domenica 1 marzo 2015

Appello per un piano straordinario nazionale di reclutamento giovani ricercatori

Iubilate Deo! Finalmente, dopo un lungo periodo di assoluta quiete, che dura ormai da circa un anno, al MIUR pare si torni a parlare di futuro, di ricerca e di università. Di recente si sono moltiplicati gli interventi a favore di un rilancio del reclutamento dei giovani, di favorire l’eccellenza, la responsabilità locale e di instaurare pratiche che ci permettano di competere a livello internazionale. Ultimo fra i vari interventi, quello del Capo Dipartimento Università e Ricerca, Marco Mancini, all’inaugurazione dell’anno accademico dello IUSS di Pavia. Un resoconto può essere letto qui

Notiamo con soddisfazione che parecchi dei nuovi punti programmatici del MIUR non siano molto dissimili dalle idee che storicamente sono state portate avanti da APRI – Associazione dei Precari della Ricerca Italiani negli ultimi 5 anni. In particolare puntare su “Eccellenza ed Internazionalizzazione” con aumento della quota premiale e bandi ad hoc, snellire i vincoli burocratici, tornare a puntare anche sulla ricerca di base rifinanziando i bandi PRIN e soprattutto rilanciare il reclutamento di nuovi ricercatori e professori (non soltanto, come de facto accade oggi, promozioni di carriera) favorendo il ricambio generazionale.
   
A tal fine, APRI appoggia pienamente l’idea, esposta da Mancini, di “reclutare giovani ricercatori, anche attraverso l'impiego di strumenti normativi e di risorse destinate specificamente all'assunzione di ricercatori a tempo determinato di tipo B.”.

Questa idea APRI la porta avanti da parecchi anni, dopo aver constatato il fallimento a livello locale dei contratti da ricercatore di tipo B, sia per il costo elevato in termini di risorse e punti organico che per una certa avversione degli accademici italiani verso lo strumento della “Tenure Track” che tale tipologia contrattuale (il tipo B appunto) introduce in Italia. La Tenure Track è infatti uno strumento usato in USA ed altri paesi per reclutare tramite procedure totalmente aperte, in cui di norma si recluta un candidato esterno e poco noto a livello locale e lo si mette alla prova. Nel sistema italiano invece, dove la prassi è il “concorso farsa” il cui vincitore è già deciso prima del bando, la Tenure Track ha poco senso perché costa in termini di punti organico quanto un posto da Professore Associato e se a livello locale si è deciso di promuovere qualcuno, “gli si bandisce” il posto (si usa dire così nel gergo accademico corrente) da professore associato.
A causa di queste considerazioni, per rifinanziare il reclutamento di giovani con posti da Tenure Track e favorire l’apertura del sistema con competizioni vere e non predeterminate, APRI, già nel 2013, propose di attivare un “piano straordinario per il reclutamento di giovani ricercatori di tipo b”, che di seguito riportiamo per punti:

1. Garanzia del budget, da accantonare obbligatoriamente e dal momento in cui il TDB prende servizio, per l’eventuale passaggio nel ruolo dei Professori Associati;

2. Cofinanziamento MIUR del budget per il passaggio a PA di cui al punto 1,  per un ammontare corrispondente al 50%, a gravare sulla quota premiale FFO;

3. Abolizione vincoli di età anagrafica o di anni dal dottorato, attualmente presenti sui bandi Montalcini. La legge già garantisce la necessaria “anzianita’ accademica” come prerequisito per accedere a contratti di tipo b;

4. I vincitori siano esterni alla sede che li accoglie ed in cui prendono servizio. “Esterno” può essere definito un candidato che nei tre anni precedenti la data di scadenza del bando non abbia prestato servizio come Ricercatore, Assegnista o Post Doc nella sede prescelta;

5. Commissioni sorteggiate da una lista di esperti stilata dal MIUR. Deve essere assicurata adeguata rappresentanza nelle commissioni ad esperti operanti all'estero (non solo uno su cinque come nell'ASN);

6. Valutazione basata esclusivamente sul CV (titoli e pubblicazioni). La valutazione deve avvenire sulla base di griglie con punteggi predefiniti come quelle adottate autonomamente dall’Università di Genova e dal Politecnico di Torino per le ultime tornate di concorsi da ricercatore a tempo indeterminato.
7. Piena portabilità dei fondi. Qualora un Dipartimento non voglia accettare un TDB nazionale, al vincitore spetta il diritto di portare il budget presso altra sede. Vanno previsti premi/punizioni in termini di quota premiale FFO per i Dipartimenti che accettano/rifiutano queste posizioni.
8. I TDB nazionali NON devono contare ai fini del rapporto tdb-po di ciascun ateneo. Questo per garantire che siano effettivamente posti in più.
9. Le modalità di presentazione delle domande devono essere studiate in modo da favorire la massima partecipazione di candidati sia dall'Italia chedall'estero, possibilmente mediante piattaforma on-line (come per i bandi SIR e Montalcini). I bandi devono essere ben pubblicizzati e lasciare un congruo tempo a disposizione dei candidati per presentare domanda.


APRI chiede con forza al MIUR di considerare il suddetto piano straordinario di reclutamento di nuovi giovani ricercatori mediante bando nazionale e per contratti di tipo RTDb. Reclutamento che affiancherà e non sostituirà il reclutamento ordinario locale.
APRI auspica che per questo come per gli altri bandi nazionali emessi dal MIUR, sia strettamente rispettata la tempistica  e di operi con professionalità, seguendo la migliore prassi internazionale. Ci auguriamo pertanto che non si ripetano più casi come l'ultimo bando SIR 2013, che ha richiesto più di un anno perché fossero nominati i revisori o come il bando Montalcini 2013, sulla carta voluto per attirare talenti dall'estero, ma bandito con mesi di ritardo ed il cui comitato di selezione è stato misteriosamente nominato solo a fine dicembre 2014, avendo pertanto iniziato i lavori solo in gennaio 2015. Non non è serio dare un mese di tempo ai candidati per presentare le domante (ed ove previsto elaborare i progetti di ricerca) per poi puntualmente non rispettare una congrua tempistica nel processo di valutazione delle candidature. I ricercatori più qualificati, a cui tali bandi si rivolgono, operano oggi in un contesto internazionale, in cui le valutazioni avvengono nell'arco di pochi mesi, non certo di anni.

Il Direttivo APRI

74 commenti:

  1. Ahahahahahahahaha.....buona questa! W Mancini!

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  2. dimenticate che prima vanno upgradati tutti gli strutturati. Il reclutamento se ci sarà verrà fatto tra dieci anni.

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  3. Bravo Ganjalf!! Ti approvo in pieno!!

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  4. Anche perché i TDB costano 180 mila euro/anno, le promozioni molto meno......

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  5. scusate, intendevo dire 180 mila in un triennio....

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  6. Dall'articolo sull'intervento di Mancini il MIUR sembra avere 10 priorita'

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  7. ASN colpita e affondata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  8. Nel frattempo è uscito il decreto con gli esiti, opachi che più opachi non si può, della prima fase della valutazione SIR 2014. Pulcinella era un dilettante...

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    1. Non ne parliamo.... Gente che ha giudizi ottimi (e abbastanza meritati), e poi non passa neanche la prima fase...

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  9. Non ho capito il commento sull'ASN. Il consiglio di stato ha prodotto qualcosa?

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    1. Diritto Privato bombardato

      http://www.roars.it/online/diritto-privato-abilitazione-addio/

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  10. mi sa che molti dei Siriani passati sono rti. La beffa nelle beffe. Oltre ai nomi si recuperano i titoli dei progetti?

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  11. http://www.estense.com/?p=443892

    intanto assegnisti e rtd vanno a casa. Due pesi....

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  12. ho letto anche io del Consiglio di Stato....mah, credo che in Italia serva una rivoluzione culturale-antropologica che ridisegni dalle fondamenta tutto il sistema....intanto, ho saputo che si è appena verificato anche il caso forse più scandaloso di fallimento di un "rientro dei cervelli"; un ricercatore di area giuridica aveva vinto un bando di "rientro dei cervelli" (bando Rita Levi Montalcini 2009) e la proposta per una sua chiamata diretta da parte di un Ateneo italiano interessato a stabilizzarlo per aumentare la propria apertura internazionale è stato respinta da una commissione del CUN presieduta da un docente già reo confesso del copia-incolla di un libro davanti ad un magistrato......docente che in altri Paesi sarebbe stato licenziato da anni a calci nel sedere......l'andamento delle vicende accademiche italiche è impareggiabile, non c' è che dire..

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  13. Infatti, belli i paletti indicati sopra, ma in stile tafaziano si continua a discutere di quanto sarebbe bello andare sulla luna con la navicella spaziale fatta di lego. Così mentre discutiamo di come limitare l'accesso al mondo accademico ai soli post-doc del MIT, le poche risorse vengono sfruttate per chiamate dirette e upgrade di strutturati che non hanno trascorso neanche una settimana fuori dal proprio ateneo.
    Cominciamo a stabilizzare chi ha 20 di precariato e 4 abilitazioni. Sarebbe già qualcosa....

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  14. Ganjalf, se oggi ci troviamo nella m.....è anche grazie alla stabilizzazione avviata col dpr 382/1980.....4000 associati e 16000 ricercatori assunti in una botta sola....con la stabilizzazione precedente dei professori incaricati e quella successiva dei tecnici laureati...

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  15. Ganjalf, se oggi ci troviamo nella m.....è anche grazie alla stabilizzazione avviata col dpr 382/1980.....4000 associati e 16000 ricercatori assunti in una botta sola....con la stabilizzazione precedente dei professori incaricati e quella successiva dei tecnici laureati...

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  16. Se certo.....allora lavoriamo da precari per tutta la vita per pagargli gli upgrade e la pensione!

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  17. http://www.giurdanella.it/2015/03/04/stabilizzazione-dei-precari-nella-sanita-firmato-il-decreto/

    poi tanto per dircela tutta, trovatemi una figura nel pubblico impiego pagata direttamente con i fondi del proprio responsabile per 4 anni. O meglio, soldi pubblici (o privati) finiscono nel fondo di un responsabile che assume con un contratto al limite della legalità un individuo i cui doveri e diritti saranno arbitrariamente decisi, così, a seconda del carattere e della luna del responsabile.
    Con lo stesso contratto, puoi farti 11 mesi di mare come anche 12 di m....
    Lo stesso responsabile può poi pagare un td per 3 anni....e così se dopo 7 anni il responsabile schiatta o decide che gli stai sui marroni perchè non hai più lingua per leccare il pavimento o semplicemente perchè vuoi la tua indipendenza di figlio, o peggio ancora perchè nessun strutturato (da 4000 euri al mese) è stato in grado di recuperare due soldi, vai a casa senza se e senza ma, solo tu, perchè sei l'unico che ha un contratto di burro.
    Manco nel medioevo era così.
    E intanto si stabilizza ovunque, noi no perchè dopo 20 anni di lavoro dobbiamo ancora dimostrare di essere all'altezza....

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  18. Assegnisti e co.co.co. non sono "contratt(i) al limite della legalità [...] i cui doveri e diritti saranno arbitrariamente decisi, così, a seconda del carattere e della luna del responsabile". Sono contratti di tipo diverso da quello del lavoro dipendente, e in generale "con diritti più simili a quelli dei lavoratori autonomi pur con doveri simili a quelli dei lavoratori dipendenti", perché così si pensava fosse giusto fare, negli anni '90. Tanto i giovani non fiatavano, e il resto della società applaudiva, tanto a loro andava di culo. Però non è corretto dire che erano ai limiti della legalità né che i diritti fossero arbitrariamente decisi.

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    1. Nella pratica non vi e' alcun controllo su diritti/doveri dell'assegnista di ricerca. La gestione separata e' una buffonata. Io sono assegnista.
      Renzino, tu insisti con questo pippone del "i giovani non fiatavano" o "i precari non dicono niente perche' gli fa comodo, invece dovrebbero etc.". Fra un po' tiri fuori la coscienza di classe.
      Ti ricordo l'assenza di rappresentanza sindacale, le difficolta' intrinseche nell'organizzare movimenti ed associazioni per precari (i precari non vorrebbero essere precari), la mostruosa asimmetria di potere, coperture, notorieta', rappresentanza tra chi decide l'assegnazione dell'assegno con concorsi che hanno palesemente un vincitore pre-assegnato e chi vorrebbe l'assegno stesso. Aggiungi anche l'indifferenza della politica e dei tromboni che ancora fanno riferimento alla figura dell'assistente, figura scomparsa da decenni.
      Quando parli dei precari sembri Capanna che sostiene i giovani ("giovani") si meritino quanto hanno perche' incapaci, inadatti, troppo pigri per protestare.

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    2. NON sto difendendo le forme contrattuali di cui si parla, ovviamente. Quindi non è necessario che me ne denunci il grado di negatività. Si tratta, né più né meno, di un prodotto del neoliberismo all'ìtaliana, anni '90. Ci tenevo a precisare che, proprio perché esito di un certo percorso negoziale e politico, ha le sue brave caratteristiche, non è un contratto random.
      Ridicolo il riferimento a Capanna, poi.

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  19. È preferibile parlare di diritti arbitrariamente decisi piuttosto che di contratti arbitrariamente dati.....finché ognuno di noi chiuderà gli occhi di fronte a questa realtà non andremo da nessuna parte......nessuno ha un contratto precario senza l'aiuto del barone di turno.....fare le vestali non aiuta la causa.......

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  20. È preferibile parlare di diritti arbitrariamente decisi piuttosto che di contratti arbitrariamente dati.....finché ognuno di noi chiuderà gli occhi di fronte a questa realtà non andremo da nessuna parte......nessuno ha un contratto precario senza l'aiuto del barone di turno.....fare le vestali non aiuta la causa.......

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  21. I francesi, per dire http://www.agence-nationale-recherche.fr/en/funding-opportunities/documents/aap-en/hosting-high-level-researchers-2015/nc/

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  22. Scusate l'off-topic, ma il bando http://www.inrim.it/concorsi/docs/Bando_01-2015-TI_Ricercatore.pdf e' accompagnato da un addendum http://www.inrim.it/concorsi/docs/Bando_01-2015-TI_Ricercatore-Addendum.pdf . Secondo voi che significa l'addendum? Serve per evitare che si iscriva al concorso qualcuno interessato non al posto ma a prendere un'idoneita'? Se l'intento dell'addendum e' questo, sembra un caso della serie "xe peso el tacòn del buso"...

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  23. Ma voi avete capito cosa sono questi 1200 "posti" da ricercatore di cui parla la Giannini?

    http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/scuola/2015/04/02/news/_scuola_l_ora_delle_scelte_con_ok_entro_maggio_assunzioni_in_settembre_-111073149/?ref=m%7Chome%7Ccentro%7Cpos_5

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    1. fuffa, lo ripete da mesi.
      fa riferimento alla norma che prevede il riutilizzo al 100% dei punti organico investiti in td alla scadenza degli stessi, se reinvestiti in altri td. peccato che i td in scadenza siano una manciata

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  24. Piu' che altro ha detto anche questo, sara' vero?

    "Toglieremo l'università dal regime contrattuale della funzione pubblica e costruiremo un contratto proprio. L'università e la ricerca hanno regole specifiche e obiettivi specifici che non sono esattamente quelli del pubblico impiego. Riuscire ad arrivare a un obiettivo del genere sarebbe veramente un grande traguardo"

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    1. sarebbe un traguardo, ma quale traguardo.

      il punto è capire cosa concretamente abbiano in mente. allo stato non lo sanno neanche loro.

      i cenni al reclutamento vanno benissimo, però io metto sempre mano alla pistola quando senti parlare di reclutamento di giovani. i precari italiani sono , non per loro demerito, invecchiati senza un posto stabile. se ora si fanno posti per giovani veri (con limiti di età o di anni dal dottorato) si fottono almeno due generazioni.
      non possono pensare che i precari 'anziani', invecchiati con assegni e contrattini vari, e recentemente abilitati accetteranno di farsi fregare in questo modo.

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    2. i quarantenni sono sicuramente i giovani di cui parla qui il ministro. In ogni caso si usa la parola giovani per sinonimo di riapertura in ingresso e quindi ringiovanimento del corpo doente

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    3. staremo a vedere. in realtà i programmi tipo montalcini o sir pongono limiti di anni dal dottorato che fottono la maggioranza dei quarantenni

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    4. Il vangelo secondo Gelmini recita che dopo il dottorato vanno 4 anni di assegni di ricerca (ora 6) più 5 anni di rtd a). Da cui, un posto per rtd b) non dovrebbe avere un limite inferiore a 12 anni dal dottorato...

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    5. inesatto.
      Non c'è obbligo di avere fatto tutta la trafila. uno in teoria potrebbe saltare gli assegni.
      cmq i12 anni per la legge sono il limitemassimodi contratti precari

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    6. Alim, inesatto sarai tu.
      Le dichiarazioni della Gelmini erano esattamente quelle ai tempi della riforma: a 39 anni saranno tutti associati perché laurea a 23, dottorato a 26, 4 anni di assegni di ricerca, rtd a) con proroga, e rtd b). Totale: 39. Ovvio che poi le cose non siano andate come diceva quella grande esperta di università che era marystar. Sono andate così male che hanno portato il limite di 4 anni di assegni a 6. Ed ovvio che quasi nessuno ha una carriera senza buchi (e nessuno oggi ha tutta la "trafila", visto che non sono ancora passati 9 anni dalla riforma gelmini), dove buchi possono essere anche post-doc all'estero.

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    7. no, inesatto perché - al di là delle dichiarazioni più o meno pertinenti dei politici - la normativa non richiede di passare da tutte le tipologie concorsuali.

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    8. Marc, in realta' appunto la norma non richiede di fare tutti i passaggi ed i contratti all'estero sono equiparati a quelli in Italia, quindi non sono "buchi". Il problema e' che in Italia si pensa solo in base alla "fila locale" e quindi quello che dici tu e' nella pratica quello che pensa il 90% degli accademici. In realta', se il nostro sistema fosse normale, e qui non mi riferisco solo alle risorse ma alla mentalita' di chi recluta, uno potrebbe ad esempio vincere un concorso da PA senza aver fatto i 12 anni di trafila, come potrebbe vincere un RTDa senza aver fatto 4 anni di assegno in quel posto etc...

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    9. Vabbe' o ci fate o ci siete... Io non ho detto che bisogna fare tutta la trafila, ve lo siete sognato voi. Ho detto che nei piani della Gelmini c'era una certa trafila. Da cui, se mettessero un limite tipo di sei anni dal dottorato come per i Montalcini, andrebbero contro gli stessi principi ispiratori della riforma. Chiaro?

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    10. ma non è nemmeno vero che 'nei piani' ci fosse quella trafila.

      l'unica trafila che c'è è tda-tdb, e allo stato per accedere all'uno e all'altro non è necessario nemmeno il dottorato.

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  25. Ha poi avuto seguito la proposta, sostenuta anche da Renzino, di aumentare le accise sulla benza per raccogliere fondi per l'assunzione di nuovi ricercatori?

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  26. Osservazioni sulla bozza di "Buona Universita'"?
    Gia' dal nome mi sembra una roba alla Mao Zedong.

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  27. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  28. in sintesi: uno schifo e una fregatura pazzesca.

    il punto centrale è lo sganciamento dell'università dalla pubblica amministrazione. a parole può sembrare una buona idea: sburocratizzare ecc. ecc.
    In realtà è una fregatura pazzesca, perché porta a privatizzare i rapporti di lavoro e tutto è centrato sulla possibilità di avere nuove figure d'ingresso a basso costo e perennemente precarie.
    Non a caso nella bozza di progetto elaborata dal pd si parla di ‘contratto a tutele crescenti’; è una citazione dal jobs act. cosa significa? de facto significa che si hanno posizioni in cui l’unica cosa che cresce nel tempo sono gli indennizzi in caso di licenziamento, indennizzi che cmq restano sempre modesti.

    quindi si va a creare una figura che potremmo chiamare 'assegnista a vita': un contratto poco costoso e prorogabile in eterno (con obblighi anche di didattica), ma perennemente sotto ricatto. Il nuovo entrato infatti potrà essere sempre licenziabile con poco preavviso, e otterrà in cambio un modesto indennizzo.

    Peraltro questo NON cambia di una virgola le dinamiche in ingresso. Questa modifica infatti non impedirà in alcun modo le solite farse e abusi nelle selezioni in ingresso, che non saranno più concorsi pubblici ma sempre concorsi saranno. Invece che al tar ci si potrà rivolgere al giudice del lavoro: sai che soddisfazione... quindi nessuna sostanziale novità in entrata, maggiore flessibilità - alias precarietà - in uscita.

    di fatto significa non avere più nulla di paragonabile alla tenure, cioè non avere più posizioni davvero sicure. solo posizioni che possono essere anche formalmente a tempo indeterminato ma che pure possono essere terminate in qualsiasi momento, perché pesti i piedi al rettore o al direttore di dipartimento, perché non ci sono abbastanza studenti, perché l’ateneo fa casino stile siena e si scopre un buco di bilancio ecc. ecc.

    tutto ciò minaccia in maniera evidente la libertà di ricerca e di pensiero. la tenure - ovvero il posto GARANTITO a vita - è una tutela per il docente che può così essere libero di fare ricerca e didattica senza temere ritorsioni.

    un’università senza tenure, con contratti di diritto privato, è un sistema in cui il potere e l’arbitrio baronale aumentano.
    da notare che questo riguarderebbe solo i nuovi ingressi, mentre per chi è dentro lo status non cambierebbe. quindi avremmo i 'nuovi' in condizione di eterna debolezza e sostanziale precarietà e i ‘vecchi’ con tutte le tutele e i privilegi del passato. il predominio e il potere dei 'vecchi' sui 'nuovi' sarebbe smisurato.

    a me pare un quadro nefasto, funzionale a determinare un crescente controllo politico sull’università e coerente col disegno confindustriale di fare dell’università uno strumento per le imprese e non altro.

    spero che tutti si opporranno a questo disegno con fermezza.

    pare vogliano offrire un po' di posti nuovi per questi 'assegnisti a vita', per indorare la pillola. spero che i precari non cadranno nella trappola

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  29. E' certamente un piano elaborato da menti inferiori. Non penso neanche come Labini ci sia dietro la confindustria, gli illuminati ecc., ma piu' semplicemente un grande disinteresse ed una grande idiozia. Gente che ha studiato poco, non ha esperienza di ricerca (quanti parlamentari hanno un dottorato di ricerca? Si sa?) ed escogita cagate pazzesche.

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  30. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  31. Scusa Alim che cosa intendi quando dici "....solo posizioni che possono essere anche formalmente a tempo indeterminato ma che pure possono essere terminate in qualsiasi momento...."? Possono essere stipulati contratti tipo assegni di ricerca a tempo indeterminato?

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  32. @leonardo
    adesso non possono, con la loro riforma potrebbero.

    il punto è che parlando di contratti sul modello del jobs act. e cosa sono tali contratti? sono posizioni a tempo indeterminato in cui il datore di lavoro ti può però licenziare quando vuole senza motivazioni particolari, pagandoti un modesto indennizzo.

    la prospettiva è avere una massa di soggetti mal pagati con obblighi didattici e sempre sotto ricatto usati per tenere in piedi il sistema. mentre dall'altro lato ci saranno quelli entrati col vecchio regime, ipertutelati e con tutti i diritti che i nuovi non avranno mai. i nuovi saranno perennemente esposti ai capricci e ai ricatti del sistema baronale.

    questa è la prospettiva. da rifiutare senza esitazione

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  33. A meno che anche quelli col vecchio regime non vengano inseriti nel nuovo

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    1. i contratti in essere non li possono cambiare. ciò che possono fare è intervenire in caso di passaggio di ruolo

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  34. Io non dubito che la nuova proposta contrattuale sia una "cagata pazzesca". Pur non conoscendola, lo ritengo estremamente probabile. Mi sento di aggiungere pero' che questa figura di "universitario garantito a vita" per essere libero di fare ricerca senza ritorsioni, mi sembra una figura di altri tempi, totalmente anacronistica oggi, da cui bisognerebbe provare un po' a distaccarsi. I vecchi "garantiti" prima o poi si estingueranno, vogliamo davvero rimpiazzarli con una nuova generazione di garantiti a vita che spesso e volentieri non combinano un cavolo?
    V.

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  35. Vladimir, la tenure e' un istituto che esiste in diversi paesi, US, UK, Francia, Australia, Nord Europa (lí ne sai piu' di me, ma in Norvegia sí che io sappia) ecc. Ha senso e mi pare funzioni, non solo per la liberta' di fare ricerca senza minaccia di ritorsioni, ma anche perchè concede la possibilità di pensare a piu' lungo termine non solo al prossimo grant, la prossima pubblicazione. Non penso i problemi dell'universita' si risolvano con la precarizzazione. A me i 4-6 di pre-tenure, dura selezione e poi tenure, piacciono (neanche al ministero mi ascoltassero).
    Comunque qua il tempo passa e non succede niente, ma come fate ad andare avanti con l'assegno rinnovato, la borsa ecc. senza alcuna prospettiva?

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    1. Per come la vedo io, le tenure sono in genere poche, riservate per il capo di un gruppo di ricerca che dovrebbe comunque trovare il modo di garantire il sostentamento del gruppo. Non so come funzioni esattamente negli altri paesi. Qui al Karolinska la tenure non esiste. La maggior parte dei contratti sono a tempo indeterminato. Tutti i salari pero', dal PO a quello che fa le pulizie sono poggiati su un progetto. Se finiscono i fondi si viene riassegnati ad un altro gruppo che ha fondi a disposizione o parte una procedura di licenziamento ed in sei mesi si è in mezzo alla strada.
      V.

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  36. la tenure applicata agli ultimi vale ben poco. Proponete ad uno strutturato una progressione con tenure e possibile uscita dal gioco in caso di mancati obiettivi...ah ah ahhh

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  37. ganjalf, qua non c'é niente da proporre, al ministero fanno come ne hanno voglia, con o senza l'appoggio degli strutturati, tra l'altro non un blocco monolitico. Ad esempio, sospetto che Sylos Labini sia un realta' una quinta colonna dei cospiratori per la distruzione dell'universita', dato che ogni suo scritto sul fatto quotidiano gonfia le file dei nemici dell'universita' tra l'opinione pubblica.

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  38. questa su Sylos Labini me la posso rivendere? Dopo l'ultimo alterco mi ha addirittura bannato a vita da roars

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  39. Certo. Lo trovo un personaggio negativissimo, fa venire a me voglia di chiudere l'universita e il cnr, immagino a chi non ha interesse a lavorarci. Su roars si e' formato un gruppo di un'acidita' inarrivabile, ho fatto il tremendo errore di farmi prendere da una discussione qualche mese fa ed ancora rimpiango quella domenica pomeriggio che non tornera' piu'. Ti fanno insultare dai loro sgherri, non ti fanno rispondere, usano altri account, hanno un gruppo di pretoriani composto da ricercatori con aspirazioni da associato che ti azzannano come dei pitbull, insultano, denigrano. Bruttissimo ambiente.
    Mi e' giunta voce quelli di roars vogliano girare un remake de "Il nemico alle porte" con il nuovo titolo: "Alesina, Giavazzi, l'Anvur, il Corriere della Sera, Galli della Loggia, il Berlusconismo, la Confindustria alle porte", i primi 20 minuti ti sparano a ripetizione e senza soluzione di continuita' il grafico copia/incollato del numero di citazioni per dollaro per ricercatore, poi per 10 minuti quello in cui la Turchia supera nel 2020 l'Italia per numero di laureati.

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  40. benvenuto nel club.
    praticamente tutti i membri di APRi sono stati bannati, semplicemente perché ricordiamo che - sebbene le politiche ministeriali e le scelte legislative siano spesso pessime - non si può scaricare tutta la colpa sulla politica: anche rettori e docenti hanno la loro quota parte di responsabilità (per esempio nella gestione non proprio pulita dei concorsi, ma non solo).

    la battaglia di ROARS per difendere la virginale purezza dell'accademia è talvolta grottesca e, credo anche io, alla fine controproducente.

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  41. La cosa buffa di tutti questi personaggi è che invocano la libertà di pensiero e di ricerca e poi, se non ti allinei ai loro desiderata, ti scagliano gli anatemi.....ah quanti danni ha prodotto il '68! L'intolleranza al potere!

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  42. Ah, dimenticavo.....visto che si tacciava di incompetenza la Gelmini....non è che i suoi successori (Profumo, Carrozza, Giannini), tutti professoroni universitari supercompetenti e superpreparati, stiano facendo meraviglie....anzi le modifiche da loro effettuate al sistema dell'abilitazione hanno di fatto portato al fallimento della stessa!! Ma perché non ripristinano il sistema della libera docenza che nel passato aveva prodotto ottimi risultati?

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  43. L'Universita' e' malvista dall'opinione pubblica, e' un posto in cui prendere un pezzo di carta dopo un certo numero di anni, uscire e lamentarsi di quanto l'Universita' non prepari per il mondo del lavoro. E' anche vista, a torto o a ragione, in larga parte come un covo di raccomandati.
    Se si vuole conquistare l'opinione pubblica (ed avere maggiori finanziamenti), si deve iniziare da un'autocritica, non da grafici che capiscono solo e forse gli addetti ai lavori.

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  44. Cessate voi da questi blasfemi commenti e fate ammenda.
    Godete invece della seguente poesia:
    Finte:http://ilmanifesto.info/universita-il-populismo-di-un-sistema-feudale/#

    "Roars è nato dopo la mobi­li­ta­zione con­tro la riforma Gel­mini... Pic­colo vascello che com­batte le coraz­zate dei quo­ti­diani e delle Tv main­stream, la reda­zione Roars è com­po­sta da 13 docenti e pre­cari uni­ver­si­tari e ha riscosso un note­vole suc­cesso: 10 milioni di per­sone leg­gono le sue ruvide pole­mi­che sem­pre documentate.

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  45. Manca il grafico del numero di citazioni per autore per dollaro per metro quadrato per kg

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  46. Simone, credo che i grafici per kilo rientrino nel "ruvide pole­mi­che sem­pre documentate". Per averli devi pero' entrare appunto in polemica e li potrai ammirare qualche secondo prima di essere bannato.

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  47. Le grandi conquiste della ricerca italiana passano sotto traccia anche negli USA, non solo in Italia. In parte sbagliano perche' sono americani e per definizione piuttosto ignoranti, ma la ricerca italiana e' considerata (nel mio settore ed in generale) al livello di quella portoghese, spagnola, la ricerca simpatica ed un po' arruffona dei paesi latini. Ben altra considerazione hanno la ricerca e le universita'/istituti francesi, tedesche, inglesi, australiane, canadesi, nordeuropee, olandesi.

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  48. ho immediatamente inserito un commento. Attualmente è in attesa di moderazione, vediamo che succede

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  49. questo è il testo del commento... se volete aggiungere qualcosa, fate pure...
    Complimenti per l'articolo. MI permetto di aggiungere che ROARS è un postaccio dove chiunque non la pensa come loro e prova a criticare l'Università, a volte anche in maniera "ruvida" come dicono di fare loro, viene addirittura "bannato a vita". È successo al sottoscritto e a diversi altri ricercatori precari o emigrati all'estero che vogliono far sentire la propria opinione. Dietro la critica di facciata, ROARS ambisce semplicemente a ripristinare lo status quo degli anni 80, insomma ad avere più risorse senza sostanziali riforme di un sistema antiquato e malato. La riprova? Contro qualsiasi critica viene sempre esibito lo stesso grafico secondo cui le pubblicazioni prodotte dai ricercatori italiani, in rapporto ai costi, sarebbe più alto di quello della maggior parte dei paesi europei. Questo grafico in realtà significa tre cose: 1) i ricercatori italiani sono sottopagati; 2) i ricercatori italiani possono contare su un discreto numero di "schiavi" precari sottopagati o che spesso lavorano gratis in cambio di promesse per il futuro (quasi mai esaudite); 3) i ricercatori italiani sono molto bravi a fare "cordate", assolutamente contrarie all'etica scientifica, per farsi inserire come coautori su un articolo scientifico pur non avendone titolo. Ovviamente chi prova a scrivere queste cose, viene prima attaccato in maniera scorretta dalla redazione, poi attaccato da un manipolo di sgherri, rigorosamente anonimi, che sostengono quanto nella loro università/dipartimento tutto sia regolare, i concorsi non truccati, il lavoro scientifico intenso ed incontaminato. Se si insiste un po' si viene bannati a vita...

    Vladimir Carli
    https://scholar.google.it/citations?user=8OAhU64AAAAJ&hl=it

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  50. mmm... temo che il mio commento sia stato cassato...
    V.

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  51. http://www.roars.it/online/sulle-prospettive-dei-ricercatori-futuro-in-ricerca/
    Giovani ricercatori in cerca di stabilizzazione. "Ti piace vincere facile?"

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