DIPARTIMENTO PER L'UNIVERSITÀ, L'ALTA FORMAZIONE ARTISTICA, MUSICALE E COREUTICA E
PER LA RICERCA
DIREZIONE GENERALE PER L'UNIVERSITÀ, LO STUDENTE E IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO
Al Rettore
Al Direttore Amministrativo
Università ed Istituzioni Universitarie
LORO SEDI
p.c.
CRUI
CUN
Oggetto: Legge 30 dicembre 2010, n. 240 - applicazione artt. 18, 22, 24 e 29.
Facendo seguito ai quesiti pervenuti in relazione all'applicazione delle disposizioni in oggetto, ferma
restando l'autonomia degli Atenei, si precisa quanto segue.
Le procedure di chiamata dei professori previste dall'art. 18 della legge 30 dicembre 2010, n. 240,
possono essere bandite, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di programmazione e reclutamento del
personale, non appena gli Atenei avranno emanato il Regolamento di cui al comma 1 del medesimo articolo.
Le proposte di nomina per chiamata diretta o per chiara fama continuano ad essere disciplinate dall'art.
1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230, e successive modificazioni, e si applicano alle posizioni
accademiche previste dalla legge n. 240 del 2010: professori ordinari ed associati nonché ricercatori di cui
all'art. 24, comma 3, lett. a) e b). Ciò in quanto le disposizioni di cui all'art. 1, comma 9, della legge n. 230 del
2005, devono essere lette in combinato disposto con l'art. 29 della legge di riforma, ai sensi del quale a
decorrere dall'entrata in vigore della stessa possono essere avviate esclusivamente le procedure, previste dal
Titolo III della legge, per la copertura di posti professore ordinario e associato e di ricercatore a tempo
determinato.
Nulla osta a che gli Atenei bandiscano assegni di ricerca ai sensi delle nuove disposizioni di legge
applicando l'importo minimo previsto dal DM 9 marzo 2011, n. 102, in corso di registrazione. In merito alle
modalità di rinnovo degli assegni banditi prima dell'entrata in vigore della legge n. 240 del 2010, si rinvia alla
nota prot. n. 583 del 8 aprile u.s. trasmessa dall'Ufficio III di questa Direzione Generale.
I contratti in scadenza stipulati ai sensi dell'art. 1, comma 14, della legge n. 230 del 2005 possono
essere rinnovati nei limiti di quanto previsto dai contratti stessi. A tale proposito si rammenta che con coloro
che hanno usufruito per almeno tre anni dei contratti in parola possono essere altresì stipulati i contratti di cui
all'art. 24, comma 3, lettera b), della legge n. 240 del 2010, e che, a tale scopo, la durata dei contratti di cui
all'art. 1, comma 14, della legge n. 230 del 2005, può essere cumulata con i periodi di attività svolti nell'ambito
di assegni di ricerca, ai sensi dell'art. 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, di borse
post-dottorato ex art. 4 della legge 30 novembre 1989, n. 398, ovvero di analoghi contratti, assegni e borse
conferiti da atenei stranieri.
Si richiama inoltre l'attenzione sulle modifiche apportate dall'art. 29, comma 10, della legge in oggetto
alla disciplina dei trasferimenti di cui all'art. 3 della legge 3 luglio 1998, n. 210, a seguito delle quali, a far data
dal 29 gennaio 2011, è possibile bandire procedure di trasferimento esclusivamente con riferimento ai
ricercatori universitari a tempo indeterminato; per i professori di prima e seconda fascia le procedure di
trasferimento sono assorbite da quanto disposto dall'art. 18, comma 1, lettera b), della legge n. 240 del 2010.
Infine, coerentemente con la ratio ispiratrice della riforma universitaria, si invita a dare la massima
pubblicità alle procedure di selezione e di reclutamento sopra richiamate, anche mediante la pubblicazione dei
bandi in Gazzetta Ufficiale.
Si ringrazia per l'attenzione.
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Marco Tomasi
LA NOTA è DATA 20 APRILE
RispondiEliminae cosa vuol dire?
RispondiElimina@ Anonimo
RispondiEliminaMi pare significhi che:
- si possono fare chiamate dirette (stranieri, italiani all'estero, italiani rientrati), in linea con la 230/2005, ma ovviamente sulle posizioni previste dalla nuova normativa;
- si possono rinnovare i contratti dei ricercatori a tempo determinato banditi ai sensi della 230/2005 e ancora in essere;
- chi è titolare di tali contratti può conteggiarli, assieme ad assegni e postdoc, per tentare di accedere direttamente alle posizioni da ricercatore di tipo b della nuova legge;
- il trasferimento è possibile per i soli ricercatori a tempo indeterminato; per le altre fasce, il trasferimento, se non capisco male, è riassorbito nei meccanismi della chiamata.
http://www.cun.it/media/112168/mo_2011_04_19.pdf
RispondiEliminail cun "ha riavviato" il lavoro sulla definizione dei criteri per l'abilitazione....campa cavallo...
Quella mozione CUN, spedita personalmente alla ministra, significa: noi ci stiamo lavorando già da tempo (so per certo che è così) anche perché non è detto che confermiamo in toto i requisiti minimi che indicammo nel documento di due anni fa, ma tu ministra non ci hai ancora detto una parola in proposito, soprattutto non ci hai mai chiesto di lavorarci; tuttavia, siccome non si vede chi cavolo altro da noi possa e debba produrre quel decreto fondamentale (e non a caso, nel suo parere sul regolamento, il CdS ha invitato la ministra ad attivare in tal senso il CUN), noi ti avvertiamo che, nonostante tu taccia imperterrita, siamo al lavoro.
RispondiEliminaInsomma, mi sembra decisamente che in torto sia la ministra. E comunque, visto che si sta comportando come si sta comportando, ci sono solo due possibilità: o, tanto per cambiare, vuole allungare il brodo e mente quando dichiara che è determinatissima a far partire la prima abilitazione regolarmente a ottobre 11, o s'è messa in testa di far scrivere i requisiti minimi per le 14 aree chissà a chi, forse a Schiesaro, forse a un manipolo di ministeriali, forse al droghiere di piazzale Kennedy, forse a se stessa (che sarebbe all'incirca lo stesso). Ma poiché la seconda appare francamente troppo inverosimile...
@ ugo
RispondiEliminal'interpretazione è perfetta.
non concordo invece sulle conclusioni.
a me risulta che vogliano sentire il cun, ma che in sostanza vogliano provvedere in autonomia....
@ insorgere
RispondiEliminaAttendiamoci dunque ogni possibile elemento di incostituzionalità-illegalità.
L'intento di bypassare almeno in parte il CUN in effetti traspare. Ma che vuol dire il tuo "in autonomia"? Hanno un esperto per ciascuna delle 14 aree, un esperto che non è docente universitario, o invece un esperto che è docente universitario ma non è uno dei circa sessanta membri del CUN e che quindi si prenderebbe una sorta di rivincita sui colleghi che diversamente da lui sono entrati a far parte del CUN?
A parte gli scherzi, dovrebbe essere assolutamente escluso che diano l'ultima parola a funzionari del MIUR, tutte figure scientificamente nulle, o a Schiesaro, che al più, in quanto latinista, potrebbe esprimersi sull'area 10. E su che cosa al più potrebbe esprimersi la ministra in persona, è meglio che non mi esprima...
come tecnicamente intenda procedere non lo so.
RispondiEliminaso che lì batte il cuore della riforma e non sembrano intenzionati a lasciare che sia il cun a impiantare il cuore nuovo del sistema di reclutamento.
un documento cun inemendabile non e' neppure nel nostro interesse come APRI. Noi potremmo entrare in gioco proprio nella fase di limatura da parte del MIUR
RispondiEliminaallora stiamo proprio a posto, documento non cun, ma vostro e della ministra...
RispondiEliminac'è pure l'ANVUR che ha il dovere di dire la sua sui criteri scientifici di abilitazione, visto che poi dovrà occuparsi della valutazione ex post degli abilitati stessi.
RispondiEliminacriteri di abilitazione e criteri di valutazione ex post non possono essere disgiunti, ci dev'essere una visione comune.
@ siamo finiti
RispondiEliminadai, mi hai sfinito.
non provocare inutilmente.
in ogni caso limitare il potere discrezionale del cun non è sbagliato. quell'organismo è parte del problema...
addirittura poi "incostituzionalita'-illegalita'"... il cun e' organo consultivo, non legislativo o mi sbaglio? E' plausibile che il documento contenente l'impianto principale venga dal CUN ma cio' non significa che se poi ci si lavori sopra si commetta un atto incostituzionale, illegale. Vi sono altri organimi che potrebbero/dovrebbero dir la loro. Come untenured faceva notare, ANVUR dovrebbe essere tra questi.
RispondiEliminasarebbe ora di smettere di qualificare illegale o addirittura incostituzionale ciò che non ci piace. suvvia, siamo seri...
RispondiEliminaIl governo e il paese sono in mano a un criminale e, come diceva già Aristotele, da un cinghiale vengono cinghiali.
RispondiEliminaIl CUN è parte del problema. Invece la ministra è tanto buona e brava, lei
@ Ugo,
RispondiEliminasi va bene, non ti paice il Ministro (che si declina al maschile). Neppure a me, confesso. Ora dove sta l'illegalita' e l'incostituzionalita'? E perche' dovremmo prenderci il parere del CUN (cioe' dell'assemblea dei baroni) cosi' come viene, viene?
Il CUN e' un'organo consultivo, ci mancherebbe si pettesse a scriver leggi inemendabili. Su questioni cosi' tecniche, piu' che fiducia nelle capacita' del Ministro (che non ho), confido che il testo del CUN passi attraverso altri pareri, quello di ANVUR, quello degli esperti del ministero etc... in tale fase, spero che anche le associazioni dei precari possano far pervenire la loro opinione al MIUR e magari essere direttamente consultati dai consulenti del MIUR.
Io personalmente mi fido molto più del CUN che della ministra attuale, tutte le voci critiche vi avranno pure sfinito, ma questo è IL problema dell'atteggiamento di molti qui dentro negli ultimi due anni...
RispondiEliminaIl CUN peraltro non è la CRUI e ha protestato, nonostante il dubbio profilo del suo presidente e di sua figlia, quando c'era da farlo
ribadisco che - a mio avviso - il cun è parte del problema.
RispondiEliminanon rappresenta certo gli accademici migliori, i più produttivi, i più rinomati a livello internazionale....e perché delegare il cuore della riforma a un ente così?
diranno la loro, come è giusto che sia. ma molto meglio che non siano loro a decidere.
ve lo siete già dimenticati l'orrido schema cun sull'abiltazione? quello con l'asticella tanto bassa che non bisognava superarla di slancio, bastava stare attenti a non inciampare...
ah, va da sé che non nutro alcuna stima per il ministro.
RispondiEliminama tanto non è lei che si occuperà di queste cose
il CUN è lo specchio dell'università italiana di oggi.
RispondiEliminaCi piace questa università? Direi di no, anzi, ci fa schifo.
Direi che sulla lavagna il CUN lo mettiamo tra i cattivi...
lassie e chi metteresti fra i buoni?
RispondiEliminaIl mio amico Tommaso assistant professor a Buffalo cui è stato proposto di tornare in italia al Politecnico con un RTD Moratti di un anno?
RispondiEliminaCredo stia ancora ridendo... ( o piangendo...)
beh Melodia è uno bravo, ma dubito ke possa influenzare il tema in oggetto......Intendevo chi metteresti fra i buoni fra quelli che possono avere un parere...
RispondiEliminaIL CUN E' L'ASSEMBLEA DEI BARONI E DEI BARONCINI (I RTI). QUINDI E' IL NEMICO DA COMBATTERE SENZA PIETA'.
RispondiEliminaMEGLIO IL MINISTRO CHE, PER MOTIVI POLITICI, PUO' ANCORA FARE DELLE SCELTE PER NOI CONVENIENTI.
anonimo, cortesemente, metti una firmetta ai tuoi commenti?
RispondiEliminae perché, un ricercatore non può avere un "parere"?
Fossi stata nel ministro, se avessi avuto davvero intenzione di riformare il sistema universitario ritenendolo marcio, avrei assunto come consulenti ricercatori meritevoli magari emigrati o ancora precari, non certo ordinari che su quel sistema che io ritengo marcio hanno campato e fatto la loro fortuna, non credi?
@ lassie
RispondiEliminanick: Gorillaz
tu vivi nel mondo dei sogni. Nessun ministro chiederà pareri "seri" a persone diverse dagli ordinari. E' per questo che occorre allearsi con loro per mettere da parte i RTI a vita.
PNR - Piano nazionale di rovina
RispondiEliminaConosciamo tutti la storia della rana gettata in una pentola d’acqua bollente: essa salta via dalla pentola e si salva; ma se la
stessa rana viene infilata in una pentola d’acqua fredda e si accende il fuoco sotto la pentola, essa lentamente e senza accorgersene
subirà l’aumento della temperatura e quando si renderà conto di essere bollita sarà troppo tardi. Così sta succedendo con la scuola e
con l’università e la ricerca italiane, messe nelle mani di «bollitori» particolarmente esperti: il ministro Gelmini e il suo referente e
responsabile, il ministro Tremonti.
L’ultima prova l’abbiamo avuta con la presentazione del Programma nazionale di riforma (PNR) che offre al lettore, alla
pag. 61, una preoccupante tabella nella quale si valuta l’impatto finanziario delle misure del PNR. Alla voce “capitale umano e
innovazione” (il che è come dire scuola, università, ricerca) si legge di «minori spese» per 4 miliardi e 561 milioni per ogni anno
che va dal 2012 al 2014. In totale, 13 miliardi 683 milioni in tre anni che, a valori correnti, è quanto ricevette l’Italia col Piano
Marshall dal 1948 al 1952. Economie di spesa che comprendono quelle già previste fino al 2013 (i tagli annunciati nel 2008 a scuola
e università), mentre la novità è la «minore spesa» per il 2014.
Non vogliamo essere maliziosi, aspettiamo di vedere i dati disaggregati per settore; può essere che queste minori spese
siano tutte concentrate nelle spese di cancelleria, oppure rappresentino minori finanziamenti a scuole e università private, ma di certo
parlare di minori spese per il capitale umano e l’innovazione può voler dire tutto ma di certo non significa «maggiori investimenti»
e neppure «mantenimento del finanziamento previsto». L’espressione «Minori spese» significa, da che mondo e mondo e da quando
Fra’ Luca Pacioli inventò la partita doppia nel 1494, risparmi sulle spese, e i risparmi sulle spese correnti si ottengono tagliando tutto
il possibile. Minori spese sono tagli sulla spesa preventivata.
Ora, per la scuola, la ricerca e l’università in particolare riesce difficile dire dove si possa tagliare ulteriormente: le
retribuzioni dei docenti sono bloccate in maniera indiscriminata - senza distinguere tra il super stipendio del rettore e il micro
stipendio del ricercatore appena assunto - fino al 2013, senza alcun avanzamento di carriera e senza neppure l’adeguamento
automatico ISTAT; il Fondo di Finanziamento ordinario dell’Università è all’osso, con un 2012 che si annuncia essere l’anno
del collasso economico del sistema unievrsitario pubblico; gli enti pubblici di ricerca sono stati depredati delle risorse che oggi
vengono ripresentate sotto forma di Piano Nazionale di Ricerca (1,4 miliardi) per premiare alcuni enti soltanto responsabili
di (udite, udite) ben 14 (!) progetti bandiera, lasciando il grosso degli enti nelle sabbie mobili del dissesto finanziario e
nell’incertezza sul futuro.
Il ministro Gelmini può anche proclamare a Ballarò (ieri sera, 19 aprile 2011) che «se ci fossero nuovi tagli Tremonti
me l’avrebbe detto» ma non si rende conto che in tal modo sottolinea solo due cose: la prima è che è Tremonti a dirigere la barca
del Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, non lei; la seconda è che la sua conoscenza del sistema scolastico
e universitario è superficiale ed epidermica. Risultato: il sistema è in sofferenza, sottoposto a tensioni incredibili, vituperato e
denigrato anche da chi dovrebbe difenderlo e proteggere la sua fondamentale funzione.
Il Piano Nazionale di Riforma è in realtà un piano nazionale di Rovina. Il ministro Gelmini, se avesse un minimo di dignità
e di senso della sua missione (che è quella di sostenere e valorizzare la funzione di scuola e università), dovrebbe dimettersi oggi
stesso.
R29A
R29A ... cioè l'associazione dei RTI ... devo aggiungere altro!
RispondiEliminaIl sistema degli Enti Pubblici di Ricerca costituisce un settore di assoluta rilevanza per la ricerca nazionale, per come essa è congegnata...
RispondiEliminahttp://cronaca.anvur.it/2011/04/la-ricerca-dellente.html
a quanto pare è una delle ultime communicazioni di Tomasi, sostituito dal dir. amministrativo di udine
RispondiEliminacmq lasciare discrezionalità alla ministro è controproducente: meglio un insieme di criteri concenrtati fra CUN e Anvur, sentite le accademie e le associazioni scientifiche.
Parlo di cose possibili
@ma di che state a parla'
RispondiEliminaPNR, pag61, tabella?
Ma di che stai a parla'?
La storia della rana bollita omette sempre un particolare: nell'esperimento originale la rana era decerebrata.
RispondiEliminaSe invece la volete prendere come "parabola" allora preferisco quella del gatto imburrato che non cade mai a terra...
secondo voi c'è niente di male se i segretari di ateneo rivelano il numero di domande ad un bando di concorso per ricercatore? ed eventualmente i nomi? qualcuno potrebbe avere qualcosa da ridire? lo può sapere solo il membro interno o chiunque (altri prof., candidati...). Ovviamente non intendo le rivelazioni sottobanco de soliti fufigni degli ordinari. Intendo, è legale o no?
RispondiElimina@ Siberia,
RispondiEliminaalcuni atenei, come l'UNICAL, riportano queste informazioni sui siti web. Non riportano i nomi, credo per ragioni di privacy, ma riportano il numero di domante pervenute e le prime sei lettere dei codici fiscali di ciascun candidato.
Quindi e' legale.
@ siberia
RispondiEliminail numero si puo' chiedere agli uffici anche per telefono anche prima che venga formata la commissione.
i nomi si possono chiedere soltanto dopo che e' stata nominata in GU la commissione per l'eventuale ricusazione dei commissari e DEVONO essere forniti su richiesta scritta dei candidati al concorso.
il Polito pubblica i nomi dei candidati sul sito da diversi anni.
E ve ne dico un'altra: il numero dei candidati e' pubblicato nel sito miur, nel momento in cui sono stabilite le commissioni (reclutamento -> commissioni).
RispondiEliminaMa di che state a parla'....
Padova mette l'elenco con anche le date di nascita.
RispondiEliminama che domanda è questa?
ma il sito del forum di Apri è impallato?
RispondiEliminacolpa dell'incendio di Aruba
RispondiEliminaCasistica infinita ha detto:
RispondiElimina...e il sito di Uni-Canicattì-di-sotto mette pure il referto delle analisi delle urine dei singoli candidati...
P.S. Ma poi perché l'argomento vi appassiona tanto?
Incendio Aruba?
RispondiEliminaQualche fascista mi ha voluto danneggiare!
La posta è fuori gioco da stanotte...
Grazie a tutti quelli che hanno voluto rispondermi. Scusate se la domanda sembrava banalotta ma ho un ordinario veramente imbarazzante/inutile/politicamente zero (non sono io la candidata prescelta ma lo faccio comunque, tante volte quella prima trovasse traffico....)che credeva di non poter chiedereneanche il num.delle domande prima della formazione dlle commissioni...
RispondiEliminaTomasi se ne va domani, c'è il concorso per il posto di Direttore Generale (solo per interni). Mandare curriculum entro 2 maggio.
RispondiEliminasull'applicazione della riforma...interrogazione parlamentare e risposta del ministro
RispondiEliminahttp://leg16.camera.it/412?idSeduta=0463&resoconto=stenografico&tit=00050&fase=00020
Ciao a Tutti,
RispondiEliminavi volevo porre il seguente quesito.
Se un commissario viene sorteggiato come membro di una commissione nei concorsi della seconda sessione del 2010 può essere membro designato in un altra commissione nella stessa sessione? I concorsi si svolgono in due Univcersità diverse.
Ciao,
Pasquale
La ministra parla di sei mesi dall'approvazione della riforma per concludere l'iter dei regolamenti. Quindi dovrebbero finire entro luglio...mah, lo voglio proprio vedere
RispondiEliminaAddendum alla precedente
RispondiEliminascusatemi sono stato forse poco chiaro...
Se X è stato sorteggiato per far parte della commissione che si terrà nell'Università Y può essere membro nominato in un concorso nelal stessa sessione che si svolgerà presso l'Università Y?
Ciao e Grazie ancora!!!
@ pasquale
RispondiEliminacredo proprio che possa
circola bozza di regolamento sui criteri di valutazione per concorsi rtd.
RispondiEliminail cun si è già espresso chiedendo piccole modifiche formali (vedere sito cun).
la cosa triste e ridicola è che il testo riproduce esattamente il decreto sui criteri di valutazione per i concorsi da rti....
Tutti coloro che si interessano di politica, o anche solo di attualità, e seguono il dibattito pubblico in tema di istruzione, hanno certamente sentito parlare dei test PISA, che da alcuni anni sono proposti a campioni statisticamente significativi di studenti quindicenni in diversi Paesi del mondo.
RispondiEliminaNon tutti sanno, però, che anche per l’istruzione universitaria si sta cucinando...
http://cronaca.anvur.it/2011/05/luniversita-di-pisa.html
Insorgere hai il link della bozza di regolamento sui criteri di valutazione per concorsi RTD? Sul sito del CUN non ho trovato nulla
RispondiEliminasi, ho la bozza. è identica al decreto sui criteri di valutazione per rti.
RispondiEliminasul sito del cun trovi una mozione in cui si propongono piccole integrazioni/modifiche
Qualcuno sarebbe così gentile da chiarirmi l'art. 24, comma 3, lettera b) della legge n. 240 del 2010?
RispondiEliminaSignifica forse che se una persona ha usufruito di un assegno di ricerca per tre anni potrebbe diventare ricercatore a tempo determinato per un solo triennio? E nel qual caso, chi ha svolto attività in qualità di assegnista per tre anni è forse privilegiato rispetto a chi non ha avuto assegni di ricerca?
Attendo speranzosa chiarimenti e/o delucidazioni.
Grazie per l'attenzione.
@ guenevere
RispondiEliminariporto il testo della legge e poi sotto ti risopndo.
I contratti hanno le seguenti tipologie:
a) contratti di durata triennale proroga- bili per soli due anni, per una sola volta, pre- via positiva valutazione delle attivita` didatti- che e di ricerca svolte, effettuata sulla base dimodalita`,criterieparametridefiniticon decreto del Ministro; i predetti contratti pos- sono essere stipulati con il medesimo sog- getto anche in sedi diverse;
b) contratti triennali non rinnovabili, ri- servati a candidati che hanno usufruito dei contratti di cui alla lettera a), ovvero, per al- meno tre anni anche non consecutivi, di as- segni di ricerca ai sensi dell’articolo 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, o di borse post-dottorato ai sensi dell’articolo 4 della legge 30 novembre 1989, n. 398, ovvero di analoghi contratti, assegni o borse in atenei stranieri.
tradotto vuol dire questo:
1. ci sono due tipi di posti da ricercatore a tempo determinato: il tipo a e il tipo b.
2. il tipo a è di tre anni, eventualmente rinnovabile per due. il tipo b è di tre anni, al termine dei quali se si prende abilitazione nazionale e si passa verifica locale si diventa associati
3. al tipo b. può concorrere chi abbia avuto tre anni di assegno, post-doc o contratti analoghi secondo il vecchio ordinamento. ovvero senza quei tre anni al tipo b non si può accedere e dunque chi oggi non ha già alle spalle tre anni di assegno deve PER FORZA passare dal tipo a e poi fare il tipo b.
chiaro?
@ insorgere
RispondiEliminaChiarissimo! Grazie! Visto che sei stato così gentile e rapido nel rispondermi, mi sapresti dire se il contratto di tipo b (triennale non rinnovabile) viene bandito con commissione interna alla facoltà oppure segue l'iter normale della formazione delle commissioni per estrazione a livello nazionale?
Grazie ancora.
scusate, ma perché non vi documentate prima di fare domande al povero Insorgere? Siete più fastidosi dei troll, che almeno in quanto tali prendono sul serio il blog. Voi invece scambiate il blog per un centro assistenza.
RispondiElimina@ guenevere
RispondiEliminanon ci saranno più concorsi con sorteggi nazionali.
@ gennaro
RispondiEliminaquesto blog serve anche a condividere informazioni, non ci trovo nulla di male.
cmq è vero che spesso basterebbe leggere il testo della legge per evitare di far domande
@ insorgere
RispondiEliminaGrazie infinite per tutti i chiarimenti e scusami se ti ho fatto perdere tempo.
@ guenevere
RispondiEliminanon mi hai fatto perdere tempo
@italiano all'estero
RispondiEliminaCiao a tutti, ho finito da qualche mese il dottorato e ho appena cominciato un post-doc in Svezia, se riesco a rimanere 3 anni all'estero poi posso partecipare ai concorsi di ricercatore con tenure track o devo fare prima sempre tre anni di tipo A?
grazie in anticipo
si, dovresti poter fare il tenure-track
RispondiEliminava detto però che la legge è scritta col culo. si parla di "analoghi contratti" all'estero. legittimamente ci si può chiedere analoghi de che? come si determina tale analogia?
RispondiElimina@ Gaetano, se hai un contratto presso un "ateneo" non ci sono problemi... se lavori per un laboratorio/agenzia/EPR diversa da una universita' (come purtroppo il mio caso), bisogna sperare in delle direttive che interpretino la legge in senso "largo".
RispondiEliminahttp://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2011/05/04SIU3097.PDF
RispondiEliminatutto ver...
temo che in questa fase di transizione sara' come nell'articolo. Per questo la nostra unica speranza dovrebbe essere porre paletti alti per i criteri abilitativi ed anche requisiti minimi negli ultimi 5 anni. Tuttavia il timore e' che se in una struttura molti RTI non ricevessero l'abilitazione perche' hanno prodotto poco di recente, questo non necessariamente si tradurrebbe in risorse per i giovani ma probabilmente in minor fondi per la struttura.
RispondiElimina@ salvo
RispondiEliminaesatto.
purtroppo è avvenuto quello che paventavamo: si prepara una sostanziale ope legis che promuoverà la stragrande maggioranza degli rti
e questo si era capito da tempo: ma ci stanno veramente i fondi per promuovere tanti RTI?
RispondiEliminaA quel punto qualcuno dira` che ci sono gia` troppi abilitati, che il sistema non puo` assorbirli tutti e che e` meglio bloccare tutto finche` non scadono le prime abilitazioni. Esattamente com'e` andata con le SSIS
RispondiElimina@ Michele,
RispondiEliminanon credo si blocchera' nulla, le abilitazioni non sono idoneita'. Sono diritti a partecipare ad un concorso. Il fatto e' che conviene (e questo e' un discorso a parte) promuovere gli RTI invece che bandire per nuove assunzioni, quindi il problema non e' dell'abilitazione in se ma del fatto che gli RTI faranno da tappo. L'unica speranza per pochi e' aggrapparsi alle "quote".
@ Salvo
RispondiEliminaper questo ho fatto il parallelo con le SSIS. Anche loro davano solo un'abilitazione (il posto secondo una graduatoria anziche` un concorso). Hanno abilitato a destra e a manca finche` si e` bloccato tutto.
I RTI gia fanno pressione perche` non si bandiscano RTDb. Credi davvero che i primi abilitati non faranno pressione affinche` non se ne facciano altri?
@ michele
RispondiEliminarettori e baronazzi prevedono il contrariao, ovvero che la durata delle abilitazioni verrà prolungata e che se ne faranno tantittime, con la certezza che gli rti prima o poi saran chiamati quasi tutti.
le stime riportate nell'articolo sono purtroppo ragionevoli: su 25000, 15-20mila passeranno di grado in cinque anni...
peraltro il governo ha stanziato fondi extra per la chiamata di associati...
Insorgere forse non mi sono spiegato. Secondo me faranno tantissimi abilitati per uno, massimo due giri, inclusi tutti i RTI appena presentabili. A questo punto gli abilitati faranno pressione perche` non venga abilitato nessun altro.
RispondiEliminaE lo otterranno.
@ michele
RispondiEliminanon credo. ci vuole una modifica legislativa per bloccare le abilitazioni.
inoltre non è necessario. verranno chiamati gli rti abilitati in ordine di anzianità. non c'è bisogno di fermare la ruota delle abilitazioni, tanto i giovani e i precari saranno comunque chiamati per ultimi (ammesso che siano chiamati)
@ Michele,
RispondiEliminanon occorre fermare nulla. Chiameranno gli RTI per promozione e bandiranno pochissimo, quindi i giovani abilitati non RTI, quelli per cui l'abilitazione da' diritto a partecipare a bandi di concorso, si ritroveranno bandi col contagocce, mentre le chiamate dirette saranno per gli RTI interni (promozioni).
Per bloccare le abilitazioni bisogna modificare la legge.
Magari potranno, passati tutti gli RTI passabili, dopo due anni alzare l'asta dei criteri minimi, questo si. Tanto rubata l'immagine del santo si potran mettere i cancelli di ferro.
tra l'altro l'abilitazione non è eterna, scade come il latte.
RispondiEliminaScusate la bruttezza del link, dice che in consiglio dei ministri oggi hanno approvato i criteri di valutazione per i docenti universitari. Ma non li avevano già approvati non dovevano passare dalla corte costituzionale come prossimo reiterato passo?
RispondiEliminahttp://www.iltempo.it/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMTEwNTA1MTIzNzM0LnhtbCI7fQ==
@ siberbia
RispondiEliminabisogna capire cosa sono sti decreti. quelli per gli rtd (che sono un copia e incolla del vecchio decreto per rti) oppure quello per l'abilitazione?
in ogni caso la corte costituzionale non c'entra una mazza
sono i decreti per fottere i soldi ai nuovi arrivati...
RispondiElimina------
Università, Cdm approva schemi di regolamento per valutazione docenti
Gelmini: "Progressione economica dei professori solo in base al merito"
Il Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato due schemi di regolamento per la valutazione dei professori universitari, sulla base dei quali la progressione economica dei docenti sarà determinata secondo esclusivi criteri meritocratici. Termina dunque l'epoca dell'avanzamento di carriera solo in base all'anzianità di servizio.
Il primo schema di regolamento riguarda tutti i docenti: la progressione economica da biennale diventerà triennale e sarà valutata su base meritocratica. Il secondo regolamento riguarda solo i nuovi docenti assunti dopo l'entrata in vigore della riforma dell'università. Sarà rivisto il loro stipendio d'ingresso ed eliminato il periodo di straordinariato, allineando il sistema universitario alle migliori prassi internazionali per renderlo più efficiente e competitivo.
"Prosegue l'iter di attuazione della riforma dell'università - ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini - Oggi, con l'approvazione di due schemi di regolamento sulla valutazione dei docenti, aggiungiamo un tassello importante per l'attuazione della Riforma. Finalmente i docenti saranno valutati e premiati sulla base di criteri meritocratici. L'anzianità di servizio infatti non poteva restare il criterio determinante per l'avanzamento di carriera".
@ Lessie, se capisco bene, la progressione meritocrtica (si spera, per ora sulla carta) di carriera dovrebbe riguardare tutti e non solo i nuovi assunti. La domanda e', chi compira' le valutazioni? L'ANVUR? Gli atenei che poi risponderanno all'ANVUR?
RispondiEliminaComunque il principio e' giusto, bisogna vedere come si tradurra' in pratica.
@salvo
RispondiEliminae che importa? tanto non c'è un centesimo da dare. Non vengono aggiornati gli stipendi dei ricercatori che si confermano. Le elezioni sono lontane e quindi bisogna fare parlare bla... bla... bla...
@ Claudio, e beh per ora c'e' da ripartire zero euro per merito :D
RispondiEliminain ogni caso bene che si guardi anche al dopo crisi.
Gli scatti li hanno bloccati anche qui in USA qualche mese fa per ordine esplicito di Mr. President.
Quindi non e' poi un fatto totalmente italiano (sai che consolazione...).
La differenza e' che quando li sbloccheranno, qui torneranno ad essere assegnati per merito e non solo per anzianita'. Io spero che anche in italia riesca a funzionare una cosa simile
@salvo
RispondiEliminaCosa vuol dire per merito e non solo per anzianità? Spiegati. Vuol dire che in USA c'è un po' di anzianità?
Comunque regà in effetti sono un po' tutti nella cacca come noi.
RispondiEliminaIo ora sono in Inghilterra, qui c'è il blocco del turn-over sulle posizioni stabili (il nostro TI) per 2 anni.
I post-doc con i quali condivido lo studio sono alla canna del gas: i loro contratti scadono a breve e non sanno dove andare..Non saltatemi addosso con "ma se uno è veramente in gamba i soldi per un altro postdoc li trova..", ok, io però vi sto parlando dela media e anche qui non sono messi bene.
Uscendo off-topic poi dal prossimo anno avranno tasse universitarie che dagli attuali 3000 pounds (circa 4000 euro) passeranno a 9000 pounds all'anno con punte di 12000 per facoltà come veterinaria...non sono messi bene nenche qui.
@ Claudio,
RispondiEliminaSemplicemente significa che in USA come in Italia come ovunque, gli scatti sono ogni TOT anni (annuali per i PostDoc), quindi sono SEMPRE per anzianita'. La differenza sta nel fatto che essi non sono garantiti SOLO dall'anzianita' ma richiedono anche una "commendable performance" per usare il gergo americano. E sono comunque legati alla performance. Vi sono poi degli scatti premio per performance particolari dati dal Direttore o dal Rettore.
Bello vedere che nella scuola qualcosa si muove. Un pò di coesione e di sana e genuina lotta porterà a quanto a pare a qualcosa.
RispondiEliminaPer noi invece le solite martellate sulle palle sul merito permetteranno ai garantiti di essere sempre più garantiti ed ai ricattati di essere sempre più sfruttati.
Ma quanto ci piace soffrie in silenzio e goderci le nostre vittorie raggiunte in nome della meritocrazie.
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=38744&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+IN+COMMISSIONE%27
RispondiEliminainterrogazione parlamentare su rtda banditi su fondi esterni
@ Siberia
RispondiEliminaNon è vero che tutti sono nella cacca come noi e UK. Ad es. Francia, Germania, Benelux, Scandinavia, Svizzera e Austria vanno avanti piu' o meno con regolarità.
@ Siberia
RispondiEliminaSe nella tua Università c'è un blocco del turnover, non vuol dire che ci sia dappertutto, perche' in UK le Università non sono Enti di proprietà pubblica.
Anzi, in genere i "blocchi" tendono a non farli perchè invece possono licenziare, in caso di problemi economici (non c'è l'Art. 18), e - nonostante il Sindacato sia piu' forte e piu' serio - questo accade e anzi si fa proprio per evitare il Nonnismo.
e allora sono io che sono sfigata e ho scelto l'inghilterra....per i licenziamenti, magari sulla carta possono ma ti assicuro che salvo per casi gravissimi è come da noi, la stable position non si tocca anche perchè come dici tu i sindacati se li mangiano!!!!
RispondiElimina@ Siberia: sarà... qui nella mia università hanno da poco licenziato 60 persone, compresi alcuni docenti. E non c'è nessun blocco del turnover, si continua ad assumere tranquillamente
RispondiEliminaNel mio settore, Fisica particelle elementari, tra i big, in UK sono i piu' incasinati in questo momento, seguiti a ruota dall'Italia e poi dagli USA. Resistono Francia e Germania. Tra i piccoli l'Austria e' messa abbastyanza male tanto da essere stata ad un passo dal ritirare la propria collaborazione al CERN.
RispondiElimina@ Siberia
RispondiEliminaSei sfigata perche' hai scelto l'Inghilterra nel momento sbagliato. Per definizione, in un Paese flessibile se prendi l'Onda vai sotto.
doppiamente sfigata ho 33 anni e ho preso lo tsunami (crisi) italiano e mondiale, pensa tu....
RispondiEliminavabbè dai sfigato è chi non può far altro, io in realtà voglio fortissimamente fare la ricercatrice ma in realtà potrei lavorare tranquillamente come farmacista e svolgere una professione di tutto rispetto. Qui i miei colleghi post-doc laureati triennali in bioscience o fanno i ricercatori o fanno i disoccupati..sfigati...
http://www.rete29aprile.it/images/UPPATI/lettera_gelmini.pdf
RispondiElimina@ insorgere
RispondiEliminaPer ascoltare da voce umana il contenuto della lettera_gelmini andare su
http://streaming.crui.it/240cnr/
e cliccare "Alessandro Schiesaro" dentro la tendina "Interventi"
@ insorgere,
RispondiEliminaho come il sentore che la abbia scritta Schiesaro la lettera.
Scusate, ma qualcuno di voi sa che ne è delle docenze a contratto? Se non ho capito male, si aspetta un decreto attuativo dal Ministero che ne fissi l'importo minimo? O è già uscito e non me ne sono accorto? E anche per quelli ci vogliono poi anche i regolamenti dei singoli atenei? E prima di tutto ciò non se ne possono bandire né programmare?
RispondiEliminaMi direte che avrei dovuto/potuto documentarmi da solo: cerco di farlo, ma uno ogni tanto perde il conto... e anche cercando di recuperare le puntate precedenti non ci sono riuscito.
E poi insomma credo che a beneficio di tutti ogni tanto non sia male fare il punto della situazione...
Grazie
Cetonio Capovolto
@ Siberia a proposito di UK
RispondiEliminaMa se uno è veramente in gamba i soldi per un altro postdoc si trovano
se non si trovano è perchè nn ne vale la pena.
Chiedere meritocrazia, ma anche applicarla a se stessi GRAZIE!
o bellino guarda che io NON sono e NON voglio avere un post-doc in UK.
RispondiEliminasono qui per un periodo, per usare strumenti che in italia non ho, quindi: puppXXXX!!!!
come si dice dalle mie parti.
Non stavo parlando di me, ma dei miei colleghi di stanza post-doc inglesi e non era per fare la solita lagna, era per dare uno scorcio di quel che vedo a chi casomai avesse o voglia o necessità di emigrare.
io ad agosto torno, sicuramente, per sempre.
vedi tu se prima di emettere fiato non proprio profumato riesci anche a leggere tutto il dialogo che io ed altri avevamo avuto.
o forse non sai leggere? GRAZIE
@ tutti
RispondiEliminaEmigrate in Francia, in Germania, in Svizzera, nel Benelux, o in Scandinavia (anche in Israele, se vi va).
Maddiccheminchia si continua a parlare!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaLa questione è questa: esistono garantiti, a cui è assicurata la carriera e non garantiti, a cui è garantito un calcio nel sedere, merito o non!!
Vogliamo lottare o no?
@ ganjalf
RispondiEliminaio ora vorrei solo un cannone
in quale accezione del termine?
RispondiElimina@ siberia
RispondiEliminanel senso di canna, spinello, joint
Io vado a farmi un risotto al Ristorante Cinese.
RispondiEliminaMi sono fatto il risotto, e anche il concorso da funzionario Europeo.
RispondiEliminaE voi cosa vi siete fatti?
http://www.ustation.it/articoli/559-tasse-troppo-alte-l-universita-condannata
RispondiEliminaMi sono perso in vari meandri: mi sapete indicare dove c'è una bella raccolta dei "decreti/provvedimenti attuativi" della 240, quelli in itinere (i testi, insomma), e quelli eventualmente già itinerati? tnx
RispondiEliminaEsempio di un intervento dell'Antitrust completamente sballato
RispondiEliminahttp://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=1075K6&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1
Con tutte le deformazioni del mercato e della concorrenza che ci sono in Italia, viene a rompere i maroni su una politica pubblica che legittimamente definisce un certo ambito di intervento - allora con la stessa logica i Fondi per la ricerca destinati a privati/ricerca industriale dovrebbero essere aperti alle Università/EPR... ma andate a studiare.
Mentre vi facevate il risotto pensavo che solo cinque anni fa mi sono giocato il concorso da ricercatore con il figlio di un grosso barone. Ora, dopo cinque anni di umile precariato e figlio di nessuno mi giocherò l'abilitazione (se mai ci sarà) e l'eventuale associatura con la stessa persona. Chissà come andrà a finire? Si accettano pronostici. Immagino sia l'unico caso in tutta Italia.
RispondiEliminaHasta il merito, siempre!!
Un Comitato di Saggi per le nomine di 12 Enti
RispondiEliminahttp://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=109VRA&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1
Questo interessa, adesso.
@ APRIsti
RispondiEliminama che succede al forum?
Ne approfitto per chiedere un'informazione.
RispondiEliminaIn un concorso cui partecipo un commissario deve essere sostituito alla vigilia della prima riunione per gravi problemi di salute.
Come si procede? Si nomina un sostituto? Ci vuole di nuovo il decreto rettorale?
Grazie in anticipo.
@ michele
RispondiEliminadipende. se è il membro interno deve venir nominato dalla facoltà.
se è un membro esterno devono svolgersi nuove elezioni e sorteggio...
@ salvo
RispondiEliminanon trovo la tua mail. se mi scrivi in privato ti spiego i problemi tecnici relativi al nostro forum "chiuso"
@ insorgere,
RispondiEliminail problema e' che neppure io ritrovo la tua... potete contattarmi su facebook?
Sigh, anche apri e' defunta...
RispondiEliminaSono sempre i migliori ad andarsene.
Ma in questo caso sarebbe la RNRP. Che pero' come fenice e' resuscitata nella CPU. Come resuscitera' APRI? GPU? Ri-APRI?
@ Insorgere,
RispondiEliminati ho mandato una mail.
Domanda: è possibile già da adesso bandire i posti da ricercatore a tempo determinato?
RispondiEliminaCi sono casi di Università che stanno procedendo in questo senso? Vi prego fatemi sapere perchè il mio assegno scade il mese prossimo... Grazie in anticipo per qualsiasi info.
APRO'
RispondiEliminaTristezza profonda di un emigrato
RispondiElimina@ APRI-sti, qui c'e' un altro emigrato che gradirebbe sapere cosa accade. Potreste contattarci?
RispondiEliminaE' che oramai siamo tutti stanchi, dei poveri "leiermann" al loro giro finale.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=sIIS-UgixGE
CAPRO'
RispondiEliminasi, e' possibile bandire rtd. basta fare i regolamenti di ateneo. non mi risulta che nessuno abbia bandito, ancora...
RispondiEliminaapri non e' morta, solo momentaneo problema tecnico col forum
RispondiEliminaAllora: FORU'
RispondiElimina@ insorgere
RispondiEliminaGrazie! sei la mia unica fonte di informazioni e di speranza!
se non ti chiedo troppo mi potresti far sapere quando le università cominceranno a bandire i rtd?
Saluti from a "thankful reasearch associate".
Raga, lasciate perdere, le opzioni sono 2:
RispondiElimina1) cambiare mestiere
2) cambiare nazione
Alias a meno che tu non sia fortemente abbaronato, ti conviene restare all'estero.
Per i prossimi 4-5 anni pochissimi RTD (tutti "a") e una valanga di promozioni degli attuali ricercatori ad associato.
Io ho optato per la soluzione 1).
@Guenevere
RispondiEliminaPer ora si sa solo che Cagliari sta per bandire entro l'estate una decina di RTDa ed un altro pò entro fine anno.
Degli altri atenei non si sa nulla.
il problema è che quelli che anno fatto i regolamenti sono una esigua minoranza...gli altri dormono.
@lassie
RispondiEliminaGrazie davvero! seguirò gli sviluppi di Cagliari.
Ma per tenermi aggiornata sull'uscita dei RTD devo visionare la gazzetta ufficiale o devo visitare le pagine web di ogni singolo ateneo?
E inoltre è possibile vedere da qualche parte un esempio di regolamento per capire come funziona?
Grazie ancora! Ti sono grata perchè da noi nessuno ti dice niente, anzi cercano il più possibile di tenerti all'oscuro... ed ora come ora tenermi aggiornata è la mia unica arma per avanzare qualche richesta. Dopo 11 anni di "assistentato" NON CE LA FACCIO PIù.
@ Lassie, pero' se gli atenei "dormono", poi non dovrebbero lamentarsi di "carenza d'organico, "non copriamo i corsi" etc... da cui dottorandi ed assegnisti (e qualche RTI) a far didattica gratis. L'inganno andrebbe smascherato.
RispondiElimina@Alias
RispondiEliminaPenso purtroppo che sia oramai troppo tardi per avanzare le richieste. Max ha ragione.
@ Lassie
RispondiEliminaGrazie Lassie per la dritta!! Ecco il link dove trovare il regolamento per le assunzioni di rtd presso l'Università di Cagliari: http://www.unica.it/UserFiles/File/Utenti/diamante/marghe/allegato%20d.r.459.pdf
Beh di cosa vi stupite...avete lottato contro le stabilizzazioni con tutte le forze, in difesa di un merito che forse verrà valutato solo dopo il passaggio a miglior vita!! Avete accettato la Gelmini, convinti della necessità di un cambiamento nel mondo accademico (in effetti per i precari questo ci sarà sicuramente!!)
RispondiEliminaVi siete persi nella valutazione di chi tra voi è il più bravo e chi tra gli altri il meno meritevole, mostrando a tutti la vera anima di burro fuso dei precari che rappresentate o che forse credete di rappresentare...
Se non stimolate un pò di sana incazzatura ed un pò di reazione, a cosa serve un blog dei precari, a noi non servono lezioni di nuoto su come nuotare nel guano ma un pò di spinta per uscirci tutti insieme....poi se tra i tanti ci sarà anche qualche cazzone cosa importa!!!
@salvo
RispondiEliminagli "atenei" in quanto tale non esistono. Esistono insiemi di persone che detengono un potere che a volte è parecchio grosso. E queste persone possono tranquillamente permettersi di "dormire" (o far finta di...) e contemporaneamente lamentarsi.
Questa è l'Italia Salvo, possibile che non te ne ricordi?
@Alias
scusami eh, ma tu in quale ateneo lavori? possibile che tu non sappia nulla dei regolamenti RTD????
perdonami, ma è strano vederti "cascare dal pero".
Sulle modalità di pubblicizzazione dei bandi, LEGGI LA LEGGE 240/2010.
Sui regolamenti, vai su questo sito fatto dalla R29 dove trovi sia le bozze sia quelli approvati:
https://sites.google.com/site/grupporegolamentidiateneor29a/
@ ganjalf,
RispondiEliminama quindi la proposta e' niente valutazioni della ricerca ma, per eliminare il baronato, tutti dentro (i precari) per un tozzo di pane ed abolizione PO?
Insomma posto fisso e reddito per tutti.
Ma cosa sta facendo la Gelmini in questi giorni? Campagna elettorale? La mamma?
RispondiEliminaChi ha scelto per il Ministero?
@ Lassie
RispondiEliminagrazie per avermi suggerito il sito fatto dalla R29! E' molto utile.
Ovviamente avevo già letto la LEGGE 240/2010.
Ma un conto è conoscere la legge Gelmini e un conto è leggere il regolamento di Ateneo che applica la legge. Sono due cose distinte.
Grazie ancora.
@ renzino
RispondiEliminamary star non fa nulla, il che non stupisce. il suo ministero è fermo da un po', e anche questo non sorprende molto.
qui tutti aspettano l'esito delle elezioni, poi si vedrà
Sveglia!
RispondiEliminaIndetta II sessione 2010 per i concorsi banditi con decreto rettorale entro il 31 dicembre 2010
Votazioni e sorteggi a luglio. Membri interni entro 15 giugno
RispondiEliminaBASTA!
RispondiEliminaSTABILIZZAZIONE DI TUTTI I PRECARI DELLA RICERCA SUBITO!
Usciamo dal pantano, tutti insieme verso la stabilizzazione!
Palermo ha bandito due posti da RTDa, visto a partire da segnalazione su sito della CRUI, ma non è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale, né segnalato sul sito del MIUR. Non dovrebbe esserci un obbligo di pubblicizzazione? Se i bandi da RTD non vengono pubblicizzati su gazzetta ufficiale e MIUR è un disastro, uno deve farsi passare tutti i siti degli atenei...
RispondiEliminaesatto filos, è la dimostrazione ke questi posti RTD sono una presa in giro
RispondiEliminaCHIEDIAMO la stabilizzazione almeno come RTI di tutti i precari che hanno fatto 4 anni di assegno di ricerca. E' una richiesta legittima xkè stiamo parlando di persone ke hanno fatto al- 7 anni di precariato (3 dottorato+4 assegno), ma visto ke normalmente in mezzo ci stanno buchi stiamo parlando di precari al- da 10 ANNI!
Gli RTD sono contratti di diritto privato, siamo usciti dalla sfera del diritto pubblico - ti era stato detto, mi pare.
RispondiEliminaQuindi non c'è più l'obbligo di pubblicare il bando in Gazzetta Ufficiale. Ovviamente è una "diminutio", bisognerebbe reinstallare questo, come altri, obblighi "persi".
@ renzino e filos
RispondiEliminain realtà la legge obbligherebbe a pubblicare sul sito del miur e su siti europei i bandi td. tuttavia chi è che controlla? il ministero non fa il suo dovere...
@ insorgere
RispondiEliminaConcordo con te sugli obblighi menzionati, ma mi taglio le vene sulla tua conclusione.
Bisogna andare al TAR, no? Vi è un obbligo di legge in capo ad una Pubblica Amministrazione, e quindi il cittadino va dal Giudice competente per farlo rispettare.
@ renzino
RispondiEliminasi, andiamo al tar. e magari ci andiamo per ogni bando di ciascuna università. così spendiamo un fottio di soldi in avvocati e blocchiamo tutte le procedure concorsuali.
quel che si DEVE fare è sputtanare pubblicamente il ministro finché non interviene per fare il suo dovere
NO, Renzino ha ragione!
RispondiEliminaL'unica via sono i ricorsi al TAR ... o insorgere ha paura ke blokkino il "suo" concorso da RTD?!?!
Insorgere, dammi un buon motivo x non fare ricorso al TAR ... uno solo ... ke nn sia ke così si bloccano le procedure
Se sono procedure truccate è meglio bloccarle ...o no???
Io personalmente sono pronto a ricorrere al TAR per i concorsi illegittimi di Palermo.
RispondiElimina@ insorgere
RispondiEliminaNon puoi proclamarti a favore dell'"autonomia" e poi invocare il Ministro anche per queli Atti di cui non è responsabile.
Magari il Ministro sta allattando la bambina, e tu vuoi disturbarla.
E' il Rettore il responsabile dei bandi, stando alla normativa vigente. E' lui che va sputtanato per fargli farte il suo dovere.
io sono favorevole ai ricorsi singoli, non credo però che i ricorsi risolvano il problema.
RispondiEliminain qualunque sistema ci deve essere un controllore che fa il suo lavoro. nel nostro questo ruolo è affidato al miur, che però non lo svolge correttamente. per esempio non esiste ancora una sezione del sito miur per i bandi td...
@ scoregion
RispondiEliminapurtroppo non ho un "mio" bando td.
@ insorgere
RispondiEliminaChi ti ha detto che il "controllore" dei bandi e' il MIUR?
Ti sto dicendo che la Ministra ha la tetta di fuori e sta allattando.
Invece il controllore degli Enti Pubblici è proprio il TAR.
i rettori non c'entrano nulla, la colpa è del MIUR.
RispondiEliminaIl MIUR aveva specificamente messo per iscritto che avrebbe comunicato le modalità con le quali avviare le procedure di pubblicazione dei bandi sul sito del MIUR e della UE, ma ad oggi ancora nulla s'è visto al riguardo (non si conosce neanche un indirizzo di posta elettronica in seno alla UE cui spedire i bandi!)
Siccome la stessa cosa vale anche per gli assegni di ricerca, posso dirvi che l'amministrativa del mio dipartimento, molto scrupolosa, ma anche molto polemica, per non saper né leggere né scrivere ha spedito copia dei bandi degli assegni con ricevuta di ritorno personalmente alla Gelmini e a Barroso.
P.S.
Scoregion, smettila di fare il troll o ti banno. Che ti metti a fare singoli ricorsi su ogni bando di assegno di ricerca o di RTD che esce? ma stai fuori? i soldi per gli avvocati e il tempo li metti tu?
@ lassie
RispondiEliminaE io ti dico che per pubblicare sul sito UE
http://ec.europa.eu/euraxess/index.cfm/jobs/index
non c'entra un cazzo il MIUR, tant'è che che molte Università lo fanno già da tempo.
I Rettori c'entrano eccome, sono loro che firmano i bandi.
diciamo che il MIUR ha una responsabilità politica, i rettori hanno una responsabilità verificabile in sede giuridico-amministrativa
RispondiEliminacontenti tutti
ok il APRI e' di nuovo operativo. Va rimesso in piedi il forum ora...
RispondiEliminavolevo dire il sito APRI
RispondiEliminaAccontentati:
RispondiEliminahttp://bandi.miur.it/
18. All’articolo 66, comma 13, del de- creto-legge 25 giugno 2008, n. 112, conver- tito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni, il secondo periodo e` sostituito dal seguente: «Ciascuna universita` destina tale somma per una quota non inferiore al 50 per cento all’assunzione di ricercatori e per una quota non superiore al 20 per cento all’assunzione di professori ordinari».
RispondiEliminal'università di chieti-pescara, dopo un pasticciaccio, ha annullato la chiamata di numerosi pa e po sulla base del comma riportato sopra (non ci sarebbero i punti budget). i prof defraudati avrebbero fatto ricorso al tar contro la norma. scenario inquietante giacché quella norma è l'unica che tutela i precari e garantirebbe una qualche ricambio generazione, e non solo scatti di carriera
@ insorgere,
RispondiEliminasi puo' ricorrere al TAR contro una norma di legge? Non credo. Al massimo per essere tutelati rispetto all'Ateneo di Chieti che in questo caso si e' reso responsabile dell'errore.
E come fanno a ricorrere contro la norma?
RispondiEliminaE' una legge, già usata varie volte, che non è certo incostituzionale.
Se hanno bandito piu' del dovuto non si puo' dare la colpa alla legge.
@ renzino,
RispondiEliminaquel sito segnala gli assegni (bene comunque) ma i bandi per RTD?
io mi sono limitato a riportare quanto riferiva un quotidiano (ora non ricordo quale); ho letto l'articolo sulla rass. stampa cnr.
RispondiEliminacmq avete probabilmente ragione
Ma, a parte pubblicare Note MIUR, non v'e' altro da discutere? O state tutti aspettando il risultato delle elezioni?
RispondiEliminaGuardate che il Governo non cade mica, con tutto il popo' di casino economico che c'e' in giro non ci mettiamo di certo a fare ammuina.
@ renzino
RispondiEliminanon so se ti sei accorto che è tutto fermo...il processo di applicazione della riforma non sta andando avanti a livello ministeriale, mentre al livello degli atenei la riscrittura degli statuti e l'accorpamento dei dipartimenti richiederà - in molti casi - ancora molto tempo.
a questo bisogna aggiungere il fatto che c'è assoluta incertezza sul fronte delle risorse per i prossimi anni.
siamo in piena palude. inutile dire che la stasi è la cosa peggiore per i precari
@ insorgere
RispondiEliminaDistinguerei tra "fermo" e "in corso di macchinazione". E poi il Ministero e' certamente in subbuglio per il cambio del Direttore Generale, pero' ritengo realistico che in questi giorni Livon possa prendere servizio.
Insomma le cose _devono_ andare avanti, per forza.
Risorse: e' chiaro che non ce ne sono, e comunque adesso penso che il Berlusca sfasci tutti i conti, ma non per darne a te, bensi' ai suoi clienti.
Mentre la Gelmini promette che entro giugno la sua riforma sara` completa e tanta altra roba che non ho lo stomaco per leggere, a Catania si fa ricorso al TAR contro i limiti anagrafici per gli assegni.
RispondiElimina@ tutti,
RispondiEliminail forum APRI e' tornato in vita.
Invito chiunque volesse darci una mano e condividesse la nostra linea, ad iscriversi ad APRI semplicemente registrandosi al forum, per meglio partecipare alle nostre attivita'.
Io non posso iscrivermi ad APRI, perche' non condivido lo Statuto, ma posso discutere qui sul blog - sperabilmente su qualcosa di piu' sostanzioso.
RispondiElimina@ renzino
RispondiEliminaci sono cose che si discutono in pubblico ed altre - magari più sostanziose - che si dibattono in privato.
ci fa piacere che tu continui a confrontarti con noi, in ogni caso se non condividi lo statuto non puoi iscriverti
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-06-02/universita-immobile-statuto-064930.shtml?uuid=Aa89uYcD
RispondiEliminabuon articolo.. non chiarisce però se è l'università italiana a essere irriformabile o la legge Gelmini a essere inadeguata allo scopo
RispondiEliminamah, in realtà stanno emergendo situazioni molto diversificate.
RispondiEliminaa pisa, per esempio, abbiamo un'elevata trasparenza. siamo l'unico ateneo con un rappresentante dei precari in commissione statuto.
ciononostante il processo di aggregazione dei dipartimenti si sta svolgendo secondo criteri surreali...
E che ti aspettavi, da un criterio puramente aritmetico, anziche' di contenuto scientifico-accademico??
RispondiElimina@ renzino
RispondiEliminanon mi aspettavo nulla di buono. ma il baroname riesce sempre a superare le mie capacità immaginative
L'aggregazione dei dipartimenti a Pisa a quanto ne so io è molto semplice: crearne quanti più possibile nel rispetto del numero minimo di strutturati (credo 50). Perché dovrebbe essere surreale?
RispondiEliminaperchè in molti casi le aggregazioni non avvengono secondo logiche scientifico-disciplinari, ma in base a simpatie-antipatie
RispondiEliminain ogni caso anche l'idea di farne il più possibile non è la più sensata, per non parlare del fatto che non è ancora chiara la funzione delle strutture di coordinamento-raccordo (le ex-facoltà)
@ insorgere
RispondiEliminaOvvio, sono gia' cominciate le manovre per mettere i piedi sulle nuove prerogative dei Dipartimenti in materia di chiamata dei docenti.
http://www.pietroichino.it/?p=15026
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/03/berlusconi-indica-nordio-come-successore-di-alfano-ma-salgono-le-quotazioni-della-gelmini/115802/
RispondiEliminaSe il berluska mette la Gelmini alla Giustizia si suicida.
RispondiElimina@ lassie
RispondiEliminabeh, non è che angelino abbia fatto miracoli...
cmq per come la vedo io un nuovo ministro dell'università sarebbe solo un bene. avrebbe più motivazione a fare, mentre mary star si è chiaramente adagiata sugli allori
beh sicuramente un nuovo ministro sarebbe quantomeno una "scossa"
RispondiEliminaperché pensate che la riforma dell'università sia farina del sacco di mary star? lei ci avrà messo nome e faccia; stessa cosa sarebbe alla giustizia
RispondiEliminaMacchè nuovo Ministro!
RispondiEliminaTeniamoci la Mary Star che almeno ha avuto qualche lezzjone in questi anni...
per carità, chiunque è il benvenuto all'istruzione al posto della gelmini!
RispondiEliminadico però che, ritenendola una dei peggiori ministri del governo, metterla alla giustizia susciterebbe più di qualche malumore