mercoledì 13 novembre 2013

Signor Ministro, per cortesia...


No, Signor Ministro, noi non ci uniremo agli applausi di giornalisti ignoranti o compiacenti. Non applaudiremo le Sue frasi pronunciate a Radio 24 che sottolineano il Suo imperativo nel voler lasciare spazio ai giovani e, finalmente, svecchiare questa università.
Citiamo solo le seguenti: “Chi vuole rimanere in ruolo oltre i 70 anni offende la propria università e offende i giovani e “A 70 anni i professori universitari, se fossero generosi e onesti, dovrebbero andare in pensione”.

A parte i grotteschi aggettivi “generoso”, che si commenta da sé, e “onesto” (non ci pare, infatti, che i professori commettano alcun atto di disonestà), che cosa risponderebbe se i giornalisti Le chiedessero:

Signor Ministro, ma lo sa che i Professori universitari vanno regolarmente in pensione a 70 anni, in quanto la proroga di altri 2 anni è possibile ma estremamente rara?”.

Anche i Suoi cinguettii, Signor Ministro, sembrano sottolineare la Sua volontà di dare spazio ai giovani (“il prossimo anno sarà l'anno dei giovani ricercatori, e dobbiamo sbloccare i contratti da ricercatore di tipo b”, M.C. Carrozza, Twitter, 29 Ottobre).

Signor Ministro, siamo seri per cortesia. Concentriamoci sui fatti e prendiamo, ad esempio, un piccolo ma non insignificante dettaglio in palese contrasto con il Suo imperativo.

Per garantire nuovi accessi ai ruoli accademici da parte di giovani, nel Decreto Legislativo 49/2012 (Governo Monti) fu introdotto l'obbligo di bandire un posto da RTD-b (Ricercatore a Tempo Determinato di tipo b, vale a dire le figure che, ai sensi della Legge Gelmini, dopo tre anni dovrebbero accedere al ruolo di Professore Associato) per ogni nuovo posto o promozione a Professore di I fascia.

Ebbene, la recentissima nota del Miur (17 Ottobre 2013, prot. N.21381) a firma del Direttore Generale Daniele Livon stabilisce che tale rapporto, un RTD-b per ogni nuovo Professore Ordinario, non sia da considerarsi obbligatorio ma facoltativo.

Si legge infatti che “(…) è invece rimessa all’autonomia responsabile degli Atenei la decisione circa il perseguimento degli indirizzi previsti dall’art.4 del Dlgs 49/2012”. Tra questi indirizzi vi è, in particolare, il “provvedere al reclutamento di un numero di ricercatori RTD-b” che “non può essere inferiore a quello dei Professori di I fascia reclutati nel  medesimo periodo”.

Tale disposizione (che pare oltretutto illegittima) è la pietra tombale per le nuove assunzioni di personale ricercatore.

Infatti, Signor Ministro, non è forse vero che a queste si preferiranno quasi certamente promozioni interne (per una questione di costi, per logiche di fedeltà e di anzianità, ecc.)?

O vuole forse farci credere che, rimettendosi all’autonomia responsabile degli Atenei, si paleseranno atti di “generosità” e “onestà” (intellettuale, per carità!) che faranno invece propendere per l’assunzione di nuovo personale e quindi per lo svecchiamento delle nostre università?

153 commenti:

  1. http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/13/universita-lettera-aperta-ai-docenti-che-credono-nei-ministri-incompetenti/775868/

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  2. La retorica dell'"autonomia responsabile" sta uccidendo la vera "responsabilità", che - come direbbe l'etimologia più stretta - ha a che fare con il rispondere delle proprie azioni ad altri, in primo luogo rispettando le norme valide.
    Invece questi liberali alle vongole vogliono solo l'autonomia di fare quello che je pare senza altre fastidiose richieste.

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  3. http://www.flcgil.it/universita/la-trasparenza-del-miur-sull-universita.flc

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  4. http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/15/universita-concorsi-truffa-bocciati-i-migliori-per-far-passare-i-raccomandati/768463/

    è solo l'inizio...cmq è una polemica generica e allo stato priva di sostanza

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    1. Un articolo in cui l'unico fatto vero (i nomi che sono usciti prima, capirai che novità, si vedano i concorsi di avvocato o notaio) non ha nulla a che fare con il titolo. Se è giornalismo questo...

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  5. Al punto 9 parlano del blocco del turn over:

    http://www.repubblica.it/scuola/2013/11/15/news/studenti_le_10_domande_dell_udu_al_ministro_carrozza-71055111/?ref=HREC1-4

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  6. http://www.centroriformastato.org/crs2/IMG/pdf/blocco_turnover.pdf

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    1. Una sola nota, nelle conclusioni della relazione non si tiene conto del piano straordinario associati, che di fatto, non essendo soggetto a vincoli del turnover rida un po' di fiato agli atenei. Inoltre, il piano straordinario reclutamento ricercatori proposto dalla Carrozza, se dovesse davvero concretizzarsi, andrebbe anch'esso a ripristinare tagli al personale. Un piano di reclutamento ricercatori serio, sommato ad una estensione del piano straordinario associati, mi farebbe ricredere sulla credibilità del ministro. Vedremo...

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  7. http://avanti-c-e-posto.com.unita.it/politica/2013/11/15/universita-no-al-declino/

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  8. http://comitatoscuolapubblica.files.wordpress.com/2013/11/diramazione-del-7-11-2013-istruzione-universita_-e-ricerca-74321.pdf

    la delega (quasi) in bianco al miur per un'ennesima riforma

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  9. Qualcuno mi potrebbe dire se per accedede a un TdB valgono anche i contratti tipo il seguente: " tutoraggio di (segue nome di un corso di insegnamento) per il corso di laurea in (segue nome corso di laurea) per l'anno xx/xx. ?

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    1. no.
      valgono solo 1. assegni pre-gelmini 2. post-doc 3. moratti 4. rtda 5. post-doc all'estero

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    2. Cosa si intende per il punto 2 ? Post-doc che non siano assegni di ricerca ?

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    3. si intende post-doc. esistevano anche quelli nell'ordinamento pre-gelmini. mi pare basati su una legge del 1989

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  10. http://mragnedda.wordpress.com/2013/11/18/httpnotizie-tiscali-itsocialnewsragnedda10092articolilettera-aperta-a-prof-zeno-zencovich-sulla-corruzione-accademica-in-italia-html/

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  11. Ma Livon, o qualcun altro, vi ha risposto qualcosa circa la denuncia oggetto di questo post?

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    1. voci di corridoio dicono che stanno rimettendo mano (con altra circolare) al problema del rapporto po-tdb, pare si siano accorti che era illegittimo annullare de facto quel vincolo con una circolare.

      cmq queste sono voci, di ufficiale nulla

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    2. il punto però è politico prima che normativo: la norma non cambia (con circolare o meno) ma cambia il clima. gli atenei ora sanno che possono ignorare il vincolo po-tdb e nessuno li richiamerà alle loro responsabilità a meno che non ci siano ricorsi.
      come al solito il miur rinuncia a fare il suo lavoro, e anzi rema contro

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  12. ma a questo punto si entra o si rimane all'università perchè non si trova altro!! Quale altro motivo per intraprendere un percorso che porta inevitabilmente a niente? Dottorati, post-doc, formarsi nella ricerca, che senso ha e dove porta?
    Al massimo ad un RTDa ovvero....a niente.
    Finiamola di prenderci in giro e di farci prendere in giro, e impediamo che altra gente finisca in questo tritacarne.

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  13. http://www.corriere.it/scuola/13_novembre_21/precari-multa-corte-eruropea-messa-mora-sindacati-miur-25b0c34c-529c-11e3-b1ef-e7370d1a3340.shtml

    e per noi?

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    1. Riguarda i Precarjoti della Scuola perché loro hanno un lavoro dipendente, e quindi ricade sotto l'applicazione di una direttiva sui contratti a tempo determinato che l'Italia aveva pure recepito.

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  14. tecnici td, rtd e ex moratti si stanno muovendo in questo in senso, per loro il contratto c'è stato!!

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  15. C'è Precarjume e Precarjume. Io ho sempre visto poche lamentele contro gli assegni, anzi: quando il Governo proponeva un aumento dei contributi pensionistici (e quindi avvicinamento al trattamento di un Dipendente), erano solo proteste.
    Agli Italiani dei Diritti non gliene è più impippato un fico secco.

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    1. renzo alzare i contributi per gli assegni ma lasciandoli in gestione separata è solo una fregatura.

      non basta alzare i contributi, bisogna risolvere il problema della gestione separata

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  16. chiediamo almeno che VQR venga esteso anche ai precari..

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    1. I lavori sono gli stessi: gli strutturati non hanno interesse.

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    2. vero quanto dice ronzino, ma bisogna chiederlo

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  17. I lavori sono gli stessi: gli strutturati non hanno interesse. Purtroppo spesso sono i NOSTRI lavori. Assurdo. Per questo sarebbe bello richiederla.

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  18. A me pare che più che chiedere di essere inclusi in VQR da precari, sarebbe meglio far notare che assumere come strutturato uno che in sette anni sforna ben più di 3 lavori di classe 1 sia una buona idea.

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  19. e chi in 7 ne fa 7, 10 o 14? La realtà è molto triste

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  20. ma il ministro è a conoscenza dell'art 2 comma 4 della legge 125 che stabilisce che i dipendenti pubblici che al 31.12.2011 hanno raggiunto un requisito pensionistico debbono essere obbligatoriamente pensionati??? Quindi anche i professori ordinari ed associati!!! altro che 70 anni!!!!!!!!

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    1. Gli Accademici, così come altre categorie di funzionari pubblici non contrattualizzati, non vanno più conteggiati sotto la dicitura generica di "dipendenti pubblici".

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    2. infatti la legge non dice dpendenti pubblici ma dipendenti delle pubbliche amministrazioni... e l'università fa parte della pubblica amministrazione come da circolare istat del dicembre 2012... e poi si tratta di un'interpretazione autentica della riforma delle pensioni..e quindi vale per tutti!!

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    3. il ministro fa deliberatamente confusione.
      quanto alla norma che richiami, la sua applicazione per l'università non è chiara.
      e non è chiaro quando dovrà essere applicata

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  21. Vecchi idonei in antichi concorsi a I Fascia cercano usbergo.

    http://www.europaquotidiano.it/2013/11/27/legge-di-stabilita-la-camera-intervenga-a-favore-dei-ricercatori-associati/

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    1. Non si può pretendere che una possibilità di chiamata per un idoneo debba necessariamente concretizzarsi in una chiamata. E' una aspettativa legittima, ma non può diventare una pretesa intransigente in tempi di blocco massiccio al turnover. C'è sempre qualcuno che cerca un canale privilegiato, perché ritiene di avere più diritti di tutti gli altri.

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    2. ovviamente marc ha ragione, sono le solite sporche rivendicazioni corporative.

      ma è solo l'assaggio di quanto vedremo dopo la chiusura della prima tornata di abilitazioni. le migliaia di abilitati costituiranno un gruppo di pressione non insignificante

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    3. Inoltre, a mio parere occorre che il MIUR chiarisca la visione di lungo termine e si adoperi per realizzarla. Se la "vision" è davvero quella di creare un corpo docente formato in larghissima parte da associati, con pochi ordinari e alcuni ricercatori "di passaggio" (3-5 anni come RTD a) e poi 3 come RTD b)), allora bisognerebbe dire con grande chiarezza agli idonei ordinari e agli abilitandi ordinari che pochi di loro potranno essere davvero chiamati come ordinari, almeno finché i ruoli non si ridimensionano. E bisogna creare dei paletti chiari ed efficaci. Invece sembra che la priorità di vari Atenei sia proprio di effettuare promozioni da associato ad ordinario (promozioni che non portano alcun vantaggio in termini di ricerca o di didattica erogata, fra l'altro). Senza il vincolo del ricercatore di tipo b) per ogni ordinario, sarà esattamente questo l'indirizzo dei punti organico disponibili.

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    4. non c'è nessuna vision...si naviga a vista

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    5. Questa "vision" di marc mi sembra la realizzazione del famoso ruolo unico senza modificare la legge

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    6. Non e' la vision mia, comunque. Se togli i ricercatori e metti un vincolo alla percentuale di ordinari (come e' fissato dalla Gelmini e dai decreti sull'utilizzo dei punti organico) ti restano quasi solo associati, ed una manciata di ordinari e ricercatori. Sarebbe anche ragionevole come riforma, ma richiede che si iniettino soldi in fase di rodaggio: non si puo' pretendere di realizzarla a saldi invariati, figurarsi a saldi negativi.

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    7. ribadisco, nessuna vision.

      si procede a tentoni

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  22. Il valore legale del curriculum vitae.

    http://www.lastampa.it/2013/11/26/italia/i-tuoi-diritti/cittadino-e-istituzioni/curriculum-gonfiato-e-reso-pi-ricco-condannato-t9ZaqPruE2lT70VAahSSwJ/pagina.html

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  23. Scusate l'OT: oggi scadeva il termine per la conclusione dei lavori dell'asn. Che succede adesso? Altre proroghe non dovrebbero esserci, dato che al momento non sono annunciate sul sito dell'asn nè dal miur. Dunque? Verranno pubblicati i risultati delle commissioni che hanno già consegnato a fine settembre? Oppure aspetteranno di avere anche quelle che hanno consegnato i verbali in questi giorni (cioè entro oggi)? O addirittura aspetteranno l'ulteriore termine di legge di 60 giorni? Qualcuno riesce a darci indicazioni?

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    1. Tranquillo, la proroga può arrivare anche oltre la data di scadenza. Già visto succedere nelle procedure gestite dal MIUR. Fare pronostici credo sia impossibile per chiunque, ad oggi. Chi vivrà, vedrà.

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    2. un po' di chiarezza, nell'interesse di tutti: ora il miur comincia - sottolineo COMINICIA - la verifica della correttezza formale dei verbali per le commissioni che hanno chiuso al 30 novembre. si tratta della maggioranza delle commissioni, ma non sono tutte.

      quanto ci vorrà al miur per fare le verifiche?
      secondo voci autorevoli i primi, sottolineo I PRIMI, risultati inizieranno a essere pubblicati da fine gennaio.
      quindi mettetevi l'anima in pace, prima di fine gennaio non vedremo nulla. e da quel momento cominceremo a vedere i risultati solo per le commissioni che hanno chiuso al 30 novembre

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    3. Grazie, insorgere, ma per le commissioni che han consegnato (si parlava quasi di una sessantina di casi) entro il 30 settembre? Anche per quelle si dovrà aspettare fine gennaio?

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    4. Gran parte di quelle commissioni hanno dovuto riaprire i verbali circa 2 settimane fa su richiesta del MIUR perché gli indicatori di alcuni candidati erano cambiati in base a nuovi conteggi. Quindi dubito che il ministero abbia toccato alcun verbale fino ad oggi. Ad ogni modo, ciò che dice Insorgere è quello che "dovrebbe" accadere se stavolta il MIUR non facesse altri scherzetti.

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    5. si per tutti quelli che hanno chiuso fine gennaio è la data prevista.
      per quelli più in ritardo non si sa

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    6. Quello che dice marc non è corretto: le notizie che si son sparse su roars riguardano al massimo una quindicina di commissioni, non tutte le 60 che avevano consegnato al 30/9. Su questo ho fonti sicure. Per questo mi chiedevo se non fosse possibile un primo scaglione di risultati pubblicati nei prossimi giorni.Ma forse il miur intende pubblicare tutto assieme, salvo i casi più gravi di ritardo, come dice insorgere.

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    7. Scusa, Jaime, ammesso che "le notizie che si son sparse su roars" vadano prese per verità assoluta come il vangelo, mi dici in quale mondo 15 su 60 non è "gran parte"? Visto che da 31 in poi è "la maggior parte", mi spieghi "gran parte" quale intervallo copre? Poi, figurati, va bene ogni interpretazione su cosa sia "gran parte" e cosa sia "piccola parte", ma una frase del tipo "Quello che dice marc non è corretto" te la potevi risparmiare.

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    8. Vabbè, dai, non te la prendere, non voleva essere un intervento censorio nei tuoi confronti (me ne scuso,s e hai avuto quest'impressione). Volevo solo mettere in evidenza che 45 commissioni con esiti chiusi e consegnati da due mesi sarebbero già un buon blocco di partenza per iniziare la pubblicazione, se il miur lo volesse. Mi sfugge il numero complessivo di commissioni, ma 45 saranno almeno un 20% del totale. O no?

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    9. Non me la prendo mica, evidenziavo solo un controsenso. Le commissioni sono tante quanti i settori concorsuali.

      http://attiministeriali.miur.it/media/193401/allegato_a.pdf

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  24. Fossi in loro fingerei un furto o un incendio al ministero per fare saltare tutta la procedura. Farebbero più bella figura, questo pasticcio ha ridicolizzato tutti: ministeri, commissari, mondo accademico in generale che appare ormai poco credibile ed è incapace di pensare al futuro. La loro fortuna è che con il 40% di neo-laureati inoccupati un dottorato o una borsa possono rappresentare un piccolo salvagente, grazie a questa tragedia il sistema attuale sta in piedi.

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  25. ma c'e' un modo per sapere lo stato di avanzamento dei lavori di una specifica commissione, senza ricorrere a voci di corridoio?
    V.

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  26. comunque, giusto per la cronaca, nel mio settore uno dei due "megaprofessori capofila ecc. ecc." d'Italia, che era stato sorteggiato all'inizio, ha dato le dimissioni per malattia (grave ed autentica a quanto sento). Hanno fatto il sorteggio per rimpiazzarlo e, guarda caso, è stato sorteggiato l'altro. Ovviamente potrebbe essere una coincidenza ma da' molto da pensare...

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  27. http://esposito.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/12/02/quando-gianni-cuperlo-voto-contro-lemendamento-tabacci-che-toglieva-i-soldi-ai-partiti-per-darli-ai-ricercatori/

    un fatto da tenere a mente in vista delle primarie

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  28. BREAKING NEWS:
    STANNO USCENDO OR ORA I PRIMI RISULTATI DELL'ASN. PARE SIANO QUELLI DEI SETTORI CHE AVEVANO CHIUSO A SETTEMBRE.
    http://abilitazione.miur.it/public/pubblicarisultati.php

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  29. sul sito c'è anche la seguente news:

    Si comunica che alla data del 30/11/2013 le Commissioni che hanno proceduto alla chiusura dei lavori e all'invio degli atti al Ministero tramite l'apposita procedura telematica sono 149 su 184. Per le Commissioni che non hanno concluso i lavori entro il 30/11 sarà adottato specifico provvedimento che fisserà un termine massimo, secondo quanto previsto dall'art.8, comma 6, DPR 222/2011, entro cui concludere i lavori. Il Ministero sta procedendo alla ricognizione degli atti di ogni singola commissione e quindi, a decorrere dalla data odierna, alla pubblicazione degli stessi. Tenuto conto che alcune commissioni hanno allegato nei verbali caricati nella procedura telematica copia di documenti di identità di singoli commissari, si precisa che tali documenti non saranno pubblicati a tutela della privacy. Nella Sezione "Candidati all’abilitazione 2012" è pertanto disponibile l'accesso ai risultati e agli atti dei settori concorsuali la cui ricognizione può ritenersi conclusa.

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  30. I primi risultati dell'ASN sono fuori, su una decina di settori fra cui uno dei piu' forti e selettivi della Medicina

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  31. E gli umanisti si abilitano piu' facilmente che gli oncologi - why I am not surprised?!

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    1. mauro, ma che stai dicendo?
      sotto numeri assoluti e percentuali per le varie commissioni, relativamente alla seconda fascia.
      come vedi i due settori umanistici (storia medievale e storia delle religioni) hanno le percentuali più basse

      01/A4 fisica Matematica 91 su 231 (39,39)
      06/D3 Malattie del sangue Oncologia ed Ematologia 125 su 306 (40,84%)
      07/H1 Anatomia e fisiologia veterinaria 31 su 59 (52,54%)
      07/H5 Cliniche chirurgica e ostetrica veterinaria 41 su 50 (82 %)
      08/A1 Idraulica, Idrologia, costruzioni idrauliche e marittime 63 su 138 (45,65%)
      09/H1 Scienze di elaborazione delle informazioni 173 su 413 (41,88%)
      11/A1 Storia medievale, 60 su 172 (34,88 %)
      11/A4 Scienze del libro e del documento e Scienze storico-religiose 92 su 322 (28,57 %)

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  32. ora che anche i redditi fiscalmente esenti (assegni e borse) acquisteranno valore e saranno finalmente considerati un reddito, ci verranno garantiti maggiori contributi inps, ci verrà assicurata la disoccupazione, ci verrà data la tredicesima?

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    1. mi sono persa questo cambiamento? legge di stabilità? Puoi darci altre informazioni?

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  33. Ho letto una ventina di giudizi a caso dell'unico settore di medicina di cui sono usciti i risultati (non è il mio). Ad una prima lettura, ammetto superficiale, mi sembra che il confine tra abilitati e non abilitati, a parte poche eccezioni, sia estremamente sbiadito. Credo che molte persone saranno piuttosto "seccate", per usare un eufemismo. Non conosco abbastanza il settore per ipotizzare quanto abbiano pesato appartenenze a gruppi forti, parentele, amicizie te similia.
    V.

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  34. continuo a leggere e sono francamente basito. Hanno falciato candidati con fior di curriculum e lasciato passare candidati con CV zoppicanti. Giudizi vaghi, fatti col copia&incolla ed incoerenti. Riappaiono frasi oscene come "modesta orginalita'" e "incerto apporto scientifico del candidato" valutati sulla base di non si sa che ed affibbiati a candidati con cento pubblicazioni ed indicatori notevolmente superiori alle tre mediane. Veramente l'accademia italian si conferma per essere il peggio del peggio in quanto ad onesta'. Aspetto i risultati del mio settore, dove conosco le persone, per farmi quattro risate...

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  35. http://www.lastampa.it/medialab/data-journalism/universita-10-anni-da-dimenticare

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  36. Vladimir, conosco vagamente il settore e debbo dire che condivido certi tuoi commenti. Comunque credo che abbiano 'blindato' l'abilitazione a persone di larga esperienza clinica specificandolo indirettamente a verbale, per i criteri di valutazione, come "coerenza alle tematiche dei settori concorsuali". Traduzione: se non sei oncologo clinico ma pubblichi bene su riviste sul cancro o anche le stesse riviste dove pubblicano gli oncologi, la commissione ti potrebbe aver considerato 'fuori tematica'. Lo stesso vale per ematologi e ancor piu' per i reumatologi. Ma la preoccupazioni di ROARS ed altri erano sulla dittatura dei numeri e della bibliometria non sui criteri feudali dei settori scientifici che praticamente esistono solo in Italia...

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    1. mauro ti ho risposto sopra sulle percentuali di abilitati umanisti vs scienziati

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    2. Insorgere, non avevo visto ed in effetti io avevo guardato solo ai risultati della I fascia. I dati che mostri per la II fascia chiaramente indicano una variabilita' fra i vari settori senza trends apparenti fra umanisti e scienziati. Quindi quel che appare dalle selezioni di I fascia non si riproduce per la II fascia e magari alla fine la media globale si assesta su percentuali simili fra tutte le aree. Il che sarebbe un risultato auspicabile!

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    3. beh, tieni conto che i posti veri saranno quasi esclusivamente per la seconda fascia. per gli ordinari non c'è trippa...

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    4. @mauro
      questo criterio è gia' di per se assurdo. Gli oncologi che fanno ricerca di base e pubblicano su Cell, in che settore dovrebbero fare carriera? In base a quale principio dovrebbero avere meno meriti di chi fa ricerca clinica?
      Le preoccupazioni di ROARS derivano da interessi di bottega. In Italia, dove il corpo docente è fondamentalmente incapace, disonesto e corrotto la peer review diventa il meccanismo privilegiato per iniettare nuova corruzione nel sistema. Non ho dubbi che in paesi in cui questa avviene con criteri di lealta' ed onesta' intellettuale la peer review sia preferibile agli indicatori bibliometrici. In Italia si tratta di scegliere tra la dittatura dei numeri e la dittatura dei corrotti... preferisco i numeri...
      V.

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  37. o quasi - in settori medici di punta qualche posto a prof di I fascia viene fuori, sembra.

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    1. si ma si tratta di piccoli numeri.
      la vera partita, per capire se il nuovo sistema funziona, si gioca sugli associati.

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  38. vi invito a segnalare problemi, incongruenze, errori nei giudizi relativi all'abilitazione.

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  39. http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/12/09/994273-ricercatori-carrozza-bocconi.shtml

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  40. statistiche abilitazione
    http://www.moreno.marzolla.name/software/asn/

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  41. Nel mio ex settore, devo dire, hanno fatto un ottimo lavoro. Abilitati sia prima che seconda fascia solo soggetti che superavano le tre mediane. Devo però segnalare il fatto che alcuni candidati che superavano le tre mediane sono stati non abilitati perché con pochi anni di servizio. Questa a me sembra una assurdità e rimarca il concetto dell'avanzamento di carriera per anzianità che a me sembra veramente una stortura.
    Resto in ogni caso dell'idea che tutti questi abilitati avranno bisogno di molti anni per essere assunti, e molti di loro vedranno scadere la loro abilitazione.

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    1. indubbiamente i numeri sono troppo elevati.

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    2. L'ultima parte della frase è un ragionamento secondo me che parte da presupposti sbagliati. Non è necessariamente vero che tutti questi abilitati avranno bisogno di molti anni per essere assunti, basterebbe fornire i fondi necessari, che sono meno di quanto si pensi. Si pensi che il passaggio di 10'000 ricercatori a tempo indeterminato (quindi poco meno della metà degli attuali) nei ranghi dei professori associati costa circa 200 milioni all'anno (smentitemi se ho sbagliato qualcosa, ma più o meno le somme credo siano queste, forse anche inferiori per effetto dell'anzianità di ruolo di alcuni ricercatori). Si pensi a quanti soldi ci siamo giocati per questa menata dell'IMU sulla prima casa.

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  42. invito tutti a controllare con attenzione i verbali del proprio settore.

    in particolare vigilate sul rispetto del requisito della maggioranza dei 4/5 necessaria per deliberare, che alcune commissioni non hanno rispettato

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  43. Precarjume di tipo Alfa si associa.

    http://www.uniarted.it/

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    1. Guarda caso chiedono anche loro un canale privilegiato. Un piano straordinario reclutamento ricercatori di tipo b), ma destinato solo a chi è già ex-Moratti o ricercatore di tipo a) (con buona pace di chi i 3 anni li ha fatti con gli assegni pre-gelmini, con borse post-doc o all'estero).

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. proposta indecorosa.

      qui si misura tutta la natura meschinamente corporativa di certi gruppi: noi avevamo chiesto il piano nazionale tdb, ma aperto a tutti e volto appunto a rompere gli schemi e le logiche localistiche. loro chiedono una sorta di ope legis mascherata per td...

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  44. Con lo scenario attuale ogni azione è inutile, chi è dentro è dentro e rinuncerà mai niente ad un solo centesimo di euro, ad una scheggia di carriera, a costo che l'intera fortezza vada a fuoco.
    Lo scambio o forse l'accordo c'è stato, "non toccateci, in cambio sacrificate chi è fuori" e così molti dei docenti hanno accettato, tradendo:
    il fine primo della ricerca e del ruolo affidato,
    gli ideali e l'entusiasmo di molti giovani da cui sono stati supportati con onestà,
    il futuro delle Università che strutturano (di nome e non di fatto e solo quando gli fa comodo)
    Sono loro a perdere veramente la partita abbagliati dalla loro stessa meschinità e da una misera forma di ambizione.

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  45. http://video.sky.it/news/politica/un_caffe_conmaria_chiara_carrozza/v182372.vid

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  46. http://www.leparoleelecose.it/?p=609

    "Le cose all’università cominceranno a migliorare quando diventeranno professori ordinari dei trentenni che hanno scritto tre articoli eccezionali e quando smetteranno di diventarlo dei sessantacinquenni che hanno scritto dieci libri irrilevanti ma – secondo la soave espressione usata (senza ironia) da un mio collega – meritano una medaglia prima della pensione. Finché l’anzianità verrà considerata più importante della capacità, l’università attirerà i mediocri e respingerà i migliori."

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  47. http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Le-false-promesse-della-riforma-Gelmini-21477

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  48. http://www.corriere.it/scuola/13_dicembre_28/ricerca-ricercatori-anno-ministero-istruzione-investimenti-500-milioni-horizon-2020-be2907d0-6fb9-11e3-9ff7-0d2561b96aeb.shtml

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  49. Cari ragazzi, buon anno a tutti. Ogni tanto leggo ancora il vostro blog..la notizia che il Ministro Carrozza vorrebbe attrarre dall'estero gli studiosi facendoli passare attraverso l'abilitazione, che ho letto nel link inviato da alim, mi sembra veramente paradossale considerado che, nella maggior parte dei settori, l'abilitazione si sta rivelando proprio la porcata che avevo previsto a priori attribuendo a questa procedura la definizione di "abilitazione baronale" (vedo ad es. tutte le clamorose ingiustizie e le scorrettezze segnalate su Roars, oltre a diversi casi da scandalo di cui sono stato portato a conoscenza da amici). Se coloro che si vorrebbero attrarre fossero studiosi formatisi all' estero soltanto con le proprie capacità, e magari avendo già conquistato una posizione di docente a tempo indeterminato, non capisco come possano venire attratti da un contratto RTD-B che imponga loro l'abilitazione baronale. Proverei - visto che siamo all'inizio di un nuovo anno - a lanciare una modesta, ma nuova, proposta su come cambiare veramente il trend in Italia in modo meritocratico: venga cestinata l' ASN che sta amplificando nella maggior parte dei casi la piaga del baronismo e le peggiori prassi lottizzatorie, invece la VQR sia utilizzata anche per valutare, con reviewers per la maggior parte esteri, i prodotti di ricerca dei singoli ricercatori e docenti, oltre che per valutare le strutture; le valutazioni individuali dei prodotti di ricerca ai fini della VQR vengano rese pubbliche su un sito gestito dal Miur-Cineca e la quota di finanziamento basata sulla qualità della ricerca venga aumentata per ciascun Ateneo fino a raggiungere, diciamo, il 35% del finanziamento annuale. Un'altra quota, fino a raggiungere il 50% del totale dei fondi, venga assegnata alle singole Università in base alla qualità della docenza così come riconosciuta dagli studenti ai singoli docenti, con valutazioni anche in questo caso pubblicate. Con queste premesse, le formule contrattuali dei reclutamenti e delle promozioni tornino ad essere esclusivamente locali e si innesterebbe finalmente, per ovvi motivi, una competizione virtuosa fra le singole Università per attrarre a tempo indeterminato i singoli ricercatori e docenti che abbiano dimostrato di saper contribuire maggiormente alla qualità della ricerca e della didattica, anche se figli di nessuno...vi proporrei di valutare serenamente questa proposta se veramente tenete alla premiazione del merito. Buon Anno!

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  50. Caro euroricercatore, ti sbagli. Chi ha un posto 'equivalente' e da un numero ragionevole di anni all'estero R, PA o PO (esistono delle tabelle di conversione per molti Paesi Esteri), può essere chiamato direttamente dall'Università; e il Ministero ci mette il 50% dei fondi per la chiamata. Basterebbe modificare al 100% questo contributo, se ci fosse davvero interesse a chiamare i 'cervelli'. Ovviamente l'Università che, in sostanza, esprime localismo, mediocrità e gestione del potere come brillantemente lamenta (e documenta!) questo blog, non ha nessun interesse a finanziare il restante 50%…Mi sono fatto l'idea che a nessuno interessa nulla, solo chiacchiericcio, esattamente come in politica, e intanto la nave affonda. La Carrozza sostiene che le Università devono tornare a reclutare in sede locale e non spetta al Ministero la procedura. Semplicemente RIDICOLO, significa o non capire nulla o capire fin troppo bene. Scusami, probabilmente la nave è già affondata.

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  51. Caro Ciao, so benissimo che, finora, le Università italiane (non certamente quelle anglosassoni!) hanno espresso localismo e mediocrità, ma la questione chiave che vorrei sollevare è: come tentare di giungere ad un radicale cambiamento di costume da parte delle Università italiane? Come avere reclutamenti locali trasparenti ed improntati al merito anche in Italia? Circa il discorso sulla chiamata dei cervelli dell'estero, credi che le Università continuerebbero a non avere interesse a finanziare il restante 50% se sapessero che ne trarrebbero un vantaggio per la loro stessa sopravvivenza? Sì, forse la nave è già affondata - e mi sembra che una triste dimostrazione ne siano, oltre alle storture dei reclutamenti locali italiani del passato, anche l' attuale riproduzione ed amplificazione delle peggiori prassi lottizzatorie nell'abitazione baronale - ma forse si tratta, da parte almeno di chi vorrebbe lavorare nell' Università italiana, di decidere se rassegnarsi definitivamente o se tentare di far costruire una nuova nave guidata da una rotta nuova..

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  52. @Euroricercatore
    secondo me bisognerebbe agire su quattro fronti:
    1) eliminare i concorsi e gestire tutto il reclutamento per chiamata diretta
    2) ridurre progressivamente il FFO fino a farlo scomparire o quasi. In linea di principio non dovrebbe mai superare il 30% del budget di un'Universita'
    3) i fondi derivanti dalla riduzione del FFO andrebbero destinati tutti a progetti di ricerca assegnati su base veramente competitiva e a borse di studio per gli studenti meritevoli.
    4) le tasse Universitarie andrebbero aumentate

    In questo modo si metterebbero le Universita' in competizione tra di loro per le risorse, sia attraverso la ricerca che la didattica. I dipartimenti dovrebbero avere autonomia finanziaria completa. Se vanno in disavanzo vengono chiusi ed amen. Di pari passo andrebbe introdotta una vera flessibilita' (non precarieta') nel lavoro.

    Ovviamente so gia' che tutto questo in Italia pare follia.

    V.

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    1. Parrebbe una follia in tutto il mondo, non solo in Italia.

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    2. Ho dovuto semplificare per scrivere in poche righe. La ridistribuzione delle risorse dovrebbe ovviamente essere molto piu' articolata ma dipendente da quello che le universita' producono e non essere assicurata. In molte parti del mondo funziona proprio cosi', non vedo dove sarebbe la follia. Senza shock non cambiera' mai nulla. Finche' gli strutturati hanno il "culo al caldo" per i precari (a parte emigrare) l'unica speranza è servire i "padroni" nell'attesa di passare dall'altra parte.
      V.

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    3. Caro Vladimir, contrariamente ad altri ritengo che la tua proposta sia fondata e che, in sostanza, abbia lo stesso spirito della mia, cioè l'idea per cui debba esserci una competizione virtuosa fra Università per attrarre talenti, cioè risorse umane che a loro aiutino i singoli Atenei ad accrescere il loro standing a livello globale contribuendo ad attrarre più finanziamenti per la ricerca, più studenti etc... Certamente, se la competizione deve essere fra Università, cioè fra datori di lavoro nel mondo della conoscenza, ha perfettamente senso che a decidere chi assumere siano solo i datori di lavoro stessi, anche interamente tramite chiamata diretta, nella consapevolezza che se chiamassero le persone sbagliate vi rimetterebbero, e se chiamassero le persone giuste verrebbero premiati dai risultati. Notando una piccola curiosità terminologica, vedo che in Italia, dove attualmente esiste l'abilitazione baronale, gli uffici delle Università con responsabilità per le - chiamiamole "risorse umane" - si chiamano spesso "uffici del personale" o "reclutamento", mentre nelle Università anglosassoni, dove come saprete tutti le singole Università vedono le assunzioni come investimenti nelle persone, si chiamano in genere "human resources"... forse la curiosa differenza di terminologia che ancora esiste rivela una differente concezione filosofica sottostante: da un lato, nel sistema italico, in quasi tutti i settori, una spartizione corporativa fra i prediletti dei diversi feudi SSD tramite il sistema dell'abilitazione baronale (in cui i commissari non rimettono nulla, in proprio, se commettono scorrettezze ed ingiustizie a danno di candidati non protetti); dall'altro, nei sistemi anglosassoni, un investimento nelle persone in cui le singole Università, se scelgono erroneamente, rimettono in termini di risultati, di posizioni competitive e, in ultima analisi, anche di minori risorse finanziarie..

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    4. Le Risorse Umane nei Paesi Cattolici si chiamano Uffici Personale perché da noi ha ancora una flebile autorità la concezione per cui gli Esseri Umani sono Persone, e non solo risorse o capitale dell'impresa. Vedasi anche il film di Virzì.

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    5. Caro Renzino, io non dico che gli Esseri Umani (d'accordo, con la maiscola) debbano essere considerati alla stregua di risorse finanziarie da sfruttare e basta, ma, d'altra parte, credo che il rispetto per l'Essere Umano imponga che il contributo dato ad una qualunque struttura od organizzazione debba essere riconosciuto e premiato. Ho una amica ricercatrice, in Italia, che dal 2001, anno in cui venne assunta, ha dato tantissimo alla sua Università - molto di più di quello a cui era tenuta - contribuendo in modo decisivo a tante attività istituzionali ed alla soddisfazione degli studenti; è stata bocciata nell' ASN del suo settore (diritto amministrativo) in quanto non appartenente ad alcuna "scuola accademica" e non protetta da alcun barone fra quelli che si sono spartiti la torta...ora lei è frustrata e demotivata...mentre altra gente arrogante appartenente a scuole baronali, che sapeva fin da prima di fare domanda per l'ASN che sarebbe stata abilitata, ora si gonfia il petto anche se insegna talmente male che gli studenti fuggono via e non offre alcun altro contributo alle Università

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    6. Per me l'abilitazione deve contenere anche la parte didattica.
      Einstein fu bocciato la prima volta che fu esaminato per l'abilitazione perché non sapeva granché far lezione. Spesso ricopriva la lavagna di formule in maniera indecente e poi agitava le mani chiedendo agli studenti: "Ho fatto qualche errore? Controllatemi voi, eh!". Perdipiù quando vide che l'esaminatore era entrato in Aula per esaminarlo a sua insaputa (anziché comunicargli la data in modo ufficiale), si irritò e non fece nulla per fare una bella figura - anzi, il contrario.
      Pertanto dovette perdere un anno prima di essere chiamato come Prof. Associato a Zurigo - l'anno successivo mise la testa a posto e si preparò meglio per la didattica.

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    7. la didattica sarà valutata nei concorsi locali ronzino, non considerare la didattica era fondamentale per evitare che la asn diventasse - ancor più di quanto non lo sia ora - una ope legis per ricercatori anziani

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    8. E valutiamola anche a livello nazionale, intanto, che può solo far bene sia ai giovani che agli anziani.

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    9. e no caro renzino, perché ai giovani la didattica non la fanno fare.
      chiedere di valutare la didattica era la battaglia di merafina, e non è un caso.

      è giusto che ci siano due livelli distinti: uno scientifico e l'altro in cui si valutano anche didattica e altre attitudini

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    10. agli rtd la fanno fare; quella è la strada.

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    11. del resto se poi nel concorso locale si DEVE fare, perché non scaricare il problema localistico anche su questo giudizio?

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    12. Valutare la didattica e' la panacea universale per gli incapaci. Vedo gia' tante capre che "hanno enorme esperienza didattica" quindi "meritano di diventare associati". Ma fatemi il piacere. Se uno non e' bravo a fare didattica, si sforza un attimo ed impara (vedi Einstein di cui sopra). Se uno e' capra, capra rimane.

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    13. Cari tutti, vedo che sta continuando una bella discussione. Io parto da una constatazione molto semplice e storicamente incontestabile: se non vi fossero studenti universitari non esisterebbero nemmeno le Università, che, d'altra parte, hanno anche la ricerca nell'ambito del loro scopo istituzionale. Poiché entrambe le attività determinano l'esistenza delle Università - e l'insegnamento è stato sempre legato alla figura del professore - ne discende che la possibilità di fare didattica, e di dimostrare di saperla fare, deve essere offerta a chiunque aspiri ad essere professore associato e deve entrare nella valutazione con eguale peso rispetto alla ricerca. Guardate come avvengono le selezioni per i posti da Lecturer in su in UK e in molti altri Paesi: invio del curriculum alle singole Università che bandiscono le posizioni, e spesso invio di copie di alcune pubblicazioni; preselezione da parte del panel locale; invito dei preselezionati a fare una presentazione ed una intervista, infine, fra gli invitati, scelta dei candidati da assumere. La presentazione serve proprio per indicare al panel quale sarebbe la capacità didattica. Ricerca e didattica vengono egualmente valutate dallo stesso panel, soltanto a livello locale di ciascuna l' Università, per l'ovvio motivo che l' Università sarà l'ente fruitore delle loro prestazioni e - anche grazie al sistema di allocazione dei finanziamenti - non ha alcun interesse a compiere scelte sbagliate. Indipendenza delle singole Università, competizione fra loro per attrarre i talenti che dimostrano di essere capaci di svolgere il lavoro, e meccanismi di distribuzione dei fondi che responsabilizzano, sono i capisaldi dei sistemi che funzionano. Invece in Italia - vedendo le esperienze di miei colleghi validissimi ma non protetti dalle scuole/cupole di settore - vedo una abilitazione baronale che serve come ope legis e panacea dei protetti dai vari feudi, cioè come istituzionalizzazione delle spartizioni fra cordate a livello nazionali (in cui i pseudo- valutatori non rimettono nulla quando compiono porcate), vedo una deresponsabilizzazione in sede locale (causata dalla mentalità e dalla mancanza di efficaci meccanismi competitivi di distribuzione delle risorse basati sui risultati) e vedo, dulcis in fundo, anche una costante diminuzione del numero delle matricole (essendo i potenziali studenti probabilmente sempre meno motivati ad iscriversi all' Università a causa delle sempre minori prospettive occupazionali), diminuzione che, se continuasse, nel giro di un decennio potrebbe seppellire molti degli altri discorsi...

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    14. @ marc
      Proprio per evitare che in sede locale i ricercatori-capre passino agevolmente la prova didattica "in quanto hanno esperienza e ci servono" è meglio bocciarli prima in sede nazionale, dove si possono agevolmente far loro fare 2 lezioni a sorteggio in due giorni diversi in campo neutro e senza amici locali.

      @Euroricercatore
      Non approviamo la tua ideologia, basata su presunti "meccanismi di distribuzione dei fondi che responsabilizzano" ovvero "meccanismi competitivi di distribuzione delle risorse basati sui risultati". Nel mondo la responsabilità si basa sull'Etica, sulla Deontologia Professionale, sulla Reputazione, sulla formulazione di buone Norme di Riferimento laddove è necessario essere espliciti su principi e criteri di valutazione.
      I "meccanismi" li lasciamo ai meccanici e alle ruspe che movimentano la terra.

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    15. Caro Renzino, se non ti piace la parola "meccanismi", posso sostituirla con la parola "criteri", e parlare di "criteri di distribuzione dei fondi". Tengo a dirti ed a dirvi, però, che la mia non è affatto una ideologia, ma semmai una fotografia. Etica, Deontologia, Reputazione etc...sono valori assolutamente condivisibili, ma i fatti mi stanno dimostrando che non può essere certamente il sistema introdotto dalla legge Gelmini a promuovere questi valori, come avevo previsto con buon anticipo. Viceversa, credo che questi valori possano (meglio)affermarsi se vengono riconosciuti e premiati

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    16. renzino la asn è già un casino così, senza prove didattiche, figuriamoci con l'introduzione di quelle....avrebbero finito nel 2016 la prima tornata

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    17. Dico per una ASN fatta bene, non sto certo difendendo il metodo di questa.

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  53. Buon anno! Come ben saprete, sono stati pubblicati i risultati di vari settori concorsuali appartenenti a tutte le aree disciplinari (01-14). ECCETTO una, l'area 05 di Biologia. Ne sapete qualcosa?

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  54. insorgere, ma adesso che ci fai con la tua abilitazione? Che possibilità ci sono, giù a Terra (down-to-Earth)? Punterai più a un RTDb, immagino, oppure vai in giro per concorsi locali da Associato? Quanti ne fanno?

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    1. renzino, è più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che un precario diventi associato nel sistema italico.

      Farò i concorsi per i td (ammesso che non mettano profili) e per i posti da Pa (anche se pure qui stanno mettendo profili iper specifici cuciti su misura ai predestinati di turno) ma senza farmi illusioni.

      L'unico segnale positivo, dal mio punto di vista, viene da un concorso per tda appena svoltosi a Bologna dove hanno ammesso al colloquio solo gli abilitati. Forse le abilitazioni serviranno ai precari per potersela giocare in concorsi di quel tipo, forse....

      in ogni caso non si può che registrare come la via imboccata conduca verso una ope legis mascherata per gli rti, che verranno promossi in massa come previsto. I precari, per lo più nati negli anni settanta, stanno subendo un massacro di proporzioni inaudite. Siamo al genocidio generazionale

      vista dagli usa, dove mi trovo ora, la situazione italica è inspiegabile quanto tragica

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    2. in tutta franchezza le probabilità di vincere un tdb o un posto da pa sono pressoché identiche: se lo bandiscono per te vinci altrimenti è (quasi) sempre fatica sprecata spedire il pacco.
      Cmq io non demordo e non smetterò di rompere le scatole presentandomi ovunque e di lavorare - con apri - perché il sistema cambi.

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  55. Soprattutto è bello vedere abilitati per lordinariato strutturati con >50% di pubblicazioni con ghost-coauthor. Ovvero stesso assegnista per 10-15 anni, in molti casi attualmente inoccupato, pizzaiolizzato o call-centerilizzato. E' il potere del web che permette di vedere i CV di molti ricercatori ed associati che hanno usufruito di sherpa ben allenati per scalare la collinetta del parco.
    Solitamente lo scalatore nasce tra il 1955 ed il 1965, lo sherpa tra la metà degli 70 e gli inizi dell'80.
    Ora, guardando la vostra abilitazione e la vostra lista di pubblicazioni, a quanti avete teso la mano o tagliato la corda rima dell'arrivo in cima?

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  56. La figura dello sherpa e dello scalatore è meravigliosa e da sherpa viaggio felice con quel "vago senso di averlo preso in c....."
    Così deve essere e questo per il piacere di chi può giocare a monopoli con il suo gruzzoletto di punti organico alla faccia di chi ad un certo punto invece di sognare di fare la scoperta del secolo inizia a sognare di aprire davvero una pizzeria. magari poi si farà lo sconto ai vecchi amici.... grazie ministri grazie baroni grazie a tutti.

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  57. segnalazione: stanno per uscire i firb nuovo tipo. de facto saranno concorsi nazionali per tdb: chi vince sceglie la sede e si porta in dote il suo grant.

    problema: pare ci saranno fortissimi limiti in termini di anni dal dottorato. La cosa magari è ragionevole in astratto ( ci sono limiti anche per gli starting grant erc) ma vista la condizione in cui versa una intera generazione invecchiata con assegni, cococo ecc. ecc. ciò risulta ingiustamente punitivo.

    Nel caso i bandi contenessero effettivamente limiti a 6 anni dal dottorato sarebbero ingiustamente puniti coloro che si sono laureati e dottorati in fretta e che poi non sono potuto entrare in ruolo per le ragioni che tutti sappiamo.

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    1. Considerando che gli rtd a) non hanno ancora finito i 3 anni e che dal 2010 non esistono piu' assegni pre-gelmini, esattamente chi potrebbe partecipare se mettono un limite di 6 anni dal dottorato? Quasi nessuno. Non e' proprio una grande idea...

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    2. non solo, questa brillante mossa la metterebbe completamente nel di dietro a una fetta cospiqua degli sherpa... e creerebbe l'ennesimo canale preferenziale di chi si trova nel posto giusto al momento giusto, il merito non c'entrerebbe più niente. Ad esempio se c'è di mezzo un precario che si è ritrovato in un firb precedente a tutte que belle leggine ad hoc? se valgono le solite clausole firb, lui non potrebbe neppure partecipare...

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    3. @marc
      esattamente. Era meglio (se vogliamo proprio ispirarsi al modello ERC) prevedere un canale Starting (tipo 2-7 anni dal dottorato) e un canale Consolidator (7-12 anni dal dottorato). Che era quello che prevedeva il Firb dello scorso anno, salvo (l'ignobile) limite ai 40 anni. Tanto vale buttarsi direttamente sull'ERC, forse ci sono piu' chance...

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  58. siete sicuri che si parli di RTb. Ad oggi, e nella migliore delle ipotesi, al massimo con un Firb si prendeva un RTa. Se così fosse i grant di cui parlate dovrebbero essere nell'ordine di 500-600 K euri solo per spese personale. Mi sembra impensabile.
    De facto è più probabile che questi progetti continueranno ad alimentare un precariato senza sbocchi con figure TD impiegabili come pezze per la didattica e con elevato profilo scientifico per garantire il raggiungimento dei vari standard VQR/mediane strutturati, senza però alcun possibilità di sbocco reale. Un sorta di carota, soffritta con pochino di cipolla, gustosa ma pur sempre una carota....

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  59. ganjalf siamo sicurissimi.
    cmq già ora, con i vecchi firb, il team leader aveva un tdb.

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  60. per quanto ne sappia il team leader o coordinatore aveva ed ha un tda così come il RU. Era scritto espressamente in entrambi i bandi. Poi le eccezioni non fanno parte della norma.

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  61. Il CUN in passato si espresse così (a me personalmente non fu mai chiara la differenza tra Firb e Firb giovani dato che sembrerebbero esistero solo due linee distinte, starting e consolidator). Di fatto le persone che conosco seppur coordinatori hanno l' a).

    ........Per quanto riguarda i programmi finanziati dal MIUR sembra opportuno, per tipologia e durata,
    riferirsi esclusivamente ai FIRB e ai FIRB giovani, con i seguenti criteri di equipollenza:
    a) FIRB: il coordinatore nazionale può essere considerato equipollente a un associato, per i
    coordinatori locali l’equipollenza è con i ricercatori a tempo determinato di tipologia b)
    b) FIRB giovani: equipollenza dei coordinatori nazionali con i ricercatori t.d. di tipologia b),
    stante l’equipollenza dei coordinatori locali con ricercatori a tempo determinato di tipologia
    a) ......


    Sarà interessante vedere cosa succederà dei vecchi Firbati se dovesse succedere che per i nuovi Firb sarà espressamente previsto un contratto di tipologia b) per tutti. Probabilmente un casino...

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  62. anch'io sono un po' perplessa su RTDb e anch'io come ganjalf sapevo che fino all'anno passato chi vinceva un FIRB era RTDa...poi la novità ci sta....basta che si sbrighino però: i miei 6 anni dal dottorato scadono i primi di aprile!!!!

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  63. ganjalf tutti i vincitori di firb dell'ultima tornata che conosco hanno avuto un tdb

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  64. cmq se mettono limiti di età io faccio ricorso

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  65. sono sicuro che in Bicocca hanno fatto un rtdA al vincitore del firb 2013

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    1. dipenderà anche dagli atenei, cmq era già possibile

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  66. in ogni caso i limiti di età o di anni dal dottorato sono illegittimi, come ha chiarito ripetutamente il tar (cito per es. sentenze del tar di cagliari)

    http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Cagliari/Sezione%201/2011/201100939/Provvedimenti/201200655_01.XML
    http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Cagliari/Sezione%201/2012/201200804/Provvedimenti/201300331_01.XML

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  67. insorgere parli di coordinatori o di capi unità? Da me sia gli uni che gli altri sono di tipo a), ma è interessante sapere che le regole cambiano da ateneo a ateneo o forse da persona a persona.
    I b che conosci immagino siano all'ombra di grossi alberi...

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    1. io conosco due b, entrambi battitori liberi senza sponsor e che hanno avuto il posto in piccoli atenei

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  68. insorgere parli di rtd o di firb? per i firb è un copia e incolla dall'erc imposto de facto.

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    1. renzino intanto gli erc e i firb non sono affatto identici. poi gli erc prevedono anche i consolidator e non hanno limiti di età (solo limiti di anni dal dottorato).
      in ogni caso il ministro sta ini italia, non su marte, e dovrebbe rendersi conto che certi limiti sono una condanna a morte per un'intera generazione che ha avuto poche o nessuna possibilità

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    2. i firb [dico per i giovani] sono stati de facto imposti dall'europa all'Italia, e te lo spiego bene se mai ci dovessimo incontrare.

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    3. sulla genesi sarà come dici tu. sul fatto che sono uguali invece no: non c'è portabilità, non sono progetti individuali, e c'è limite a 40 anni

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    4. sono stati modificati da Profumo, ricordati.

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    5. mi ricordo benissimo, e mi sembra che quello che ho affermato sia vero: niente portabilità, niente progetti individuali, e limite di età a 40 anni

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    6. per carità di patria non dico nulla sui revisori

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    7. Già, meglio non dire nulla sui revisori. Anche se quello è stato un problema comune anche ai PRIN. Ad ogni modo, un sistema COMPARATIVO in cui la prima fase dipende dalla media di tre referee senza nessuna valutazione di una commissione e nessuna possibilità di chiedere un redress se uno dei referee scrive bestialità, è una follia. Tanto varrebbe dare i fondi con un sorteggio.

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    8. Sono d'accordo e ho valutato da 'straniero' firb e prin. Ho scritto esattamente questo al Ministero: conoscere ex-post la valutazione degli altri assessors è fondamentale per valutare bene. Alla lettura delle altre vautazioni dovrebbe seguire il consenso tra i tre assessors. Entrambe le cose sono fondamentali e assenti nelle attuali procedure, solo 'matematiche'. Ho anche inviato materiale da precedenti esperienze di valutazione europee che avevo svolto e devo dire che l'atteggiamento Ministeriale è stato costruttivo. Nelle prossime tornate vi saprò dire se ha avuto o meno qualche impatto.

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  69. @ insorgere:
    relativamente ai FIRB sai se c'è solo un limite di "non più di 6 anni dal conseguimento del dottorato" o ci sono anche limiti per il "non meno di x anni dal dottorato"? e quindi secondo i rumores che hai sentito tu ci sarebbe un'unica linea d'intervento?

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  70. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  71. rimane assurdo che a seconda della latitudine il firb abbia permesso ad alcuni di accedere ad un posto di tipo b e ad altri di accontentarsi di un a) o in passato di semplici mega assegni. Per quale motivo un firb 2010 valeva 10 e ora invece 1000?
    Rimane assurdo che un non strutturato possa ambire al massimo ad un posto a tempo determinato seppur meritevole, titolato e capace di accaparrarsi finanziamenti e vincere progetti di rilevanza nazionale, mentre agli strutturati inattivi viene comunque garantito il posto a vita.

    Molti degli attuali detentori di firb nel giro di un paio di anni saranno a spasso, nel frattempo avranno continuato a produrre per gli strutturati che potranno così upgradare. Chi garantirà loro eventuali proroghe dei contratti o volendo, quali possibilità avranno di prendere altri fondi (o firb) per continuare la propria attività.

    Il firb può migliorare la condizione ma non cambiarla.....meritevoli ma pur sempre precari si rimane, smettiamola di prenderci e farci prendere per il c....

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  72. http://www.20centesimi.it/blog/2014/01/14/futureinresearch-lo-schiaffo-della-regione-puglia-ai-ricercatori/

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