giovedì 7 febbraio 2013

PRIN 2012: un bando del passato, che va impugnato al TAR


Con Decreto Ministeriale del 28 Dicembre 2012, il Ministro Profumo ha disciplinato le procedure per il finanziamento da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN) 2012. Un’occasione importante per tanti ricercatori italiani, ma non per i nuovi ricercatori a tempo determinato previsti dalla cosiddetta “Riforma Gelmini”. La prima versione del bando, infatti, esclude completamente tale figura dai profili professionali che possano presentare autonomamente un progetto e richiedere così un congruo finanziamento delle proprie ricerche.
Tale situazione oggettivamente paradossale ha determinato una reazione da parte della comunità accademica e degli enti pubblici di ricerca italiani, che si è risolta in una rettifica del bando, pubblicata il 1° Febbraio mediante nuovo Decreto Ministeriale. Sorprendentemente però, saranno ora ammessi alla richiesta di finanziamento non tutti i ricercatori a tempo determinato, ma solo quelli più anziani di 40 anni. In un Paese come l’Italia, che ha assoluto bisogno di idee fresche da parte di ricercatori giovani e dinamici, le speranze di questi ultimi vengono troncate sulla base di irragionevoli criteri di anzianità che sembrano mancare non solo di basi logiche, ma anche di fondamento giuridico.

Di fronte a tale situazione, APRI annuncia ricorso al TAR: per preaderire al ricorso e ricevere le istruzioni operative, inviare una mail a presidente@ricercatoriprecari.it.

L’azione legale verrà effettivamente intrapresa qualora il numero di potenziali ricorrenti sia sufficientemente grande da permettere di mantenere i costi al minimo (non oltre i 70 euro per ogni ricorrente). I tempi molto stretti per la presentazione del ricorso non consentono attualmente di fornire ulteriori dettagli, ma i potenziali partecipanti che invieranno una email di interesse all’indirizzo sopra riportato verranno costantemente aggiornati riguardo ai vari passi intrapresi dall’Associazione.

26 commenti:

  1. Ho l'impressione che la motivazione sia: gli RTD con meno di quarant'anni fanno i FIRB, quelli con più fanno i PRIN.

    Ma magari mi sbaglio, correggetemi pure.

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    1. Vi e' notizia di sedi che hanno informalmente indicato ad RTD che, in caso di successo nel FIRB, si sarebbero dovuti dimettere dalla posizione corrente per accettare una nuova chiamata diretta di non meglio precisata natura.
      Piu' in generale pero', mettere limiti di eta' (addirittura al rialzo...) in un bando, distinguendo tra RTD "buoni" e "cattivi", appare irragionevole.

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    1. sì, soprattutto se la maggioranza della gente la pensa come te

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    1. come uno che pensa che lottare fino all'ultima risorsa disponibile vuol dire essere arrivati alle comiche

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    2. essere alle comiche vuol lavorare per un ministero che non sa quello che fa, in un paese ridicolo.
      Lottare è invece per qualcosa che ci spetta, ma a questo punto sembrerebbe tardi.

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  4. ganjalf, ma perchè devi campare così male, in questo stato di frustrazione assurdo? Veramente non riesci a trovare nulla da fare al di fuori dell'Università? Sinceramente, ti fa male alla salute continuare a roderti il fegato in questo modo. Prova ad adoperare la tua professionalità (dato che pare tu sia molto bravo) in altri contesti...
    V.

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  5. eh perchè è pieno di altri contesti...

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  6. Gli altri contesti ci sommergono... effettivamente....

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  7. Io sono in linea di Principio favorevole al Ricorso al Giudice, ma in questo caso vedo poco appiglio per contestare una decisione che comunque può ben stare (nel nostro Ordinamento) nell'Autonomia dell'Autorità Politica.

    Detto in altre parole: vi consiglio di pensarci bene.

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  8. @ Renzino

    Il bando discrimina, su base puramente anagrafica, gli RTD più giovani da quelli più anziani. Appare illegittimo fare distinzioni di tale tipo fra personale che, dal punto di vista contrattuale, occupa posizioni assolutamente omogenee

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    1. Ma anche il bando FIRB-giovani, ad es., ne ha sempre fatte (scaglioni per età).

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    2. Ma il bando FIRB giovani non si fa riferimento alcuno al ruolo del candidato prima dell'eventuale finanziamento del progetto

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  9. 5 minuti fa Maria Chiara Carrozza ha risposto all'APRI

    http://www.mariachiaracarrozza.it/?p=127

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    1. Che ipocrita. "sciagurato taglio di 300 milioni del governo Monti". Come se non sapesse che i tagli erano di un miliardo e mezzo del governo Berlusconi, accettati anche dal PD. E che Monti semplicemente li ha ripianati di soli 100 milioni, invece che di 400 (sempre con il beneplacito del PD, ovviamente). E ora, dopo che hanno sacrificato l'Università per proteggere tante altre categorie ci vengono a dire che si limiteranno (forse!) ad aumentare il budget di 300 milioni. Ma vaff...

      Bene, signori. A me il PD ha rotto, con tutte le sue minchiate ed ipocrisie. Meglio SEL, se bisogna votare a sinistra, decisamente. Almeno Vendola è coerente e ha davvero a cuore università e ricerca.

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  10. marc

    se SEL ci invia una risposta più convincente di quella della Carrozza possiamo pure pensarci, ma non è che possiamo andare a fiducia cieca perché vendola è simpatico.

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    1. Figurati... Posso solo dirti che in Puglia si è dato da fare.

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  11. Avrebbe fatto meglio a non rispondere. In questa lunga e laboriosa lettera, vedo solo le solite chiacchiere che non hanno portato a nulla negli ultimi venti anni. Non ci sono direzioni certe, come il tempo in cui viviamo imporrebbe. Sono d'accordo con Marc il PD ha rotto, meglio, ha stancato. Vedo solo fumose proposte che si areneranno nel tentativo di mettere tutti d'accordo - non riuscendoci, come al solito, come Bersani, buon uomo che dovrebbe cominciare certificarsi la sua incapacita' di leader, che significa condurre e scegliere, non blaterare e accontentare.

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  12. dimenticavo: il mio consiglio spassionato per il 70 euro. Ubriacatevi con gli amici oppure compratevi un biglietto low-cost solo andata per una capitale europea. E restateci a fare ricerca: troverete gente che la pensa come voi e non dovrete svegliarvi al mattino per cercare di convincere qualcuno di qualcosa, ma solo per impegnare le energie nel lavoro che vi appassiona.

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    1. in realtà stiamo andando avanti su questo fronte. Certo, sarebbe bello se fare ricerca in Italia fosse come farlo nei paesi del nord Europa. Magari non succederà mai comunque, ma se non combattiamo non succederà mai di sicuro.

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    3. Sono d'accordo con te. Il punto è che se continuiamo ad andare dietro a quelli che non ci hanno portato da nessuna parte negli ultimi venti anni..errare è umano, perseverare è diabolico. Sarebbe arrivato anche il momento di mandare in soffitta la generazione che ci ha preceduto e decidere noi in prima persona, che ne dite? Ci sono abbastanza schiene diritte? Questo e' il mio vero dilemma

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  13. http://www.dottorato.it/adi/notizie/588-indagine-annuale-adi-su-dottorato-e-post-doc

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