mercoledì 11 agosto 2010

NUOVO STATUTO DEL CNR: PRECARI OGGI, PRECARI DOMANI



E finalmente disponibile sul sito del CNR lo "
schema di statuto" deliberato il 9 agosto dal CdA "allargato".  Molte voci avevano anticipato cambiamenti rispetto alle bozze circolate precedentemente. Uno degli aspetti piu' controversi era la famigerata "norma antiprecariato", che estendeva, anche retroattivamente, il limite di 6 anni totali di contratti (di qualsiasi tipo) a tempo determinato. In pratica, dall'emanzione dello Statuto in poi, non si sarebbe potuto lavorare al CNR con contratti (cococo, cocopro, borse, assegni, contratti TD) per piu' di 6 anni complessivi, anche non continuativi. La retroattivita' della norma aveva fatto scendere sul piede di guerra i precari, che vedevano cambiare le regole dall'oggi al domani e in molti casi si sarebbero trovati "fuori limite" senza preavviso.
Fortunatamente nello schema approvato, nel comma f dell'art 4 si specifica che "non rilevano[...]i periodi precedenti all’entrata in vigore del presente Statuto". Purtroppo, pero', come e' ormai regola nel tormentato percorso delle riforme all'italiana, se prima si combatteva il precariato cancellando i precari, ora si tutelano i precari ma si ri-propaga il precariato. Nello stesso comma infatti il limite massimo e' stato infatti portato a DIECI ANNI che non includono l'eventuale dottorato di ricerca! Il messaggio e' chiaro: anche per il futuro, al CNR i ricercatori resteranno precari fino a 40 anni. E' anche previsto che potranno essere istituite delle forme contrattuali tenure track, ma per il regolamento, vedremo poi...
Un'altra norma contestata e' quella che vincola, nella programmazione triennale dell'Ente, a mantenere la spesa per gli stipendi del personale sotto la soglia del 75% del finanziamento statale. Contestata (dai sindacati, in prevalenza) non si capisce bene per quale motivo, visto che un Ente di ricerca non dovrebbe solo pagare stipendi ma, appunto, fare ricerca.
Infine (ma solo perche' non e' un problema solo dei precari) la gestione dell'Ente viene assoggettata al Ministro di turno, che nomina il Presidente e 3 consiglieri (su 7, Presidente incluso)  del CdA. I restanti 3 consiglieri sono nominati dalla CRUI (!!!), da Confindustria (!!!) e uno, per elezione, dai ricercatori del CNR. Ed e' gia' qualcosa che non ce ne sia pure uno nominato dal Sultano del Brunei...

255 commenti:

  1. voglion fare degli enti di ricerca tante ASL lottizzate dai politici.
    geniale, se l'obiettivo è piazzare qualche politico di seconda o terza fila. idiota se l'obiettivo è far funzionare la ricerca

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  2. Caspita! questa gente ha proprio un'idea di inutilità della ricerca!
    All'università la riducono al lumicino affidandola ad una figura precaria per non pù di 6 anni o meglio ai dottorandi visto che l'RTD deve/può (io non ho capito, voi?) fare 350 di didattica qundi in laboratorio quando ci sta? (considerando che un grosso corso annuale prende circa 80 ore un RTD dovrebbe/potrebbe tenere circa 4 corsi secondo loro); al CNR la vogliono affidare a gente tesserata che anche nelle ASL per poter essere assunta, affinchè il lavoro andasse avanti ha comportato che fossero assunte 2 persone per svolgere un lavoro (1 tesserato, e 1 che lo sapesse fare).
    Probabilmente ritengono che differentemente dal servizio pubblico dove se non sai fare il certificato il cittadino s'incazza, nel laboratorio se non sai fare l'esperimento chi ti vede? chi si lamenta? a chi serve il tuo lavoro? quindi lì c'è un risparmio: assumi solo il tesserato!

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  3. A me quello che preoccupa di piu' e'il fatto che qualcuno si lamenti della "quota 75", perche' significa, coi fondi attuali, meno posti, invece di chiedere un aumento dei fondi! Alle solite, se non siamo abbastanza forti da scucire piu'fondi e'colpa NOSTRA. Non si puo'pretendere di pagare gli stipendi a 100.000 ricercatori e poi non avere i soldi per le strutture, i laboratori, i computer, le biblioteche... Senno' che cazzo di ricerca facciamo?

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  4. Ha ragione France sulla quota 75.

    La gente si deve mettere in testa che si finanziano LE ATTIVITA', non LE PERSONE. Alla gente che detiene la proprieta' del CNR, seppur bovina (quel Bue del Popolo Italiano, sto dicendo) interessa, o dovrebbe interessare, che si FACCIANO delle cose, e quindi gli amministratori del CNR non si _devono_ mettere in testa di pagare del personale per meri motivi sindacali, o di cricca, o fossero anche nobili, se non si assicurano gli ALTRI soldi per far funzionare le attivita' di RICERCA.

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  5. Nel post leggo: "Un'altra norma contestata e' quella che vincola ... a mantenere la spesa per gli stipendi del personale sotto la soglia del 75% del finanziamento statale", e poi "Contestata (dai sindacati, in prevalenza) non si capisce bene per quale motivo, visto che un Ente di ricerca non dovrebbe solo pagare stipendi ma, appunto, fare ricerca."

    Il motivo è che ora la spesa per il personale è il 90% del FFO. Per farla rientrare sotto il 75% "in modo tendenziale" come dice lo Statuto, si deve prevedere, a parità di FFO, il blocco totale del turn over per MOLTI anni, con conseguenze spiacevoli sui precari di lungo corso.

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  6. @ anonimo
    come la fai la ricerca se non ci metti i soldi? l'obiettivo dell'ente è pagare gli stipendi?

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  7. @ insorgere

    Guarda che ho specificato "a parità di FFO". E' quello che deve salire, non è il tetto che deve abbassarsi. Poi va bene anche il 75% a regime. Non cominciamo a dare ragione a Tremonti e alla sua ottusa mentalità sparagnina.

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  8. Allora invece che criticare il tetto del 75%, perche' non chiedere subito un aumento del FFO del 50%? Perche' contestare un provvedimento sensato invece che chiedere piu' fondi?

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  9. @ France

    Certo. Ma dato che lo statuto non ha il potere di regolare l'entità del FFO, ma solo il tetto, la critica si è concentrata sul tetto, anche in considerazione del precariato di lungo corso e della totale assenza di volontà governativa per un aumento dell FFO. Naturalmente si può benissimo pensare che i precari di lungo corso siano gente ammanigliata e improduttiva, ma allora è inutile discutere.

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  10. oh ma di CNRerrini non ce ne sono su questo blog?
    fatevi sentire!
    io personalmente conosco poco le prospettive di "carriera" del CNR: per sentito dire, da alcuni amici, mi sembra quasi più congestionato dell'Università ma mi piacerebbe sentire la campana di chi ci lavora tutti i giorni.

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  11. Anonimo, cerca di renderti riconoscibile dandoti un nick.
    Poi: perche' devi insinuare che io penso "che i precari di lungo corso siano gente ammanigliata e improduttiva"? Cosa vorresti dimostrare? Che l'APRI e' nemica dei precari di lungo corso?
    E che razza di scoperta e' quella che il CNR nel suo statuto "non ha il potere di regolare l'entità del FFO"? Il FFO sono i soldi dello Stato, e' OVVIO che sara' sempre qualcun'altro a stanziare il FFO per il CNR (e per le Universita', anche). O vorresti che il CNR si autofinanziasse (non so, magari imponendo delle tasse proprie)?
    Il precariato di lungo corso col tetto non c'entra nulla. Bisogna invece chiarire quanto il Governo (o l'Italia, piu' in generale) intende che debba ricevere il CNR e quanta gente si prefigge di farci lavorare. Se la risposta e' che il FFO rimane questo, allora magari i precari dovrebbero salire sui tetti e chiedere PIU' FFO...

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  12. @a tutti-mi è arrivata per mail e ve la giro
    Gentili Colleghi,

    Sono una ricercatrice di matematica dell'Universita' di Firenze. Vi scrivo per
    informarvi che sul sito

    http://www.petizionionline.it/petizione/per-listituzione-di-una-terza-fascia-docente-nelluniversita/987

    e' stata attivata una petizione on line per l'istituzione di una terza fascia
    docente a tempo indeterminato concepita come ruolo di accesso all'universita'.

    Il motivo per cui ho attivato tale petizione e' che mi sembra che molti, a
    proposito del d.d.l. Gelmini, pur muovendo richieste varie, accettino
    sostanzialmente che sparisca il ruolo dei ricercatori a tempo indeterminato e
    sia sostituito da quello dei ricercatori a tempo determinato (per la durata di
    3 anni, rinnovabili per altri 3), stabilizzabili nel ruolo di associati;
    mi sembrava giusto provare a raccogliere le firme anche di chi pensa
    invece che la strada giusta sia lasciare un terzo ruolo a tempo indeterminato
    (eventualmente docente) a cui i giovani possano accedere, invece di farsi 3+3
    anni di precariato e poi (forse) essere stabilizzati nel ruolo di PA.

    Sara' mia cura diffonderla a qualche deputato (cosa gia' fatta con qualche
    senatore).

    Grazie per l'attenzione. Scusate il disturbo. Cordiali saluti,

    Elena Rubei

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  13. @ France

    Sei nervoso? Rileggiti il post e vedrai che lo capisci.

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  14. I tetti del 90 o 75 o whatever sul FFO sono l'ennesimo esempio di dirigismo idiota.

    L'argomento che i soldi servono per fare esperimenti e non solo per pagare stipendi ha senso solo se si guarda a tutto il bilancio.

    Immagino che l'Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno e l'Istituto di biologia cellulare abbiano esigenze piuttosto diverse.

    Ci sono enti e universita` che vivono di solo FFO, altri sono molto bravi a catturare finanziamenti esterni. Bisognerebbe studiare incentivi che premino i comportamenti virtuosi, come il sapersi autofinanziare.

    Il tetto ha l'unico scopo di mascherare vigliaccamente la volonta` di ridurre il personale. Come se i ricercatori in Italia fossero troppi!

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  15. @ Mike

    Sono d'accordo al 100%

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  16. Il tetto serve ad evitare che siccome paga pantalone si spende tutto in stipendi e poi non ne resta nulla per il resto. Quanto ad attirare fondi esterni, mi dici il tetto che noia gli da? E soprattutto, come attiri i fondi esterni se spendi tutto quello che ti da lo Stato in stipendi e le tue strutture, laboratori, biblioteche non sono piu'competitive?

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  17. MA cazzo ma l'ho conosciuto solo il il CNR dove per fare una analisi al FACS mi toccava andare a Milano (da Pisa) e dove non c'erano fondi di istituto per ordinare una bombola d'azoto liquido o mettere a posto l'impianto di distribuzuione della CO2 (che non aveva nemmeno dieci anni ma era stato costruito alla cazzo) e dove bisognava implorare in ginocchio per accendere un microscopio a fluorescenza perche' "le lampade al mercurio costano"???

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  18. a France non gliene frega a nessuno se noi si fa ricerca, figurati che il nostro direttore di dipartimento quando nella stanza delle colture cellulari si verifica qualche problema ci minaccia dicendo "ve la chiudo" che sa tanto del " a regazzì ve lo buco 'sto pallone!". Gli esperimenti li vedono come un giochino per tenere occupati i precari. Da notare che il nostro direttore passa per un illuminato dell'ateneo ed ha ruoli di prestigio...

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  19. Piuttosto che incaponirsi sulla soglia 75%, che lascia il tempo che trova in quanto oramai nessun ente può permettersi di "Campare" sui fondi ordinari ma cercare altrove finanziamenti consistenti, noto che non ci sono commenti sul come verrà scelto il nuovo CDA ... più presenza della politica e meno scelte dettate dall'interno, da chi di ricerca si intende...

    un ricercatore precario del CNR

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  20. Beh sul CDA c'e' poco da dire, con 4 consiglieri su 7 nominati dal Ministro il CNR andra'dove il Governo (di turno) vorra'. Certo, mi dira'Euroscience, se esistesse una classe politica responsabile farebbe in modo da nominare persone competenti e di prestigio (come scritto nello Statuto stesso). Ma, per dire, avete visto le nomine al CSM? Sono giuristi di fama oppure avvocati dei politici? Sono poi abbastanza ingiustificabili i consiglieri indicati da CRUI e Confindustria, che non sono organi costituzionali (avrebbero potuto magari metterci il CNEL, se ancora esiste). MI chiedo: perche'confindustria si e confagricoltura no? Eppure ce ne sono di istituti del CNR che se ne occupano, di agricoltura. E confartigianato? E confesercenti? E confcommercio?

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  21. e l'associazione delle "Mogli di medici pisani"? (vi giuro che esiste) infondo anche loro hanno a che fare con la sez-medicina del CNR...

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  22. troppi anonimi in sto blog!

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  23. anonimi morendo non saremo derisi (Euripide)

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  24. @ France

    Come e' noto, noi Europei siamo per il metodo dei Comitati di Selezione, con la variante che noi intendiamo che il Comitato proponga un numero di candidati UGUALE al numero dei posti del Consiglio Direttivo: quindi il Ministro puo' solo prendere o lasciare. E il Presidente va ELETTO dal Consiglio Direttivo.

    Il Comitato di Selezione consultera' pubblicamente tutte le Parti Interessate per ricevere candidature e nominativi. Ovvio che l'Etica conta sempre, non si puo' eliminare, non si puo' sostituire il Vero, il Buono e il Bello con una Macchina.
    Quindi i Popoli piu' Etici saranno sempre avvantaggiati, quelli senza Etica, come gl'Italiani, andranno sempre piu' nel burrone in ogni caso.
    A meno che non si decidano di imparare e adottare un'Etica, ovviamente...

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  25. ma parliamo di cose serie:
    se non ci servono tutti stì ricercatori precari mandiamoli a casa, potranno fare altri lavori (zappare, etc) e non rompere le scatole!

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  26. @ Mar
    ma finiamola co stà cazzata della terza fascia indecente ... è solo il sistema per stì sfigati dei RTI per diventare professori senza concorso!

    E poi il CNR bisognerebbe chiuderlo bisognerebbe ...

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  27. @Hulk
    Alla fine anch'io, che ho postato la lettera della Rubei, ho deciso di non aderire alla petizione perchè mi sembra che voglia scorporare la didattica dalla ricerca e se questo può andar bene per precari di facoltà come Giurisprudenza, Lettere, Economia etc dove la ricerca non si sa nemmeno cosa sia non va bene per me:la farmacologia è ricerca al 70% e la didattica che pure mi piace molto non può essere il mio lavoro in esclusiva. Probabilmente questa dicotomia del lavoro universitario sta alla base di tante leggi-mal poste, formulate da universitari giuristi ed economisti che ignorano quanto sia preponderante la ricerca nelle facoltà scientifiche e quando tempo assorba. Una voltà una RTI di scienze politiche del mio ateneo (fra l'altro molto nota per questioni di pari opportunità) mi confessò candidamente che lei si recava in istituto solo 1 giorno a settimana e quel giorno era da "raccogliere con il cucchiaino"....e non cominciamo con la solfa che da casa si può lavorare pure di più.....nella migliore delle ipotesi, quelli che hanno voglia di lavorare fanno la libera professione (avvocati, commercialisti..)

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  28. @ Mar

    la tua ignoranza è probabilmente seconda solo alla tua presunzione: come fai a dire che "questo può andar bene per precari di facoltà come Giurisprudenza, Lettere, Economia etc dove la ricerca non si sa nemmeno cosa sia"?

    Come fai a parlare di realtà che tu nemmeno conosci???

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  29. una soluzione semplice semplice: cartellino da timbrare per i RTI!

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  30. beh un po' le conosco, conosco diversi begli esempi di gente che si fa alla grande i propri affari ...guarda conosco perfino gente che pur non essendo in malafede ma avendo avuto grossi problemi di salute si è potuta assentare per mesi e mesi senza nemmeno far presente la propria assenza, senza chiedere l'aspettativa...da noi se un capogruppo manca un mese il laboratorio ne risente eccome...e dai eppoi se la ricerca intesa in quanto tale facesse parte del lavoro di giuristi economisti etc non trovi che ci dovrebbe essere una sezione del CNR ad essa dedicata e invece nisba com'è ovvio che sia: il consiglio nazionale delle ricerche si occupa di ricerca e la vostra non compare proprio... com'è ovvio che sia!

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  31. e allora xkè nn le kiudiamo stè facoltà?
    ribadisco: sei un ignorante e un presuntuoso

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  32. certo che tutti questi sfigati a discutere sul web invece di starsene a mare a ferragosto fanno pensare ...

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  33. @Anonimo
    non so dove vivi tu ma in toscana è tempo di merda
    @Mafalda
    mi sa che hai la codina di paglia, io non ho sminuito il vostro studio, il fatto è che non è ricerca: forse sono stata scorretta nel dire che lettere non ha ricerca in effetti non si può proprio dire che un archeologo non sia un ricercatore: è il ricercatore per eccellenza! ma per il resto...Ti spiego: un conto è lo studio teorico che voi portate avanti benissimo così come noi, un altro conto è il ramo applicativo che da voi è pressochè inesistente e da noi è forse preponderante.
    La ricerca per definizione, dai tempi di Leonardo da Vinci è costituita da: studio teorico+applicazione pratica noi facciamo entrambe, voi solo il primo, non per questo ritengo che il vostro lavoro sia inutile e che le vostre facoltà debbano essere chiuse. Riconosco un'importanza profonda allo studio teorico, Leonardo da Vinci diceva che "chi si innamora della pratica senza la scienza è come un nocchiere che entra sulla nave senza la bussola".
    Vedi Mafalda dovresti imparare ad essere meno intollerante soprattutto se poi lavori a scienze politiche o giù di lì, dovreste saper mediare posizioni contrapposte e non avere reazioni isteriche ormonali ed umorali, spero di essermi spiegata, tutto qui.

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  34. @ Mar
    no, non ci siamo, tu sei ignorante nel senso stretto del termine, in quanto ignori la realtà delle cose.
    io mi occupo di filosofia morale, e in particolare di etica animale. per capirci lavoro sul comportamento etico da tenere nei confronti degli animali, le applicazioni sono immediate, negli allevamenti così come nei macelli etc.
    ma probabilmente non sei in grado di comprendere quello che cerco di spiegarti

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  35. E' stato creato un gruppo su Facebook per sensibilizzare il mondo della ricerca, in particolare del CNR, sulla necessità di combattere per la difesa dell'autonomia degli enti di ricerca e sulla soluzione del problema del precariato.
    Il gruppo si chiama "Consiglio Nazioanle delle ricerche in lotta per il nuovo Statuto".
    Purtroppo il CDA ha approvato lo Statuto; resta da vedere se il Ministero, si limiterà a ratificare il tutto o ci darà voce per far valere le nostre ragioni.
    Contiamo sul vostro sostegno e sulle vostre adesioni.
    Sosteniamoci reciprocamente, da precari a precari, Vito Volterra


    http://www.facebook.com/home.php?#!/group.php?gid=136029739767396

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  36. @Mafalda
    'annamo proprio a braccetto io e te: io mi occupo di sperimentazione animale!!!!
    Comunque ora basta, 'sta storia dell'ignorante...sarebbe facile per me rigiartelo ma non lo faccio per eleganza...
    Sembri quasi Sgarbi quando da della capra a qualcuno...
    Speriamo che tu in un macello vero ci sia stata almeno 2 o 3 volte prima di "insegnare e spiegare" (che come lo dici tu sa proprio di "ora via ammaestro io che ho studiato") ai macellai come devono convincere il maiale a farsi uccidere...

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  37. @ Mar
    confermo: sei un ignorante

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  38. @Mafalda
    vabbè allora tu pure: sei ignorante

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  39. Bravi, allora da qui in avanti ignoratevi.

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  40. @Mar dire che in facolta' come Economia non si fa ricerca, o che si conduce solo ricerca teorica e' da ignoranti (ossia persone che non conoscono...) dal punto di vista metodologico. Per fare ricerca empirica non e' necessario sempre un laboratorio con delle provette (i.e. ricerca empirica cosa diversa da ricerca di laboratorio).
    Affermare che siccome non c'e' una sezione nel CNR non e' ricerca e' non capire come va il mondo...
    Mi auguro che nella tua materia sia ben piu' preparata, anche se mi sorprendono alcune lacune di metodologia della ricerca...forse nel PhD fate solo metodi (right?)

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  41. Mi ero perso questo orrido articolo-documento del Prof. Guido Martinotti, centrato anche sul pensionamento a 65 anni
    http://www.andu-universita.it/blog/wp-content/uploads/2010/08/La-breve-vita-infelice-della-campagna-destate-del-compagno-Meloni.doc
    (non so se era gia' circolato qui)

    Ho letto le prime pagine, ma siccome ho appena mangiato, e non volevo vomitare, mi sono fermato, e allora ve lo mando qui, per la vostra conoscenza.

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  42. Una nota positiva in tutto l'articolo/pamphlet c'e': Martinotti e' in pensione. Il che spiega anche come faccia a trovare il tempo di redigere siffatti proclami.
    Certo che se la soluzione "lberale" e' imporre il cambio di sede almeno una volta per 10 anni in carriera, siamo ai livelli delle proposte IdV.
    Ma che con la vecchia guardia non c'é' speranza lo avevamo gia' capito, no?

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  43. andremo redatto un regesto delle psicopatologie dei vecchi accademici

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  44. "andremo redatto un regesto" ?! :)

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  45. @ Mar
    >e dai eppoi se la ricerca intesa in quanto tale
    >facesse parte del lavoro di giuristi economisti
    >etc non trovi che ci dovrebbe essere una sezione
    >del CNR ad essa dedicata?

    scorri l'elenco degli istituti del CNR.
    http://www.cnr.it/istituti/Istituti.html
    vedrai che trovi sia le scienze giuridiche, che quelle economiche, che quelle filosofiche, che quelle politiche, che quelle linguistiche..

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  46. @ Mar

    che poi non esista ricerca in Economia mi pare bella grossa...

    la Banca d'Italia, tanto per dire, ha giusto un istituto apposito:

    http://www.eief.it/about/the-institute/

    cmq un po' invidio chi pensa che la ricerca sia solo tra provette e in laboratori. E' un po' come credere che non ci sia qualcosa di utile da cercare e scoprire nel mondo se non nel campo della chimica e della fisica.

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  47. @ salvo
    andrebbe redatto...chiedo venia, ero distratto

    @ limite, mar ecc.

    la facciamo finità?

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  48. hemm

    finita, l'accento è perché sono stanco

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  49. premesso he sono un fisico. Leggo con stupore come Mar si esprima con un linguaggio totalmente improprio, sebbene credo di averne afferrato il significato. Queto dimostra la carenza di formazione di bse di gran parte dei ricercatori che operano nel campo della cosidetta "ricerca applicativa" (termine di per se gergale).
    Evidenzio le principali improprieta' di linguaggio. Mar cosi' si esprime:

    "Ti spiego: un conto è lo studio teorico che voi portate avanti benissimo così come noi, un altro conto è il ramo applicativo che da voi è pressochè inesistente e da noi è forse preponderante.
    La ricerca per definizione, dai tempi di Leonardo da Vinci è costituita da: studio teorico+applicazione pratica noi facciamo entrambe".

    1) Il concetto e' totalmente male espresso, la ricerca infatti non si divide in "studio teorico" ed "applicazione pratica"! Questo gergo si addice piu' all'uomo comune "medio" che ad un ricercatore di professione. La ricerca infatti si divide casomai in ricerca di base ed applicata. La ricerca di base a sua volta si divide in ricerca teorica e sperimentale. Io ad esempio sono uno "sperimentale" ma assolutamente non mi occupo (se non marginalmente) di applicazioni pratiche.

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  50. 2) Ma la classificazione e' piu' vasta e parte da piu' lontano perche' non tutte le scienze sono uguali! Quelle a cui Mar si riferisce, quali appunto la fisica, la chimica, sono scienze "quantitative" o galileiane (non c'entra nulla il povero Leonardo). Cioe' rispondenti al criterio galileiano secondo cui (metodo scientifico) un fenomeno e' universalmente riproducibile e puo' essere descritto in linguaggio matematico. Da qui l'attivita' di uno scienziato galileino (quale un fisico, un chimico, un esperto delle varie applicazioni ingegneristiche) puo' operare da "teorico", formulando le equazioni ed i modelli a cui un dato fenomeno risponde e prevedendo in base ad esse nuovi fenomeni, o da "sperimentale" misurando, mediante tecniche opportune, i fenomeni in questione e riportando i risultati mediante numeri e relative incertezze (quindi scienza quantitativa).

    3) Non esiste solo la scienza galileiana/quantitativa ma esiste anche un'alta scienza naturale che e' di tipo qualitativo. Essa parte sempre dall'osservazione dei fenomeni ma elabora le informazioni prevalentemente con tecniche statistiche. A questa classificazione appartengono, a piu' o meno titolo, la biologia, le scienze naturali, parte della geologia ma anche e sopratutto la medicina. Tutte note branche piu' o meno "applicative" delle scienze naturali, dove un fenomeno non e' descrivibile mediante rigorose equazioni e modelli matematici. Cio' non di meno fanno parte della scienza moderna a tutti gli effetti.

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  51. 4) Le scienze economiche e sociali sono molto simili alle scienze naturali qualitative ed operno prevalentemente in modo statistico ma indagano un sistemapiu' caotico (cioe' difficilmente prevedibile nel suo sviluppo, dati piccolissime variazioni di condizione iniziale) perche' tipico di masse di individui umani, ciascuno con proprio carattere e diversita', che interaziscono con dei criteri piu' o meno regolari e noti.

    5) Esiste poi un altro modo di fare ricerca che Mar impropriamente chama "teorico" ma che si dice "compilativo" ed e' proprio delle scienze umanistiche e si riferisce allo studio accurato dei testi. Anche nella fisica uno studio della letteratura su un argomento viene detto Compilativo" ma e' un settore del tutto secondario della ricerca nel campo delle scienze pure, mentre assume un ruolo chiave per le scienze umanistiche.

    6) Leonardo da Vinci, benche' prossimo individualmente all'usare una tecnica di tipo galileiano, non ha purtroppo afferrato in pieno e codificato il principio del metodo scientifico e non ha di fatti contribuito al progresso delle scienze. La sua figura e' e resta una sorta di "anello mancante" tra il tipico scienziato/filosofo aristotelico (come gli alchimisti medievali) ed il tipico scienziato galileiano moderno. Egli si comportava modernamente in quanto studiava i fenomeni naturali semplici, la loro riproducibilita', le leggi che li regolano. Lo separava da uno scienziato moderno la consapevolezza della descrizione matematica dei fenomeni e della necessita' della pubblicazionedelle loro leggi. In pratica del principio galileiano di: esperimento ---> legge ---> nuova ipotesi ---> nuovo esperimento ---> nuova legge ---> ...
    Egli si comportava da alchimista in questo. Non scriveva e pubblicava trattati sui principi da lui scoperti ma scriveva codici privati e spesso crittografati al fine di confondere, cioe' copriva un segreto da lui scoperto. Col risultato che tutto si perdette alla sua morte e dovette essere riscoperto secoli piu' tardi. Era un grande inventore, un grande artista, un uomo eccezionale ma non ha regalato il metodo scientifico al mondo, e' stata una meteora.


    Tornando a Mar, quello che lei credo volesse dire e' che un ricercatore di tipo compilativo (lettere, storia, etc ...) oppure un economista non avendo bisogno di un laboratorio possono recarsi in istituto anche di rado, lavorando altrove. Se e' per questo aggioungo che tale regola vale anche per i fisici ed i chimici teorici.
    Purtroppo mar sfonda una porta aperta indicando che in certi rami del sapere, la didattica predomina sullo studio di ricerca rispetto alle scienze pure, dov l'aspetto di ricerca (non solo in labortorio!) e preponderante. Non parliamo poi della ricerca applicativa dove lo studio si svolge quasi esclusi vamente sul campo.
    Per questo altrove (estero) sono spesso previsti, per le scienze umanistiche, giuridiche, economiche, contratti di sola docenza, dove i professori a contratto possono essere anche professionisti di prestigio (specie in campo economico e giuridico) ma non necessariamente dei ricercatori.

    L'impressione che comunque se ne ricava da queste discussioni e' che non e' che gli RTI sono brutti ed i precari son buoni... ci son precari che forse dovrebbero ancora farsi le ossa.

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  52. 4) Le scienze economiche e sociali sono molto simili alle scienze naturali qualitative ed operno prevalentemente in modo statistico ma indagano un sistemapiu' caotico (cioe' difficilmente prevedibile nel suo sviluppo, dati piccolissime variazioni di condizione iniziale) perche' tipico di masse di individui umani, ciascuno con proprio carattere e diversita', che interaziscono con dei criteri piu' o meno regolari e noti.

    5) Esiste poi un altro modo di fare ricerca che Mar impropriamente chama "teorico" ma che si dice "compilativo" ed e' proprio delle scienze umanistiche e si riferisce allo studio accurato dei testi. Anche nella fisica uno studio della letteratura su un argomento viene detto Compilativo" ma e' un settore del tutto secondario della ricerca nel campo delle scienze pure, mentre assume un ruolo chiave per le scienze umanistiche.

    6) Leonardo da Vinci, benche' prossimo individualmente all'usare una tecnica di tipo galileiano, non ha purtroppo afferrato in pieno e codificato il principio del metodo scientifico e non ha di fatti contribuito al progresso delle scienze. La sua figura e' e resta una sorta di "anello mancante" tra il tipico scienziato/filosofo aristotelico (come gli alchimisti medievali) ed il tipico scienziato galileiano moderno. Egli si comportava modernamente in quanto studiava i fenomeni naturali semplici, la loro riproducibilita', le leggi che li regolano. Lo separava da uno scienziato moderno la consapevolezza della descrizione matematica dei fenomeni e della necessita' della pubblicazionedelle loro leggi. In pratica del principio galileiano di: esperimento ---> legge ---> nuova ipotesi ---> nuovo esperimento ---> nuova legge ---> ...
    Egli si comportava da alchimista in questo. Non scriveva e pubblicava trattati sui principi da lui scoperti ma scriveva codici privati e spesso crittografati al fine di confondere, cioe' copriva un segreto da lui scoperto. Col risultato che tutto si perdette alla sua morte e dovette essere riscoperto secoli piu' tardi. Era un grande inventore, un grande artista, un uomo eccezionale ma non ha regalato il metodo scientifico al mondo, e' stata una meteora.


    Tornando a Mar, quello che lei credo volesse dire e' che un ricercatore di tipo compilativo (lettere, storia, etc ...) oppure un economista non avendo bisogno di un laboratorio possono recarsi in istituto anche di rado, lavorando altrove. Se e' per questo aggioungo che tale regola vale anche per i fisici ed i chimici teorici.
    Purtroppo mar sfonda una porta aperta indicando che in certi rami del sapere, la didattica predomina sullo studio di ricerca rispetto alle scienze pure, dov l'aspetto di ricerca (non solo in labortorio!) e preponderante. Non parliamo poi della ricerca applicativa dove lo studio si svolge quasi esclusi vamente sul campo.
    Per questo altrove (estero) sono spesso previsti, per le scienze umanistiche, giuridiche, economiche, contratti di sola docenza, dove i professori a contratto possono essere anche professionisti di prestigio (specie in campo economico e giuridico) ma non necessariamente dei ricercatori.

    L'impressione che comunque se ne ricava da queste discussioni e' che non e' che gli RTI sono brutti ed i precari son buoni... ci son precari che forse dovrebbero ancora farsi le ossa.

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  53. 4) Le scienze economiche e sociali sono molto simili alle scienze naturali qualitative ed operno prevalentemente in modo statistico ma indagano un sistemapiu' caotico (cioe' difficilmente prevedibile nel suo sviluppo, dati piccolissime variazioni di condizione iniziale) perche' tipico di masse di individui umani, ciascuno con proprio carattere e diversita', che interaziscono con dei criteri piu' o meno regolari e noti.

    5) Esiste poi un altro modo di fare ricerca che Mar impropriamente chama "teorico" ma che si dice "compilativo" ed e' proprio delle scienze umanistiche e si riferisce allo studio accurato dei testi. Anche nella fisica uno studio della letteratura su un argomento viene detto Compilativo" ma e' un settore del tutto secondario della ricerca nel campo delle scienze pure, mentre assume un ruolo chiave per le scienze umanistiche.

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  54. 6) Leonardo da Vinci, benche' prossimo individualmente all'usare una tecnica di tipo galileiano, non ha purtroppo afferrato in pieno e codificato il principio del metodo scientifico e non ha di fatti contribuito al progresso delle scienze. La sua figura e' e resta una sorta di "anello mancante" tra il tipico scienziato/filosofo aristotelico (come gli alchimisti medievali) ed il tipico scienziato galileiano moderno. Egli si comportava modernamente in quanto studiava i fenomeni naturali semplici, la loro riproducibilita', le leggi che li regolano. Lo separava da uno scienziato moderno la consapevolezza della descrizione matematica dei fenomeni e della necessita' della pubblicazionedelle loro leggi. In pratica del principio galileiano di: esperimento ---> legge ---> nuova ipotesi ---> nuovo esperimento ---> nuova legge ---> ...
    Egli si comportava da alchimista in questo. Non scriveva e pubblicava trattati sui principi da lui scoperti ma scriveva codici privati e spesso crittografati al fine di confondere, cioe' copriva un segreto da lui scoperto. Col risultato che tutto si perdette alla sua morte e dovette essere riscoperto secoli piu' tardi. Era un grande inventore, un grande artista, un uomo eccezionale ma non ha regalato il metodo scientifico al mondo, e' stata una meteora.


    Tornando a Mar, quello che lei credo volesse dire e' che un ricercatore di tipo compilativo (lettere, storia, etc ...) oppure un economista non avendo bisogno di un laboratorio possono recarsi in istituto anche di rado, lavorando altrove. Se e' per questo aggioungo che tale regola vale anche per i fisici ed i chimici teorici.
    Purtroppo mar sfonda una porta aperta indicando che in certi rami del sapere, la didattica predomina sullo studio di ricerca rispetto alle scienze pure, dov l'aspetto di ricerca (non solo in labortorio!) e preponderante. Non parliamo poi della ricerca applicativa dove lo studio si svolge quasi esclusi vamente sul campo.
    Per questo altrove (estero) sono spesso previsti, per le scienze umanistiche, giuridiche, economiche, contratti di sola docenza, dove i professori a contratto possono essere anche professionisti di prestigio (specie in campo economico e giuridico) ma non necessariamente dei ricercatori.

    L'impressione che comunque se ne ricava da queste discussioni e' che non e' che gli RTI sono brutti ed i precari son buoni... ci son precari che forse dovrebbero ancora farsi le ossa.

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  55. 6) Leonardo da Vinci, benche' prossimo individualmente all'usare una tecnica di tipo galileiano, non ha purtroppo afferrato in pieno e codificato il principio del metodo scientifico e non ha di fatti contribuito al progresso delle scienze. La sua figura e' e resta una sorta di "anello mancante" tra il tipico scienziato/filosofo aristotelico (come gli alchimisti medievali) ed il tipico scienziato galileiano moderno. Egli si comportava modernamente in quanto studiava i fenomeni naturali semplici, la loro riproducibilita', le leggi che li regolano. Lo separava da uno scienziato moderno la consapevolezza della descrizione matematica dei fenomeni e della necessita' della pubblicazionedelle loro leggi. In pratica del principio galileiano di: esperimento ---> legge ---> nuova ipotesi ---> nuovo esperimento ---> nuova legge ---> ...
    Egli si comportava da alchimista in questo. Non scriveva e pubblicava trattati sui principi da lui scoperti ma scriveva codici privati e spesso crittografati al fine di confondere, cioe' copriva un segreto da lui scoperto. Col risultato che tutto si perdette alla sua morte e dovette essere riscoperto secoli piu' tardi. Era un grande inventore, un grande artista, un uomo eccezionale ma non ha regalato il metodo scientifico al mondo, e' stata una meteora.

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  56. Tornando a Mar, quello che lei credo volesse dire e' che un ricercatore di tipo compilativo (lettere, storia, etc ...) oppure un economista non avendo bisogno di un laboratorio possono recarsi in istituto anche di rado, lavorando altrove. Se e' per questo aggioungo che tale regola vale anche per i fisici ed i chimici teorici.
    Purtroppo mar sfonda una porta aperta indicando che in certi rami del sapere, la didattica predomina sullo studio di ricerca rispetto alle scienze pure, dov l'aspetto di ricerca (non solo in labortorio!) e preponderante. Non parliamo poi della ricerca applicativa dove lo studio si svolge quasi esclusi vamente sul campo.
    Per questo altrove (estero) sono spesso previsti, per le scienze umanistiche, giuridiche, economiche, contratti di sola docenza, dove i professori a contratto possono essere anche professionisti di prestigio (specie in campo economico e giuridico) ma non necessariamente dei ricercatori.

    L'impressione che comunque se ne ricava da queste discussioni e' che non e' che gli RTI sono brutti ed i precari son buoni... ci son precari che forse dovrebbero ancora farsi le ossa.

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  57. scusate le ripetizioni ... oggi la rete fa le bizze :(

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  58. Vi leggo da tanto, ma non ho mai scritto.
    @Salvo
    grazie della lezionicina! Comunque non fai altro che ribadire quanto siano differenti le accezioni di "ricercatore precario", probabilmente non vogliamo la stessa cosa quindi perchè riunirsi per chiederla?
    se ci sono fra noi precari che pensano di essere migliori (addirittura BUONI!!!!) di altri solo perchè sanno spiegare meglio, con aggettivi più appropriati la storia della scienza beh....
    Io sono in linea di principio daccordo con Mar ( a proposito che fine ha fatto è stata ostracizzata come Bombadillo?) e ripercorrere le tappe della storia della scienza non cambia il fatto che se, come dice Salvo, all'estero per le materie umanistiche, economiche e giuridiche è previsto anche solo un contratto di docenza, un motivo ci sarà non vi pare?
    è inutile alzare gli scudi e trincerarsi tutti dietro al termine "ricercatore".
    Inoltre vi chiedo (posto che dove sto io riusciamo ad avere finanziamenti alternativi..)vi sembra giusto che in linea di principio l'ateneo dia ad un ricercatore che ha rating 4 (max) 2700 euro come fondi di ateneo con i quali coprire la sua ricerca, sia che tu sia un filosofo sia che tu sia ricercatore scientifico? Ci sono reagenti chimici e strumenti che costano 10 volte tanto!!!
    viceversa a meno che tu non vada a comprare per il tuo dipartimento un manoscritto non credo che i libri sui quali fai ricerca e studi costino così!
    (Non tirate fuori i congressi quelli ci sono e sono costosi per tutti)
    NON SIAMO UGUALI E LA SCIENZA è SEMPRE TRATTATA DA CULTURA DI SERIE B.

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  59. e intanto è morto il fisico Cabibbo.Nobel mancato.
    Invece l'Italietta si è spesa anima e corpo per far dare un Nobel a Fo (mio Do come siamo caduti in basso)

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  60. @ salvo, mar etc.

    i fannulloni, a cercarli, si trovano sempre, ma davvero credete che collazionare manoscritti per costituire un testo critico - ma gli esempi si potrebbero facilmente moltiplicare - sia lavoro di tipo "compilativo"? da fare a casa propria???
    mi aspetterei che il q.i. di un (aspirante) ricercatore raggiungesse (almeno) un livello pari al buonsenso.

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  61. scienziato scocciato17 agosto 2010 alle ore 13:07

    @ umanista basito
    ariecco che gli umanisti si sentono depositari di una cultura superiore....

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  62. OK, da adesso faccio il CENSORE e sego ogni ulteriore commento riguardante "scientists do it better" e viceversa. Se non ve ne siete accorti qui si parla di Universita'e Ricerca, non di ignoranza scientifica e/o umanistica. Magari siete tutti frustrati e depressi, ma questo non puo'giustificare il ROGO che, state attenti, rappresenta l'estrema conseguenza dei ragionamenti alla cazzo di cane che avete intavolato.

    RispondiElimina
  63. Carissimi, ovviamente non conosco le realta' in cui ognuno di voi opera ma, parlo del mio caso, prima di spostarmi in Usa, in Italia il nostro gruppo di fisica sperimentale delle particelle elementri godeva di finanziamenti (se pur risicati rispetto al panorama internazionale) immensamente piu' cospicui delle facolta' umanistiche ed incomparabili anche rispetto ad altri gruppi di fisica con diverse necessita' sperimentali.
    Il budget di qualche migliaio di euro che in Italia si assegna pro-capite a ciascun ricercatore, che esso sia un umanista o un fisico, e' inteso a coprire (in modo inadeguatissimo) le spese per scuole e congressi o per l'acquisto di un PC o di un particolare volume etc... non si intende un fondo "per fare ricerca". I progetti sperimentali di ricerca che richiedono la creazione e messa in opera di laboratori e quant'altro vengono finanziati separatamente. Sarebbe assurdo altrimenti.
    Ed e' giusto cosi'! In nessuna parte del mondo si hanno finanziamenti pro capite ma si finanziano i progetti di ricerca. Il budget di un capo-gruppo e' mirato ad un progetto che e' stato approvato e finanziato, non alla sua persona indipendentemente dall'attivita'.

    RispondiElimina
  64. @ salvo
    sei una persona sveglia e ragionevole. perché non ti iscrivi ad apri?

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  65. madonna mia, tutti al mare, tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare...

    RispondiElimina
  66. L'ho detto e lo faccio: basta con questa degenerazione idiota.
    Rimosso il commento dell'ultimo anonimo

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  67. mi "iscrivo" volentieri, ma come si fa? ;) esiste una webpage in cui iscriversi? Comunque il mio contributo non potra' che essere da remoto.

    RispondiElimina
  68. @France: bravo!

    @Salvo: clicca sulla scritta APRI in alto a destra in questa pagina, ci sono tutte le spiegazioni (tranquillo, sono in remoto anch'io e tant'altra gente).

    @tutt*: calmatevi e riposatevi, che a settembre ci sara' da lavorare parecchio.

    RispondiElimina
  69. @ salvo

    www.ricercatoriprecari.it

    operiamo da sempre "in remoto" perché è per tutti difficile spostarsi e poi oggi, tecnologia permettendo, non c'è bisogno di essere fisicamente presenti per confrontarsi, scambiare idee e anche per fare cose concrete. tutto ciò che apri ha fatto finora: emendamenti ai DDL, confronti col MIUR, interventi sulla stampa sono avvenuti - in buona parte - via web. solo quando proprio non se ne può fare a meno alcuni volenterosi si sono recati nei palazzi romani (parlamento, ministero ecc.)

    leggi statuto e regolamento e se li condividi dai il tuo contributo

    RispondiElimina
  70. mi sono registrato ;) sono a bordo.

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  71. Morto Cossiga. Come previsto, tutti ricordano le battute, le "picconate", le dichiarazioni poco ortodosse. Pochi ricordano il suo ruolo negli omicidi di polizia, la sua responsabilita' su Moro. Quasi nessuno parla delle torbide vicende Gladio/stragi/Ustica.
    Assolutamente nessuno dice che era Presidente del Consiglio nel 1980, anno del DPR 382 (con ope legis universitaria).
    E' a lui e a chi fece quella legge che i precari di oggi devono molti guai.

    RispondiElimina
  72. io ricordo giorgiana masi, uccisa dalla polizia nel tentativo (poi riuscito) di esasperare il movimento studentesco e di portare alla violenza. ministro dell'interno: cossiga

    RispondiElimina
  73. E Francesco Lorusso, 11/3/1977, Bologna.
    Comunque, come spesso accade, il giudizio politico non tiene affatto conto delle leggi tecniche, come in questo caso. Per totale ignoranza e superficialita' di chi scrive, evidentemente. Scommetto che dei giornalisti attuali le leggi universitarie del dopoguerra le conoscera' forse l'1%.

    RispondiElimina
  74. Si, OK, pace all'anima sua, grazie per l'Opel Egis e tutto il torbido che gli dobbiamo.
    Non me ne vogliano gli storici, pero' e' del marcio di oggi che dobbiamo occuparci, almeno qui. Mentre sembra che in Italia conti sempre di piu'il passato del futuro: e' come se ai mondiali stessimo sempre a discutere di Bettega e Cruijf...
    @Salvo: scusa ma forse ti ho rimbalzato l'iscrizione per errore. Devi andare su http://www.ricercatoriprecari.it/forum/index.php e poi cliccare sull'icona dell'omino con il + bianco in campo verde che sta sotto le finestrelle username e password, in alto a destra. E devi fornire nome cognome e istituzione di appartenenza.

    RispondiElimina
  75. Ecco, per esempio, tornando all'eterno presente: sembra che alla fine il CNR verra'comunque commissariato
    http://www.articolo33.it/index.php?option=com_content&view=article&id=85

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  76. @ France

    lo ho gia' fatto ieri, devo ripetere l'operazione?

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  77. Si, scusa ma ho fatto casino. Puoi rifarlo?

    RispondiElimina
  78. @ France, purtroppo non mi fa piu' registrare con gli stessi parametri, mi appare la seguente frase: "(Salvo) This name is already in use by another member".

    e' come se fossi comunque in memoria e mi stessi registrando due volte

    RispondiElimina
  79. @ france,

    riesco comunque a logarmi sul forum, tutto funziona.

    RispondiElimina
  80. Io non riesco a seguire tutta 'sta vicenda del CNR, ma mi sembra il peggio del peggio (c'era da dubitarne)?

    Ma c'e' qualcuno che protesta per il fatto che, in base alla bozza, il CdA dovrebbe essere nuovamente nominato "a lotti", anziche tramite un Search Committee, come la stessa Ministra mi pareva avesse accettato come metodo dopo i piu' che discreti (anzi decisamente buoni) esperimenti di Mussi?

    Per non parlare del resto, di cui, appunto, non posso dire granche'...

    RispondiElimina
  81. Tra l'altro sarebbe nuovo Commissariamento dopo l'ASI, e la situazione precaria dell'INAF... tutti e 3 con Presidenze nominate da Mussi con i Search Committees, eppero' lasciate a marcire in situazioni diverse ma comunque italiche...

    RispondiElimina
  82. I grossolani commenti di Mar rendono ben evidente l'atteggiamento medio del cosiddetto precario dell'università italiana: ignorante, presuntuoso e colmo di livore nei confronti dei chi sta meglio di lui (i RTI). Il limite al numero di anni di precariato vuole proprio mettere a posto queste situazioni, questo sedicente Mar, dopo un pò di anni da precario senza fortuna DEVE ANDARE VIA dall'Università, dalla quale e nella quale non ha imparato NULLA!

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  83. chiaro, limpido, ... l'obiettivo è il controllo della politica anche sugli enti di ricerca.

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  84. @ euromark
    e tu fortunatamente starai in un lager tedesco dal quale ti piace così tanto lanciare proclami ed anatemi

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  85. @ euromark

    il problema che poni sarebbe anche giusto (non nei toni ma nella sostanza)

    RispondiElimina
  86. ragazzi fatevi una canna ke magari riuscite a rilassarvi

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  87. Per ribattere un po' sul topic
    http://www.unita.it/news/scuola/102513/cnr_dopo_anni_di_lavoro_e_ricerca_c_solo_il_precariato_per_statuto
    Quindi la barra e'dritta: contestare qualunque limite, sempre e comunque. Sky is the limit. Anzi, manco quello...

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  88. Per aggiungere un po' al topic
    http://www.repubblica.it/cronaca/2010/08/20/news/tangenti_truffe_poco_lavoro_la_formazione_una_fabbrica_di_precari-6385604/?ref=HREC1-2
    Quindi la formazione professionale privata senza valore legale (di dubbia qualità'), e' un magna-magna per chi la fa, non certo per chi ne usufruisce.

    RispondiElimina
  89. Mah, adesso mi becco del populista ma anche tanta formazione con valore legale e pagata dallo Stato non serve a nulla, se non a creare posti per chi la fa...

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  90. Paolo
    @euroscience
    se sostituisci a 'corsi di formazione' i 'corsi universitario' l'articolo non perde di efficacia, già la Gelimini ha fatto campagna mediatica contro l'università parlando della "inutilità e moltiplicazione dei corsi" il concetto che passa è sempre quello: studiare è INUTILE, chi studia, ricerca, insegna, altro non è che un nullafacente magna-a-ufo.

    RispondiElimina
  91. @ Anonimo Paolo

    l'inutilità e moltiplicazione dei corsi di studio è cosa accertata. Il problema è che prima l'università deve fare una bella cura dimagrante (mandare a casa i nullafacenti e in primis i RTI) poi si potrà pensare a fare le nuove assunzioni.
    Ragazzi, bisogna capire che il nostro NEMICO sono gli STRUTTURATI dell'Università e in primo luogo i RTI che premono per l'ope legis a spese nostre.

    RispondiElimina
  92. @ eurokaz

    Il tuo nick è quasi più ridicolo del mio ... comunque: sono d'accordo con te sull'individuazione del NEMICO (termine forte ma preciso), tuttavia non sarei così drastico sull'inutilità e moltiplicazione dei corsi di studio. Tuttavia quello che dici è sostanzialmente corretto, ho lanciato mesi fa la proposta di PETIZIONE per il LICENZIAMENTO dei RTI NULLAFACENTI. L'APRI cosa intende fare???
    Nel momento nel quale la coperta è corta (i soldi sono pochi) bisogna decidere CHI coprire. Solo mandando a casa i RTI nullafacenti potremo sperare che ci sia lo spazio finalmente per i meritevoli.

    RispondiElimina
  93. raga ... forse è meglio ke vi fate una canna e vi rilassate

    RispondiElimina
  94. Giamaica giamaica giamaicacatoerca...
    Bravi, dai facciamo le liste dei nemici: gli strutturati, i politici, i banchieri, la CIA... E ale', risolto il problema. A me sembra che invece tanti lamenti, "l'APRI che fa?", "i sindacati cattivi", "la CRUI abusiva" servono a coprire una grande pigrizia e codardia, di voi che vivete nelle Universita' e negli Enti. Questi cattivoni vi calpestano come ghiaino, DA ANNI, ma una cazzo di rivolta come Manitu' comanda non la mettete mai all'ordine del giorno. Cari precari, cari apristi, cari dottorandi, cari strutturati, se non smettete di lamentarvi sperando che a pagare per il vostro salvamento siano tutti meno che voi, e' giusto che vi continuino a calpestare... Per dirne una semplice semplice: voi che volete piu' fondi (il mitico 3%), con quanta forza li avete chiesti? L'avete bloccata l'Universita'? Avete scioperato per tre mesi di fila (rimettendoci 3 stipendi)? Avete inchiodato le porte delle Facolta'? Avete mandato a monte 3 sessioni di laurea? Voi che evocate il '68, avete presente cosa vuol dire fare casino?

    RispondiElimina
  95. @ france
    sai bene che ci si è provato e abbiamo fallito miseramente. a pisa siamo riusciti al massimo a far saltare una misera sessione d'esami in una singola (piccola) facoltà. nelle facoltà più grandi abbiamo fallito perché la maggioranza dei precari si cacava sotto, della serie: "ma poi il mio prof. ci rimane male..."

    meritiamo questa merda fino in fondo, perché è vero che non abbiam fatto neanche la metà del casino che avremmo dovuto fare

    RispondiElimina
  96. Ma il numero di lamentatores e' ben piu' ampio di quello dei precari. Quando si dice che l'Accademia e' una corporazione si dice una gran boiata. Lo fosse davvero, avrebbe i numeri per mettere nell'angolo qualsiasi Tremonti. Invece e' una societa' dei magnaccioni dove tendenzialmente ogni categoria (o forse ogni individuo) cerca di sopravvivere ai danni della categoria vicina.

    RispondiElimina
  97. a proposito dell'incapacità del sistema di tutelare i suoi interessi (quelli legittimi intendo)....

    http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/10-08/100821/THFJV.tif

    http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/10-08/100821/THFJH.tif

    da notare che la crui, a parte qualche lamento pro-forma, sostanzialmente tace mentre dovrebbero salirci i rettori sui tetti per questi tagli

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  98. nell'intervista a valditara da notare la richiesta di moltiplicare i posti da associato. alla faccia del ricambio generazionale

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  99. @insorgere

    Pero' dal tenore dell'intervista mi sembra che Valditara sia intenzionato (almeno a parole) a fare un po' di lobbying parlamentare pro-FFO. Magari sempre per strategie politiche di differenziazione dalla Lega, ecc. ecc., in ogni caso potrebbe uscirne qualcosa di positivo.

    Comunque non mi sbagliavo, nonostante le addizioni e sottrazioni incomprensibili della manovra di giugno, dal primo grafico dell'articolo, lo "scalone" tra 2010 e 2011 e' rimasto. Quello rischia di essere letale per tutto il sistema.

    RispondiElimina
  100. E i tetti restano vuoti...

    RispondiElimina
  101. Noi Europei pensiamo che la formazione sia importante, per questo la promuoviamo (purche' sia di qualita'), e la legge serve appunto a garantire standard e certezze sociali. Voi Italiani no, non ve ne frega una cippa, per questo fate e scrivete tutte quelle cose contro.
    Perche' non chiudete la baracca e risparmiate tutto quanto, visto che ci siete? Sai quanto sarebbe contento Giulio.

    RispondiElimina
  102. @ France & co.

    ragazzi, qua abbiamo bisogno di sapere chi è il NEMICO. Altrimenti gente come Valditara ce lo metterà a quel servizio. Le richieste sono sempre e solo per i RTI

    RispondiElimina
  103. Inxulator carissimo
    Ma che vuoi fare, una volta che hai stabilito che i RTI sono il nemico? Li vuoi mettere sotto con l'apecross?

    RispondiElimina
  104. @ France

    potrebbe essere una soluzione ... a parte gli scherzi voglio dire che bisogna che nelle nostre iniziative mediatiche ci sforziamo di SBUGIARDARE i RTI. Iniziative come quella di NON C'E' POSTO PER TE non sono state adeguatamente supportate da APRI, è invece essenziale che SPINGIAMO FORTE perchè i RTI NON ABBIANO PIU' DI QUELLO CHE HANNO AVUTO GIA'.

    RispondiElimina
  105. inoltre ciascuno nel proprio piccolo può SABOTARE i RTI impedendo che firmino i lavori fatti da noi, etc

    RispondiElimina
  106. Brrr, paura... E io che preparavo gia' il filo spinato...

    RispondiElimina
  107. @ France

    perdonami ... non ho capito! (sarà perchè sono poco intelligente ... ma spiegami)

    RispondiElimina
  108. Non c'e' posto per te, perche' noi no, impedire che i RTI firmino i lavori nostri... roba pesante, insomma. Stasera Ricercatore Confermato non dormira'....

    RispondiElimina
  109. speriamo che non dorma infatti

    RispondiElimina
  110. Visto che non ci rimane altro, facciamo un pò di previsioni. Secondo voi che succede alla riforma se si va a votare davvero a dicembre?
    Salta e quindi si perde come minimo un altro anno? Sarà il caso di pensare a qualcosa perchè anche se fa schifo, non ci possiamo mica permettere di perdere ancora così tanto tempo...

    RispondiElimina
  111. Si, dai, onanismo elettorale domenicale.
    A Settembre Priapo impone a Schifani (o a Fini) di calendarizzare qualche provvedimento scomodo, di quelli che richiedono il voto di fiducia. I finiani glie lo segano, il governo cade. Questo non implicache si vada a votare subito. Come ognun sa, Napolitano cerchera' un'altra maggioranza possibile: passera' per lo meno un mese. Se poi non ci riuscisse, allora si verrebbero sciolte le Camere e forse si votera' fra fine novembre ed inizio dicembre. E veniamo quindi al DDL: nel mese- mese e mezzo di crisi precedente allo scioglimento il Parlamento continua a lavorare: e' probabilissimo che il DDL venga discusso alla Camera, ma per passare deve uscirne invariato. Basta un solo emendamento e si torna al Senato, ovvero, fine dei giochi. Deve esserci quini una grande intesa bipartisan perche' passi cosi' com'e'. Esiste? Non saprei, forse e' piu' forte la malignita' politica di segare una riforma di cui Priapo si vanterebbe in campagna elettorale delle pressioni trasversali per approvarlo. Se pero' uscisse fuori un governo tecnico, il brodo s'allungherebbe per lo meno fino a primavera 2011. E quindi il DDL potrebbe anche fare un altro giro al Senato. Se le camere venissero sciolte a fine settembre-meta' ottobre, potrebbero comunque continuare ad esaminare e votare provvedimenti di legge. Ma forse in quel frangente avrebbero scadenze piu' impellenti (tipo, una nuova finanziaria).
    E dopo le elezioni? Si riparte, in teoria, da zero. Forse a fine 2011, se rivince Priapo e la rimettono subito in marcia, potrebbe essere operativa.
    O, poi, in parallelo, ci sarebbe da vedere se scuciono due soldi di FFO, perche' a conti invariati siamo alla bancarotta, nientemeno..

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  112. A parte che secondo me i finiani voteranno la fiducia su qualsiasi cosa, comunque paradossalmente questa situazione instabile rischia di accelerare terribilmente l'iter del DDL.

    E' pacifico che così com'è il DDL va molto male. Il testo del Senato ha portato dei problemi oggettivi e necessita di cambiamenti urgenti, soprattutto riguardo la doppia figura del ricercatore a tempo determinato.

    Invece quello che mi aspetto è che il Governo a Settembra ponga la fiducia sul pessimo testo uscito al Senato. Questo proprio perchè sono consapevoli che i rischi di votazioni ci sono e quindi non ci si può permettere di cambiare il testo, sebbene è pacifico che va cambiato, rischiando di far saltare all'aria tutto.
    L'interesse del Governo in questa operazione è ovvio: poter dire in campagna elettorale di aver riformato l'università, l'aver ridotto il potere dei baroni, la meritocrazia, ecc. ecc. come perlatro Berlusconi va già dicendo.
    I finiani, a loro volta, non potrebbero non votare la fiducia al Governo perchè il testo al Senato è stato ampiamente cambiato (in peggio) proprio per opera di un finiano, Valditara. E poi, figuriamoci se i finiani possono mandare a casa il Governo sull'università.

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  113. proprio per questo è essenziale che l'APRI si faccia sentire:
    1) NO a RIFORME che privilegino gli strutturati (e in primo luogo i RTI)
    2) i RTI sono al 90% fannulloni, mandiamoli a casa o, se non si può, passiamoli a qualche altra amministrazione (le poste, le ferrovie,...)

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  114. x INXULATOR: forse ci sara' qualche RTI che non vale ma ci sono anche tanti precari che sono li solo per meriti non accademici. Comunque non penso proprio che un RTI sia preoccupato perche' un precario non vuole che firmi. Al limite forma lui e non firma il precario.

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  115. @INXULATOR
    Intanto, abbi pazienza, ma hai detto troppe volte "l'APRI di qui" "l'APRI di la'". Da tempo sostengo che se si pretende di indirizzare una associazione, un sindacato, un partito verso un determinato obiettivo, bisogna spoercarsi le mani ed entrare a farne parte. In democrazia, funzionerebbe cosi'.
    Poi: non mi piacciono le generalizzazioni. Che sono, ricordatevelo, la base di tanti provvedimenti alla cazzo di cane che stanno nel DDL. I RTI, come i precari, gli emigranti, i PA, i PO devono essere misurati uno per uno e in base a quel che valgono. Se si prende questo "metro", vedrai che le ope legis e le corsie preferenziali si escludono automaticamente. E noi, per essere chiari, lo diciamo da quando stiamo al mondo.

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  116. allora vi prenderete l'ope legis ...

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  117. Beh sono convintissimo che questa sia veramente l'ultima chiamata per Universita' e Ricerca in Italia. Se la logica che passera' sara' "salva noi, sommergi loro", la "festa" durera' ben poco. La via d'uscita, per tutti, e' una sola. Purtroppo serve, di fondo, ONESTA', merce rara...

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  118. Intervento della Gelmini sulla Stampa
    http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=TI8LX&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

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  119. promette soldi, ma non dice quanto darà, come lo darà, né precisamente quando.

    non è proprio rassicurante....

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  120. http://www.asca.it/news-UNIVERSITA___GELMINI__RECUPEREREMO_LE_RISORSE_NECESSARIE-943126-ORA-.html


    qui dice qualcosa di più: promette circa 600 mijoni, che - facendo due conti - sono molto meno del necessario. bisognerebbe annullare i tagli già fatti per reperire almento un miliardo da destinare al FFO. altrimenti qui si blocca tutto

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  121. Gelmini ha concluso che ''nonostante le risorse siano sempre un problema, io continuo a pensare che non sia il problema principale, ma lo sia come si investono queste risorse, quali sono le regole che presiedono il funzionamento dell'universita'''.

    la solita stronzata qualunquista di destra.

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  122. UNIVERSITA': PROFESSORI A CONTRATTO SI ORGANIZZANO IN UNA CLASS ACTION PROMOSSA DAL CODACONS.
    Quindi tutti tutti otterranno qualcosa, RTI direttamente associati.
    Noi precari a spasso.

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  123. l'iniziativa del codacons è vecchia e, secondo me, destinata al fallimento.
    cmq al massimo otterranno un risarcimento

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  124. Il "quindi" mi sembra veramente eccessivo.
    La Class Action non esiste e quella del Codacons e'una boutade al limite della leggenda metropolitana.
    "Oggi ad Amsterdam tira parecchio vento e cadono gli alberi: quindi i precari italiani resteranno a spasso". E' un nesso molto piu' logico, per me...

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  125. "Mi sono alzato col mal di schiena e la macchinetta del caffe'ha finito lo zucchero: quindi i precari italiani resteranno a spasso".

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  126. "siamo degli sfigati senza palle ed il mal di schiena non possiamo averlo perchè siamo senza spina dorsale, ecco perchè chi prima e chi dopo saremo quasi tutti a spasso"

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  127. dimenticavo lo zucchero non c'è mai stato, quel sapore dolciastro che sentivate era melata. Baucchi!!

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  128. Nonostante non condivida il tono, nella sostanza anche l'enunciato dell'anonimo ultimo scorso e'piu'conseguente e concreto della class action del codacons...

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  129. Rinnovo qui le affermazioni gia' fatte in varie sedi (anzi se mi indicate altre fonti di stampa che indicano questa azione codacons le ripetero' anche li').

    Ho inviato diverse email ai rappresentanti nazionali e locali (toscana-Siena) della CODACONS per avere maggiori informazioni, gia' in luglio. L'assenza di qualunque risposta, oltre all'esiguita' delle informazioni fornite da CODACONS, e le esperienze condivise da molti altri colleghi di altre universita' che hanno tentato di aderire alla class-action, mi portano ad affermare che questa iniziativa, pur non potendola definire una 'bufala', ha molti degli aspetti che contraddistinguono quantomeno un'azione mirata maggiormente a far pubblicita' alla Codacons stessa che a risovere un problema che, ahinoi, ha caratterizzato e in parte ancora affligge, la didattica e il funzionamento della nostra Universita'.

    Ecco l'ultima mail inviata:

    Date: July 20, 2010 1:30:27 PM GMT+02:00
    Subject: Azione collettiva Professori a contratto - Università SIENA

    Rinnovo per la terza volta la seguente richiesta, a nome anche di tutti i professori a contratto dell'università di Siena.
    Spero questa volta di ottenere una risposta, per non compromettere a Siena e altrove, nelle discussioni nei forum dedicati, la partecipazione alla vostra azione.

    ======

    All'attenzione del Dott. Basilico,

    e al codacons Toscana, pres. avv. Silvia Bartolini
    e all'Avv. Bruno Barbieri

    e alla sede condacons Siena, Avv. Tiziana Vigni

    e p.c. al presidente Nazionale Centro, Prof. Avv. Carlo Rienzi e Avv. Marco Ramadori


    come amministratore della mailing list degli assegnisti e ricercatori TD dell'Università di Siena ho inoltrato le informazioni relative alla class-action intrapresa da CODACONS, per la giusta retribuzione dei professori a contratto, a tutti gli assegnisti e personale a contratto dell'ateneo.

    Questa lista comprende circa 380 nominativi, che sono potenzialmente interessati all'iniziativa.

    Pertanto, anche a nome loro, vorrei chiedere maggiori informazioni sulla procedura relativa alla class-action.

    In particolare, una volta che e' stata inoltrata la raccomandata di diffida, fornita da CONDACONS, al Ministero dell'Istruzione e al Rettore, vorrei conoscere la prassi da seguire.

    Ecco infine un elenco di domande che gia' molti assegnisti e professori a contratto hanno indirizzato, e a cui confido possiate rispondere per aumentare la partecipazione all'azione collettiva.

    1. Se e' necessario iniziare una azione legale in proprio, o se questa viene intrapresa da CODACONS;
    2. quale documentazione e' necessario produrre;
    3. se vi sono dei costi da sostenere e di che entita';
    4. i tempi previsti per iniziare la pratica e per la sua risoluzione.
    5. in generale tutte le informazioni che possono essere utili (per es. normativa del diritto del lavoro attinente, oltre il riferimento alla carta costituzionale, o cause precedenti simili a queste gia' intraprese e relativo esito).


    Cordiali saluti,

    antonio stamerra
    ======

    Gruppo assegnisti Siena:
    http://groups.google.it/group/assegnisti-siena/?pli=1

    http://www.pi.infn.it/~stamerra

    RispondiElimina
  130. l'ultima da Frati:
    per i concorsi alla sapienza hanno introdotto limite di pubblicazioni minimo (4) e limite massimo (12).

    ognuno fa un po' come gli pare....

    RispondiElimina
  131. si fa purtroppo un po' "come si vuole" per calibrare bene il concorso sul o sui candidati che gia' si hanno in mente (non significa che non siano bravi). Purtroppo cosi' e'.

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  132. @Insorgere
    Almeno Roma ha ricominciato a bandire, e' buon segno. Anche 30 posti a Trieste e un po' di altra ciacaglia.

    @tutt*
    Segnalo un articolo di Nature, in cui si cita il "funding slump" dell'universita' italiana:

    http://www.nature.com/news/2010/100630/full/466016b.html

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  133. Limite di pubblicazione e' sensato, se si intende veramente valutare la qualita' della produzione migliore - e per il resto si guarda il CV.

    RispondiElimina
  134. questo dovrebbe essere ... in realtà quando c'e' il limite di pubblicazioni il CV non viene considerato, le commissioni guardano solo le pubblicazioni presentate

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  135. Guardare, leggere e valutare. Lo stipendio lo ricevono, no?

    RispondiElimina
  136. Ho letto ora i criteri di massima del concorso da ricercatore che dovro' svolgere .il concorso verra' svolto con le prove sctitte ed orali. Nell'indiividuazione dei criteri di massima la comissione non si e' attenuta al bando per esempio : viene dato un punto per la laurea con lode, 5 punti per il Dottorato , 8 punti per un termine generico di attivita accademica senza considerare le voci specificate nel bando,la ciliegina sulla torta e' la valutazione delle pubblicazioni : 1 punto per ogni pubblicazione e 3 per ogni pubb indexata fino ad un massimo di 20 punti. Nel bando non era indicato limite di pubblicazioni per cui chi avra' fatto 20 pubblicazioni viene valutato in egual modo ad uno che ne ha fatte 1000.
    Vi sembra corretto? puo' essere impugnato legalmente?

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  137. Situazione esplosiva a poche settimane dall'inizio delle lezioni. I tagli agli organici potrebbero lasciare senza lavoro 15-20 mila persone. A Palermo tre di loro sono in sciopero della fame dal 17 agosto.
    Così per prendere spunto.

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  138. Il prossimo mese faccio 35 anni. Ho preso una lauera, un dottorato, ho una ventina di lavori pubblicati tutti su riviste sopra icon buon IF (>3), ho dignitoso h-index (8), sono stato all'estero pr periodi lunghi a specializzarmi, ho due figli e mi sono rotto i coglioni. A fine Ottobre mi scade l'ennesimo contratto annuale e dovrò sperare che ci sia il rinnovo altrimenti chissà: cameriere, catena di montaggio, volantinaggio, dio solo può saperlo. L'ennesimo Agosto passato a lavorare e se penso che prendo quanto il portinaio (anzi sicuramente meno visto gli scatti che avrà maturato) mi girano parecchio i coglioni.

    Lotta subito per stabilizzare i precari storici e meritevoli e poi vaffanculo che entrino anche i non meritevoli, in fondo se qualcuno se li è tenuti ci sarà stato un motivo.

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  139. x anonimo (l'iultimo) e tutti,

    molti post in queste pagine mi fanno molto pensare. Chi ci garantisce che non diventiamo noi come quei RTI che molti qui odiano? Non speriamo forse noi in un posto da RTI? Ora se tutti i precari sono bravi e tutti gli RTI cattivi, il futuro dell'universita' italiana lo vedrei quantomeno roseo!
    Quello che invece temo sono le (molte) ragioni che trasmormano un giovame volenteroso in uno svogliato che mena a "galleggiare" e su questo si sprecherebbero fiumi di inchiostro.
    Io proporrei solo di non parlar per categorie ecco tutto. Quello che (a tutti?) interessa e' la qualita' della ricerca vero?

    Concercente le parole dell'ultimo anonimo e di molti altri vorrei ricordare che nel nostro interesse non ci dovrebbe essere quello dell'universita' come ammortizzatore sociale vero? Non parliamo mica di un'istituzione da equiparare agli operai idraulico-forestali calabresi vero?
    Ora se e posto sia vero (magari qualcuno dissentira'), io uscirei dai soliti schemi di "mi devono stabilizzare", "mi hanno tenuto" etc... questo secondo me e' un elemento che sta affossando la ricerca in Italia poiche' il lavoratore e' visto unicamente come qualcune che "ha bisogno" della sua istituzione la quale "fa un favore" ad impiegare il ricercatore in questione. E' questa logica che deve essere crocefissa! Il favore/vantaggio e' reciproco. Sara' pero' veramente reciproco ove e quando l'Istituzione ricevera' finanziamenti in base alla quantita' e qualita'produzione scientifica calcolata di volta in volta secondo opportuni algoritmi e sotto la supervisione di peer review. In questo contesto l'Istituzione avra' bisogno dei ricercatori bravi e non solo l'inverso, mentre i nullafacenti peseranno come macigni sul bilancio dell'Istituzione stessa. Cosi' avviene in USA e molti altri posti.

    La logica imperante in Italia e' ancora quello di: io sono un precario storico, mi "hanno tenuto".... balle! La migliore forma di lotta e' semplicemente andare a far altro, in modo che la propria mancanza venga finalmente percepita. Guardate che nessuno "tiene nessuno", sono i cosidetti precari, cioe' noi, che accettano di volta in volta i vari contrattini, rinnovabili, i vari periodi "di transizione" etc... nessuno forza nessuno. Io nel mio piccollo, al termine di due contratti di PostDoc/assegno da un anno ciascuno ho semplicemente detto basta, grazie, provo a far altro. mi sono guardato intorno ed ho subito trovato piu' di una opzione. Ho poi deciso di varcare l'oceano per accumulare esperienza e titoli (e stipendio buono anche) ma anche in Itala avevo trovato dell'altro. Un bravo ricercatore, spesso poliglotta a comunque con un buon inglese, con conoscenze informatiche, con attitutine al lavoro di equipe, anche in contesto internazionale, con buon CV e pubblicazioni, vuoi non possa riciclarsi sul mercato? Vuoi non possa trovare anche nello stesso ramo qualcosa altrove? Vuoi non possa far pesare la propria assenza sul proprio ex-gruppo?
    Chi ha detto che dobbiamo diventare Ordinari nello stesso ateneo dove abbiamo conseguito la laurea?! Questo e' un comportamento tutto italiano. Carissimi, se un ricercatore non riesce a riciclarsi sul mercato del lavoro che chiede che "vaffanculo che entrino anche i non meritevoli" come suggerisce l'ultimo anonimo, perche' "qualcuno se li e' tenuti", inizio a preoccuparmi della qualita' di molti precari e non solo degli RTI, pur potendone comprendere i casi umani.

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  140. per anonimo (ultimo),

    cercati qualcosa d'altro nella vita, nessuno ha tenuto nessuno, e non abbiamo bisogno di nessun non meritevole. L'Accademia non e' una versione raffinata degli operai agricolo-forestali calabresi, non e' un ammortizzatore sociale. Queste considerazioni fanno male alla ricerca italiana.

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  141. il problema non è stabilizzare i precari anziani (anche se io sarei uno di questi), il problema è un reclutamento meritocratico.

    l'università serve per fare ricerca e didattica di alto livello, per questo vanno allontanato tanto gli RTI incapaci che i precari incapaci

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  142. Bravo salvo, mi hai convinto non fosse che viviamo in Italia e con questa minchiata della meritocrazia ci tiriamo solo la zappa sui piedi. Guardati intorno, chi occupa le posizioni strategiche in Italia, i migliori, i più meritevoli? Ma vivi a Mirabilandia, quali sbocchi occupazionali ci possono essere per una persona che ha dedicato 10 anni della sua vita a ricerche di base che il più delle volte non portano a niente (anche questo è il compito della ricerca)? Hai mai spedito in giro CV? Hai mai fatto colloqui in aziende? Fatti un giro nelle agenzie interinali e porta il tuo bel CV carico di pubblicazioni con alto IF, presentati mostrando il tuo h-index.
    Carissimo, stiamo parlando di posti di lavoro da 1200 euro al mese, mica pretendiamo tutti di diventare Ordinari, o di diventari dirigenti di una PA a 15000 euro al mese.

    Secondo me vi mangiate dei gra funghi!!

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  143. @Anonimo
    Non ti preoccupare, questi che pontificano di meritocrazia in ITALIA infatti, a parte Insorgere, non ci vivono e non ci lavorano e probabilmente non ci torneranno mai.
    Farli parlare per conto dei precari italiani è un po' come dare il voto agli italiani all'estero=una minchiata: che cazzo di pretesa è quella per cui uno che vive in Argentina deve decidere chi deve governare l'Italia, mica se le subisce lui le ripercussioni del suo voto!!! Questi neanche con il ddl che li inserirebbe direttamente al 2° triennio rientrano, perchè qui sono talmente fuori dal mondo e dai giochi (che esistono ed imperano, fatevene una ragione, è inutile che vi tappiate gli occhi e diciate "no noi vogliamo lavorare in un'Università corretta" tanto NON ESISTE, NON ESISTERà MAI E SOPRATTUTTO CHI RAGIONA COSì NON C'ENTRERà MAI) che quando si presentano alla porta delle facoltà gli ridono nel viso.

    RispondiElimina
  144. Bene Verga ed anonimo (datti un nick, uno qualsiasi, per favore). L'importante e'essere onesti, e so benissimo che ci sono migliaia di precari che la pensano come voi. Ma non mi direte mica che e'per colpa mia e di insorgere che non vi stabilizzano senza se e senza ma? Cosa state facendo per promuovere la vostra proposta?

    RispondiElimina
  145. secondo me siamo arrivati ad un punto tale per cui non contano più nemmeno tanto concetti, teorie, discussioni. Conta diventare improvvisamente una categoria unita, dire al proprio prof "Guarda che quel giorno lì non ci sono", ed andare a bloccare in 10000 quattro o cinque stazioni chiave a giorni alterni (2000 per stazione).
    Boh, non è nemmeno così difficile, basta volerlo.

    claudietto

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  146. @Verga - alla faccia della schiettezza, trovo le tue conclusioni demoralizzanti ed ingiuste. Dall'estero io personalmente non voglio parlare a nome dei precari italiani, ma aiutarli ed cercare di non fare sgretolare ulteriormente il sistema universitario e di ricerca, che sopravvive ma andra' sempre peggio con sto governo.

    E tu che fai?

    RispondiElimina
  147. Io ci sto davvero pensando... ma è così difficile organizzarsi in modo decente e fare un casino micidiale? Vi va di sondare il campo nelle vostre rispettive università? Oh, volendo siamo proprio tanti, ed abbiamo argomenti ed intelligenza da vendere

    claudietto

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  148. i sistemi per protestare possono essere diversi, ma se bloccate le stazioni, le strade, le sedi o manifestate in piazza, ecc... accentuate solo l'idea di essere (voi come ogni categoria che protesta) dei rompiballe.
    Volete manifestare, esistono due soli posti dove ha senso farlo: via Teulada a Roma e Cologno monzese.

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  149. e minchia, andiamo a via Teulada.

    claudietto

    RispondiElimina
  150. Non lo so, andiamo da qualche parte, facciamo qualcosa, basta che fàmo qualcosa. Davvero, prendere un giorno di libertà ed un treno costa poco. Per chi non deve prendere il treno, non costa nulla

    claudietto

    RispondiElimina
  151. guardate, io ho visto mobilitazioni importanti partorire un topolino orbo e zoppo.

    non pensate che ci siano forze ed energie per fare chissà quali proteste, non illudetevi.

    infine personalmente ritengo che se il nostro unico scopo è avere un impiego all'università, pur che sia e a prescindere dallo schifo, meritiamo di essere travolti e soffocati da un'inondazione di merda. come lo merita tutto il sistema.

    se c'è un motivo per cui ha senso lottare è per cambiare le cose in meglio. tutto il resto è penoso egoismo sociale, combinato con miopia e stupidità. vi importa solo del vostro culo? nulla del paese, del sistema della ricerca in cui andrete ad inserirvi? se tanto poi il sistema - marcio dalle fondamenta - non produrrà nulla a voi non importa? basta avere uno stipendio e un titolo da mettere sul biglietto da visita?

    ma avete mai pensato che fare ricerca non è come lavorare alle poste (con tutto il rispetto per i postini)?

    RispondiElimina
  152. http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2010/08/26SIS4048.PDF

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  153. http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2010/08/26SIQ4026.PDF

    la carrozza parla chiaro, ma qualcuno la ascolta?

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  154. @Mauro della VIA
    Faccio il mio lavoro, lo faccio bene, seriamente ma con rassegnazione ho capito che questo sistema è come la Camorra non lo cambio stando fuori a fare il precario puro e duro lo cambio entrandoci, con i mezzi che ci sono ora e quando sarò al vertice sarò una persona diversa da quelli che ci sono ora. (mi chiamo verga per il verismo....)

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  155. Pensavo invece alla Verga D'Aronne...
    Guarda (guardate), io non contesto che si possa pensare come la pensi tu. Anche se secondo me e'tremendamente sbagliato, sarei felicissimo di vedere che 10.000 precari incazzati occupano la stazione Termini, piazza S.Pietro, Saxa Rubra e la villa di Arcore, sia pure per chiedere le vituperate stabilizzazioni. Non mi sembra, purtroppo per te (voi), che tale fermento sia in atto...

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  156. Lo dicevo io che solamente la puzza (di bruciato) della casa che va a fuoco puo' far mobilitare la gente.

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  157. Sono d'accordo con France, questo "fermento" non c'è. Ma sia chiaro (soprattutto @insorgere), se io scendessi in piazza, scenderei in piazza per 2 motivi
    1) non devo pagare io per le colpe dei miei "padri"
    2) la motivazione di quanto affermato nel punto 1 sta nel fatto che a meno di 30 anni ho un CV che fa prospettare che, stando così la riforma, fra 8 anni sarò un precario con 100 articoli sul groppone (buona parte primo nome). E' una cosa insostenibile da qualsiasi punto di vista.

    "se c'è un motivo per cui ha senso lottare è per cambiare le cose in meglio": sono d'accordo. Ma qui o ci si muove in qualche modo, o si cambia sicuramente in peggio, e si perde nel contempo un'occasione irripetibile per cambiare le cose in meglio.

    claudietto

    RispondiElimina
  158. Io non capisco, esordire dicendo quanto siete bravi per poi chiedere stabilizzazioni in massa... non ci vedete una contraddizione logica stridente?

    Guardate qua:

    http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001861.html

    Dati alla mano, l'universita` e` piena di gente che non fa letteralmente un cazzo!

    Bisogna tirare fuori i nomi di chi non lavora o fa altro, chiederne a gran voce la cacciata istantanea e la sostituzione con gente di valore.

    Un'universita` funzionante attrae studenti e risorse, che permettono di assumere gente brava e cosi` via con una retroazione positiva. Se gli atenei funzionano bene ci guadagnamo tutti, ficcatevelo in testa.

    Altro che occupazione di stazioni ferroviarie, che poi mia moglie non riesce ad andare al lavoro.

    RispondiElimina
  159. Si parla di meritocrazia.Ho vistoi criteri di massima elborati dalla commissione perun concorso per 1 posto da ricercatore che si terra' con scritti ed orali. La valutazione dei titoli e delle pubblicazioni senza attenersi al bado prevede 1 punto per lode ,1 per specialita',5 per Dottorato ,8 per "impegni accademici " e poi ciiegina sulla torta ,senza che nel bando sia stabilito un limite alle pulicazioni ,1 punto per ogni pubblicazione fino ad un massimo di20 punti. Questo significa he se uno ha piu'di 100pbblicazioni e' equivalente ad unoche ne ha 20 .viva la meritocrazia?

    RispondiElimina
  160. @ verga
    personalemnte il verismo mi è sempre piaciuto (è assolutamente vero le cose si cambiano solo dall'interno, altrimenti vali meno di zero..).
    Qui si dice: ma che senso ha protestare...non vedo un grande fermento in giro....
    Ma il fermento si crea, se si vuole....Noi invece siamo sempre a disqusire sull'università dei nostri sogni la famosa "chiamata responsabile" senza capire che con questa riforma e con i tagli di Tremendino, siamo tecnicamente morti al di là del "merito".
    La conferma di ciò, viene proprio dai precari dell'Ispra, che sono saliti sul tetto e qualcosa (tutto a dire il vero..) l'hanno ottenuto...Per non paprlare poi degli RTI e del casino che hanno fatto e hanno promesso di fare per l'autunno..e noi invece, i paria dell'università ce ne stiamo buoni buoni zitti...a farci seghe mentali sui massimi sistemi...
    Propongo a questo punto, a tutti quelli che sono interessati, di organizzare forme di protesta più "inicisive" e di coordanrci per la campagna d'autunno.

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  161. @ Anonimo (ultimpo e penultimo)

    Innanzitutto vi invito caldamente a darvi un nick. Il penultimo anonimo dichiarava di avere 2 figli e 35 anni, l'ultimo dichiara meno di 30 anni, ne deduco siano persone differenti. Per favore datevi un nick. Non sarete per questo riconosciuti, potete darnie uno di fantasia, ve ne suggerisco due io: "Mazinga" e "Falsh Gordon", e nessuno vi riconoscera', ma si potra' piu' facilmente seguire la discussione

    RispondiElimina
  162. io, sotto i trent'anni, sono sempre stato "claudietto"...

    claudietto

    RispondiElimina
  163. @ Verga ed anonimi

    Bene, vedo che avede grossi progetti in cantiere. A questo punto pero' bisogna che spingiate per l'ope legis degli RTI, altrimenti la vostra ope legis npn passa per mancanza di "spazio" in organico ;)

    Ovviamente, come dicevo in un post lungo di due giorni fa, il futuro dell'Universita' italiana lo vedo roseo, con tutta questa massa di precari capaci! Forse una ope legis per inserirli tutti in organico sara' il vero toccasana, la panacea di tutti i mali dell'Universita'. Loro potranno infatti (anche io eh o insorgere...) curare i mali dall'interno certo!
    Ope legis!! Assumeteci tutti che miglioreremo il mondo, cambieremo il sistema.... ooops, ma non era lo slogan di quei bravi ragazzi del 68 entrati appunto con varie ondate di ope legis? E cosa li avra' mai trasformati in baroni fancazzisti oggi?

    RispondiElimina
  164. X tutti,

    ovviamente sarcasmo a parte, il progetto mi pare chiaro. Se io sono stato in fila tanto tempo ad aspettare il mio turno, non mi cambiate le carte in tavola proprio ora che finalmente sono arrivato allo sportello a risquotere. E' la solita cosa italiana dell'"ultimo condono e poi basta" ;)
    RTI vogliono l'ope legis ed i precari storici a questo punto le stabilizzazioni, poi magari quelli un gradino meno storici che ovviamente saranno diventati storici nell'arco di due anni e mica son fessi aoh "acca' nisciun'e' fesso" anche loro arrivati in fondo alla coda, davanti allo sportello, pretenderanno di incassare. E cosi' avanti, ad libitum...
    perche' s ci pensate, le stabilizzazioni affosseranno ogni speranza di un neodottorato del 2011 di entrare in ruolo prima di 10 anni, quando anche lui sara' diventato un precario storico e pretendera' di riscuotere. Non si scappa!

    Ovviamente Verga, una volta "al vertice" vorra' cambiare le cose, ma sars' la volta dei precari storici dopo di lui etc...

    Ovviamente caro claudietto (non notavo la firma, perche' non la metti come nome del profilo?), tu dovrai aspettare, il sottoscritto ha 31 anni e ti sta davanti nella coda, ed anche insorgere. Sara' per la pssima sfornata di "stabilizzazioni".

    RispondiElimina
  165. @Salvo

    guarda, nn fregherà a nessuno, ma se fosse per parecchia gente che sta sopra di me la "coda" l'avrei già saltata un po'. E per meriti miei (il mio CV è migliore ed alla gente con cui collaboro qui interessa sostanzialmente solo il CV; del resto il gruppo di ricerca me lo sono scelto IO all'inizio del dottorato, selezionando tra varie offerte)
    Cmq, tutto questo giusto per puntualizzare.
    E sono d'accordo: se non si fa tesoro delle nostre sofferenze di questo periodo, si diventa come i sessantottini. Ma il fatto che magari la storia non si ripeta, dipende da noi

    claudietto
    (P.S.: non lo so, mi piace firmare in fondo)

    RispondiElimina
  166. @ Claudietto,

    ma allora per colpa di chi non hai saltato la coda?

    @ Tutti,

    credo sia facile scrivere su un forum dei propri meriti (io cerco di non farlo) e proprie qualita'. Ma io mi chiedo, comportandoci cosi' non facciamo sfoggio, magari inconsapevolmente, di arroganza latente dentro di noi?
    Mi spiego meglio parlando in prima persona... chi mi garantisce che io sia migliore di chi mi precedette? Sono cosi' sicuro, io, di esser meglio degli attuali RTI, associati, ordinari? Qual'ora mi "stabilizzassero", res sicut stantibus, sono veramente convinto di non diventare uno di loro in tutto e per tutto?
    Dietro la convinzione del''"entro io che poi cambio tutto" c'e' la credenza che: ci sono mostri che generano il sistema. Io invece ho maturato una mia personale convizione che: c'e' un sistema che genera mostri! Ed io non sono cosi' sicuro di esserne immune, una volta entrato a contatto. Il concetto lo potrei anche sviluppare, sia ben chiaro...

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  167. @ Salvo

    tendenzialmente non gradisco far sfoggio di nulla. Ho però in questa sede dovuto sostanziare le mie affermazioni attraverso la mia esperienza personale, visto che di volta in volta sono stato (legittimamente magari) criticato. Cmq, la pianto, ma secondo me è un suicidio andare avanti nella (durissima) carriera accademica senza essere convintissimo della strada intrapresa.
    Non ho "saltato" la coda perché son 4 anni che qua nel mio SSD non esce nulla. Da persona che magari avrebbe vinto con non troppa difficoltà un concorso da ricercatore vecchio tipo, ringrazio l'attuale governo per aver cambiato le regole del gioco, ed a Gennaio/Febbraio 2010 ho fatto domanda di partecipazione a TUTTI i concorsi disponibili nel mio SSD. Ma se poi cambiano di nuovo le regole e contestualmente tentano di strangolarmi, io mi ribello. Perché non ci vogliono concorsi riservati del ca**o per gli RTI, ci vogliono meccanismi di reclutamento/promozione meritocratici (per quanto possibile). Allo stato attuale cmq queste discussioni lasciano il tempo che trovano... io mi ri-inabisso.

    claudietto

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  168. vabbè allora Salvo è semplice: per non "corromperti" o "rovinarti", visto che la carne è debole... tu stanne fuori!!!
    Ao rega: uno de meno!!!

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  169. contro chi si dà bottigliate sulle palle26 agosto 2010 alle ore 19:07

    Ao ma che siete Gruppo-Tafazzi-Forever?
    -Hanno fatto l'ope legs per gli ex-68-ottini
    -Faranno l'ope legis ai RTI
    -Il nuovo ddl avvantaggerà QUELLI CHE SI LAUREANO ORA
    e voi, che siete nel mezzo, anzi chè incazzarvi che fate?
    -Ma chi ci dice che siamo più capaci di quelli che ci hanno preceduto?
    -Ma chi ci dice che siamo più onesti di quelli che ci hanno preceduto?
    -Nel sistema Italia, dove NON 1 POSTO CHE SIA 1, NEANCHE QUANDO è UN POSTO DA CARDIOCHIRURGO CHE DECIDE LA VITA E LA MORTE DI UNA PERSONA, VIENE AFFIDATO PER MERITO, vi state a sbattere per sapere se siete meritevoli?
    Il vostro atteggiamento mi ricorda quello del PD e infatti il PD è in un dimenticatoio di merda alla stragrande dove finirete voi se non la smettete con l'autocritica responsabile...

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  170. Felicissimo di essere "l'uno di meno" se le prospettive sono quelle di tirare a campare. Io personalmente non aspiro allo stipendietto da ricercatore, posso fare di meglio (piu' soldi) in altri campi, anche in Italia.
    A me interessa fare ricerca nel campo della fisica subnucleare e quindi avere possibilita', finanziamenti, laboratori adeguatamente attrezzati ed un gruppo attivo che faccia sentire il proprio peso in collaborazioni internazionali. In tale gruppo vorrei avere una certa autonomia e portare avanti le mie idee. A queste condizioni sarei felice, anche alle condizioni attuali stipendiali, di diventare un RTI. E queste condizioni sono in contrasto credo, con quanto portate avanti voi, cioe' il dentro tutti, chi rimane indietro e' perduto. A queste condizioni, che significherebbero gruppi immobili, finanziamenti all'osso, ridicolizzazione in campo internazionale... a queste condizioni ripeto: largo a voi e fuori me! Non mi interessa il posto.
    Conosco personalmente il caso di un ingegnere che dopo essere stato assunto come RTI in un gruppo del mio ateneo li ha denunciati in quanto l'attivita' di ricerca promessa sulla carta, era totanmente assente! E se ne e' poi andato via, ed ha fatto bene.

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  171. ciao salvo ciao ciao

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  172. @Salvo
    Condivido (e non solo a parole) il tuo ragionamento. Infatti, realizzato che perdevo semplicemente tempo a fare la guerra per usare un FACS e fregare pipette e reagenti in giro per l'istituto, me ne sono andato dove c'erano i soldi non solo per pagare me, ma soprattutto per fare davvero ricerca. E ammetto che in fondo e' per alcuni versi comodo, pero' purtroppo il Mondo e' fatto cosi', alle Olimpiadi ci sono i cento metri piani, non i cento metri piani con una gamba legata al collo e il sygaro in culo. Poi c'e' chi, ale condizioni illustrate, riesce pure in Italia a farli in meno di 10 secondi, e allora fa anche piu' rabbia pensare a quanto oro buttiamo nel cesso...
    Comunque non mi sento di condannare nessuno di quelli che, da precari, la pensano come claudietto o Verga, che ci arrivano per disperazione, sono sicuro, non per vigliaccheria. Purtroppo una soluzione come da loro prospettata sposterebbe i problemi su di un'altra generazione, con buona pace delle buone intenzioni di migliorare il sistema "da dentro".

    PS Salvo, cazzo va bene che sei un fisico pero': sic stantibus REBUS, non res. E riscuotere con la C, non con la Q!!!

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  173. @ france,

    grazie per la condivisione, credo la vediamo in maniera molto simile. Sulla condanna invece, mi preme specificare che io condanno l'idea, non giudico la persona, il cui caso umano posso anche comprendere. Tuttavia spero che il legislatore piu' che al caso umano singolo (anche se rispecchiante una situazione diffusa) guardi al sistema. Se quindi lo scopo di una associazione, quale APRI, e' quella di esercitare pressione sul legislatore, spero che tali pressioni riguardino contenuti di una possibile riforma e non: "dentro tutti perche' siamo sopra la trentina".
    Parimenti spero che se azioni di protesta costruttiva si riuscissero a realizzare ed a coordinare, queste siano di alto e non di basso profilo. Abbiamo molto da suggerire, spero non sprechiamo le poche occasioni per raccomandare delle ope legis. Vi assicuro che la gente non capirebbe.

    PS: grazie 1000 anche per le correzioni, e ce ne sono anche 1000 altri di errori ;) scivo comunque in fretta... a mia vergogna c'e' che ho seguito studi classici alle superiori, quindi attenuanti zero, ho cannato una deglinazione latina!!! ;) ah la sQuola!!!

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  174. @ salvo

    obiettivo dell'apri è cambiare in meglio il sistema, non tutelare gli interessi di questo o quel gruppo di precari.

    alcuni pensano che sia in gioco il loro futuro personale, e sicuramente è anche questo in ballo. io penso che ci sia di più, che il paese si giochi una delle ultime opportunità per un rilancio serio del suo sistema di alta formazione e ricerca.

    vi parlo da storico, di riforme di ampio respiro del sistema universitario non se ne fanno ogni primavera....se si perde questo treno, o lo si fa deragliare, ci rimettiamo non solo noi ma tutto il paese. ovvero anche i nostri figli e nipoti.
    con questo non voglio dire che la riforma sia buona e bella (per molti versi non la condivido), ma che sia necessario lottare per migliorarla e non limitarsi a criticare o a chiedere stabilizzazioni.

    io sogno, semplicemente, che l'italia possa raggiungere standard NORMALI ed EUROPEI, con selezioni trasparenti in cui si cerca di avere la persona migliore per coprire un dato posto. e magari non si cerca solo nel proprio cortile ma si guarda un po' più lontano.
    non è poi molto complicato...

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  175. p.s.

    fanculo alle code! NON KONTA UNA SEGA DA QUANTO SIAMO/SIETE IN CODA A SGOBBARE ED ASPETTARE!
    parliamo di posti di lavoro ad alta qualificazione non della fila al banco dei salumi per ordinare un etto di mortaldella

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  176. Sono stato travisato e mi preme quindi specificare alcune cose... io sostengo l'assoluta necessità della meritocrazia. Il mio comportamento va in tal senso, le mie parole pure (cfr. mio post del 26 Agosto, 18:43). NON condivido le posizioni di Verga, non ritengo di rientrare fra i casi umani, non sono disponibile alla disperazione ma piuttosto all'impegno ed eventualmente all'espatrio. D'altro canto, sarei contento di vedere gente brava che, in qualche modo, un giorno muova il sederino cercando magari di manifestare le suddette idee in modo un po' più visibile, casinista e "colorito".

    saludi
    claudietto

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  177. @ insorgere, et al.,
    Alcune considerazioni:
    1- che la riforma sia un'occasione unica (!) non lo direi proprio. E'dal 1996 che ogni governo in carica fa una sua riforma dell'università, diametralmente opposta a quella precedente, con l'unico risultato che oggi nel 2010 gli unici concorsi esistenti, sono la metà dei posti mussi del 2006 (a proposito, quanti strali sul povero "comunista" mussi, con il senno di poi lo dovremmo fare santo subito...).
    L'unica differenza, questa volta è che la riforma l'ha fatta il ministro dell'economia nel 2008, tagliando i fondi in modo irreparabile, in questo modo vanificando anche la più EUROPEA delle riforma.

    2- Nel campo scientifico, senza soldi come pensate di allestire ricerche comepetitive (lab, strumentazioni, personale, consumabili, manunutazione, strutture adeguate, comgresso, attività scientifica..). E non rispondete dicendo di fare le application per i grant europei, dove per oltre il 90% chiedono compenteze e laboratori già strutturati.
    Ad oggi la "rassicurazione" del miur è che bene che va cancellano i tagli (.....), di incrementare i fondi non parla nessuno
    2- nel merito della riforma: il disegno di legge approvato dal senato, è frutto delle pressioni di tutti i gruppi presenti nell'università tranne i precari, che invece avendo grandi prospettive ma soprattutto grande tempo libero di fronte a loro, stanno zitti zitti e buoni e buoni, aspettando la riforma europea con chiamata responsabile e concorso meritocratico...
    Ma svegliatevi...... se vi va o vi conviene....

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  178. IO pero'', santibyron, non li vedo tutti questi strutturati precari e studenti che decidono una buona volta di bloccare tutto a oltranza finche' Tremonti non stanzia piu'soldi (molti di piu'). Io vedo tanti che si lamentano ma poi continuano a fare i cazzi loro, a fare didattica fuori contratto, a lavorare con borse di 6 mesi, a studiare e fare esperimenti nei sottoscala... PErché di fare casino, alla fine, ne hanno voglia in pochi, e rischiare di saltare un paio di appelli o perdere un paio di stipendi rode ar culo...

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  179. @ France
    però se non si organizza qualcosa di certo..non sapremo mai quantio siamo. Come diceva totò: è la somma che fa il totale.
    Se poi sarà un insuccesso, allora potremo dire che ce la siamo meritata tutta la nostra fine. Proprio ieri, parlando con altri precari, (ad oggi nel mio dipartimento ci siamo solo noi di strutturato non se ne vede neache l'ombra..)ci lamentavamo della nostra inattività.
    Ma non è compito di un'associazione come APRi, organizzare il dibattito e una volta ogni secolo anche magari qualcosa di più pubblico, soprattutto quando si discute la riforma che ci riguarda ??
    2- farsi sentire a livello mediatico e quindi politico, non vuol dire semttere di lavorare o marciare su roma..., ma far capire quali sono le nostre esigenze reali, e non le lpie illusioni. [ Ricordo inoltre che chi percepisce uno stipendio (seppur da precario) è tenuto a svolgere il lavoro e quindi fare quelli che tu dici i cazzi loro...]
    3- per quanto riguarda gli strutturati, senza perdere neanche un giorno di stipendio, si sono mossitutti in questi mesi: la crui, il cun, e persino gli RTI hanno ottenuto chi + chi - quello che volevano (per gli RTI si è scomodato il presidente della repubblica, non so se mi spiego).
    4- riporto ancora l'esempio dei precari dell'ispra, che qualcosa hanno fatto e quesi tutto hanno ottenuto....
    In conclusione, si oprganizza qualcosa o no??? Per il resto come si dice dalle mie parti, le chiacchiere stanno a zero...

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  180. Boh, io infatti avevo proposto che ciascuno di noi veda nei propri dipartimenti chi ha voglia di manifestare in qualche modo, di farsi vedere (e NON per chiedere stabilizzazioni generalizzate. Sia chiarissimo questo punto). Mi rendo anche conto che difficilmente saremo in grado di stare su un tetto di uno dei suddetti dipartimenti per diversi giorni come i precari dell'ispra. Ma spero di sbagliarmi.

    claudietto

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  181. @ claudietto
    io lo sto gia facendo, ma sinceramente preferirei partecipare ad una manifestazione nostra piuttosto che accodarmi a quella di altri, anche se in mancanza d'altro in autunno lo farò (fosse anche orgnizzata dalla cgil :-( ).

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  182. @ santibyron

    perfettamente d'accordo su tutto. Io entro fine settimana prossima avrò un quadro + chiaro della situazione qui. Teniamoci in contatto...

    claudietto

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  183. Occorre:

    a) un volantino, semplice, chiaro ed immediato da far girare nei vari dipartimenti, da appendere nelle bacheche delle università, in modo da far conoscere il blog e soprattutto che ci si vorrebbe muovere

    b) capire in quanti si è, quindi un indirizzo a cui dare un'adesione per eventuali manifestazioni. Ognuno potrebbe scrivere un commento esprimendo la propria idea su come vive la propria situazione di precario e qualche suggerimento per la mobilitazione

    In definitiva occorre avere chiara la situazione di quanti sarebbero pronti a sbattersi un pochino per avere un pò di soldi per la ricerca ed un pò di posti in più.

    Per quanto riguarda il merito: ragazzi ci stiamo facendo male da soli. Merito e contratti di merda a 1000 al mese, non so voi ma a me sembra una gran presa per i fondelli.
    Un buon ricercatore deve: fare buona didattica, fare buona ricerca, scrivere progetti e gestire una parte del gruppo. Più o meno deve lavorare sempre. Il tutto per 1200-1300 al mese. Ci vuole passione direte voi. Certo infatti poi quando si paga l'affitto, il meccanico, il dentista ecc. ecc. gli si da qualche spicciolo assieme a tanta tanta passione. Guardi le do 10 euro ma con passione!!

    'Ndo cazzo vivete, sveglia ragazzi siete nel paese di Lele Mora, del Berlanga, di Belèn e della Yespica, di Vieri, di Marrazzo.....e che cazzo!!!

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  184. @ claudietto e suc,
    finalmente sembra che si muova qualcosa..
    per ora sembra simao solo in tre (sembra la canzone di ciccio e franco...tre somari e tre briganti sulla strada di girgenti...)hihihi.
    A questo punto io propongo di aprire urgentemente un nuovo post per fare questo volantino:
    propongo dei punti:
    - nessuna riforma senza prima aver tirato fuori i soldi
    - pensionamento obbligatorio a 65 anni ass e RTI, 68 ordinari
    -60% del budget dei pensionamenti, cmq otttenuti, per posti da RD e per tenure track
    - 3 anni di RD (solo 3 non 3+2+3) poi o prof associato o fuori dalle balle

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  185. Un ricercatore deve fare buona ricerca, punto.
    Per far questo deve entrare in buoni gruppi di ricerca o cercarsi collaborazioni valide se è in un gruppo scarso, oppure sbattersi di più nel fare tutto da solo.
    Il guadagnare poco, e certamente guadagnamo molto poco, non deve essere una scusante per essere ricercatori scarsi. Poi, mentre si fa buona ricerca, è giusto battersi anche per un aumento delle retribuzioni.
    Non giustifichiamo sempre tutto con lo stipendio da fame, il lavoro di merda, il paese dei ladri e delle veline.

    p.s. non ho la famiglia ricca e ho i problemi economici di molti, ma non mi piace fare vittimismo

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  186. qualcosa che ci può essere d'esempio
    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_agosto_27/perasso-diaspora_6f596d4c-b1cc-11df-a044-00144f02aabe.shtml
    e per alcuni di noi sembra impossibile, fare un cavolo di volantino..
    P.S.
    Chiedo che qualcuno in alto loco, esprima ufficialmente la posizione della nostra associazione su quesa idea della mobilitazione autunnale..,.
    lo vogliamo fare si o no...
    hoping to hear from you as soon as possible...
    best regards

    RispondiElimina
  187. Le iniziative dell'Associazione si prendono di comune accordo, o a seguito di votazione, nel forum.
    santibyron se sei socio puoi fare una proposta lì, altrimenti mi sembra strano che un non socio voglia dettare la linea ad una associazione

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  188. @ sid
    definire dettare la linea,l'espressione delle proprie idee mi sembra uno stile sovietiggiante... cmq anche io dovrei essere socio caro sid, forse ho perso la mail di conferma lunedì mi attiverò per recuperarla.
    cmq io la mia idea l'ho espressa pubblicamente sul forum, dà fastidio questo???
    Per piacere spiegami anche cosa vuol dire esattamente "di comune accordo"...forse in camera caritatis.....

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  189. @ santibyron

    questo è un forum pubblico, aperto a tutti che serve a scambiare idee e informazioni.

    poi i soci apri hanno il loro forum riservato, in cui - tra l'altro - si discutono le mozioni, iniziative, idee ecc.
    sulle questioni più rilevanti si vota, per via telematica, dopo un'adeguata discussione tra i soci.

    le proposte che ottengono la maggioranza dei voti diventano la linea ufficiale che impegna l'associazione.

    ciò detto, e a titolo personale, io sono favorevole a una campagna di mobilitazione autunnale che si muova nelle facoltà e nei dipartimenti e non solo sul web. prima bisogna chiarire per cosa ci si mobilità. APRI ha presentato sui emendamenti al DDL e altri ne presenterà alla Camera dei deputati. In quegli emendamenti - che contengono tra l'altro il pensionamento coatto a 65 anni - si può trovare una piattaforma programmatica in relazione alla quale organizzare la mobilitazione.

    ovviamente le proposte di emendamento si possono trovare sul forum apri www.ricercatoriprecari.it oppure in vecchi post di questo blog

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  190. @a tutti

    scusate ma vorrei soddisfare una mia curiosità burocratica:

    vorrei capire se il deposito legale delle pubblicazioni presso le biblioteche nazionali è un requisito di pubblicazione. Infatti, se non erro, la legge stabilisce che il deposito legale prevede come fine quello di conservazione della cultura e quindi non mi sembra che certifichi il fatto che un articolo sia o meno una pubblicazione.

    In tale senso chiedo se sia corretto mettere nei bandi la richiesta di certificare l'avvenuto deposito legale? Se non ricordo male, nei bandi I & II sessione 2007 questo non è avvenuto? Se ne deduce che il deposito legale non è un requisito per attestare l'avvenuta pubblicazione. Allora mi chiedo perchè lo mettono e se sia corretto metterlo nei bandi. Inoltre, poichè alcuni bandi specificano che sono valutabili le pubblicazioni per cui è stato effettuato il deposito legale, mi chiedo se questa condizione non sia suscettibile di ricorso amministrativo in quanto se il deposito non certifica lo stato di pubblicazione non serve nemmeno dichiararlo ... quindi non sarebbe corretto non valutare una pubblicazione anche se non c'è questa dichiarazione di deposito ... scusate il giro di parole...

    grazie per le reply!

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  191. Ma si sa qualcosa su come si mobilizzano le istituzioni alla ripresa di settembre? VII Camera? Posizione Governo? Distribuzione FF0 2010? Giulio Tramonto in Finanziaria 2011?

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  192. RICERCATORE CONFERMATO (IDONEO PA)28 agosto 2010 alle ore 17:36

    Appena rientrato dal mio mese e mezzo di ferie ho deciso di dare un'occhiata al vostro simpatico blog!
    Adesso capisco perchè siete così incazzati! Ma voi il giorno di ferragosto, invece di stare con la famiglia, con gli amici, etc come tutta la gente normale state su Internet a sputare veleno contro chi occupa posizioni migliori delle vostre (a vostro parere) immeritatamente.
    Una sola provocazione: perchè non vi mettete a lavorare invece di perdere tempo in fesserie?

    PS ah ... notate qualcosa di nuovo nel nick? :-)

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  193. Caro ricercatore idoneo, a te farebbe comodo che le sole voci di interessi da considerare fossero quelle degli strutturati.

    Invece ci sono anche i Precari, che non hanno sindacati e altre strutture varie, per questo si fanno almeno un blog.

    Peraltro, in questo blog ci sono posizioni politiche di rilievo generale, e non meramente corporative. Quindi anche tu puoi contribuire con pensierini piu' intelligenti, se vuoi.

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