Ottobre 2010
Si svolge a Milano (Unimi) uno dei primi colloqui per uno dei nuovi
concorsi da Ricercatore (Geo/10). È uno di quei concorsi (non rari purtroppo) in
cui il vincitore ha meno titoli di tutti in assoluto. Ma è uno dei pochi concorsi in
cui tutti gli altri candidati (otto) decidono subito di fare ricorso al TAR.
I Giudici danno loro torto.
Questa particolare sentenza costituisce un comodo precedente per tutti i baroni
e le università impegnate a difendersi da ricorsi.
Gli ex-candidati vorrebbero fare ricorso al Consiglio di stato, a breve la scadenza dei
termini, e stanno cercando supporto morale e materiale.
Come APRI sosteniamo questa iniziativa, come tutti gli sforzi per ottenere
giustizia e rispetto del merito. Crediamo anche che si tratti di un modello
positivo e da riprodurre, con le sottoscrizioni pubbliche è infatti possibile aiutare
più persone a sostenere i costi dei ricorsi e quindi a chiedere giustizia.
Al seguente link tutte le informazioni http://gyverik.com/PAOC/?paoc=1
a me basterebbe che venissero resi pubblici i lavoro di molti strutturati, presentati al GEV. A quel punto sarebbero evidenti molte cose.
RispondiEliminaRicercatori che vanno avanti grazie ai lavori di tesisti e assegnisti.
Ma è evidente che ciò accade perchè ognuno di noi non fa un cazzo per ribellarsi al questo sistema di merda!!!
Anche la giustizia dice che il sistema va bene così.
RispondiEliminaLottare contro i mulini a vento a cosa serve?
Piuttosto sbattere i pugni perchè la riforma è scientificamente stata stoppata.
Perchè questo no?
Il ministro Profumo è un fantoccio. Sta scaldando una poltrona.
Il dialogo è da intavolare con il preseidente del consiglio!
...che magari anche lui farà spallucce....
ed allora il messaggio di cambiare lavoro sarà più che sufficiente.
Ribellarsi è giusto, ma loro non sono mica scemi: corrompono già una buona maggioranza di giovani con le loro idee.
RispondiEliminaIl Fantoccio Profumo, espressione del Baronume più vischioso, è interessato a sopravvivere più a lungo: tanto lui lo stinendio assicurato ce l'ha comunque.
si vabbè regà, cercate di stare in topic.
RispondiEliminae contribuite, anche 5 euro (un pacchetto di sigarette) bastano
Anche idee e aiuto per spargere la voce sono un "contributo" molto apprezzato e utile.
RispondiEliminasembra che qualcosa si muova nell'ambito abilitazioni:
RispondiEliminahttp://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/634395/
Mi sembrava strano che non si dessero da fare per spendere i soldi del fondo straordinario per le assunzioni (ovvero per lo slittamento di carriera dei ricercatori).
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminadicono vocine ministeriali che le procedure per la selezione dei commissari cominceranno a fine giugno.
RispondiEliminaio non ci credo, ma al MIUR ne sono certi.
del resto erano certi che partiva tutto prestissimo già un anno fa....
sempre voci di funzionari a roma:
RispondiEliminail decreto sui critri è previsto per giugno.
questo fa capire 2 cose:
1. I tempi del decreto sono stati pilotati e non sono stati tempi tecnici
2. Dato che diverse cose hanno giugno come data, nessuna di questi impegni verrà ottemperato
"previsto", non vuol dire niente: al massimo vuol dire "pubblicato"
RispondiEliminadopodiché, l'ANVUR deve ancora fare un lavoro di fino sull'interpretazione bibliometrica
Poi si devono formare le Commissioni
Infine, puoi bandire le abilitazioni
ma nel caso migliore, ovvero supponendo che a fine giugno venga pubblicato il criterio di selezione delle commissioni, e tenendo conto che prima di settembre non si muoverà nulla, secondo voi c'è effettivamente la possibilità di vedere qualche assunto (non abilitato) entro l'anno solare?? Secondo me va tutto all'anno prossimo come diceva Insorgere
RispondiEliminaAssunti entro l'anno solare è fantascienza allo stato puro... E anche gli abilitati slitteranno all'anno prossimo, secondo me.
RispondiElimina@ Renzino
RispondiEliminaEsatta la tua ricostruzione di quanto (davvero non poco) va fatto PRIMA di bandire la prima abilitazione. Ma il ministro ha appena detto a Dalmine e ridetto a Bologna: io BANDISCO la prima abilitazione prima dell'estate (il che, se le parole hanno ancora un significato, vuol dire NON PIU' TARDI DEL 23 GIUGNO, ovvero fra due mesi).
Di che si è trattato: candore irresponsabile da cerebralmente perduto o propaganda più volgare di quella della poverina che l'ha preceduto, con la consapevolezza di vedersi presto e clamorosamente smentito dai fatti? Perché si è lasciato andare a una simile sparata interrompendo sua sponte il silenzio di tomba che era tornato ad avvolgere l'affaire-abilitazione? E' completamente da escludere che, sempre avvolta dal silenzio più totale, l'ANVUR abbia già svolto o quasi il lavoro che indichi come uno dei due enormi adempimenti che devono PRECEDERE il bando? Lo so che pare fantascienza anche solo pensarlo, ma appare difficile anche spiegarsi perché si sarebbe offerto a una simile figuraccia. In fondo fino a prima di queste due dichiarazioni, si trincerava sempre dietro alla formula "partiremo entro l'estate", che ovviamente tutti intendevano come un equivalente di "entro la fine dell'estate, ovvero entro il 21 settembre, ovvero con un po' di fortuna in ottobre", e poteva parere discretamente plausibile. Ma stavolta dice e ripete "PRIMA dell'estate"; chi gliel'ha fatto fare?
voci interne MIUR dicono che entro un paio di settimane l'ANVUR fa uscire le mediane e che entro giugno usciranno i bandi per i commissari in modo da far "partire" l'abilitazione entro l'estate.
RispondiEliminaregà, il miur sta facendo pressioni politiche per velocizzare il processo.
RispondiEliminaquesto vuol dire che il tutto era fermo, ed è evidente che era fermo per ragioni tecniche e per logiche baronali.
secondo me non riusciranno a velocizzare davvero il tutto. cmq stiamo a vedere
Secondo me sta cercando di velocizzare perchè ce stanno le amministrative il 6 e il 20 maggio, e la ggente sta girando li tacchi da ogne partito del tipo che interessa a loro.
RispondiEliminapuò darsi...
RispondiEliminacmq è in arrivo l'ennesima mazzata per i precari.
a breve un aggiornamento
non puoi accennarci nulla, così almeno "migliora" il fine-settimana?
Eliminagia', gradirei anche io...
Eliminatipo che gli assegnisti saranno esclusi dalle abilitazioni?
RispondiEliminaMa dai......e chi l'avrebbe mai detto!!!
nulla del genere.
RispondiEliminala situazione è in evoluzione, appena avremo ricevuto i necessari chiarimenti informeremo tutti
RispondiEliminaDici che stanno confezionando un ddl sulla meritocrazio da presentare al CdM di venerdì prossimo (2 giorni prima del primo turno delle amministrative)?
RispondiElimina@Renzino
RispondiEliminaqueste sono le voci.
e il problema sono i contenuti di quel DDL...
vi aggiorneremo appena ne sapremo di più: dobbiamo fare delle verifiche e una serie di incontri al riguardo.
zio merito! conteniamo le esclamazioni!
RispondiEliminava da sé che tale ddl pare sia una cagata pazzesca, però forse - dico forse - ci si può riuscire a inserire qualcosa di buono.
RispondiEliminaio non ci credo, però ci proviamo
Qualche "beneinformato" dice che ci sarebbe la cancellazione della finta "tenure-track" al contratto RTDb, che così diverrebbe un normale contratto triennale.
RispondiElimina@ renzino
RispondiEliminale tuo fonti sono buone, anche se la storia è più complicata di così.
non è detto che ci riescano, comunque il miur vorrebbe eliminare la tenure track.
noi ovviamente non siamo d'accordo, ma i margini d'azione non sono molti.
chi sono le tue fonti?
@ insorgere
RispondiEliminaLa fonte si è autodichiarata in un Gruppo Facebook, però non mi è chiarissimo (perchè non sono esperto) se citare il contenuto di un post di Facebook sia una violazione di qualche privacy.
Vai pure tu stesso a vedere, nel Gruppo "Consultazione valore legale", in un commento sotto il mio post sul "ddl meritocrazia".
grazie renzino.
RispondiEliminadirei che la tua fonte è attendibile. quanto riferisce è esatto.
il punto vero è che non mi spiego - nonostante i contatti diretti con il MIUR di questi ultimi giorni - perché si sia giunti a decidere di fare marcia indietro sulla tenure track.
intendiamoci, è chiarissimo che così non funziona. però si potrebbe migliorare invece di cancellare....
cancellandola rimane una strada a fondo cieco per i precari, mentre per gli RTI si annunciano promozioni di massa che equivalgono a una grande ope legis mascherata. alla faccia del merito...
"Cancellare", "abolire", et sinonimi, sono la cifra dell'inverno culturale che stiamo passando.
RispondiEliminaIo ho sempre parlato di "cupio dissolvi"...
ci stiamo proprio dissolvendo.
parere personale: se il problema fosse solamente la cancellazione della "finta tenure track" che, come dice il nome è appunto finta, non sarebbe un grande danno per noi precari. Infatti, di che numeri stiamo parlando, ovvero, quanti RTDb sono stati effettivamente banditi? A Pisa ad esempio, ne dovevano bandire una ottantina di cui il 10% di tipo b ed attualmente siamo fermi a quota 11 (in totale).
RispondiEliminaLa situazione è piuttosto chiara.
RispondiEliminaIl punto è che nessun precario può scavalcare nella corsa alle associature un ricercatore incardinato.
La figura del RTD era molto scomoda sia per i bilanci delle facoltà che per le ambizioni degli attuali ricercatori e associati. Al pari però le Università si stanno svuotando di persone che fanno ricerca per davvero.
Ecco allora la magata, cominciamo a bandire gli RTD senza controindicazioni, nessuna possibilità di scavalco, nessun budget da impegnare....
La soluzione era logica, mi meraviglio che ci abbiano messo così tanto tempo per arrivarci. Comunque in base al panorama che mi ero fatto un paio di anni fa, secondo me le brutte notizie non sono ancora finite.
e sulla dichiarazione del ministro che diceva di voler ridurre i vari tipi di contratto ad uno solo? ma scusa a sto punto secondo lui un precario dovrebbe andare avanti a RTDA di 3 anni in 3 anni? questa sarà la nuova forma di contratto preassociatura?
RispondiEliminaa questo punto avranno anche previsto, spero, l'abolizione della sommatoria assegni+RTDA che non deve superare 12 vero?????
RispondiEliminaMa stiamo scherzando? Di 3 in 3 dove si arriva? Senza un sistema, per quanto folle, di progressione da Assegnista a RTDa a RTDb che almeno da il senso della progressione, collassa tutto. Poi ci ritroviamo come la Germania dove dopo anni e anni di precariato la gente deve mollare e andare nelle aziende. Ma con due problemi:
RispondiEliminai) il precariato della ricerca in Ita è clientelare, ci sono pochi fondi e poco trasparenti, i salari sono più bassi credo
ii) le aziende non assumono un ex-ricercatore perchè non sanno che farsene
regà, mi pare abbiate capito i motivi della nostra inquietudine.
RispondiEliminacon il consigliere del ministro abbiamo parlato a lungo, neanche lui sa esattamente cosa fare.
allo studio c'è l'idea di abolire il B, tenere solo A e assegni.
tenete sempre presente una cosa: l'imbuto è stretto.
RispondiEliminail totale del corpo docente non aumenterà, anzi probabilmente diminuirà un po'.
perciò è evidente che dei precari (più tutti i dottorandi) ne entreranno una manciata.
solo una piccola percentuale di quelli che cominceranno un TD potranno entrare come pa.
Ma l'abolizione del B, oltre alla caduta della tenure track, cosa comporterebbe di fatto? Alla fine del contratto A, previo conseguimento dell'abilitazione, una chiamata diretta dal dipartimento? Sempre per i pochi fortunati, ovviamente, s'intende... Il consigliere del ministro ne ha una vaga idea?
RispondiEliminal'A rimarrebbe com'è, al massimo potrebbe diventare un 3 +3.
RispondiEliminaLA CHIAMATA DIRETTA SALTA.
se uno si prende abilitazione, prima, durante o dopo il TD, poi fa concorso per PA e - ragionevolmente - lo perde contro gli RTI.
questo fino a che almeno 18000 su 25000 RTI non saranno passati associati, poi si riapriranno i giochi ma comunque i posti saranno molto pochi.
insomma, al MIUR non frega nulla della condizione della nostra generazione. sta pensando a un sistema nuovo che funzioni per chi comincia adesso il dottorato, e che tutela chi è già dentro (gli RTI).
RispondiEliminanoi siamo morti che camminano
Tutte queste modifiche sarebbero contemplate dal ddl meritocrazia? Non è un eccesso di impegno per un ministro protempore che ha chiarito fin da subito di "non voler toccare la 240"?
RispondiEliminaAncora una domanda: il concorso (da perdere contro RTI) previa abilitazione sarebbe interno al dipartimento, dico bene?
RispondiEliminasi
Eliminache ti devo dire...han cambiato idea....
RispondiEliminache riescano a farlo non è affatto scontato. che riescano a farlo nel ddl meritocrazia nemmeno.
noi ci stiamo muovendo coi partiti per sventare questo pasticcio.
a brevissimo un post specifico che illustri nel dettaglio la situazione, i retroscena e le prospettive
Grazie della vostra infaticabile attività.
RispondiElimina@ mitopap
RispondiEliminagrazie, comunque le prospettive sono nerissime
La ricerca in Europa si concentra in alcune sacche di eccellenza; l'Italia c'entra poco con questo concetto. Avendo avuto per vent'anni il Berlusca, come sarebbe possibile, peraltro?
RispondiElimina@ renzino
RispondiEliminache c'entra questo?
Sto facendo una meta-analisi; è possibile o è vietato?
RispondiEliminafai quel che vuoi.
RispondiEliminami pare che a questo punto possiamo anche metterci a parlare della crisi dell'euro....
E' una crisi di valori, appunto.
RispondiEliminascusate un attimo: già adesso c'è un tacito accordo per cui RTDb non ne bandiscono se all'interno del settore e nel dipartimento c'è un RTI da promuovere. Quindi cosa cambia?
RispondiElimina@popeye
RispondiEliminaper ora di rtdb non se ne bandiscono per il costo in termini di punti organico e per le poco chiare procedure per lo stanziamento dei fondi al momento del bando.
no Lassie, non se ne bandiscono perché non si vuole rompere le scatole agli RTI. Ho sentito io con le mie orecchie (quindi se vuoi credimi) il preside della facoltà dove (ancora per poco) mi trovo a lavorare dire "...se lo faccio mi mangiano vivo"
Elimina@ popey
RispondiEliminaci sono tutti e due i problemi.
cmq questo non è un buon motivo per cancellare la tenure track, si tratta invece di trovare un modo per farla funzionare
su questo hai ragione, non è un buon motivo per togliere la tenure. Ed hai perfettamente ragione anche quando dici che siamo morti che camminano. Ti sbagli solo su una cosa: non siamo morti adesso, lo siamo dal momento in cui abbiamo messo piede nell'aula dove si svolgeva il concorso per l'ammissione al dottorato.
EliminaNon so voi, ma io mi sto mettendo in una prospettiva ventennale, con mantenimento dei rapporti ed attesa di massicci pensionamenti di (attuali) RTI a 20 anni appunto. 20 anni di resistenza (12 in italia + 8 all'estero mantenendo i contatti col "bel paese") sono fattibili. Se esco dall'universita', mi dico, ho piu' garanzie sulla "stabilita' " del mio lavoro? Probabilmente nel mio caso no; e poi ad essere una spina nel fianco (per quanto piccola) degli RTI ci godo troppo. Certo, i rischi sono grossi, lo so bene.
RispondiEliminausako, attento che il governo che ci sarà fra 19 anni non se ne esca con un decreto che impone per i concorsi i 5 anni massimo dalla laurea...
RispondiElimina@ usako
RispondiEliminaognuno fa i suoi calcoli. immagino tu sia abbastanza giovane. io mi sono dottorato 10 anni fa e ora ne ho 37. Non posso aspettare tanto.
o la va o me ne vado io
Se a qualcuno può interessare, parlando con una fonte attendibile del PoliTo ho appreso che i TDB fino al 2013 non verranno bandit perché "hanno paura che entrino e poi escano subito"... Ovvero, non essendo ancora avviata la procedura delle abilitazioni, che i fortunati vincitori di TDB non riescano/possano abilitarsi e debbano quindi essere defenestrati a fine contratto, con spreco di soldi e punti organico.
RispondiEliminaBeh... comunque, che sia a giugno come dice Profumo, o che sia dopo l'estate, 'ste abilitazioni partono senz'altro...
RispondiEliminaRitengo molto più chiaro politicamente il discorso fatto da altri sul blog, per cui c'è un rifiuto dello strumento "tenure-track" via RTDb dall'interno delle Università, in quanto, come già ben chiaro dalla protesta degli "indisponibili", gli attuali RU non vogliono vedersi scavalcati per l'Associatura da questi novizi a sola cagione dello strumento usato, che impone il pressochè certo automatismo dopo 3 anni (tranne rari casi di qualche scelta sbagliata).
certo che se i RTI, dopo aver ottenuto da tremonti i milioni per le chiamate straordinarie, riescono anche ad ottenere l'affossamento della tenure track, dimostrano di essere una lobby più potente dei tassisti.
RispondiEliminaIn effetti. Possono riuscirci solo se anche le alte sfere delle università li appoggiano. Ora è da capire da che parte stanno..
EliminaPerdonatemi.... ma di cosa stiamo ragionando ?
EliminaPerchè le alte sfere dovrebbero appoggiare anonimi precari al posto di coloro i quali UFFICIALMENTE tengono lezioni ed esami al loro posto, curano all'interno e all'esterno del Dipartimento i loro affari personali, ed in alcuni casi gli fanno anche da autista (moglie inclusa) ???
L'accademia (nella sua mediocrità) può tranquillamente sopravvivere senza brillanti precari, non può farlo senza "servili incardinati".
Per cambiare lo stato delle cose c'è bisogno di un terremoto politico vero e proprio... e piano piano ci stiamo arrivando (basta leggere le prime pagine dei giornali di oggi).
concordo pienamente.
EliminaMa siamo ormai lobotomizzati.
Chi ha la forza ormai di una rivolta sociale? Per quanto ordinata? Nessuno.
Chi più ascolterebbe una ordinata rivolta sociale che non combierebbe lo stato di fatto? Nessuno.
(Il giorno dopo tutti tornerebbero a fare il proprio lavoro come se niente fosse accaduto e a ragione, perchè qui c'è da campare per la pagnotta quotidiana).
Il penured trek era già una cosa all'italiana, così lo eliminiamo definitivamente e contribuiamo a togliere qualcosa anche noi, visto che adesso la parola d'ordine è "tagljare", per diminuire le tasse ai prenditori.
RispondiEliminala verità è che siamo stati trascinati in un gioco perverso da professori che per un momento abbiamo stimato. Loro con i loro cazzo di discorsi ingannatori a lezione. Come zecche ci hanno succhiato il sangue per anni per le carriere loro e dei loro amici di ''clan''. Ora con la consapevolezza di essere stati presi per il culo per anni.......
RispondiEliminaCHE SI FA??
per adesso aspettiamo di vedere cosa esce effettivamente dal CdM del 4 p.v.
RispondiEliminaHuge "off topic": Unimi è una delle università più grandi d'Italia penso, e in quanto a fregarsene di regole e leggi sta facendo scuola. Vedi anche recente ri-ri-ri-concorso di Ilaria. Noi ci possiamo anche inventare il sistema migliore del mondo e quelli tanto trovano un modo di raggirarlo. Infatti il problema non sono le regole sbagliate ma le persone che le dovrebbero seguire. A me basterebbe che almeno una volta unimi fosse costretta a rispettare la legge.
RispondiEliminaSe non si riesce a ottenere questo il resto è parecchio aleatorio.
@ Valentina
RispondiEliminaNON è off-topic: è il problema dell'Italja.
Nel resto del mondo l'idea è che se si fanno delle leggi, poi si devono rispettare (e si fanno rispettare).
C'è anche il caso (che tento faticosamente di spiegare) per cui in alcuni sistemi vengono fatte rispettare anche norme non-scritte.
Da noi abbiamo difficoltà a far rispettare le regole scritte: da qui la necessità (1) di abbondare, (2) di chiamare in causa il giudice.
Contrariamente a ciarlatani e giornalistici, non vedo altre vie per, faticosamente, muoversi verso la retta via.
altre vie:
RispondiElimina(3) controlli delle forze dell'ordine.
L'off topic era ironico :)
RispondiElimina3) yes: controlli da parte delle forze dell'ordine.
2) yes: ho fatto ricorso ... ma una volta che i comportamenti sbagliati sono diventati la regola persino i giudici fanno fatica a capire dove sta la ragione ... e abbiamo perso.
Il topic è proprio questo: sto cercando di andare da un altro giudice (CdS) con cui giocarmi un altro terno all'otto. Ma non posso farlo da sola perché ho già dato fondo alle mie risorse e non credo nemmeno che sia giusto che a rimettere le cose al loro posto debba essere tutto sulle spalle di uno o pochi singoli per giunta precari.
1) Non sono d'accordo. Abbondare con le regole scritte crea confusione e costituisce una scusa perfetta per non rispettarne nessuna.
In ogni caso in bocca al lupo per la nuova tenzone giudiziaria.
RispondiEliminaSul tuo commento al mio punto (1) non posso che rilevare, in stile blog, che naturalmente non sono d'accordo con la propagazione di leggende metropolitane: non ne verrà niente all'Italia se non si tornerà a dire pane al pane e vino al vino...
pare che il TDb sia salvo, per ora...
RispondiEliminavicepresidente per vicepresidente,
RispondiEliminapare che il TDb sia insorgere, per ora...
hahahha
RispondiEliminache simpatico umorista
parliamoci chiaro dai, ci hanno preso per il culo e basta. Non esiste nessun altro ambito lavorativo in cui si chieda ad un giovane di investire 10 15 anni della propria esistenza .......per un cazzo di niente...... e' una follia, ed ancora più folle e vedere che a nessuno di noi sia ancora venuto in mente di risolvere la questione con un "kalasnikov".
RispondiEliminaPenso ai dottorandi morti a Catania e mi vengo i brividi.
http://www.zic.it/universita-salute-a-rischio-per-i-ricercatori-di-chimica/
RispondiEliminaparlando di precariato sarebbe giusto anche sottolineare certi aspetti e tutelare i sogetti che operano in certe strutture, per evitare che oltre al futuro professionale venga fottuta anche la salute.
Strada facendo di Baglioni sembra scritta da un assegnista agée:
RispondiEliminaio ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi
insieme con l'anima smaniosa A CHIEDERE DI UN POSTO CHE NON C'è...
io che ho sognato sopra un TRENO CHE NON è PARTITO MAI e ho corso in mezzo ai prati bianchi di luna per STRAPPARE ANCORA UN GIORNO ALLA MIA INGENUITà e GIOVANE E INVECCHIATO mi son detto tu vedrai vedrai vedrai....
ma che cos'è che ci fa andare avanti e dire che
non è finita...
@ siberia
RispondiEliminache non sappiamo fare altro?
Già è triste ma è vero, non sappiamo fare altro. Ma chi ci sta sopra, che spesso riesce a stento ad aprire un file .doc o a strutturare un power point?
RispondiEliminaE soprattutto quale sistema malato può investire in esseri inutilizzabili nel mondo reale quali potremmo essere noi?
@insorgere
RispondiEliminaper fortuna io ho una laurea spendibile anche altrove e a pezzi e bocconi ho fatto anche un po' di pratica...però certe volte guardando chi è dentro l'accademia (alcune sono capre integrali)mi dico:"ma non è possibile che lui sia un ricercatore/professore e io debba rinunciare!!!!" è il mondo a rovescio!!!
no, è solo l'italia. e noi veniamo dopo tutti...dopo i taxisti, dopo i pensionati, dopo i camionisti...
RispondiEliminasolo perché per deformazione professionale non siamo capaci di incazzarci come dio comanda
RispondiEliminasi valentina, hai ragione.
RispondiEliminaavremmo dovuto scendere in piazza armati di spranghe tanto tempo fa...
ora dovremmo usare delle spranghe virtuali ... ma anche se siamo tanti siamo disorganizzati, troppo mansueti (ragionevoli e diplomatici) e soprattutto singolarmente troppo vulnerabili
RispondiEliminatutto vero.
RispondiEliminaperò cambiare si può.
adesso stiamo puntando tutto sul tentativo di allargare le maglie in modo che qualcuno di noi prima o poi passi dall'altra parte
RispondiEliminadovremmo puntare invece a fare concorrenza feroce alle università (monopolio elitario antidemocratico)
soprattutto sulla ricerca (che si tengano l'insegnamento)
Ecco, a me invece questa concezione dell'università sempre più incentrata sulla ricerca e sempre meno sull'insegnamento (e quindi anche l'eccessiva enfasi data alla bibliometria rispetto ad altri aspetti nella valutazione) non piace per nulla.
EliminaL'università non è il CNR, e quindi la didattica secondo me deve essere il suo interesse principale, senza ovviamente trascurare la ricerca che è quasi altrettanto importante.
Io per esempio ho passato una dozzina di anni della mia vita a fare il ricercatore precario con la speranza di diventare prima o poi un professore, per poter un giorno insegnare ciò che avrò appreso dalla mia esperienza di ricercatore e dai miei studi, non per fare il ricercatore (precario o meno) per tutta la vita.
Infatti in Università dovrebbero proprio insegnare.... e dovrebbero dare più importanza alle capacità di insegnamento (visto che al 70% un buon ricercatore fa schifo come insegnante) e di pessimi prof ce ne sono a bizzeffe ... e la ricerca andrebbe fatta anche in altri posti, non solo al CNR (che se non sbaglio è un fratellino minore dell'università).
Elimina... = alternative = concorrenza = minore vulnerabilità e ricattabilità dei precari
Non era meglio per te farti 12 anni come ricercatore assunto in un istituto di ricerca esterno all'università? Magari senza troppe speranze di diventare prof.
ora l'unica alternativa è fuggire all'estero... dove siamo (molto) meglio pagati e tutelati, ma precari cmq
Valentina, tanto per capirci: secondo te l'Uni dovrebbe SOLO insegnare e lasciare la ricerca ad altri (vedi CNR)?
RispondiEliminaNo, l'Uni deve fare anche ricerca, ma non dovrebbe essere la sua priorità tanto meno a scapito dell'insegnamento.
RispondiEliminaTanto per capirci io in università mi sono dovuta studiare tutto da sola sui testi, a parte un corso di fluidodinamica (che ho amato molto) ... perché per tutti questi brillanti geni del sapere l'insegnamento è una rottura di c...ni e vedono gli studenti come delle capre che non capiscono nulla ...
A nessuno dei prof è mai venuto in mente di essere una capra come insegnate?
Inoltre l'università deve preparare al lavoro e non a diventare degli accademici ... La gente fa la fila per andare ad Harvard perché poi ha la strada spianata nel mondo del lavoro e si trova la fila di offerte di lavoro....
Se ti laurei all'Università di Milano poi trovi la fila di calci nel c..lo ... cosa che vale per quasi tutte le università italiane.... aaaa però potresti essere un eccellete ricercatore disoccupato o precario, eccellentissimo però!
... ma ora vogliamo valutare le università solo sulla ricerca! (ovvero sulla capacità dell'università di sfornare disoccupati precari frustrati, Grande idea!)
Ha ragione Maccagno, è sbagliato.
E' assurdo e malato che l'università sia l'unico (o quasi) impiego possibile per un ricercatore.
RispondiEliminaQuesto genera il ricatto che subiamo tutti i giorni. Anche gli strutturati subiscono lo stesso ricatto.
O ti adegui (= ti pieghi a 90) al "sistema" così com'è oppure sei fuori (o non fai carriera).
Perché invece di sforzarsi tanto per far parte di quel sistema non ci si sforza ANCHE per dare vita a un'alternativa?
serve solo un pochino di cattiveria.
RispondiEliminaPoi c'era da spingere un pò sulle stabilizzazioni ma questo è un argomento tabu per default....
e poi all'estero che ci vadano gli strutturati che non producono da n anni
RispondiElimina@ganjalf e chi se li piglia? Mi viene da ridere quando "l'estero" viene visto come una sorta di discarica. All'estero ci sono senz'altro più opportunità ma c'è comunque competizione feroce e precariato...
RispondiEliminaestero: competizione feroce, tanto precariato di sicuro, tante alternative (qui ci sono molti istituti dove si fa ricerca, persino i musei hanno i loro ricercatori e bravi parecchio, competitivi!), ma soprattutto soldi adeguati ... insomma qui non devo portarmi la carta igienica da casa come dovevo fare in unimi, e non mi devo risicare le conferenze ...
RispondiEliminaD'altra parte qui i colleghi permanenti si devono sbattere parecchio per non essere licenziati ... come succede nei posti sani quando non si fa una cippa!
Perché non si chiede che gli strutturati vengano licenziati quando non lavorano abbastanza?
Immagino che questo sia un tabù tutto italiano.
perché chi dovrebbe decidere il licenziamento è a sua volta uno strutturato
Eliminagià!
EliminaE non c'è nessuno proveniente da realtà alternative (non solo italiane) in grado di farlo? Per me è una balla.
Qui abbiamo appena subito una massiccia valutazione (non solo sulla ricerca) e il team giudicante era formato da 5 scienziati internazionali (tra cui un'italiano!). La valutazione non è stata richiesta dallo stato ma dalla dirigenza universitaria stessa che vuole liberarsi di pesi morti e mele marce per essere più competitiva.
Diciamo piuttosto che l'elite universitaria monopolista e autoreferenziale italiana non accetta di farsi giudicare da nessuno ... e tutti gli altri glielo permettono!
Ciao Valentina, abbiamo appena partecipato ad una valutazione simile. Per curiosità, in che università lavori? Per quanto riguarda la possibilità di licenziare gli strutturati io sono perfettamente d'accordo, ma vedi quello che succede in Italia per l'articolo 18? Per proposte del genere scoppierebbe la rivoluzione.
EliminaCiao Valentina, abbiamo appena partecipato ad una valutazione simile. Per curiosità, in che università lavori? Per quanto riguarda la possibilità di licenziare gli strutturati io sono perfettamente d'accordo, ma vedi quello che succede in Italia per l'articolo 18? Per proposte del genere scoppierebbe la rivoluzione.
EliminaCi sono news sul 'parto' del CdM di oggi?
RispondiEliminain quanto al saper professare....credo che i prof che lo sanno fare sul serio si contano sulle dita di un piede.
RispondiEliminaps:in giro ci sono prof. che fanno scappare dottorandi e studenti a gambe levate, giusto per la capacità di trasmettere le proprie frustrazioni malate piuttosto che la passione per la loro materia e le tematiche di ricerca!!!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Elimina