell'efficienza + ricercatori primo anno", e DM "piano straordinario chiamata PA".

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  104. pare stiano discutendo di nuove manovre "per la crescita". non è chiaro cosa ciò comporti per il settore universtià e ricerca

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  105. Dove posso trovare l'elenco ufficiale del rapporto assegni fissi-FFO al 31 dicembre 2010? grazie.

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  106. Ufficiale? Concetto difficile da digerire,e pubblicare.

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  107. La posizione del Mangione alla Udizione odierna
    http://www.cipur.it/Parlamento/CIPUR-OSSERVAZIONI%20SU%20AG%20nn%20393-395-396-VII%20COMMISSIONE%20SENATO-20%20settembre2011.pdf

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  108. Ho lasciato questo commento sul nuovo blog dei RTI non confermati:

    Questo blog mi indigna!
    In un momento di crisi così voi che avete un posto a TI vi lamentate per una piccola decurtazione di stipendio???
    VERGOGNA! Ma lo sapete che la vergogna è che nessuno potrà togliervi dal vostro posto fino al … pensionamento!!!!????!!!!!!

    RispondiElimina
  109. @ scoregion

    questa è l'ultima volta che ti rispondo.

    dovresti vergognarti tu. ma ti pare che due torti facciano una ragione? ti sembra che i RTI appena entrati siano pagati decentemente? il sistema si riforma avendo una visione d'insieme, non proponendo guerre tra poveri.


    @ zoe

    allo stato non esiste un elenco ufficiale. a occhio devi considerare praticamente tutti gli atenei con una facoltà di medicina...cmq tieni conto che quel parametro avrà vita breve e dovrebbe presto essere superato dalle nuove norme

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  110. @ insorgere

    bah ... se vuoi puoi anche non discutere, ma il problema resta.

    E' chiaro che hai ragione quando dici che due torti non possono fare una ragione ... ma tre?
    Sono anni che, anche in questo blog, si denuncia lo scandalo dei concorsi (non di alcuni concorsi, praticamente di tutti i concorsi). Ci sono casi emblematici (e di uno abbiamo discusso tempo fa) e altri meno ... ma TUTTI truccati!
    Allora le persone che protestano per il taglio di stipendio sono dei privilegiati che sono passati avanti solitamente a persone molto più meritevoli. Come facciamo a dargli credito? Come facciamo a vederli come alleati?
    Solo tagliando di netto il legame con questa gente potremo essere davvero credibili. Altrimenti contro di te useranno le colpe degli altri!

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  111. http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2011-09-17&task=dettaglio&numgu=217&redaz=11A12148&tmstp=1316522159146

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  112. @Insorgere
    perchè esistono sedi che sono state soppresse?

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  113. @ siberia
    ancora no, che io sappia. però i nuovi criteri minimi porteranno alla chiusura di molti cdl e combinate coi tagli....

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  114. condivido con scoreggione, o TI per tutti, almeno quelli con criteri minimi (esempio media dei RTI in settore appartenenza) o tutti a termine.

    Questo blog non esprime il pensiero dei precari, lo dimostra la scarsa affluenza degli interessati!!

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  115. e via giù, questo blog non ha mica la pretesa di essere un partito politico che rappresenti i precari, qui i precari si scambiano informazioni, pensieri e consigli, non distruggete anche questa piazza...confrontarsi serve a tutti.

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  116. ricordiamo a tutti coloro cui non piace questo luogo di discussione che esistono infinite stringhe di caratteri da poter digitare nell'apposito spazio del browser in luogo dell'url di questo blog.

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  117. online il sito, emanata la circolare per richiamare gli atenei a pubblicizzare i bandi e il risultato è che gli atenei se ne fottono

    http://ingchim.ing.uniroma1.it/concorsi-e-borse/ricercatore-a-tempo-determinato/

    non c'è che dire, un MIUR davvero autorevole...

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  118. aggiungo che i bandi di cui sopra (e chissà quanti altri ce ne stanno) non sono comparsi neanche sul sito di ateneo.

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  119. Non avete capito che quanto più si sposta nella sfera del diritto privato, la gente tende a fare quer caxxo che vuole, per definizzjone di Stato Itagliano.

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  120. caro renzino, fino a prova contraria esistono una legge dello stato nonché una circolare ministeriale che dispongono l'obbligo di pubblicare i bandi sul sito miur.
    chi non lo fa viola la legge e le disposizioni amministrative.

    il problema è che chi dovrebbe vigilare non lo fa

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  121. Stavo facendo delle distinzioni sociologiche riguardanti l'ordinamento giuridico, non mettevo in dubbio l'esistenza della legge.

    Lo intenderai illo tempore.

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  122. Cambiando tema, e tornando su questioni tradizionali, SEgnalo che il Presidente della Rrepubblica ha firmato, la settimana scorsa, il Regolamento 'abilitazione'.

    ---

    D.P.R. 14/09/2011, (In attesa di pubblicazione)

    Regolamento concernente il conferimento dell'abilitazione scientifica nazionale per l'accesso al ruolo dei professori universitari, a norma dell'articolo 16 della legge 30 dicembre 2010, n. 240.

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  123. Per quando e' prevista la pubblicazione in GU?
    Esiste una bozza?

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  124. Rivedendo il tutto: ma questo regolamento non e' quello che poi delega ad un decreto del ministero la definizione dei criteri?
    Di fatto era gia' circolata la bozza e non dice niente...
    Pensavo si parlasse gia' dei criteri di abilitazione, visto che Mary* vuol far partire l'abilitazione il prossimo mese...

    LoL

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  125. @ antonio

    Stiamo parlando del Regolamento generale, che abbiamo commentato diverse volte anche perchè è stato pesantemente obiettato dal Consiglio di Stato due volte. Dopo il passaggio alle Commissioni Parlamentari il Governo ha deciso un testo finale il 28 luglio - però oltre che dal Presidente della Repubblica deve essere scrutinato anche dalla Corte dei Conti (che può muovere rilievi o escludere alla registrazione parti di testo).

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  126. @ Renzino

    Che il presidente abbia firmato implica che anche l'ultima tappa dell'iter, ovvero il vaglio da parte della Cdc sia andata in porto e in archivio, sia che ciò sia avvenuto con il recepimento delle (come giustamente scrivi) pesanti obiezioni alla scomunica del cartaceo (obiezioni mosse prima dal Cds e poi, come mi informava 15 giorni fa un alto funzionario del MIUR, appunto dalla Cdc), sia che ciò sia avvenuto con una definitiva alzata di spalle di fronte a tali obiezioni?
    E se la risposta alla mia domanda è sì, non sarebbe possibile sapere prima della pubblicazione in GU quale delle due strade sia stata scelta?

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  127. @ Marco

    No, il fatto che il Presidente abbia firmato significa solo che ha completato il proprio scrutinio, ma esso è scorrelato (in via generale) da quello della Corte dei Conti.

    Per fare un esempio concreto, il Regolamento ANVUR (che è dello stesso tipo giuridico di questo 'Regolamento abilitazioni') è stato firmato dal Qurinale il 1° Febbraio 2010, ma vistato dalla Corte dei Conti (con 2 punti di esclusione) nell'adunanza dell'11 maggio:
    http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_legittimita/2010/delibera_11_2010_p.pdf

    Non sappiamo, tuttavia, se in questo caso abbiano fatto fare controlli paralleli...

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  128. Scusate ma conoscete questo sito?

    http://cercauniversita.cineca.it/php5/docenti/cerca.php

    Consultandolo si scopre che oggi ci sono 61 Ricercatori TD dell'Area di Scienze Fisiche, 138 RTD di Scienze Mediche, 79 RTD di Ingegneria Civile e Architettura, 211 RTD di Ingegneria Industriale ...
    Ancora che all'Università della Tuscia ci sono 26 RTD, alla Sapienza 77, a Tor Vergata 41, a Roma3 32 e a Cassino 1.
    E che in totale ce ne sono più di 600!!!
    Ma come li hanno selezionati?
    Dove sono usciti i bandi???

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  129. Zinzone,

    sono i TD "Moratti", esistono dal 2005, no?

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  130. Segnalo i documenti consegnati alla Settima del Senato nella Udizzjone di ieri in merito ai 3 provvedimenti (Già segnalati) sui quali la Commissione deve porgere il proprio parere al Governo.

    http://www.senato.it/commissioni/4569/324006/324008/genpagspalla.htm

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  131. @ lassie e renzino

    ma no!?!? certo che c'ero arrivato che erano i RTD Moratti. Ma questo era il problema che dicevo qualche giorno fa. Molte Università si stanno attrezzando x farli diventare Gelmini (costano anche di meno). La domanda è "come sono stati assunti?". La risposta è facile.

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  132. non possono "farli diventare gelmini". è semplicemente impossibile

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  133. Comunque un "RTDa Gelmini" e un "Moratti" sono press'a poco lo stesso. Molto dipende casomai dal Regolamento locale e dal contratto.

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  134. Dice Viceconte (sottosegretario del MIUR): "il regolamento che disciplina l'abilitazione nazionale è in dirittura d'arrivo ed il decreto relativo ai criteri di valutazione è in fase di ultimazione"

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  135. e dove lo dice?

    cmq il regolamento è stato firmato dal pres della repubblica e - dicono gli uccellini - sarà presto approvato dalla corte dei conti.

    sul decreto sarei meno ottimista, ci vogliono ancora parecchi passaggi. in ogni caso speriamo che sia un buon decreto, con criteri davvero selettivi

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